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Tempo e predicazione nella sintassi delle frasi copulari (tesi di laurea)

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gli altri il lambda e lo iota operatore che rispettivamente<br />

significano "tutti le variabili tali che••• " e<br />

"quell'unica variabile tale che••• "; gli insiemi <strong>di</strong><br />

relazioni, o funzioni, che sono "vincolati" da un operatore<br />

possono <strong>di</strong>ventare termini <strong>di</strong> nuove funzioni. La<br />

grammatica generativa si è appropriata essenzialmente<br />

del significato <strong>di</strong> lambda/iota operatore: ciò è stato<br />

permesso grazie ad una assimilazione con le forme interrogative<br />

del linguaggio naturale.<br />

Ad es. la frase 25)a può essere resa come 25)b-c<br />

26) Chi ha baciato Francesca?<br />

Per quale x, x ha baciato Francesca?<br />

Per quale x, Francesca ha baciato x ?<br />

In grammatica generativa si <strong>di</strong>ce a meno <strong>di</strong> posizioni<br />

interme<strong>di</strong>e tra i due, che le variabili occupino <strong>delle</strong><br />

posizioni argomentali, mentre gli operatori <strong>delle</strong> posizioni<br />

non argomentali: nel caso <strong>delle</strong> interrogative<br />

l'elemento-wh è l'operatore della variabie traccia che è<br />

stata lasciata: la posizione non argomentale dell'operatore<br />

è la posizione COMP.<br />

Tutto questo macchinario serve al caso nostro perchè<br />

l'elemento linguistico che esprime il tempo può<br />

essere visto come un operatore che lega una variabile.<br />

Questa visione è stata, tra l'altro, recentemente<br />

confermata dall'analisi <strong>di</strong> Pollock "On verb raising"<br />

proposta <strong>di</strong> recente al GLOW <strong>di</strong> Venezia (1987). Nel<br />

riassunto della comunicazione si legge: "If (V+) C+pastJ<br />

is an operator, then we can account for the obligatoriness<br />

of V raising in tensed clauses via quantification<br />

theory: the verb will have to move to provide the<br />

operator with a variable" (GLOW Newsletter 18, p.49).<br />

L'idea a riguardo del verbo ESSERE sarebbe allora<br />

che il verbo salga in COMP per quantificare sul tempo e<br />

giustifichi <strong>di</strong> conseguenza l'operazione <strong>di</strong> sollevamento.<br />

Il problema è ora quello <strong>di</strong> giustificare perchè<br />

.proprio COMP sia la posizione adatta a ricevere V<br />

C+TenseJ.<br />

Un suggerimento proviene dalle ipo<strong>tesi</strong> considerate<br />

in Rizzi (1982) (ma anche in Chomsky Se Lasnik (1977),<br />

Den Besten (1977), Graffi (1981» secondo i quali nel<br />

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