Tempo e predicazione nella sintassi delle frasi copulari (tesi di laurea)

Il problema di fondo, come si può notare, è che tra
Higgins, Williams e la Partee non ci sono giudizi uniformi
in merito allo statuto referenziale degli NP delle
frasi specificazionali: per Higgins questi non sono né
referenziali né predicazionali, per Williams si tratta
di una frase predicazionale in cui c'è stata un'inversione
tra i due NP soggetto e predicato. Per la Partee
le cose stanno in modo quasi paradossale: attribuisce ad
Higgins l'idea che le specificazionali siano frasi
d'identità e poi suggerisce di trattarle come propone
llJi Il iams.
Uno degli effetti positivi di questo tipo di analisi
starebbe nel fatto che permette di trattare in modo
interessante i problemi legati alla "syntactic
connectedness" di cui già parlavano Williams e Higgins
stesso.
In sostanza "the specificational but not the
predicational pseudocleft displays the behavior Higgins
calls "syntactic connectedness": anaphoric and control
relations hold across the copula in specificational
pseudocleft in violation of normal configuration
constraints. Sentence 3), unambiguously specificational,
illustrates this syntactic connectedness. Sentence 4),
without it is unambiguously predicational if the biffi is
read as coreferential with llgbn:
3) What John is is unusual to himself.
4) What John is is a nuisance to him."
(Partee (1986»
Il commento è questo: "It i s evi dent that the antecedent
does not c-command the reflexive in 3) any more that it
does in 4). But there have been independent proposals
for considering semantic function argument structure,
with a relaticn that we can calI "f-command" as the
structure relevant to control of reflexives•.. in rough
terms on this approach it is principally "arguments"
that control the "functions" that apply to them «e>type
subjects controlling predicates that apply to
them are just a subcase of this" (Partee (1986».
Ecco perchè la traduzione in formule non è una mera
ccmodità di trascrizione: secondo la Partee Jgbn si
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