Tempo e predicazione nella sintassi delle frasi copulari (tesi di laurea)

una nuova categoria di frasi copulari bensi tenta una
reinterpretazione del tipo identificazionale (pred.
+ sogg.) come identità tra due espressioni entrambe
referenziali; si genera, tra l'altro, uno strano accostamento
di termini in quanto si giunge a dire che
l'interpretazione d'identità non si addice alle frasi
identificazionali, rivelando con ciò l'equivoco terminologico
iniziale.
Ecco senz'altro l'analisi di Longobardi.
"Un primo argomento empirico a sfavore [N.B. il testo
riporta per errore "a favore"J di una simile interpretazione
[verbo ESSERE come verbo d'identità per i casi
identificazionaliJ può essere già considerato il successo
esplicativo conseguito nei confronti delle varie
proprietà sintattiche esaminate delle frasi copulari,
dall'ipotesi alternativa che noi abbiamo adottato. Crediamo
tuttavia che si possa addurre almeno un forte
argomento indipendente che mostra come l'ipotesi della
biargomentalità della copula sia inadeguata" (Longobardi
(1985), p.221)
Questo è l'argomento (73) di Longobardi: "Un sintagma
aggettivale in funzione predicativa può essere pronominalizzato
in italiano solo dal clitico 12, morfologicamente
maschile singolare, indipendentemente dai tratti
intrinseci dell'aggettivo testa del sintagma;
quest'ultimo, per es. è femminile plurale nella frase
26)a:
26) a Le ragazze sono belle.
b Le ragazze lo sono.
c * Le ragazze le sono.
Tale difformità tra tratti intrinseci e tratti morfologicamente
realizzati da un clitico corrispondente è
totalmente esclusa nel caso di un NP con chiara funzione
argomentale: per es., 27)b non può mai essere la ver­
sione cliticizzata di 27)a,
27)c:
così come,
invece, lo è
27) a
b
c
Vedrò alcune ragazze.
Lo vedrò.
Le vedrò.
114