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Edilizia popolare: ad Acqui Terme sono 240 famiglie ad attendere Ici ...

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L’ANCORA<br />

6 8 GIUGNO 2008<br />

VITA DIOCESANA<br />

È il “mistero” più trasparente<br />

che ci sia. Dove v<strong>ad</strong>ano a finire<br />

i soldi che gli italiani “danno”<br />

alla Chiesa firmando a suo favore<br />

al momento della dichiarazione<br />

dei redditi, insomma<br />

per l’assegnazione dell’otto<br />

per mille del gettito complessivo<br />

Irpef, da anni lo possiamo<br />

vedere tutti in televisione sulle<br />

principali reti. Anche quest’anno<br />

gli spot della Chiesa cattolica<br />

invitano gli italiani a firmare<br />

mostrando loro le conseguenze<br />

della firma. Sono spot anomali,<br />

perché parlano il linguaggio<br />

della verità e dei fatti accanto<br />

alla grande massa di<br />

spot che parlano invece di<br />

paure, desideri e sogni.<br />

Ma forse, a ben pensarci,<br />

<strong>sono</strong> sogni pure questi. Certo<br />

non legati all’orizzonte pigro<br />

dei consumi, ma sogni… Don<br />

Daniele Varoli, della diocesi di<br />

Faenza, coltivava il sogno di<br />

partire per la missione. Oggi è<br />

un sacerdote fidei donum, ossia<br />

“donato” per un certo periodo<br />

di tempo da Faenza alla<br />

diocesi di Huànuco, in Perù.<br />

Da otto anni è parroco di Nuestra<br />

Señora de las Mercedes a<br />

Quivilla, a quota 3200 metri,<br />

sulle Ande. Leggermente fuori<br />

mano: per recarsi a Huànuco<br />

occorrono sei ore di viaggio su<br />

una str<strong>ad</strong>a sterrata. La parrocchia<br />

è l’unico centro di aggregazione<br />

degli abitanti della vasta<br />

area, il collante che li tiene<br />

insieme e li fa sentire comunità.<br />

Don Daniele si occupa soprattutto<br />

dei poveri, il cuore<br />

della missione, ed elabora progetti<br />

di formazione professionale<br />

per i giovani, perché un<br />

lavoro dignitoso è la chiave di<br />

ogni riscatto umano e sociale.<br />

Se don Daniele può continuare<br />

a coltivare il suo sogno, è anche<br />

grazie alle firme degli italiani.<br />

Un sacerdote più vicino a<br />

Giovedì 22 maggio la confraternita<br />

del SS Suffragio sotto il<br />

titolo di S. Caterina di <strong>Acqui</strong> insieme<br />

con il Priorato delle confraternite<br />

ha partecipato alla<br />

celebrazione della festività del<br />

Corpus Domini. Al termine della<br />

funzione che si è tenuta nella<br />

chiesa della M<strong>ad</strong>onna Pellegrina,<br />

i confratelli acquesi hanno<br />

preceduto il clero nella disposizione<br />

della processione<br />

mentre il priore Lorenzo Ivaldi<br />

ha sorretto insieme ai membri<br />

del priorato, il Baldacchino rituale.<br />

La processione si è snodata<br />

lungo corso Bagni, via<br />

Otto per mille: dove vanno i soldi degli italiani<br />

La chiesa restituisce tutto<br />

quello che riceve. Moltiplicato<br />

noi: don Franco Pagano, parroco<br />

a Riomaggiore, nelle Cinque<br />

Terre, località da sogno.<br />

Mille abitanti d’inverno, molti<br />

dei quali anziani che faticano<br />

<strong>ad</strong> avventurarsi per i carrugi e<br />

le strette scalinate. E allora è<br />

don Franco <strong>ad</strong> andarli a trovare,<br />

a confortarli, a farli sentire<br />

parte viva della comunità e<br />

non individui isolati e inutili,<br />

che non interessano a nessuno.<br />

D’estate i residenti si moltiplicano<br />

per cinque, e allora<br />

l’oratorio rimane sempre aperto<br />

e chi vuole può far benedire<br />

la propria famiglia nella casa di<br />

vacanza: un bel modo per intrecciare<br />

un dialogo. Don Franco<br />

può fare quello che fa anche<br />

perché riceve ogni mese<br />

una remunerazione, minima<br />

ma dignitosa, frutto in larga<br />

parte delle nostre firme.<br />

Spot e sogni. Quante giovani<br />

vendute e comprate, gettate<br />

sulla str<strong>ad</strong>a, moderne schiave,<br />

coltivano il sogno di essere liberate?<br />

Don Oreste Benzi ha<br />

esaudito il sogno di 5500 di loro;<br />

ma le schiave nella sola Italia<br />

<strong>sono</strong> circa 100 mila. Don<br />

Oreste non c’è più ma a realizzare<br />

i sogni ha lasciato l’Asso-<br />

Il Priorato delle confraternite<br />

Alla processione<br />

del Corpus Domini<br />

Il baldacchino a protezione dell’ostensorio.<br />

Monteverde e via Cardinal Raimondi<br />

per poi concludersi con<br />

l’ingresso in Duomo, inframezzando<br />

le letture con brani musicali<br />

della banda citt<strong>ad</strong>ina. Al<br />

termine della processione S.E.<br />

Piergiorgio Micchiardi, contornato<br />

dai parroci e dai confratelli<br />

ha impartito la rituale Benedizione<br />

Eucaristica al canto del<br />

Tantum Ergo. I confratelli desiderano<br />

ringraziare l’Associazione<br />

Carabinieri, il Corpo Bandistico<br />

Acquese, la Protezione<br />

Civile di <strong>Acqui</strong> <strong>Terme</strong> e tutti coloro<br />

che hanno contribuito alla<br />

buona riuscita dell’evento.<br />

ciazione Giovanni XXIII con le<br />

sue 280 case; le firme vanno<br />

<strong>ad</strong> esaudire tutti questi sogni.<br />

E poi i sogni dei poveri e dei<br />

minori, dei malati di Aids e degli<br />

ex detenuti assistiti dai progetti<br />

della Caritas di Cremona;<br />

dei giovani di Caltagirone che<br />

reclamano spazio per lo spirito;<br />

delle case famiglia di suor<br />

Angela e p<strong>ad</strong>re Adriano nei<br />

quartieri poveri di Bangkok, in<br />

Thailandia; e infine i sogni degli<br />

orfani di guerra, dei portatori<br />

di handicap e dei ragazzi privati<br />

di tutto dallo tsunami del<br />

2004 che a Tewatte, nello Sri<br />

Lanka, pos<strong>sono</strong> frequentare la<br />

Diyagala Boys’Town, la scuola<br />

senza differenze di casta, razza<br />

o credo religioso che si<br />

mantiene con donazioni private,<br />

<strong>ad</strong>ozioni a distanza e otto<br />

per mille.<br />

Pochi spot, pochi fasci di luce<br />

che illuminano appena una<br />

manciata delle migliaia di rivoli<br />

di aiuti, interventi e contributi<br />

provenienti dal grande lago<br />

della porzione di otto per mille<br />

assegnata alla Chiesa. È la<br />

Chiesa cattolica italiana che da<br />

sempre restituisce, moltiplicato,<br />

tutto quello che ha ricevuto.<br />

Umberto Folena<br />

I membri del Movimento<br />

per la vita e Centro di aiuto<br />

alla vita di <strong>Acqui</strong> <strong>Terme</strong>, accolgono<br />

volentieri l’iniziativa<br />

segnalata da Sua Eccellenza<br />

monsignor Vescovo in difesa<br />

della vita nascente, denominata<br />

“Due minuti per la<br />

vita” (Agenzia Fides), la assumono<br />

e se ne fanno promotori.<br />

L’iniziativa mira a trovare<br />

150.000 persone (numero<br />

che corrisponde a quello degli<br />

aborti accertati compiuti<br />

ogni giorno nel mondo) che<br />

quotidianamente preghino<br />

per i bambini non nati, per<br />

le m<strong>ad</strong>ri, i p<strong>ad</strong>ri, e tutti coloro<br />

che <strong>sono</strong> stati attori o<br />

hanno provocato o diffuso<br />

l’aborto, la mentalità abortista,<br />

ma anche per chi lavora<br />

<strong>ad</strong> estendere nel mondo<br />

la cultura della vita e per la<br />

vita.<br />

“Due minuti per la vita” invita<br />

a pregare nel seguente<br />

modo:<br />

la Salve Regina, l’Angelo<br />

di Dio, l’Eterno Riposo e l’invocazione<br />

a Maria che conclude<br />

l’Evangelium vitae, che<br />

qui riportiamo, perché “dal<br />

cuore dei credenti si elevi<br />

una supplica appassionata a<br />

Dio, Creatore ed amante della<br />

vita”<br />

(Evangelium vitae paragrafo<br />

100).<br />

Un week-end<br />

diocesano<br />

per le coppie<br />

Per la prima volta la nostra<br />

diocesi ospita un week-end di<br />

Incontro Matrimoniale, che accompagna<br />

le coppie sposate<br />

cercando di favorire le condizioni<br />

affinché si rinnovino al loro<br />

interno l’ascolto, il dialogo e<br />

la capacità di riconciliazione, e<br />

si rigenerino le basi della relazione<br />

coniugale.<br />

L’iniziativa rientra in un progetto<br />

più ampio - presentato a<br />

Villa Lascaris a Pianezza (To)<br />

al termine della Scuola Regionale<br />

di pastorale familiare nello<br />

scorso febbraio - elaborato<br />

da alcuni membri della Commissione<br />

Pastorale Famiglia<br />

della Diocesi, ed è il primo tassello<br />

di un puzzle che - a Dio<br />

piacendo - andrà sviluppandosi<br />

nei prossimi anni e che ha<br />

giù visto lo svolgimento nello<br />

scorso 2007 di una serie di incontri<br />

per coppie presso l’Oratorio<br />

di Nizza Monferrato.<br />

Il week-end si terrà presso il<br />

Santuario della S. M.D. Mazzarello<br />

a Mornese e inizierà con<br />

l’accoglienza delle coppie partecipanti<br />

venerdì 19 settembre<br />

intorno alle ore 18. Il week-end<br />

terminerà poi domenica pomeriggio<br />

intorno alle ore 17.<br />

Scopo del week-end è quello<br />

di invitare le coppie in disparte<br />

perché possano ritrovare<br />

un po’ di tempo da dedicare<br />

all’ascolto e al dialogo reciproco,<br />

con l’aiuto di tre coppie e<br />

un sacerdote che terranno il<br />

week-end, rimanendo sempre<br />

a disposizione delle coppie per<br />

tutta la sua durata. Ma il weekend<br />

non è soltanto per le coppie;<br />

esso rappresenta un’occasione<br />

anche per tutti quei sacerdoti,<br />

religiosi/e, che vogliano<br />

riflettere sulla propria vita di<br />

relazione con le persone e le<br />

comunità e cercare un nuovo<br />

spirito e una nuova motivazione<br />

per il proprio ministero.<br />

Le coppie, i sacerdoti e i religiosi/e<br />

che volessero partecipare<br />

devono chiamare questo<br />

numero: 0141 958638.<br />

D. Felice Sanguineti<br />

Su indicazione del vescovo<br />

Movimento per la vita<br />

invita alla preghiera<br />

PREGHIERA PER LA VITA<br />

O Maria,<br />

aurora del mondo nuovo,<br />

M<strong>ad</strong>re dei viventi, affidiamo a<br />

Te la causa della vita:<br />

guarda, o M<strong>ad</strong>re, al numero<br />

sconfinato<br />

di bimbi cui viene impedito di<br />

nascere,<br />

di poveri cui è reso difficile vivere,<br />

di uomini e donne vittime di disumana<br />

violenza,<br />

di anziani e malati uccisi dall’indifferenza<br />

o da presunta pietà.<br />

Fa’ che quanti credono nel Tuo<br />

Figlio<br />

sappiano annunciare con franchezza<br />

e amore<br />

agli uomini del nostro tempo<br />

il Vangelo della vita.<br />

Ottieni loro la grazia di accoglierlo<br />

come dono sempre nuovo,<br />

la gioia di celebrarlo con gratitudine<br />

in tutta la loro esistenza<br />

e il coraggio di testimoniarlo<br />

con tenacia operosa, per costruire,<br />

insieme con tutti gli uomini di<br />

buona volontà,<br />

la civiltà della verità e dell’amore,<br />

a lode e gloria di Dio creatore<br />

e amante della vita.<br />

Amen.<br />

(Evangelium Vitae, Giovanni<br />

Paolo II, 25 marzo 1995)<br />

La piccola suora dal grande cuore<br />

Ricordando<br />

suor Ida Parigi<br />

<strong>Acqui</strong> <strong>Terme</strong>. Un dolce ricordo<br />

di suor Ida Parigi, la piccola<br />

suora dal cuore grande,<br />

mancata il 1º giugno:<br />

«Carissima suor Ida, luce<br />

dell’anima mia, ti scrivo questa<br />

lettera per la destinazione Par<strong>ad</strong>iso,<br />

dove tu sicuramente sei<br />

arrivata abbracciando la “tua”<br />

Ausiliatrice come desideravi.<br />

Le lacrime mi fanno velo, sto<br />

cercando di accettare la triste<br />

realtà della vita, è così difficile<br />

dover dire: “suor Idea non c’è<br />

più”, ma penso <strong>ad</strong> una bella<br />

poesia che ti si <strong>ad</strong>dice molto:<br />

“Se mi ami, non piangere”.<br />

Non piango più, perché ti amo,<br />

perché so che non vorresti.<br />

Ripercorro i sette anni che<br />

abbiamo passato insieme, meravigliosi,<br />

ricchi, speciali, pieni<br />

di gioia, di amore, di sacrifici in<br />

nome di Dio. Dio, la tua unica<br />

ragione di vita: e il tuo prossimo...<br />

Ti industriavi in tutti i modi<br />

pur di far felice chi ti circondava<br />

e quando ciò avveniva la felicità<br />

ti si leggeva negli occhi;<br />

quei begli occhi espressivi pieni<br />

d’amore e di luce, quando<br />

potevi fare qualcosa per qualcuno.<br />

Puntuale alle tue mansioni,<br />

non permettevi mai alle<br />

tue consorelle, che hai amato<br />

più di te stessa fino all’ultimo,<br />

di stancarsi anche solo per poco.<br />

“Io appartengo a Dio, alla<br />

Comunità, il mio tempo è prezioso,<br />

è per il Signore, la mia<br />

Direttrice, le mie sorelle, è per<br />

voi tutti giovani e anziani”.<br />

Per ben 47 anni dal lontano<br />

1961 fino <strong>ad</strong> oggi hai camminato<br />

in assetto di marcia per le<br />

str<strong>ad</strong>e di Dio. Dio è stata l’unica<br />

ragione della tua esistenza.<br />

Sei stata una creatura veramente<br />

eccezionale, hai saputo<br />

sorridere alla vita cogliendone<br />

i lati più belli anche nei momenti<br />

meno belli. Un giorno mi<br />

dicesti pensierosa “La vita,<br />

questo grande dono, non lo<br />

comprenderemo mai. Non ringrazieremo<br />

mai abbastanza il<br />

Signore per il dono della vita”.<br />

Suor Ida, carissima, dolcissima<br />

amica, sorella e m<strong>ad</strong>re<br />

lascia che ti dica una parola<br />

purtroppo in disuso: “Grazie”.<br />

Grazie per essere entrata nella<br />

mia vita, grazie per avermi<br />

fatto parte della tua vita, grazie<br />

per il tuo sorriso (il sorriso salesiano)<br />

che non si è spento<br />

mai, neanche quando la sofferenza<br />

avrebbe strappato le lacrime<br />

anche ai santi e ai martiri,<br />

grazie per tutte le volte che<br />

abbiamo pregato insieme, ma<br />

grazie soprattutto per avermi<br />

mostrato i colori della vita.<br />

Un abbraccio grosso suor<br />

Ida carissima, un abbraccio in<br />

Dio, il tuo Dio, il mio Dio, il Dio<br />

di tutti noi.<br />

La tua sofferenza mi ha fatto<br />

capire che anche il dolore ha<br />

un frutto, se condiviso quando<br />

si ama, fa comprendere quanto<br />

Dio ci ama.<br />

Arrivederci in Par<strong>ad</strong>iso suor<br />

Ida amica, benedicimi, amen,<br />

alleluia».<br />

Ghita<br />

Calendario diocesano<br />

Venerdì 6 – Nel salone S.Guido presso la Cattedrale, alle ore<br />

20,45, il Vescovo incontra i membri dei Consigli pastorali e collaboratori<br />

delle Parrocchie di <strong>Acqui</strong> <strong>Terme</strong>.<br />

Sabato 7 – Il Vescovo amministra la Cresima nella Parrocchia<br />

di Spigno Monferrato alle ore 16. Il Vescovo amministra la Cresima<br />

ai ragazzi della Parrocchia di Pontinvrea alle ore 18.<br />

Alle ore 21 il Vescovo presiede alla rappresentazione del Rosario<br />

vivente a Loazzolo.<br />

Domenica 8 – Alle ore 11,45 Cresima nella Parrocchia di<br />

S.Marzano Oliveto. Alle ore 18 amministrazione della Cresima ai<br />

ragazzi della Parrocchia Ss.Trinità di Sassello.<br />

Da lunedì 9 a mercoledì 11 il Vescovo è a Londra con gli altri<br />

Vescovi del Piemonte per un viaggio di confronto pastorale.<br />

Giovedì 12 – In Seminario alle ore 20,45 si riunisce in Seminario<br />

il Consiglio pastorale diocesano.<br />

Il Vangelo della domenica<br />

La pagina del vangelo di Matteo<br />

(capitolo 9 versetti 9/13),<br />

che si legge nella messa di domenica<br />

8, riferisce di Gesù che<br />

passa lungo la via del lago di Tiberi<strong>ad</strong>e,<br />

all’ingresso della città di<br />

Cafarnao. Al banco delle imposte<br />

c’è Matteo. Gesù lo vede al<br />

tavolo dove sta maneggiando il<br />

danaro; lo chiama: “Seguimi”.<br />

Matteo si alza in piedi prontamente,<br />

lascia tutto e lo segue<br />

così come avevano fatto i primi<br />

discepoli:“Ed egli alzatosi lo seguì”.<br />

Matteo detto Levi<br />

Forse per qualche discepolo<br />

il nuovo chiamato era persona<br />

compromettente, per il lavoro<br />

che aveva fino allora svolto. Matteo<br />

non nasconde la sua identità:<br />

ha imparato <strong>ad</strong> accettarsi e<br />

a confessare i suoi limiti. I pubblicani<br />

erano comunemente ritenuti<br />

collaborazionisti dei Romani<br />

e per questo odiati. Gesù<br />

lo chiama e lo accoglie, anzi gli<br />

70º di ordinazione sacerdotale<br />

di monsignor<br />

Giovanni Galliano domenica<br />

8 giugno alle 17<br />

nella chiesa di Sant’Antonio.<br />

Servizio a pagina 12<br />

***<br />

Grandi preparativi per il<br />

pellegrinaggio oftaliano<br />

a Lourdes<br />

Servizio a pagina 12<br />

fa il dono di accettare l’invito a<br />

mangiare a casa sua, segno di<br />

amicizia.<br />

A tavola con i peccatori<br />

Ogni domenica Gesù si mette<br />

a tavola con noi peccatori e<br />

per la fiducia che ripone in ogni<br />

uomo continua a chiamarci alla<br />

sua sequela. La chiamata a collaborare<br />

nasce sempre e solo<br />

da Dio. E’ solo l’incontro con Lui<br />

il segreto di ogni vocazione. E’<br />

questo incontro a orientare la vita,<br />

a sconvolgere criteri di riferimento,<br />

a rendere creature nuove,<br />

a cambiare la stessa vita<br />

morale. E’questa parola cui ti affidi<br />

a educare e condurre. Su<br />

questa parola si appoggia la fede<br />

che salva, dice l’apostolo<br />

Paolo nella seconda lettura della<br />

messa. Seguire Gesù diventa<br />

così importante per Matteo e<br />

per gli apostoli da far loro abbandonare<br />

tutto il resto. L’amicizia<br />

con Cristo è il segreto e la<br />

forza di ogni vocazione. d. G.

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