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Edilizia popolare: ad Acqui Terme sono 240 famiglie ad attendere Ici ...

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L’ANCORA<br />

44 8 GIUGNO 2008<br />

CAIRO MONTENOTTE<br />

Per far fronte ai problemi di sicurezza<br />

La tentazione delle ronde<br />

contagia la Val Bormida<br />

Cairo Montenotte. La sindrome<br />

delle ronde sta allargandosi<br />

a macchia d’olio, contagiando<br />

anche la Valbormida.<br />

E di questi giorni la proposta<br />

di Franco Bologna, capogruppo<br />

di «Carcare 2000», che vorrebbe<br />

coinvolgere in questa<br />

avventura lo stesso presidente<br />

dell’Amministrazione provinciale<br />

Marco Bertolotto.<br />

Del resto la Lega Nord ha<br />

organizzato a Savona corsi<br />

preparatori rivolti a quanti intendono<br />

controllare i quartieri<br />

ritenuti a rischio.<br />

Sia la Destra che la Sinistra<br />

hanno accentuato oltre misura<br />

il problema della sicurezza,<br />

che è reale, ma si ha l’impressione<br />

che la politica cavalchi le<br />

paure degli italiani piuttosto<br />

che sforzarsi di cercare soluzioni<br />

concrete, nel rispetto della<br />

legalità e dei diritti umani.<br />

Il redazionale di Famiglia<br />

Cristiana del 1 giugno mette in<br />

guardia dalle facili semplificazioni<br />

che odorano di xenofobia<br />

sottolineando come con le ronde<br />

si sa dove si comincia, ma<br />

non dove si finisce: «Gli immigrati<br />

in Italia producono il 9 per<br />

cento del Prodotto Interno Lordo,<br />

cioè contribuiscono alla ricchezza<br />

del Paese – si legge<br />

nel noto settimanale cattolico<br />

di attualità informazione e cultura<br />

- In soldi vuoi dire 122 miliardi<br />

di euro, quattro volte la<br />

manovra necessaria a Tremonti<br />

per rimettere in sesto il<br />

Paese. Gli italiani lo sanno? Ci<br />

<strong>sono</strong> poi, più o meno, un milione<br />

di clandestini che producono<br />

un’altra quota consistente<br />

del Prodotto nazionale. Si<br />

chiamano b<strong>ad</strong>anti, ma anche<br />

colf, tenute fuori da ogni regolarizzazione.<br />

E tra non molto,<br />

come faremo con i raccolti delle<br />

mele in Trentino o con i pomodori<br />

in Campania e Puglia?<br />

Ci preoccupiamo se chi raccoglie<br />

è clandestino o regolare?».<br />

Ed è ancora Famiglia Cristiana<br />

a sottolineare come il<br />

ragionamento sulla sicurezza<br />

di cui ci riempiamo continuamente<br />

la bocca si sgretoli alla<br />

prova dei fatti: «È più sicura<br />

una città senza immigrati o<br />

Cairo Montenotte. I fratelli<br />

Michele e Guido Apicella <strong>sono</strong><br />

molto conosciuti, a Cairo e non<br />

solo, per la loro squisita “napoletanità”<br />

che oltre a farli apparire<br />

aperti e simpatici di carattere<br />

contribuisce certamente<br />

anche a rendere insuperabili le<br />

ricette delle pizze proposte dal<br />

ricco menù della pizzeria La<br />

Grotta di Via Della Valle di cui<br />

<strong>sono</strong> titolari.<br />

I due fratelli <strong>sono</strong> però anche<br />

oggetto di gelosia per una<br />

particolare categoria di cairesi:<br />

pur provenendo da una Regione<br />

lontana, Guido e Michele<br />

hanno infatti sviluppato un “fiuto”<br />

particolare per i porcini che<br />

gli viene invidiato dai più<br />

esperti e tr<strong>ad</strong>izionali “fungaioli”<br />

autoctoni locali.<br />

Provate un pò in questa stagione<br />

<strong>ad</strong> uscire di casa, sia pure<br />

dalle parti della M<strong>ad</strong>onna<br />

del Bosco ove risiede Michele<br />

Apicella, ed imbattervi a pochi<br />

passi dalla porta di ingresso<br />

nella meravigliosa composizione<br />

di funghi porcini esposta<br />

con orgoglio in primo piano<br />

Roma, dove si rischia di morire,<br />

ogni sera, travolti da “pazzi”<br />

italiani ubriachi o drogati al<br />

volante? È più sicuro un territorio<br />

senza extracomunitari o<br />

intere regioni in mano a mafia<br />

e camorra? Se la sicurezza è<br />

un problema così assillante,<br />

perché in questi anni nessun<br />

volonteroso citt<strong>ad</strong>ino, gruppo o<br />

associazione hanno programmato<br />

ronde contro i camion<br />

della camorra e le discariche<br />

abusive? Solo i Rom, invece,<br />

sembrano responsabili di tutti i<br />

guai italiani».<br />

Sono considerazioni che<br />

fanno riflettere e comunque<br />

non è certo con le ronde che si<br />

risolvono i problemi della sicurezza,<br />

tanto meno quelli della<br />

Valbormida: il controllo del territorio<br />

va fatto dalle forze dell’ordine<br />

che già si prodigano<br />

con competenza, professionalità.<br />

Dal canto loro i citt<strong>ad</strong>ini<br />

pos<strong>sono</strong> semmai collaborare<br />

quando viene loro richiesto al<br />

di fuori di ogni diffidenza ed<br />

omertà.<br />

E per finire ci sia permesso<br />

ancora una citazione dalla fonte<br />

sopraccitata: «Le nazioni<br />

ricche si preoccupano della<br />

propria sicurezza, ma il nostro<br />

sistema economico globale<br />

rende incerta e impossibile la<br />

vita di molte popolazioni. Che,<br />

per necessità, vengono a<br />

mangiare almeno le briciole<br />

che c<strong>ad</strong>ono dalla nostra tavola».<br />

PDP<br />

nell’esercizio di Via Della Valle<br />

e qui riprodotto nell’istantanea!.<br />

Un “porcino” di ben sei etti<br />

circondato da altri 5 fungotti a<br />

formare una composizione di<br />

Cairo Montenotte. Ci scrive<br />

il Prof. Renzo Cirio.<br />

«Grazie all’ospitalità del<br />

giornale, desidero segnalare e<br />

ricordare la figura del brig<strong>ad</strong>iere<br />

dei carabinieri Egidio Molari,<br />

scomparso a Cairo il 3 settembre<br />

del 2004, grande invalido<br />

e insignito della medaglia<br />

d’oro al valore militare e civile<br />

nel 1968.<br />

Era il 13 luglio del 1965<br />

quando il carabiniere Molari,<br />

insieme <strong>ad</strong> altri due commilitoni,<br />

stava accompagnando un<br />

detenuto dal carcere di Urbino<br />

a Genova.<br />

In un momento di rallentamento<br />

del treno, il detenuto<br />

si lanciò dal finestrino per<br />

fuggire e il brig<strong>ad</strong>iere Molari<br />

non esitò a gettarsi anche<br />

lui. Un gesto eroico che causò<br />

al militare l’infermità totale e la<br />

vita spezzata per un grande<br />

senso del dovere e dello Stato.<br />

La Domenica del Corriere<br />

e altri giornali del tempo gli<br />

dedicarono ampi servizi. Ottenne<br />

encomi solenni da parte<br />

delle autorità militari e nel<br />

1968 la massima onorificenza.<br />

Me lo ricordo come un<br />

giovane bellissimo e statuario».<br />

«Al momento dell’atto eroico<br />

aveva 32 anni. In seguito<br />

per 40 anni ha vissuto a Cairo<br />

curato con grande amore dalla<br />

famiglia e in modo particolare<br />

La giornata del malato organizzata<br />

dal santuario M<strong>ad</strong>onna delle Grazie<br />

Cairo Montenotte. Si svolge ogni anno al Santuario delle<br />

Grazie la “Giornata dei malati, degli anziani e dei disabili”.<br />

Ricorrendo quest’anno il 150º anniversario delle apparizioni<br />

della M<strong>ad</strong>onna di Lourdes, questo appuntamento diventa un’occasione<br />

per sentirsi uniti ai milioni di ammalati che stanno pregando<br />

davanti alla grotta delle apparizioni.<br />

Ma ecco il programma della giornata.<br />

Sabato 7 giugno, alle ore 15, r<strong>ad</strong>uno davanti al santuario a cui<br />

seguirà un breve saluto del presidente del Circolo Don Pierino.<br />

Alle ore 16 <strong>ad</strong>orazione eucaristica. Alle 16,30 Messa Solenne<br />

con la corale Don Pierino.<br />

Al termine rinfresco ed estrazione dei cestini. Sono disponibili<br />

le pubbliche assistenze di Altare, Carcare e Cairo, telefonare<br />

per eventuale trasporto.<br />

Esposti nella loro pizzeria in via Della Valle a Cairo<br />

I funghi porcini di “primavera”<br />

raccolti dai fratelli Apicella<br />

Un carabiniere eroico deceduto nel 2004<br />

Cairo non dimentica<br />

il brig<strong>ad</strong>iere Molari<br />

oltre 1,3 chilogrammi di sanissimi<br />

ed ottimi “boleti” finiti, dopo<br />

la temporanea esposizione,<br />

<strong>ad</strong> allietare le papille gustative<br />

degli avventori della pizzeria<br />

“La Grotta”. SDV<br />

Il brig<strong>ad</strong>iere Egidio Molari.<br />

dalla moglie Graziella Apruzzese,<br />

dall’amatissimo figlio<br />

nella sofferenza fisica e psicologica,<br />

ma nella cognizione di<br />

un grande gesto e senso del<br />

dovere.<br />

Mi permetto di rivolgermi<br />

alla Amministrazione Comunale,<br />

alle autorità militari dei<br />

carabinieri e a S.E. il Prefetto<br />

affinché, quando sarà<br />

costruita la nuova caserma<br />

dei carabinieri di Cairo, prevista<br />

dal Master Plan, sia intitolata<br />

al brig<strong>ad</strong>iere Egidio<br />

Molari, uomo semplice ma<br />

di straordinario valore molare».<br />

Cairo Montenotte. Ci scrive<br />

il prof. Renzo Cirio a proposito<br />

del cimitero citt<strong>ad</strong>ino.<br />

«Non voglio scomodare “I<br />

sepolcri” del Foscolo, ma il cimitero<br />

di Cairo, nel suo piccolo,<br />

nella parte più antica conserva<br />

molte tombe di grande<br />

valore architettonico di nobili<br />

<strong>famiglie</strong> che hanno dato lustro<br />

alla nostra città. Mi hanno segnalato<br />

che i problemi per molti<br />

di questi templi è lo stato di<br />

abbandono in cui versano, forse<br />

a causa dell’incuria del<br />

tempo e forse per la scomparsa<br />

stessa delle <strong>famiglie</strong> e dei<br />

parenti. Il cimitero è un luogo<br />

sacro e di conservazione della<br />

storia, per cui auspico che<br />

l’amministrazione comunale<br />

verifichi questa situazione e si<br />

faccia carico del recupero e<br />

del restauro di questi importanti<br />

documenti. Colgo l’occasione<br />

per dire che anche altri<br />

citt<strong>ad</strong>ini segnalano alcune<br />

condizioni di degr<strong>ad</strong>o e di abbandono<br />

in cui versano alcune<br />

parti del nostro cimitero: str<strong>ad</strong>e<br />

di collegamento un po’ rotte,<br />

aree verdi non curate, l’in-<br />

Oftal e Unitalsi<br />

Cairo M.tte. Pubblichiamo le<br />

date dei pellegrinaggi dell’Unitalsi<br />

ligure e dell’Oftal di <strong>Acqui</strong>.<br />

Si va a Lourdes con l’Unitalsi<br />

(in treno) nei seguenti periodi:<br />

dal 14 al 20 giugno, dal 22<br />

al 28 giugno (nazionale per<br />

bimbi e <strong>famiglie</strong>), dal 6 al 12<br />

settembre, dal 29 settembre al<br />

5 ottobre (nazionale).<br />

Pellegrinaggio a Loreto in<br />

pullman dal 10 al 13 ottobre.<br />

L’Oftal organizza un viaggio<br />

a Lourdes dal 3 al 9 agosto (in<br />

treno. E’ necessario iscriversi<br />

almeno un mese prima.<br />

Millesimo. Il riordino del<br />

sistema delle Comunità Montane<br />

prende il via da una<br />

norma della Finanziaria del<br />

2008 che, nell’ambito degli<br />

interventi di contenimento dei<br />

costi della Pubblica Amministrazione,<br />

obbliga le regioni<br />

a razionalizzare gli enti montani<br />

entro la fine di questo<br />

mese.<br />

Presto detto, ma le proteste<br />

non si <strong>sono</strong> certo fatte aspettare.<br />

Che razionalizzazione significhi,<br />

alla fine del discorso,<br />

abbattere le spese non è<br />

più un segreto per nessuno<br />

ma, mentre tutti in teoria si<br />

dicono d’accordo a ridurre e<br />

semplificare, sui singoli interventi<br />

chirurgici scatta il<br />

malcontento.<br />

I risparmi di spesa si fondano<br />

peraltro su di un considerevole<br />

taglio al numero di consiglieri<br />

e assessori e delle rispettive<br />

indennità che in futuro<br />

saranno uguali per tutte le Comunità<br />

Montane.<br />

Alleggerire la macchina pubblica<br />

è una necessità oramai<br />

inderogabile, ma si tratta di<br />

un’operazione da pilotare col il<br />

buon senso e forse, dato per<br />

scontata l’utilità di questi particolari<br />

enti, sembra un tantino<br />

pressappochista definire le comunità<br />

montane solo in base a<br />

un criterio altimetrico o al numero<br />

dei residenti in un determinato<br />

comune.<br />

Nel cimitero di Cairo Montenotte<br />

Tante tombe di valore<br />

ma molto trascurate<br />

Secondo la nuova legge di riordino<br />

Cairo, Carcare, Dego, Piana<br />

fuori da comunità montana?<br />

gresso della prima parte da<br />

tempo chiusa per una struttura<br />

in legno pericolante, furto continuo<br />

di fiori, mancanza di un<br />

telefono pubblico comunale,<br />

ecc… Da alcuni anni il cimitero<br />

di Cairo è r<strong>ad</strong>doppiato e anche<br />

il carico di lavoro, ma non<br />

il personale. Anche per questo<br />

spero che l’Amministrazione<br />

aumenti il personale per migliorare<br />

il servizio e il decoro<br />

collettivo».<br />

C’è tuttavia chi mette in<br />

dubbio la stessa utilità di organismi<br />

che si sovrappongono<br />

ai comuni creando come<br />

avviene in questi casi degli<br />

anacronistici doppioni di<br />

competenze.<br />

Può succedere quindi che<br />

la Comunità Montana si trovi<br />

a dover gestire delle situazioni<br />

che tornano scomode<br />

per le amministrazioni comunali<br />

che, a fronte delle<br />

proteste dei citt<strong>ad</strong>ini, pos<strong>sono</strong><br />

tranquillamente rispondere:<br />

«Rivolgetevi alla Comunità<br />

Montana».<br />

Per quel che riguarda più direttamente<br />

la Valbormida, fino<br />

a questo momento, <strong>sono</strong> diciotto<br />

i comuni che fanno parte<br />

del comprensorio: Piana, Dego,<br />

Cairo, Cengio, Cosseria,<br />

Roccavignale, Plodio, Carcare,<br />

Millesimo, Altare, Murialdo,<br />

Pallare, Massimino, Mallare,<br />

Origlia, Bormida, Coalizzano e<br />

Bardineto.<br />

Esclusi dal nuovo piano di<br />

riordino regionale sarebbero<br />

Cairo, Carcare, Dego e Piana.<br />

Le motivazioni <strong>sono</strong> diverse,<br />

Cairo supera il tetto massimo<br />

consentito con oltre 13 mila<br />

abitanti; Carcare come abitanti<br />

(5800) è in regola ma non<br />

raggiunge l’altitudine minima<br />

media di 500 metri sul livello<br />

del mare.<br />

Discorso diverso per Dego e<br />

Piana in quanto dovrebbero<br />

confluire nell’ente montano del<br />

Giovo.<br />

Alla fine della settimana<br />

scorsa ha avuto luogo l’assemblea<br />

dei sindaci dell’Ente<br />

Montano, compresi quelli<br />

che <strong>sono</strong> a capo dei comuni<br />

che dovrebbero essere<br />

esclusi e l’opposizione al piano<br />

di riordino regionale è stato<br />

unanime.<br />

Secondo loro la Comunità<br />

Montana Alta Val Bormida non<br />

va snaturata.<br />

In effetti questo ente ha una<br />

consolidata unità territoriale<br />

che, col passar degli anni, ha<br />

favorito l’interazione dei vari<br />

servizi operanti sul territorio<br />

come per esempio i distretti<br />

sanitari.<br />

Un riordino fatto soltanto a<br />

tavolino potrebbe sortire effetti<br />

quantomeno imprevedibili ed<br />

indesiderati.<br />

RCM<br />

Vent’anni fa su L’Ancora<br />

Conferenza di Cesare Musatti a Carcare<br />

Dal giornale “L’Ancora” n. 01 del 10 gennaio 1988.<br />

L’assessore alla viabilità della provincia, geom. Pesenti, annunciava<br />

che entro marzo sarebbero partiti i lavori per la sistemazione<br />

del sottopasso ferroviario di via Sanguinetti, all’epoca<br />

vera e propria strozzatura all’ingresso in Cairo. Inoltre<br />

i lavori prevedevano anche l’ampliamento dell’incrocio con il<br />

ponte Italia61grazie anche al trasferimento dell’ufficio ACI in<br />

altro edificio di fronte alla caserma dei carabinieri. La spesa<br />

era prevista in 330 milioni di lire.<br />

A Carcare poco prima di Natale il Centro culturale di educazione<br />

permanente aveva inaugurato la stagione 1987-88 con<br />

una conferenza del prof. Cesare Musatti, p<strong>ad</strong>re (o nonno come<br />

suggeriva scherzosamente il protagonista) della psicoanalisi<br />

italiana. Un inizio di stagione trionfale con un numeroso<br />

pubblico, attento ed entusiasta. Altri tempi.<br />

Il Comitato per la Salvaguardia dell’Ambiente Naturale delle<br />

Valli Bormide iniziava la sua collaborazione con l’Ancora sulle<br />

cui pagine cairesi gestiva la rubrica “Bella Vallebormida”. Altri<br />

tempi.<br />

Renzo Maia veniva eletto presidente della SOMS Abba di Cairo<br />

Montenotte.<br />

A Dego apriva il bar della Pro-Loco nei locali dell’ex-circolo comunale,<br />

fatti restaurare dal Comune.<br />

La Cairese iniziava l’anno perdendo a St. Vincent.<br />

A Carcare, all’età di 74 anni, moriva Aldo Garino che fu per<br />

quattro volte campione italiano di bocce, vincendo il suo primo<br />

titolo a 17 anni, e che partecipò ai mondiali di Losanna nel<br />

1953.<br />

flavio@strocchio.it

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