020 Aprile 1997 - Acli Buti

Xll 0lurprrrih
GIOVANI: QUALE VOCAZIONE
Yiff, rli Darrccchia
I periodo dopo P:xqui1 on:rtri da irnni. è dedicato alla ricercare. scoprire, fare spazio al
rifl essione e al la preghiera per le VOCAZIO'N l. è chiarnato
"rrese vocazionale" che cLrlmina nella giornata ntondiale
di preghiera per le vocazio;ri (4" domenica di Pasqua.
quest'anno 20 aprile). Parlare di l,ocazionievocasubito una
cerla fascia d'età: qrrella giol'anile e non c'è altra realtà che
sta a cuore a-eli adulti come questa. I giovani che vedn
preoccupati dalla secìuzione clelìe cose. dalla tietta con cui
bruciano i rapporti con gli altri^ dall'inrpotenza di fronte
all' invasione q uotid iana tii tarrti rnessaggi. dall' incenezza
del futuro..,
Una risposta a quesle ansie? ll gruppetto c'li anrici. la
nrusica. internet che mette a disposizione nrari di notizie su
c-ui navigarel ma nierrte di tutto questo e definitivo ne si può
lavigare al l' infi nito" magari ri schiando di gal leggiare chi sa
quanto a lungo. senza rifèriurenti o senza approdo.
Ed allora? Il Papa. nel sr,ro messaggio per la giornata
rnondiale per la gioverrtù, viene incontro ai nostri giovani
con un interrogativo preciso:'"GIOVANI Dl TUTTO lL
MOND0" COSA CERCATH?". A questa dornanda fa da
rispostn il tema clella prossirra gionrata morrcliale per le
vocazioni "LASC' | () TUTTO... ECCOMI 1".
Mi sento cli clover clire ri nosîri giovani:
Nella selva piÌr o rneno oscllra dei vosn"i valori s dei
vostri ideali dovete scoprirvi capaci t1i una verilrì piir grande
divoi. br.rona per farvi alzare gli occhi al cielo e segrrire una
stella per il vostro carnqrino. D:r una prrrte inf:rtti c'è il
'útuttott
del rnondo, dallt:lltra il .*tutto" chc vierre da
Dio. Il "tutto" clel nrondo: I'acquisto e il cronsumo, il
piacere. le opinioni prodotte in serie e gli sîatLrs simbol. [e
attese degli altri su di voi. i vostri progetti piir o nreno
arnbiziosi- il miracolo delsuccesso... Il "tr-ltto'" che viene da
Dio: la gioia del cuore, l'accettazione libera e semplice di
cluello che uno è. il valore cli ciò che è vero e bello, la
disponibilità a giocare i vostri giorni (costi quel che costi)
per realizzarlo. Dinanzi a questa bilancia la lentazione
minima e quella di lasciare tutto in perlbffo equilibrio,
rimandando la decisione. rinrandando talvolta all' infìnito...
Lascelta pervoi" giovani che avete conosciuto Gesir Cristo.
è quella di non lasciare trtto sospeso amezz'aria'. bisogna
decidersi per Cristo! Non :nancherà nelle vostre case Ltrì
Crocifisso. fbrse è nella vostra camera- forse al collo.
anche nel segno nudo di un sernplice "tau". In quell'uomo
della Croce c'è un* propostr di vita: nella sua verità
Cristo rivela la verità clell'uonlo.
Allora per capire il nostro destino, percapire la nclstra
pafiicolare vocazione non possiamo far altro che ricorrere
a Lui, seguire il tracciato percorso dagli apostoli:
incontrarlo...seguirlo...conoscerlo...e irnparare da Lui. Lo
ricordavo nell'ornelia della sera del giovedi santo: mettersi
al servizio come Gesu si è messo al servizio degli uomini!
Il Signore cerca disponibilità, soprattutto nei giovani, disponibilità
per questa avventura: Iasciate il "tutto'o per
trovare il "Tutto", I'impegno ad un graduale edncarsi"
'"Tutto". che è Dio.
Questa, anche se iu:pegnativa, è la condizione necessaria
per dire il proprio personale "Eccomi!". Se davvero Cristo
diventa il "Tutto" della nostra vita. tutto acqLrista ul
signifìcato nuovo.
E questa l'avventura della vita come vocazione. delizl
l'ocazione cristiana vissuta con coerenza. E' l'avventura
ciellavocazione personitle, dal matrimotrio irlle vocazioni cJi
speciale consacrazione. Cari giovani, non abbiate piìuril
se il Signorc vi sussurra nell'intimo: "Lirscia
tutfei...seguimi!". ll Signore ha nresso nel vostro crrore
grarncl i pore nzi a I itii e non è gi usto che dtrvant i al la gr tnclezztr
della chianrata di Gesir vi sentiate corne polli e magari non
avete scoperto che sìete aquile. A proposito. per concludere,
l'oglio raccoltan'i un aneclcloto: l'aquila che si crecieva
run pollo. Un uomo trovo un uovo d'acluilae lo mise nei nicio
di una chioccia. L'uovo si schiuse conterrporaneiìrÌtenle a
quelle dellacovatae I' aquilotto crebbe insieme ai pulcini.Per
tutta la vita l'aquila tèce quello che facevano i polli del
cortile. pensando di essere uno di loro. Frugava ii terreno
itr cerca di verrni e i::setti. chiocoiava e schianrazzavir"
scuoteva la ali alzandosi da terra di qualche centimetrc.
Trascorsero gli anni e l'aquila clivenne molto vecchia.
Un giorno vide sopra di sò. nel cielo sgornbro di nubi,
uno splendiclo uccello che planava maestoso ed elegarrte, in
nrezzo alle fbrti correnti d'aria. rnr;ovendo appena Ie robuge
ali dorate. La vecchia aquila alzo lo sguardo. stupita.
'"Chi
è quello'7" chiese "E' I'aquila. il re degli Lrccelli!"
rispose il suo vicino. "Appartiene al cielo. Noi invece
appar-teniarno allaterra. perchè siamo polli". E così l'aquila
visse e morì come uu pollo. perche pensava di essere taie.
(Antorì,\/ de Mello- "ll canto degli uccelli"i
!l Pievfittt
1 9 APRILE : ANNIVERSARIO DELLA
CONSACRAZIONE DELLA NOSTRA
CHIBSAPTEVAIVIA
fl
I9 aprite c st(tro celebraro l'annit'er',sat'io della
I consucrrtzione tlellu noslra Chie,su Pievanio. dedicatu ,
ct satt Giot,cuttti Bcttlistct.
Lu consacrazione d elle c hie.se in q uanto strutture nrtu'cu' ie
uvveilivú (ed ttvviette) uttraverso lú uttzitnrc cort il :ittcrr.t
i ('risurr di dodici ptutti clell'eelifìcio.
i il trescovo, tt ntentoria di Gesù che Jìtndò la stut Cliesa',
I spirinrule sui clodici ttpct,slrsli. consucra ls Chiesu ntaterirtle,
il tem1.tio. in tlettrt manierct.
In tali puntit engonopoi poste eLtrettanle crocia ricorclo.
íiellu rro,stru Chie.sa P ievctnitt lrtli punli (e luli croci) sono
isitttctti in corrisponclen;ct delle eclicole clella Vio Cruci-r,
i con l'eccezione delle ltrime 2 staziorti a deslra e siui.sn'a
l cle l l' e nl r a ta pr inc iTtule (le p i ìt lon t ane dall' al t ure ).
'.(,'hiunque
può vedere queste croci sporgenti tlal n1nro.
t:tt""., ldit r t t, d, I I ffi
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