020 Aprile 1997 - Acli Buti

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pl Oumpunilc L'IMPRENDITORE uesta volta abbiamo intervistato un imprendito re butese. Ci è parso significativo raccogliere la testimonianza di chi, giorno dopo giorno, affronta la dfficile sJtda della competitività e mantiene nel noslro Paese 50 posti di lavoro. E tutti noi sappiamo quanto ce n'è bisogno... Quando abbiamo preso la decisione di questa intervista non pensavanlo certanlente che lo Spígai stesse inconÍrando con I'Amministrazione Comunale le dfficoltà che sono scaturite dall'intervista. Con questo nostro ntodesto contributo ci augtrriamo che il nostro Sindaco sappia esaninare con giusta ponderazione le istanze sollevate e dia risposte certe a Spigai ffinché Buti non abbia di nuovo a scrivere pagine antare sul lavoro che non c'é. La Redazione 1) Ci parli delle Sue Aziende in termini di mercato, prodotti, personale impiegato, investimenti, aree etc. Attualmente con altri soci familiari ho un gruppo di 5 aziende e lavoro al 1}Yo per la Piaggio. Con la FILMECCANICA (azienda posta in località La Croce) produco cavi e trasmissioni per la svariata gamma dei prodotti Piaggio. .ft:r l:-1tf )::,'4ll , , *.i ALBERTO SPIGAI Vita di Daese Nell'ex maglificio situato anch'esso a La Croce confezionobuste dipluriball che seruonoperl'imballo dei veicoliPiaggio. Un'altraazienda e la M.T. che si trova a Cascir-re cii Buti: qui faccio le lavorazioni meccaniche. Nella MECCANICAFILI produco guaine e rrasmissioni e nella O.M.G. (zona industriale a Cascine di Buti) faccio assemblaggivari, borse alfrezzie montaggio diimpianti elettrici. Nelle mie ditte lavorano circa 50 persone, tutte dei Comune di Buti e di questo ne vado orgoglioso. Gli investimentisono statie sono indirizzatt principalmente nella produzione, per "fare qualità", elemento imporlante per essere competitivi. Complessivamente ho 10 capannoni dove cerco cii avviare nuove produzioni e questo richiede nuove clientele e nuovi mercati. 2) Quali sono le difficoltà maggiori per essere imprenditore ed in particolare imprenditore a Buti? Difficoltà ce ne sono. quelle che si riscontrano in ambito nazionale, comunque io penso che per essere imprenditore, ci vogl i ono buone basi naturali. 3) Quali sono i piani di sviluppo delle Sue Aziende? Come detto non stancarsi mai di cercare nllove clientele, stare al passo con i tempi e mai trascurare la I "J t .t { {
3, Vita di Daese qualità. 4) Il nostro Sindaco ha più volte ripetuto che a Buti non esiste una mentalità imprenditoriale diffusa. Lei condivide questa affermazione? Se si, quali sono le principali cause? Ilnostro Sindaco non ha natali butesi e quindi non ha esperienza diretta di cosa fosse Buti negli anni '50. Buti era un Paese attivissimo, c'erano segherie, falegnami, corbellai : in ogni "fondo" c'era qualcuno che aveva un'attività. Dico che queste vecchie lavorazioni sono state successivarnente superate dal processo tecnologico (vedi plastiche per le damigiane). 5) Quali caratteristiche personali deve avere un imprenditore e cosa potrebbe consigliare a chi, particolarmente se un giovane, aspirasse a mettere su un'attività in proprio? Consiglio ai giovani di tentare la carta imprenditoriale e di artigiano dai 20 ai 3 0 anni : condizione ind ispensabi le è credere veramente in quello che si fa. ll giovane deve essere consapevole che non avrà orari e dovrà lavorare parecchio: le ore di lavoro al giorno non si contano. Essere sempre aggiornati, fare sempre ricerche di nrercato e soprattutto qualità, perché prezzo piir qualità vuol dire competitività. Esseri seri e precisi nelle consegne, ma soprattutto fare il passo secondo le reali possibilità che, detto alla -trutese. non fàre il passo piir lungo della gamba. 6) Crede che a Buti, forse più che altrove, gli imprenditori siano stati spesso visti come i "padroni" e quindi non abbiano avuto vita facile? In passato penso ci sia stata questa mentalità: i rapporti tra operai e "padroni" erano molto più crudi. Oggi la mentalità è cambiata, questiproblemi sono superati. Provate a sentire i miei dipendenti e vi diranno che rapporti ho instaurato con loro. 7) Che cosa si aspetta un imprenditore da una Amministrazione Comunale? Secondo il mio punto di vista gliAssessori e l'Amministrazione Comunale tutta dovrebbero avere piu capacità di conoscenza dei problemi veri e reali delle aziende. L'Amministrazione Comunale non ha un manager, è solo I'espressione di partiti politici, non è stata al passo con i tempi: basta vedere in che stato di degrado si trova ;fsì si -$-f,tri ,!11 @umpuniia lazonaindustriàle di Cascine di Buti. Devo dirlo: non è stata sviluppata a causa della incompetenza degli ammini stratori. E pensare che è stata espropriata circa20 anni fa, dico 20 annil In tutti questi anni della mia attività non si è mai interessato nessuno, sono sempre andato avanti per la mia strada senza alcun aiuto. A questo riguardo lo Spigai ci ha presentato una leÍtera che potrebbe essere consegnata ai dipendenti nel caso che il Comune di Buti non venisse incontro ai problemi che l'imprenditore solleva. In lale lettera si lantenta conrc il Comune stia chiedendo decine di milioni per la tassa di sntaltimento sui rifiutí e come I'imprenditore sia in dfficoltà per entrare in contatto con I'Amministrazione Comunale al fine di discutere il problema. In conseguenza di tutto ciò l'imprenditore nella citata lettera fa presente ai dipendenti che, non potendo più sostenere economicamente il carico tributario, è arrivato alla determinazione di trasferire I'attività produttiva verso altre realtà comunali a più bassa imposizione tributaria, "se non interverranno fatti nuovi nel frattempo" (n.d.r.). 8) Quale è la domanda che non le abbiamo fatto e che lei si farebbe? Solo una considerazione. Per fortuna aumentando il fatturato anche quest'anno, ho avuto lapossibilità di assumere altre persone andando incontro ad un grave problema che attanaglia il Paese: la disoccupazione. ',- 1n-i.t t-rrrr.-rr.rrturrrti.,-!,
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