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Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze

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Toscana Medica 4/11<br />

I<br />

noduli tiroidei sono presenti clinicamente,<br />

cioè visibili e/o palpabili, in circa il 4-5%<br />

della popolazione nelle aree a suffi ciente<br />

apporto iodico. Inoltre l’eco del collo è eseguita<br />

frequentemente per i più disparati<br />

motivi e dunque la prevalenza dei noduli globalmente<br />

considerata, clinica ed ecografi ca, soprattutto<br />

in paesi come l’Italia dove l’apporto iodico<br />

può essere ancora non ottimale, può arrivare al<br />

20-30% come mostrano varie casistiche.<br />

In presenza di uno o più noduli tiroidei, un<br />

semplice dosaggio del TSH ci indica la funzione<br />

tiroidea e solo in caso di<br />

TSH basso, cioè in circa<br />

l’1-2% dei casi, può essere<br />

indicata una scintigrafi<br />

a per confermare<br />

la presenza di un nodulo iperfunzionante. Nella<br />

grande maggioranza dei casi il TSH è normale e<br />

l’agoaspirato rappresenta dunque l’unico ed elettivo<br />

esame per la diagnosi di natura dei noduli<br />

tiroidei. L’intervento chirurgico è mandatorio in<br />

caso di malignità e usualmente consigliato per<br />

una citologia dubbia od indeterminata, ma nella<br />

grande maggioranza dei casi i noduli tiroidei siano<br />

essi iperfunzionanti o non funzionanti saranno<br />

di gestione medica.<br />

Consensus nazionali e internazionali indicano<br />

ormai che la terapia soppressiva con L-Tiroxina<br />

non debba essere assolutamente considerata di<br />

routine nel trattamento dei noduli tiroidei e per lo<br />

più, i noduli potranno essere solo seguiti nel tempo<br />

raccomandando al paziente di porre attenzione<br />

alla profi lassi iodica. Restano comunque tutta una<br />

serie di situazioni di più diffi cile gestione quali:<br />

1) noduli di grosse dimensioni con indicazione<br />

chirurgica ma in soggetti che non vogliono o non<br />

possono essere sottoposti ad intervento;<br />

2) noduli non particolarmente grossi ma che<br />

producono disagio estetico;<br />

3) noduli iperfunzionanti in cui il trattamento<br />

con radioiodio o chirurgico non è ben accetto o<br />

controindicato;<br />

4) noduli iperfunzionanti con TSH appena<br />

basso.<br />

Sono queste le indicazioni classiche dei trattamenti<br />

mininterventistici. Tra essi rientrano a<br />

buon diritto l’alcolizzazione e la termoablazione<br />

laser percutanea in quanto sono procedure che<br />

Trattamenti<br />

mininterventistici<br />

nei noduli tiroidei<br />

49<br />

non richiedono neppure anestesia<br />

locale. Più recentemente è stata introdotta<br />

nella pratica clinica anche<br />

la radiofrequenza e l’HIFU (high<br />

frequency ultrasonography) ma per<br />

queste ultime l’esperienza è ancora<br />

abbastanza scarsa, vi è necessità assoluta<br />

di sedazione profonda e i costi<br />

sono elevati.<br />

L’alcolizzazione dei noduli tiroidei<br />

è stata introdotta nella pratica clinica da molti<br />

anni e poi abbandonata in quanto ritenuta poco<br />

effi cace e talora, seppur<br />

DANIELE BARBARO<br />

raramente, gravata da<br />

importanti effetti col-<br />

Responsabile Sezione Endocrinologia ASL 6 Livorno<br />

laterali e complicanze<br />

legati alla diffusione<br />

dell’etanolo nei tessuti circostanti. Queste complicanze<br />

in realtà erano sostanzialmente dovute<br />

a scarsa esperienza e/o a trattamenti eseguiti senza<br />

guida ecografi ca e dunque vanno considerate<br />

come assolutamente eccezionali. L’effi cacia dell’alcolizzazione<br />

è comunque scarsa sui noduli completamente<br />

solidi, l’iniezione di alcool in un nodulo<br />

solido è dolorosa, inoltre la diffusione dell’etanolo<br />

è imprevedibile e dunque per tutte queste ragioni<br />

è da considerarsi abbandonata. Viceversa l’alcolizzazione<br />

rappresenta un mezzo eccezionalmente<br />

utile, semplice e a basso costo per il trattamento<br />

dei noduli cistici o con ampia componente cistica.<br />

La cavità liquida viene svuotata e iniettato<br />

etanolo in misura pari al 30-50% del volume<br />

evacuato. La presenza di una parete impedisce<br />

che l’alcool si diffonda nei tessuti e dunque rende<br />

virtualmente impossibili i problemi di necrosi di<br />

strutture contigue alla tiroide che si erano talora<br />

verifi cati per i noduli solidi. Inoltre la prolungata<br />

persistenza dell’alcool è garanzia di effi cacia.<br />

Nella nostra esperienza l’alcolizzazione si è dimostrata<br />

un mezzo di eccezionale utilità per il<br />

trattamento dei noduli cistici o con componente<br />

cistica anche di grosse dimensioni.<br />

Il trattamento percutaneo con laser è, in campo<br />

tiroideo, di relativa recente applicazione. La<br />

metodica consiste nell’introduzione all’interno<br />

del nodulo di aghi (21 G da spinale) in un numero<br />

solitamente da 1 a 4 in base alle dimensioni del<br />

nodulo, all’interno dell’ago vengono poi introdotte<br />

fi bre ottiche attraverso la quale viene prodotta<br />

Daniele Barbaro,<br />

laureato in <strong>Medici</strong>na<br />

alla Scuola S. Anna<br />

di Pisa con lode e<br />

specializzato in endocrinologia<br />

a Pisa<br />

con lode. Responsabile<br />

della Sezione di<br />

Endocrinologia della<br />

ASL 6 di Livorno,<br />

Centro in Toscana,<br />

ove viene eseguita<br />

terapia laser percutanea<br />

per i noduli<br />

tiroidei. Autore di<br />

numerose pubblicazioni<br />

sui tumori tiroidei<br />

e su tecniche<br />

mininterventistiche,<br />

su prestigiose riviste<br />

internazionali.

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