Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze
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Toscana Medica 4/11<br />
Speckle Tracking-2D<br />
nella cardiopatia<br />
diabetica ed ipertensiva<br />
Quando la frazione d’eiezione non basta<br />
L’ecocardiografi a è la metodica fondamentale<br />
per una valutazione della disfunzione<br />
ventricolare sinistra che spesso complica<br />
la storia naturale dei pazienti diabetici<br />
ed ipertesi che sempre più affollano<br />
gli ambulatori di cardiologia.<br />
Una disfunzione sistolica del ventricolo sinistro<br />
(che può anche precedere una disfunzione<br />
diastolica) è spesso descritta<br />
in termini solo<br />
di frazione di eiezione<br />
(F.E.) o di frazione di<br />
accorciamento (D%) che<br />
rifl ettono un concetto di funzione globale e radiale<br />
rispettivamente.<br />
Di conseguenza, secondo l’ecocardiografi a convenzionale,<br />
molti pazienti diabetici o ipertesi frettolosamente<br />
archiviati come “normali” solo sulla base<br />
del valore di F.E. o D% nascondono una disfunzione<br />
sistolica sub-clinica e solo negli stadi avanzati, con<br />
la comparsa di rimodellamento geo metrico ed ipertrofi<br />
a, potremo osservare una riduzione<br />
della F.E. come indice di<br />
disfunzione sistolica globale.<br />
Lo studio della funzione sistolica<br />
longitudinale del ventricolo<br />
sinistro, a cui le fi bre subendocardiche<br />
e subepicardiche concorrono<br />
essendone i principali<br />
Valutazione della funzione sistolica<br />
longitudinale mediante ST-2D in un<br />
paziente con diabete mellito tipo II,<br />
asintomatico, con normale F.E. L’esempio<br />
mostra una riduzione della deformazione<br />
longitudinale a livello del setto<br />
e della parete laterale indicativo di iniziale<br />
disfunzione sistolica con valori %<br />
signifi cativamente ridotti rispetto alle<br />
altre pareti.<br />
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determinanti, può fornire informazioni<br />
su un’iniziale disfunzione sistolica<br />
essendo queste fi bre più sensibili<br />
e vulnerabili all’ischemia.<br />
Tali fi bre danno un limitato contributo<br />
all’accorciamento radiale<br />
(prevalentemente dovuto alle fi bre centroparietali)<br />
che anzi può essere esaltato come fenomeno<br />
compensatorio quando<br />
VITO TROIANI<br />
esista già un’iniziale<br />
Cardiologia<br />
disfunzione sistolica<br />
Istituto Ricerche Cliniche Prof. M. Fanfani - <strong>Firenze</strong> longitudinale e questo<br />
spiegherebbe il mantenimento<br />
di una F.E. ancora normale e l’assenza di<br />
sintomi di scompenso.<br />
La disfunzione sistolica longitudinale correla<br />
direttamente con le alterazioni del profi lo metabolico<br />
e con la massa ventricolare sinistra e non deve<br />
essere considerata come un’alterazione funzionale<br />
cronica ed irreversibile in quanto può rispondere<br />
favorevolmente al raggiungimento di un equilibrio<br />
Vito Troiani, specializzato<br />
in Cardiologia<br />
nel 1994.<br />
Ha frequentato per<br />
molti anni il servizio<br />
di Cardiologia<br />
di S. Luca-Careggi<br />
dedicandosi in particolare<br />
al settore<br />
dell’ecocardiografia<br />
clinica e allo studio<br />
delle cardiomiopatie<br />
e delle valvulopatie.<br />
Ha partecipato alla<br />
pubblicazione di numerosi<br />
lavori scientifi<br />
ci. Responsabile<br />
di branca presso<br />
l’Istituto di Ricerche<br />
Cliniche Fanfani.