Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze
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Ricerca e clinica<br />
di trasferire i movimenti delle mani del chirurgo<br />
a strumenti miniaturizzati inseriti nel corpo del<br />
paziente attraverso millimetriche incisioni.<br />
Questa sofi sticata tecnologia, rispetto alla laparoscopia<br />
tradizionale, offre i seguenti vantaggi:<br />
visione 3D in alta defi nizione reale, magnifi -<br />
cata fi no a 15 X, che ripristina completamente la<br />
“coordinazione occhio-mano”;<br />
stabilità dell’immagine, essendo l’ottica manovrata<br />
da un braccio meccanico azionato dal chirurgo;<br />
movimenti omogenei e privi di tremore, grazie<br />
al fi ltraggio dei movimenti del chirurgo 1300<br />
volte al secondo;<br />
uso di strumenti con 7 gradi di libertà. Si<br />
tratta di strumenti che, in prossimità dell’estremità<br />
distale, hanno un’articolazione simile a quella<br />
del polso umano (Figura 1). I movimenti della<br />
mano del chirurgo vengono quindi riprodotti fedelmente<br />
dall’estremità dello strumento, eliminando<br />
del tutto l’effetto fulcro della laparoscopia<br />
tradizionale;<br />
utilizzo di tre strumenti operativi, potendo<br />
decidere di bloccarne uno in una posizione, mentre<br />
si opera con gli altri due.<br />
Da un punto di vista fi sico il sistema Da Vinci è<br />
costituito da una consolle (Figura 2), da una torre<br />
(Figura 3) e da un carrello (Figura 4).<br />
La consolle è il centro di controllo del sistema.<br />
Il chirurgo opera da questa stazione potendo essere<br />
anche a migliaia di chilometri di distanza dal<br />
paziente anche se, tipicamente, è nella sala operatoria<br />
in cui è eseguito l’intervento. La consolle<br />
comprende:<br />
una maschera binoculare, da cui il chirurgo<br />
osserva il campo operatorio;<br />
due masters che, manovrati dal chirurgo,<br />
trasmettono i movimenti agli strumenti;<br />
Fig. 1 - Disegno raffi gurante uno strumento “endowrist”. La<br />
parte terminale dello strumento ha gli stessi gradi di libertà<br />
del polso di un uomo.<br />
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Toscana Medica 4/11<br />
Fig. 2 - Consolle chirurgica. Da questa postazione il chirurgo<br />
opera manovrando gli strumenti della torre.<br />
una pedaliera che consente di utilizzare gli<br />
strumenti elettromedicali (elettrobisturi, bisturi<br />
ad ultrasuoni, etc.), di posizionare i masters in<br />
qualsiasi posizione senza spostare gli strumenti<br />
(funzione di frizione), di manovrare l’ottica, di<br />
bloccare e sbloccare le tre braccia operative;<br />
un pannello di controllo che consente di accedere<br />
a regolazioni avanzate di funzionamento<br />
del sistema.<br />
Inoltre il sistema Da Vinci di ultima generazione<br />
(HDSi) è dotato di doppia consolle chirurgica<br />
che consente attività di training chirurgico tutorato<br />
e offre la possibilità che un secondo chirurgo<br />
possa manovrare il terzo braccio operatore in<br />
modo autonomo.<br />
La torre è la parte del sistema robotico che manovra<br />
gli strumenti chirurgici. Consiste di quattro<br />
braccia meccaniche che reggono l’ottica binoculare<br />
e tre strumenti chirurgici.<br />
Il carrello ospita la tecnologia ausiliaria necessaria<br />
al funzionamento del sistema robotico come<br />
l’insuffl atore di CO 2 , la fonte luce, gli strumenti<br />
elettromedicali, etc.<br />
Il principale svantaggio del sistema robotico<br />
Da Vinci è il costo. Per l’acquisto di un sistema<br />
di ultima generazione, dotato di doppia consolle,<br />
sono necessari circa 3 milioni di Euro. Inoltre si<br />
tratta di una tecnologia molto sofi sticata che ha<br />
anche costi di manutenzione ragguardevoli cui