Anteprima PDF - Ordine Medici Firenze
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Sandro Boccadoro,<br />
libero docente in Igiene<br />
presso il Dipartimento<br />
di Sanità pubblica<br />
dell’Università<br />
di <strong>Firenze</strong>. Direttore<br />
sanitario della ASL<br />
di <strong>Firenze</strong> (1995/98).<br />
Membro del Consiglio<br />
Superiore di Sanità<br />
(1988/90). Presidente<br />
del Comitato<br />
regionale della CRI<br />
di <strong>Firenze</strong> (1988/93).<br />
Autore di 107 pubblicazioni<br />
scientifi che.<br />
Consulente sanitario<br />
per 24 progettazioni<br />
ospedaliere.<br />
26<br />
Toscana Medica 4/11<br />
Progettare un ospedale<br />
“a misura d’uomo”<br />
“Un ospedale a misura d’uomo”:<br />
vivibile, personalizzato, confortevole,<br />
accogliente, ordinato, sicuro;<br />
“Un ospedale senza mura”: aperto<br />
al suo habitat sociale, inserito nel<br />
contesto del tessuto urbano;<br />
“Un ospedale adeguato ai bisogni<br />
umani”: centrato sul malato, garante<br />
di relazioni e di comunicazioni,<br />
rispettoso della dignità umana…<br />
questa è la concezione che aveva<br />
l’architetto Giovanni Michelucci<br />
dell’istituzione ospedaliera.<br />
Umanizzare l’assistenza ospedaliera<br />
implica fondamentalmente problemi di livello<br />
relazionale, ma investe anche responsabilità decisionali<br />
che afferiscono<br />
alla fase della progettazione.<br />
Il processo di<br />
umanizzazione inizia fi n<br />
dalla istruttoria del progetto.<br />
Infatti per costruire<br />
un ospedale si devono affrontare e risolvere non<br />
soltanto problemi di ordine tecnico ma anche di<br />
ordine psicologico, come sostiene l’architetto Carlo<br />
Casati (edizione Hoepli - Milano 1980)<br />
Dalla sua pubblicazione emerge che il fattore<br />
psicologico è un valore aggiunto che aiuta a superare<br />
l’ansia della malattia e dello stato di dipendenza.<br />
Alle componenti di natura tecnica il progettista<br />
deve associare valutazioni di natura psicologica.<br />
Può contribuire così ad attenuare lo stress psicofi -<br />
sico del ricovero ospedaliero, favorendo l’ambientamento<br />
e ideando strutture abitative personalizzate,<br />
dotate di spazi ricreativi e di servizi sociali.<br />
Un’esemplifi cazione molto signifi cativa sulle<br />
problematiche psicologiche che investono la progettazione<br />
ospedaliera è lo studio dell’architetto<br />
Patrizia Acquarelli che con la propria tesi di<br />
laurea, premio CNETO 1985-86, approfondisce il<br />
tema dei rapporti umani in ospedale attraverso<br />
un’esperienza di vita vissuta (Tecnica Ospedaliera<br />
n. 7-8/1987). Delinea l’ospedale come luogo di rapporti<br />
umani, evidenziando che il processo di ospedalizzazione<br />
è poco incentrato sull’uomo ricoverato.<br />
In secondo luogo propone una serie di fattori e di<br />
Tabella 1<br />
ASPETTI TECNICI<br />
organismo architettonico<br />
impianti e tecnologie<br />
sostenibilità<br />
elementi strutturali da prendere in considerazione<br />
fi n dalla fase progettuale: la luce e il rumore, le aree<br />
aperte, i locali interni di movimento, la percorrenza<br />
in sicurezza dei malati convalescenti, attese confortate<br />
per i visitatori, ambienti comuni di relax.<br />
Da ricordare inoltre che nel modello di ospedale<br />
sperimentale proposto nel 2001 dall’architetto<br />
Renzo Piano, su commissione dell’allora ministro<br />
della sanità Umberto Veronesi, il primo dei principi<br />
informatori messi a punto dalla commissione di<br />
studio è proprio quello della umanizzazione.<br />
Sulle pagine di questa rivista ho riferito più volte<br />
argomenti inerenti il processo di umanizzazione,<br />
che ha inizio fi n dalla fase della progettazione<br />
(2/1998-9/2005-7/2007).<br />
Schematizzando, con il prospetto sottostante<br />
(Tabella 1) si evidenzia<br />
che questo aspetto è da<br />
SANDRO BOCCADORO<br />
considerare tra le com-<br />
Ex direttore sanitario Asl <strong>Firenze</strong><br />
ponenti fondamentali<br />
dell’iter progettuale.<br />
È possibile inquadrare<br />
gli elementi che valorizzano il profi lo psicologico<br />
della progettazione in due raggruppamenti:<br />
fattori che caratterizzano l’immagine dell’ospedale<br />
e che condizionano il grado di percezione<br />
e di apprezzamento da parte dei suoi fruitori;<br />
fattori che favoriscono l’ambientamento e che<br />
concorrono ad attenuare lo stress psicofi sico dei ricoverati<br />
e del personale che li assiste.<br />
La prima immagine dell’ospedale scaturisce<br />
dall’impatto con l’organismo architettonico e<br />
dalle impressioni relative all’assetto e all’utilizzo<br />
dell’area esterna.<br />
Una seconda impressione è quella che si riceve<br />
nella zona dell’accoglienza, punto di riferimento<br />
centrale per l’informazione e per l’accettazione “personalizzata”.<br />
Questo spazio, che assume la veste di<br />
interfaccia tra istituzione ed utenti, deve essere dotato<br />
di esercizi commerciali, servizi di ristorazione,<br />
spazi sociali, attese confortate. Elemento fondamentale<br />
di apprezzamento è lo sviluppo dei percorsi<br />
e la relativa segnaletica, che deve rendere agevole<br />
l’orientamento e la percorrenza dei visitatori.<br />
L’area della degenza può suscitare reazioni<br />
emotive positive se le camere affacciano sul verde<br />
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA<br />
ASPETTI SANITARI<br />
igiene organizzazione<br />
sicurezza sanitaria<br />
ASPETTI PSICOLOGICI<br />
processo di umanizzazione