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Latina Oggi
Sabato 23 Giugno 2012 Itri Fondi Sperlonga
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L’Isola dei Ciurli e Fossato San Giovanni nella lista delle denunce a buon fine dell’associazione
Il «Mare Monstrum» di Fondi
Gli esempi d’abusivismo e danno ambientale citati nel dossier di Legambiente
FONDI con i suoi casi di
abusivismo e inquinamento è
stato preso a simbolo dal report
annuale di Legambiente
sui reati ambientali compiuti a
danno del mare e
delle coste italiane
«Mare Monstrum
2012». Il dossier infatti
cita la città per
ben due casi «positivi»:
l’isola dei Ciurli
e gli scarichi illegali
di Fosso San Giovanni.
Entrambi sono
presi a riferimento
dall’associazione
ambientalista per
due lotte portate a
termine in maniera
vittoriosa. L’Is ola
dei Ciurli rientra nelle
pagine del dossier
che parla degli abusi
edilizi ormai abbattuti
dopo decenni di
battaglie legali. Tra
il caso di Rossano
Calabro (45 mila
metri cubi di villette
abusive costruite sul
demanio) e Baia di Copanello
in provincia di Cosenza (15
mila metri cubi di cemento
abusivo), trova posto il caso
degli ecomostri fondani: «21
scheletri di cemento armato
nati tramite una lottizzazione
su un’area agricola» la cui
risoluzione della controversia
si è avuta solo nel 2007 a
distanza di 40 anni dalle costruzioni.
Nel dossier di Legambiente
poi trova ampio spazio anche
il caso di Fosso San Giovanni.
Nel capitolo di «Mare Monstrum»
che descrive le falle
nel sistema di depurazione.
IN BREVE
Così scrive Legambiente:
«Dopo le denunce di Legambiente
l’autorizzazione allo
scarico è stata sospesa: molteplici
sono state le nostre se-
gnalazioni circa i cattivi odori
provenienti dal Fosso che
confluisce nel Canale Acquachiara.
Denuncedeterminate
dalle evidenti schiume bian-
castre presenti nel Canale e
dal forte inquinamento confermato
dall'Arpa Latina, che
hanno evidenziato anche il
mancato rispetto da parte di
Avenali: teniamo alta l’attenzione
Le vittorie in campo ambientale non devono
però far distogliere l’attenzione generale sul
problema. Legambiente infatti ricorda un
triste record nel Lazio: «Una illegalità su
venti ai danni del mare italiano si compie nel
Lazio - spiega Cristiana Avenali, direttrice
di Legambiente Lazio - sull'abusivismo edilizio,
le forze dell'ordine e le procure lavorano
molto, ma serve il colpo finale dei
Comuni»; che Fondi per esempio a dato
all’Isola dei Ciurli quarant’anni dopo. «Sul
fronte del mare inquinato tra scarichi illegali
Fondi, lunedì il meeting al Castello
Incontro sulle dipendenze
L’EQUIPE educatori dell’Oratorio San Pietro Apostolo in
Fondi promuove per lunedì il «Meeting sulle dipendenze
comportamentali». L’iniziativa avrà luogo alle ore 18 nella
sala convegni del Castello Caetani. La dipendenza dal gioco
d’azzardo, dai gratta e vinci, dalle slot machines, dai videogames
e da internet ha preso le caratteristiche di una vera e
propria emergenza sociale, che colpisce non solo adolescenti
e giovani ma anche adulti e anziani. Il meeting si prefigge di
aprire una parentesi di riflessione per reagire al fenomeno e
superare l’assuefazione a cui supinamente si è soliti abbandonarsi.
Hanno dato la propria adesione all’iniziativa tra gli
altri il sindaco Salvatore De Meo e l’assessore alla Cultura
e alle politiche della Scuola Lucio Biasillo.
S.R.
Itri, l’autore presenta oggi il suo volume
L’opera prima di Iacotucci
CORRADO Iacotucci presenta la sua opera prima oggi alle 18
presso l’aula consiliare di Itri. «Dell'amore e di altre catastrofi»
è la sua fatica edita dai tipi di «deComporre edizioni». Al
tavolo dei relatori, con l'autore, siederanno, la poetessa Rossella
Fusco e Max Condreas, che leggerà alcuni passi dell'opera.
Modererà l'incontro Alessandra Cervone, poetessa e giornalista.
Il libro di Iacotucci è il resoconto di un personaggio che
ancora non esiste (o forse sì), che nuota nel materno liquido
amniotico e si sorprende di un mondo che ancora non conosce,
quando poco più che «cellula viene strappata via da qualcosa
di freddo". «Dell'amore e di altre catastrofi» è un libro che ci
racconta con autentica semplicità le scelte più irrazionali e
meno prevedibili che solo l'amore ci può regalare.
S.R.
una lavanderia dei limiti di
legge previsti per gli scarichi».
Una vittoria di Legambiente
prodotta grazie alla
«Provincia di Latina - racconta
il dossier - che ha sospeso
l’autorizzazione allo scarico
per le acque industriali della
lavanderia e avviato le procedure
per la revoca della stessa.
La ditta chiese poi alla Provincia
di Latina una proroga
di 90 giorni, che fu concessa
visto che le acque reflue venivano
inviate a nove serbatoi
per utilizzarli come accumulo,
ma i lavori non si erano
ancora conclusi alla scadenza
di fine marzo. Da qui la sospensionedell'autorizzazione».
Almeno per quest’anno Fondi
non scampa la nomea di
città stracolma di abusivismi
ma almeno per quest’an no
viene citata da Legambiente
come luogo in cui le denunce
e le lotte ambientaliste hanno
funzionato.
Salvatore Rizzi
e cattive depurazioni il Lazio si piazza
all'undicesimo posto -aggiunge la Avenali -
anche in questo caso serve un rilancio del
piano della qualità delle acque della Regione
Lazio, che ha perso però per il debito
della sanità molti degli investimenti sul
fronte delle fognature e della depurazione».
Però almeno l’attività d denuncia, che costa
nulla in termini economici, può essere l’ar -
ma giusta. Fosso San Giovanni lo testimonia.
S.R. Cristina Avenali
Sperlonga, dopo le richieste del pubblico ministero
Processo a Cusani,
la minoranza incalza
SI conferma un processo dagli
inevitabili risvolti politici quello
al presidente della Provincia
Armando Cusani per i presunti
abusi all’hotel «Grotta di Tiberio».
Non a caso nel processo si
sono costitutiti parte civile i
consiglieri di opposizione. Uno
di loro, Benito Di Fazio, interviene
sulla richiesta di rinvio a
SCARICHI
Legambiente
denunciò
l’attività
di scarico
inquinante
nel Fosso
San
Giovanni
la Provincia
di Latina
ha ritirato
in seguito
all’esposto
il permesso
di farlo
A lato il consigliere d’opposizione Benito Di Fazio
Sotto una foto dell’albergo «Grotta di Tiberio»
giudizio per lo stesso Cusani, il
suocero Erasmo Chinappi e il
tecnico Antonio Faiola.
Cosa ne pensa di questo rinvio
a giudizio?
Non sono soddisfatto perchè la
Procura non ha accertato tutti i
fatti così come sono accaduti,
nel senso che non ha contestato
al sindaco di essersi appropria-
to di due particelle di terreno
che dovevano essere adibite a
strada. Pensi che il Cusani ed il
suocero con tali particelle ha
realizzato un muraglione abusivo
alto 4 metri, per togliere aria
e luce al povero Tursi.
Perchè vi siete costituiti parte
civile nel processo?
Manifestammo la nostra ama-
SPERLONGA
Bagnini,
forze nuove
per l’estate
È un vero schieramento
di forze quello messo in
campo dalla «Terracinae
job’s» che ha preso servizio
sul mare di Sperlonga
per l’operazione «Mare
Sicuro». Trentuno infatti
sono gli operatori incaricati
sulle torrette, un'altra
decina sono impiegati
sull'imbarcazione pronta
a intervenire nell'eventualità
di emergenza
in mare e nel predisporre
il trasporto dell'assistito
dal bagnasciuga all'ambulanza
di turno per
qualsiasi evenienza. Tutti,
quest'anno, sono stati
addestrati all'utilizzo del
defibrillatore, alla luce
dell'importanza vitale
assunta dalla presenza di
questo strumento sui
luoghi di grande affollamento,
così come ha più
volte ripetuto il dottore-
Vincenzo Viola, aiuto
primario del reparto di
Chirurgia dell'ospedale
«San Giovanni di Dio» di
Fondi, che ha fortemente
voluto l'impiego sulla
spiaggia di questo mezzo
s a l vav i t a .
S.R.
rezza all’avvocato Francesco
Di Ciollo dopo che il Tribuanale
dissequestrò l’albergo tre anni
fa, e devo dire che lo stesso
ci rinquorò convincendoci che
con il nostro intervento avremmo
potuto sopperire a tutte le
carenze investigative della Procura.
Ci siamo fidati e adesso
attendiamo con rispetto il verdetto.
Ha partecipato
all’udienza del 21
giugno nella quale il
pm ha avanzato le richieste
di condanna
per Cusani, Chinappi
e Faiola, che idea si
è fatto?
Sono soddisfatto, ma
nello stesso tempo
amareggiato per il fatto
che dopo cinque anni
di denunce ed esposti,
solo il 21 giugno abbiamo
avuto la certezza
che l’albergo non
poteva essere realizzato,
perché ce lo hanno
confermato anche i dirigenti
della regione Lazio che essendo
ubicato l’intervento in zona
agricola non poteva essere demolito
e ricostruito con diversa
tipologia architettonica e aumento
di volumetria per essere
trasformato in albergo con piscina».
S.R.