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Violenza ai domiciliari «Bomba» con rivendicazione - "Antonio ...

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Latina Oggi<br />

Sabato 23 Giugno 2012 Sabaudia<br />

31<br />

Sabaudia, l’ufficiale della Guardia di Finanza era in <strong>con</strong>gedo da genn<strong>ai</strong>o di quest’anno<br />

Cade dalla scala e muore<br />

Il colonnello Gaetano Bellantuono perde la vita in un incidente domestico<br />

TUTTA la città incredula e<br />

<strong>con</strong> profondo dolore ha appreso<br />

della morte del colonnello<br />

Gaetano<br />

B e ll a n t u on o .<br />

La notizia del<br />

tragico incidentedomestico<br />

è iniziata a<br />

circolare poco<br />

dopo le 15, ma<br />

nessuno proprio<br />

nessuno<br />

ha voluto solo<br />

pensare che<br />

fosse vero fino<br />

a quando purtroppo<br />

non è<br />

arrivata la comu<br />

nic azio ne<br />

ufficiale. Notizie<br />

queste, che<br />

non si vorrebbero<br />

m<strong>ai</strong> scrivere.<br />

Da una<br />

prima ricostruzione<br />

dei fatti,<br />

sembra che il<br />

colonnello, 64<br />

anni originario<br />

di Conversano<br />

(BA) ma da<br />

una vita residente a Sabaudia,<br />

si trovasse sul retro della<br />

sua abitazione di via<br />

Amalfi e che stesse pulendo<br />

una tettoia esterna. Erano da<br />

poco passate le 14.30. Forse<br />

per un improvviso malore,<br />

Bellantuono è caduto dalla<br />

scala su cui era salito finendo<br />

rovinosamente in avanti<br />

e battendo la testa sul ciglio<br />

NON l’avremmo m<strong>ai</strong> voluta<br />

scrivere questa notizia. Non<br />

avremmo m<strong>ai</strong> voluto rispondere<br />

all’amico Claudio<br />

Tranquilli. Ma, da antico custode<br />

del remo, al momento<br />

di pigiare <strong>con</strong> forza sul tasto<br />

verde del cellulare,<br />

pensavamo a lui come<br />

a qualche buona<br />

notizia proveniente<br />

dalla nostra Sabaudia<br />

e da quel lago<br />

dorato. Ed invece la<br />

morte ci ha inghiottito.<br />

La morte di un<br />

grande uomo di<br />

sport e non solo:<br />

Gaetano Bellantuono.<br />

Una morte assurda,<br />

inspiegabile.<br />

Una morte che ci ha<br />

lasciato basiti, impotenti<br />

di fronte al solo<br />

pensiero che quel gigante<br />

buono, non lo<br />

vedremo più. Gaetano<br />

Bellantuono era<br />

nato a Conversano,<br />

in provincia di Bari,<br />

il 4 genn<strong>ai</strong>o del<br />

1948. Prima ottimo<br />

atleta negli anni sessanta e<br />

poi comandante del Terzo<br />

Nucleo Atleti delle Fiamme<br />

Gialle. Con lui al timone,<br />

sono arrivate tutte, ben quattordici,<br />

le medaglie olimpiche<br />

di questo meraviglioso<br />

Gruppo Sportivo. Era andato<br />

in pensione il 5 genn<strong>ai</strong>o<br />

scorso, dopo venticinque anni<br />

di onorata carriera, fatta<br />

di Olimpiadi, Mondiali e<br />

tanti, tantissimi successi tutti<br />

della scalinata del garage.<br />

Nonostante l’immediato intervento<br />

dei sanitari del 118,<br />

per il colonnello non c’è<br />

stato nulla da fare. Sul posto<br />

anche i carabinieri di Sabaudia<br />

ed i volontari del gruppo<br />

Anc. Il colonnello Bellantuono<br />

lascia la moglie Valentina<br />

e le figlie Marica e<br />

Alessia, attorno a loro si è<br />

stretta l’intera comunità.<br />

Molte le testimonianze di<br />

affetto e di stima da parte<br />

delle autorità civili e militari,<br />

ma soprattutto d<strong>ai</strong> cittadini<br />

di Sabaudia. La camera<br />

ardente per salma è stata<br />

allestita presso il Teatro della<br />

Finanza. Le esequie sa-<br />

ranno celebrate questo pomeriggio<br />

alle 17.30 nella<br />

chiesa della Santissima Annunziata.<br />

Una tragedia per cui non<br />

possono esserci parole. Il<br />

colonnello Bellantuono,<br />

«Nino», era benvoluto e stimato<br />

da tutti, non sono queste<br />

parole di circostanza.<br />

Era andato in pensione a<br />

genn<strong>ai</strong>o dopo avere comandato<br />

il Gruppo Nautico<br />

Fiamme Gialle di Sabaudia<br />

dal lontano ‘87, un pezzo di<br />

storia dello sport cittadino e<br />

nazionale, quello vero. Ma<br />

in tanti lo <strong>con</strong>oscevano da<br />

molto prima, da quando cioè<br />

remava come atleta. Non era<br />

difficile in<strong>con</strong>trarlo davanti<br />

l’ingresso della caserma del<br />

Gruppo Nautico in piazza,<br />

magari proprio <strong>con</strong> gli atleti<br />

quei ragazzi che insieme<br />

agli allenatori seguiva passo<br />

passo, sempre presente. Il<br />

suo saluto, ogni volta, garbato,<br />

<strong>con</strong> il sorriso. Quel<br />

sorriso gentile che mancherà<br />

a tutti.<br />

M.S.G.<br />

L’uomo del remo<br />

Con lui al timone, quattordici medaglie olimpiche<br />

in gialloverde. Era andato in<br />

pensione, ma <strong>con</strong> le Fiamme<br />

Gialle nel cuore. I suoi atleti,<br />

nessuno escluso e quei dirigenti<br />

e quei tecnici, vecchi e<br />

nuovi, <strong>con</strong> i quali aveva <strong>con</strong>diviso<br />

Seul 1988, Barcellona<br />

1992, Atlanta 1996, Sydney<br />

2000, Atene 2004 e Pechino<br />

2008. E alcune di queste,<br />

insieme a quel ragazzo, diventato<br />

uomo vicino a lui, di<br />

nome Alessio Sartori. Gaeta-<br />

no, l’amico Gaetano, lascia<br />

un vuoto incolmabile e incredibile.<br />

Ed è triste come il<br />

gigante buono non possa<br />

sorridere all’ennesima bambina<br />

nata in casa Fiamme<br />

Gialle, la splendida Lavinia,<br />

primogenita di Romano Battisti<br />

e di sua moglie Sara.<br />

E’ incredibile, ma vero purtroppo.<br />

Come l’assurda morte<br />

di un uomo generoso,<br />

pronto a ringraziare tutto e<br />

A destra il<br />

colonnello<br />

Gaetano<br />

Bellantuono<br />

a sinistra<br />

l’abitazione<br />

in via<br />

Amalfi<br />

UN’ISTITUZIONE<br />

C o m a n d ava<br />

il gruppo nautico<br />

dal lontano ‘87<br />

Due<br />

immagini<br />

<strong>con</strong> i suoi<br />

ragazzi<br />

e i campioni<br />

che ha visto<br />

crescere<br />

tutti, anche quando non<br />

c’era nulla da ringraziare.<br />

Un uomo che abbiamo avuto<br />

il piacere di <strong>con</strong>oscere e apprezzare<br />

e che ci mancherà,<br />

tanto. Ciao Gaetano, ciao<br />

grande uomo, ciao gigante<br />

buono, amante del remo e<br />

fiero di quei colori, il giallo<br />

ed il verde, di un Gruppo<br />

Sportivo che ha reso celeb<br />

re.<br />

Gianluca Atlante<br />

UN VINCENTE<br />

Da Seul 88 a Pechino<br />

Una lunga storia<br />

fatta di successi<br />

LE REAZIONI<br />

La città<br />

incredula,<br />

cordoglio<br />

del sindaco<br />

« E’ difficile potere<br />

commentare la scomparsa<br />

del colonnello<br />

Gaetano Bellantuono<br />

perchè innanzitutto<br />

per me era un amico».<br />

Queste le parole a caldo<br />

del sindaco Maurizio<br />

Lucci che ieri pomeriggio<br />

si è recato<br />

presso l’abitazione del<br />

colonnello Bellantuono<br />

per portare il cordoglio<br />

della città alla<br />

moglie ed alle figlie.<br />

«Abbiamo perso una<br />

figura importantissima<br />

per lo sport nazionale<br />

- ha <strong>con</strong>tinuato<br />

Lucci - che ha dato lustro<br />

alla città ma soprattutto<br />

abbiamo<br />

perso una persona<br />

davvero unica, un’isti -<br />

tuzione». Presso l’abi -<br />

tazione di via Amalfi<br />

c’erano anche i volontari<br />

dell’Anc. «Abbiamo<br />

avuto modo di <strong>con</strong>oscere<br />

il colonnello<br />

per la collaborazione<br />

portata avanti durante<br />

le gare al lago - ha<br />

commentato il maresciallo<br />

Enzo Cestra -<br />

Esprimiamo cordoglio<br />

<strong>ai</strong> familiari per la tragica<br />

scomparsa». E poi<br />

restano i commenti dei<br />

cittadini, molti, anche<br />

anonimi, anche da parte<br />

di chi non ha m<strong>ai</strong><br />

<strong>con</strong>osciuto di persona<br />

il colonnello Bellantuono.<br />

M<strong>ai</strong> di persona,<br />

ma attraverso il suo<br />

impegno sì, ed è anche<br />

per questo che il cordoglio<br />

è stato corale, un<br />

lutto cittadino proclamato<br />

prima ancora<br />

dalle persone, perchè<br />

sentito.

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