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RACCONTI DEL MISTERO E DEL RAZIOCINIO.pdf - nat russo

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marinai non seppero condursi con quel decoro che sarebbe stato legittimo attendersi da loro. Legs, infatti,<br />

appoggiandosi al muro presso il quale era venuto a capitare, lasciava che la sua mascella inferiore pendesse in giù più<br />

del solito e strabuzzava gli occhi in tutta la loro ampiezza, nel mentre Hugh Tarpaulin, chinandosi tanto da portare il suo<br />

naso a livello della tavola e ancora aprendo le palme delle mani larghe distese sulle sue ginocchia, rompeva in un<br />

prolungato, alto e insomma assordante ruggito che altro non era, in definitiva, se non una risata affatto priva di ritegno<br />

la quale - conviene riconoscere - giungeva assolutamente fuor di proposito.<br />

Senza nondimeno mostrarsi offeso per una condotta sì grossolana, accadde, in quel punto, che l'alto presidente<br />

del consesso sorridesse con alquanto garbo agli intrusi, movesse loro un dignitosissimo cenno del capo negramente<br />

impennacchiato e, levatosi in piedi, afferrasse l'uno e l'altro per un braccio e li conducesse verso due seggi che, nel<br />

frattempo, gli altri della compagnia erano andati preparando.<br />

Legs non oppose alcuna resistenza e si lasciò andare a sedere là dove era stato divisato che sedesse, ma il<br />

galante Hugh, per contro, preso su che ebbe il cavalletto che gli era stato asseg<strong>nat</strong>o, a capotavola, lo trascinò fin presso<br />

la damina intisichita dall'attortigliato sudario e piombò a sedere al suo fianco in grande allegria, badando subito a<br />

versarsi un cranio di vin rosso che poi tracannò, non senza augurarsi di fare colla dama piccolina una più intima<br />

conoscenza. Il rigido gentiluomo rivestito della bara non poté far di meno che manifestare i segni della sua viva<br />

agitazione allo spettacolo offerto dal presuntuoso marinaro e, per certo, esso avrebbe condotto a serie conseguenze, ove<br />

il presidente, con un colpo secco del suo scettro sul tavolo non avesse attratta sulla seguente concione l'attenzione di<br />

tutti i presenti.<br />

«In tale lieta occasione, è nostro dovere...».<br />

«Alto là!», interruppe Legs facendosi improvvisamente serio in viso, «alto là un momento e, dico, spiegateci,<br />

insomma, chi diavolo siete e che state facendo qua dentro, in tali arnesi da diavoli, a trincar lo sciroppo che il mio<br />

onesto compare, Will Wimble il beccamorto, ha messo in serbo per l'inverno...».<br />

Come questo atto di imperdonabile maleducazione fu del tutto compiuto, quella bizzarra combutta si levò<br />

tutt'assieme, a mezzo, ed emise, in un seguito veloce, una certa quantità delle medesime diaboliche strida che avevan<br />

poc'anzi richiamata l'attenzione dei nostri due marinai. A recuperare, per il primo, il suo sangue freddo, fu il presidente,<br />

il quale si rivolse a Legs e cominciò di bel nuovo:<br />

«Noi soddisferemo ben volentieri», egli disse, «la ragionevole curiosità di illustri ospiti quali voi siete, anche<br />

se nessuno ebbe mai a pregarvi di venire. Sappiate, pertanto, ch'io sono il monarca dei dominii che s'estendono qua<br />

fuori all'intorno, sui quali io regno, col nome di Re Peste I, signore unico e incontrastato.<br />

«Questo locale, che voi supponete profanamente la bottega del beccamorto Will Wimble - persona, del resto,<br />

che non ha l'onore di essere conosciuta da noi ed il cui nome plebeo ha perforato le nostre regali orecchie per la prima<br />

volta stasera, pochi minuti fa - questa sala, io dico, è la sala del Trono del nostro Palazzo, consacrata ai consigli del<br />

regno nonché agli altri scopi sovrani.<br />

«La nobile dama che sta seduta dinanzi a voi è la Regina Peste, nostra serenissima consorte. Gli altri<br />

personaggi che voi vedete sono tutti principi del sangue e portan secoloro il segno della regale origine nei rispettivi<br />

nomi di Sua Grazia l'Arciduca Pest-Iferus, Sua Grazia il Duca Pest-Ilenzial, Sua Grazia il duca Tem-Pest e Sua Altezza<br />

Serenissima l'Arciduchessa Ana-Pest.<br />

«Per quel che concerne poi l'altra domanda che ci avete rivolta, la quale era interessata agli affari che andiamo<br />

svolgendo nel mentre che siamo seduti qui, in camera di consiglio, sarebbe sufficiente, per noi, rispondervi che si tratta<br />

soltanto dei nostri regali interessi privati, nei quali non vi può essere alcuna cosa che rivesta, per gli altri, il minimo<br />

interesse. Epperò, considerando i diritti di cui potreste sentirvi investiti, nella vostra condizione di ospiti nonché di<br />

stranieri, noi vi renderemo noto come ci troviamo qui raccolti per esaminare, analizzare e determinare, dopo profonde<br />

ricerche e minute investigazioni, l'ineffabile spirito, così come le incomprensibili qualità, e infine la <strong>nat</strong>ura, degli<br />

inestimabili tesori del palato quali sono i vini, la birra e i liquori di questa eccellente metropoli, per modo che noi<br />

possiamo contribuire ad aumentare il benessere di quel monarca ultraterreno che regna sopra di tutti noi e i cui dominii<br />

non hanno limiti e che si chiama la Morte!».<br />

«E si chiama anche Davy Jones!», esclamò Tarpaulin, nel mentre che porgeva alla dama che gli sedeva al<br />

fianco un cranio di liquore e un altro ne empiva per sé.<br />

«Furfante profano!», strillò allora il presidente rivolto al degno Hugh, «esecrabile e profano furfante! Noi<br />

abbiamo detto come, considerando quei diritti i quali, pur nella tua sozza persona, noi non intendiamo esporci<br />

all'eventualità di violare, avremmo consentito a replicare alle tue villanie e a quelle del tuo compagno come anche alle<br />

vostre inopportune domande. Epperò, a causa della vostra intrusione nel nostro consiglio, la quale, peraltro, non ebbe<br />

veruna autorizzazione, noi riteniamo che sia nostro preciso dovere condannare te e il compagno tuo, a un gallone<br />

ciascheduno, di Black Strap da bersi, alla prosperità del nostro regno, in un sol sorso e per giunta in ginocchio, dopo di<br />

che voi sarete liberi così di proseguire per la vostra via, come di rimanere con noi e prendere parte ai privilegi della<br />

nostra tavola, a seconda, insomma, del vostro rispettivo e personale gradimento».<br />

«Sarebbe un'impresa del tutto impossibile», rispose Legs, cui le solenni arie e la dignità del Re Pest avevano<br />

ispirato, evidentemente, un certo rispetto e che s'era levato in piedi e studiava di rimanervi appoggiandosi alla tavola,<br />

«sarebbe, dico, e Vostra Maestà lo perdoni, sarebbe del tutto impossibile stivare nella cala del mio stomaco anche<br />

soltanto la quarta parte del liquore che la Maestà Vostra ha nomi<strong>nat</strong>o. A non tener conto, è inteso, delle varie mercanzie<br />

che ho dovuto caricare a bordo nella matti<strong>nat</strong>a perché facessero da zavorra, come pure delle svariate birre e liquori<br />

imbarcati, nella serata, in numerosi porti di traffico, io mi trovo, in questo punto, veramente al colmo, a causa d'un

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