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VITA PARROCCHIALE - Parrocchia Santa Maria Assunta

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Lascio Manakara. E lascio i campisti riprendere la strada verso Nord.Parto<br />

per Ampasimanjeva insieme a una parte di equipe che lavora sul bio con<br />

me.Siamo in ritardo. E ad Ampasimanjeva ci aspettano per la formazione.<br />

Imparo qui, a Manakara, che la fretta non appartiene a questo popolo. In particolare<br />

qui al sud. Senza troppo agitarsi. Senza troppo preoccuparsi, quando<br />

si è pronti, si parte.Il tempo è dell’ uomo. E non il suo contrario. Lungo il<br />

tragitto ripenso ai giorni trascorsi insieme ai campisti.Insieme a Giulia, Lorenza<br />

e Chiara: volontarie sul progetto sanitario di Manakara. Giorni intensi. Pieni.<br />

Mi hanno segnata profondamente.<br />

Mentre mi lascio trasportare dai pensieri, gli occhi scorgono il bivio che<br />

porta alla meta. Una stradina semplice. Non asfaltata. Costellata da qualche<br />

buca. Ma tutto sommato curata. Gli occhi e il cuore si lasciano prendere dal<br />

paessaggio.Da mozzare il fi ato. E’ una gioia contemplare la bellezza di cui<br />

Dio ha fatto dono a questa terra. Arriviamo ad Ampasimanjeva. E’ completamente<br />

diversa da come me l’ero immaginata. Ampasimanjeva è una realtà<br />

a sè. Diversa da tutte le altre comunità sparse per il Madagascar. Non esiste<br />

una casa volontari.Si fa comunità con le suore della Casa della Carità e piccoli<br />

ospiti. Una casa di accoglienza per piccoli-pellegrini: gemellini appena nati<br />

che vengono abbandonati dai loro genitori. Per l’etnia Anteimoro i kambana<br />

(gemelli) sono fady. Tabù. Secondo credenze popolari portano sventura e<br />

disgrazie. La famiglia può tenere con se solo uno dei due bimbi. In genere il<br />

più forte, il più robusto. Il più debole viene abbandonato. Solitamente nella<br />

foresta. A costo che l’ intera famiglia sia poi allontanata dal villaggio.<br />

Negli anni le suore hanno insegnato ai genitori a non abbandonare i piccoli<br />

nati, ma di portarli alla casa, di lasciarli a loro. E da anni le suore continuano<br />

ad accogliere i piccoli non desiderati. Li nutrono. Li vestono. Gli donano<br />

amore, mentre cercano una famiglia adottiva. Così come accolgono vita, così<br />

la lasciano andare. Senza trattenerla. Donandola. Affi dandola poi alle cure<br />

di una famiglia malgascia. Ma lo scopo del mio essere ad Ampasimanjeva è la<br />

formazione. Parte costitutiva del mio servizio sul progetto.<br />

L’ obiettivo è quello di educare i coltivatori al rispetto della terra utilizzando<br />

tecniche di agricoltura biologica. Garantendogli un guadagno maggiore sui<br />

prodotti che coltivano e che a cascata si riversa in benessere per la famiglia.<br />

<strong>VITA</strong><br />

PAR ROC CHIA LE<br />

Redazione:<br />

don Fortunato Monelli,<br />

Renzo Boni, Artemio Orlandini, Amedeo Ruozi.<br />

Anno XLII n. 183, Nov 2010<br />

Bollettino della <strong>Parrocchia</strong> di <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>Assunta</strong> – Villa Sesso<br />

Dal Madagascar : In viaggio con Alice<br />

Lunghe settimane ci impegnano per la progettazione e l’ organizzazione dei<br />

corsi di formazione. E poter prendere parte alla formazione è motivo di gioia!<br />

Gli sforzi spesi per mesi trovano compimento “sul terreno”. Le giornate di<br />

formazione si sono svolte ad Ampaly: piccolo villaggetto a tre chilometri da<br />

Ampasimanjeva. Per quarantacinque piccoli produtorri abbiamo svolto una<br />

sessione sia teorica sia pratica sulle tecniche di produzione biologica. Diventa<br />

prezioso poter vivere così a stretto contatto con i malgasci. Anche se per<br />

pochi giorni. Mangiare con loro. Su stuoie. Si impara a volergli bene. Anche<br />

se a volte sono scomodi. Si impara a stare nella cose. Anche se sono faticose.<br />

E viaggiando si impara a conoscere e ad amare il Maddi e la sua gente! Il mio<br />

servizio mi porta a essere molto a contatto con la terra. E vi dirò, la cosa mi<br />

piace! I miei occhi hanno il privilegio di osservare le meraviglie del creato.<br />

E qui abbondano! Lo sguardo si perde tra i campi coltivati.<br />

La parola di Dio<br />

Alice Bondavalli (Pitch)<br />

Avranno inizio nel mese di novembre alcuni incontri di preghiera e rifl essione<br />

sulla Parola di Dio per continuare e far crescere un’esperienza iniziata<br />

già lo scorso anno. La Parola è assieme all’Eucaristia uno dei modi con cui<br />

Dio si rende presente in mezzo a noi, è la Sua lettera d’amore che ogni giorno<br />

ci interpella nelle situazioni della nostra vita, ci rivela il Suo progetto di<br />

salvezza e fa luce su come farci Suoi imitatori. Come avviene in tutto ciò<br />

che ci riguarda, noi possiamo amare solo ciò che conosciamo e lo amiamo<br />

tanto più quanto meglio lo conosciamo: ecco perché è importante accostarci<br />

alla Parola e lasciare che interpelli la nostra vita e divenga il criterio delle<br />

nostre azioni e delle nostre scelte. Questi incontri vogliono essere un modo<br />

per cominciare o per approfondire il rapporto con la Sacra Scrittura, perché<br />

quanto il Signore ci dice, possa diventare sempre più l’autentico fondamento<br />

del nostro vivere quotidiano.<br />

Gli incontri sulla lettura dell’Apocalisse di S.Giovanni ,si terranno il Martedì<br />

sera dalle ore 20,45 alle 22,00 in parrocchia. Le date sono :<br />

NOVEMBRE 2010 - Martedì 9 / 16 / 23 / 30 /<br />

GENNAIO 2011 - Martedì 18 / 25 /<br />

FEBBRAIO 2011 - Martedì 01 / 08 / 15 / 22 /<br />

1


Attività estive<br />

2<br />

C a m p e g g i a C i n q u e c e r r i<br />

Tutti sull’albero maestro Elementari in montagna<br />

Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna,<br />

se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una<br />

nuvola,<br />

se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli<br />

occhi e pensa. (K. Gibran)<br />

In questo viaggio, abbiamo capito che la fatica e a<br />

volte la rabbia per arrivare su una cima che ci sembra<br />

tanto lontana, in realtà possono servire a farci crescere e<br />

a capire che dietro a uno sforzo, un sacrifi cio c'è sempre<br />

qualcosa di bello. Forse qualcosa di sconosciuto, per il<br />

semplice fatto che più diventiamo grandi e più facciamo<br />

fatica a vedere la bellezza nelle cose più semplici.<br />

La nostra spedizione è stata più che positiva. E' stata<br />

costruttiva.Ma ciò che più è importante è l'armonia. Ho<br />

visto molta comprensione e molto equilibrio tra i ragazzi<br />

e noi educatori. Loro stanno crescendo e credo abbiano<br />

bisogno di noi. E senz'altro noi non possiamo che imparare<br />

molto da loro.<br />

Annalisa<br />

Beh condensare in poche righe le impressioni e le<br />

emozioni che un campeggio ti ha lasciato non è mai<br />

facile. Se devo essere sincero il numero così alto di<br />

partecipanti mi faceva un po’ paura, ma poi la carica e<br />

la voglia di fare hanno preso il sopravvento di giorno in<br />

giorno! Di questo campeggio porto a casa il ricordo di un<br />

gruppo di ragazzi con molta voglia di giocare, scherzare<br />

e rifl ettere con gli educatori e il Don, ma con ancora<br />

molte cose su cui migliorarsi: il ricordo di una fantastica<br />

gita sulla vetta del Cusna, capace di lasciarti, oltre alla<br />

soddisfazione di essere arrivati in vetta tutti insieme,<br />

forti emozioni e insegnamenti per la vita di tutti i giorni.Beh<br />

poi come non menzionare le ronde notturne nei<br />

corridoi fi no alle due, le manche molto combattute di<br />

scalpo reale, la musica a palla nei momenti di relax, le<br />

levatacce mattutine per preparare i panini, la messa sul<br />

Cusna, la posta con Sfera, la ricerca notturna del tesoro,<br />

la festa fi nale e tutte le altre piccole cose che hanno<br />

reso speciale un’esperienza come questa.<br />

Luca C.<br />

Tanti tanti ragazzi, tutti diversi tra loro per età,<br />

personalità, interessi. Si andava dal più giocoso e intraprendente<br />

al più rifl essivo e timido, dal più energico e<br />

voglioso nelle lunghe camminate a colui che era addirittura<br />

da trascinare. Fortunatamente tutta questa diversità<br />

non ha impedito di creare quello che tutto sommato si è<br />

rivelato un buon gruppo di ragazzi che avevano comunque<br />

qualcosa in comune: vivere una settimana di campeggio<br />

insieme, di gioco e allegria.<br />

Mario<br />

Cinquecerri 2010 non è stato semplicemente una<br />

vacanza, un campeggio, ma un’esperienza di convivenza,<br />

condivisione, aiuto reciproco, adattamento, fatica e<br />

ovviamente grande divertimento e allegria. Per alcuni,<br />

come me, la prima vacanza in campeggio, per altri<br />

già veterani un’altra occasione per stare insieme, ma<br />

comunque una vacanza indimenticabile, ineguagliabile<br />

e sorprendente. Per una settimana ci siamo trasformati<br />

in una ciurma di settanta pirati e ci siamo avventurati<br />

nei boschi, nei prati e sulle vette del nostro Appennino<br />

alla scoperta di noi stessi e dei nostri amici. Ovviamente<br />

non sono mancati i litigi e le piccole incomprensioni,<br />

ma penso che questi siano parte integrante della vita<br />

di gruppo. Defi nirei il campeggio Cinquecerri 2010 semplicemente<br />

con una parola: un’avventura, un’avventura<br />

indimenticabile.<br />

Sara<br />

Dal mio punto di vista l'esperienza del campeggio<br />

è stata effi ciente e stravagante, in quanto non è stato<br />

un campeggio dedicato esclusivamente a momenti di<br />

rifl essione ma anche ad attimi di libertà spesso molto<br />

più costruttivi, perché offrono ai ragazzi l'opportunità<br />

di stare insieme, naturalmente controllati, ma con spazi<br />

e tempi maggiori in cui approfondire gli interessi che<br />

hanno in comune… questo vuol dire conoscersi.<br />

Luca B.<br />

Wooow! Come poter descrivere questa fantastica<br />

esperienza in poche righe? con poche parole? Ecco che<br />

il 17 luglio un vascello che ospitava 70 persone fra educatori<br />

e ragazzi ha preso il largo per poi attraccare in<br />

quel di Cinquecerri...57 ragazzi tra gli 11 e i 14 anni…<br />

molto vivaci, con tanta voglia di giocare, stare insieme<br />

e scherzare. C’è chi penserebbe “ma chi ve l’ha fatto<br />

fare? oppure “poveri voi!” ma a esperienza conclusa<br />

posso solo dire “ma beati noi! Per fortuna che ho accettato!<br />

Io c’ero!”. Ammetto che l’impresa spaventava,<br />

non sono mancate paure e preoccupazioni, ma se ci<br />

soffermassimo solo su questo parleremmo solo di 1/10<br />

di quella che è stata la nostra esperienza estiva nella<br />

“baia di Cinquecerri”. E gli altri 9/10 allora? Beh per<br />

la restante parte 57 ragazzi (e che ragazzi!) signifi cano<br />

gioia, condivisione, amicizie nuove, vecchi legami messi<br />

alla prova ,scherzi, divertimenti e giochi, ma non solo<br />

… Riuniti intorno al nostro fantastico albero maestro ci<br />

trovavamo per i momenti di preghiera e di rifl essione.<br />

Tema del campeggio i pirati che ci hanno insegnato ad<br />

accettare l’altro per come è e non come noi lo vorremmo,<br />

dopotutto una ciurma è formata da persone diverse,<br />

con usi e abitudini differenti, ci hanno insegnato che per<br />

essere un vero gruppo bisogna saper fare e sciogliere i<br />

nodi: bisogna saper fare, creare i nodi di amicizia, legami<br />

di fratellanza in modo da poter creare una solida rete<br />

e bisogna invece riuscire a sciogliere quei nodi che ci<br />

portiamo nel cuore, quelle paure, quei dubbi, quelle<br />

incertezze che ci portano a isolarci. Così facendo, per la<br />

nave e per la ciurma non c’è tempesta che possa fermarli<br />

e con il vento in poppa, sospinti sempre dal soffi o dello<br />

Spirito, ecco che andiamo verso nuovi orizzonti alla<br />

ricerca del tesoro, un tesoro senza fi ne: Gesù. E’ stata<br />

una settimana stupenda, questi 57 ragazzi sono riusciti<br />

a farci passare 8 giorni indimenticabili. Siamo riusciti a<br />

fare gruppo, un gruppo compatto che non si è spezzato<br />

… tutt’insieme … anche sul Cusna ...nessuno escluso!<br />

Dopotutto è vero che l’unione fa la forza e tra un oh<br />

issa,un arrembaggio, una cannonata, tra forzieri e dobloni<br />

d’oro, ecco che questo campeggio ci ha regalato un<br />

gran tesoro. A questo punto posso affermare che 70->1…<br />

Siamo partiti che eravamo una settantina di persone e il<br />

24 luglio il parcheggio della parrocchia ha visto approdare<br />

“solo”una grande CIURMA!! Un grazie grandissimo<br />

va a tutte le persone che hanno reso possibile questo<br />

campeggio (gite, cucina, organizzazione).<br />

Elisa<br />

Ventisette, direte solo? Ebbene si, solo ventisette<br />

ragazzini quest'anno si sono avventurati alla scoperta di<br />

una nuova esperienza, di nuovi amici, di nuove storie,<br />

di nuovi posti, di nuove soddisfazioni.<br />

Non è stato facile partire, c'era chi era sicuro,convinto,<br />

chi invece era timoroso, incerto, chi è stato convinto,<br />

tirato e chi aveva già le valige pronte dall'anno prima.<br />

Siamo partiti, nonostante tutto carichi, carichi per una<br />

settimana di divertimento e rifl essione guidati dalle<br />

sapienti parole di un vecchio saggio dell'antico Egitto e<br />

dai misteri nascosti nella sua bellissima piramide che<br />

ogni giorno ci riuniva per fermarci a rifl ettere dopo una<br />

lunga e stancante passeggiata o dopo un pomeriggio di<br />

giochi e scherzi.<br />

Carichi siamo partiti e carichi siamo ritornati, carichi<br />

di grinta ma anche di idee e sentimenti che i bambini,<br />

con una naturalezza che noi grandi abbiamo scordato,<br />

hanno condiviso.<br />

L'amicizia è stato il centro delle storie raccontate da<br />

Nakajaba, il saggio: l'amicizia e tutto quello che comporta<br />

essere amici, la condivisione, la fi ducia, il litigio, il<br />

perdono, il volersi bene. Abbiamo ascoltato cos'è l'amicizia<br />

rapiti dall'enfasi del nostro personaggio ma l'abbiamo<br />

anche rappresentata e soprattutto vissuta tra le offese<br />

e i litigi, le incomprensioni e le sgridate che in una settimana<br />

di condivisione abbiamo inevitabilmente dovuto<br />

affrontare. Li abbiamo affrontati come si affrontano<br />

tutti i piccoli problemi che si incontrano in un cammino<br />

fatto insieme ma sopratutto abbiamo imparato, come ci<br />

ha insegnato la montagna, a non arrenderci mai di fronte<br />

alle diffi coltà, a puntare in alto per arrivare sulla cima,<br />

per riuscire dall'alto a vedere tutti i fantastici paesaggi<br />

che rimanendo giù non avremmo visto, nonostante la<br />

fatica, la paura dell'altezza, il timore di non farcela, la<br />

stanchezza e i sentieri più stretti, diffi cili, che da soli<br />

sembra proprio di non poter superare.<br />

E' proprio con l'aiuto dei più coraggiosi, tutti siamo<br />

arrivati, lasciando un ricordo sulla Pradarena , sul<br />

Ventasso e nella mente di chi ha passato con noi questi<br />

bellissimi giorni di montagna.<br />

Una vacanza diversa<br />

Noi del gruppo giovanissimi abbiamo trascorso dieci<br />

giorni delle nostre vacanze estive a Rimini per avvicinarci<br />

alla comunità “papa Giovanni XXIII°”,fondata da<br />

don Benzi, per intraprendere un cammino di servizio.<br />

Abbiamo conosciuto varie realtà e varie<br />

storie: dagli ex tossici ai carcerati, dai ragazzi<br />

con problemi familiari a veri e propri matti.<br />

E’ stato molto bello potere incontrare persone che<br />

sono state sempre emarginate, magari anche involontariamente,<br />

solo perché impossibilitate a svolgere<br />

qualche tipo di lavoro o solo perché hanno commesso<br />

degli sbagli in passato, un passato che sembra attribuire<br />

loro un’etichetta indelebile di consapevolezza. Questa<br />

esperienza è servita ad andare oltre a tutto questo.<br />

Abbiamo scoperto che dietro al proprio limite<br />

c’è un talento nascosto, all’apparenza inesistente,<br />

che solo con l’aiuto degli altri può essere<br />

scoperto e valorizzato. Per concludere il campo-<br />

lavoro abbiamo visitato san Patrignano, una<br />

comunità laica per recupero di tossico dipendenti.<br />

Se nella vita di un tossico tutto è confuso, in disordine,<br />

diffi cile, entrati in san Patrignano la propria<br />

esistenza viene ribaltata, spezzettata e ricomposta<br />

in un ordine perfetto come in un bellissimo puzzle.<br />

Tutto questo è affidato a regole severe, orari<br />

precisi e a persone autorevoli che indicano<br />

la via giusta per uscire dal tunnel della dipendenza<br />

dalle droghe e da sostanze stupefacenti.<br />

Quello che colpisce comunque in entrambe le realtà è<br />

la voglia sfrenata di ricominciare, rinascere a vita nuova.<br />

L’idea di questa strana vacanza, come l’hanno<br />

definita i responsabili della comunità, è partita<br />

dal lungo cammino di catechismo concentrato<br />

sul tema dell’essere portatore di speranza.<br />

Il nostro scopo era quello di portare speranza ma<br />

abbiamo constatato che nella maggior parte dei casi<br />

erano le persone che dovevamo servire a donarci<br />

il sentimento inarrestabile della voglia di vivere.<br />

Quindi secondo voi questi ragazzi sono<br />

SCARTO DA BUTTARE O DONO DA SCARTARE?


Un patto d’amicizia<br />

Dal 1999 l’associazione “ Jaima Sahrawi” di<br />

Reggio Emilia promuove e organizza l’accoglienza<br />

estiva di bambine e bambini Sahrawi, provenienti<br />

dai campi profughi nel sud ovest dell’Algeria.<br />

Anche quest’anno dal 7 luglio al 20 agosto<br />

sono stati accolti e ospitati 40 bambini, piccoli<br />

ambasciatori di pace, accompagnati da 6 adulti.<br />

Suddivisi in cinque gruppi hanno trascorso le<br />

prime settimane in famiglie di Reggio, Albinea,<br />

Scandiano, Gualtieri e Fabbrico; tre di questi gruppi<br />

sono stati accolti nell’ultima settimana prevista,<br />

nelle parrocchie di San Bartolomeo, Pieve<br />

e la nostra, coinvolta nel progetto quest’anno.<br />

I bimbi sono ripartiti per Smara il 20 agosto e<br />

tutti ci auguriamo di aver contribuito un po’ a far<br />

loro sentire quella vicinanza, quell’amicizia, che rappresenta<br />

ora non solo un impegno, ma una “goccia”<br />

preziosa, nel nome della pace e dei diritti umani.<br />

Il Comune di Reggio Emilia ha sottoscritto nel novembre<br />

2000 un patto d’amicizia con la “wilaya” di Smara,<br />

primo patto tra un ente locale reggiano e una tendopoli<br />

sahrawi, oggi analoghi patti sono stati sottoscritti da<br />

13 enti locali reggiani e recentemente la Commissione<br />

Esteri della Camera dei Deputati ha approvato<br />

all’unanimità una risoluzione sulla situazione sahrawi.<br />

Scopo del progetto reggiano è favorire la conoscenza<br />

tra bambini sahrawi e italiani, coinvolgendo gli<br />

adulti, nel rispetto delle diversità culturali e religiose.<br />

Deid, l’accompagnatore dei bambini ospitati nella nostra<br />

comunità, ha digiunato rispettando il periodo del Ramadan,<br />

ma è sempre stato presente durante i pasti dei bimbi.<br />

Nella loro permanenza i bambini sahrawi hanno<br />

avuto soprattutto la possibilità di creare nuove<br />

amicizie, essere sottoposti ad accertamenti e<br />

cure mediche, allontanarsi dal clima torrido del<br />

deserto, nutrirsi con alimenti freschi e variati e<br />

questo è molto, anche se a noi sembrava poco…<br />

“ Jaima Sahrawi” considera questo modo di operare<br />

un investimento importante, noi ricorderemo<br />

i loro volti, i loro gesti, la loro felicità davanti alla<br />

frutta fresca, all’acqua di una piscina, alla torta<br />

con i colori della loro bandiera, al parco verde con<br />

i giochi, che hanno anche scelto di “illustrare” sulla<br />

maglietta regalo, da portare nella tendopoli…<br />

Speriamo anche di mantenere questo<br />

piccolo, ma grande…patto d’amicizia!!<br />

Maurizia<br />

Bambini Saharawi in parrocchia<br />

Quest’anno per la prima volta abbiamo accolto un<br />

gruppo di bimbi Saharawi con il suo accompagnatore.<br />

Dopo essere stati ospitati da varie parrocchie e famiglie<br />

hanno trascorso gli ultimi quattro giorni della loro<br />

vacanza nella nostra comunità. Il gruppo era composto<br />

da sei femmine e tre maschi dagli 8 agli 11 anni. Per<br />

far sì che questa esperienza risultasse bella ai loro<br />

occhi, noi ragazzi delle superiori ci siamo impegnati<br />

a organizzare questi quattro giorni facendoli divertire<br />

e stando con loro. La giornata tipo iniziava con un<br />

risveglio spesso e volentieri sofferto dai bimbi seguito<br />

da una colazione insieme. La mattinata si poteva<br />

svolgere in vari luoghi o in parrocchia facendo varie<br />

attività e giochi. Dopo pranzo era fondamentale, per<br />

noi e per loro, il riposino pomeridiano. Il pomeriggio<br />

variava a seconda delle esigenze dei bambini e di<br />

quello che era previsto nel programma. Le esperienze<br />

Campo Giochi<br />

Quest’anno abbiamo deciso di apportare delle modifi<br />

che al campo giochi. Innanzi tutto è stato modifi cato<br />

l’orario, ossia dalle 14.30 alle 18.30 per agevolare i<br />

genitori che lavorando, non sono disponibili a portare<br />

i propri fi gli a un altro orario. La giornata tipo si<br />

svolgeva con un primo momento di accoglienza dove<br />

si facevano balli di gruppo e buns. In seguito vi era un<br />

incontro di formazione che iniziava con la recita del<br />

giorno che aveva come tema la vita di san Francesco<br />

e si concludeva con l’arrivo di un personaggio, Giò. La<br />

sua fi gura è stata così importante da farci cambiare il<br />

titolo da CAMPOGIOCHI a CAMPO…GIO’…CHI? Aiutato<br />

nei momenti di diffi coltà dalla sorella Gioena, egli<br />

cercava, tramite un gioco, di far capire meglio ciò che<br />

era stato detto durante la rifl essione fatta precedentemente<br />

nelle squadre con l’ausilio degli educatori. In<br />

questi momenti ci siamo soffermati soprattutto sulla<br />

vita di san Francesco, parlando in particolare del suo<br />

cammino di vita da crociato, forte e valoroso, a quella<br />

di frate, umile e povero. Abbiamo scelto proprio questo<br />

tema in quanto ci sembrava un valido esempio del “<br />

dare se stessi per gli altri”.La giornata proseguiva con<br />

lo svolgimento di attività: Monet (murales) nella quale<br />

si dipingevano con le tempere teloni o lenzuoli bianchi;<br />

Creò (bricolage) dove si facevano diversi lavoretti con<br />

la pasta sale,pongo,carta crespa; Willy il coiote (sport)<br />

in cui i bambini svolgevano diverse attività sportive.<br />

Novità assolute di quest’anno sono state l’attività di<br />

Fumetti, in cui i bambini imparavano a disegnare come<br />

nei veri e propri fumetti, King of PoP (ballo) dove hanno<br />

messo in scena un balletto sulle note del “Re del pop” ovvero<br />

Micheal jakson, Pacia Pa (musica) nella quale i bambini<br />

hanno imparato a “suonare”chitarra e piano forte.<br />

Il pomeriggio, dopo aver fatto merenda, venivano<br />

svolti diversi giochi e la giornata si concludeva abitualmente<br />

con la “preghiera semplice”di san Francesco.<br />

L’unico giorno che si svolgeva diversamente era il<br />

giovedì: l’orario di incontro era alle 10:30 di mattina.<br />

La giornata iniziava con la messa presieduta da Don<br />

Fortunato e,dopo il pranzo al sacco tutti insieme, alle<br />

ore 14:00 si partiva per la piscina comunale di Bagnolo<br />

in Piano. Il ritorno era previsto alle ore 18:30 per poi<br />

recitare la preghiera conclusiva come d’abitudine.<br />

Quest’esperienza è stata molto importante e gratifi -<br />

cante per noi educatori, in quanto abbiamo dato<br />

un piccolo pezzo della nostra vita agli altri sulle orme<br />

di San Francesco. Con questo speriamo di aver fatto<br />

divertire i bambini e di aver fatto passare loro dei bei<br />

momenti insieme.<br />

Gli educatori<br />

Alcuni momenti della festa di chiusura del campo giochi.<br />

Vita di comunità<br />

Seminaristi in parrocchia<br />

Vi raccontiamo un po’ chi siamo.<br />

Mi chiamo Gionatan, vengo da una frazione del<br />

comune di Gualtieri, Pieve Saliceto, un paesino della<br />

bassa di circa 800 abitanti, dove nebbia e zanzare sono<br />

all’ordine del giorno.<br />

Ho 27 anni e prima di entrare in seminario ho studiato<br />

all’Itis indirizzo informatico, ho poi lavorato per 5 anni<br />

in uno studio come programmatore; nel frattempo dopo<br />

qualche anno, ho ripreso gli studi iscrivendomi all’università<br />

a scienze dell’educazione, laurea che sto ancora<br />

rincorrendo (ormai ci sono quasi, sto scrivendo la tesi). A<br />

25 anni sono poi entrato in propedeutica, un anno detto<br />

di discernimento, diciamo più semplicemente un tempo<br />

in cui rifl ettere sulla possibilità di entrare in seminario.<br />

Insieme ad altri amici abbiamo vissuto nella canonica<br />

di Coviolo insieme al ben noto Don Paolo Bizzocchi che<br />

ci seguiva. L’anno successivo sono entrato in seminario<br />

frequentando i primi due anni di studio fi losofi co e prestando<br />

servizio nella parrocchia di Albinea: durante i sei<br />

anni di seminario oltre la scuola, svolgiamo alcuni servizi<br />

pastorali, in genere nel fi ne settimana in parrocchia, ma<br />

non solo. Quest’anno comincio gli studi teologici e anche<br />

il mio nuovo servzio in questa parrocchia.<br />

Mi chiamo Giovanni, ho 25 anni, e vengo dalla vicina<br />

parrocchia di Massenzatico. Mi sono diplomato nel 2005<br />

all’Istituto Agrario Zanelli e ho fi n da subito lavorato<br />

nell’azienda agricola di mio padre; abbiamo della terra,<br />

della vigna e ben un centinaio di pecore, il lavoro non<br />

manca. Dopo la scuola, oltre al lavoro in campagna,<br />

ho svolto il servizio civile presso la Caritas diocesana,<br />

occupandomi del settore immigrazione in particolare<br />

al dormitorio e al centro di ascolto. Ho partecipato,<br />

inoltre, ad alcuni campi di missione in Romania, Turchia<br />

ed Etiopia con i Padri Cappuccini di San Martino in Rio;<br />

queste esperienze sono state signifi cative per la mia<br />

scelta vocazionale ed hanno aperto nuove prospettive<br />

nell’ambito della carità e del servizio agli altri.<br />

Nel 2009 sono entrato in propedeutica ed ho iniziato<br />

il mio servizio con i Samuel, un gruppo vocazionale del<br />

seminario, formato da ragazzi e ragazze delle superiori;<br />

tuttora svolgo questo servizio, al quale, con l’ingresso in<br />

seminario, si è aggiunta la possibilità di venire in questa<br />

parrocchia la Domenica.<br />

Ringraziamo il Signore per questa possibilità che ci<br />

dà di condividere con voi un pezzo del nostro e vostro<br />

cammino, insieme anche con Felix che già da un anno è<br />

qui con voi. Un Saluto.<br />

Gionatan e Giovanni<br />

fatte con loro sono state diverse partendo dalla “Fattoria Didattica Cocconi” alla piscina di Guastalla passando<br />

inoltre per la “Sala del Tricolore” di Reggio. Per concludere la giornata si cenava in vari posti e con altre<br />

persone. Martedì 17 Agosto, ad esempio, è stata organizzata una cena di quartiere in casa Simonazzi per far<br />

conoscere i bimbi alla comunità e per informarli della loro situazione e della loro storia. Per concludere volevamo<br />

ringraziare tutti gli adulti che ci sono stati vicini e ci hanno aiutato a portare a termine quest’avventura.<br />

Come tutte le esperienze che abbiamo fatto durante quest’estate, ci siamo accorti che ci ha arricchiti<br />

più di quanto ci aspettassimo. E’ stato bello per noi condividere un pezzo di vita con loro e avvicinarci<br />

alla loro cultura, ci auguriamo di poter riaccogliere ancora altri bambini e auguriamo a voi di aprire il cuore<br />

ed impegnarvi nel servizio e nell’accoglienza di altre realtà perché il risultato può essere sorprendente.<br />

Ragazzi delle superiori<br />

3


Appuntamenti<br />

4<br />

Giorno e orari catechismo anno 2010/2011<br />

2° Elementare DOMENICA dalle 09,45 alle 10,45 (Ferraro Barbara, Ferraro Rosa, Fontana Sara, Botti Elena)<br />

3° Elementare VENERDI’ dalle 15,00 alle 16,00 (Orlandini Ausilia, Orlandini Cristina, Cabassi Tommaso, Torelli Valeria)<br />

4° Elementare DOMENICA dalle 09,45 alle 10,45 (Galante Rafaela, Magnani Mara, Menozzi Nicola, Simonazzi Elisa,<br />

Baffour Felix, Bolognesi Manuela)<br />

5° Elementare DOMENICA dalle 09,45 alle 10,45 (Sforacchi Martina, Orlandini Andrea,Torelli Daniela)<br />

1° Media SABATO dalle 17,45 alle 18,45 (Bonacini Emilia, Montanari Giulia, Simonazzi Antonia, Burani Luciana)<br />

2° Media DOMENICA dalle 09,45 alle 10,45 ( Giudici Francesca, Cabassi Virginio, Zanichelli Valeria, Morini Maurizia)<br />

3° Media/1°Superiore SABATO dalle 18,00 alle 19,30 ( Bizzocchi Annalisa, Galloni Anna, Menozzi Giona, Montanari Sara,<br />

Orlandini Davide, Giordani Gionatan, De Padova Elisa)<br />

2°Superiore/3°superiore / 4°superiore LUNEDI’ dalle 21,00 alle 22,00 (Cabassi Marcello, Munari Paola,Toschi Isabella,<br />

Bizzocchi Elena)<br />

Gruppo Giovani DOMENICA dalle 19,00 alle 20,30 (Cenini Daniele, Scardova Virginia)<br />

Coordinatore : Artemio Orlandini<br />

“UNA GENERAZIONE NARRA L’ALTRA”<br />

Incontri coi genitori per l’educazione alla fede dei bambini<br />

di 1^ elementare<br />

Questa proposta è stata pensata per voi come un piccolo<br />

cammino di rifl essione ,perché crediamo che ogni famiglia<br />

debba riscoprire la bellezza di educare alla fede .<br />

Ciò che dobbiamo custodire più gelosamente nella vita<br />

che ci è stata data sono le relazioni,comprese quelle familiari.<br />

Non sono ne le più preziose ne le meno preziose , ma vanno<br />

custodite al pari di tutte le altre relazioni .<br />

Le relazioni sono il motore dell’umanità.<br />

Orario : Il sabato pomeriggio dalle ore 18.00<br />

alle ore 19,30 circa presso i locali della parrocchia.<br />

Per chi lo desidera mangeremo una pizza insieme<br />

dopo l’incontro.<br />

Agli incontri è invitata tutta la famiglia con tutti i fi gli<br />

Che verranno coinvolti in attività e fatti giocare da alcuni animatori.<br />

Paola e Marco.<br />

Per informazioni più dettagliate contattare Marco Menozzi 3483527520<br />

“NO<strong>VITA</strong>” PER I GENITORI DI 3° ELEMENTARE<br />

Su espresso desiderio dei genitori continuano gli incontri anche in terza<br />

elementare.<br />

I bambini quest’anno vivranno l’esperienza della “Festa del perdono”,<br />

ai genitori vengono proposti quattro incontri sul tema del “perdono”.<br />

Le date sono:<br />

Sabato 13 Novembre ore 18,30 S.Messa animata dai bambini ,a seguire<br />

incontro e cena insieme<br />

Sabato 11 Dicembre dalle 18 alle 19,30, per chi lo desidera ci si può fermare<br />

per una pizzata.<br />

Sabato 15 Gennaio ore 18,30 S.Messa animata dai bambini ,a seguire<br />

incontro e cena insieme.<br />

Sabato 19 Febbraio dalle 18 alle 19,30, per chi lo desidera ci si può fermare<br />

per una pizzata.<br />

Varie<br />

Breve storia dei "Mercurial"<br />

“La Rai in parrocchia”<br />

ESSERE E DIVENTARE GENITORI<br />

Incontri:<br />

1.“Genitori che fatica”<br />

Condividiamo un’esperienza educativa….<br />

27 Novembre 2010 ore 18.00<br />

3.“ Crescere e far crescere”<br />

…educhiamo secondo un progetto<br />

di valori…<br />

26 Febbraio 2011- ore 18.00<br />

5.“Una domenica insieme”<br />

… per condividere e sentirci comunità.<br />

data da fi ssare<br />

2.“Costruire cornici”<br />

…per crescere i fi gli nella libertà<br />

e nella libertà<br />

22 Gennaio 2011- ore 18.00<br />

4.“Cristiani si diventa”<br />

…per essere consapevoli che è<br />

importante camminare..<br />

26 Marzo 2011- ore 18.00<br />

CONTINUA IL PERCORSO CATECHESI PER I GENITORI DI<br />

2° ELEMENTARE<br />

Anche in 2° elementare, pur iniziando il catechismo per i bambini, conti<br />

nua il percorso per i genitori inziato l’anno scorso .<br />

Il programma prevede quattro incontri più una domenica insieme .<br />

Le date e gli orari degli incontri sono i seguenti:<br />

Sabato 6 Novembre dalle 18 alle 19,30, per chi lo desidera ci si può fer<br />

mare per una pizzata<br />

Sabato 4 Dicembre ore 18,30 S.Messa animata dai bambini, a seguire<br />

incontro e cena insieme.<br />

Sabato 5 Febbraio dalle 18 alle 19,30, per chi lo desidera ci si può fer<br />

mare per una pizzata<br />

Sabato 12 Marzo ore 18,30 S.Messa animata dai bambini, a seguire<br />

incontro e cena insieme.<br />

L’ultimo appuntamento sarà “Una domenica insieme” , la data è ancora<br />

da defi nire.<br />

Il gruppo nasce nell’autunno del 2007 da una felice intuizione di alcuni tredicenni della <strong>Parrocchia</strong> di Villa Sesso,<br />

La sala prove viene ricavata in una vecchia casa colonica senza riscaldamento, dove i Break ’94 (questo il nome originario<br />

della band) muovono i primi passi. Il genere a cui si ispirano è l’hard rock di grandi del passato come Guns n’<br />

Roses, Led Zeppelin e AC/DC. L' organico comprende: Voce - Luca Pizzetti, Chitarra - Emiliano Mazzoni, Basso - Luca<br />

Ruozi , Batteria -Tommaso Delmonte, Tastiera - Marco Bonazzi.<br />

Da qui le prime timide apparizioni in alcune feste e fi nalmente i primi concerti tra i quali si segnalano quelli presso<br />

la Scuola Media “Fermi” (che scatena quasi una rivolta studentesca) e presso la parrocchia di Ospizio in occasione della<br />

Sagra dell’estate 2008. Sempre nell’estate del 2008 la prima partecipazione al Festincontro con il brano “Our dream”<br />

(la loro prima composizione) La band, che nel frattempo ha cambiato nome (“Mercurial”) non demorde e si presenta<br />

ancora più aggressiva al concorso “Prendinota 2009” con la canzone inedita REMEMBER incisa presso lo "Studio Selz". A<br />

seguire un nuovo inedito " SO FLY ", dedicato ad ALice Bondavalli, coniato ed inciso presso lo sudio ERA, dove i ragazzi<br />

esprimono la loro creatività in un originale impasto musicale che racchiude suggestioni e sonorità accativanti.<br />

A seguito di un “falso provino” organizzato nel teatro parrocchiale con la complicità di don Fortunato, Giovedì 8<br />

Aprile, in maniera inaspettata, la Band si è presentata su RAI 1 in “ Stasera è la tua sera”, una trasmissione condotta<br />

da Max Giusti ( un adattamento del format televisivo della BBC Tonight’s the night ), un programma che dà la possibilità<br />

a persone comunidi vivere una serata da “star”, mostrando agli italiani la propria passione artistica in un turbine di<br />

forti emozioni a fi anco di ospiti illustri. In trasmissione i nostri ragazzi hanno mostrato le loro migliori qualità artistiche<br />

suonando “Balliamo sul mondo” di Ligabue, interpretando così, con grande energia e musicalità, uno dei personaggi<br />

chiave del panorama rock italiano. Su “you tube”, sotto la voce “Mercurial ospiti a stasera è la tua sera” è possibile<br />

La band nel teatro parrocchiale<br />

rivedere lo spezzone della trasmissione e la visita della RAI in parrocchia.<br />

Amedeo Ruozi<br />

Don Fortunato assieme al conduttore Max Giusti<br />

<strong>Parrocchia</strong> di S. <strong>Maria</strong> <strong>Assunta</strong><br />

Via Catellani,1 – 42124 Villa Sesso (Reggio Emilia)tel/fax 0522531701 – email: parrocchia@santamaria.re.it<br />

parroco don Fortunato Monelli - email: donfortu@email.it

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