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MAURICE HALBWACHS Les cadres sociaux de la mémoire Paris ...

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grado di durare e restare i<strong>de</strong>ntica a se stessa per un periodo più o meno lungo, ma<br />

senza altra stabilità di quel<strong>la</strong> comunicata loro dal<strong>la</strong> coscienza individuale che le sperimenta,<br />

D’altra parte, poiché in un gruppo di individui ve ne sono sempre taluni che<br />

cambiano, anche l’aspetto <strong>de</strong>l<strong>la</strong> totalità cambierebbe senza sosta per ognuna <strong>de</strong>lle sue<br />

parti. I ricordi familiari si ridurrebbero così ad una serie di quadri successivi:<br />

rifletterebbero innanzitutto le variazioni emotive o intellettuali di coloro che<br />

compongono il gruppo domestico. La famiglia obbedirebbe al<strong>la</strong> pressione <strong>de</strong>i suoi<br />

membri, e li seguirebbe nei loro movimenti. La sua vita trascorrerebbe come <strong>la</strong> loro,<br />

contemporanea al<strong>la</strong> loro, e le tradizioni di famiglia non durerebbero più di quanto<br />

possa loro convenire.<br />

Ma non è affatto così. In qualsiasi modo si entri in una famiglia, per nascita,<br />

per matrimonio o in altro modo, ci troviamo a far parte di un gruppo nel quale il<br />

nostro posto è fissato non dai nostri sentimenti personali, ma da regole e costumi che<br />

non dipendono da noi e che esistevano prima di noi. Lo sappiamo bene e non<br />

confondiamo le nostre impressioni e le reazioni affettive dinanzi ai nostri cari con i<br />

pensieri ed i sentimenti che essi ci impongono. “Bisogna — ha <strong>de</strong>tto Durkheim —<br />

distinguere radicalmente dal<strong>la</strong> famiglia l’aggregazione di esseri uniti da un legame<br />

fisiologico, dal quale <strong>de</strong>rivano sentimenti psicologici individuali che troviamo anche<br />

negli animali” 1 . Si dirà che i sentimenti che noi proviamo per i nostri genitori si<br />

spiegano con <strong>de</strong>i rapporti di consanguineità, rapporti individuali, così da essere essi<br />

stessi sentimenti individuali? Ma, innanzitutto, il bambino, nel quale questi<br />

sentimenti si formano e si manifestano con tanta intensità, non compren<strong>de</strong> <strong>la</strong> natura<br />

ditali rapporti. Ci sono, poi, società nelle quali <strong>la</strong> parente<strong>la</strong> non dipen<strong>de</strong> dal<strong>la</strong><br />

consanguineità. Tuttavia i sentimenti familiari non si spiegano neppure con le cure<br />

<strong>de</strong>l<strong>la</strong> madre, con l’ascen<strong>de</strong>nte fisico <strong>de</strong>l padre, con <strong>la</strong> coabitazione abituale con<br />

fratelli e sorelle. Dietro tutto questo, e che domina tutto questo, c’è un sentimento al<br />

tempo stesso oscuro e preciso di ciò che è <strong>la</strong> parente<strong>la</strong>, che non può nascere che nel<strong>la</strong><br />

famiglia e che si spiega solo con essa. Poco importa che i nostri sentimenti ed i nostri<br />

atteggiamenti siano, sotto questo aspetto, impressi in noi o insegnati da individui: non<br />

si ispirano anch’essi forse ad una concezione generale <strong>de</strong>l<strong>la</strong> famiglia? E lo stesso<br />

acca<strong>de</strong> per le re<strong>la</strong>zioni familiari che si stabiliscono tra sposi. Nell’antichità il<br />

matrimonio non è mai stato <strong>la</strong> pura consacrazione di un’unione fondata su di un sentimento<br />

reciproco. La fanciul<strong>la</strong> greca o romana entrava in una nuova famiglia <strong>de</strong>l<strong>la</strong><br />

quale doveva accettare il culto e le tradizioni. Nelle nostre società, né l’uomo né <strong>la</strong><br />

donna sanno bene, prima <strong>de</strong>l matrimonio, in che rapporto si troveranno e quali ordini<br />

di i<strong>de</strong>e e di sentimenti s’imporranno loro, per il fatto di costituire una nuova famiglia.<br />

Nul<strong>la</strong>, nel loro passato individuale, può farglielo preve<strong>de</strong>re. Nessuno di loro, anche<br />

dopo il matrimonio, potrà insegnare all’altro ciò che cre<strong>de</strong> egli stesso di ignorare. Ma<br />

entrambi obbediranno a <strong>de</strong>lle regole tradizionali, che hanno appreso inconsciamente<br />

nel<strong>la</strong> loro famiglia, come i loro figli le appren<strong>de</strong>ranno dopo di loro. È così che noi<br />

sappiamo al di là di ogni dubbio, tutto ciò che occorre fare, in qualsiasi situazione<br />

familiare le circostanze possano metterci.<br />

Bisogna dunque ammettere che le impressioni e le esperienze di individui uniti<br />

da rapporti di parente<strong>la</strong> ricevono <strong>la</strong> loro forma e gran parte <strong>de</strong>l loro significato da<br />

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