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MAURICE HALBWACHS Les cadres sociaux de la mémoire Paris ...

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di ogni famiglia che non sono senza rapporto con le qualità personali di coloro che le<br />

creano e le conservano.<br />

Se non abbiamo abbandonato i nostri genitori per fondare un’altra famiglia, se<br />

questi ultimi, personalità forti o figure partico<strong>la</strong>rmente originali, seppero comunicare<br />

e conservare al nostro gruppo una fisionomia ben distinta dagli altri, se, d’altra parte,<br />

per tutto il periodo in cui siamo stati in contatto con loro <strong>la</strong> loro natura morale ed il<br />

loro atteggiamento nei confronti <strong>de</strong>l mondo sociale circostante non sono mutati<br />

sensibilmente, essi stessi, le loro azioni i loro giudizi, i diversi casi <strong>de</strong>l<strong>la</strong> loro<br />

esistenza resteranno sempre in primo piano nel<strong>la</strong> nostra memoria. Anche se una<br />

famiglia subisce appena, tuttavia, l’influenza di altri gruppi, si producono in essa<br />

<strong>de</strong>lle trasformazioni inevitabili morti, nascite, ma<strong>la</strong>ttie, vecchiaia, rallentamento o<br />

accelerazione <strong>de</strong>ll’attività organica individuale <strong>de</strong>i suoi membri, che ne modificano,<br />

da un’epoca all’altra, <strong>la</strong> struttura interna. Si può immaginare che questi ultimi, o <strong>la</strong><br />

maggior parte di loro, non se ne accorgano, se, per esempio, invecchiano insieme e se<br />

si iso<strong>la</strong>no sempre più dagli altri e si rinchiudono nell’illusione di non essere cambiati<br />

tanto da par<strong>la</strong>re <strong>de</strong>i ricordi di un tempo come ne par<strong>la</strong>vano quando essi erano ancora<br />

recenti: il quadro nel quale essi li collocano non si è affatto modificato né arricchito.<br />

Spesso quelli di loro che non si iso<strong>la</strong>no completamente dalle altre società domestiche<br />

e dal<strong>la</strong> società circostante in generale constatano che i loro parenti non sono più oggi<br />

com’erano un tempo: essi correggono allora e completano l’insieme <strong>de</strong>i ricordi<br />

familiari opponendo alle frasi di testimoni invecchiati o poco sicuri, l’opinione di<br />

uomini di altre famiglie, ed anche analogie, nozioni d’uso e l’insieme <strong>de</strong>lle i<strong>de</strong>e<br />

accettate nel<strong>la</strong> loro epoca, al di fuori <strong>de</strong>l loro gruppo, ma attorno ad esso. E così che<br />

<strong>la</strong> storia non si limita a riprodurre il racconto fatto dagli uomini contemporanei agli<br />

eventi trascorsi, ma, di epoca in epoca, lo ritocca non solo perché dispone di altre<br />

testimonianze, ma per adattano ai modi di pensare, di rappresentarsi il passato <strong>de</strong>gli<br />

uomini <strong>de</strong>l presente.<br />

Quando un matrimonio separa dal gruppo domestico uno <strong>de</strong>i suoi membri, il gruppo<br />

da cui quest’ultimo è uscito ten<strong>de</strong> a non dimenticarlo; ma nel gruppo in cui entra egli<br />

si trova a pensare meno spesso a quei parenti che non sono più vicino a lui mentre<br />

nuove figure e nuovi eventi vengono al<strong>la</strong> ribalta <strong>de</strong>l<strong>la</strong> sua coscienza. È ciò ché si<br />

verificava soprattutto nell’antichità, per esempio nel<strong>la</strong> società greca e romana. Il<br />

matrimonio, allora, non creava una nuova famiglia, ma faceva entrare un nuovo<br />

membro in una famiglia antica: quest’ultimo prima doveva esser separato da un’altra<br />

famiglia antica e questa separazione radicale somigliava al<strong>la</strong> perdita di uno <strong>de</strong>i suoi<br />

membri imposta al gruppo dal<strong>la</strong> morte. A Roma <strong>la</strong> fanciul<strong>la</strong> che si sposa muore per <strong>la</strong><br />

famiglia <strong>de</strong>i suoi parenti, per rinascere nel<strong>la</strong> famiglia di suo marito. È questo il<br />

motivo per cui il matrimonio, almeno nei primi tempi, quando <strong>la</strong> famiglia restava<br />

l’unità sociale fondamentale, era un atto religioso e pren<strong>de</strong>va <strong>la</strong> forma di un rito,<br />

come tutti quelli che modificavano <strong>la</strong> composizione di un gruppo. “La donna così<br />

sposata — dice Fustel <strong>de</strong> Cou<strong>la</strong>nges — ha ancora il culto <strong>de</strong>i morti; ma non è più ai<br />

propri antenati che essa porta il banchetto funebre; el<strong>la</strong> non ne ha più il diritto. Il<br />

matrimonio l’ha completamente distaccata dal<strong>la</strong> famiglia di suo padre ed ha spezzato<br />

tutti i rapporti religiosi con essa. È agli antenati <strong>de</strong>l marito che essa porta l’offerta;<br />

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