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MAURICE HALBWACHS Les cadres sociaux de la mémoire Paris ...

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avere un senso? Al contrario, man mano che i morti sprofondano nel passato, non è<br />

perché si allunga l’intervallo materiale di tempo che li separa da noi che i loro<br />

nomi cadono a poco a poco nell’oblio, ma perché non resta nul<strong>la</strong> <strong>de</strong>l gruppo al cui<br />

interno essi vivevano e che aveva bisogno di chiamarli. Soli si trasmettono e si<br />

ricordano quelli <strong>de</strong>gli antenati il cui ricordo è sempre vivo, perché gli uomini di oggi<br />

li venerano, e restano almeno fittiziamente in rapporto con essi. Gli altri si spiega<br />

forse così che i Greci abbiano avuto <strong>la</strong> ten<strong>de</strong>nza a dare ai nipoti il nome <strong>de</strong>l nonno;<br />

ma si esprime così anche il fatto che ci sono <strong>de</strong>i limiti all’interesse ed all’attenzione<br />

<strong>de</strong>l gruppo, il quale, togliendo ai morti il nome per darlo ai vivi, li cancel<strong>la</strong> dal suo<br />

pensiero e dal<strong>la</strong> sua memoria. L’uomo che non vuoi dimenticare i parenti scomparsi e<br />

si ostina a ripetere i loro nomi, viene a scontrarsi ben presto con l’indifferenza<br />

generale. Chiuso nei suoi ricordi, egli si sforza invano di mesco<strong>la</strong>re alle<br />

preoccupazioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> società attuale quelle <strong>de</strong>i gruppi di ieri: ma gli manca proprio<br />

l’appoggio <strong>de</strong>i gruppi scomparsi. Uno che ricorda, lui solo, quello che gli altri non<br />

ricordano somiglia ad uno che ve<strong>de</strong> quello che gli altri non vedono. È, per certi<br />

aspetti, uno in preda alle allucinazioni, che impressiona sfavorevolmente coloro che<br />

lo circondano. Di fronte al risentimento <strong>de</strong>l<strong>la</strong> società, egli tace ed a forza di tacere<br />

dimentica i nomi che non vengono più pronunciati attorno a lui. La società è come <strong>la</strong><br />

matrona di Efeso che impicca il morto per salvare il vivo. È vero che certi moribondi<br />

prolungano <strong>la</strong> loro agonia ed esistono <strong>de</strong>lle società che conservano più a lungo di<br />

altre il ricordo <strong>de</strong>i loro morti. Ma non c’è tra di esse, sotto questo aspetto, che una<br />

differenza di grado.<br />

4. La creazione di nuove famiglie. La famiglia e gli altri gruppi<br />

Abbiamo <strong>de</strong>tto che in ogni società, c’è un tipo di organizzazione che s’impone<br />

a tutte le famiglie, ma che in ogni famiglia si sviluppa d’altra parte uno spirito<br />

proprio, perché essa possie<strong>de</strong> <strong>de</strong>lle tradizioni che sono solo sue. Come potrebbe<br />

essere diversamente dato ché <strong>la</strong> memoria familiare non conserva solo il ricordo <strong>de</strong>i<br />

rapporti di parente<strong>la</strong> che uniscono i suoi membri, ma anche <strong>de</strong>gli eventi e dalle persone<br />

che hanno contato nel<strong>la</strong> sua storia? Le famiglie sono come tante specie di uno<br />

stesso genere e dal momento che ciascuna di esse si distingue dalle altre, può capitare<br />

sia che esse si ignorino, sia che si oppongano sia che si influenzino e che una parte<br />

<strong>de</strong>i ricordi <strong>de</strong>ll’una penetri nel<strong>la</strong> memoria di una o di diverse altre. Del resto poiché le<br />

cre<strong>de</strong>nze generali di una società raggiungono i membri <strong>de</strong>lle famiglie attraverso <strong>la</strong><br />

mediazione di quelli di loro che sono più direttamente coinvolti nel<strong>la</strong> vita collettiva<br />

esterna, può capitare o che esse si adattino alle tradizioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> famiglia o all’inverso<br />

che esse trasformino quelli di loro che sono più direttamente coinvolti nel<strong>la</strong> vita<br />

collettiva esterna, può capitare o che esse si adattino alle tradizioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> famiglia o<br />

all’inverso che esse trasformino queste stesse tradizioni. Il verificarsi <strong>de</strong>ll’uno o<br />

<strong>de</strong>ll’altro caso dipen<strong>de</strong> da un <strong>la</strong>to, dalle ten<strong>de</strong>nze <strong>de</strong>l<strong>la</strong> società più ampia,<br />

comprensiva di tutte le famiglie, che può o disinteressarsi più o meno di ciò che si<br />

verifica in esse, oppure (come certamente le società primitive) rego<strong>la</strong>re e control<strong>la</strong>re<br />

incessantemente <strong>la</strong> vita domestica, e, d’altra parte, dal<strong>la</strong> forza <strong>de</strong>lle tradizioni proprie<br />

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