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MAURICE HALBWACHS Les cadres sociaux de la mémoire Paris ...

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esce dal<strong>la</strong> famiglia, a differenza di quanto acca<strong>de</strong> negli altri gruppi i cui membri<br />

possono cambiare e cambiano talvolta di posto in rapporto agli altri, si resta negli<br />

stessi rapporti di parente<strong>la</strong> con i propri familiari. Gli uomini possono passare da un<br />

mestiere all’altro, da una nazionalità ad un’altra, salire o scen<strong>de</strong>re nel<strong>la</strong> gerarchia<br />

sociale, i sudditi divenire capi ed i capi sudditi, un <strong>la</strong>ico può anche diventare prete ed<br />

un prete tornare <strong>la</strong>ico. Ma un figlio non diventerà padre che quando fon<strong>de</strong>rà. un’altra<br />

famiglia: anche allora egli resterà sempre il figlio di suo padre; si tratta di un tipo di<br />

rapporto irreversibile: ed ugualmente i fratelli non possono cessare di essere fratelli: è<br />

un tipo di unione indissolubile. In nessun altro caso il posto <strong>de</strong>ll’individuo appare<br />

così pre<strong>de</strong>terminato, senza <strong>la</strong> minima consi<strong>de</strong>razione di ciò che egli vuole e di ciò che<br />

è.<br />

Ma non esiste neppure un ambiente nel quale <strong>la</strong> personalità individuale sia più<br />

valorizzata. Non ce ne sono altri che consi<strong>de</strong>rino maggiormente ogni membro <strong>de</strong>l<br />

gruppo come un essere “unico nel suo genere” ed al quale non si potrebbe concepire,<br />

e non si concepisce, che se ne possa sostituire un altro. Una famiglia, da questo punto<br />

di vista, costituisce meno un gruppo di funzioni specializzate che un gruppo di<br />

persone differenziate. Certo noi non abbiamo scelto nostro padre né nostra madre, né<br />

i nostri fratelli e sorelle ed in molti casi solo apparentemente abbiamo scelto il nostro<br />

coniuge. Ma nell’ambiente re<strong>la</strong>tivamente chiuso costituito dal<strong>la</strong> famiglia, grazie ai<br />

contatti quotidiani che si hanno gli uni con gli altri, ci si esamina a lungo e sotto tutti<br />

gli aspetti. Si <strong>de</strong>termina così nel<strong>la</strong> memoria di ciascuno un’immagine singo<strong>la</strong>rmente<br />

ricca e precisa di ognuno <strong>de</strong>gli altri. Non è questa, quindi, l’area <strong>de</strong>l<strong>la</strong> vita sociale<br />

nel<strong>la</strong> quale meno ci si <strong>la</strong>scia dominare e guidare, nei giudizi che si formu<strong>la</strong>no sui<br />

parenti, dalle regole e dalle cre<strong>de</strong>nze <strong>de</strong>l<strong>la</strong> società, nel<strong>la</strong> quale li si consi<strong>de</strong>ra<br />

soprattutto per quel che sono, per <strong>la</strong> loro natura individuale e non in quanto membri<br />

di un gruppo religioso, politico od economico, nel<strong>la</strong> quale si tiene conto innanzitutto<br />

ed in modo quasi esclusivo <strong>de</strong>lle loro qualità personali e non di ciò che essi sono o<br />

potrebbero essere per gli altri gruppi che circondano <strong>la</strong> famiglia senza penetrarvi?<br />

Quando pensiamo ai nostri parenti, dunque, abbiamo in mente al tempo stesso<br />

l’i<strong>de</strong>a di un rapporto generale di parente<strong>la</strong> e l’immagine di una persona, ed è perché<br />

questi due elementi sono strettamente fusi che noi adottiamo nei confronti di ognuno<br />

di essi contemporaneamente un duplice atteggiamento, e che possiamo dire che i<br />

nostri sentimenti per essi sono al tempo stesso indifferenti al loro oggetto, dal<br />

momento che nostro padre e nostro fratello ci sono imposti, e tuttavia spontanei,<br />

liberi fondati su di una predilezione consapevole, perché al di là <strong>de</strong>l<strong>la</strong> parente<strong>la</strong>,<br />

troviamo nel<strong>la</strong> loro natura stessa ogni motivo per amarli.<br />

Dal momento stesso in cui s’ingrandisce grazie ad un nuovo membro, <strong>la</strong><br />

famiglia gli riserva uno spazio nel suo pensiero. Che egli vi entri per nascita,<br />

matrimonio, adozione, essa registra l’evento, che ha una data e si produce in<br />

condizioni partico<strong>la</strong>ri: da ciò nasce un ricordo iniziale che non scomparirà. Pii tardi,<br />

quando si penserà a questo parente, ora interamente assimi<strong>la</strong>to al gruppo, ci si<br />

ricor<strong>de</strong>rà <strong>de</strong> modo in cui vi è entrato e <strong>de</strong>lle riflessioni o impressioni che le<br />

circostanze partico<strong>la</strong>ri <strong>de</strong>l fatto poterono suscitare nei membri <strong>de</strong>l gruppo.<br />

Soprattutto, questo ricordo sarà stato risvegliato ogni volta che, nell’intervallo<br />

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