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Notiziario del Centro Studi per la Val di Sole - Centro Studi Val di Sole

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cultura <strong>del</strong>le <strong>Val</strong>li<br />

Don Renato Pellegrini, decano,<br />

parroco in <strong>Val</strong> <strong>di</strong> Rabbi, Magras<br />

e Arnago, è ora parroco anche a<br />

Terzo<strong>la</strong>s, Bolentina, Samoclevo,<br />

Caldes, Bor<strong>di</strong>ana e Bozzana. Ce<br />

<strong>la</strong> farà don Renato ad espletare<br />

un mandato in così tante parrocchie<br />

e soprattutto ce <strong>la</strong> faranno<br />

i suoi parrocchiani a far crescere<br />

<strong>del</strong>le comunità religiose unite e<br />

responsabili? Ne parliamo <strong>di</strong>rettamente<br />

con lui.<br />

QUALCHE RIFLESSIONE CON...<br />

DON RENATO PELLEGRINI<br />

Don Renato, come si possono<br />

motivare i cambiamenti<br />

ai quali, forse un po’ impreparati,<br />

stiamo assistendo in<br />

questi ultimi mesi?<br />

Da più <strong>di</strong> trent’anni si assiste al<br />

calo inarrestabile <strong>del</strong>le vocazioni, senza <strong>per</strong>altro<br />

che si avvertisse fin da subito <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are<br />

forme nuove <strong>di</strong> presenza <strong>del</strong><strong>la</strong> chiesa nei nostri<br />

paesi. Si è sempre ricorsi a tamponare ogni situazione<br />

<strong>di</strong> crisi. I parroci non hanno preparato il futuro,<br />

non hanno saputo prendere in mano una situazione<br />

che si faceva <strong>di</strong> giorno in giorno più grave. Questo<br />

anche <strong>per</strong> l’evidente innalzamento <strong>del</strong>l’età me<strong>di</strong>a<br />

<strong>del</strong> clero. Dieci anni fa si è cominciato a par<strong>la</strong>re <strong>di</strong><br />

“Unità pastorale”, <strong>di</strong> una nuova figura, che riuniva<br />

un numero variabile <strong>di</strong> parrocchie, con al<strong>la</strong> guida<br />

un unico parroco, ma non si riusciva a coinvolgere<br />

in modo significativo i <strong>la</strong>ici. Occorreva allora e<br />

occorre ancora <strong>di</strong> più oggi, che il <strong>la</strong>ico cristiano<br />

su<strong>per</strong>i l’idea <strong>di</strong> essere semplicemente spettatore,<br />

che partecipa alle liturgie, che partecipa a riunioni<br />

e assemblee, senza mai aver veramente voce in capitolo.<br />

Oggi il <strong>la</strong>ico dovrebbe non certo essere un<br />

prete in miniatura, ma in grado <strong>di</strong> far funzionare <strong>la</strong><br />

parrocchia anche senza parroco residente.<br />

Come pensa <strong>di</strong> organizzarsi nelle parrocchie<br />

che Le sono state recentemente affidate?<br />

Per me <strong>la</strong> cosa più urgente è <strong>la</strong> formazione <strong>del</strong>le<br />

<strong>per</strong>sone: formazione biblica prima <strong>di</strong> tutto, ma poi<br />

<strong>di</strong> Mariapia Ma<strong>la</strong>notti<br />

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anche pastorale, sociale ecc. Ad<br />

esempio: cosa significa essere<br />

famiglia cristiana oggi? E come<br />

vanno accolte le famiglie che<br />

vengono definite “irrego<strong>la</strong>ri”?<br />

Quale dovrebbe essere lo sguardo<br />

<strong>del</strong> cristiano su situazioni <strong>di</strong><br />

estrema attualità quali l’immigrazione?<br />

Come attivare forme<br />

autentiche e talvolta necessarie<br />

<strong>di</strong> solidarietà? Ma anche: come<br />

si può pregare pubblicamente,<br />

in chiesa, al<strong>la</strong> domenica, se non<br />

c’è il prete? Come essere vicini<br />

ai ma<strong>la</strong>ti, se il prete è affaccendato<br />

in mille cose e rischia <strong>di</strong><br />

non avere il tempo necessario<br />

<strong>per</strong> questa o<strong>per</strong>a fondamentale?<br />

E come preparare e celebrare i<br />

sacramenti? A me pare che un punto importante<br />

sia creare unità fra tutte le parrocchie che mi sono<br />

affidate. Bisogna, <strong>per</strong> quanto possibile e senza umiliare<br />

le partico<strong>la</strong>rità <strong>di</strong> ogni comunità, su<strong>per</strong>are il<br />

campanilismo, cominciare a fare <strong>del</strong>le cose insieme,<br />

<strong>la</strong>sciando ai <strong>la</strong>ici molta responsabilità.<br />

Come in missione...<br />

Dobbiamo prendere atto seriamente che nel<strong>la</strong> nostra<br />

società i cristiani sono una minoranza. Non si<br />

può continuare a bearsi <strong>per</strong>ché quasi tutti chiedono<br />

il battesimo (anche se <strong>la</strong> <strong>per</strong>centuale, comincia a<br />

scendere) e <strong>la</strong> cresima ecc. Essere cristiano forse è<br />

un’altra cosa, che non si ferma ai sacramenti. Come<br />

in missione occorre che si formino consigli parrocchiali<br />

competenti e responsabili, consigli <strong>per</strong> gli<br />

affari economici, che agiscano <strong>per</strong> quanto possibile<br />

in autonomia, un gruppo con un paio <strong>di</strong> rappresentanti<br />

<strong>per</strong> parrocchia, in grado <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare le<br />

iniziative comuni. Importante è che un rappresentante<br />

<strong>del</strong> Consiglio pastorale tenga i collegamenti<br />

con le associazioni <strong>per</strong> poter interagire nel<strong>la</strong> programmazione<br />

<strong>del</strong>le varie iniziative.<br />

Buon cammino a tutti!

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