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Notiziario del Centro Studi per la Val di Sole - Centro Studi Val di Sole

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“L’incomprensione <strong>del</strong> presente nasce fatalmente<br />

dall’ignoranza <strong>del</strong> passato. Forse <strong>per</strong>ò non è meno<br />

vano affaticarsi a comprendere il passato, ove nul<strong>la</strong><br />

si sappia <strong>del</strong> presente”. Le parole <strong>del</strong> grande storico<br />

belga Marc Bloch (1886-1945) ci riportano ad una<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>l’utilità <strong>del</strong><strong>la</strong> storia che vorremmo<br />

sempre meglio cercare <strong>per</strong> il nostro <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co. Una<br />

sorta <strong>di</strong> solidarietà tra le epoche che ci <strong>per</strong>metta<br />

<strong>di</strong> trovare nel <strong>di</strong>scorso sul passato le basi <strong>di</strong> conoscenza<br />

che possono farci comprendere i <strong>per</strong>ché<br />

<strong>del</strong> presente; ma anche un <strong>per</strong>corso inverso che<br />

valorizzi una coscienza civile che guarda all’attualità.<br />

Un modo <strong>per</strong> rendere <strong>la</strong> storia, <strong>per</strong> <strong>di</strong>r<strong>la</strong> sempre<br />

con Bloch, “<strong>la</strong> scienza degli uomini nel<strong>la</strong> società<br />

dei tempi”: una storia che non è semplicemente <strong>la</strong><br />

“scienza <strong>del</strong> passato” ma che riguarda tutti<br />

gli uomini nel<strong>la</strong> loro <strong>di</strong>mensione singo<strong>la</strong> e<br />

collettiva, nel contesto <strong>del</strong>le loro strutture<br />

sociali immerse nel cambiamento. Non si<br />

occupa <strong>di</strong> uomini <strong>del</strong> passato e nel passato,<br />

ma <strong>di</strong> uomini <strong>la</strong> cui vicenda è costantemente<br />

reinterpretata al<strong>la</strong> luce <strong>del</strong> presente, proiettati<br />

verso il futuro. Qualcosa <strong>di</strong> vivo, che<br />

viene fatto proprio <strong>per</strong> ricostituire il tessuto<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> memoria. Con le parole <strong>di</strong> un filosofo<br />

contemporaneo, Giacomo Marramao,<br />

possiamo pensare che “noi come in<strong>di</strong>vidui<br />

non esistiamo, non abbiamo identità se non<br />

riusciamo a ricucire le tappe <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra<br />

biografia, <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra storia. Come culture,<br />

come gruppi collettivi, come società non<br />

esistiamo se non ricomponiamo costante-<br />

LA STORIA SIAMO NOI<br />

<strong>di</strong> Alberto Mosca<br />

ASSEMBLEA ORDINARIA<br />

DEL CENTRO STUDI PER LA VAL DI SOLE<br />

DOMENICA 23 GENNAIO ore 14.30<br />

Malé - sa<strong>la</strong> municipale <strong>del</strong> Comune - piazza Regina Elena, 17 (terzo piano)<br />

Tutti i soci sono invitati a partecipare in gran numero<br />

3<br />

e<strong>di</strong>toriale<br />

mente i fili <strong>del</strong> rapporto tra il passato, il presente<br />

e il futuro”. Ricordandoci tuttavia che il <strong>di</strong>scorso<br />

sul passato non ci insegna automaticamente nul<strong>la</strong>.<br />

La “magistra vitae” <strong>di</strong> ciceroniana memoria è lì, accogliente<br />

verso i propri alunni; ma da so<strong>la</strong> può far<br />

poco, ha bisogno <strong>di</strong> trovare allievi svegli, volonterosi,<br />

determinati, consapevoli che il passato insegna<br />

solo se viene in primo luogo accettato e quin<strong>di</strong> costantemente<br />

reinterpretato e reinvestito verso il<br />

futuro. Per dare concretezza, attraverso l’osservazione<br />

attenta <strong>del</strong> passato e <strong>del</strong> presente, a quanto<br />

ha mirabilmente riassunto un altro grande storico<br />

belga, Henri Pirenne (1862-1935), <strong>per</strong> il quale il primo<br />

dovere <strong>di</strong> uno storico “sia quello <strong>di</strong> interessarsi<br />

al<strong>la</strong> vita”.<br />

Castel Caldes, cappel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Santa Maria Assunta, Elia Naurizio, 1629; partico<strong>la</strong>re <strong>del</strong><strong>la</strong> volta.

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