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SCOUT Proposta educativa - Anno XXXVII - n. 01 - 10 ... - Agesci

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42<br />

rossa o Freccia argento, ci mette il doppio<br />

del tempo a coprire il tragitto tra<br />

la capitale e il Friuli Venezia Giulia,<br />

viaggia di notte e costa decisamente<br />

meno, a meno che voi non prendiate<br />

un posto letto... ma cuccette e wagon<br />

lits sono lussi che pochi si possono<br />

permettere...<br />

Veneto e Friuli Venezia Giulia da<br />

terre d'emigrazione sono diventate<br />

terre d'immigrazione. Le piccole e<br />

medie aziende, si sa, hanno bisogno<br />

di manodopera e il lavoro è stato da<br />

sempre uno dei primi motori delle<br />

grandi migrazioni.<br />

Quando il treno arriva a<br />

Pordenone, quasi alla fine della sua<br />

corsa, sono le sette del mattino. Una<br />

nuova giornata inizia per i cittadini di<br />

questo piccolo capoluogo di provincia,<br />

non lontano dall’Austria e<br />

dallaSlovenia. Ebbene questa città<br />

può essere considerata un vero e proprio<br />

laboratorio d'osservazione per<br />

tutto il Paese. Oltre il 15% dei suoi<br />

abitanti proviene da lontano: 7.980<br />

persone nel 2009, soprattutto ghanesi,<br />

romeni, albanesi, marocchini, ma<br />

anche moldavi, abitanti dell'ex<br />

Yugoslavia, del Bangladesh, del<br />

Burkina Faso, della Cina, soldati e<br />

famiglie statunitensi... Come fanno<br />

tante culture, tante identità così diverse<br />

tra loro a convivere, a dialogare, a<br />

sopportarsi e a supportarsi vicendevolmente?<br />

Non è facile, le questioni aperte<br />

sono molte e complesse, ma forse<br />

qualche segnale di speranza comincia<br />

a intravedersi all'orizzonte. Una chiesetta<br />

cinquecentesca sulle rive del<br />

Noncello (il fiume che ha fatto la fortuna<br />

commerciale della città fino<br />

all'Ottocento) è abitualmente utilizzata<br />

per i riti ortodossi e un'altra sta per<br />

sorgere in una zona artigianale, dove<br />

quegli edifici industriali che la crisi<br />

economica ha lasciato tristemente<br />

vuoti vengono venduti o affittati alle<br />

comunità protestanti e a quella<br />

musulmana.<br />

L'amministrazione comunale ha<br />

istituito l'osservatorio sull'immigra-<br />

“<br />

Con loro siamo<br />

chiamati a costruire<br />

le città del futuro e<br />

abbiamo l’occasione<br />

storica di realizzare<br />

una nuova società<br />

democratica e<br />

”<br />

multiculturale<br />

zione per dialogare in maniera istituzionale<br />

con le mille realtà cittadine,<br />

Comune e Provincia hanno aperto<br />

appositi uffici per l’inserimento lavorativo<br />

dei migranti, associazioni e<br />

comunità straniere partecipano a<br />

“Pulisci la città”, un'iniziativa ambientale<br />

ormai consolidata anche nei<br />

comuni limitrofi. E ancora: feste africane,<br />

mostre, iniziative culturali, il<br />

mercato che ospita ambulanti nonsolo-italiani,<br />

una rete tra scuole, parrocchie,<br />

comunità per condividere<br />

dati, esperienze, “casi”, il lavoro incessante<br />

della Caritas... Non solo intolleranza,<br />

paura del diverso, difficoltà<br />

d’integrazione, dunque.<br />

I migranti sono parte integrante<br />

del tessuto produttivo, scolastico,<br />

sociale; molti sono già cittadini italiani,<br />

sono lavoratori delle nostre azien-<br />

de, padri e madri dei compagni di<br />

classe dei nostri ragazzi, vicini di casa,<br />

abitanti degli stessi quartieri. Con<br />

loro siamo chiamati a costruire le<br />

città del futuro e abbiamo l’occasione<br />

storica di realizzare una nuova società<br />

democratica e multiculturale, dove la<br />

convivenza sia fonte di ricchezza reciproca,<br />

di giustizia, di pace.<br />

Anche B.-P., d’altronde, un militare<br />

di professione, per molto tempo<br />

sognò di contribuire a costruire un<br />

mondo di pace. Egli era convinto che<br />

quando ragazzi di tutto il mondo si<br />

fossero trovati ad abbracciare un'unica<br />

Promessa sarebbe stato molto difficile<br />

scatenare una nuova guerra.<br />

Sappiamo che tutto ciò non avvenne,<br />

ma il suo sogno non è morto ed è<br />

stato fatto proprio da milioni di capi e<br />

di ragazzi in tutto il mondo che ogni<br />

giorno, silenziosamente ma fattivamente,<br />

fanno del loro meglio perché<br />

il mondo diventi un posto migliore<br />

dove abitare. Che questo sogno continui<br />

a vivere non solo in noi ma anche<br />

nelle future generazioni, dipende dall'impegno<br />

di ciascuno ed è difficile<br />

immaginare un progetto più alto e<br />

nobile di questo. Fraternità internazionale<br />

è il nome che diamo a questa<br />

sfida alta ma possibile.

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