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Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine

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2.1.5.3. Correzione degli Off-F<strong>la</strong>vour <strong>di</strong> riduzione<br />

Principi<br />

L’incorrere degli off-f<strong>la</strong>vour <strong>di</strong> riduzione durante <strong>la</strong> fermentazione alcolica è legato a molti <strong>di</strong>fferenti fattori.<br />

Carenze <strong>di</strong> azoto, pantotenato e piridossina (vitamine), residui <strong>di</strong> zolfo bagnabile e altri fattori <strong>di</strong><br />

stress, possono portare al<strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> composti solforati vo<strong>la</strong>tili come idrogeno solforato (H 2 S),<br />

mercaptani, <strong>di</strong>solfuri e i loro esteri. Secondo molti putni <strong>di</strong> vista, <strong>la</strong> carenza <strong>di</strong> azoto sembra essere<br />

il fattore più significativo. Per questo motivo, il contenuto <strong>di</strong> azoto prontamente assimi<strong>la</strong>bile (APA) nel<br />

mosto dovrebbe essere control<strong>la</strong>to prima <strong>di</strong> ogni fermentazione. L’azoto risulta necessario come lo<br />

zolfo, che è naturalmente presente in ogni mosto nel<strong>la</strong> forma <strong>di</strong> solfato, al fine del<strong>la</strong> formazione <strong>di</strong><br />

aminoaci<strong>di</strong> come <strong>la</strong> cisteina e <strong>la</strong> metionina. Quin<strong>di</strong> solo nel caso <strong>di</strong> succhi con APA molto bassi (<<br />

150 mg /L) si raccomanda l’aggiunta <strong>di</strong> azoto come nutriente all’inizio del<strong>la</strong> fermentazione.<br />

L’introduzione dell’azoto come nutriente a un terzo, fino a metà del<strong>la</strong> fermentazione risulta utile nel<strong>la</strong><br />

maggior parte dei casi. Aggiunte più tarde sono inutili o dannose. Ad<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> 30 g/hL <strong>di</strong> sali <strong>di</strong><br />

ammonio incrementano l’APA <strong>di</strong> 60 mg/L. L’aggiunta <strong>di</strong> sali <strong>di</strong> ammonio e tiamina è una fase importante<br />

del<strong>la</strong> strategia <strong>di</strong> riduzione del<strong>la</strong> SO 2 nel<strong>la</strong> vinificazione biologica ed è anche necessaria <strong>per</strong> evitare<br />

blocchi <strong>di</strong> fermentazione.<br />

Lo zolfo bagnabile è un fungicida molto importante nel<strong>la</strong> <strong>viticoltura</strong> biologica. Se residua nel mosto,<br />

verrà ridotto dai lieviti a acido solfidrico durante <strong>la</strong> fermentazione. Per <strong>di</strong>minuire tali residui sulle uve,<br />

si deve mantenere un intervallo <strong>di</strong> tempo adeguato fra l’ultima applicazione e <strong>la</strong> vendemmia. Inoltre,<br />

una adeguata se<strong>di</strong>mentazione e travaso dei soli<strong>di</strong> e residui dal succo biologico minimizzerà il rischio<br />

<strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> solfuri a partire da questa fonte.<br />

L’aggiunta <strong>di</strong> sali <strong>di</strong> ammonio non è solo una strategia utile <strong>per</strong> evitare fermentazioni stentate nel<br />

mosto biologico, ma <strong>per</strong>mette anche <strong>di</strong> evitare <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> H 2S. Tale formazione dovrebbe<br />

essere rilevata assaggiando rego<strong>la</strong>rmente il vino in fermentazione. In genere <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> questo<br />

composto si ferma non appena viene aggiunto azoto come sale d’ammonio durante <strong>la</strong> prima<br />

metà del<strong>la</strong> fermentazione. Aggiunte più tar<strong>di</strong>ve non vengono normalmente utilizzate dei lieviti. Se<br />

non si riesce ad evitare <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> composti solforati durante <strong>la</strong> fermentazione e <strong>la</strong> qualità finale<br />

del vino viene compromessa dagli odori <strong>di</strong> ridotto, un trattamento con rame (CuSO 4*5H 2O) <strong>per</strong>mette<br />

<strong>di</strong> eliminare l’idrogeno solforato (H 2S) e i mercaptani (etil mercaptano ed etil mercaptano).<br />

Sfortunatamente non si riescono a eliminare alcuni altri composti solforati vo<strong>la</strong>tili che possono contribuire<br />

al <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> ridotto.<br />

Nel<strong>la</strong> vinificazione biologica, <strong>la</strong> chiarifica al ferrocianuro (K-esacianoferrato) non è consentita a causa<br />

del residuare <strong>di</strong> una quantità eccessiva <strong>di</strong> rame nel prodotto finito. La dose massima legale <strong>di</strong> rame<br />

solfato come ad<strong>di</strong>tivo è <strong>di</strong> 2 g/hL. La massima concentrazione legale <strong>di</strong> rame residuo nel vino è 1<br />

mg/L (Cu ++ ).<br />

Il trattamento dovrebbe essere preceduto da pre-tests. Una quantità eccessiva <strong>di</strong> rame, > 0,5 mg/L,<br />

può portare a torbi<strong>di</strong>tà nel vino ed anche al rischio <strong>di</strong> ossidazione <strong>per</strong>ché esso agisce come un catalizzatore.<br />

Questo significa che l’uso del rame solfato/citrato come agente <strong>di</strong> bonifica <strong>per</strong> i composti<br />

solforati vo<strong>la</strong>tili deve essere il più basso possible nel caso <strong>di</strong> vinificazione biologica.

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