Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine
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ottenuti da uve botritizzate e le beta-glucanasi in grado di degradarli sono disponibili in commercio. Un’altra strategia è quella di aggiungere al mosto sostanze che interagiscono con i componenti del mosto stesso creando dei fiocchi più grandi ed in grado d precipitare.Le sostanze caricate negativamente bentonite, gel di silice, caolino o tannini possono interagire con le proteine caricate positivamente, naturali o aggiunte. L’uso di dosi elevate di coadiuvanti per la stabilizzazione polifenolica impone la necessità di aggiungere sostanze a carica negativa per eliminarli completamente dal sistema. La formazione di fiocchi, che vengono eliminati da ulteriori tecniche di separazione, sono la principali cause di carenza di fitosterolo nei mosti chiarificati di uve bianche. Fig. 44: Esempio di funzionamento degli enzimi. (Fonte: Haßelbeck, G.; Stocké, R. (2002) Enzyme –Werkzeuge des Oenologen. das deutsche weinmagazin 18; con l’autorizzazione di Erbslöh, Geisenheim) 2.1.4.7. Separazione dei solidi Principi L’eliminazione dei solidi dal mosto può essere ottenuta attraverso diverse tecnologie. La pulizia del mosto viene raggiunta lasciando il mosto fermo per 12-24 ore, fino a quando la maggior parte dei solidi si sedimentano e può essere eliminato dal travaso.Il trattamento con enzimi accelera il processo di decantazione. I vantaggi sono il basso costo e la possibilità di separare le fecce pesanti mantenendo buona parte delle fecce fini nel mosto. 86 substrat (caftaric acid) enzyme- substrate-complex liberated products + (caffeic acid + tartaric acid) enzyme (depsidase) + enzyme = enzyme = active site = substrate / products
Pratiche di vinificazione Decantazione statica e travaso Le fecce decantano sul fondo della vasca e il mosto è separato per travaso Controllo di temperatura Decantazione per 12- 24 ore Travaso del mosto limpido (Torbidità e protezione dall’ossigeno secondo la strategia globale) Alla fermentazione alcolica Aggiunte Necessarie: nessuna Centrifugazione/ Flottazione Processo continuo per eliminare rapidamente I solidi sospesi da mosti contaminate microbiologicamente o/e per la lavorazione di grandi masse Centrifugazione Alla fermentazione alcolica Flottazione Uso di gelatina in combinazione con N 2 or O 2 Alla fermentazione alcolica Necessarie: gelatina, uso di azoto o ossigeno Filtrazione Uso di filtri sotto vuoto o di filtrazione tangenziale per separare I solidi. A causa delle basse portate e dei filtrati eccessivamente limpidi che si ottengono, queste pratiche sono generalmente limitate ai mosti meno problematici Filtrazione Alla fermentazione alcolica Necessarie: perlite, farine di diatomee, cellulosa Documenti correlati Note tecniche: Contaminazione microbica Controllo di temperatura Schede informative: #: perlite #: Farine di diatomee #: cellulosa #: gelatina Commenti aggiuntivi: Con l’utilizzo della filtrazione tangenziale è assolutamente necessario incrementare la torbidità prima dell’aggiunta dei lieviti. La centrifugazione è un processo continuo in grado di separare la parte solida ed adatto per grandi volumi. La solubilizzazione dell’ossigeno deve essere evitata in questa fase. La filtrazione sotto vuoto e la filtrazione tangenziale sono tecniche ampiamente utilizzate nelle moderne linee di vinificazione. Nel primo caso alcuni coadiuvanti di filtrazione sono necessari e il mosto che ne risulta può essere troppo pulito per una buona fermentazione. La filtrazione sotto vuoto è quindi spesso limitata all’esaurimento delle fecce. La filtrazione tangenziale è un processo continuo che non richiede coadiuvanti, e rappresenta un’interessante alternativa all’uso di centrifughe. 87
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ottenuti da uve botritizzate e le beta-glucanasi in grado <strong>di</strong> degradarli sono <strong>di</strong>sponibili in commercio.<br />
Un’altra strategia è quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> aggiungere al mosto sostanze che interagiscono con i componenti del<br />
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bentonite, gel <strong>di</strong> silice, caolino o tannini possono interagire con le proteine caricate positivamente,<br />
naturali o aggiunte. L’uso <strong>di</strong> dosi elevate <strong>di</strong> coa<strong>di</strong>uvanti <strong>per</strong> <strong>la</strong> stabilizzazione polifenolica<br />
impone <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> aggiungere sostanze a carica negativa <strong>per</strong> eliminarli completamente dal<br />
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<strong>la</strong> principali cause <strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> fitosterolo nei mosti chiarificati <strong>di</strong> uve bianche.<br />
Fig. 44: Esempio <strong>di</strong> funzionamento degli enzimi. (Fonte: Haßelbeck, G.; Stocké, R. (2002) Enzyme<br />
–Werkzeuge des Oenologen. das deutsche weinmagazin 18; con l’autorizzazione <strong>di</strong> Erbslöh,<br />
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L’eliminazione dei soli<strong>di</strong> dal mosto può essere ottenuta attraverso <strong>di</strong>verse tecnologie. La pulizia del<br />
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