Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine
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2.1.4.1. Aggiunta di additivi Principi La decisione di aggiungere additivi dipende dalle condizioni dell’uva, dall’eventuale aggiunta di additivi fatta precedentemente e dal tipo di vino desiderato. Potrebbe o non potrebbe essere necessario aggiungere additivi in questa fase. In questa fase una acidificazione con acido tartarico è una opzione possibile (quando necessario e consentito). L’obiettivo della pratica non è strettamente di conservare il vino, ma la riduzione del pH nelle prime fasi del trattamento si traduce in una riduzione dello sviluppo di microrganismi negativi. In aggiunta a SO2 e acido ascorbico, qualche tecnico, in questa fase, aggiunge tannini enologici per ridurre l’attività delle polifenolossidasi e la proliferazione microbica. La combinazione di acido ascorbico e tannino è stata proposta come alternativa al solfito in questa fase di vinificazione. L’uso di solfito esclude la possibilità di effettuare il processo di iperossigenazione del mosto. Documenti Opzioni di vinificazione correlati Enologia a impatto zero I mosti sono protetti dall’ossidazione e dal deterioramento microbico con altri mezzi. Non è possibile con mosti estratti da uve non sane, con un alto contenuto di microrganismi degradativi o alto livello di polifenoli. 80 Enologia a basso impatto Altri additivi Acido ascorbico (vitamina C) è un antiossidante che può coadiuvare l’azione di SO 2. aggiungere assieme all’SO 2 Acido tartarico riduce il pH del mosto e riduce la proliferazione microbica Aggiungere secondo le esigenze di acidificazione Tannini enologici riducono l’attività delle polifenolossidasi e la crescita microbica Aggiungere quantità e tipo di tannini adatto considerando le ricadute sensoriali Aggiunte Necessarie: nessuna Necessarie: acido ascorbico, acido tartarico, tannini Enologia ad alto impatto Solfiti Evitano l’ossidazione degli aromi del mosto e dei polifenoli; riducono lo sviluppo di lieviti e batteri. Il dosaggio varia da 10 a 50 ppm in relazione alla qualità del mosto. Aggiungere la soluzione di solfiti e movimentare la massa o iniettare on line durante la movimentazione del mosto La tipologia di solfiti aggiunta dipende dalle dimensioni e dalle attrezzature di cantina Necessarie: K-metabisolfito, Riferimenti normativi L’aggiunta di acido tartarico per l’acidificazione è consentito solo in alcune regioni UE (479/2008), l’acido tartarico deve essere di origine agricola (per la maggior parte provenienti da uve) UE reg. 1622/2000 Suggerimento pratico: vinificazione in riduzione Note tecniche: Ossidazione dei mosti e dei vini Contaminazioni microbiche Risultati della ricerca: Acido ascorbico + tannini SO 2 gassosa Schede informative #: SO 2 #: K- metabisolfito #: acido ascorbic #: acido tartarico #: tannini Commenti aggiuntivi: SO 2:. Alcune piccole aggiunte in diverse fasi del processo consentiranno una miglior efficacia con la stessa dose finale. L’uso di acido tartarico non soddisfa la filosofia di produzione del vino biologico in quanto si tratta di un massiccio intervento sul gusto del vino, che colpisce soprattutto la tipicità dei prodotti di territorio (millesimati).
2.1.4.2. Riduzione del contenuto di polifenoli Principi Alcune varietà hanno un alto contenuto di polifenoli naturali che possono essere facilmente ossidati durante la vinificazione dando un imbrunimento e catalizzando reazioni a catena sulla frazione aromatica. Uve ammuffite, una cattiva gestione dei processi di trasformazione e una pressatura eccessiva possono accrescere il problema. Opzioni di vinificazione Enologia a impatto zero Il contenuto polifenolico dell’uva e la sua reattività è considerato accettabile Enologia a basso impatto Iperossigenazione Viene favorite la completa ossidazione dei polfenoli del mosto allo scopo di eliminarli con le operazioni di chiarifica Non usare solfiti prima dell’iperossigenazione. Pressatura veloce e osservazione delle procedure di igiene per evitare contaminazioni microbiche Tutta la massa del mosto deve essere trattata on O 2 Saturare il mosto con ossigeno Procedere rapidamente alle operazioni di chiarifica Aggiunte Necessarie: nessuna Necessarie:nessuna Utili: O 2, coadiuvanti Enologia a basso impatto Uso di coadiuvanti L’eccesso di polifenoli viene eliminato per adsorbimento su coadiuvanti e seguente eliminazione durante il processo di chiarifica. Selezionare il coadiuvante più adatto tra I seguenti:caseina, gelatina, albumina, proteine vegetali. Individuare il dosaggio ottimale. Preparae correttamente il coadiuvante e aggiungerlo al mosto assicurandosi che sia bene omogeneizzato in tutta la massa. Procedere rapidamente alla fase di chiarifica Necessarie: uno o più tra caseina, gelatina, albumina, proteine vegetali Documenti correlati Suggerimento pratico:iperossigenazione Risultati della ricerca: iperossigenazione Schede informative #: caseina #: ovoalbumin #: proteine vegetali #: gelatina Commenti aggiuntivi: L’impiego di caseina, K-caseina e ovo-albumina dovrà essere dichiarato in etichetta, in quanto composti allergenici. Le materie prime della proteine vegetali non devono provenire da piante geneticamente modificate, se vi sono alcuni composti allergenici dovranno essere dichiarati in etichetta. In questi casi, quando non è possibile proteggere completamente i mosti e il vino dal contatto con l’ossigeno, è preferibile eliminare parte dei polifenoli dal sistema. Il modo convenzionale è quello di aggiungere coadiuvanti in grado di assorbire i polifenoli, che saranno poi successivamente eliminati dai travasi o per filtrazione. Coadiuvanti con questa funzione sono la caseina, albumina, gelatina e le proteine vegetali. Alcuni di questi coadiuvanti variano nella loro capacità di assorbire specifici polifenoli. Un’altra opzione alternativa all’uso di coadiuvanti per la vinificazione biologica è la pratica di iperossigenazione. Questa consiste nell’aggiunta al mosto di quantità misurate di aria o ossigeno puro. In questo modo viene raggiunta una completa ossidazione dei polifenoli ossidabili. Questi polifenolifenoli possono poi essere eliminati dal sistema 81
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2.1.4.1. Aggiunta <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi<br />
Principi<br />
La decisione <strong>di</strong> aggiungere ad<strong>di</strong>tivi <strong>di</strong>pende dalle con<strong>di</strong>zioni dell’uva, dall’eventuale aggiunta <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi<br />
fatta precedentemente e dal tipo <strong>di</strong> vino desiderato. Potrebbe o non potrebbe essere necessario<br />
aggiungere ad<strong>di</strong>tivi in questa fase. In questa fase una aci<strong>di</strong>ficazione con acido tartarico è una<br />
opzione possibile (quando necessario e consentito). L’obiettivo del<strong>la</strong> pratica non è strettamente <strong>di</strong><br />
conservare il vino, ma <strong>la</strong> riduzione del pH nelle prime fasi del trattamento si traduce in una riduzione<br />
dello sviluppo <strong>di</strong> microrganismi negativi. In aggiunta a SO2 e acido ascorbico, qualche tecnico,<br />
in questa fase, aggiunge tannini enologici <strong>per</strong> ridurre l’attività delle polifenolossidasi e <strong>la</strong> proliferazione<br />
microbica. La combinazione <strong>di</strong> acido ascorbico e tannino è stata proposta come alternativa al<br />
solfito in questa fase <strong>di</strong> vinificazione. L’uso <strong>di</strong> solfito esclude <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> effettuare il processo <strong>di</strong><br />
i<strong>per</strong>ossigenazione del mosto.<br />
Documenti<br />
Opzioni <strong>di</strong> vinificazione<br />
corre<strong>la</strong>ti<br />
Enologia a impatto<br />
zero<br />
I mosti sono protetti<br />
dall’ossidazione e dal<br />
deterioramento microbico<br />
con altri mezzi. Non<br />
è possibile con mosti<br />
estratti da uve non<br />
sane, con un alto contenuto<br />
<strong>di</strong> microrganismi<br />
degradativi o alto livello<br />
<strong>di</strong> polifenoli.<br />
80<br />
Enologia a basso impatto<br />
Altri ad<strong>di</strong>tivi<br />
Acido ascorbico (vitamina C)<br />
è un antiossidante che può<br />
coa<strong>di</strong>uvare l’azione <strong>di</strong> SO 2.<br />
aggiungere assieme all’SO 2<br />
Acido tartarico riduce il pH<br />
del mosto e riduce <strong>la</strong> proliferazione<br />
microbica<br />
Aggiungere secondo le esigenze<br />
<strong>di</strong> aci<strong>di</strong>ficazione<br />
Tannini enologici riducono<br />
l’attività delle polifenolossidasi<br />
e <strong>la</strong> crescita microbica<br />
Aggiungere quantità e tipo<br />
<strong>di</strong> tannini adatto considerando<br />
le ricadute sensoriali<br />
Aggiunte<br />
Necessarie: nessuna Necessarie: acido ascorbico,<br />
acido tartarico, tannini<br />
Enologia ad alto impatto<br />
Solfiti<br />
Evitano l’ossidazione degli<br />
aromi del mosto e dei polifenoli;<br />
riducono lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> lieviti e batteri. Il dosaggio<br />
varia da 10 a 50 ppm in<br />
re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> qualità del<br />
mosto.<br />
Aggiungere <strong>la</strong> soluzione <strong>di</strong><br />
solfiti e movimentare <strong>la</strong><br />
massa o iniettare on line<br />
durante <strong>la</strong> movimentazione<br />
del mosto<br />
La tipologia <strong>di</strong> solfiti aggiunta<br />
<strong>di</strong>pende dalle <strong>di</strong>mensioni<br />
e dalle attrezzature<br />
<strong>di</strong> cantina<br />
Necessarie: K-metabisolfito,<br />
Riferimenti normativi<br />
L’aggiunta <strong>di</strong> acido tartarico <strong>per</strong> l’aci<strong>di</strong>ficazione è consentito solo in alcune regioni UE<br />
(479/2008), l’acido tartarico deve essere <strong>di</strong> origine agrico<strong>la</strong> (<strong>per</strong> <strong>la</strong> maggior parte provenienti<br />
da uve) UE reg. 1622/2000<br />
Suggerimento<br />
pratico: vinificazione<br />
in riduzione<br />
Note tecniche:<br />
Ossidazione dei<br />
mosti e dei vini<br />
Contaminazioni<br />
microbiche<br />
Risultati del<strong>la</strong><br />
ricerca: Acido<br />
ascorbico + tannini<br />
SO 2 gassosa<br />
Schede informative<br />
#: SO 2<br />
#: K- metabisolfito<br />
#: acido ascorbic<br />
#: acido tartarico<br />
#: tannini<br />
Commenti aggiuntivi: SO 2:. Alcune piccole aggiunte in <strong>di</strong>verse fasi del processo consentiranno una miglior efficacia<br />
con <strong>la</strong> stessa dose finale. L’uso <strong>di</strong> acido tartarico non sod<strong>di</strong>sfa <strong>la</strong> filosofia <strong>di</strong> produzione del vino biologico<br />
in quanto si tratta <strong>di</strong> un massiccio intervento sul gusto del vino, che colpisce soprattutto <strong>la</strong> tipicità dei prodotti<br />
<strong>di</strong> territorio (millesimati).