Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine

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31.05.2013 Views

62 Strategie di protezione delle piante Ragnetto rosso Panonychus ulmi Tetranychus urticae Uso eccessivo di pesticidi, insetticidi, assenza di nemici naturali, sbilanciata gestione del vigneto (alta vigoria vegetativa con abbondante apporto di azoto), nessuna coltura di copertura Protezione e colonizzazione dei predatori degli acari Salvaguardia della biodiversità attorno al vigneto incremento di corridoi biologici, controllo biologico degli insetti patogeni aumentando gli antagonisti. Riduzione dei trattamenti in vigneto Utilizzo di oli minerali, rotenone, piretro, solfato di potassio Calepitrimerus vitis Uso eccessivo di pesticidi, insetticidi, assenza di nemici naturali, sbilanciata gestione del vigneto Protezione e colonizzazione dei predatori degli acari Salvaguardia della biodiversità attorno al vigneto incremento di corridoi biologici 2-3 applicazioni di solfato dalla fase di gemma dormiente allo sviluppo delle prime foglie Colomerus vitis Uso eccessivo di pesticidi, insetticidi, assenza di nemici naturali, sbilanciata gestione del vigneto Protezione e colonizzazione dei predatori degli acari Salvaguardia della biodiversità attorno al vigneto incremento di corridoi biologici, controllo biologico degli insetti patogeni aumentando gli antagonisti Riduzione dei trattamenti in vigneto 2-3 applicazioni di solfato dalla fase di gemma dormiente allo sviluppo delle prime foglie Documenti correlati Regolamenti di riferimento: Regolamento (CE) No 834/2007: Articolo 12: (g) la prevenzione dei danni provocati da parassiti, malattie e infestanti è ottenuta principalmente attraverso la protezione dei nemici naturali, la scelta delle specie e delle varietà, le tecniche colturali e I processi termici; (h) in caso di determinazione di grave rischio per la coltura, l’uso di prodotti fitosanitari è ammesso solo se tali prodotti sono stati autorizzati per essere impiegati nella produzione biologica, ai sensi dell’art.16 Prodotti autorizzati per I trattamenti in agricoltura biologica riportati in Allegato IIB, Regolamento (CEE) n. 2092/91 Commenti: Una soluzione interessante in caso di pericolosa infezione consiste nell’introdurre una popolazione di fitoseidi (Typhlodromus) proveniente da un altro vigneto, trasferendo parti da potatura verde (foglie) o da potatura invernale (legno) in zone colpite o a rischio Impatto ambientale: L’uso di rotenone o piretro come insetticidi naturali possono ridurre la popolazione dei predatori, I nemici naturali degli insetti dannosi. L’utilizzo eccessivo di solfato può ridurre la popolazione di acari predatori e di attacchi da vespe.

1.3.2.3. Cicadellidae (Empoasca vitis – cicalina verde; Scaphoideus titanus – cicalina della flavescenza dorata; Hyalesthes obsoletus –vettore del legno nero) Le cicaline sono insetti dannosi della vite diffuse prevalentemente nelle aree viticole mediterranee e, negli ultimi 5-10 anni, si sono diffuse nelle regioni viticole del nord Europa. Gli adulti e le neanidi di Empoasca vitis – cicalina verde – si alimentano sulle foglie pungendo le cellule fogliari e succhiando il loro contenuto. Con l’incremento della ferita, l’attività fotosintetica si riduce, danni gravi portano alla perdita del colore verde delle foglie, il loro rinsecchimento e la ridotta produzione della pianta. Normalmente il danno è minimo: molte piante possono tollerare il 20% della perdita fogliare, sempre che le foglie non vengano rimosse un mese dopo la formazione del frutto. Fig. 32: Scaphoideus titanus e Emphoasca vitis (adulto e neanide), foglia colpita. Fig. 33: predatori di of cicaline come Anystis agilis e ragni e molti adulti di cicaline vengono catturati nella ragnatela. 63

62<br />

Strategie <strong>di</strong> protezione delle piante<br />

Ragnetto rosso<br />

Panonychus ulmi<br />

Tetranychus urticae<br />

Uso eccessivo <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong>,<br />

insettici<strong>di</strong>, assenza <strong>di</strong><br />

nemici naturali, sbi<strong>la</strong>nciata<br />

gestione del vigneto<br />

(alta vigoria vegetativa<br />

con abbondante apporto<br />

<strong>di</strong> azoto), nessuna coltura<br />

<strong>di</strong> co<strong>per</strong>tura<br />

Protezione e colonizzazione<br />

dei predatori degli<br />

acari<br />

Salvaguar<strong>di</strong>a del<strong>la</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />

attorno al vigneto<br />

incremento <strong>di</strong> corridoi<br />

biologici, controllo biologico<br />

degli insetti patogeni<br />

aumentando gli antagonisti.<br />

Riduzione dei trattamenti<br />

in vigneto<br />

Utilizzo <strong>di</strong> oli minerali,<br />

rotenone, piretro, solfato<br />

<strong>di</strong> potassio<br />

Calepitrimerus vitis<br />

Uso eccessivo <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong>,<br />

insettici<strong>di</strong>, assenza <strong>di</strong> nemici<br />

naturali, sbi<strong>la</strong>nciata gestione<br />

del vigneto<br />

Protezione e colonizzazione<br />

dei predatori degli acari<br />

Salvaguar<strong>di</strong>a del<strong>la</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />

attorno al vigneto<br />

incremento <strong>di</strong> corridoi<br />

biologici<br />

2-3 applicazioni <strong>di</strong> solfato<br />

dal<strong>la</strong> fase <strong>di</strong> gemma dormiente<br />

allo sviluppo delle<br />

prime foglie<br />

Colomerus vitis<br />

Uso eccessivo <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong>,<br />

insettici<strong>di</strong>, assenza <strong>di</strong> nemici<br />

naturali, sbi<strong>la</strong>nciata gestione<br />

del vigneto<br />

Protezione e colonizzazione<br />

dei predatori degli acari<br />

Salvaguar<strong>di</strong>a del<strong>la</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />

attorno al vigneto<br />

incremento <strong>di</strong> corridoi biologici,<br />

controllo biologico degli<br />

insetti patogeni aumentando<br />

gli antagonisti<br />

Riduzione dei trattamenti in<br />

vigneto<br />

2-3 applicazioni <strong>di</strong> solfato<br />

dal<strong>la</strong> fase <strong>di</strong> gemma dormiente<br />

allo sviluppo delle<br />

prime foglie<br />

Documenti<br />

corre<strong>la</strong>ti<br />

Rego<strong>la</strong>menti <strong>di</strong> riferimento:<br />

Rego<strong>la</strong>mento (CE) No 834/2007: Articolo 12: (g) <strong>la</strong> prevenzione dei danni provocati da parassiti, ma<strong>la</strong>ttie e<br />

infestanti è ottenuta principalmente attraverso <strong>la</strong> protezione dei nemici naturali, <strong>la</strong> scelta delle specie e delle<br />

varietà, le tecniche colturali e I processi termici;<br />

(h) in caso <strong>di</strong> determinazione <strong>di</strong> grave rischio <strong>per</strong> <strong>la</strong> coltura, l’uso <strong>di</strong> prodotti fitosanitari è ammesso solo se tali<br />

prodotti sono stati autorizzati <strong>per</strong> essere impiegati nel<strong>la</strong> produzione biologica, ai sensi dell’art.16<br />

Prodotti autorizzati <strong>per</strong> I trattamenti in agricoltura biologica riportati in Allegato IIB, Rego<strong>la</strong>mento (CEE) n.<br />

2092/91<br />

Commenti: Una soluzione interessante in caso <strong>di</strong> <strong>per</strong>icolosa infezione consiste nell’introdurre una popo<strong>la</strong>zione<br />

<strong>di</strong> fitosei<strong>di</strong> (Typhlodromus) proveniente da un altro vigneto, trasferendo parti da potatura verde (foglie) o da<br />

potatura invernale (legno) in zone colpite o a rischio<br />

Impatto ambientale: L’uso <strong>di</strong> rotenone o piretro come insettici<strong>di</strong> naturali possono ridurre <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione dei<br />

predatori, I nemici naturali degli insetti dannosi. L’utilizzo eccessivo <strong>di</strong> solfato può ridurre <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> acari<br />

predatori e <strong>di</strong> attacchi da vespe.

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