Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine

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31.05.2013 Views

60 Strategie di protezione delle piante Infezioni su piante di vite: (Lobesia botrana –; Eupoecillia ambiguella) Clima arido, sub-arido Area Mediterranea Da 3 a 4 generazioni di Lobesia botrana Gestione dell’habitat, Incremento dei competitori biologici, controllo biologico degli insetti patogeni attraverso determinati antagonisti Monitoraggio con trappole a ferormoni 2-3 trattamenti con Bacillus thuringiensis per generazione 2 trattamenti con piretro naturale (seconda, terza generazione) Clima umido-marittimo Europa centrale/atlantica Da 2 a 3 generazioni di Lobesia botrana e/o Eupoecillia ambiguella Gestione delle colture di copertura, incremento dei corridoi biologici, Controllo biologico degli insetti dannosi attraverso gli antagonisti, utilizzo di vespe parassite monitoraggio con trappole a ferormone, sistemi di cattura per lepidotteri notturni, riduzione intensità di accoppiamento con ferormoni 2 trattamenti con Bacillus thuringiensis o Spinosad - seconda, terza generazione Clima continentale –secco Europa centrale/dell’est Da 2 a 3 generazioni di Lobesia botrana e/o Eupoecillia ambiguella Gestione dell’habitat, incremento dei corridoi biologici, Controllo biologico degli insetti dannosi attraverso gli antagonisti, utilizzo di vespe parassite monitoraggio con trappole a ferormone, riduzione intensità di accoppiamento con ferormoni 2 trattamenti con Bacillus thuringiensis o Spinosad per generazione Documenti correlati Regolamenti di riferimento: Regolamento (CE) No 834/2007: Articolo 12: (g) la prevenzione dei danni provocati da parassiti, malattie e infestanti è ottenuta principalmente attraverso la protezione dei nemici naturali, la scelta delle specie e delle varietà, le tecniche colturali e I processi termici; (h) in caso di determinazione di grave rischio per la coltura, l’uso di prodotti fitosanitari è ammesso solo se tali prodotti sono stati autorizzati per essere impiegati nella produzione biologica, ai sensi dell’art.16 Prodotti autorizzati per I trattamenti in agricoltura biologica riportati in Allegato IIB, Regolamento (CEE) n. 2092/91 Commenti aggiuntivi: I grappoli attaccati da larve di lepidotteri favoriscono lo sviluppo di batteri acetici e dei Penicillium sp. e non possono quindi essere utilizzati per la produzione di vini. La presenza di muffe sul grappolo possono stimolare l’infezione da parte di Aspergillus carbonarius a livello buccia . Questo fungo è stato riconosciuto come uno delle principali cause dello dell’incremento dell’ocratossina (OTA) nel vino. Impatto ambientale: Spinosad è molto pericoloso per le api, non è usato durante la fioritura del vigneto o delle piante adiacenti al vigneto.

1.3.2.2. Ragni – Acari (Panonychus ulmi – ragnetto rosso dei fruttiferi; Tetranychus urticale – ragnetto rosso bimaculato; Calepitrimerus vitis – eriofide dell’acariosi; Colomerus vitis – eriofide dell’erinosi) L’infestazione degli acari è il risultato di uno sviluppo sbilanciato del sistema viticolo, che è di solito associato con l’utilizzo eccessivo di pesticidi e con intense lavorazioni colturali in vigneto, includendo anche gli insetticidi naturali come il rotenone e il piretro. Le infestazioni di Calepitrimerus vitis è solitamente osservata in piante giovani dove non sono ancora presenti i nemici naturali. I principali sintomi si evidenziano sulle foglie che iniziano a deformarsi, si formano aree necrotiche e di colore rosso, grigio e giallo – marrone a seconda del tipo di acaro. Nella gestione biologica del vigneto, i controlli naturali delle infestazioni degli acari sono garantite dalla presenza di diverse specie di nemici naturali, come i predatori degli acari (fitoseidi), l’Orius sp., le Chrysopidae e le Coccinellidae. Fig. 30: Tetranychus urticae, Calepitrimerus vitis e infezione fogliare Fig. 31: Coccinellidae e predatori degli acari sono le migliori protezioni contro gli acari. Svernamento delle femmine dei predatori degli acari. Controllo Misure indirette: L’incremento della biodiversità in vigneto con la creazione di habitat per le colonie di predatori. Misure dirette: Nel caso di forti infestazioni può essere utile intervenire prima con trattamenti di rotenone e piretro (solo nell’area mediterranea) o sapone di potassio miscelato con alcol puro. L’utilizzo di solfati contro l’oidio e molte preparazioni con sodio silicato possono ridurre le infestazioni all’inizio della primavera. I minerali e le paraffine sono utilizzati in fase di gemma dormiente. 61

60<br />

Strategie <strong>di</strong> protezione delle piante<br />

Infezioni su piante <strong>di</strong> vite: (Lobesia botrana –; Eupoecillia ambiguel<strong>la</strong>)<br />

Clima arido, sub-arido<br />

Area Me<strong>di</strong>terranea<br />

Da 3 a 4 generazioni <strong>di</strong><br />

Lobesia botrana<br />

Gestione dell’habitat,<br />

Incremento dei competitori<br />

biologici, controllo biologico<br />

degli insetti patogeni<br />

attraverso determinati<br />

antagonisti<br />

Monitoraggio con trappole<br />

a ferormoni<br />

2-3 trattamenti con<br />

Bacillus thuringiensis <strong>per</strong><br />

generazione<br />

2 trattamenti con piretro<br />

naturale (seconda, terza<br />

generazione)<br />

Clima umido-marittimo<br />

Europa centrale/at<strong>la</strong>ntica<br />

Da 2 a 3 generazioni <strong>di</strong><br />

Lobesia botrana e/o<br />

Eupoecillia ambiguel<strong>la</strong><br />

Gestione delle colture <strong>di</strong><br />

co<strong>per</strong>tura, incremento dei<br />

corridoi biologici, Controllo<br />

biologico degli insetti dannosi<br />

attraverso gli antagonisti,<br />

utilizzo <strong>di</strong> vespe parassite<br />

monitoraggio con trappole a<br />

ferormone, sistemi <strong>di</strong> cattura<br />

<strong>per</strong> lepidotteri notturni, riduzione<br />

intensità <strong>di</strong> accoppiamento<br />

con ferormoni<br />

2 trattamenti con Bacillus<br />

thuringiensis o Spinosad -<br />

seconda, terza generazione<br />

Clima continentale –secco<br />

Europa centrale/dell’est<br />

Da 2 a 3 generazioni <strong>di</strong><br />

Lobesia botrana e/o<br />

Eupoecillia ambiguel<strong>la</strong><br />

Gestione dell’habitat, incremento<br />

dei corridoi biologici,<br />

Controllo biologico degli<br />

insetti dannosi attraverso gli<br />

antagonisti,<br />

utilizzo <strong>di</strong> vespe parassite<br />

monitoraggio con trappole a<br />

ferormone, riduzione intensità<br />

<strong>di</strong> accoppiamento con<br />

ferormoni<br />

2 trattamenti con Bacillus<br />

thuringiensis o Spinosad<br />

<strong>per</strong> generazione<br />

Documenti<br />

corre<strong>la</strong>ti<br />

Rego<strong>la</strong>menti <strong>di</strong> riferimento:<br />

Rego<strong>la</strong>mento (CE) No 834/2007: Articolo 12: (g) <strong>la</strong> prevenzione dei danni provocati da parassiti, ma<strong>la</strong>ttie e<br />

infestanti è ottenuta principalmente attraverso <strong>la</strong> protezione dei nemici naturali, <strong>la</strong> scelta delle specie e delle<br />

varietà, le tecniche colturali e I processi termici;<br />

(h) in caso <strong>di</strong> determinazione <strong>di</strong> grave rischio <strong>per</strong> <strong>la</strong> coltura, l’uso <strong>di</strong> prodotti fitosanitari è ammesso solo se tali<br />

prodotti sono stati autorizzati <strong>per</strong> essere impiegati nel<strong>la</strong> produzione biologica, ai sensi dell’art.16<br />

Prodotti autorizzati <strong>per</strong> I trattamenti in agricoltura biologica riportati in Allegato IIB, Rego<strong>la</strong>mento (CEE) n.<br />

2092/91<br />

Commenti aggiuntivi: I grappoli attaccati da <strong>la</strong>rve <strong>di</strong> lepidotteri favoriscono lo sviluppo <strong>di</strong> batteri acetici e dei<br />

Penicillium sp. e non possono quin<strong>di</strong> essere utilizzati <strong>per</strong> <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> vini.<br />

La presenza <strong>di</strong> muffe sul grappolo possono stimo<strong>la</strong>re l’infezione da parte <strong>di</strong> As<strong>per</strong>gillus carbonarius a livello<br />

buccia . Questo fungo è stato riconosciuto come uno delle principali cause dello dell’incremento dell’ocratossina<br />

(OTA) nel vino.<br />

Impatto ambientale: Spinosad è molto <strong>per</strong>icoloso <strong>per</strong> le api, non è usato durante <strong>la</strong> fioritura del vigneto o<br />

delle piante a<strong>di</strong>acenti al vigneto.

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