Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine

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31.05.2013 Views

54 Strategie per la protezione delle piante Muffa grigia Documenti correlati Nessun rischio Piantando varietà con elevata resistenza (PIWI) si riduce il numero di trattamenti con il rame. Due trattamenti sulla pinta con bassa concentrazione di zolfo o corroboranti (come terre acide) prima e dopo la fioritura Vigneto ben strutturato Livello debole d’infezione Clima secco con bassa umidità < 30%, Pioggia con alta umidità > 90% Temperatura 35° Zona ventilata Sistema di previsioni meteorologiche Vigneto ben strutturato Ottima aereazione Applicazione dei metodi, interventi puntuali e coordinati Trattamenti ogni seconda fila prima della fioritura Trattamenti con zolfo per rinforzare le difese della pianta (Potassio-bicarbonato, estratti vegetali, lecitina di soia, sodio silicato), Ampelomyces quisqualis AQ10 Bacillus subtilis Livello alto d’infezione Condizioni di clima caldo-umido, presenza di rugiada,umidità 70 – 90% temperatura diurna < 27° temperatura notturna > 15° Forte infezione nel precedente anno, foglie colpite all’inizio della primavera Sistema di previsioni meteorologiche Vigneto ben strutturato Applicazione dei metodi, interventi puntuali e coordinati Trattamenti su ogni fila, trattamenti settimanali con zolfo (bagnabile 4 – 10 kg) 3 – 4 trattamenti con zolfo in polvere (30 kg/trattamento.), Due “lavaggi del grappolo” –trattamento (1000 l di acqua con sapone di potassio solo nella zona dei grappoli dopo la fioritura e prima della chiusura del grappolo) Potassio-bicarbonato in combinazione con estratti vegetali (olio di finocchio) e zolfo Ampelomyces quisqualis AQ10 Bacillus subtilis Riferimenti: Gestione del vigneto Regolamenti di riferimento: Regolamento (CE) No 834/2007: Articolo 12: (g) la prevenzione dei danni provocati da parassiti, malattie e infestanti è ottenuta principalmente attraverso la protezione dei nemici naturali, la scelta delle specie e delle varietà, le tecniche colturali e I processi termici; (h) in caso di determinazione di grave rischio per la coltura, l’uso di prodotti fitosanitari è ammesso solo se tali prodotti sono stati autorizzati per essere impiegati nella produzione biologica, ai sensi dell’art.16 Prodotti autorizzati per I trattamenti in agricoltura biologica riportati in Allegato IIB, Regolamento (CEE) n. 2092/91 Commenti: Grappoli e acini infetti: influenzano la qualità del vino, sono il punto di partenza per infezione fungine secondarie, alterazione del tipico flavour dell’uva, aumento degli odori di fungo, necessità di di pratiche specifiche in cantina. Gli acini infetti devono essere scartati per la produzione di vino, attraverso un’accurata cernita durante la raccolta. Residui di zolfo sulle bacche potrebbere comportare odori negative nel vino; non vengono considerati trattamenti tardivi con zolfo contro l’oidio (l’utimo trattamento di norma si effettua prima della chiusura del grappolo). Impatto ambientale: l’uso eccessivo di zolfo può indurre squilibri ambientali in vigneto a causa dell’eliminazione dei predatori naturali, come i fitoseidi o le vespe parassite, essenziali per il controllo biologico degli insetti dannosi. Lo zolfo può aiutare il controllo da infestazioni di ragni e acari. Estratti vegetali stimolano l’incremento della popolazione dei predatori; bicarbonato di potassio ha un effetto parziale contro le cicaline. La lecitina di soia può indurre fitotossicità nella pianta.

1.3.1.3. Botrytis cinerea – muffa grigia Il marciume del grappolo è una delle principali cause della riduzione della qualità. Il più importante patogeno fungino responsabile del marciume del grappolo è la Botrytis cinerea. Questo fungo può crescere su differenti parti vegetali della pianta che sono succulenti, stressati o morti e può colpire moltissime varietà vegetali. E’ un patogeno che comporta problematiche in condizioni di elevata umidità e piogge frequenti, ovvero quando si forma un microclima favorevole per il loro sviluppo. Quando l’intensità del danno da questo patogeno è notevole, è necessario eliminare le parti colpite del grappolo al momento della raccolta. L’infezione presente sul grappolo provocata da B. cinerea o in concomitanza ad altri microrganismi come i batteri acetici, altri lieviti come ad es. Kloeckera apiculatus, Metschnikowia pulcherima, o funghi come Candida ssp., Penicillium sp. Aspergillus niger, Cladiosporum sp., è uno dei maggiori problemi in viticoltura biologica incontrato negli ultimi cinque anni, probabilmente causato dal cambiamento climatico. In molte regioni, per molti anni, questa serie di microrganismi ha provocato danni alla produzione, con conseguente perdita di qualità dei vini e influenzando l’incremento di specifiche pratiche enologiche. In contrasto alla muffa nobile, la muffa grigia causa solitamente alterazioni degli aromi. La muffa nobile richiede condizioni ambientali e climatiche specifiche: solo in poche aree nel mondo le particolari condizioni permettono alla Botrytis cinerea di svilupparsi sui grappoli maturi. Questo processo comporta una surmaturazione degli acini, con incremento degli zuccheri e migliora la qualità del vino, conferendo specifiche note aromatiche positive in vini bianchi e rosè. Fig. 25: Grappoli con fermentazione acetica indotta da Botrytis cinerea. 55

1.3.1.3. Botrytis cinerea – muffa grigia<br />

Il marciume del grappolo è una delle principali cause del<strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> qualità. Il più importante<br />

patogeno fungino responsabile del marciume del grappolo è <strong>la</strong> Botrytis cinerea.<br />

Questo fungo può crescere su <strong>di</strong>fferenti parti vegetali del<strong>la</strong> pianta che sono succulenti, stressati o<br />

morti e può colpire moltissime varietà vegetali. E’ un patogeno che comporta problematiche in con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> elevata umi<strong>di</strong>tà e piogge frequenti, ovvero quando si forma un microclima favorevole <strong>per</strong> il<br />

loro sviluppo.<br />

Quando l’intensità del danno da questo patogeno è notevole, è necessario eliminare le parti colpite<br />

del grappolo al momento del<strong>la</strong> raccolta.<br />

L’infezione presente sul grappolo provocata da B. cinerea o in concomitanza ad altri microrganismi<br />

come i batteri acetici, altri lieviti come ad es. Kloeckera apicu<strong>la</strong>tus, Metschnikowia pulcherima, o<br />

funghi come Can<strong>di</strong>da ssp., Penicillium sp. As<strong>per</strong>gillus niger, C<strong>la</strong><strong>di</strong>osporum sp., è uno dei maggiori<br />

problemi in <strong>viticoltura</strong> biologica incontrato negli ultimi cinque anni, probabilmente causato dal cambiamento<br />

climatico. In molte regioni, <strong>per</strong> molti anni, questa serie <strong>di</strong> microrganismi ha provocato<br />

danni al<strong>la</strong> produzione, con conseguente <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> qualità dei vini e influenzando l’incremento <strong>di</strong> specifiche<br />

<strong>pratiche</strong> enologiche. In contrasto al<strong>la</strong> muffa nobile, <strong>la</strong> muffa grigia causa solitamente alterazioni<br />

degli aromi.<br />

La muffa nobile richiede con<strong>di</strong>zioni ambientali e climatiche specifiche: solo in poche aree nel mondo<br />

le partico<strong>la</strong>ri con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong>mettono al<strong>la</strong> Botrytis cinerea <strong>di</strong> svilupparsi sui grappoli maturi. Questo<br />

processo comporta una surmaturazione degli acini, con incremento degli zuccheri e migliora <strong>la</strong> qualità<br />

del vino, conferendo specifiche note aromatiche positive in vini bianchi e rosè.<br />

Fig. 25: Grappoli con fermentazione acetica indotta da Botrytis cinerea.<br />

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