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Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine

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Informazioni più dettagliate su queste tecniche sono <strong>di</strong>sponibili negli Allegati re<strong>la</strong>tivi a “Ossigeno e<br />

Vino”, “Cenni Pratici – I<strong>per</strong>ossigenazione”, così come nell’allegato sui Risultati S<strong>per</strong>imentali.<br />

Conservazione sotto gas inerte<br />

La reazione <strong>di</strong>retta tra solfiti e ossigeno moleco<strong>la</strong>re è lenta e richiede <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> catalizzatori quali<br />

il ferro ed il rame. Nel mosto questo tipo <strong>di</strong> reazione non è molto importante, <strong>per</strong>ché le reazioni <strong>di</strong><br />

ossidazione catalizzate dalle polifenolossidasi sono molto più veloci; al contrario nel vino, nonostante<br />

<strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>tiva lentezza, questa reazione può compromettere <strong>la</strong> qualità del vino nel corso dell’invecchiamento.<br />

Per questo motivo è estremamente importante mantenere i contenitori (vasche d’acciaio e botti in<br />

legno) completamente pieni durante lo stoccaggio del vino, <strong>per</strong> minimizzare <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> O 2 atmosferico<br />

nello spazio <strong>di</strong> testa del<strong>la</strong> vasca stessa. L’uso <strong>di</strong> gas inerti quali azoto o argon può aiutare i<br />

produttori nel<strong>la</strong> gestione dei livelli all’interno delle vasche <strong>di</strong> acciaio. Questi gas (rispetto ad altri<br />

come ad esempio l’anidride carbonica) presentano una bassa solubilità nel vino e sono in grado <strong>di</strong><br />

ridurre significativamente <strong>la</strong> concentrazione <strong>di</strong> ossigeno nello spazio <strong>di</strong> testa, minimizzando i rischi<br />

<strong>di</strong> ossidazione.<br />

174<br />

3.5. Nutrienti dei lieviti e loro <strong>di</strong>fferenti funzioni (Werner, M.; Rauhut, D.)<br />

Una buona moltiplicazione dei lieviti è essenziale <strong>per</strong> avere una fermentazione alcolica completa.<br />

Le con<strong>di</strong>zioni biologiche ottimali <strong>per</strong> i lieviti sarebbero <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> ossigeno, un apporto bi<strong>la</strong>nciato<br />

<strong>di</strong> nutrienti e una tem<strong>per</strong>atura adeguata. Oltre al glucosio ed al fruttosio, che non sono fattori<br />

limitanti nel mosto d’uva, i lieviti hanno bisogno <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> azoto facilmente metabolizzabile<br />

(ammonio, aminoaci<strong>di</strong>), fattori <strong>di</strong> crescita (vitamine), micronutrienti (minerali) e fattori <strong>di</strong> sopravvivenza<br />

(aci<strong>di</strong> grassi a lunga catena e steroli). La composizione in nutrienti del succo d’uva naturale<br />

può variare molto <strong>di</strong> anno in anno, in quanto <strong>di</strong>pende dal<strong>la</strong> fertilità del suolo e dalle con<strong>di</strong>zioni climatiche.<br />

Se <strong>la</strong> concentrazione naturale è sbi<strong>la</strong>nciata, i produttori possono aggiungere alcuni<br />

nutrienti con lo scopo <strong>di</strong> ottimizzare <strong>la</strong> nutrizione dei lieviti e <strong>di</strong> evitare fermentazioni lente o <strong>la</strong> formazione<br />

<strong>di</strong> off-f<strong>la</strong>vour indesiderati durante <strong>la</strong> fermentazione stessa. Si rimanda anche al<strong>la</strong> scheda<br />

n. X Derivati del Lievito.<br />

Ammonio:<br />

I sali d’ammonio sono <strong>la</strong> fonte <strong>di</strong> azoto più facilmente assimi<strong>la</strong>bile da parte dei lieviti. Essi dovrebbero<br />

essere aggiunti sotto forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>-ammonio-idrogenofosfato invece che <strong>di</strong> ammonio solfato <strong>per</strong><br />

limitare <strong>la</strong> concentrazione <strong>di</strong> solfati nel mosto. La <strong>di</strong>sponibilità iniziale <strong>di</strong> azoto è essenziale <strong>per</strong> <strong>la</strong> formazione<br />

delle nuove pareti cellu<strong>la</strong>ri, <strong>la</strong> produzione degli enzimi e delle proteine <strong>di</strong> membrana, collocate<br />

sulle membrane cellu<strong>la</strong>ri e responsabili del trasporto degli zuccheri e degli aminoaci<strong>di</strong>. Così gli<br />

ioni d’ammonio dovrebbero essere presenti durante <strong>la</strong> fase <strong>di</strong> moltiplicazione e l’inizio del<strong>la</strong> fermentazione.<br />

L’aggiunta deve essere fatta nel corso del<strong>la</strong> prima metà del<strong>la</strong> fermentazione in quanto<br />

aggiunte successive non vengono assimi<strong>la</strong>te dai lieviti a causa dell’aumento nel<strong>la</strong> concentrazione <strong>di</strong><br />

etanolo. Un eccesso <strong>di</strong> ammonio causa ai lieviti problemi nell’assimi<strong>la</strong>zione degli aminoaci<strong>di</strong>, <strong>per</strong><br />

questo il dosaggio dovrebbe essere scelto in funzione delle carenze <strong>di</strong> volta in volta riscontrate.

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