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Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine

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2.2.6. Post-Fermentazione<br />

Fig. 72: Pratiche post-fermentative <strong>per</strong> i vini rossi<br />

Principi generali<br />

La fase post-fermentativa nel<strong>la</strong> vinificazione in rosso ha un ruolo molto più importante rispetto al<strong>la</strong> stessa<br />

fase nel<strong>la</strong> vinificazione in bianco. Nel<strong>la</strong> maggior parte dei vini bianchi <strong>la</strong> chiarifica viene effettuata<br />

molto rapidamente <strong>per</strong> evitare l’insorgenza <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> ossidazione o <strong>di</strong> alterazioni. La maggior<br />

parte dei vini rossi va incontro al<strong>la</strong> fermentazione malo<strong>la</strong>ttica ed è necessaria una certa quantità <strong>di</strong> ossigeno<br />

<strong>di</strong>sciolto <strong>per</strong>ché prendano avvio le reazioni tra polifenoli e <strong>la</strong> stabilizzazione del colore. Sebbene<br />

si debbano evitare le alterazioni microbiche e l’eccessiva ossidazione, in questa fase può essere <strong>di</strong>fficile<br />

trovare il giusto compromesso tra le due opposte esigenze. Oltre all’aggiunta <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi e all’applicazione<br />

<strong>di</strong> trattamenti, il successo dell’enologo sta nel<strong>la</strong> sua capacità <strong>di</strong> seguire tutta <strong>la</strong> sequenze<br />

delle o<strong>per</strong>azione post-fermentative, evitando i ritar<strong>di</strong> e monitorando accuratamente l’evoluzione dei<br />

parametri più in<strong>di</strong>cativi. Dopo una veloce e completa fermentazione malo<strong>la</strong>ttica si ha <strong>la</strong> necessità, nel<br />

più breve tempo possibile, <strong>di</strong> proteggere il vino da alterazioni microbiche, abbassando <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura<br />

e aggiungendo SO 2. Una buona gestione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>ssoluzione <strong>di</strong> ossigeno nelle prime fasi, previene l’insorgenza<br />

<strong>di</strong> off-f<strong>la</strong>vour dovuti ai composti solforati, <strong>la</strong> riduzione <strong>di</strong> altre note negative come il vegetale<br />

e l’induzione alle reazioni tra i polifenoli. In più una buona gestione <strong>di</strong> questa fase, <strong>per</strong>metterà <strong>di</strong> evitare<br />

<strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> esporre il vino troppo a lungo all’ossigeno con tutti i rischi microbiologici e chimici a<br />

questo corre<strong>la</strong>ti. Un monitoraggio <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co del contenuto <strong>di</strong> aci<strong>di</strong>tà vo<strong>la</strong>tile e delle specifiche popo<strong>la</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> lieviti e batteri, consente all’enologo <strong>di</strong> bloccare all’inizio ogni possibile contaminazione microbica.<br />

In questa fase <strong>di</strong> produzione, una corretta gestione dei tempi, una buona igiene e controlli frequenti<br />

sono, le migliori armi a <strong>di</strong>sposizione dei produttori <strong>di</strong> vini biologici.<br />

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