Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine
Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine Codice di buone pratiche per la viticoltura e l'enologia ... - Infowine
128 Pratiche enologiche Enologia a impatto zero Fermentazione spontanea (solamente per mosti non contaminati) Lasciare che la popolazione naturale dei lieviti presenti nel grappolo si sviluppi e domini la fermentazione Controllo temperature Controllo sviluppo acidità volatile e difetti olfattivi. Aggiunte Necessaria: nessuna Necessaria: lieviti Enologia a basso impatto Inoculo diretto di lieviti selezionati Inoculare il mosto con una quantità significativa di lieviti selezionati Reidratare appropriatamente i lieviti in quantità adeguate (15-25 g/hL) Inoculare la sospensione di lieviti reidratati nel mosto da fermentare Controllo temperatura selezionati Necessaria: lieviti selezionati Enologia a basso impatto Attivazione di colture starter di lieviti selezionati Attivare lo sviluppo dei lieviti 24 ore prima, in un’aliquota di mosto, in modo da accelerare la fermentazione ed avere un’azione dominante rispetto agli altri microrganismi. Preparare 12-24 ore prima una porzione di mosto equivalente al 5-10% del volume finale Dopo aver reidratato in maniera appropriata il lievito secco, inoculare questa porzione con 200-400g/hL di lievito Dopo 12-24 ore, utilizzare la porzione in fermentazione per inoculare l’intero volume di mosto. Controllo temperature Quadro normativo: L’utilizzo di lieviti selezionati è consentito dalla maggior parte degli standard privati Documenti correlati Nota tecnica: i nutrienti del lievito e le loro differenti funzioni Suggerimento pratico: aggiunta di levito con l’attivazione Schede informative: # lieviti selezionati Commenti: Chi non desidera utilizzare colture commerciali di lievito, può sempre contare sulla fermentazione spontanea. Dato che il ceppo dominante ha caratteristiche sconosciute, questa pratica può dare risultati qualitativamente incerti. Se la popolazione indigena è bassa - condizioni positive - la fermentazione può aver bisogno di qualche giorno prima di avere inizio. Per evitare in parte questi problemi, una tecnica enologica per promuovere la fermentazione spontanea, consiste nel prendere una serie di piccoli volumi di mosto proveniente da diversi vigneti e scegliere quello da utilizzare come coltura starter sulla base di risultati analitici e sensoriali. Le moderne tecnologie rendono piuttosto economico questo sistema di produzione in azienda del lievito selezionato, con l’obiettivo di ottenere culture indigene pure per l’inoculo dei mosti al posto dell’utilizzo di preparati commerciali.
2.2.4.2. Gestione dell’azoto Principli I mosti biologici presentano, in generale, un più basso contenuto di APA (Azoto Prontamente Assimilabile) rispetto a quelli derivanti da viticoltura convenzionale. Inoltre, un uso ridotto di sostanze come l’ SO 2 in fase pre-fermentativa può indurre una maggiore contaminazione microbica del mosto, riducendo la disponibilità di azoto per Saccharomyces cerevisiae. Come regola generale, la necessità dei lieviti è di 200-300 mg/L di APA per completare tranquillamente la fermentazione (le esigenze di azoto aumentano con l’aumentare del contenuto in zucchero). Così com’è importante la quantità di APA, lo sono altrettanto anche i momenti di disponibilità dell’azoto. Il lievito ha bisogno di un minimo di APA all’inizio della fermentazione per sviluppare un adeguato numenro di cellule, ma vi è bisogno di APA anche al termine della fase di crescita esponenziale in modo da rafforzare le cellule stesse sino alla fine fermentazione. Nutrienti azotati all’inizio della fermentazione vengono consigliati solamente per mosti con bassissimo APA (
- Page 77 and 78: Fig. 41: Moderne presse pneumatiche
- Page 79 and 80: Fig. 43: Vinificazione in bianco -
- Page 81 and 82: 2.1.4.2. Riduzione del contenuto di
- Page 83 and 84: 2.1.4.4. Eliminazione delle protein
- Page 85 and 86: 2.1.4.6. Mezzi di Separazione dei t
- Page 87 and 88: Pratiche di vinificazione Decantazi
- Page 89 and 90: co. Quando la degradazione biologic
- Page 91 and 92: 2.1.5.1. Avvio della fermentazione
- Page 93 and 94: 2.1.5.2. Gestione dell’azoto Prin
- Page 95 and 96: Pratiche di vinificazione Enologia
- Page 97 and 98: Nelle produzioni biologiche, il mos
- Page 99 and 100: La crescita incontrollata di batter
- Page 101 and 102: La perdita di qualità può essere
- Page 103 and 104: te, che non è stato eliminato in p
- Page 105 and 106: dei fenoli, avviene utilizzando gen
- Page 107 and 108: 2.1.7.3. Stabilizzazione tartarica
- Page 109 and 110: 2.1.8. Filtrazione e imbottigliamen
- Page 111 and 112: Fig. 50: Filtrazione tangenziale Fi
- Page 113 and 114: 2.1.8.3.Imbottigliamento Principi I
- Page 115 and 116: seconda del polimero plastico e del
- Page 117 and 118: La vinificazione di vini biologici
- Page 119 and 120: 2.2.3.1. Aggiunte di conservantI Pr
- Page 121 and 122: Fig. 62: Tini di fermentazione per
- Page 123 and 124: conseguente estrazione e aumento si
- Page 125 and 126: ifica. L’aggiunta di enzimi pecto
- Page 127: 2.2.4.1. Inizio della fermentazione
- Page 131 and 132: 2.2.4.4. Arricchimenti Principi L
- Page 133 and 134: 2.2.5. Macerazione Fig. 67: Vini ro
- Page 135 and 136: Pratiche di vinificazione Estesa La
- Page 137 and 138: 2.2.5.3. Gestione dell’estrazione
- Page 139 and 140: 2.2.5.4. Serbatoi di macerazione Pr
- Page 141 and 142: 2.2.5.5. Torchiatura della vinaccia
- Page 143 and 144: 2.2.6.1. Fermentazione Malolattica
- Page 145 and 146: 2.2.6.3. Contatto con le fecce Prin
- Page 147 and 148: 2.2.6.5. Affinamento in legno Princ
- Page 149 and 150: 2.2.7. Chiarifiche e Stabilizzazion
- Page 151 and 152: 2.2.7.2. Stabilizzazione della fraz
- Page 153 and 154: 2.2.7.4. Coadiuvanti di chiarifica
- Page 155 and 156: 2.2.8.1. Filtrazione sgrossante Pri
- Page 157 and 158: 2.2.8.3. Aggiunta di conservanti Pr
- Page 159 and 160: Fig. 78: Imbottigliatrice per picco
- Page 161 and 162: Bibliografia: Adams, D. O. and Liya
- Page 163 and 164: Suzzi, G. and Romano, P. (1982) Ind
- Page 165 and 166: • Normativa esistente: Conformit
- Page 167 and 168: Indipendentemente dal tipo di sporc
- Page 169 and 170: Trattamento del mosto: Quando si vu
- Page 171 and 172: di questo additivo. La parte di SO
- Page 173 and 174: Quando la fermentazione è condotta
- Page 175 and 176: Tiamina: Si raccomanda l’aggiunta
- Page 177 and 178: Temperatura Questa variabile influe
128<br />
Pratiche enologiche<br />
Enologia a impatto<br />
zero<br />
Fermentazione<br />
spontanea<br />
(so<strong>la</strong>mente <strong>per</strong><br />
mosti non contaminati)<br />
Lasciare che <strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione naturale<br />
dei lieviti presenti nel<br />
grappolo si sviluppi<br />
e domini <strong>la</strong> fermentazione<br />
Controllo tem<strong>per</strong>ature<br />
Controllo sviluppo<br />
aci<strong>di</strong>tà vo<strong>la</strong>tile e<br />
<strong>di</strong>fetti olfattivi.<br />
Aggiunte<br />
Necessaria: nessuna<br />
Necessaria: lieviti<br />
Enologia a basso impatto<br />
Inoculo <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> lieviti<br />
selezionati<br />
Inocu<strong>la</strong>re il mosto con una<br />
quantità significativa <strong>di</strong> lieviti<br />
selezionati<br />
Reidratare appropriatamente<br />
i lieviti in quantità adeguate<br />
(15-25 g/hL)<br />
Inocu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> sospensione <strong>di</strong><br />
lieviti reidratati nel mosto da<br />
fermentare<br />
Controllo tem<strong>per</strong>atura<br />
selezionati Necessaria: lieviti<br />
selezionati<br />
Enologia a basso impatto<br />
Attivazione <strong>di</strong> colture starter<br />
<strong>di</strong> lieviti selezionati<br />
Attivare lo sviluppo dei lieviti<br />
24 ore prima, in un’aliquota<br />
<strong>di</strong> mosto, in modo da accelerare<br />
<strong>la</strong> fermentazione ed<br />
avere un’azione dominante<br />
rispetto agli altri microrganismi.<br />
Preparare 12-24 ore prima<br />
una porzione <strong>di</strong> mosto equivalente<br />
al 5-10% del volume<br />
finale<br />
Dopo aver reidratato in<br />
maniera appropriata il lievito<br />
secco, inocu<strong>la</strong>re questa porzione<br />
con 200-400g/hL <strong>di</strong> lievito<br />
Dopo 12-24 ore, utilizzare <strong>la</strong><br />
porzione in fermentazione <strong>per</strong><br />
inocu<strong>la</strong>re l’intero volume <strong>di</strong><br />
mosto.<br />
Controllo tem<strong>per</strong>ature<br />
Quadro normativo:<br />
L’utilizzo <strong>di</strong> lieviti selezionati è consentito dal<strong>la</strong> maggior parte degli standard privati<br />
Documenti<br />
corre<strong>la</strong>ti<br />
Nota tecnica: i<br />
nutrienti del lievito<br />
e le loro <strong>di</strong>fferenti<br />
funzioni<br />
Suggerimento pratico:<br />
aggiunta <strong>di</strong><br />
levito con l’attivazione<br />
Schede<br />
informative:<br />
# lieviti selezionati<br />
Commenti: Chi non desidera utilizzare colture commerciali <strong>di</strong> lievito, può sempre contare sul<strong>la</strong> fermentazione<br />
spontanea. Dato che il ceppo dominante ha caratteristiche sconosciute, questa pratica può dare risultati<br />
qualitativamente incerti. Se <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione in<strong>di</strong>gena è bassa - con<strong>di</strong>zioni positive - <strong>la</strong> fermentazione può aver<br />
bisogno <strong>di</strong> qualche giorno prima <strong>di</strong> avere inizio.<br />
Per evitare in parte questi problemi, una tecnica enologica <strong>per</strong> promuovere <strong>la</strong> fermentazione spontanea, consiste<br />
nel prendere una serie <strong>di</strong> piccoli volumi <strong>di</strong> mosto proveniente da <strong>di</strong>versi vigneti e scegliere quello da utilizzare<br />
come coltura starter sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong> risultati analitici e sensoriali. Le moderne tecnologie rendono piuttosto<br />
economico questo sistema <strong>di</strong> produzione in azienda del lievito selezionato, con l’obiettivo <strong>di</strong> ottenere culture<br />
in<strong>di</strong>gene pure <strong>per</strong> l’inoculo dei mosti al posto dell’utilizzo <strong>di</strong> preparati commerciali.