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gen-mar 2013 - Consorzio Marina di San Nicola

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Perio<strong>di</strong>co d’informazione sulle attività del <strong>Consorzio</strong> <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> S. <strong>Nicola</strong> - Anno VII - Numero 22 - Gennaio/Marzo <strong>2013</strong><br />

Un incontro…<br />

con finale<br />

a sorpresa<br />

6 8 9 12<br />

<br />

“Le nostre<br />

proposte<br />

all’assemblea”<br />

<br />

La cultura<br />

dell’ambiente<br />

<br />

“La nostra attività<br />

a tutela<br />

<strong>di</strong> cani e gatti”<br />

<br />

“Il mio gioiello<br />

per il Papa”


GENNAIO/MARZO <strong>2013</strong><br />

Anno VII - Numero 22<br />

inQUESTOnumero<br />

EDITORIALI<br />

4 Cani... poche e semplici norme da rispettare<br />

IN PRIMO PIANO<br />

4 Smontato il chiosco <strong>di</strong> via Tre Pesci<br />

5 Un incontro... con fi nale a sorpresa<br />

ATTIVITÀ<br />

6 “Le nostre proposte all’assemblea”<br />

7 La Sagra del Carciofo<br />

TERRITORIO<br />

8 La cultura dell’ambiente<br />

AMBIENTE<br />

9 “La nostra attività a tutela <strong>di</strong> cani e gatti”<br />

10 LAVORI IN CORSO... E ALTRE NOTIZIE<br />

11 DAL COMUNE<br />

ARTE & CULTURA<br />

12 “Il mio gioiello per il Papa”<br />

14 LETTERE E SEGNALAZIONI<br />

CONSORZIO<br />

Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> informazione sulle attività<br />

del <strong>Consorzio</strong> <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> S. <strong>Nicola</strong><br />

Distribuzione gratuita<br />

Registrazione al Tribunale <strong>di</strong> Civitavecchia<br />

n. 9/07 del 07/06/2007<br />

EDITORE: <strong>Consorzio</strong> <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> S. <strong>Nicola</strong><br />

Via della Luna, 1/A - 00055 La<strong>di</strong>spoli (Roma)<br />

Tel./Fax 06.99270003 - 06.99270817<br />

www.consorziosannicola.it<br />

E-mail: info@consorziosannicola.it<br />

DIRETTORE RESPONSABILE:<br />

ROBERTO TURBITOSI<br />

<strong>di</strong>rettore@consorziosannicola.it<br />

GRAFICA e STAMPA:<br />

ARTI GRAFICHE LAURIA s.n.c<br />

Via Aldo Moro, 53/55 - La<strong>di</strong>spoli (Roma)<br />

Tel. 06.9911895 - Fax 06.99226098<br />

E-mail: info@artigrafichelauria.191.it<br />

www.artigrafichelauria.com<br />

Questo numero è stato chiuso in redazione<br />

giovedì 28 <strong>mar</strong>zo <strong>2013</strong>


il fondo del <strong>di</strong>rettore<br />

e<strong>di</strong>toriali<br />

CANI… POCHE E SEMPLICI LE NORME DA RISPETTARE<br />

Tra le opere che il Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione<br />

intende realizzare a <strong>San</strong><br />

<strong>Nicola</strong> nel <strong>2013</strong>, quin<strong>di</strong><br />

previste nel preventivo<br />

<strong>di</strong> spese per l’anno corrente, c’è<br />

una seconda “area cani”.<br />

E’ innegabile come la prima, realizzata<br />

quattro anni fa in via del Sole,<br />

sia stata e sia tuttora molto gra<strong>di</strong>ta<br />

e utilizzata dai possessori <strong>di</strong> cani...<br />

provenienti non solo dal nostro comprensorio<br />

ma anche oltre i suoi confini.<br />

Cioè da zone che evidentemente<br />

non godono <strong>di</strong> spazi appositamente<br />

de<strong>di</strong>cati e ben mantenuti come quello consortile. Segno <strong>di</strong> cultura<br />

e <strong>di</strong> civiltà nonché <strong>di</strong> amore verso i nostri “amici” a quattro zampe,<br />

il “Parco dei cani” <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> è una <strong>di</strong> quelle iniziative che contribuiscono<br />

a rappresentare questa località come “fiore all’occhiello”<br />

del territorio comunale <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli.<br />

Ciò detto, sempre rimanendo in argomento, dobbiamo purtroppo rilevare<br />

che ancora oggi è molto <strong>di</strong>ffusa la brutta abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> non raccogliere<br />

le deiezioni che i cani abbandonano lungo le strade, sui <strong>mar</strong>ciapie<strong>di</strong><br />

e nelle aree ver<strong>di</strong>. E ciò nonostante nel territorio consortile siano<br />

<strong>di</strong>slocate alcune decine <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori dove prelevare, gratuitamente, gli<br />

appositi sacchetti. Distributori che recentemente il <strong>Consorzio</strong> ha anche<br />

rinnovato laddove, specie vicino al <strong>mar</strong>e, la salse<strong>di</strong>ne aveva fatto il suo<br />

effetto. A parte, quin<strong>di</strong>, la preghiera che il <strong>Consorzio</strong> rinnova, a tutti i<br />

possessori <strong>di</strong> cani, <strong>di</strong> raccogliere le loro feci, approfitto dell’occasione<br />

per rendere noto che da qualche tempo, a La<strong>di</strong>spoli, sono in perlustrazione<br />

pattuglie <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>e zoofile, in borghese, preposte a controllare<br />

che i padroni dei cani, nella loro conduzione e gestione degli animali,<br />

rispettino le norme vi<strong>gen</strong>ti. E in caso contrario contestano e verbalizzano.<br />

Si tratta <strong>di</strong> poche norme, molto semplici, che già ho avuto modo <strong>di</strong><br />

ricordare su un altro perio<strong>di</strong>co locale <strong>di</strong> cui sono <strong>di</strong>rettore responsabile<br />

e che qui <strong>di</strong> seguito cercherò <strong>di</strong> riassumere.<br />

A regolare la materia è soprattutto l’Or<strong>di</strong>nanza del 3 <strong>mar</strong>zo 2009,<br />

emessa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali<br />

(Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 68 del 23 <strong>mar</strong>zo), concernente<br />

la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. Una Or<strong>di</strong>nanza<br />

che ha introdotto sostanziali novità rispetto a quelle emanate<br />

nel passato e in particolare ha eliminato l’elenco <strong>di</strong> “razze pericolose”,<br />

privo <strong>di</strong> riferimento scientifico in letteratura <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina veterinaria, in<br />

quanto non è possibile stabilire il rischio <strong>di</strong> una maggiore aggressività<br />

dei cani in base alla loro razza o ai loro incroci. E’ quin<strong>di</strong> necessario<br />

soffer<strong>mar</strong>si su ciò che la vi<strong>gen</strong>te normativa, specie – come detto –<br />

l’or<strong>di</strong>nanza del 2009, prescrive in or<strong>di</strong>ne alla “Responsabilità civile e<br />

penale dei proprietari dei cani”. Ai fini della prevenzione del rischio<br />

<strong>di</strong> aggressione da parte <strong>di</strong> cani, l’Or<strong>di</strong>nanza ha attribuito un ruolo<br />

fondamentale alla responsabilità dei proprietari. Il proprietario <strong>di</strong> un<br />

cane, infatti, è sempre responsabile del benessere e del controllo del<br />

4 Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

proprio animale, pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei<br />

danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose.<br />

Viene inoltre introdotto per la prima volta l’obbligo <strong>di</strong> utilizzare sempre<br />

e in ogni luogo il guinzaglio a una misura non superiore a metri<br />

1,50 per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al<br />

pubblico – fatte salve le aree per cani in<strong>di</strong>viduate dai Comuni – e <strong>di</strong><br />

avere sempre con sé la museruola (rigida o morbida) da applicare<br />

in caso <strong>di</strong> potenziale pericolo, nonché l’obbligo <strong>di</strong> affidare il proprio<br />

animale solo a persone in grado <strong>di</strong> gestirlo. Il proprietario e il detentore<br />

devono, inoltre, assumere informazioni sulle caratteristiche<br />

fisiche ed etologiche dei cani e sulle normative in vigore.<br />

E’ fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne<br />

le feci e avere con sé strumenti idonei a tale raccolta.<br />

Il richiamo al rispetto <strong>di</strong> queste norme – a parte l’igiene dell’ambiente<br />

come anche la pulizia e il decoro del territorio – è altresì<br />

motivato dal fatto che anche a <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> le guar<strong>di</strong>e zoofile faranno<br />

certamente capolino, se non l’hanno già fatto. A buon inten<strong>di</strong>tor…<br />

ROBERTO TURBITOSI<br />

SMONTATO IL CHIOSCO<br />

DI VIA TRE PESCI<br />

Il chiosco <strong>di</strong> via Tre Pesci, così come previsto, è stato fi nalmente<br />

smontato. Si attendono ora tutte le necessarie autorizzazioni<br />

da parte delle competenti autorità per eff ettuare<br />

il rimontaggio della struttura nella sua nuova collocazione.<br />

Qualcuno si è chiesto come mai il manufatto fosse ancora “in<br />

loco” nonostante l’annuncio dato in <strong>gen</strong>naio con il titolo sulla<br />

copertina del precedente “Consorziato” e ripetuto in testa al relativo<br />

articolo all’interno. Ebbene, a parte l’idea <strong>di</strong> parafrasare un<br />

noto proverbio popolare, il titolo “L’Epifania il chiosco s’è portata<br />

via” fu deciso nel momento in cui venne raggiunto l’accordo tra il<br />

<strong>Consorzio</strong> e il concessionario del chiosco per lo spostamento del<br />

manufatto dalla originaria posizione a una posizione più defi lata<br />

e laterale, così da liberare la visuale verso <strong>mar</strong>e. Accordo sancito<br />

dalla fi rma <strong>di</strong> un apposito<br />

protocollo d’in- La situazione oggi<br />

tesa. Firmato l’accordo,<br />

quin<strong>di</strong>, lo spostamento<br />

vero e proprio è potuto<br />

avvenire solo dopo il<br />

superamento <strong>di</strong> alcune<br />

problematiche <strong>di</strong> carattere<br />

tecnico.


INprimoPIANO<br />

Un incontro… con fi nale a sorpresa<br />

Il presidente Ton<strong>di</strong>nelli convoca i fi rmatari <strong>di</strong> una lettera con richiesta <strong>di</strong> chiarimenti in merito alla occupazione,<br />

da parte <strong>di</strong> una società costruttrice, <strong>di</strong> un’area in via Venere fi no ad allora utilizzata come giar<strong>di</strong>no. Ma mentre<br />

è in corso la riunione giunge in sala, non invitata, la consigliera comunale Franca Asciutto. Ed ecco cosa accade…<br />

Sabato 16 febbraio ha<br />

avuto luogo, presso il<br />

centro sociale-ricreativo<br />

<strong>di</strong> via della Luna, una riunione<br />

tra Roberto Ton<strong>di</strong>nelli e<br />

alcuni consorziati. Incontro voluto<br />

e organizzato dallo stesso presidente<br />

del <strong>Consorzio</strong> dopo aver<br />

ricevuto una raccolta <strong>di</strong> fi rme,<br />

una ventina, dove si chiedevano<br />

chiarimenti in merito alla occupazione<br />

da parte <strong>di</strong> una società<br />

costruttrice <strong>di</strong> un’area verde <strong>di</strong> via<br />

Venere, per lunghi anni utilizzata<br />

come giar<strong>di</strong>no per i consorziati.<br />

I convocati erano esclusivamente<br />

i fi rmatari della petizione<br />

e l’incontro sarebbe dovuto avvenire<br />

negli uffi ci del <strong>Consorzio</strong>.<br />

Ma la concomitanza con un<br />

altro impegno, e precisamente<br />

una verifi ca da parte del Collegio<br />

sindacale, ha comportato lo spostamento<br />

della riunione presso<br />

l’attiguo centro consortile.<br />

Evidentemente la voce si era<br />

così <strong>di</strong>ff usa nel comprensorio<br />

tantoché alla riunione erano presenti,<br />

oltre ai fi rmatari (neanche<br />

tutti), anche altri consorziati.<br />

E’ stata quella l’occasione per<br />

il presidente <strong>di</strong> chiarire, carte<br />

uffi ciali alla mano, che quell’appezzamento<br />

<strong>di</strong> terreno non è e<br />

non è mai stato un verde pubblico:<br />

i ver<strong>di</strong> pubblici del comprensorio,<br />

infatti, sono tutti e<br />

solo quelli già trasferiti con atto<br />

notarile, nell’anno 1977, al Comune<br />

<strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli. Tantomeno<br />

tale area rientra tra quelle che<br />

i lottizzatori Odescalchi hanno<br />

trasferito al <strong>Consorzio</strong> nel 2012,<br />

sempre con atto notarile, come<br />

strade e parcheggi.<br />

Quin<strong>di</strong>, presidente, che natura<br />

ha quel terreno?<br />

“Si tratta <strong>di</strong> un’area che, sebbene<br />

utilizzata per decenni come<br />

verde a <strong>di</strong>sposizione del <strong>Consorzio</strong>,<br />

era ed è <strong>di</strong> proprietà privata,<br />

appartenente alla stessa particella<br />

catastale già vincolata dalla So-<br />

printendenza con vincolo provvisorio,<br />

rinnovato anno per anno,<br />

poi defi nitivamente sbloccata, in<br />

parte, nell’anno 2002. Il vincolo<br />

permanente, com’è noto, fu apposto<br />

sulla gran parte dell’area ad<br />

eccezione della striscia a forma <strong>di</strong><br />

elle a confi ne con la strada, dove<br />

la società acquirente ha in corso<br />

<strong>di</strong> costruzione e <strong>di</strong> ultimazione<br />

un complesso e<strong>di</strong>lizio”.<br />

Ma durante la riunione è<br />

accaduto qualcosa. Ce ne vuole<br />

parlare?<br />

“Certamente – annuisce Ton<strong>di</strong>nelli<br />

–. Si è presentata, senza<br />

essere stata invitata, una consi-<br />

gliera comunale <strong>di</strong> opposizione,<br />

la signora Franca Asciutto,<br />

certamente avvertita da alcuni<br />

consorziati. A questo punto mi<br />

fermavo e invitavo la signora ad<br />

uscire dalla sala in quanto si trattava<br />

<strong>di</strong> una riunione consortile,<br />

quin<strong>di</strong> privata e non pubblica,<br />

riguardante un argomento consortile,<br />

da me indetta per incontrare<br />

i consorziati fi rmatari <strong>di</strong><br />

quella petizione. Facevo presente<br />

oltretutto che non poteva essere<br />

consentita la presenza <strong>di</strong> un politico<br />

a una settimana dalle elezioni<br />

nazionali”.<br />

E cosa è accaduto?<br />

“La signora Asciutto si rifi<br />

utava <strong>di</strong> uscire dalla sala, asserendo<br />

che in qualità <strong>di</strong> consi-<br />

gliere comunale aveva il <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> presenziare a quella riunione.<br />

Io riba<strong>di</strong>vo la natura privata del<br />

<strong>Consorzio</strong> e delle sue riunioni,<br />

richiamando la prerogativa che<br />

ci ha sempre contrad<strong>di</strong>stinti nei<br />

decenni ovvero la chiusura a ogni<br />

ingerenza, al nostro interno, della<br />

politica e dei suoi rappresentanti”.<br />

Qual è stata la reazione della<br />

consigliera?<br />

“Non ha inteso dar seguito al<br />

mio invito, sollecitandomi anzi a<br />

chia<strong>mar</strong>e i Carabinieri. E ancora<br />

una volta ho invitato la signora a<br />

uscire, avvertendo lei e tutti i presenti<br />

che in caso contrario sarei<br />

uscito io, ponendo fi ne alla riunione.<br />

All’ennesimo suo rifi uto,<br />

ho <strong>di</strong>chiarato chiuso l’incontro,<br />

ho preso tutte le mie carte e ho<br />

lasciato la sala”.<br />

Certamente sul suo comportamento,<br />

presidente, ha inciso<br />

l’atteggiamento che la signora<br />

Asciutto ha assunto ormai da<br />

anni, e continua a mantenere,<br />

nei confronti del <strong>Consorzio</strong> e<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutta la comunità <strong>di</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>. Non è così?<br />

“Mai in precedenza – osserva<br />

Ton<strong>di</strong>nelli – alcun politico, sia <strong>di</strong><br />

maggioranza che <strong>di</strong> opposizione,<br />

si è comportato così nei confronti<br />

della citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>.<br />

Un atteggiamento inspiegabile,<br />

fatto <strong>di</strong> ostilità e continue aggres-<br />

sioni su ogni e qualsiasi iniziativa<br />

messa in atto dal <strong>Consorzio</strong>:<br />

dai parcheggi a pagamento alla<br />

nuova sede <strong>di</strong> via della Luna, dai<br />

lavori <strong>di</strong> messa a norma degli<br />

impianti elettrici al nuovo arredo<br />

urbano in via Tre Pesci. Ma la<br />

principale battaglia che la consigliera<br />

comunale sta conducendo<br />

ai danni della comunità consortile<br />

è quella <strong>di</strong> voler perseguire a<br />

tutti i costi la chiusura e quin<strong>di</strong> lo<br />

scioglimento del <strong>Consorzio</strong> per<br />

presunta scadenza dei termini <strong>di</strong><br />

convenzione”.<br />

E su questo fronte lei e il<br />

Cda come vi ponete?<br />

“Confortati dal supporto della<br />

quasi totalità dei consorziati,<br />

<strong>di</strong>amo le più ampie assicurazioni<br />

che lotteremo fi no in fondo con<br />

tutti i mezzi a <strong>di</strong>sposizione e in<br />

tutte le se<strong>di</strong> opportune perché il<br />

<strong>Consorzio</strong> abbia ancora lunga<br />

vita, richiamando agli impegni<br />

assunti con i rispettivi programmi,<br />

presentati nella campagna<br />

elettorale per le amministrative<br />

del 2012, tutte le forze politiche<br />

sia <strong>di</strong> maggioranza che <strong>di</strong> opposizione,<br />

compresa quella a cui appartiene<br />

la signora Asciutto, che<br />

così facendo <strong>di</strong>sattende quanto<br />

previsto nel programma del suo<br />

gruppo riguardo al mantenimento<br />

del <strong>Consorzio</strong> e, se necessario,<br />

alla mo<strong>di</strong>fi ca dell’articolo 9 della<br />

Convenzione <strong>di</strong> lottizzazione,<br />

laddove sono in<strong>di</strong>cati i termini<br />

perché possa avvenire il trasferimento<br />

al Comune del nostro<br />

comprensorio. Termine fi ssato,<br />

com’è noto, al raggiungimento<br />

del 100% della e<strong>di</strong>fi cazione complessiva<br />

prevista nel Piano <strong>di</strong> lottizzazione<br />

e cioè alla realizzazione<br />

della cubatura massima consentita<br />

nel comprensorio stesso”.<br />

Ma tale circostanza si è verifi<br />

cata?<br />

“Ad oggi – conclude il presidente<br />

– questo termine non è<br />

stato ancora raggiunto”.<br />

Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

5


attività<br />

“Le nostre proposte all’assemblea”<br />

Intervista al presidente del Cda sul preventivo <strong>2013</strong> e in particolare sulla parte straor<strong>di</strong>naria<br />

che prevede stanziamenti necessari ad aggiornare l’impianto <strong>di</strong> videosorveglianza,<br />

siste<strong>mar</strong>e i <strong>di</strong>ssesti stradali, acquistare giochi in legno per bambini e istituire un fondo cassa consortile.<br />

Ton<strong>di</strong>nelli, poi, si sofferma sui rapporti con la municipalizzata Flavia Acque<br />

Giusta convocazione<br />

del presidente Roberto<br />

Ton<strong>di</strong>nelli,<br />

avrà luogo domenica<br />

7 aprile, alle ore 9 in seconda<br />

convocazione, l’assemblea or<strong>di</strong>naria<br />

annuale dei soci del <strong>Consorzio</strong><br />

presso il centro socialericreativo<br />

<strong>di</strong> via della Luna.<br />

All’or<strong>di</strong>ne del giorno l’approvazione<br />

dei bilanci, consuntivo<br />

2012 e preventivo <strong>2013</strong>, nonché<br />

le ratifi che delle nomine dei due<br />

nuovi consiglieri Luigi Eusepi e<br />

Antonio Biselli, rispettivamente<br />

subentrati per cooptazione ai<br />

<strong>di</strong>missionari Clau<strong>di</strong>o Falcioni e<br />

Ennio Palanti.<br />

Quest’anno il preventivo <strong>2013</strong>,<br />

come si può vedere nel fascicolo<br />

inviato unitamente alla lettera <strong>di</strong><br />

convocazione, è sud<strong>di</strong>viso in due<br />

parti: or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria.<br />

Sorvolando sulla parte or<strong>di</strong>naria,<br />

praticamente scontata,<br />

incontriamo il presidente<br />

Ton<strong>di</strong>nelli per soff er<strong>mar</strong>ci con<br />

6 Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

lui sulla parte straor<strong>di</strong>naria,<br />

cioè quella riguardante quattro<br />

stanziamenti che il Cda propone<br />

e sottopone all’approvazione<br />

dell’assemblea.<br />

Di che si tratta, presidente?<br />

“Innanzitutto parliamo dello<br />

stanziamento <strong>di</strong> 60mila euro<br />

per la revisione e certifi cazione<br />

dell’impianto <strong>di</strong> videosorveglianza.<br />

Stanziamento necessario<br />

anzi inderogabile per poter<br />

procedere ai lavori <strong>di</strong> ripristino<br />

e ammodernamento nonché<br />

alla manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

del sistema, che ricor<strong>di</strong>amo<br />

venne installato nel 2007, completo<br />

<strong>di</strong> tutte le forniture, la manodopera<br />

necessaria, la messa<br />

in servizio, il collaudo e la certifi<br />

cazione a garanzia della corrispondenza<br />

delle installazioni<br />

e della frequenza <strong>di</strong> esercizio,<br />

certifi cazione rilasciata da una<br />

società specializzata del settore<br />

e autorizzata dall’Ente Poste. La<br />

stessa società che ha eff ettuato<br />

una perizia strumentale<br />

sugli impianti e che<br />

ha stilato una relazione<br />

tecnica dettagliata,<br />

uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità,<br />

e ciò al fi ne <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

le migliori<br />

soluzioni atte al<br />

superamento<br />

<strong>di</strong> tutte quelle<br />

problematiche<br />

che oggi impe<strong>di</strong>scono<br />

il regolare<br />

funzionamento<br />

dell’intero sistema <strong>di</strong> telecamere”.<br />

Quali problematiche?<br />

“Quelle dovute alle interferenze<br />

causate dai radar dell’aeroporto<br />

<strong>di</strong> Fiumicino e delle<br />

stazioni militari a nord <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli.<br />

Poi c’è il problema dell’impe<strong>di</strong>mento<br />

costituito dalle alberature<br />

del comprensorio, la cui<br />

folta presenza e in particolare<br />

l’altezza raggiunta in questi anni<br />

non consentono più alle onde<br />

ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong> trasmettere regolarmente<br />

il segnale da una zona<br />

all’altra. Per il primo inconveniente<br />

bisogna intervenire sulle<br />

apparecchiature elettroniche già<br />

esistenti, provvedere all’acquisto<br />

e alla messa in funzione <strong>di</strong><br />

nuove apparecchiature integrative<br />

nonché, infi ne, agire sulle<br />

frequenze dei ra<strong>di</strong>ocollegamenti;<br />

per il secondo inconveniente,<br />

quello rappresentato dagli alberi<br />

<strong>di</strong> alto fusto, bisogna intervenire<br />

con la potatura e, all’occorrenza,<br />

con l’innalzamento delle<br />

palifi cazioni che sostengono le<br />

telecamere”.<br />

Una problematica altrettanto<br />

pressante è quella dei <strong>di</strong>ssesti<br />

presenti in molte strade<br />

del comprensorio…<br />

“Esattamente – conferma il<br />

presidente –. Qui lo stanziamento<br />

è <strong>di</strong> 52mila euro e riguarda il<br />

rifacimento del manto <strong>di</strong> asfalto<br />

in <strong>di</strong>verse zone <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>,<br />

lavoro ormai ur<strong>gen</strong>te e anch’esso<br />

inderogabile, più volte rinviato<br />

nel tempo. Non poche le strade<br />

dove i <strong>di</strong>ssesti, principalmente<br />

dovuti alle ra<strong>di</strong>ci dei pini lungo<br />

le banchine, hanno raggiunto <strong>di</strong>mensioni<br />

pericolose per la viabilità,<br />

come accade ad esempio in<br />

via Giove”.<br />

In che consistono esattamente<br />

questi lavori?<br />

“Essi prevedono la fresatura<br />

del vecchio manto stradale, la<br />

rimozione delle ra<strong>di</strong>ci, il trasporto<br />

a <strong>di</strong>scarica delle risulte, il ripristino<br />

del sottofondo stradale,<br />

la posa <strong>di</strong> circa 7 cm. <strong>di</strong> asfalto<br />

grosso, cioè bynder, e <strong>di</strong> circa 3<br />

cm. <strong>di</strong> asfalto fi no, ovvero tappetino<br />

<strong>di</strong> rifi nitura.<br />

Sarà suffi ciente lo stanziamento<br />

proposto?<br />

“Dopo una stima <strong>di</strong> massima<br />

dei costi, riteniamo che nel <strong>2013</strong>,<br />

se non proprio tutta, una buona<br />

parte della rete viaria <strong>di</strong>ssestata<br />

potrà essere sistemata”.<br />

Troviamo poi 20mila euro<br />

per l’acquisto <strong>di</strong> giochi per<br />

bambini e nuovi arre<strong>di</strong> da installare<br />

nei giar<strong>di</strong>ni consortili.<br />

Ce ne parla, presidente?<br />

“Da qualche tempo riceviamo<br />

segnalazioni da parte dei<br />

consorziati circa la necessità <strong>di</strong><br />

rinnovare e incrementare le attrezzature<br />

nei parchi del comprensorio.<br />

Proponiamo pertanto<br />

<strong>di</strong> acquistare nuovi giochi in legno<br />

per bambini ad integrazione<br />

<strong>di</strong> quelli già esistenti e, in taluni<br />

casi, in sostituzione <strong>di</strong> quelli ormai<br />

obsoleti. Contiamo inoltre<br />

<strong>di</strong> potenziare il numero delle<br />

panchine e <strong>di</strong> altri arre<strong>di</strong> nelle<br />

zone ver<strong>di</strong> e in quelle pedonali”.<br />

Infi ne registriamo lo stanziamento<br />

<strong>di</strong> 100mila euro destinato<br />

ad “Incremento dei<br />

Fon<strong>di</strong> consortili”. Di che si tratta?<br />

“E’ uno stanziamento proposto<br />

appositamente per istituire<br />

un fondo cassa del <strong>Consorzio</strong>,<br />

fi no a oggi inesistente, necessario<br />

a far fronte, per quanto riguarda<br />

almeno l’anno <strong>2013</strong>, all’impegno,


che il <strong>Consorzio</strong> andrà a sottoscrivere<br />

con la Flavia Acque, <strong>di</strong><br />

estinguere in sei anni il debito<br />

nei confronti della municipalizzata<br />

per oneri <strong>di</strong> fognatura e<br />

depurazione 2010, 2011 e 2012”.<br />

Un argomento, questo, che<br />

negli ultimi tempi ha <strong>gen</strong>erato<br />

polemiche o quantomeno<br />

malintesi e sul quale, quin<strong>di</strong>,<br />

è opportuno soff er<strong>mar</strong>ci… Ci<br />

spiega esattamente come stanno<br />

le cose?<br />

“Certamente – osserva Ton<strong>di</strong>nelli<br />

–. Mi fa molto piacere<br />

puntualizzarlo, anche se l’ho già<br />

fatto in più occasioni. Ma, come<br />

si <strong>di</strong>ce, non è mai troppa la necessità<br />

<strong>di</strong> chiarezza, anche perché<br />

va innanzitutto smentita la<br />

voce circa un addebito ulteriore<br />

ai consorziati per poter pagare<br />

questi benedetti canoni. Così<br />

non è assolutamente! I canoni<br />

sono solo e soltanto quelli già<br />

dovuti dai consorziati e già ad<br />

essi richiesti, salvo il 2012 il cui<br />

addebito avverrà nella terza rata<br />

<strong>2013</strong>. Il nuovo stanziamento <strong>di</strong><br />

100mila euro per la costituzione<br />

<strong>di</strong> un fondo cassa consortile aiuterà<br />

il <strong>Consorzio</strong>, solo in questa<br />

fase, a far fronte alla prima rata<br />

del cosiddetto Piano <strong>di</strong> rientro<br />

ovvero dell’impegno da sottoscrivere<br />

con la Flavia Acque.<br />

Ma quando la situazione si sarà<br />

normalizzata, e riteniamo lo sarà<br />

già nel 2014, ciascun consorziato<br />

avrà pagato esattamente ciò<br />

che doveva pagare e i 100mila<br />

euro saranno accantonati, ripeto,<br />

come fondo cassa, una sorta<br />

<strong>di</strong> polmone utile a favorire la gestione<br />

del <strong>Consorzio</strong>, quantomeno<br />

per controbilanciare i fi siologici<br />

ritar<strong>di</strong> nei pagamenti delle<br />

quote specie da parte <strong>di</strong> alcuni<br />

complessi condominiali”.<br />

Quest’anno, relativamente<br />

ai tributi comunali, ci sono comunque<br />

novità. Ma quali, presidente?<br />

“Come si legge nella situazione<br />

patrimoniale troviamo<br />

tra i debiti le somme <strong>di</strong><br />

euro 187.713,92, 217.820,65 e<br />

231.565,00, rispettivamente per<br />

gli anni 2010, 2011 e 2012. Questi<br />

ultimi (2012), pur inseriti<br />

a consuntivo come debito per<br />

competenza, non sono stati ancora<br />

fatturati al <strong>Consorzio</strong> dalla<br />

municipalizzata né, ovviamente,<br />

LA SAGRA DEL CARCIOFO<br />

Da venerdì 5 a domenica 7 aprile si svolgerà a La<strong>di</strong>spoli<br />

la 63ª Sagra del carciofo romanesco, 7ª Fiera nazionale,<br />

organizzata dall’Amministrazione comunale con la<br />

collaborazione della Pro loco e con il patrocinio della Regione<br />

Lazio e della Provincia <strong>di</strong> Roma. E domenica 7 si chiuderà anche<br />

la “Bi-settimana gastronomica”. L’iniziativa, giunta alla 16ª<br />

e<strong>di</strong>zione, dà modo <strong>di</strong> accedere a 12 ristoranti locali e mangiare,<br />

a prezzo fi sso e contenuto, tutti menù a base <strong>di</strong> carciofo.<br />

richiesti ai consorziati come ho<br />

poc’anzi precisato. Poi troviamo<br />

il conguaglio 2010-2011 <strong>di</strong> euro<br />

15.590,46 dovuto a un aumento<br />

della tariff a avvenuto con decorrenza<br />

01.07.2010, aumento<br />

comunicato al <strong>Consorzio</strong> dalla<br />

Flavia Acque solo a <strong>di</strong>cembre<br />

2012. Ciò premesso, va precisato<br />

che fi no allo scorso anno i tributi<br />

erano inseriti, come richiesta<br />

ai consorziati, nella terza rata<br />

dell’anno successivo a quello a<br />

cui i tributi stessi si riferivano,<br />

rata avente scadenza 30 luglio<br />

per i consorziati singoli e 8 settembre<br />

per i condomìni”.<br />

E invece cos’è accaduto?<br />

“E’ accaduto che, a seguito<br />

dell’improvvida iniziativa <strong>di</strong> alcuni<br />

consorziati che hanno inviato<br />

una lettera alla Flavia Acque e alla<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, il <strong>Consorzio</strong>,<br />

su invito del Comune e della stessa<br />

Flavia Acque, si vede costretto<br />

da quest’anno ad adeguarsi alle<br />

scadenze <strong>di</strong> pagamento vi<strong>gen</strong>ti a<br />

La<strong>di</strong>spoli dove gli utenti del servizio<br />

versano gli oneri <strong>di</strong> fognatura<br />

e depurazione ogni tre mesi<br />

unitamente ai consumi idrici. I<br />

consorziati, quin<strong>di</strong>, dovranno<br />

attività<br />

versare nel <strong>2013</strong> al <strong>Consorzio</strong>, oltre<br />

ai tributi del 2012, un acconto<br />

sui tributi del <strong>2013</strong> ad ogni scadenza<br />

trimestrale, con partenza,<br />

quest’anno, dalla seconda rata ovvero<br />

dal primo pagamento dopo<br />

l’approvazione del bilancio. Di<br />

fatto i consorziati nell’anno <strong>2013</strong><br />

avranno un doppio addebito per<br />

tributi comunali, 2012 più <strong>2013</strong>,<br />

oltre a contribuire alla necessaria<br />

creazione <strong>di</strong> un fondo cassa <strong>di</strong><br />

100mila euro, come detto, per far<br />

fronte al pagamento <strong>di</strong> una quota<br />

della esposizione con la Flavia<br />

Acque, <strong>di</strong> cui al citato Piano <strong>di</strong><br />

rientro”.<br />

“E va qui precisato – conclude<br />

il presidente – che tale Piano <strong>di</strong> rientro<br />

verrà fi rmato dal sottoscritto<br />

solo contestualmente all’altro<br />

Piano <strong>di</strong> rientro dove sarà il sindaco<br />

ad impegnarsi nei confronti<br />

del <strong>Consorzio</strong> per il pagamento<br />

del debito <strong>di</strong> oltre 317mila euro<br />

che al 31.12.2012 il Comune vanta<br />

nei nostri confronti”.<br />

Ringraziamo delle precisazioni<br />

il presidente Ton<strong>di</strong>nelli,<br />

che in assemblea potrà essere<br />

ancor più esaustivo su questi argomenti.<br />

Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

7


territorio<br />

La cultura dell’ambiente<br />

Non si può più accettare che la cementifi cazione continui<br />

ad aggre<strong>di</strong>re il territorio sottraendo terreni alle campagne,<br />

quin<strong>di</strong> all’agricoltura e alla produttività. È perciò necessario,<br />

nel realizzare eventuali nuove e<strong>di</strong>fi cazioni, ricorrere a soluzioni<br />

meno invasive e più rispettose della natura che ci circonda<br />

Scorrendo la stampa locale si osserva<br />

che, sempre più spesso, l’attenzione<br />

è rivolta verso la necessità<br />

<strong>di</strong> tutelare il territorio – coste,<br />

aree protette, campagne, fossi – dai mali<br />

che lo minacciano, alcuni dovuti a fattori<br />

naturali, come l’erosione <strong>mar</strong>ina e altri<br />

dovuti a fattori umani, come l’inquinamento<br />

delle falde acquifere o la depaupe-<br />

razione delle campagne. Questi richiami<br />

non giungono quin<strong>di</strong> a caso perché ogniqualvolta<br />

l’abitato si estende tanto rapidamente,<br />

occupando le aree ver<strong>di</strong> e le campagne<br />

fertili, ne consegue che, in poco<br />

tempo, il territorio viene aggre<strong>di</strong>to dalla<br />

cementifi cazione, con tutte le conseguenze<br />

che ne derivano: pochi spazi ver<strong>di</strong>, incremento<br />

demografi co abnorme, traffi co e<br />

via <strong>di</strong>cendo; in pochi anni un’espansione<br />

massiccia dell’abitato ha ormai occupato<br />

la maggior parte del territorio e continua<br />

a espandersi nei terreni agricoli, sottratti<br />

così alla produttività.<br />

Soprattutto laddove le città nascono<br />

8 Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

e si sviluppano senza un centro storico,<br />

sia esso un borgo antico o un castello,<br />

che rappresenti un riferimento <strong>di</strong> identità<br />

per la citta<strong>di</strong>nanza, i criteri che guidano<br />

l’espansione sono quelli dell’ur<strong>gen</strong>za <strong>di</strong><br />

costruire, <strong>di</strong> realizzare profi tti e <strong>di</strong> rispondere<br />

alla necessità del momento. Allora<br />

prendere la <strong>di</strong>stanza dalla terra <strong>di</strong>venta un<br />

obbligo e l’emancipazione dalla campagna<br />

<strong>di</strong>venta un traguardo: chi, come nella<br />

Ferrara del Cinquecento, costruirebbe<br />

una città alternando centri abitati e terreni<br />

coltivati? Chi rinuncerebbe a e<strong>di</strong>fi care<br />

quanto è possibile per lasciare spazio a<br />

giar<strong>di</strong>ni e parchi pubblici integrati nell’a-<br />

bitato? Tra<strong>di</strong>zionalmente città e campagna<br />

vengono contrapposte, assegnando<br />

alla prima il primato della vita associata,<br />

dei luoghi <strong>di</strong> governo e della cultura, e alla<br />

campagna l’umile compito <strong>di</strong> produrre il<br />

cibo e i beni fondamentali. E’ ovvio che,<br />

se la città fagocita la campagna circostante,<br />

questo rapporto viene a cadere insieme<br />

all’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente.<br />

I tempi cambiano rapidamente e l’ag-<br />

glomerato urbano può <strong>di</strong>ventare facilmente<br />

un luogo anonimo e privo <strong>di</strong> quell’identità<br />

<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza che scaturisce non<br />

tanto dalla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> spazi e <strong>di</strong> modelli<br />

abitativi ma soprattutto dal pensare al<br />

luogo in cui si vive come a qualcosa che<br />

ci appartiene e a cui si appartiene, anche<br />

oltre la soglia <strong>di</strong> casa propria. Ecco il punto<br />

in cui cultura e ambiente si incontrano<br />

e possono <strong>gen</strong>erare uno scambio virtuoso<br />

<strong>di</strong> conoscenze e <strong>di</strong> caratteristiche. Già arrivano<br />

molti segnali <strong>di</strong> un possibile accorciamento<br />

delle <strong>di</strong>stanze tra i due mon<strong>di</strong>,<br />

quello urbano e quello rurale, ma è necessario<br />

che si smetta <strong>di</strong> aggre<strong>di</strong>re il territorio<br />

con la cementifi cazione e si guar<strong>di</strong><br />

alle più recenti e meno invasive<br />

proposte abitative.<br />

Il contrasto che, soprattutto<br />

nello scorso secolo, ha contrapposto<br />

natura e cultura va forse ora<br />

verso una soluzione e si guarda<br />

alla natura non più come alla con<strong>di</strong>zione<br />

primitiva da cui liberarsi<br />

ma come alla con<strong>di</strong>zione pri<strong>mar</strong>ia<br />

dell’esistenza. Così anche le città,<br />

che per anni sono state pensate<br />

come sequenze sconfi nate <strong>di</strong> costruzioni,<br />

ormai si possono pensare in<br />

modo nuovo, coniugando l’abitato con gli<br />

spazi ver<strong>di</strong> in una logica che vede i confi ni<br />

non tanto come trincee <strong>di</strong> separazione ma<br />

piuttosto come linee <strong>di</strong> <strong>di</strong>ff erenziazione,<br />

oltre le quali un <strong>di</strong>ff erente stile <strong>di</strong> vita è<br />

rispettato e forse anche ammirato, in una<br />

costruzione <strong>di</strong> identità civica che fonda le<br />

nuove società che crescono.<br />

Simonetta Ricasoli


ambiente<br />

“La nostra attività a tutela <strong>di</strong> cani e gatti”<br />

Le consorziate animaliste, Petra Gilgert e Valentina Cavallo, ci raccontano cosa è accaduto<br />

negli ultimi mesi nella gestione delle colonie feline locali e nel soccorso ai randagi<br />

La mattina dell’8 febbraio<br />

alcune persone<br />

ci hanno segnalato<br />

la presenza <strong>di</strong> tre cani<br />

<strong>di</strong> taglia piccola sul prato in<br />

via Orione. In seguito abbiamo<br />

scoperto essere una femmina<br />

in calore seguita da due maschi.<br />

La femmina aveva una zampetta<br />

dolorante quin<strong>di</strong> l’abbiamo<br />

presa e portata dalla veterinaria,<br />

la dott. Federica Davia, che<br />

ha l’ambulatorio qui a <strong>Marina</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>. La piccolina non<br />

aveva microchip ed era molto<br />

Petra Gilgert porta dei gattini<br />

a un veterinario <strong>di</strong> Roma<br />

impaurita e infreddolita. Abbiamo<br />

quin<strong>di</strong> preso i due maschi<br />

e, dopo aver appurato che<br />

anche loro erano sprovvisti <strong>di</strong><br />

microchip, li abbiamo tenuti<br />

una notte nella casetta <strong>di</strong> legno<br />

del <strong>Consorzio</strong>. Il giorno dopo<br />

li abbiamo rilasciati nel luogo<br />

da dove siamo certe fossero<br />

venuti. E in eff etti, dopo averli<br />

fatti scendere dall’auto, si sono<br />

incamminati velocemente<br />

verso la loro casa. La femmina<br />

è rimasta per due giorni dalla<br />

veterinaria, poi per qualche<br />

tempo è stata <strong>gen</strong>tilmente ospitata<br />

da una consorziata e infi ne<br />

è stata adottata da una famiglia<br />

che si sta prendendo cura <strong>di</strong> lei.<br />

Naturalmente prima <strong>di</strong> portarla<br />

nella sua nuova casa è stata<br />

sterilizzata (la sterilizzazione è<br />

stata fi nanziata dall’associazione<br />

tedesca “Tierhilfe-Süden”).<br />

Riguardo ai gatti randagi,<br />

negli ultimi tre mesi abbiamo<br />

lavorato molto a <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> per<br />

sterilizzare i gatti <strong>di</strong> vari gruppi.<br />

Su segnalazione<br />

del signor Clau<strong>di</strong>o<br />

abbiamo scoperto<br />

in via Mercurio<br />

un gruppo <strong>di</strong> una<br />

decina <strong>di</strong> gatti: li<br />

abbiamo catturati<br />

e fatti sterilizzare<br />

tutti tranne un<br />

maschietto che ancora<br />

non si è fatto<br />

prendere. Un altro<br />

gruppo <strong>di</strong> randagi<br />

è presente a via del<br />

Granchio, anche<br />

qui una decina e anche qui abbiamo<br />

provveduto alle sterilizzazioni,<br />

ma manca ancora una<br />

femmina che fi no ad ora non<br />

siamo riusciti a catturare.<br />

Chie<strong>di</strong>amo cortesemente a<br />

tutti i consorziati <strong>di</strong> segnalarci<br />

quando vedono o trovano dei<br />

gatti che non sono stati ancora<br />

sterilizzati; quelli già sterilizzati<br />

li potete facilmente riconoscere<br />

perché hanno un orecchio senza<br />

la punta. Questo inverno, inoltre,<br />

sono stati abbandonati due gattini<br />

dentro un trasportino… li<br />

hanno lasciati vicino a un cassonetto<br />

a via dei Pesci. Vi preghiamo<br />

<strong>di</strong> contattarci se avete delle<br />

<strong>di</strong>ffi coltà con i vostri animaletti,<br />

una soluzione si trova sempre…<br />

Ma non abbandonateli in strada!<br />

E a tutti voi che temete che,<br />

a causa del nostro “lavoro”, non<br />

vi siano più gatti, spieghiamo<br />

matematicamente perché è impossibile<br />

che ciò accada.<br />

C’è la convinzione, soprattutto<br />

in alcuni proprietari <strong>di</strong> cane e<br />

gatte, che almeno una volta nella<br />

vita, debbano fare una cucciolata.<br />

Ogni femmina, cane o gatto,<br />

produrrebbe una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa<br />

sei cuccioli. Se la metà sono<br />

femmine (tre) anche queste, nel<br />

giro <strong>di</strong> un paio d’anni, avranno<br />

messo al mondo altri 18 cuccioli.<br />

Dopo altri due anni anche le<br />

nove giovani cane/gatte avranno<br />

partorito altri 54 nuovi animaletti.<br />

Passano altri due anni<br />

e i proprietari ritengono che sia<br />

ormai ora che anche le 27 cane/<br />

gatte della terza <strong>gen</strong>erazione abbiano<br />

i loro bei cuccioli: ecco che<br />

162 pallette <strong>di</strong> pelo vengono alla<br />

luce. Ancora altri due anni: 81<br />

cane/gatte hanno partorito 486<br />

cani/gatti che cercano un nuovo<br />

SCAMBIO DI COGNOME<br />

Valentina Cavallo con uno dei<br />

randagi trovati a <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong><br />

proprietario. Sono così passati 10<br />

anni dal primo della serie <strong>di</strong> parti:<br />

in questo calcolo nessuna delle<br />

mamme pelose ha prodotto più<br />

<strong>di</strong> una cucciolata, ma nonostante<br />

ciò la cifra totale degli animali è<br />

quasi cinquecentuplicata.<br />

Siete sicuri che sia così facile<br />

trovare tutte queste persone<br />

desiderose <strong>di</strong> adottare questi<br />

animali? In Italia si calcolano<br />

150mila nuovi cani abbandonati<br />

ogni anno… e nessuno sa<br />

quanti siano i gatti, ma probabilmente<br />

almeno tre volte,<br />

quin<strong>di</strong> 450mila, rispetto al numero<br />

dei cani.<br />

Siete ancora del parere che<br />

ogni cana o gatta debba fare i cuccioli<br />

almeno una volta nella vita?<br />

Quin<strong>di</strong>, dateci una mano ad<br />

evitare che nascano altri randagi!<br />

Petra Gilgert<br />

e Valentina Cavallo<br />

articolo titolato “Cani e gatti... cosa è successo negli ulti-<br />

L’ mi mesi?”, pubblicato sul precedente “Consorziato”, era a<br />

firma – oltre che <strong>di</strong> Petra Gilgert – <strong>di</strong> Valentina Cavallo e non<br />

Valentina Salvatori. Ci scusiamo dell’errore con le interessate.<br />

Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

9


LAVORIinCORSO<br />

ANTONIO BISELLI NEO-CONSIGLIERE<br />

TESSERA DEL CONSORZIATO<br />

10 Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

...e altre notizie<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione ha<br />

provveduto alla nomina, per cooptazione,<br />

del consigliere <strong>di</strong>missionario<br />

Ennio Palanti. La scelta è<br />

ricaduta sul consorziato Antonio<br />

Biselli, residente a <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> dal<br />

1989, professionalmente impegnato<br />

nel campo della ristorazione.<br />

La nomina <strong>di</strong> Antonio Biselli come<br />

quella <strong>di</strong> Luigi Eusepi, anch’egli subentrato<br />

sempre per cooptazione<br />

al <strong>di</strong>missionario Clau<strong>di</strong>o Falcioni a<br />

fine <strong>2013</strong>, verranno sottoposte a<br />

ratifica nella prossima assemblea<br />

del 7 aprile.<br />

Il Cda ha intenzione <strong>di</strong> istituire la cosiddetta “Tessera del Consorziato”<br />

ovvero un tesserino personalizzato per nucleo famigliare<br />

che <strong>di</strong>a la possibilità, ad esempio, <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> particolari convenzioni<br />

tra il <strong>Consorzio</strong> e altri Enti (come ad esempio la nostra<br />

nuova banca, la BCC, oppure il prestigioso hotel “La Posta Vecchia”),<br />

<strong>di</strong> partecipare gratuitamente ad eventuali manifestazioni a<br />

pagamento o comunque limitate ai soli consorziati <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong><br />

o fare ingresso in luoghi chiusi e/o riservati ai soli consorziati,<br />

come ad esempio il “Parco dei cani” <strong>di</strong> via del Sole. L’iniziativa<br />

è tuttora allo stu<strong>di</strong>o del Cda, che ne darà presto una più precisa<br />

informativa ai consorziati.<br />

PARCHEGGI A PAGAMENTO<br />

Allegati alla convocazione dell’assemblea del 7 aprile sono stati<br />

anche inviati agli aventi <strong>di</strong>ritto il regolamento dei “Parcheggi a pagamento<br />

<strong>2013</strong>” e lo stampato <strong>di</strong> richiesta delle tessere. Richiesta<br />

che, con la consegna, avviene da parte della società Gir presso la<br />

sede consortile <strong>di</strong> via della Luna 1/A nei seguenti giorni: 2, 9, 16,<br />

23, 30 <strong>mar</strong>zo e 10 agosto dalle ore 10 alle ore 12; dal 3 aprile al 25<br />

maggio e dall’8 luglio al 3 agosto il lunedì, il mercoledì e il sabato<br />

dalle ore 10 alle ore 12; dal 27 maggio al 6 luglio tutti i giorni, escluso<br />

<strong>mar</strong>tedì e festivi, dalle ore 10 alle ore 12.<br />

CONVENZIONE CON “LA POSTA VECCHIA”<br />

Ricor<strong>di</strong>amo ai consorziati che è in vigore già dall’estate 2011, stipulata<br />

tra il <strong>Consorzio</strong> e la “Pellicano Hotels”, società proprietaria<br />

degli alberghi esclusivi Relais&Chateau “Il Pellicano” <strong>di</strong> Porto Ercole<br />

e “La Posta Vecchia” <strong>di</strong> Palo Laziale – La<strong>di</strong>spoli, una convenzione<br />

riservata ai soli soci consorziati, le cui con<strong>di</strong>zioni sono in visione<br />

presso la sede consortile.


BUONE NOTIZIE<br />

PER LA NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> Stato si è finalmente pronunciato sulla vicenda del<br />

“project financing” per la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri<br />

a La<strong>di</strong>spoli.<br />

“Il risultato è positivo per il proseguimento della pratica – spiega il sindaco<br />

Crescenzo Paliotta – il proponente iniziale è stato riammesso<br />

ma alle con<strong>di</strong>zioni proposte dalla <strong>di</strong>tta competitrice. Questo significa<br />

che la procedura può riprendere con l’affidamento dei lavori alla <strong>di</strong>tta<br />

ricorrente ma con il vantaggio per l’Amministrazione comunale <strong>di</strong><br />

avere a <strong>di</strong>sposizione ancora cubature da realizzare, oltre quella già<br />

prevista per ottenere in cambio la realizzazione della caserma”.<br />

MAI PIÙ CIRCHI A LADISPOLI<br />

SENZA NUOVE AREE<br />

“Con la partenza anticipata da La<strong>di</strong>spoli del circo Orfei, decisa<br />

con un’or<strong>di</strong>nanza dal sindaco Crescenzo Paliotta, si è chiuso un<br />

capitolo particolarmente controverso che ha suscitato le legittime<br />

perplessità dei citta<strong>di</strong>ni che ricordavano come esista dal 1995 un<br />

regolamento comunale che vieta gli spettacoli con animali”. A parlare<br />

è l’assessore Pierlucio Latini, il quale ha aggiunto: “Possiamo<br />

assicurare che da questo momento, fino a che non sarà in<strong>di</strong>viduato<br />

uno spazio idoneo ad accogliere gli spettacoli viaggianti, a<br />

La<strong>di</strong>spoli non saranno più ospitati circhi”.<br />

In collaborazione con le associazioni degli animalisti, l’Amministrazione<br />

comunale ha pre<strong>di</strong>sposto un nuovo regolamento che, dopo<br />

i vari passaggi nelle commissioni consiliari, sarà portato alla ratifica<br />

del Consiglio comunale.<br />

MANUTENZIONE STRADE<br />

Sono iniziati a La<strong>di</strong>spoli gli interventi per la ripavimentazione <strong>di</strong> alcune<br />

strade, quelle che presentano <strong>di</strong>ssesti più evidenti, compreso<br />

il relativo sottofondo.<br />

NUOVI INDIRIZZI E-MAIL AL PALAZZETTO<br />

Con l’avvento del nuovo sito web istituzionale www.comune.la<strong>di</strong>spoli.rm.gov.it<br />

sono cambiati tutti gli in<strong>di</strong>rizzi e-mail del palazzetto<br />

comunale. E’ rimasto invariato il prefisso ovvero la parte che precede<br />

il simbolo @, normalmente nome.cognome, mentre la parte<br />

mo<strong>di</strong>ficata è quella che segue il simbolo. La vecchia <strong>di</strong>citura uguale<br />

per tutti comunela<strong>di</strong>spoli.it è <strong>di</strong>ventata comune.la<strong>di</strong>spoli.rm.gov.it,<br />

sempre uguale per tutti.<br />

PISTE CICLOPEDONALI<br />

Conclusi i lavori nel tratto <strong>di</strong> via Primo<br />

Mantovani, mentre si avviano alla fase<br />

conclusiva quelli relativi a via Clau<strong>di</strong>a e<br />

via delle Folaghe.<br />

SCUOLA ELEMENTARE<br />

DI SAN NICOLA<br />

Dopo le strutture in cemento armato,<br />

sono terminate, in tempi record,<br />

le tamponature esterne e interne.<br />

In questi giorni sono iniziate<br />

le lavorazioni relative agli impianti<br />

tecnologici (elettrico e termoidraulico).<br />

Ad oggi i lavori stanno<br />

procedendo rispettando il quadro<br />

economico.<br />

FOTOVOLTAICO SULLE SCUOLE<br />

TEATRO<br />

COMUNALE<br />

Procedono i lavori interni<br />

relativi alle murature e agli<br />

impianti. L’Amministrazione<br />

comunale è impegnata<br />

nella ricerca dei finanziamenti<br />

per gli arre<strong>di</strong> interni<br />

e le opere <strong>di</strong> finitura.<br />

ISOLA ECOLOGICA<br />

Completato il primo<br />

impianto dei<br />

sei appaltati (scuola<br />

via Fratelli Ban<strong>di</strong>era).<br />

Non sono state<br />

necessarie ulteriori<br />

somme rispetto a<br />

quelle preventivate.<br />

Lavori conclusi. Il quadro economico è stato rispettato. Non sono<br />

state necessarie ulteriori somme rispetto a quelle preventivate.<br />

NUOVO CAMPO DI CALCIO<br />

Siamo rientrati in possesso dell’area <strong>di</strong> cantiere. L’ufficio tecnico<br />

sta procedendo alla verifica del progetto esecutivo prima dell’in<strong>di</strong>zione<br />

della nuova gara d’appalto.<br />

CENTRO ANZIANI DI VIA MILANO<br />

Si è avviata la pratica, dopo il voto del Consiglio comunale, per<br />

il completamento della ristrutturazione e per l’affidamento dei<br />

lavori.<br />

ASILO NIDO AL MIAMI<br />

DALcomune<br />

Completate le indagini sismologiche. Si è in attesa dell’autorizzazione<br />

sismica da parte della Regione Lazio per poter iniziare i lavori.<br />

Gen/Mar <strong>2013</strong> 11


arte&cultura<br />

“Il mio gioiello per il Papa”<br />

Intervista a 360 gra<strong>di</strong> con il consorziato Clau<strong>di</strong>o Franchi, maestro orafo, creatore dell’anello<br />

piscatorio <strong>di</strong> Benedetto XVI. Il professionista, che è fi glio d’arte, ci racconta la storia del prezioso monile<br />

indossato dal <strong>San</strong>to Padre e del prestigioso incarico allora ricevuto per realizzarlo<br />

Clau<strong>di</strong>o Franchi, orafo, storico<br />

dell’arte e restauratore, ha ricevuto<br />

l’onore e l’onere <strong>di</strong> fregiarsi<br />

<strong>di</strong> una delle commissioni più<br />

prestigiose per un artista: l’ideazione e la<br />

realizzazione dell’anello <strong>di</strong> Benedetto XVI.<br />

L’orafo romano, fi glio d’arte, è da molti anni<br />

un consorziato, e intervistarlo è per noi<br />

motivo <strong>di</strong> orgoglio e sod<strong>di</strong>sfazione. Abbiamo<br />

così deciso <strong>di</strong> farci svelare i segreti<br />

dell’epocale commissione…<br />

Clau<strong>di</strong>o Franchi<br />

Com’è arrivato a ricevere la commissione<br />

per l’anello del pescatore? C’è un<br />

concorso?<br />

“Il Vaticano nella sua storia ha sempre<br />

fornito incarichi a persone che oltre<br />

alla statura morale fossero in grado <strong>di</strong><br />

destreggiare conoscenze umanistiche e<br />

tecniche da trasferire nelle opere liturgiche<br />

e artistiche. Come orafo e storico<br />

dell’arte e d’orefi ceria rappresentavo bene<br />

queste esi<strong>gen</strong>ze, alle quali si aggiungeva il<br />

fatto <strong>di</strong> appartenere a una famiglia storica<br />

<strong>di</strong> ar<strong>gen</strong>tieri e l’incarico istituzionale <strong>di</strong><br />

vicepresidente della prestigiosa Associazione<br />

Romana Orafi . In particolare, per<br />

quest’ultima carica, si delineava il conferimento<br />

simbolico alla Scuola Orafa Romana,<br />

rinsaldando gli antichi rapporti tra<br />

la <strong>San</strong>ta Sede e la colonia prestigiosa degli<br />

orafi romani che tra Settecento e Ottocento<br />

hanno esportato nel mondo intero il<br />

linguaggio del bello”.<br />

12 Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

Prima <strong>di</strong> Benedetto XVI da quanto<br />

tempo l’anello del pescatore non veniva<br />

adottato?<br />

“L’uso previsto dal rituale della <strong>di</strong>struzione<br />

dell’anello del pescatore impe<strong>di</strong>sce<br />

una corretta ricostruzione storica. Sulla<br />

base dei pochi documenti riscontrabili si<br />

ha notizia del mandato <strong>di</strong> pagamento da<br />

parte della <strong>San</strong>ta Sede per due orafi , Domenico<br />

Arcieri e Andrea Bal<strong>di</strong>ni, orafi che<br />

fi gurano nei registri vaticani dal 1821 al<br />

1830 per aver fornito lavori <strong>di</strong> gioielleria<br />

e anelli piscatori. Dopo questa data non si<br />

hanno altre notizie, sebbene sia auspicabile<br />

una più approfon<strong>di</strong>ta ricerca in tal senso”.<br />

Com’è avvenuto il processo creativo?<br />

Ha avuto libertà espressiva nella realizzazione?<br />

Il cofanetto con, a sinistra,<br />

l’anello <strong>di</strong> foggia classica e, a destra,<br />

l’anello <strong>di</strong> foggia contemporanea.<br />

Il Vaticano li ha commissionati<br />

entrambi e il Papa ha scelto il primo<br />

“La fase della ricerca storica è stata propedeutica<br />

alla fase formale della progettazione.<br />

Nel primo colloquio con il Maestro delle<br />

Celebrazioni, Sua Eccellenza Mons. Piero<br />

Marini, mi è stata fornita l’in<strong>di</strong>cazione legata<br />

alla prassi rituale: l’anello doveva essere semplicemente<br />

la rappresentazione del <strong>San</strong> Pietro<br />

pescatore. Di fronte a tale chiara richiesta<br />

mi sono permesso <strong>di</strong> avanzare alcune ipotesi<br />

complementari a quella in<strong>di</strong>cata dal Maestro<br />

delle Celebrazioni, ipotesi che avrebbero previsto<br />

l’ausilio <strong>di</strong> ulteriori simboli a raff orzare<br />

il potenziale comunicativo dell’anello. La<br />

conseguenza <strong>di</strong> tale lavoro è stata la scelta<br />

<strong>di</strong> una categoria <strong>di</strong> simboli, alcuni dei qua-<br />

li – come il pesce – suggeriti <strong>di</strong>rettamente<br />

da Mons. Marini. Questa complessa ricerca<br />

storica e progettuale è culminata con l’elaborazione<br />

<strong>di</strong> due proposte: un anello <strong>di</strong> foggia<br />

contemporanea e uno classico”.<br />

Può spiegare questo percorso progettuale<br />

e il relativo valore simbolico?<br />

“I due anelli racchiudono due millenni<br />

<strong>di</strong> cultura romana in un <strong>di</strong>alogo che investe<br />

il mondo orafo capace <strong>di</strong> interpretare<br />

i segni della liturgia della bellezza della<br />

Chiesa. Il loro valore simbolico è legato alla<br />

complessità dei co<strong>di</strong>ci espressivi in<strong>di</strong>viduati<br />

nella fase iniziale della ricerca e della<br />

progettazione. Rispetto agli anelli prodotti<br />

nel passato, quelli sottoposti a Benedetto<br />

XVI si <strong>di</strong>stinguevano proprio per l’ine<strong>di</strong>ta<br />

veste narrativa: nella parte superiore in<br />

rilievo si evidenzia l’immagine <strong>di</strong> Pietro<br />

nell’atto della pesca nel lago <strong>di</strong> Tiberiade,<br />

evidente riferimento alla pesca miracolosa<br />

come metafora della parola <strong>di</strong> Gesù<br />

e dell’obbe<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> Pietro. In tal senso il<br />

Pietro pescatore rappresenta il ruolo <strong>di</strong><br />

ministero del Pontefi ce e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> Vicario<br />

<strong>di</strong> Pietro. La fi gura <strong>di</strong> Pietro è ispirata alla<br />

Sibilla Cumana presente nella volta Sistina<br />

e opera <strong>di</strong> Michelangelo: la torsione policletea<br />

della fi gura michelangiolesca esalta<br />

la forza espressa nell’atto del tenere il libro,<br />

metafora del potere della Parola; pari forza<br />

viene esercitata dal <strong>San</strong> Pietro nell’atto della<br />

pesca miracolosa. L’ispirazione michelangiolesca<br />

è il debito verso l’antico Maestro,<br />

Il maestro Franchi a lavoro


L’anello piscatorio <strong>di</strong> Papa Benedetto XVI<br />

ma anche valore <strong>di</strong> insegnamento nel saper<br />

rappresentare i linguaggi simbolici della<br />

fede cristiana. Nell’anello la fi gura <strong>di</strong> Pietro<br />

tende verso la cornice nella quale troviamo<br />

della ampie baccellature, metafora<br />

del colonnato <strong>di</strong> <strong>San</strong> Pietro ed espressione<br />

dell’invenzione berniniana, che prevedeva<br />

il colonnato della piazza come abbraccio<br />

della grande madre Chiesa. Così, questa<br />

relazione rinvia al rapporto tra Benedetto<br />

XVI e i fedeli accolti sul sagrato della piazza.<br />

I due pesci del gambo dell’anello sono<br />

metafora del segno più antico della cultura<br />

cristiana delle origini, simbolo dell’acrostico<br />

cristologico (Gesù Cristo Figlio <strong>di</strong> Dio<br />

Salvatore). Come il simbolo del pesce rappresenta<br />

l’idea dell’origine del ruolo della<br />

Chiesa, così i due pesci sono il sostegno del<br />

racconto del pescatore. Infi ne, nella parte<br />

interna, a completare la <strong>di</strong>mensione simbolica<br />

<strong>di</strong> una ridotta architettura <strong>di</strong> simboli,<br />

sta il traforo del <strong>di</strong>segno del sagrato della<br />

piazza. A chiudere il percorso progettuale<br />

sta la croce del pallio (altro segno recuperato<br />

dalla tra<strong>di</strong>zione da Benedetto XVI),<br />

inserita nella parte terminale del gambo,<br />

alla congiunzione delle code dei pesci”.<br />

Perché Benedetto XVI ha scelto l’anello<br />

<strong>di</strong> foggia classica?<br />

“E’ noto che Benedetto XVI sia stato<br />

defi nito papa teologo: ciò implica una forte<br />

relazione tra gli aspetti <strong>di</strong> cultura teologica<br />

e il valore dei simboli, da sempre espressione<br />

potente della Fede cristiana nella produzione<br />

dei manufatti <strong>di</strong> funzione liturgica<br />

e artistica da parte della <strong>San</strong>ta Sede. I due<br />

anelli si muovono in questa <strong>di</strong>rezione, riqualifi<br />

cando i valori <strong>di</strong> comunicazione<br />

dei simboli come messaggio universale e<br />

fi sso nel tempo. L’apprezzamento per l’intero<br />

percorso progettuale si è concretizza-<br />

to nell’acquisizione <strong>di</strong> entrambi i modelli:<br />

mentre uno è stato indossato costantemente,<br />

l’altro viene conservato in Vaticano, in<br />

un’adeguata sede museale”.<br />

Com’é stato realizzato l’anello? Quali sono<br />

state le varie fasi della lavorazione? Qual<br />

è stato in quelle fasi l’intervento del Papa?<br />

“Il processo <strong>di</strong> realizzazione dell’anello<br />

ha previsto varie fasi: la prima relativa alla<br />

ricerca storica, con l’obiettivo <strong>di</strong> comprendere<br />

quale fosse il signifi cato e la natura<br />

formale <strong>di</strong> questo particolare oggetto che<br />

da sempre s’identifi ca con il pontifi cato ed<br />

è ricco <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione che risale al XIII<br />

secolo. Poi, sulla base delle ricerche, si è lavorato<br />

su alcune proposte progettuali basate<br />

sulla trasformazione dei simboli sopradescritti<br />

in forma signifi cante. La parte sperimentale<br />

è valsa la realizzazione <strong>di</strong> oltre<br />

un centinaio <strong>di</strong> bozzetti, modelli e prove in<br />

cera e in ar<strong>gen</strong>to, fi no alla redazione fi nale,<br />

operazioni che hanno visto al lavoro non<br />

solo il sottoscritto ma valenti professionisti<br />

come Stefano Ricci, architetto e designer,<br />

Adolfo, Roberto ed Elisa Franchi, Roberto<br />

Benedetti per la ricerca storica delle fonti.<br />

Giunti alla sintesi <strong>di</strong> due modelli, uno <strong>di</strong><br />

chiara ispirazione contemporanea e l’altro<br />

classico, sono stati presentati al <strong>San</strong>to Padre<br />

che ha scelto quello <strong>di</strong> foggia classica”.<br />

Si è letto che l’anello non verrebbe<br />

<strong>di</strong>strutto ma, eventualmente, “biff ato”…<br />

Cosa vuol <strong>di</strong>re esattamente?<br />

“Gli anelli del passato sono stati <strong>di</strong>strutti<br />

perché la funzione <strong>di</strong> sigillo ne imponeva<br />

tale destinazione al fi ne <strong>di</strong> evitare<br />

falsifi cazioni, stante l’uso che se ne faceva<br />

per bollare gli atti solenni. L’anello <strong>di</strong> Benedetto<br />

XVI non ha la funzione <strong>di</strong> sigillo e la<br />

<strong>di</strong>struzione non necessita. Per essere fedeli<br />

al rituale ci si è limitati a biff arlo, ovvero<br />

praticare un segno a croce sulla parte relativa<br />

alla fi gura <strong>di</strong> <strong>San</strong> Pietro. Ciò equivale a<br />

defi nirne la fi ne del pontifi cato”.<br />

Perché lei si è espresso affi nché l’anello<br />

non venisse <strong>di</strong>strutto come previsto<br />

dal rituale?<br />

“La comunicazione che si è occupata<br />

<strong>di</strong> questo tema (mi riferisco al salvataggio<br />

dell’anello) ha contribuito a fare un po’ <strong>di</strong><br />

confusione. Colgo l’occasione per spiegare<br />

il mio punto <strong>di</strong> vista. Non mi sono mai posto<br />

l’onere <strong>di</strong> fornire suggerimenti alla <strong>San</strong>ta<br />

Sede. Raggiunto dalla stampa e chiamato<br />

a fornire un’opinione sul tema del destino<br />

dell’anello, ho voluto signifi care ciò che il<br />

rituale prevedeva in antico e ciò che l’anello<br />

<strong>di</strong> Benedetto rappresenta. L’evidente <strong>di</strong>versità<br />

esistente tra uso <strong>di</strong> sigillo (per gli anelli<br />

antichi) e valore simbolico, privo <strong>di</strong> funzioni<br />

pratiche come quella <strong>di</strong> sigillare atti uf-<br />

arte&cultura<br />

fi ciali per l’anello <strong>di</strong> Benedetto XVI, mi ha<br />

portato a fornire l’ipotesi più coerente con<br />

quello che doveva essere il destino dell’anello,<br />

perché stabilito dal Vaticano e non<br />

certo dal sottoscritto. La biff atura risponde<br />

alle esi<strong>gen</strong>ze rituali ma al contempo lascia<br />

intatto l’anello che potrà così continuare a<br />

porsi come veicolo <strong>di</strong> una metamorfosi costante<br />

che consente alle <strong>gen</strong>erazioni umane<br />

<strong>di</strong> misurarsi e interpretare il Mistero <strong>di</strong><br />

Cristo e della sua Chiesa; mentre gli stu<strong>di</strong>osi<br />

potranno avere fi nalmente la possibilità<br />

<strong>di</strong> un riferimento certo e visibile che restituisce<br />

alla storia degli uomini un oggetto<br />

in grado <strong>di</strong> fornire un racconto”.<br />

Per i contatti che ha avuto con Papa<br />

Benedetto, che persona è? Che impressione<br />

le ha fatto? Un ricordo degli incontri<br />

con lui…<br />

Uno dei bozzetti per lo stu<strong>di</strong>o dell’anello<br />

“Ho avuto la fortuna <strong>di</strong> incontrare il <strong>San</strong>to<br />

Padre per due volte, la prima all’indomani<br />

dell’investitura e la seconda dopo la consegna<br />

dell’altra epocale opera, l’Icona Acheropita,<br />

che ogni anno viene presentata dal Pontefi -<br />

ce sul sagrato <strong>di</strong> <strong>San</strong> Pietro durante la <strong>San</strong>ta<br />

Messa <strong>di</strong> Pasqua. In entrambe le occasioni è<br />

stata tale l’emozione che ancora oggi tento <strong>di</strong><br />

sforzarmi nel ricordare il nostro colloquio.<br />

Ma a parte ciò che ci siamo detti, sono stato<br />

colpito per la grande forza <strong>di</strong> volontà mista a<br />

un’umiltà che rivela la missione del conta<strong>di</strong>no<br />

della vigna del Signore, come ha usato defi nirsi<br />

per il proprio pontifi cato. Ma ancor più, ho<br />

avuto modo <strong>di</strong> percepire il suo sorriso schietto<br />

e misurato, gli occhi profon<strong>di</strong> e buoni <strong>di</strong> chi sa<br />

accogliere la soff erenza propria e altrui, rivelandone<br />

il valore. In quei due incontri il senso<br />

<strong>di</strong> una calda atmosfera mi ha attratto come se<br />

per un attimo mi fossi sollevato da terra. Conserverò<br />

per sempre questo ricordo nel cuore”.<br />

Grazie, signor Franchi, e tanti auguri<br />

per il suo bel lavoro.<br />

Gen/Mar <strong>2013</strong> 13


lettere&segnalazioni<br />

Questa pagina è riservata alle lettere e alle segnalazioni dei consorziati e dei nostri lettori in <strong>gen</strong>erale.<br />

Chiunque voglia inviarci uno scritto potrà farlo, oltre che a mezzo posta, anche via e-mail agli in<strong>di</strong>rizzi<br />

info@consorziosannicola.it - <strong>di</strong>rettore@consorziosannicola.it o via fax ai numeri 06.99270003 - 06.99270817.<br />

La pubblicazione degli scritti, che devono essere molto sintetici e comunque non superare le 10 righe (corpo 12<br />

su foglio A4), è a <strong>di</strong>screzione della redazione, che ne effettuerà una selezione in base ai temi trattati e ai contenuti.<br />

14 Gen/Mar <strong>2013</strong><br />

L’ALTA VELOCITÀ E I SUOI RISCHI<br />

Caro Presidente,<br />

sono consorziato da lungo tempo e le vengo a segnalare,<br />

nella speranza <strong>di</strong> una rapida soluzione, un problema che<br />

ritengo molto grave e la cui persistenza è foriera <strong>di</strong> rischi<br />

per la collettività.<br />

Debbo rilevare da qualche tempo, specie da quando mi sono<br />

trasferito come residenza della mia famiglia da una zona a<br />

un’altra <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> (una zona certamente a più intenso<br />

traffi co veicolare rispetto alla precedente), che le moto, le<br />

auto ma anche i camion per la raccolta dei rifi uti urbani e<br />

gli autobus del trasporto pubblico transitano spesso nel<br />

comprensorio a velocità sostenuta, certamente superiore al<br />

limite vi<strong>gen</strong>te <strong>di</strong> 40 km/h. Soprattutto nel periodo invernale,<br />

quando circolano meno auto e persone per le nostre strade,<br />

i centauri, gli automobilisti e gli autisti dei gran<strong>di</strong> mezzi sono<br />

naturalmente portati a spingere il piede sull’acceleratore un<br />

po’ più energicamente, magari per guadagnare tempo. Ma<br />

proprio in questi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> scarso affollamento nelle vie <strong>di</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> può succedere l’irreparabile… Ho i brivi<strong>di</strong> lungo<br />

la schiena al solo pensiero che un bambino, uno dei nostri<br />

fi gli, possa attraversare la strada a pie<strong>di</strong> o in bicicletta al<br />

passaggio <strong>di</strong> un camion o <strong>di</strong> un autobus <strong>di</strong> quella portata o<br />

mentre sfreccia una macchina o una potente motocicletta.<br />

Capisco che non è facile per il <strong>Consorzio</strong> ottenere che tutti i<br />

mezzi a motore limitino al minimo la velocità nel nostro comprensorio,<br />

anche se ciò sarebbe auspicabile. Capisco anche<br />

che non si può pretendere un autovelox o un vigile urbano<br />

a ogni angolo, ma qualche dosso in più non guasterebbe,<br />

come non guasterebbe un suo intervento almeno presso le<br />

società che curano i servizi <strong>di</strong> nettezza urbana e <strong>di</strong> trasporto<br />

pubblico affi nché sensibilizzino i loro autisti a una maggiore<br />

osservanza dei limiti <strong>di</strong> velocità.<br />

La ringrazio dell’attenzione e le invio cor<strong>di</strong>alissimi saluti.<br />

A. M. (<strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>)<br />

Caro consorziato,<br />

il problema dell’alta velocità lungo le nostre strade<br />

non è per noi, purtroppo, cosa tanto nuova. Alcuni<br />

anni fa fummo obbligati a rimuovere molti dossi dalle<br />

strade principali <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> (circa il 50%) proprio<br />

a seguito <strong>di</strong> una contestazione mossa, tramite il sindacato<br />

e in virtù della legge sulla sicurezza nei luoghi<br />

<strong>di</strong> lavoro, dagli autisti della società del trasporto pubblico<br />

urbano. I dossi smontati sono stati poi installati<br />

in <strong>di</strong>verse vie secondarie. Ciò premesso, le assicuro<br />

che girerò la sua segnalazione a entrambe le società e<br />

sono certo, conoscendo personalmente i titolari delle<br />

due <strong>di</strong>tte, che raggiungeremo presto l’obiettivo. Per<br />

quanto riguarda invece le auto e le moto che sfrecciano,<br />

<strong>di</strong> giorno ma specialmente la notte e anche d’estate,<br />

il problema è più complicato. Ma in questo caso,<br />

a parte le Forze dell’or<strong>di</strong>ne che andremo sicuramente<br />

a interessare, fi rmerò un apposito or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> servizio<br />

per il personale addetto alla videosorveglianza e per<br />

le guar<strong>di</strong>e giurate addette al pattugliamento armato<br />

affi nché pongano la massima attenzione, con i mezzi a<br />

<strong>di</strong>sposizione, perché si arrivi quantomeno a limitare il<br />

fenomeno da lei lamentato.<br />

Grazie della segnalazione e cor<strong>di</strong>ali saluti anche a lei.<br />

Il Presidente Roberto Ton<strong>di</strong>nelli<br />

A.A.A. CASSONETTI E CAMPANE CERCANSI<br />

Egregio Presidente,<br />

sono un consorziato <strong>di</strong> vecchia data, anziano e anche residente…<br />

Vengo a lamentarmi con lei dello stato perlopiù fatiscente<br />

dei cassonetti della nettezza urbana a <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> e soprattutto<br />

della carenza ovvero della quasi totale assenza <strong>di</strong> campane<br />

per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata. Trovo quantomeno bizzarro che<br />

le istituzioni sensibilizzino il citta<strong>di</strong>no a rispettare le norme in<br />

materia <strong>di</strong> igiene e sanità, in particolare la <strong>di</strong>fferenziazione dei<br />

rifi uti, ma poi non mettono a sua <strong>di</strong>sposizione i mezzi per farlo.<br />

I cassonetti più vicini a casa mia sono praticamente inutilizzabili<br />

mentre le campane mancano, dove una dove l’altra,<br />

e le più vicine praticabili sono comunque a oltre 300 metri.<br />

Si parla da alcuni anni <strong>di</strong> raccolta “porta a porta”, ma qui a<br />

<strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> non se ne vede l’ombra… Può lei, presidente, farsi<br />

portavoce verso il Comune per la soluzione <strong>di</strong> queste problematiche?<br />

Dopotutto, noi utenti, paghiamo ogni anno somme<br />

non in<strong>di</strong>fferenti per la cosiddetta Tarsu.<br />

La ringrazio e la saluto cor<strong>di</strong>almente.<br />

G.D.A. (<strong>San</strong> <strong>Nicola</strong>)<br />

Lei, caro Consorziato, sfonda una porta aperta. Anche io<br />

speravo vivamente che qui a <strong>San</strong> <strong>Nicola</strong> potesse molto presto<br />

partire la <strong>di</strong>fferenziata “porta a porta”. Ne ero convinto,<br />

stando anche alle assicurazioni dell’Amministrazione comunale,<br />

al punto che non abbiamo insistito più <strong>di</strong> tanto<br />

per avere nuovi cassonetti e nuove campane. Ma così non<br />

è stato, almeno fi nora. Quin<strong>di</strong>, sollecitando nuovamente<br />

l’avvio del servizio “porta a porta” come promesso, ho<br />

comunque inviato una ulteriore richiesta <strong>di</strong> contenitori<br />

<strong>di</strong> ogni tipo, soprattutto in vista del periodo estivo. Nella<br />

speranza che l’Amministrazione comunale e in particolare<br />

il sindaco <strong>di</strong>ano seguito alle nostre istanze, terremo informati<br />

i consorziati sugli sviluppi della questione. Cor<strong>di</strong>alità.<br />

Il Presidente Roberto Ton<strong>di</strong>nelli


Gli Organi Collegiali del <strong>Consorzio</strong><br />

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />

Roberto Ton<strong>di</strong>nelli - presidente<br />

Pompeo Antonio Barbaro - vicepresidente, con delega al personale operaio e alla supervisione dei lavori<br />

Antonio Biselli - consigliere<br />

Luigi Eusepi - consigliere, con delega ai lavori e manutenzioni or<strong>di</strong>narie<br />

Alessandro Pietro<strong>mar</strong>chi - consigliere, con delega alla sicurezza e videosorveglianza<br />

Maria Teresa Torre - consigliera<br />

Pasqualino Vitale - consigliere, con delega all’autoparco<br />

Vito Bellini - consigliere onorario<br />

Eu<strong>gen</strong>io Ficorilli - consigliere onorario<br />

Enrico Marinelli - consigliere onorario<br />

COLLEGIO SINDACALE<br />

Ugo Placi<strong>di</strong> (sindaco eff ettivo, presidente)<br />

Michele Modesti (sindaco eff ettivo)<br />

Clemente Palomba (sindaco eff ettivo)<br />

Domenico Fratini (sindaco supplente)<br />

Maria Pia Re (sindaco supplente)<br />

COMMISSIONE EDILIZIA<br />

Giovanni Bergamo (ingegnere)<br />

Francesco Di Maso (architetto)<br />

Salvatore Fruscione (architetto)<br />

Numeri utili<br />

Postazione video-sorveglianza: 06.99271854 - 346.8725486<br />

Ritiro rifi uti erbacei a domicilio: 346.1454473 - 346.1454598<br />

Comune <strong>di</strong> La<strong>di</strong>spoli: 06.992311 (centralino) - 06.99231280 (fax)<br />

n. verde 800.513128 (internet: www.comune.la<strong>di</strong>spoli.roma.it)<br />

Comando Polizia Locale: 06.99231206<br />

Igiene urbana e ritiro gratuito rifi uti ingombranti (<strong>di</strong>tta Massimi): 800.6007001 - 06.992 23686<br />

Flavia Acque (pronto intervento <strong>di</strong>sservizi e guasti rete fognaria): 06.2073033 (h24)<br />

Comando Stazione Carabinieri: 06.9948301 - 06.9948227<br />

Pronto Soccorso: 118 - 06.99241001<br />

Italgas<br />

- Punto in franchising <strong>di</strong> Cerveteri: 06.99551040 – 06.99550987 (fax)<br />

- servizio clienti: 800.900700<br />

- comunicazione letture: 800.999800<br />

- clienti business: 800.900400<br />

- segnalazione guasti e <strong>di</strong>spersioni: 800.900999<br />

Enel: 800.900800 - segnalazione guasti: 803.500<br />

Capitaneria <strong>di</strong> Porto (Uffi cio locale <strong>mar</strong>ittimo): 06.99220174<br />

Per la pubblicità su “Il Consorziato”<br />

06.99270003 - 06.99270817 - info@consorziosannicola.it<br />

Gen/Mar <strong>2013</strong> 15

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