IL DALMATA - Arcipelago Adriatico
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pag. 14 dicembre 2004-marzo 2005 <strong>IL</strong> <strong>DALMATA</strong><br />
L’URSS IMPOSE INGIUSTI CONFINI A NOI, AI POLACCHI, AI TEDESCHI...<br />
CRESCE NELL’EUROPA LA RICHIESTA<br />
DI GIUSTIZIA PER NAZIONALITA’ ED ETNIE<br />
Per la prima volta gli esuli italiani invitano gli esuli dei Sudeti: l’Europa deve ripristinare<br />
nei territori d’origine i diritti delle vittime di stragi e terrore per consentirne il rientro.<br />
senza, per la prima volta in<br />
Italia, di un’Associazione di<br />
profughi non italiani che hanno<br />
subito analoghe ingiustizie,<br />
vessazioni e uccisioni in<br />
altre parti d’Europa alla fine<br />
della Seconda Guerra. Anche<br />
questo è un segnale forte,<br />
nel segno dell’unità europea<br />
perché è necessario riproporre,<br />
in termini di giustizia ma<br />
anche di realismo, il problema<br />
dei territori appartenenti<br />
etnicamente ad una nazione<br />
ma ceduti ad un’altra perché<br />
ha perduto la guerra. Tale<br />
principio non può essere accettato,<br />
perché i diritti umani<br />
e nazionali dei popoli non<br />
possono essere conculcati come<br />
avveniva nell’evo antico,<br />
quando i combattenti sconfitti<br />
venivano ridotti in schiavitù<br />
ed i popoli vinti non avevano<br />
alcun diritto. Il Medioevo è<br />
dunque passato invano? Mi<br />
domando se il movimento<br />
culturale letterario e guerriero<br />
che va sotto il nome complessivo<br />
di “Cavalleria” non<br />
abbia dunque rivoluzionato<br />
durevolmente il rapporto tra<br />
vincitori e vinti e salvaguardato<br />
per sempre i diritti delle<br />
popolazioni più sfortunate.<br />
Sono lieto, infine, di poter<br />
annunciare un fatto nuovo,<br />
inatteso ed imprevedibile, che<br />
apre nuove prospettive. E’ la<br />
“divina sorpresa” che forse è<br />
destinata a ridare giustizia agli<br />
esuli quando ormai solo pochi<br />
uomini di fede ci credevano.<br />
Si tratta di un pacifico ritorno<br />
che si prospetta in un futuro<br />
molto prossimo ma che si<br />
preannuncia in termini molto<br />
diversi da quelli che avevamo<br />
continua a pag. 15<br />
L’on. Isa Hengelmann, deputata al Parlamento tedesco, Werner Novak, Presidente degli esuli dai Sudeti,<br />
Massimiliano Lacota UNI, Silvio Mazzaroli Pola, Silvio Delbello UNI, il nostro direttore ed il giornalista<br />
Karl Peter Schwarz discutono sulle sorti di tutti gli esuli appartenenti a numerose nazionalità europee.<br />
Un’affollata assemblea al museo Revoltella ha seguito con grande interesse un dibattito per molti del tutto<br />
nuovo, con tematiche che inseriscono i problemi degli esuli adriatici in un contesto europeo, insieme a<br />
tedeschi, polacchi, ungheresi, romeni, …