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caso, ora potevo vantare una storia romantica e una ferita di guerra. Lei continuava nel suo silenzio. Io mi convinsi che fosse a causa della pietà che provava nei miei confronti, del tipo di quella che si può sentire per i bambini che rovesciano una pentola d’acqua bollente marchiandosi a vita per eccesso di curiosità e di slancio verso il mondo. In verità, sapevo che quelle labbra serrate erano il frutto di una inconsapevole gelosia. Tra i nostri corpi era comparsa una stagione passata che assomigliava molto a quella che stavamo vivendo insieme e con essa fu vivo il timore che sarebbe finita ugualmente, con il racconto d’asporto di una storia in cui i figuranti si sarebbero divisi poco dopo e almeno uno dei due avrebbe portato con sé una ferita. (Conseguenze) Dopo quel pomeriggio passato insieme ce ne furono altri. Le giornate scorrevano in un crescendo molle di ore comuni, dove ognuno cercava di aggiustare la propria vita sui tempi altrui. Si facevano progetti di indifferente casualità per far precipitare il lavoro e l’abitudine ai margini di quel pasticcio di novità che è l’amore alle prime armi. Vennero poi altre stagioni ed altre estati da passare insieme. Non ci fu più la necessità di imbastire racconti su quel taglio, né ci fu l’occorrenza penosa di posare ancora le mani su ferite di cui non si conoscesse reciprocamente l’origine e il decorso. Poi, come spesso accade, le stagioni finirono, perse dietro l’incapacità di trovare altri gesti che riempissero le porzioni d’aria tra le nostre teste definitivamente lontane. Finì quell’insistenza di mani che sfioravano la pelle, forse 194
per troppa conoscenza, e furono sempre meno le parole dette per scavare la luce fioca del tardo pomeriggio. Si perse anche quello sguardo che imbarazza senza giudicare. Appresi così che gli amori si chiudono spesso con il desiderio impossibile di mostrare cento vecchie ferite di cui poter raccontare la storia inventata, perché ogni cicatrice è solo pelle tesa a unire due vite che respirano vicine. 195
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Cicatrici [post pulp] a cura di Bar
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(Posizione) Indice molto malfatto (
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37 (di Francesco Farabegoli) 93 Ris
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La testata (di Giuseppe Fraccalvier
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Santo Hulk Hogan, proteggici (di Fr
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desktop a marinare, ché magari, pe
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(Posizione) Gomito destro. Posso pi
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No, uno lo han lasciato lì. Me ne
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Don't Feed The Seagull AKA se ti fa
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“Dai, niente, sto bene, adesso ar
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strano bruciore alla testa, poco so
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(Posizione) Pianta del piede sinist
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trave. In mezzo alla trave, un chio
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incamminato lentamente verso il cap
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(Posizione) Sopracciglio destro. Ar
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siepi. La fontanella fuori dal camp
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Lo scaldaacqua (di Alessandro De Lu
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La foto della prima comunione (di S
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oscaglia. Sono sempre in testa. C
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L'Antitubercolosi (cicatrice triest
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Gradi, angoli, spigoli (Posizione)
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quattro caselle per quattro e non m
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invidiabile. Non è mai stato un pr
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motivo per afferrare le sponde, mag
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Il drago (di Mitia Chiarin “Fatac
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L’anello (di Chiara Pustianaz “
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di fare altro in tutta la mia vita.
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Il cane impazzisce, mi agguanta, mi
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Era inverno e quello era uno dei fi
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(Conseguenze) È lì, quasi invisib
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leggermente dalla traiettoria del m
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addormentata, mi è caduta dell’a
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Poi passo qualche giorno in ospedal
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Senza titolo (di Ginevra Lamberti
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Canne (di Francesca “Reloj”) (P
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Una cicatrice senza titolo (di Rosa
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(Conseguenze) Nessuna, se non che m
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durante le visite mediche, stiamo T
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Lesa maestosità (di Roberto Briozz
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siamo più riusciti a guardare pap
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Scavezzacollo in anglico si dice da
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di figate inenarrabili, tra cui le
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Metal detector (mi sa che domani pi
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Twenty Four Hours (di Lucia “nien
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in tempo di pace crescono come aila
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(Conseguenze) Ogni volta che vedo m
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qualcuno me la faceva notare già i
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poi il tremito. Dopo mi ricordo una
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Il rinnovamento è il gettone del v
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volte vincevano gli uni, a volte gl
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Quella che non si vede (di Gianluca
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Senza gloria (di Pino Zennaro “th
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(Sì, potevo dire “va’” per a
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Riferiamo a mia madre che era fuori
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Mamma mi chiede chi voglio per prim
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iodio, mai una caduta, mai fatta ma
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della mia pelle, raggrinzita nel me
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una specie di detto, di parola di s
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così”. Io restituisco lo sguardo
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Giro giro tonfo (di Luca Zirondoli
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C’è un prezzo da pagare Per spia
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Mio fratello è figlio unico (di si
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Simone non si è mai lamentato dell
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Sicché mi sentivo io, ma non più
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In appendice (di Caterina Imbeni
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(Posizione) Ginocchio destro. Nient
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di Cavezzo, non chiedermi perché,
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Pensavo andasse peggio e invece son
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La fame ha fatto anche le guerre (d
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Senza titolo (di “Batchiara”) (
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Un ombrellino (di Benedetta Torchia
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nero che gli copre gli occhi. A me
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Cesena, Texas (di Marco Matera “j
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Ciao (di Liliana Cantone “bakelit
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La kefiah rossa attirerà la loro a
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ambini, mi annoiavo a starmene da s
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Io non ho cicatrici (di “tener1
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(Posizione) Interno polso sinistro.
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tentativo, imprimendo più forza al
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How to become a vegetarian (di Giad
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Mio fratello, suo malgrado, non è
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tanto, sfortunato fratello non avev
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come quelle della riviera romagnola
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forse si raderebbe, ma nella sua un
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Come ho chiuso la porta (di “Swee
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microscopiche schegge da qualunque
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Un’altra cosa che si dice della p
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Chirurgica (di Alessandro Vicenzi
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neanche guardarmi si siede davanti
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Vaso marittimo (di Antonio Borelli
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le infermiere mi stanno preparando
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(Conseguenze) Adesso, quando al mar
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Per favore (di Silvia De Gasperi
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Niente punti, invece. Non ci stavan
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Elena Avesani “RuMiKa” Geek sin
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Matteo Camporesi “campuz” Anoni
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Roberto Co’ “corobi” Eterna p
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Vincenza Ferraioli Asocievole, revi
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per puro diletto e suo figlio lo in
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Marco Matera “jAsOn” Muove i pr
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Roberta Ragona “tostoini” Ha st
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Considerata la sua patologica timid
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Mariangela Vaglio “Galatea” Dal
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