i- sistema acqua - Comune di Montale
i- sistema acqua - Comune di Montale
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INDICATORI DI PRESSIONE<br />
I - SISTEMA ACQUE<br />
I P1- PRELIEVI, CONSUMI E FABBISOGNI IDRICI<br />
I P1.1 - Fabbisogni idrici per uso civile, industriale, agricolo<br />
I P 1.2 - Consumi idrici per uso civile, industriale, agricolo<br />
I P1.3 - Prelievi acquedottistici e per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete<br />
I P2 - CARICHI INQUINANTI<br />
I P2.1 - Carichi organici: Stima degli abitanti equivalenti civili, industriali, zootecnici<br />
I P2.2 - Stima dei carichi trofici potenzialmente rilasciati ai corpi idrici<br />
INDICATORI DI STATO<br />
I S1- QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI<br />
I S1.1 - Qualità chimica, fisica, microbiologica e biologica<br />
I S1.2 – Acque destinate alla produzione potabile<br />
I S1.3 - Residui <strong>di</strong> fitofarmaci<br />
I S2 - QUALITA’ DELLE ACQUE SOTTERRANEE<br />
I S3 - QUALITÀ DELLE ACQUE POTABILI<br />
I S4 - RETI IDRICHE<br />
I S4.1 - Rete acquedottistica: caratteristiche<br />
I S4.2 Rete fognaria: caratteristiche<br />
I S4.3 Impianti <strong>di</strong> depurazione: caratteristiche<br />
I S4.4 Impianti <strong>di</strong> depurazione: efficienza<br />
INDICATORI DI RISPOSTA<br />
I R1 - POLITICHE INTRAPRESE E PREVISTE<br />
I R1.1 - Monitoraggio qualità delle risorse idriche<br />
I R1.2 Estensione /miglioramento reti idriche<br />
SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI<br />
ALA21-1
I - SISTEMA ACQUE<br />
INDICATORI DI PRESSIONE<br />
I P1 PRELIEVI, CONSUMI E FABBISOGNI IDRICI<br />
I P1.1 Fabbisogni idrici per uso domestico, industriale, agricolo<br />
Un primo in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> pressione esercitato sul <strong>sistema</strong> acque è rappresentato dai<br />
fabbisogni idrici dovuti alle attività antropiche che insistono sul territorio. La stima del<br />
fabbisogno idrico, utile elemento <strong>di</strong> confronto con i dati <strong>di</strong> consumo effettivo, vista soprattutto<br />
l’impossibilità <strong>di</strong> una completa quantificazione <strong>di</strong> questi ultimi, è stata condotta sulla base<br />
delle linee guida tracciate dalla letteratura specializzata (in particolare si fa riferimento a :<br />
Franchini D., Pozzana G. “Qualità dell’ambiente e sviluppo regionale in Toscana” IRPET, Franco<br />
Angeli, 1997, Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Toscana – anno 1997, 1998, 2000).<br />
I principali contributi al fabbisogno idrico totale sono quelli dovuti agli usi domestici, agli<br />
usi industriali ed agricoli.<br />
Il fabbisogno idrico domestico è stato stimato considerando una dotazione pro-capite<br />
giornaliera <strong>di</strong> 150 litri per abitante residente (residenti al 31.12.2000), che costituisce la soglia<br />
minima <strong>di</strong> dotazione idrica da garantire alle utenze domestiche ai sensi del DPCM 4 marzo<br />
1996 “Disposizioni in materia <strong>di</strong> risorse idriche”.<br />
Il contributo dovuto alle attività industriali è stato stimato moltiplicando il numero <strong>di</strong><br />
addetti alle attività più “idroesigenti” presenti sul territorio dei quattro Comuni per un<br />
opportuno coefficiente,che rappresenta la teorica dotazione idrica giornaliera<br />
(mc/addetto⋅giorno) caratteristica per ogni specifica tipologia <strong>di</strong> attività (si veda la tabella<br />
sottostante). Tali coefficienti sono stati derivati dalla molteplice letteratura regionale e corretti<br />
in base ai risultati del “Piano per il corretto e razionale uso delle acque” della Provincia <strong>di</strong><br />
Lucca.<br />
Coefficiente<br />
Rami e classi <strong>di</strong> attività economica (mc/addetto⋅giorno<br />
)<br />
05 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 294<br />
10 Estrazione carbon fossile, lignite, torba 1600<br />
14 Altre industrie estrattive 1720<br />
15 Industrie alimentari e delle bevande 1046<br />
16 Industria del tabacco 349<br />
17 Industrie tessili 1172<br />
19.1-2 Pelli e cuoio 999<br />
19.3 Calzature 26<br />
20 Industrie del legno e prodotti in legno 1100<br />
21 Fabbricaz. pasta-carta, carta e artic. carta 957<br />
23 Fabbricaz.. coke, raff. petrolio, tratt. c.<br />
nucl. 8634<br />
24 Fabbric. prod. chimici, fibre sint. e<br />
artificiali 300<br />
25 Fabbr. articoli in gomma e materie<br />
plastiche 1252<br />
26 Fabbr. prod. lavor. min. non metallif. 633<br />
27 Produzione <strong>di</strong> metalli e loro leghe 3219<br />
28 Fabbricazione prodotti in metallo (escl.<br />
29) 466<br />
34 Fabbricazione autoveicoli e rimorchi 500<br />
35 Fabbricazione altri mezzi <strong>di</strong> trasporto 500<br />
Tab. I.1<br />
ALA21-2
Per l’agricoltura il fabbisogno idrico è risultato <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile valutazione.<br />
Per quanto riguarda il <strong>di</strong>stretto vivaistico pistoiese, <strong>di</strong> cui fanno parte i Comuni <strong>di</strong><br />
Agliana, Quarrata e <strong>Montale</strong>, i dati resisi <strong>di</strong>sponibili in merito ai fabbisogni irrigui sono risultati<br />
estremamente <strong>di</strong>scordanti tra loro; se infatti i dati raccolti nell’ambito del Progetto Closed<br />
(stu<strong>di</strong>o sugli eco<strong>di</strong>stretti produttivi finanziato dalla CEE nell’ambito del LIFE II), in<strong>di</strong>cano un<br />
consumo me<strong>di</strong>o annuo per ettaro <strong>di</strong> superficie coltivata variabile tra un minimo <strong>di</strong> 800 mc<br />
annui/ha per le produzioni in pieno campo ad un massimo <strong>di</strong> 13.000 mc annui/ha per<br />
produzioni in vasetteria, con irrigazione a pioggia, ed un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> consumo pari a circa<br />
3.000 mc annui/ha, i dati derivanti invece da uno stu<strong>di</strong>o condotto dall’Università <strong>di</strong> Firenze<br />
(Dipartimento <strong>di</strong> Economia Agraria e Risorse Territoriali) in<strong>di</strong>cano un consumo dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
180 mc annui/ha per coltivazioni in pieno campo contro valori dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 4000 mc annui/ha<br />
per coltivazioni in vaso. Ulteriori dati <strong>di</strong> letteratura (Franchini, Pozzana “Qualità dell’ambiente e<br />
sviluppo regionale in Toscana” IRPET, 1997) in<strong>di</strong>cano infine che si possono assumere valori<br />
me<strong>di</strong> <strong>di</strong> circa 3.000 mc annui/ha per le principali coltivazioni erbacee ed arboree (mais, ortive,<br />
foraggere, frutteti,…) e valori <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza superiore (15.000 mc/anno) per<br />
superfici a<strong>di</strong>bite a vivaio.<br />
Si constata pertanto che i dati <strong>di</strong>sponibili ai fini dell’effettuazione della stima dei<br />
fabbisogni agricoli sono totalmente <strong>di</strong>scordanti tra loro, anche a livello <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza.<br />
Sulla base <strong>di</strong> tali dati, e considerata l’assenza <strong>di</strong> una metodologia <strong>di</strong> stima co<strong>di</strong>ficata per<br />
questa tipologia <strong>di</strong> utilizzi idrici, la valutazione dei fabbisogni agricoli per l’area in esame è<br />
risultata pertanto impossibile, e in questa sede non ci si può che limitare a evidenziare la<br />
criticità connessa alla non attuabile valutazione degli stessi.<br />
Dalle elaborazioni condotte per le altre tipologie <strong>di</strong> fabbisogni si sono ottenuti i risultati<br />
evidenziati nel grafico sottostante.<br />
Fig. I.1<br />
10.000.000<br />
8.000.000<br />
6.000.000<br />
4.000.000<br />
2.000.000<br />
0<br />
fabbisogni idrici teorici (mc/anno)<br />
Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />
DOMESTICI INDUSTRIALI<br />
Dal grafico emerge, al <strong>di</strong> là ovviamente della considerazione che il fabbisogno civile è<br />
proporzionale alla popolazione residente, l’elevato fabbisogno ad uso industriale del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> Montemurlo, che rispecchia la massiccia presenza <strong>di</strong> industrie “idroesigenti” (settore tessile),<br />
caratteristica che contrad<strong>di</strong>stingue il <strong>di</strong>stretto industriale pratese.<br />
Si deve tuttavia osservare che se la stima dei fabbisogni agricoli è da ritenersi non<br />
fattibile, per le considerazioni fatte sopra, anche la stima effettuata per il fabbisogno<br />
industriale può risultare imprecisa, dal momento che la metodologia <strong>di</strong> calcolo, valutando il<br />
fabbisogno in base al numero degli addetti e considerando coefficienti tarati su realtà<br />
produttive non necessariamente confrontabili con quelle in esame, può non tenere<br />
opportunamente conto delle eventuali peculiarità del <strong>sistema</strong> produttivo locale. Il metodo <strong>di</strong><br />
stima, ad esempio, non tiene conto in alcun modo degli eventuali sistemi <strong>di</strong> ricircolo dei reflui,<br />
che ovviamente possono contribuire a ridurre significativamente il fabbisogno idrico o del fatto<br />
che certi settori industriali, possono in realtà adottare tecnologie produttive tali da richiedere<br />
quantità idriche significativamente inferiori rispetto a quanto previsto dal modello <strong>di</strong> calcolo.<br />
Ad esempio il dato quantitativo emerso per Montemurlo, pur risultando emblematico e<br />
calzante nei confronti dell’esistenza <strong>di</strong> un comparto industriale particolarmente idroesigente,<br />
ALA21-3
isulta sovrastimato, se si pensa che i quantitativi <strong>di</strong> reflui industriali che, in base alle denunce<br />
<strong>di</strong> prelievo e scarico idrico, risultano essere annualmente scaricati dall’intero comprensorio<br />
industriale dei Comuni <strong>di</strong> Prato, Montemurlo e Vaiano, risultano pari a circa 16.000.000<br />
mc/anno.<br />
Per tali motivi, dunque, i dati sopra riportati possono ritenersi utili ai fini dell’effettuazione<br />
<strong>di</strong> valutazioni e confronti qualitativi, quali quelli appena riportati, ma non si prestano a<br />
considerazioni quantitative <strong>di</strong> dettaglio.<br />
I P1.2 Consumi idrici per uso civile, industriale, agricolo<br />
In questo paragrafo si prendono in esame i dati relativi ai consumi idrici rilevati nei<br />
quattro Comuni (dati <strong>di</strong> fatturazione acquedottistica), nonché i dati inerenti il numero <strong>di</strong> utenze<br />
idriche, forniti dagli Enti Gestori.<br />
mc /anno<br />
mc/anno<br />
Fig. I.2<br />
1600000<br />
1400000<br />
1200000<br />
1000000<br />
800000<br />
Trend consumi idrici<br />
MONTEMURLO<br />
0,6%<br />
+4,3%<br />
1999 2000 2001<br />
mc fatturati 1187886 1195399 1247093<br />
650.000<br />
640.000<br />
630.000<br />
620.000<br />
610.000<br />
600.000<br />
590.000<br />
580.000<br />
570.000<br />
560.000<br />
Trend consumi idrici MONTALE<br />
+2,7%<br />
+3,3%<br />
-0,2%<br />
+2,8%<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
mc fatturati 592300 608230 628250 627055 644369<br />
mc fatturati/anno<br />
mc/anno<br />
1.800.000<br />
1.600.000<br />
1.400.000<br />
1.200.000<br />
1.000.000<br />
800.000<br />
600.000<br />
400.000<br />
200.000<br />
0<br />
Trend consumi idrici<br />
QUARRATA<br />
+31,9%<br />
-15,8%<br />
1999 2000 2001<br />
mc fatturati 829029 1093798 921116<br />
860.000<br />
840.000<br />
820.000<br />
800.000<br />
780.000<br />
760.000<br />
740.000<br />
720.000<br />
700.000<br />
680.000<br />
660.000<br />
Trend consumi idrici AGLIANA<br />
+2,7%<br />
+4,2%<br />
+2,8%<br />
+5,4%<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
mc fatturati 729860 749216 780730 802670 845724<br />
ALA21-4
7000<br />
6900<br />
6800<br />
6700<br />
6600<br />
6500<br />
6400<br />
6300<br />
5200<br />
5000<br />
4800<br />
4600<br />
4400<br />
4200<br />
4000<br />
Fig. I.4<br />
mc/annui<br />
Fig. I.3<br />
1.400.000<br />
1.200.000<br />
1.000.000<br />
800.000<br />
600.000<br />
400.000<br />
200.000<br />
0<br />
Trend utenze idriche<br />
MONTEMURLO<br />
+1,8%<br />
Trend consumi idrici<br />
confronti<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
+2,3%<br />
<strong>Montale</strong> Agliana Quarrata Montemurlo<br />
+1,0%<br />
1998 1999 2000 2001<br />
Trend utenze idriche AGLIANA<br />
+3,3%<br />
+3,4%<br />
+3,7%<br />
+2,5%<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
6200<br />
6000<br />
5800<br />
5600<br />
5400<br />
5200<br />
5000<br />
3350<br />
3300<br />
3250<br />
3200<br />
3150<br />
3100<br />
3050<br />
3000<br />
2950<br />
2900<br />
Trend utenze idriche<br />
QUARRATA<br />
+5,7%<br />
+4,9%<br />
+1,9%<br />
1998 1999 2000 2001<br />
Trend utenze idriche MONTALE<br />
+1,8%<br />
+1,9%<br />
+2,5%<br />
+1,8%<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
ALA21-5
mc/annui<br />
Fig. I.5<br />
8.000<br />
7.000<br />
6.000<br />
5.000<br />
4.000<br />
3.000<br />
2.000<br />
1.000<br />
0<br />
Trend utenze idriche<br />
confronti<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
<strong>Montale</strong> Agliana Quarrata Montemurlo<br />
Per i Comuni <strong>di</strong> Montemurlo e Quarrata non sono stati resi <strong>di</strong>sponibili i dati relativi ai<br />
consumi antecedenti l’anno 1999, mentre il dato inerente i consumi relativi all’anno 2001<br />
risulta non particolarmente affidabile, a causa dell’avvenuto passaggio <strong>di</strong> competenze nella<br />
gestione tra Enti <strong>di</strong>versi (si veda anche par. I S4) e, conseguentemente, del fatto che tale<br />
valore risulta la somma <strong>di</strong> due contributi contabilizzati dai due Enti. Ciò rende pressochè vano<br />
il tentativo <strong>di</strong> fornire un trend dei consumi idrici per questi due Comuni.<br />
Per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, comunque, si può constatare che dal 1999 al 2001, a<br />
fronte <strong>di</strong> un incremento <strong>di</strong> utenze del 3,3% si è avuto un incremento dei consumi del 5% circa,<br />
anche se si deve tener conto, come già accennato, della non elevata affidabilità del dato<br />
relativo ai consumi per l’anno 2001. Il raffronto tra gli incrementi rilevati tra i soli anni 1999 e<br />
2000, certamente più confrontabili in quanto forniti dallo stesso Ente Gestore, denota invece<br />
una crescita dei consumi (0,6%) molto inferiore alla corrispondente crescita del numero <strong>di</strong><br />
utenze idriche (2,3%). Per questo <strong>Comune</strong> si rilevano consumi idrici complessivi (e numero <strong>di</strong><br />
utenze) superiori rispetto agli altri tre, a causa certamente della maggiore richiesta per usi<br />
industriali (si vedano grafici <strong>di</strong> fig.I.6), dal momento che la dotazione pro-capite per soli usi<br />
domestici si attesta al contrario su valori inferiori rispetto a tutti gli altri Comuni (si veda più<br />
avanti tab. I.2).<br />
Per quanto riguarda Quarrata si osserva una scarsa correlazione tra i dati <strong>di</strong> consumo<br />
forniti dall’Ente Gestore per i tre anni: dopo un forte incremento tra il 1999 e il 2000 sembra<br />
essersi verificata una brusca <strong>di</strong>minuzione nel 2001, a fronte <strong>di</strong> un progressivo incremento del<br />
numero <strong>di</strong> utenze complessivamente servite. In realtà si riba<strong>di</strong>sce la scarsa atten<strong>di</strong>bilità dei<br />
dati <strong>di</strong> consumo relativi agli ultimi anni. Il trend delle utenze evidenzia incrementi piuttosto<br />
marcati tra il 1998 ed il 2000, molto superiori a quelli rilevati negli altri tre Comuni (me<strong>di</strong>a<br />
annua superiore al 5%), e significativamente più contenuti tra il 2000 ed il 2001.<br />
Per quanto attiene ai Comuni gestiti, fino al 31.12.2001, da AMAG S.r.l., ovvero Agliana e<br />
<strong>Montale</strong>, i dati forniti dalla stessa Società hanno consentito <strong>di</strong> delineare il trend manifestato dai<br />
consumi idrici negli ultimi cinque anni. Si osservano, per Agliana, incrementi abbastanza<br />
significativi e costanti dei consumi annui (me<strong>di</strong>a annua <strong>di</strong> incremento superiore al 3%), a<br />
fronte <strong>di</strong> incrementi progressivi ma meno accentuati del numero <strong>di</strong> utenze servite.<br />
Anche per <strong>Montale</strong> si rileva un trend improntato al costante aumento del numero <strong>di</strong><br />
utenze, seppure con valori me<strong>di</strong> annui inferiori rispetto ad Agliana (me<strong>di</strong>a annua pari a circa il<br />
2%), cui corrisponde un altrettanto progressivo incremento dei consumi complessivi, salvo un<br />
anomalo arresto relativo all’anno 2000.<br />
Nel grafico seguente si riporta la ripartizione dei consumi idrici per tipologia <strong>di</strong> utenza.<br />
Nel caso dei Comuni gestiti da AMAG S.r.l. le tipologie <strong>di</strong> utilizzo risultano sud<strong>di</strong>vise in usi<br />
domestici e usi “speciali”, che comprendono sia gli usi civili non domestici e gli usi assimilabili a<br />
ALA21-6
civili, sia gli usi industriali ed agricoli. Tale scelta è motivata dalla scarsa rilevanza delle utenze<br />
industriali ed agricole, in base a quanto riferito dai tecnici AMAG. Per i Comuni gestiti da<br />
Consiag si è potuto <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un livello <strong>di</strong> dettaglio superiore.<br />
Si osserva, per tutti e quattro i Comuni, la netta predominanza degli usi domestici,<br />
rispetto alle altre voci, seguiti con elevato <strong>di</strong>stacco dagli usi civili non domestici (usi igienicosanitari<br />
in e<strong>di</strong>fici pubblici, commerciali, ecc.). Ridotti i consumi industriali (17% circa per<br />
Montemurlo e ad<strong>di</strong>rittura 2% per Quarrata) e praticamente trascurabili le utenze agricole, i cui<br />
fabbisogni risultano dunque quasi completamente assolti da prelievi autonomi. Si constata<br />
comunque, come già accennato sopra, che Montemurlo risulta il <strong>Comune</strong> a maggiore richiesta<br />
idrica acquedottistica per usi industriali (circa il 12% dei consumi totali).<br />
Fig. I.6<br />
ripartizione consumi acquedottistici Montemurlo<br />
altri usi assimilabili<br />
civili<br />
0,3%<br />
usi civili non<br />
domestici<br />
17,8%<br />
usi industriali<br />
11,7%<br />
usi agricoli<br />
0,1%<br />
usi domestici<br />
70,2%<br />
ripartizione consumi acquedottistici AGLIANA<br />
Usi speciali<br />
(assimilabilI<br />
a civili +<br />
industriali)<br />
15%<br />
usi<br />
domestici<br />
85%<br />
usi civili non<br />
domestici<br />
12,1%<br />
ripartizione consumi acquedottistici Quarrata<br />
altri usi assimilabili<br />
civili<br />
0,0%<br />
usi industriali<br />
1,9%<br />
usi agricoli<br />
0,1%<br />
usi domestici<br />
85,9%<br />
ripartizione consumi acquedottistici MONTALE<br />
Usi speciali<br />
(assimilabilI<br />
a civili +<br />
industriali)<br />
17%<br />
usi<br />
domestici<br />
83%<br />
A partire dai dati <strong>di</strong> consumo complessivo e <strong>di</strong> consumo per soli usi domestici, è<br />
possibile stimare la dotazione idrica pro-capite (anno <strong>di</strong> riferimento 2000), riferita alla<br />
popolazione servita, così come stimata al par. I S4.1.<br />
Dotazione<br />
pro-capite<br />
l⋅ab/g<br />
Dotazione procapite<br />
usi domestici<br />
l⋅ab/g<br />
Montemurlo 171 119<br />
Agliana 162 138<br />
Quarrata 151 130<br />
<strong>Montale</strong> 169 141<br />
Tab. I.2<br />
ALA21-7
Si osserva che per tutti i quattro Comuni il consumo pro-capite per usi domestici risulta<br />
inferiore alla dotazione minima (150 l ab/g) assunta quale fabbisogno idrico da garantire ai<br />
sensi <strong>di</strong> legge (par. I P1), con un valore minimo <strong>di</strong> dotazione per Montemurlo e massimo per<br />
<strong>Montale</strong>.<br />
In proposito si evidenzia che il dato <strong>di</strong> consumo me<strong>di</strong>o per uso domestico rilevato a<br />
livello <strong>di</strong> ATO n°3 Me<strong>di</strong>o Valdarno (dati Autorità <strong>di</strong> Ambito, Piano <strong>di</strong> Ambito), è pari a 130<br />
l/ab⋅giorno, mentre la me<strong>di</strong>a stimata a livello nazionale è pari a 220 l/ab⋅giorno (dati<br />
Osservatorio Nazionale sull’eco<strong>sistema</strong> urbano).<br />
Significativo il fatto che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo risulta quello caratterizzato da una<br />
dotazione pro-capite complessivamente superiore rispetto a tutti gli altri, ma inferiore a tutti se<br />
riferita ai soli usi domestici (è più consistente la quota parte destinata ad usi industriali, come<br />
già accennato e come risulta anche dal grafico <strong>di</strong> fig. I.6).<br />
I P1.3 Prelievi acquedottistici e per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete<br />
Di seguito si riporta una elaborazione sintetica relativa all’andamento, negli ultimi 5<br />
anni (6 per Montemurlo) dei prelievi idrici ai fini acquedottistici, <strong>di</strong>fferenziati per tipologia <strong>di</strong><br />
approvvigionamento (pozzi, sorgenti, acque superficiali, acque “importate” da fuori comune,<br />
acque “cedute” ad altri comuni). Per i Comuni <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> ed Agliana si riportano invece solo i<br />
volumi “netti” immessi nelle reti idriche dei due Comuni, già decurtati dei volumi importati e/o<br />
ceduti.<br />
Si osserva come per Montemurlo la fonte <strong>di</strong> approvvigionamento idrica principale sia<br />
costituita da acque superficiali (torrente Bagnolo); con riferimento al <strong>sistema</strong> <strong>di</strong><br />
“interconnessioni” idriche con l’acquedotto pratese, descritto al par. I S4.1, si rileva,<br />
soprattutto negli ultimi anni, un bilancio annuale generalmente tendente alla superiorità delle<br />
cessioni idriche (predominanti nel periodo invernale, quando risultano abbondanti le quantità<br />
idriche superficiali), rispetto alle importazioni (che invece prevalgono nel periodo estivo). I<br />
prelievi non evidenziano una significativa tendenza all’aumento nel corso degli anni.<br />
Il confronto, infine, tra volumi annui “netti” immessi in rete ed i volumi effettivamente erogati<br />
alle utenze, con riferimento all’anno 2000, consente <strong>di</strong> stimare per via teorica le per<strong>di</strong>te me<strong>di</strong>e<br />
<strong>di</strong> rete. Il dato ottenuto, che comunque tiene conto anche <strong>di</strong> volumi idrici che non pervengono<br />
all’utenza ma che comunque non costituiscono per<strong>di</strong>ta effettiva (<strong>acqua</strong> impiegata per spurghi<br />
rete fognaria, ecc.) è risultato pari al 34%, valore abbastanza congruente con il dato <strong>di</strong><br />
per<strong>di</strong>ta effettiva stimato dall’ente gestore, pari al 30% (si veda par. I S4.1).<br />
mc<br />
Fig. I.7<br />
2500000<br />
2000000<br />
1500000<br />
1000000<br />
500000<br />
0<br />
prelievi idrici Montemurlo<br />
1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />
pozzi sorgenti<br />
torrenti volumi importati<br />
volumi ceduti volumi "netti" per montemurlo<br />
ALA21-8
mc<br />
Fig. I.8<br />
1800000<br />
1600000<br />
1400000<br />
1200000<br />
1000000<br />
800000<br />
600000<br />
400000<br />
200000<br />
0<br />
prelievi idrici Quarrata<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
pozzi sorgenti laghi volumi importati volumi "netti" per Quarrata<br />
Per Quarrata, invece, si osserva come gli approvvigionamenti idrici si ripartiscano in<br />
parti quasi uguali tra risorse idriche sotterranee (pozzi), superficiali (bacini) e risorse importate<br />
dall’acquedotto dell’Agna, con tendenza all’incremento dell’utilizzo dei pozzi. L’andamento dei<br />
prelievi “netti” sembra improntato, negli ultimi anni, ad un sensibile incremento, mentre il dato<br />
relativo all’anno 1997, assolutamente fuori trend, appare poco affidabile. Il raffronto, all’anno<br />
2000, fra prelievi e volumi erogati consentirebbe <strong>di</strong> quantificare le “per<strong>di</strong>te” <strong>di</strong> rete,<br />
analogamente a quanto fatto per Montemurlo, nel 42% circa (dato “effettivo” stimato dall’Ente<br />
gestore: 35%, par. I S4.1).<br />
Fig. I.9<br />
mc<br />
900.000<br />
800.000<br />
700.000<br />
600.000<br />
500.000<br />
400.000<br />
300.000<br />
200.000<br />
100.000<br />
0<br />
Prelievi idrici <strong>Montale</strong><br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
Agna delle Conche Agna degli Acquiputoli sorgenti totale<br />
Per quanto riguarda la rete idrica a servizio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, l’ente Gestore ha<br />
fornito, per ogni risorsa idrica, i dati relativi agli approvvigionamenti “netti”, ovvero già<br />
decurtati delle quote destinate ad altri Comuni (attraverso l’acquedotto Agna delle Conche). Si<br />
osserva dal grafico soprastante che la risorsa idrica impiegata per l’approvvigionamento<br />
idropotabile <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> è prevalentemente superficiale (torrente Agna delle Conche, che<br />
alimenta l’omonimo acquedotto, e Agna degli Acquiputoli, che alimenta l’acquedotto del<br />
ALA21-9
Fronzolino, si veda anche par. I S4.1). Una quota parte più ridotta è derivata da sorgenti, a<br />
servizio della rete idrica che alimenta le frazioni collinari <strong>di</strong> Tobbiana e Striglianella. Non si<br />
constatano incrementi dei prelievi annui particolarmente significativi.<br />
Per quanto infine riguarda la rete idrica <strong>di</strong> Agliana, si deve constatare che essa è<br />
alimentata essenzialmente dall’acquedotto Agna delle Conche, integrato solo in piccola parte<br />
(si veda anche par. I S4.1), a livello dell’invaso <strong>di</strong> Cava Briganti, dall’<strong>acqua</strong> derivata dal<br />
torrente Bulicata. Il grafico relativo all’andamento nel tempo dei prelievi idrici destinati ad<br />
Agliana mostra una tendenza all’incremento, più accentuata rispetto al trend visto per <strong>Montale</strong>,<br />
con un incremento complessivo, dal 1997 al 2001, del 17% circa.<br />
mc<br />
Fig. I.10<br />
1.100.000<br />
1.000.000<br />
900.000<br />
800.000<br />
700.000<br />
600.000<br />
500.000<br />
Prelievi idrici Agliana<br />
1997 1998 1999 2000 2001<br />
Agna delle conche<br />
Confrontando il dato <strong>di</strong> per<strong>di</strong>te fornito dall’Ente Gestore (par. I S4.1) con quello teorico<br />
risultante dal confronto tra volumi complessivamente immessi in rete e volumi erogati alle<br />
utenze, come già fatto per gli altri due Comuni, consente <strong>di</strong> stimare per <strong>Montale</strong> un valore<br />
“teorico” delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete pari al 25%, a fronte <strong>di</strong> un valore effettivo stimato dal Gestore<br />
pari al 19%.<br />
Per Agliana si ha un valore teorico del 26%, contro il 22% stimato dal Gestore.<br />
Tenuto conto delle considerazioni già esposte in merito al fatto che le per<strong>di</strong>te teoriche<br />
stimate comprendono anche volumi non erogati effettivamente alle utenze ma non perduti<br />
(spurghi, ecc.), i dati forniti dai gestori risultano abbastanza confrontabili con le stime<br />
effettuate in questa sede.<br />
Il dato delle per<strong>di</strong>te me<strong>di</strong>e stimato per i quattro Comuni, pur esprimendo la necessità <strong>di</strong><br />
apportare migliorie alla rete, risulta comunque inferiore rispetto alla me<strong>di</strong>a delle per<strong>di</strong>te<br />
acquedottistiche stimata per il bacino <strong>di</strong> utenze <strong>di</strong> tutto l’ATO n°3 (44,5%, dato 1996).<br />
I P2 CARICHI INQUINANTI<br />
I P2.1 Carichi organici: Stima degli abitanti equivalenti civili, industriali, zootecnici<br />
Per ottenere in<strong>di</strong>catori relativi al livello <strong>di</strong> impatto sulla qualità della risorsa idrica<br />
indotto dalle attività antropiche si è cercato <strong>di</strong> stimare i carichi organici, espressi in abitanti<br />
equivalenti, potenzialmente prodotti sul territorio dei quattro comuni. Gli abitanti equivalenti<br />
(definiti in base alla vigente normativa in materia <strong>di</strong> protezione delle acque dall’inquinamento,<br />
il D. Lgs. 258/00, come il carico organico biodegradabile corrispondente a 60 gr/giorno <strong>di</strong><br />
BOD5), sono stati calcolati in relazione a quelli che risultano essere tipicamente i principali<br />
“determinanti”: la popolazione residente, l’industria e l’attività zootecnica.<br />
Per quanto riguarda i carichi domestici, ovvero prodotti dalla popolazione residente,<br />
ciascun abitante è fatto corrispondere ad un abitante equivalente.<br />
Per le attività industriali, si è moltiplicato il numero <strong>di</strong> addetti alle attività “idroesigenti”<br />
(dati Registro Imprese anno 2000) per opportuni coefficienti (ab.eq./addetto) <strong>di</strong> produzione del<br />
carico organico, specifici per le classi <strong>di</strong> attività in<strong>di</strong>viduate. A tale proposito si sono impiegati i<br />
ALA21-10
coefficienti dettati dall’IRSA (Barbiero, Cicioni, Spaziani, 1987; Barbiero, Marchetti, Spaziani,<br />
1990).<br />
Tipologia <strong>di</strong> attività<br />
coeff<br />
ae<br />
Altre industrie estrattive 30<br />
Industrie alimentari e delle bevande 84<br />
Industria del tabacco 7,5<br />
Industrie tessili 17<br />
Industria dell'abbigliamento 0,6<br />
Fabbricazione articoli da viaggio, borse, selle, calzature 17<br />
Industrie del legno e prodotti in legno 1,6<br />
Fabbricaz. pasta-carta, carta e artic. Carta 118<br />
E<strong>di</strong>toria e stampa 0,6<br />
Fabbricaz.. coke, raff. petrolio, tratt. c. nucl. 66<br />
Fabbric. prod. chimici, fibre sint. e artificiali 66<br />
Fabbr. articoli in gomma e materie plastiche 10<br />
Fabbricazione prodotti della lavorazione <strong>di</strong> minerali non<br />
metalliferi 1,5<br />
Produzione <strong>di</strong> metalli e loro leghe 2,3<br />
Fabbricazione prodotti in metallo (escl. 29) 2<br />
Fab. e installaz. macchine e app. meccan. 1<br />
Fabbr. macchine ufficio, sistemi informatici 0,6<br />
Fabbr. macchine e apparec. elettrici n.c.a. 1<br />
Fab. apparec. ra<strong>di</strong>o-tv e per le comunicaz. 1<br />
Fab. apparec. me<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong> prec., ottici, orolog. 0,6<br />
Fabbricazione autoveicoli e rimorchi 1,7<br />
Fabbricazione altri mezzi <strong>di</strong> trasporto 1,7<br />
Fabbricaziomne mobili; altre industrie manifatturiere 1,7<br />
Recupero e preparazione per il riciclaggio 0,6<br />
Prod. ener. elet., gas, vapore, <strong>acqua</strong> calda 1,4<br />
Raccolta, depurazione e <strong>di</strong>stribuz. d'<strong>acqua</strong> 0,6<br />
Tab. I.3<br />
Per quanto infine attiene alle attività zootecniche, si è moltiplicato il numero <strong>di</strong> capi <strong>di</strong><br />
bestiame allevati (dati Censimento Generale dell’Agricoltura, ISTAT 1990) per appositi<br />
coefficienti <strong>di</strong> conversione reperiti nella stessa letteratura (Barbiero et al. 1991). Non è<br />
risultato possibile impiegare i dati relativi al Censimento 2000, per il livello <strong>di</strong> minor dettaglio <strong>di</strong><br />
tali dati (mancanza <strong>di</strong> alcune voci).<br />
Ovini<br />
Coefficienti<br />
1,78<br />
Caprini 1,78<br />
Equini 8,8<br />
Avicoli 0,2<br />
Bovini 8,16<br />
Suini<br />
Tab. I.4<br />
1,95<br />
Nel grafico seguente si riepilogano i risultati ottenuti.<br />
ALA21-11
140000<br />
120000<br />
100000<br />
80000<br />
60000<br />
40000<br />
20000<br />
Fig. I.11<br />
0<br />
stima abitanti equivalenti<br />
Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />
ae zootecnia ae civile ae industria<br />
Riguardo alla stima del carico organico prodotto dal settore industriale si deve<br />
nuovamente far presente il livello <strong>di</strong> approssimatività del dato ottenuto, che analogamente a<br />
quanto già osservato per la stima dei fabbisogni idrici, si presta solo a valutazioni qualitative e<br />
ad un confronto, sempre qualitativo, tra le <strong>di</strong>verse realtà comunali.<br />
Si deve infatti considerare che:<br />
- le stime sono fatte considerando che le <strong>di</strong>tte scarichino reflui grezzi, e non tengono conto dei<br />
sistemi <strong>di</strong> depurazione in<strong>di</strong>viduali, al contrario ampiamente <strong>di</strong>ffusi sul territorio. Ciò<br />
ovviamente riduce significativamente il carico organico in uscita. Dunque il dato può fornire<br />
in<strong>di</strong>cazioni sulle teoriche potenzialità <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> carichi inquinanti da parte del settore<br />
industriale, ma non è associabile ai reali quantitativi immessi nell’ambiente.<br />
- Le stime non considerano inoltre i sistemi <strong>di</strong> ricircolo, che possono ridurne fortemente<br />
l’impatto in termini <strong>di</strong> scarichi idrici, nonché il fatto che in molti casi i reflui possono essere<br />
smaltiti come rifiuti tramite <strong>di</strong>tte autorizzate, e pertanto non sono recapitati in pubblica<br />
fognatura.<br />
Il dato ottenuto, tuttavia, consente qualitativamente <strong>di</strong> evidenziare il maggiore impatto, in<br />
termini <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> scarichi inquinanti, delle attività ubicate in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo,<br />
rispetto agli altri Comuni, e la scarsa rilevanza dei carichi organici dovuti alla zootecnia, con<br />
valori <strong>di</strong> produzione comunque più elevati per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata.<br />
I P2.2 Stima dei carichi trofici potenzialmente rilasciati ai corpi idrici<br />
Analogamente a quanto fatto per i carichi organici, si è tentato <strong>di</strong> stimare la produzione<br />
<strong>di</strong> carichi trofici (carichi <strong>di</strong> azoto e fosforo), principali responsabili dei processi <strong>di</strong><br />
eutrofizzazione dei corpi idrici superficiali, e i quantitativi <strong>di</strong> tali inquinanti che vengono<br />
teoricamente rilasciati ai corpi idrici stessi.<br />
Anche in questo caso si è seguita la metodologia proposta dall’IRSA e suggerita da<br />
ARPAT, che comunque consente <strong>di</strong> effettuare stime estremamente approssimative.<br />
Sia per il calcolo dell’azoto che del fosforo teoricamente rilasciati ai corpi idrici si è<br />
considerato l’apporto derivante dalla popolazione residente, dall’industria, dall’attività<br />
zootecnica e dall’utilizzo del suolo (suolo coltivato e non coltivato).<br />
Per la stima dell’azoto rilasciato si è assunto:<br />
Popolazione residente: si stima una coefficiente <strong>di</strong> produzione pari a 4,5 kg/anno <strong>di</strong> azoto per<br />
abitante, e si assume una percentuale me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> rilascio ai corpi idrici pari al 50%.<br />
Attività industriali: si valuta una valore me<strong>di</strong>o per tutte le classi <strong>di</strong> attività pari a 10 kg/anno <strong>di</strong><br />
azoto per addetto.<br />
ALA21-12
Zootecnia: si sono impiegati i coefficienti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> azoto per capo <strong>di</strong> bestiame allevato<br />
(dati Censimento Generale Agricoltura, ISTAT, 1990) riportati nella sottostante tabella,<br />
assumendo che la quota parte rilasciata sia pari al 5%.<br />
coeff. Produzione<br />
AZOTO (kg<br />
N/capo*anno)<br />
OVINI 4,9<br />
CAPRINI 4,9<br />
EQUINI 62<br />
ALLEVAMENTI AVICOLI 0,48<br />
BOVINI 54,8<br />
SUINI 11,3<br />
Tab. I.5<br />
Suolo coltivato: con riferimento alla superficie agricola coltivata (dati provvisori Censimento<br />
Agricoltura 2000 - ISTAT) si è stimata la quantità teorica <strong>di</strong> azoto applicata annualmente al<br />
terreno come fertilizzante, sulla base dei quantitativi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> concimi impiegati per ettaro e del<br />
tenore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> azoto nei fertilizzanti usualmente utilizzati. Si è poi assunto che il 20%<br />
dell’azoto prodotto raggiunga i corpi idrici. Per il carico ad ettaro <strong>di</strong> fertilizzanti azotati<br />
impiegati in agricoltura si è assunto il dato riportato nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pistoia, pari a 25 qli/ha. Per le due Province si sono assunti i dati me<strong>di</strong> riportati nei<br />
rispettivi Rapporti Provinciali sullo Stato dell’Ambiente. Per il titolo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> azoto presente nei<br />
fertilizzanti si è assunto il valore riportato nel Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia<br />
<strong>di</strong> Pistoia (14%).<br />
Suolo non coltivato: si è assunto che vengano annualmente rilasciati ai corpi idrici 2 kg <strong>di</strong><br />
azoto per ettaro <strong>di</strong> suolo non coltivato (<strong>di</strong>fferenza tra superficie agricola totale e suolo<br />
coltivato).<br />
Carichi teorici N potenzialmente rilasciati (qli/anno)<br />
suolo<br />
coltivato suolo incolto zootecnia civile industria totale<br />
Agliana 185,99 3,77 10,61 322,25 244,50 763,35<br />
<strong>Montale</strong> 376,95 26,74 4,58 228,51 193,40 803,44<br />
Quarrata 1065,89 30,53 25,83 503,89 441,30 2036,91<br />
Provincia Pistoia 4556,21 912,15 288,40 6089,67 2756,90 13691,19<br />
Montemurlo 478,10 27,04 4,39 404,64 858,00 1745,13<br />
Provincia Prato 577,54 294,65 69,69 5183,30 3792,80 9623,33<br />
Tab. I.6<br />
2500,00<br />
2000,00<br />
1500,00<br />
1000,00<br />
500,00<br />
0,00<br />
Fig. I.12<br />
Per la stima del fosforo rilasciato si è assunto:<br />
carico teorico <strong>di</strong> azoto rilasciato ai corpi idrici (qli/anno)<br />
Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />
zootecnia agricoltura civile industria totale<br />
ALA21-13
Popolazione residente: si stima una coefficiente <strong>di</strong> produzione pari a 0,58 kg/anno <strong>di</strong> fosforo<br />
per abitante come quota metabolica, cui si devono sommare 0,09 kg/anno per abitante dovuti<br />
all’uso <strong>di</strong> detersivi, e si assume una percentuale me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> rilascio ai corpi idrici pari al 50%.<br />
Attività industriali: si assume che la quantità <strong>di</strong> fosforo rilasciata ai corpi idrici sia pari al 10%<br />
<strong>di</strong> quello globalmente prodotto dalla popolazione.<br />
Zootecnia: si sono impiegati i coefficienti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> fosforo per capo <strong>di</strong> bestiame allevato<br />
(dati Censimento Generale Agricoltura, ISTAT, 1990) riportati nella sottostante tabella,<br />
assumendo che la quota parte rilasciata sia pari al 5%.<br />
coeff. Produzione<br />
FOSFORO (kg<br />
P/capo*anno)<br />
OVINI 0,8<br />
CAPRINI 0,8<br />
EQUINI 8,7<br />
ALLEVAMENTI AVICOLI 0,17<br />
BOVINI 7,4<br />
SUINI 3,8<br />
Tab. I.7<br />
Suolo coltivato: analogamente a quanto illustrato per la stima del carico <strong>di</strong> azoto, con<br />
riferimento alla superficie agricola coltivata si è stimata la quantità teorica <strong>di</strong> fosforo applicata<br />
annualmente al terreno come fertilizzante, sulla base dei quantitativi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> concimi fosfatici<br />
impiegati per ettaro e del tenore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fosforo nei fertilizzanti usualmente utilizzati (10% -<br />
dati Rapporto Stato Ambiente Provincia <strong>di</strong> Pistoia, anno 1998). Si è poi assunto che il 3% del<br />
fosforo prodotto raggiunga i corpi idrici.<br />
Suolo non coltivato: si è assunto che vengano annualmente rilasciati ai corpi idrici 0,1 kg/ha <strong>di</strong><br />
fosforo.<br />
carichi teorici P rilasciati (qli/anno)<br />
suolo coltivato suolo incolto zootecnia civile industria totale<br />
Agliana 19,93 0,19 2,52 47,98 9,60 80,03<br />
<strong>Montale</strong> 40,39 1,34 0,79 34,02 6,80 82,00<br />
Quarrata 114,20 1,53 7,39 75,02 15,00 211,62<br />
Provincia Pistoia 373,62 45,61 65,32 906,68 181,34 1526,96<br />
Montemurlo 51,23 1,35 0,86 60,25 12,05 124,38<br />
Provincia Prato 100,66 14,73 12,60 771,74 154,35 1039,34<br />
Tab. I.8<br />
Fig. I.13<br />
250,00<br />
200,00<br />
150,00<br />
100,00<br />
50,00<br />
0,00<br />
carico teorico <strong>di</strong> fosforo rilasciato ai corpi idrici (qli/anno)<br />
Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />
zootecnia agricoltura civile industria totale<br />
I dati elaborati consentono <strong>di</strong> trarre le seguenti considerazioni:<br />
ALA21-14
- anche per quanto riguarda la produzione <strong>di</strong> carichi trofici si rileva lo scarso contributo<br />
dell’attività zootecnica, comunque maggiormente presente nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata;<br />
- il contributo dell’agricoltura risulta superiore nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata;<br />
- il contributo civile risulta ovviamente proporzionale, per le modalità <strong>di</strong> stima, alla<br />
popolazione residente;<br />
- il contributo industriale risulta superiore nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo per quanto riguarda<br />
l’azoto, nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata per quanto riguarda il fosforo, a causa del metodo <strong>di</strong><br />
stima;<br />
- nel complesso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata risulta teoricamente quello a maggiore impatto in<br />
termini <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong> carichi trofici in acque superficiali.<br />
ALA21-15
INDICATORI DI STATO<br />
I S1 QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI<br />
I S1.1 Qualità chimica, fisica, microbiologica e biologica<br />
Il reticolo idrografico che caratterizza il territorio oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è stato caratterizzato<br />
nell’ambito della trattazione del Sistema Suolo e Sottosuolo.<br />
In questo contesto si prendono in esame i dati, forniti dai Dipartimenti Provinciali<br />
A.R.P.A.T., relativi al monitoraggio qualitativo delle risorse idriche superficiali effettuato nel<br />
corso degli ultimi anni, allo scopo <strong>di</strong> delineare un quadro dello stato <strong>di</strong> salute degli stessi.<br />
In tab. I.10 vengono sintetizzati i risultati del <strong>sistema</strong>tico monitoraggio effettuato dal<br />
<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Pistoia sui corsi d’<strong>acqua</strong> <strong>di</strong> interesse. I dati sono relativi a due perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
monitoraggio <strong>di</strong>stinti: 1997/1999 e 2001.<br />
I dati relativi al monitoraggio effettuato nel 2000 non sono riportati, in quanto il numero<br />
dei campionamenti è risultato troppo ridotto ai fini dell’elaborazione delle classi <strong>di</strong> qualità e<br />
della conseguente classificazione.<br />
Su alcuni corsi d’<strong>acqua</strong> (Brana, Ombrone) sono riportati i dati relativi anche ad alcuni<br />
punti <strong>di</strong> monitoraggio posti a monte dei Comuni oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (sono stati scelti i punti in cui<br />
si <strong>di</strong>sponeva sia del monitoraggio biologico che chimico-fisico), al fine <strong>di</strong> avere ulteriori<br />
elementi <strong>di</strong> valutazione dell’evoluzione della qualità lungo l’asta.<br />
A motivo <strong>di</strong> sintesi, nella tabella I.10 viene riportato, per ogni punto <strong>di</strong> monitoraggio e<br />
per ogni parametro chimico-fisico, microbiologico e biologico rilevato, il giu<strong>di</strong>zio sintetico <strong>di</strong><br />
qualità, stimato da A.R.P.A.T. ai sensi del D. Lgs. 258/00.<br />
In particolare viene riportato, per ogni parametro definito dalla normativa come<br />
“macrodescrittore” (atto ad esprimere la capacità autodepurativa del corso d’<strong>acqua</strong>), il livello <strong>di</strong><br />
qualità (variabile da 1 a 5, con qualità che peggiora all’aumentare del livello). I<br />
macrodescrittori sono costituiti dai parametri: % <strong>di</strong> saturazione in ossigeno, BOD5, COD, azoto<br />
ammoniacale (N-NH4), azoto nitrico (N-NO3), fosforo totale (P totale), Escherichia Coli.<br />
Il parametro biologico I.B.E., (In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso), esprime invece lo stato <strong>di</strong> salute<br />
del corso d’<strong>acqua</strong> attraverso il rilevamento ed il censimento delle comunità <strong>di</strong><br />
macroinvertebrati che vivono sul fondo. Consente pertanto <strong>di</strong> valutare eventuali mo<strong>di</strong>ficazioni<br />
intervenute nell’eco<strong>sistema</strong> a causa <strong>di</strong> sorgenti inquinanti, attuali o pregresse, o da alterazioni<br />
<strong>di</strong> tipo fisico-chimico, sia naturali che artificiali, tali da indurre variazioni biologiche quantitative<br />
(presenza –assenza) e qualitative (ricchezza in Unità Sistematiche dei macroinvertebrati) sulla<br />
vita del fiume.<br />
A determinati valori dell’In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso è poi associata una “Classe <strong>di</strong> Qualità”,<br />
variabile da 1 a 5, secondo le associazioni descritte nella seguente tabella.<br />
Classe <strong>di</strong> Qualità Valore IBE Giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Qualità<br />
CLASSE I 10-11-12 Ambiente non inquinato comunque non alterato in modo sensibile<br />
CLASSE II 8-9 Ambiente con moderati sintomi <strong>di</strong> inquinamento o <strong>di</strong> alterazione<br />
CLASSE III 6-7 Ambiente inquinato o comunque alterato<br />
CLASSE IV 4-5 Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato<br />
CLASSE V 1-2-3 Ambiente eccezionalmente inquinato o alterato<br />
Tab. I.9<br />
Tale valore della Classe <strong>di</strong> Qualità è quello riportato in tabella I.10.<br />
Viene anche riportata, laddove <strong>di</strong>sponibile, la classificazione SECA (stato ecologico del<br />
corso d'<strong>acqua</strong>) e SACA (Stato Ambientale del Corso d'<strong>acqua</strong>), attribuite in base alla<br />
combinazione dei risultati ottenuti per i macrodescrittori e per l’I.B.E.<br />
Si deve comunque evidenziare che quello effettuato da A.R.P.A.T. costituisce in realtà<br />
un primo tentativo <strong>di</strong> classificazione ai sensi del D. Lgs. 258/00, in quanto i dati finora<br />
<strong>di</strong>sponibili non sempre presentano le caratteristiche (in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> campionamenti,<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> analisi relative a determinati parametri) richieste dalla suddetta legge.<br />
In <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, invece, non risultano presenti corsi d’<strong>acqua</strong> monitorati con<br />
<strong>sistema</strong>ticità dal Dipartimento provinciale A.R.P.A.T. pratese.<br />
ALA21-16
Corpo idrico<br />
<strong>Comune</strong> n° prelievi/<br />
24 mesi<br />
(periodo<br />
1999/2001)<br />
COD BOD5 |100-O2| N-NH4 N-NO3<br />
n°<br />
97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001<br />
prelievi<br />
2001 Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello<br />
Agna degli Acquiputoli (a<br />
valle captazione acqued.)<br />
<strong>Montale</strong> 11 8 4 1 4 1 4 1 2 2 3 1<br />
Agna delle Conche<br />
(captazione acqued.)<br />
<strong>Montale</strong> 10 8 2 2 2 2 3 1 2 2 2 1<br />
Agna P.te Smilea <strong>Montale</strong> 23 2 2 2 3 3<br />
Brana P.te Nuova Pratese Pistoia 23 4 4 5 4 4 4 5 3 5 3 3<br />
Brana P.te <strong>di</strong> Berlicche Agliana 23 4 4 5 4 4 4 3 5 5 3 3<br />
Bure - Ponte Via Lischeto Agliana 4 5 4 4 4 3<br />
Bure P.te alla Catena Agliana 23 4 4 5 4 4 3 5 4 5 3 3<br />
Calice P.te dei Bini Agliana 23 4 4 5 4 2 3 5 4 5 3 3<br />
Ombrone P.te al Castellare Pistoia 23 4 5 5 5 4 3 5 4 5 3 3<br />
Ombrone P.te alla Caserana Quarrata 23 3 3 4 4 3<br />
Ombrone P.te all'Argine Quarrata 15 4 5 5 5 2 5 4 5 5 4 3<br />
Stella P.te Torto Quarrata 23 3 3 3 3 3<br />
Stella - La Catena Quarrata 4 3 1 4 3 3<br />
Corpo idrico<br />
<strong>Comune</strong> n° prelievi/<br />
24 mesi<br />
(periodo<br />
1999/2001)<br />
n°<br />
prelievi<br />
2001<br />
Stato ecologico Stato<br />
P totale<br />
Macrodescritt<br />
ambientale<br />
E. Coli<br />
ori I.B.E.<br />
97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001<br />
Livello Livello Livello Livello<br />
Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello<br />
Agna degli Acquiputoli (a<br />
valle captazione acqued.)<br />
<strong>Montale</strong> 11 8 3 3 1 1 III II<br />
Agna delle Conche<br />
(captazione acqued.)<br />
<strong>Montale</strong> 10 8 3 3 1 1 II II<br />
Agna P.te Smilea <strong>Montale</strong> 23 3 2 III<br />
Brana P.te Nuova Pratese Pistoia 23 4 4 5 4 5 IV V IV IV IV V Scaden Pessim<br />
te o<br />
Brana P.te <strong>di</strong> Berlicche Agliana 23 4 5 5 3 5 IV IV V III V IV Pessim Scaden<br />
o te<br />
ALA21-17
Bure - Ponte Via Lischeto Agliana 4 4 4 IV<br />
III IV Scaden<br />
te<br />
Bure P.te alla Catena Agliana 23 4 4 5 2 4 III IV III/IV IV IV IV Scaden Scaden<br />
(*)<br />
te te<br />
Calice P.te dei Bini Agliana 23 4 3 5 2 5 III IV V (*) III V IV Pessim Scaden<br />
o te<br />
Ombrone P.te al Castellare Pistoia 23 4 5 5 2 3 IV IV IV (*) III IV IV Scaden Scaden<br />
te te<br />
Ombrone P.te alla Caserana Quarrata 23 5 2 III III (*) III Sufficie<br />
nte<br />
Ombrone P.te all'Argine Quarrata 15 4 5 5 5 4 V IV V IV V IV Pessim Scaden<br />
o te<br />
Stella P.te Torto Quarrata 23 3 2 III III (*) III Sufficie<br />
nte<br />
Stella - La Catena<br />
Tab. I.10<br />
Quarrata 4 3 4 III III III Sufficie<br />
nte<br />
(*) il dato è relativo all'anno 2000, mancando i valori relativi al triennio 97-99<br />
ALA21-18
Corso<br />
d'<strong>acqua</strong><br />
Torrente<br />
Ombrone<br />
Torrente<br />
Bure<br />
Torrente<br />
Stella<br />
Fosso<br />
Dogaia e<br />
Quadrelli<br />
Fosso<br />
Acqualung<br />
a<br />
Torrente<br />
Calice<br />
Torrente<br />
Brana<br />
Comuni Punti <strong>di</strong> prelievo Punte<br />
ggio<br />
IBE<br />
Pistoia Ombrone loc. Castellare<br />
1998 1999 2000 2001<br />
Classe<br />
Qualità<br />
Punteg<br />
gio IBE<br />
Classe<br />
Qualità<br />
Punteggi<br />
o IBE<br />
Classe<br />
Qualità<br />
Punteg<br />
gio IBE<br />
Morbida Magra<br />
Classe<br />
Qualità<br />
Puntegg<br />
io IBE<br />
Classe<br />
Qualità<br />
II<br />
(1994) 4 IV 9 II 5 IV<br />
Agliana Ombrone loc. Ferruccia 8 II<br />
Quarrata Ombrone loc. Caserana<br />
IV<br />
(1991) 6 III<br />
Ombrone loc. Catena (*) 3 (2) V (V) 6 III 4 IV<br />
Agliana<br />
Quarrata<br />
Bure Via Lischeto 8 II 10/9 II/I 5/4 IV<br />
Bure Loc. Catena<br />
IV<br />
(1990) 5/6 IV/III 8 II 2 V<br />
Stella loc. Pontassio 6 III 7/8 III/II 8 II<br />
Stella Via Montalbano 6 III<br />
Stella loc. Catena (*) 6 (7) III (III) 6 III 7 III<br />
Quarrata Fosso Dogaia e Quadrelli 7 III 4 IV 4 IV<br />
Pistoia Fosso Acqualunga 5 IV 2 V 4 IV<br />
Agliana Calice 3 V 6 III 6/7 III<br />
Pistoia<br />
Brana Ponticino 8 III 9 II 9 II<br />
Brana Porta San Marco (Pistoia) 2 V 7/6 III<br />
Brana Via Bastone Me<strong>di</strong>ceo 7 III<br />
Brana P.te Nuova Pratese IV IV 6 III 7 III 4 IV<br />
Brana Via Galcigliana 2 V 6/7 III 5 IV<br />
Agliana Brana P.te Berlicche (Agliana) V V 5 IV 6/7 III 6 III<br />
Tab. I. 11<br />
(*) i prelievi sono stati effettuati due volte nel corso dell'anno. La classe <strong>di</strong> qualità è risultata la stessa nei due casi<br />
ALA21-19
I dati riassunti in tab. I.10 consentono <strong>di</strong> trarre alcune considerazioni in merito allo<br />
stato <strong>di</strong> salute dei corsi d’<strong>acqua</strong> monitorati.<br />
Innanzitutto si osserva che i corsi idrici caratterizzati, sulla base dei dati <strong>di</strong>sponibili, da<br />
una migliore qualità, risultano essere l’Agna degli Acquiputoli e l’Agna delle Conche, anche se<br />
si deve tener conto che i campionamenti sono stati effettuati in corrispondenza del punto <strong>di</strong><br />
presa acquedottistica o a valle dello stesso, e dunque in località in cui le eventuali pressioni<br />
antropiche dovute a scarichi idrici sono praticamente assenti.<br />
Anche in corrispondenza <strong>di</strong> Ponte Smilea, tuttavia, l’Agna mantiene caratteristiche<br />
qualitative accettabili.<br />
In assenza del monitoraggio biologico per questi due corsi idrici non è stato possibile<br />
derivare stato ecologico ed ambientale.<br />
Si deve comunque constatare che in entrambi i casi, e soprattutto nel caso dell’Agna<br />
degli Acquiputoli, i dati sembrano mostrare un relativo miglioramento tra il primo periodo <strong>di</strong><br />
monitoraggio ed il secondo, in particolar modo per i parametri ossigeno <strong>di</strong>sciolto, BOD5, COD,<br />
NO3.<br />
Il torrente Stella manifesta in entrambi i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> monitoraggio, uno stato ambientale<br />
“sufficiente”, anche se il parametro I.B.E. in<strong>di</strong>ca comunque la presenza <strong>di</strong> un ambiente<br />
inquinato o comunque alterato, ed il parametro Escherichia Coli (livello 4) mette in luce come<br />
la principale causa <strong>di</strong> inquinamento sia da attribuirsi a scarichi <strong>di</strong> natura civile.<br />
Per tutti glia altri corsi d’<strong>acqua</strong> monitorati (Brana, Bure, Ombrone, Calice) si denota uno<br />
stato ambientale variabile da Scadente a Pessimo, con l’eccezione dell’Ombrone in località<br />
Caserana, dove il monitoraggio (relativo solo al periodo 97/99) ha condotto ad una<br />
classificazione “Sufficiente”. Il parametro Escherichia Coli in<strong>di</strong>ca per tutti i suddetti corpi idrici<br />
un’evidente contaminazione da scarichi civili.<br />
Tale contaminazione deriva in parte dalla presenza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> scarichi <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti<br />
civili singoli, in zone non servite da fognatura pubblica, in parte dalla presenza localizzata <strong>di</strong><br />
scarichi <strong>di</strong> fognature pubbliche, non sempre recapitanti a depurazione (si veda anche par.<br />
S.4.2).<br />
In tabella I.11 sono invece riportati, per ogni anno <strong>di</strong> monitoraggio, dal 1998 al 2001,<br />
tutti i dati resi <strong>di</strong>sponibili da A.R.P.A.T. relativamente al mappaggio biologico I.B.E. effettuato<br />
sui principali corsi idrici <strong>di</strong> interesse per i quattro comuni.<br />
L’attività <strong>di</strong> biomonitoraggio è stata recentemente intensificata ed estesa a ulteriori<br />
corsi idrici, rispetto al 1998, e per l’anno 2001 sono stati resi <strong>di</strong>sponibili i risultati <strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinti<br />
campionamenti: uno effettuato in periodo <strong>di</strong> morbida ed uno in periodo <strong>di</strong> magra.<br />
Questo ultimo dato consente facilmente <strong>di</strong> valutare che in generale i corpi idrici che<br />
attraversano l’area oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono caratterizzati da un’elevata sensibilità nei confronti<br />
della portata: nei perio<strong>di</strong> meno piovosi, le ridotte <strong>di</strong>mensioni ed il regime torrentizio<br />
compromette spesso il deflusso minimo vitale dei corsi d’<strong>acqua</strong>, con conseguenti ripercussioni<br />
negative evidenti sulla capacità <strong>di</strong> autodepurazione e dunque della qualità, come si osserva<br />
confrontando i valori dell’I.B.E. rilevati nel 2001 nei due perio<strong>di</strong>.<br />
Il confronto tra dati rilevati in anni <strong>di</strong>versi è reso <strong>di</strong>fficile proprio dalle inevitabili<br />
<strong>di</strong>fferenze climatiche tra i campionamenti, che appunto possono indurre oscillazioni anche<br />
sensibili nella qualità.<br />
Per quanto riguarda il torrente Calice, i dati sin qui presentati possono essere integrati<br />
con i risultati <strong>di</strong> un’indagine chimica e biologica effettuata nel 1999, su incarico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
Agliana, dal Dipartimento Provinciale pratese, nel tratto compreso tra i Comuni <strong>di</strong> Agliana e<br />
Prato.<br />
I dati, riassunti in tab. I.12, in<strong>di</strong>cano un progressivo peggioramento della qualità delle<br />
acque lungo l’asta, evidenziato da un incremento della conducibilità e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> sali (cloruri,<br />
nitrati, azoto inorganico) riconducibili all’immissione dei reflui civili, sia <strong>di</strong>rettamente che<br />
attraverso gli afluenti (Brana e Bure). Rimangono buoni comunque i valori <strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong>sciolto<br />
e <strong>di</strong> BOD.<br />
I valori dell’I.B.E. evidenziano invece un aumento, seppure modesto, della variabilità<br />
ambientale, della bio<strong>di</strong>versità e dunque della qualità biologica tra la prima e le altre due<br />
stazioni, dovuta essenzialmente ad una maggiore naturalità dell’alveo e delle sponde (canale<br />
con argini alti e cementificati nella prima stazione, alveo più allargato, <strong>di</strong>versificazione del<br />
substrato, maggiore copertura vegetazionale nelle altre due).<br />
ALA21-20
T. Agna (a<br />
monte<br />
immiss.<br />
Bure)<br />
T. Calice<br />
(a valle<br />
immiss,<br />
Bure)<br />
T. Calice<br />
(a valle<br />
immiss.<br />
Brana)<br />
07/04/9<br />
9<br />
15/04/99 15/04/9<br />
9<br />
pH 8.00 7.50 7.40<br />
Conducibilità<br />
(uS/cm)<br />
200 250 320<br />
Cloruri (mg/l) 14.1 19.5 37.9<br />
N-NO3 1.0 1.5 1.8<br />
N-NO2
9000<br />
8000<br />
7000<br />
6000<br />
5000<br />
4000<br />
3000<br />
2000<br />
1000<br />
0<br />
febbraio<br />
marzo<br />
luglio<br />
agosto<br />
settembre<br />
ottobre<br />
novembre<br />
<strong>di</strong>cembre<br />
streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />
Staz.1 Staz.2<br />
12000<br />
10000<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
marzo<br />
luglio<br />
agosto<br />
settembre<br />
streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />
ottobre<br />
novembre<br />
<strong>di</strong>cembre<br />
Staz.3 Staz.4<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
marzo<br />
maggio<br />
agosto<br />
ottobre<br />
streptococchi fecali E.coli coliformi fecali colifo<br />
<strong>di</strong>cembre<br />
9000<br />
8000<br />
7000<br />
6000<br />
5000<br />
4000<br />
3000<br />
2000<br />
1000<br />
0<br />
febbraio<br />
marzo<br />
luglio<br />
agosto<br />
settembre<br />
ottobre<br />
novembre<br />
<strong>di</strong>cembre<br />
streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />
20000<br />
18000<br />
16000<br />
14000<br />
12000<br />
10000<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
Staz.5 Staz.6<br />
Fig. I.14<br />
febbraio<br />
marzo<br />
luglio<br />
agosto<br />
streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
febbraio<br />
13-mar<br />
settembre<br />
maggio<br />
ottobre<br />
novembre<br />
luglio<br />
<strong>di</strong>cembre<br />
settembre<br />
novembre<br />
streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />
L’attività <strong>di</strong> monitoraggio è stata condotta nel periodo febbraio-<strong>di</strong>cembre 2000, in<br />
<strong>di</strong>versi punti, lungo l’asta del torrente Agna e il suo affluente Agna delle Ban<strong>di</strong>telle. In tab. I.13<br />
(parametri chimico-fisici, biologici e ecotossicologici) e nei grafici <strong>di</strong> fig. I.14 (parametri<br />
microbiologici) sono sintetizzati i risultati ottenuti presso le principali postazioni prese in<br />
esame; sono stati prelevati 8 campioni presso ciascuna delle stazioni 1,2 e4, 7 campioni presso<br />
la stazione 3, 9 presso la stazione 5, 12 presso la stazione 6 (presa acquedotto).<br />
In generale, i dati ottenuti durante il periodo <strong>di</strong> monitoraggio, evidenziano una buona<br />
qualità chimico-fisica delle acque del Torrente Agna e del suo affluente, con spora<strong>di</strong>ci casi <strong>di</strong><br />
abbassamento del tasso <strong>di</strong> saturazione dell’ossigeno <strong>di</strong>sciolto in estate, sicuramente in<br />
<strong>di</strong>pendenza dell’esigua portata del torrente, delle immissioni <strong>di</strong> sostanza organica<br />
biodegradabile contenuta nei reflui domestici e dell’aumento <strong>di</strong> temperatura.<br />
ALA21-22
Il profilo delineato dall’analisi batteriologica dei campioni prelevati in tutte le stazioni,<br />
denota però una <strong>di</strong>ffusa contaminazione microbiologica delle acque del Torrente Agna. Esso<br />
risente certamente della presenza dell’agglomerato urbano <strong>di</strong> Striglianella, frazione del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, e dei vari e<strong>di</strong>fici abitativi <strong>di</strong>sseminati in tutta l’area circostante, non dotati<br />
<strong>di</strong> rete fognaria. Non si esclude inoltre un’influenza anche dell’abitato <strong>di</strong> Tobbiana, situato ad<br />
altitu<strong>di</strong>ne maggiore rispetto a Striglianella, che pur risultando in gran parte dotato <strong>di</strong> rete<br />
fognaria, per la tipologia <strong>di</strong> <strong>sistema</strong> adottato (rete mista) induce presumibilmente una<br />
pressione ambientale connessa all’attivazione degli scolmatori, soprattutto in occasione <strong>di</strong><br />
eventi piovosi intensi.<br />
Difatti, nella stagione invernale, proprio in seguito a precipitazioni abbondanti, è stato<br />
constatato un incremento dei valori dei parametri in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> contaminazione fecale presso la<br />
stazione ubicata in prossimità dell’opera <strong>di</strong> captazione acquedottistica.<br />
Si deve comunque osservare che lungo l’asta principale del torrente, a monte della<br />
confluenza con l’Agna degli Acquiputoli, l’analisi mirata, effettuata spora<strong>di</strong>camente, delle acque<br />
prelevate a monte e a valle <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti abitativi sparsi non serviti da fognatura, non ha<br />
evidenziato nessuna influenza particolare <strong>di</strong> tali immissioni sulla qualità microbiologica delle<br />
acque del torrente. Ciò è comprensibile se si considera che l’effetto della <strong>di</strong>spersione del<br />
chiarificato attraverso il suolo è l’abbattimento <strong>di</strong> gran parte della carica microbica ed in<br />
particolare dei microrganismi intestinali, che resistono <strong>di</strong>fficilmente alle con<strong>di</strong>zioni ambientali<br />
esterne. Ciò vale in particolare per i patogeni, che vengono a trovarsi in un habitat stressante,<br />
in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> temperatura e pH per essi non ottimali.<br />
I dati derivanti dalle analisi <strong>di</strong> tossicità evidenziano in generale l’assenza <strong>di</strong> problemi dal<br />
punto <strong>di</strong> vista ecotossicologico, salvo situazioni particolarmente localizzate e comunque poco<br />
intense, relativamente alla tossicità cronica su V. Bischeri (prelievi effettuati in luglio e<br />
settembre presso la stazione 1, probabilmente da imputare allo sversamento nel torrente <strong>di</strong><br />
prodotti detergenti per il bucato da parte degli utilizzatori del lavatoio, un prelievo –ottobre-<br />
presso la stazione 3, un prelievo presso la stazione 6).<br />
Il monitoraggio biologico (I.B.E.) è stato effettuato solamente in corrispondenza della<br />
stazione 6 (presa acquedotto). Confrontando i valori ottenuti in inverno ed in estate si nota un<br />
netto peggioramento delle con<strong>di</strong>zioni ecologiche del torrente, con un passaggio da una<br />
con<strong>di</strong>zione corrispondente alla seconda classe <strong>di</strong> qualità ottenuta in primavera, ad una<br />
corrispondente alla terza classe, ottenuta alla fine del periodo estivo. Ciò è presumibilmente<br />
dovuto, come già osservato per tutti i corsi d’<strong>acqua</strong> presi in esame, all’esigua portata del<br />
torrente al momento del campionamento.<br />
I S1.2 Acque destinate alla produzione potabile<br />
In questo paragrafo vengono presi in esame i dati inerenti la classificazione delle acque<br />
destinate alla produzione potabile, effettuata dalla Regione Toscana ai sensi del D.P.R. 515/82,<br />
poi sostituito dalle <strong>di</strong>sposizioni del D.Lgs 258/00.<br />
Tale decreto, già più volte citato nella presente relazione, in quanto testo <strong>di</strong> legge<br />
car<strong>di</strong>ne in materia <strong>di</strong> tutela delle acque dall’inquinamento, prevede infatti una specifica<br />
classificazione delle acque destinate all’approvvigionamento potabile in classi <strong>di</strong> qualità (A1,<br />
A2, A3, >A3), definite sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche delle<br />
acque monitorate. In base alla classe <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> appartenenza, si rendono necessari<br />
determinati trattamenti <strong>di</strong> potabilizzazione (si veda la legenda della tabella I. 14).<br />
In tabella I.14 si riportano gli estremi della classificazione ufficiale effettuata dalla<br />
Regione, per ogni fonte <strong>di</strong> approvvigionamento idropotabile relativa ai quattro Comuni.<br />
Si osserva che le fonti <strong>di</strong> approvvigionamento potabile utilizzate dall’acquedotto a<br />
servizio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo ricadono tutte in classe A3, ovvero non presentano buone<br />
caratteristiche qualitative, e pertanto richiedono un trattamento spinto. Migliore risulta la<br />
situazione per le acque impiegate dagli altri tre Comuni. Per quanto riguarda il torrente Agna,<br />
si constata il peggioramento della qualità, rispetto all’affluente Agna degli Acquiputoli, che<br />
risulta classificato, in corrispondenza del punto <strong>di</strong> presa, in classe A2.<br />
ALA21-23
Corpo Idrico<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
appartenenza<br />
punto <strong>di</strong> presa<br />
Classificazione<br />
Delibera/Decreto<br />
<strong>di</strong> classificazione<br />
Cava Briganti Agliana A1 D.G.R. 11657/88<br />
Cava Frosini Agliana A2 D.G.R. 6438/90<br />
Agna degli<br />
Acquiputoli<br />
<strong>Montale</strong><br />
A2 D.G.R. 11657/88<br />
Agna delle Conche <strong>Montale</strong> A2 D.G.R. 11657/88<br />
Bulicata Pistoia A2 D.G.R. 703/94<br />
Bacino Due Forre Quarrata A2 D.G.R. 11657/88<br />
Bacino Falchereto Quarrata A2 D.G.R. 11657/88<br />
Torrente Bagnolo Montemurlo A3 DEC. 3515/96<br />
Lago Bagnolo Montemurlo A3 DEC. 3515/96<br />
Torrente Agna Montemurlo A3 DEC. 3515/96<br />
Tab. I.14<br />
Legenda<br />
Classe <strong>di</strong> qualità Trattamento <strong>di</strong> potabilizzazione necessario<br />
Classe A1 Trattamento fisico semplice e <strong>di</strong>sinfezione<br />
Classe A2 Trattamento fisico e chimico normale e <strong>di</strong>sinfezione<br />
Classe A3 Trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e <strong>di</strong>sinfezione<br />
Classe >A3 Utilizzazione in via eccezionale solo se sottoposte ad un adeguato trattamento<br />
Al fine <strong>di</strong> meglio comprendere quali siano i principali problemi connessi alla qualità delle<br />
acque destinate alla produzione potabile, si riporta una tabella sintetica (Tab. I.15), elaborata<br />
dai Dipartimenti Provinciali A.R.P.A.T., relativa alle analisi perio<strong>di</strong>camente svolte sulle acque in<br />
oggetto.<br />
Nella tabella vengono evidenziati i parametri chimico-fisici e/o microbiologici che sono<br />
risultati, negli ultimi anni <strong>di</strong> monitoraggio, degni <strong>di</strong> attenzione.<br />
Dall’analisi dei dati si osserva innanzitutto che per quanto riguarda le risorse ubicate in<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> (Agna degli Acquiputoli e Agna delle Conche), i problemi principali, in<br />
ermini <strong>di</strong> qualità, risultano legati a parametri microbiologici (streptococchi, salmonella). A tale<br />
riguardo, tenuto conto dell’ubicazione delle captazioni acquedottistiche (zona collinare non<br />
antropizzata), si deve evidenziare che non risulta ancora ben chiaro il motivo <strong>di</strong> tale frequente<br />
contaminazione, presumibilmente associabile, comunque, ad origini non antropiche (feci<br />
animali).<br />
In aggiunta a ciò, l’Amministrazione Comunale mette in luce un’ulteriore problematica<br />
connessa alla frequente eccessiva torbi<strong>di</strong>tà dell’<strong>acqua</strong> immessa in rete, in occasione <strong>di</strong> eventi<br />
piovosi intensi, causata dalla mancanza <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> accumulo a monte della rete <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione (a tale riguardo si vedano le politiche <strong>di</strong> risposta attuate: par. I R1.2).<br />
Per quanto riguarda i bacini <strong>di</strong> accumulo delle acque utilizzate dall’acquedotto aglianese<br />
(ex cave <strong>di</strong> argilla) si evidenzia un problema connesso alla presenza <strong>di</strong> concentrazioni<br />
significative <strong>di</strong> manganese, certamente <strong>di</strong> origine naturale (risospensione <strong>di</strong> deposito del fondo<br />
delle cave), nonché ai valori <strong>di</strong> temperatura dell’<strong>acqua</strong>, e, negli ultimi due anni <strong>di</strong><br />
monitoraggio, alla presenza <strong>di</strong> carico organico (BOD e COD). La Cava 1° Maggio non risulta più<br />
utilizzata, in quanto declassata, rispetto all’iniziale classificazione regionale.<br />
Tali fattori sono peraltro comuni anche alle acque raccolte nei bacini a servizio<br />
dell’acquedotto quarratino (Bacino Due Forre, Bacino Falchereto e, attualmente in corso <strong>di</strong><br />
classificazione, Lago Santonuovo e Lago Via Para<strong>di</strong>so, entrambi impiegati come riserve<br />
idriche).<br />
Infine, per quanto concerne il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, si constatano problemi connessi<br />
alla presena <strong>di</strong> salmonelle, per tutte e tre le risorse idriche impiegate, e, per il torrente Agna,<br />
anche <strong>di</strong> coliformi e streptococchi (come del resto <strong>di</strong> è già avuto modo <strong>di</strong> constatare al<br />
paragrafo precedente I S1.1).<br />
ALA21-24
Corpo Idrico <strong>Comune</strong><br />
Cava Briganti Agliana Manganese Temperatura<br />
Cava Frosini Agliana Temperatura Temperatura<br />
Cava I Maggio Agliana<br />
Agna degli Acquiputoli<br />
(a valle captazione)<br />
Agna delle Conche<br />
(captazione)<br />
<strong>Montale</strong><br />
<strong>Montale</strong><br />
Parametri che presentano qualche problema<br />
1998 1999 2000 2001<br />
Manganese,<br />
Temperatura,<br />
COD, Salmonella<br />
Streptococchi<br />
Fecali<br />
Streptococchi<br />
Fecali<br />
Manganese, Rame,<br />
Temperatura,<br />
BOD5, COD<br />
Temperatura,<br />
BOD5<br />
Temperatura,<br />
COD<br />
Non più in uso<br />
BOD5<br />
BOD5,<br />
Manganese<br />
Salmonella Salmonella Salmonella<br />
Streptococchi<br />
Fecali<br />
Salmonella<br />
Bacino Due Forre Quarrata COD Manganese BOD5, COD COD<br />
Bacino Falchereto Quarrata Coliformi totali<br />
Temperatura,<br />
Manganese<br />
Temperatura,<br />
COD<br />
BOD5,<br />
Streptococchi<br />
Fecali<br />
BOD5, COD<br />
Lago Santonuovo<br />
(**)<br />
Quarrata Temperatura Temperatura, COD Temperatura,<br />
COD<br />
Manganese<br />
Lago Via Para<strong>di</strong>so<br />
(**)<br />
Quarrata Coliformi totali Manganese<br />
BOD5,<br />
Manganese<br />
Coliformi fecali,<br />
Coliformi Totali<br />
Torrente Bagnolo Montemurlo Salmonella Salmonella Salmonella Salmonella<br />
Lago Bagnolo Montemurlo Salmonella Salmonella<br />
Salmonella ,<br />
Ossigeno<br />
<strong>di</strong>sciolto<br />
Torrente Agna Montemurlo Salmonella Salmonella Salmonella<br />
Tab. I.15<br />
(**) in corso <strong>di</strong> classificazione<br />
Salmonella ,<br />
Ossigeno<br />
<strong>di</strong>sciolto<br />
Coliformi totali,<br />
C. fecali,<br />
Streptococchi<br />
fecali,<br />
Salmonella,<br />
Ossigeno<br />
<strong>di</strong>sciolto<br />
ALA21-25
I S1.3 Residui <strong>di</strong> fitofarmaci<br />
In questo paragrafo si prendono in esame i dati relativi al monitoraggio, condotto a<br />
partire dal 1996 dal Dipartimento Arpat <strong>di</strong> Pistoia, dei residui <strong>di</strong> fitofarmaci impiegati<br />
nell’attività vivaistica nei corsi d’<strong>acqua</strong> della pianura pistoiese. I dati riportati si riferiscono<br />
ovviamente ai corsi d’<strong>acqua</strong> <strong>di</strong> interesse nell’ambito del presente lavoro.<br />
Nel prospetto seguente si descrivono brevemente le principali caratteristiche <strong>di</strong> alcuni dei<br />
principi attivi ricercati, e che risultano <strong>di</strong> più largo impiego.<br />
Erbici<strong>di</strong><br />
Oxa<strong>di</strong>azon: si tratta <strong>di</strong> un erbicida ad ampio spettro <strong>di</strong> azione e a lunga persistenza che<br />
agisce per contatto. Viene utilizzato sulle infestanti alla fine dell’inverno in forma granulare<br />
(Ronstar al 2% <strong>di</strong> sostanza attiva) e liquida (Ronstar FL. Al 34.1% <strong>di</strong> sostanza attiva) per il<br />
<strong>di</strong>serbo <strong>di</strong> vivai in pieno campo e in vasetteria.<br />
Simazina: è un erbicida residuale classico che viene fortemente adsorbito dai colloi<strong>di</strong><br />
minerali ed organici rimanendo localizzato nei primi strati del terreno. L’impiego insieme al<br />
Propizamide permette <strong>di</strong> ampliare il suo spettro <strong>di</strong> azione verso alcune infestanti (graminacee<br />
soprattutto) riducendo i rischi <strong>di</strong> fitotossicità dovuti ad eccessivi dosaggi <strong>di</strong> Simazina.<br />
Propizamide: utilizzato associato alla Simazina.<br />
Pen<strong>di</strong>metalin: viene utilizzato il formulato Stomp (liquido emulsionabile al 31.7% <strong>di</strong><br />
sostanza attiva) come erbicida per il controllo delle infestanti graminacee e <strong>di</strong>cotiledoni<br />
annuali.<br />
Anticrittogamici<br />
Metalaxil: si tratta <strong>di</strong> un fungicida sistemico che viene rapidamente assorbito dalle ra<strong>di</strong>ci<br />
delle piante. Il formulato che viene usato maggiormente è il Ridomil 5G in granuli che contiene<br />
il 5% <strong>di</strong> sostanza attiva e viene impiegato contro i marciumi ra<strong>di</strong>cali ma anche per curare<br />
attacchi delle parti aeree da ficomiceti.<br />
Insettici<strong>di</strong><br />
Propoxur: si tratta <strong>di</strong> un insetticida carbammato utilizzato per la lotta contro afi<strong>di</strong>,<br />
cocciniglie e larve defogliatrici. Formulato impiegato è l’Undene, polvere bagnabile al 50% <strong>di</strong><br />
sostanza attiva. Viene utilizzato da marzo a settembre.<br />
In tabella I.16 sono riepilogati i corsi d'<strong>acqua</strong> monitorati e, per ognuno <strong>di</strong> essi, i punti <strong>di</strong><br />
campionamento, ed il numero <strong>di</strong> prelievi, per ogni anno <strong>di</strong> monitoraggio.<br />
Nel grafico <strong>di</strong> fig. I.15, per ogni corso d'<strong>acqua</strong> e per ogni punto <strong>di</strong> campionamento, si è<br />
riportato il dato relativo al numero complessivo <strong>di</strong> campioni risultato "positivo" alla presenza <strong>di</strong><br />
principi attivi riconducibili all'impiego <strong>di</strong> fitofarmaci.<br />
Nella serie <strong>di</strong> grafici successiva, infine, si sono riportate, per ogni corpo idrico e per ogni<br />
punto <strong>di</strong> monitoraggio, le concentrazioni me<strong>di</strong>e annue rilevate, con riferimento ai principi attivi<br />
risultati più frequentemente presenti.<br />
In questo caso i punti <strong>di</strong> monitoraggio presi in considerazione sono quelli più significativi<br />
presenti all'interno del territorio dei Comuni <strong>di</strong> Agliana, Quarrata, <strong>Montale</strong>.<br />
Si deve comunque evidenziare che la scelta, operata a motivo <strong>di</strong> sintesi, <strong>di</strong> rappresentare<br />
graficamente le concentrazioni me<strong>di</strong>e annue sacrifica necessariamente l’informazione, tra<br />
l’altro importante, come si è già constatato per quanto riguarda altre caratteristiche qualitative<br />
delle acque dei torrenti in questione, relativa alla stagionalità, ovvero alla variazione delle<br />
concentrazioni <strong>di</strong> inquinanti in base al regime idraulico.<br />
ALA21-26
L’indagine svolta ha confermato la presenza più o meno costante dei residui <strong>di</strong> queste<br />
sostanze nelle acque superficiali della quasi totalità del territorio.<br />
La sostanza attiva in assoluto più presente è l’Oxa<strong>di</strong>azon che si ritrova nella quasi totalità<br />
dei campioni dei corsi d’<strong>acqua</strong> principali e secondari.<br />
In tutti i casi non si osserva una tendenza ad una sostanziale variazione della situazione<br />
nel corso degli anni.<br />
Per quanto riguarda i corsi d’<strong>acqua</strong> principali i livelli <strong>di</strong> contaminazione lungo l’asse<br />
fluviale hanno andamenti <strong>di</strong>versi in <strong>di</strong>pendenza del territorio attraversato e dell’apporto degli<br />
affluenti.<br />
Lungo l’Ombrone per quasi tutte le sostanze attive si osserva (fig. I.15) che il livello <strong>di</strong><br />
contaminazione risulta significativo solo negli ultimi tre punti <strong>di</strong> monitoraggio, dove il 100% dei<br />
campioni appare contaminato.<br />
Le concentrazioni mostrano un aumento importante soprattutto in corrispondenza del<br />
punto Om4, subito a valle dell’immissione del Brusigliano (nel territorio comunale <strong>di</strong> Pistoia),<br />
ed una graduale <strong>di</strong>minuzione nei tratti successivi, fino al confine provinciale, a causa della<br />
<strong>di</strong>luizione conseguente all’aumento della portata. In corrispondenza delle sezioni ricadenti nel<br />
territorio nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata (Om5 – Ponte alla Ferruccia e Om6 – Loc. Catena) si rileva la<br />
presenza predominante <strong>di</strong> oxa<strong>di</strong>azon, pen<strong>di</strong>methalin, simazina, propoxur, metalaxil. Il punto<br />
Om5 non viene attualmente più monitorato da A.R.P.A.T., in quanto si è constatato non<br />
aggiungere ulteriori informazioni rispetto agli altri punti <strong>di</strong> monitoraggio.<br />
Per il torrente Stella, che scorre nella zona vivaistica dei Comuni <strong>di</strong> Pistoia, Serravalle e<br />
Quarrata, per immettersi nell’Ombrone all’altezza del confine provinciale, si riportano i grafici<br />
relativi al monitoraggio delle postazioni quarratine St3 (Pontassio), St5 (Via Montalbano, che<br />
non viene più monitorata, per le stesse motivazioni <strong>di</strong> cui sopra), St6 (Catena). Non si rilevano<br />
tendenze significative all’aumento o <strong>di</strong>minuzione delle concentrazioni lungo l’asta; il gruppo <strong>di</strong><br />
principi attivi con maggiori concentrazioni, nei punti ubicati nel territorio comunale <strong>di</strong> Quarrata<br />
risulta costituito da oxa<strong>di</strong>azon, pen<strong>di</strong>methalin, metalaxil.<br />
Il Fosso Dogaia e Quadrelli attraversa la zona nord-est del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Serravalle,<br />
entra in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata e Pistoia, riceve il fosso Ombroncello nella zona <strong>di</strong> Vignole-Olmi e<br />
si immette nell’Ombrone al confine provinciale (Catena <strong>di</strong> Quarrata).<br />
Risulta uno dei corsi d’<strong>acqua</strong> più contaminati: in tutti e quattro i punti <strong>di</strong> misura sirileva il<br />
100% dei campioni positivi. Inoltre, alla presenza <strong>di</strong> concentrazioni elevate, rispetto agli altri<br />
torrenti, si accompagna la presenza <strong>di</strong> un numero particolarmente elevato <strong>di</strong> principi attivi.<br />
Il torrente Bure nasce in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pistoia, ed atraersa i Comuni <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> ed<br />
Agliana, incontrando le prime aree a vivaio all’altezza <strong>di</strong> Pontenuovo (punto <strong>di</strong> prelievo Bu1).<br />
Prima del punto Bu3 riceve le acque del Bulicata, che atraversa le zone collinari a nord del<br />
centro <strong>di</strong> Santomato. L’ultimo punto (Bu4), posto in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana, è situato prima<br />
dell’immissione nell’Agna.<br />
Come si osserva dalla fig. I.15 molti dei prelievi, nelle <strong>di</strong>verse stazioni, sono risultati<br />
negativi, e le concentrazioni dei principi attivi riscontrati sono comunque modeste. Dal<br />
confronto tra i dati relativi al punto Bu2 e quelli relativi ai punti Bu3 e Bu4, si constata che<br />
l’apporto inquinante più significativo deriva dal torrente Bulicata, che come si è detto si<br />
immette tra le due postazioni, dopo aver attraversato una zona in cui sono presenti vivai in<br />
pieno campo e a vasetteria. Dal punto Bu3 al Bu4, inoltre, le concentrazioni <strong>di</strong>minuiscono per<br />
effetto della <strong>di</strong>luizione.<br />
Il torrente Acqualunga attraversa la zona <strong>di</strong> Chiazzano e si immette nella Brana a valle<br />
del confine comunale, dopo il punto <strong>di</strong> prelievo della Brana denominato Br4. Come si osserva<br />
dalla fig. I.15 tutti i campioni hanno mostrato presenza <strong>di</strong> residui. In particolare oxa<strong>di</strong>azon e<br />
pen<strong>di</strong>methalin sono presenti nel 100% dei campioni. Le concentrazioni dei principali principi<br />
attivi, nel punto ubicato in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana, risultano piuttosto elevate.<br />
Il torrente Brana attraversa le zone ad alta densità vivaistica del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pistoia e <strong>di</strong><br />
Agliana. Si immette nel Calice poco prima della confluenza <strong>di</strong> quest’ultimo nel torrente<br />
Omborne. Riceve affluenti come il Fosso Bollacchione ed il Fosso Acqualunga, che a loro volta<br />
attraversano zone vivaistiche.<br />
La Brana evidenzia concentrazioni <strong>di</strong> fitofarmaci crescenti lungo l’asta, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
quanto si è constatato per l’Ombrone. L’unico apporto che risulta avere un effetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>luizione<br />
è costituito dallo scarico del depuratore <strong>di</strong> Pistoia.<br />
ALA21-27
Dalla fig. I.15 si osserva che tutti i campioni, a parte quelli relativi al punto <strong>di</strong> prelievo<br />
Br1, presentano residui.<br />
I grafici relativi alle postazioni ubicate in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana (Br5 e Br6) evidenziano<br />
concentrazioni piuttosto elevate, in parte dovute all’apporto dell’Acqualunga, e predominanza<br />
dei principi attivi oxa<strong>di</strong>azon, pen<strong>di</strong>methalin, simazina, propoxur.<br />
Il Fosso Settola scorre nella zona a Sud del centro abitato <strong>di</strong> Agliana, compresa tra il<br />
tratto autostradale a nord e la Brana a sud, dove si immette dopo il Ponte dei Gelli. Questo<br />
corpo idrico è stato monitorato solo nel 2001, a seguito <strong>di</strong> specifica convenzione con il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> Agliana. Le concentrazioni rilevate nella postazione Se1 (Via Bineria) risultano superiori<br />
rispetto a quelle rilevate, nello stesso periodo, nel punto Se2 (Via Marx).<br />
Il torrente Calice delimita a sud-est la pianura pistoiese e segna il confine con la<br />
Provincia <strong>di</strong> Prato. Data la posizione esso risente solo minimamente delle pressioni indotte<br />
dall'attività agricola, attraversando solo marginalmente la zona posta a sud-ovest <strong>di</strong> Agliana. Il<br />
punto <strong>di</strong> monitoraggio (Ca1) è ubicato a monte dell’immissione del torrene Brana. Le<br />
concentrazioni rilevate risultano basse, rispetto ad altri corsi d’<strong>acqua</strong>.<br />
Il torrente Agna, infine, monitorato preso Fattoria Smilea nel corso del 1999 e 2000<br />
non ha mai evidenziato presenza <strong>di</strong> esidui <strong>di</strong> fitofarmaci.<br />
ALA21-28
CORSO D'ACQUA Punti <strong>di</strong> prelievo: legenda Numero prelievi<br />
ACQUALUNGA<br />
BRANA<br />
BURE<br />
DOGAIA e QUADRELLI<br />
OMBRONE<br />
STELLA<br />
1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />
I. Chiodo (Chiazzano) Ac1 3 3 3 0 0 0<br />
II. Confine comunale (Agliana) Ac2 4 4 4 2 3 4<br />
I. Cimiteri Arca<strong>di</strong>a Br1 0 4 4 3 3 4<br />
II. Ponte Nuova Pratese Br2 10 12 11 6 3 4<br />
III. Chiesa Canapale Br3 2 4 4 3 3 0<br />
IV. Via Galcigliana (Ba<strong>di</strong>a a Pacciana) Br4 4 4 4 3 4 4<br />
V. Ponte dei Gelli (Ferruccia - Agliana) Br5 0 4 4 3 3 4<br />
VI. Ponte <strong>di</strong> Berlicche (Agliana) Br6 10 12 11 6 4 4<br />
I. Pontenuovo Bu1 0 4 3 3 2 0<br />
II. P.te Chiesina <strong>Montale</strong>se Bu2 2 4 4 1 0 0<br />
III. P.te Via Lischeto (Agliana) Bu3 2 4 3 2 3 4<br />
IV. P.te alla Catena (Agliana) Bu4 11 12 12 4 0 4<br />
I. Bottegaccia Dq1 0 4 4 2 2 0<br />
II. Via Bottaia Dq2 4 4 4 2 2 0<br />
III. P.te ad Olmi (Quarrata) Dq3 0 4 4 2 2 0<br />
IV. P.te Catena (Quarrata) Dq4 0 12 11 6 4 4<br />
I. Pontelungo Om1 1 4 3 2 2 4<br />
II. Via Bonellina Om2 2 3 3 1 0 0<br />
III. Ponte alla Pergola Om3 2 3 3 3 2 4<br />
IV. Ponte al Castellare (Pistoia) Om4 10 12 11 6 4 4<br />
V. P.te alla Ferruccia (Quarrata) Om5 0 4 4 1 0 0<br />
VI. P.te all'Argine (Loc. Catena -Quarrata) Om6 0 11 12 6 4 4<br />
I. Depuratore Bargi St1 0 4 4 1 0 0<br />
II. P.te <strong>di</strong> Cencino St2 4 4 4 3 3 4<br />
III. P.te <strong>di</strong> Pontassio (Quarrata) St3 0 4 4 3 4 4<br />
IV. P.te a Valenzatico (Quarrata) St4 0 4 4 0 0 0<br />
V. P.te Via Montalbano (Quarrata) St5 0 4 4 3 2 0<br />
VI. P.te Nuovo (Loc. Catena - Quarrata) St6 0 12 10 7 4 4<br />
ALA21-29
CALICE I. P.te dei Bini (Agliana) Ca1 5 9 11 6 3 4<br />
AGNA Fattoria Smilea (<strong>Montale</strong>) Ag1 6 3<br />
SETTOLA<br />
Tab. I.16<br />
I - Via Marx (Agliana) Se1 2<br />
I I -Via Bineria (Agliana) Se2 2<br />
100<br />
% campioni con presenza<br />
residui<br />
Fig. I.15<br />
periodo 96-2000<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
ACQUALUNGA<br />
BRANA<br />
BURE<br />
DOGAIA e QUADRELLI<br />
OMBRONE<br />
STELLA<br />
CALICE<br />
1<br />
3<br />
4<br />
5<br />
2<br />
punti <strong>di</strong> prelievo<br />
6<br />
ALA21-30
1999<br />
1998<br />
1997<br />
Ombrone - postazione Om5<br />
0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70<br />
Oxa<strong>di</strong>azon Simazina Metalaxyl Propoxur<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
Pen<strong>di</strong>methalin Terbutylazina Propyzamide<br />
Fig. I.16<br />
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Ombrone - postazione Om6<br />
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 0,45 0,5<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur Terbutylazina Propyzamide Dicloran<br />
Fig. I.17<br />
ALA21-31
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Fig. I.18<br />
Stella - postazione St3<br />
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
Fig. I.19<br />
Stella - postazione St5<br />
0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
Oxa<strong>di</strong>azon Simazina Metalaxyl Propoxur Pen<strong>di</strong>methalin<br />
ALA21-32
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Stella - postazione St6<br />
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur Terbutylazina Propyzamide Metolachlor Alachlor<br />
Fig. I.20<br />
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Fig. I.21<br />
Dogaia e Quadrelli - postazione Dq3<br />
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur<br />
Atrazina deisospropile Propyzamide Terbutylazina Metolachlor<br />
ALA21-33
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Dogaia e Quadrelli - postazione Dq4<br />
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur<br />
Atrazina deisospropile Propyzamide Terbutylazina Alachlor<br />
Fig. I.22<br />
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Acqualunga - postazione Ac2<br />
0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Oxyfluorfen Pen<strong>di</strong>methalin Propyzamide Metalaxyl Propoxur<br />
Fig. I.23<br />
ALA21-34
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
Fig. I.24<br />
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Fig. I.25<br />
Bure-postazione Bu2<br />
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
Oxa<strong>di</strong>azon<br />
(ppb)<br />
Bure - postazione Bu3<br />
0 0,02 0,04 0,06 0,08 0,1 0,12 0,14 0,16 0,18 0,2<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
Propoxur<br />
ALA21-35
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Fig. I.26<br />
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Bure - postazione Bu4<br />
0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Propoxur<br />
Brana - postazione Br5<br />
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Propyzamide Metalaxyl Propoxur<br />
Fig. I.27<br />
ALA21-36
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Brana -postazione Br6<br />
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Propyzamide Metalaxyl<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
Propoxur<br />
Fig. I.28<br />
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Fig. I.29<br />
Settola-Postazione Se1<br />
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8<br />
oxa<strong>di</strong>azon pen<strong>di</strong>methalin metalaxyl<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
ALA21-37
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Fig. I.30<br />
2001<br />
2000<br />
1999<br />
1998<br />
1997<br />
1996<br />
Fig. I.31<br />
Settola - Postazione Se2<br />
0,157 0,158 0,159 0,16 0,161 0,162 0,163 0,164 0,165 0,166<br />
oxa<strong>di</strong>azon propoxur<br />
Calice - postazione Ca1<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />
(ppb)<br />
0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25<br />
concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />
Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur Oxyfluorfen Pirimicarb<br />
I S2 QUALITA’ DELLE ACQUE SOTTERRANEE<br />
In fase <strong>di</strong> elaborazione<br />
I S3 QUALITA’ DELLE ACQUE POTABILI<br />
In fase <strong>di</strong> reperimento<br />
ALA21-38
I S4 RETI IDRICHE<br />
Nella seguente tabella è schematizzata la strutturazione della gestione dei servizi idrici<br />
(fognatura, depurazione, acquedotto, al 31.12.2000).<br />
Strutturazione gestione reti idriche al 31.12.2000<br />
<strong>Comune</strong> Gestore acquedotto Gestore fognatura Gestore depurazione<br />
Agliana Consorzio AMAG In economia Consorzio AMAG<br />
<strong>Montale</strong> Consorzio AMAG In economia Consorzio AMAG<br />
Montemurlo CONSIAG CONSIAG GIDA s.p.a.<br />
Quarrata CONSIAG CONSIAG CONSIAG<br />
Tab. I.17<br />
A partire dal 01.01.2002, tuttavia, è subentrata, ai <strong>di</strong>versi soggetti, la Società<br />
Publi<strong>acqua</strong> S.p.A., in qualità <strong>di</strong> Gestore del Servizio Idrico Integrato per tutto l’A.T.O. n° 3 –<br />
Me<strong>di</strong>o Valdarno. La gestione Publi<strong>acqua</strong> è subentrata a Consiag, per quanto concerne il servizio<br />
acquedottistico dei Comuni <strong>di</strong> Quarrata e Montemurlo, già dal 01 luglio 2001.<br />
Dunque ad oggi tutti i servizi sono affidati a Publi<strong>acqua</strong> S.p.A., con l’esclusione del<br />
servizio depurazione relativo al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, che continua ad essere gestito dalla<br />
GIDA S.p.A.<br />
Tale passaggio <strong>di</strong> competenze, intervenuto proprio nel corso della stesura della presente<br />
Relazione, ha reso notevolmente complessa l’acquisizione dei dati relativi alle reti idriche e la<br />
sua restituzione in forma organica per i quattro Comuni.<br />
I S4.1 Rete acquedottistica: caratteristiche<br />
La seguente tabella riporta per ogni <strong>Comune</strong> le caratteristiche essenziali della rete idrica<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione rese <strong>di</strong>sponibili, in termini <strong>di</strong> lunghezza, consumi, materiali delle condotte,<br />
per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete stimate, in base ai dati forniti dagli Enti Gestori (dati al 31.12.1999, da schede<br />
ISTAT).<br />
Quarrata Montemurlo Agliana <strong>Montale</strong><br />
Lunghezza rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione (km) 138 89 67 46<br />
Consumi rete <strong>di</strong>stribuzione (MW/h) 56 38 504 25<br />
Per<strong>di</strong>te della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione 35% 30% 22% 19%<br />
materiali condotte<br />
Tab. I.18<br />
acciaio 31% 30% 0% 35%<br />
ghisa 60% 25% 3% 0%<br />
cemento amianto 2% 2% 12% 15%<br />
materiale plastico 7% 43% 85% 50%<br />
In merito ai materiali con cui risultano realizzate le condotte idriche è necessario<br />
precisare che la normativa attualmente vigente, sulla base delle evidenze scientifiche che ad<br />
oggi consentono <strong>di</strong> affermare che “non esiste alcuna prova seria che l’ingestione <strong>di</strong> amianto sia<br />
pericolosa per la salute” e che pertanto hanno condotto a non ritenere utile la determinazione<br />
<strong>di</strong> valori guida per la presenza <strong>di</strong> amianto nell’<strong>acqua</strong> potabile, non prevede obblighi <strong>di</strong><br />
sostituzione delle condotte in cemento-amianto esistenti (decreto Ministero della Sanità 14<br />
maggio 1996).<br />
Il suddetto decreto rileva solo che, sotto il profilo dell’opportunità, l’impiego <strong>di</strong> prodotti<br />
contenenti amianto dovrebbe essere, con il tempo, sempre più limitato, in coerenza con<br />
l’intento del legislatore <strong>di</strong> assicurare una progressiva eliminazione <strong>di</strong> materiali potenzialmente<br />
pericolosi per la salute, sottolineando pertanto l’esigenza <strong>di</strong> programmare la progressiva<br />
sostituzione dei manufatti man mano che lo stato <strong>di</strong> conservazione ne <strong>di</strong>a l’occasione.<br />
Per i commenti relativi al valore delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete stimate dai gestori, si rimanda al<br />
par. I P1.3.<br />
ALA21-39
Nelle successive tabelle si riporta per ogni singolo comune, una schematizzazione della<br />
struttura della rete idrica. Vengono in<strong>di</strong>cati (dati al 31.12.1999, su schede ISTAT fornite dai<br />
Gestori), per ogni <strong>sistema</strong> <strong>di</strong> adduzione, la fonte idrica <strong>di</strong> approvvigionamento (pozzi, sorgenti,<br />
acque superficiali), i volumi addotti (anno 1999), i trattamenti <strong>di</strong> potabilizzazione, i materiali e<br />
la lunghezza delle sole condotte adduttrici, i consumi energetici e il giu<strong>di</strong>zio del gestore in<br />
merito all’eventuale necessità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> miglioramento/manutenzione straor<strong>di</strong>naria.<br />
ALA21-40
Tab. I.19<br />
Centrale<br />
Boschetti<br />
Via Larga Due Forre<br />
Caratteristiche rete idrica Quarrata<br />
Torre<br />
piezometrica<br />
Buriano Montemagno Nelli Tacinaia Colle Leano Lucciano Forrottoli Arancini<br />
Comuni serviti Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata<br />
totale <strong>acqua</strong><br />
addotta<br />
mc/anno<br />
fonte idrica <strong>di</strong><br />
alimentazione<br />
Trattamenti<br />
potabilizzazione:<br />
materiali condotte<br />
adduttrici<br />
lunghezza<br />
condotte<br />
adduttrici (km)<br />
giu<strong>di</strong>zio sullo<br />
stato<br />
dell'acquedotto<br />
consumi energia<br />
per acquedotto<br />
(MW/h)<br />
260.000 148.000 465.000 370.000 15.000 53.000 9.000 2.000 19.000 79.000 27.000 22.000 8.000<br />
pozzi pozzi bacino artif.<br />
sì (parametri<br />
fuori norma: Fe,<br />
Mn)<br />
sì (par. fuori<br />
norma: Fe, Mn,<br />
NO3, NH4)<br />
sì (par. fuori<br />
norma:<br />
organolettici,<br />
microbiol.)<br />
Acciaio 82% Acciaio 84% acciaio 15%<br />
mat.<br />
Plastico18%<br />
mat. Plastico<br />
mat. Plastico16%<br />
85%<br />
Da acqued.<br />
Agna delle<br />
Conche e<br />
Montemurlo<br />
sorgenti pozzi sorgenti sorgenti<br />
sorgenti<br />
(8.000<br />
mc) +<br />
pozzi<br />
(11.000<br />
mc)<br />
sorgenti sorgenti sorgenti sorgenti<br />
no no no no no no no no no no<br />
ghisa<br />
mat.<br />
Plastico<br />
mat. Plastico<br />
mat.<br />
Plastico<br />
mat.<br />
Plastico<br />
mat.<br />
Plastico<br />
acciaio<br />
70%<br />
mat.<br />
Plastico<br />
30%<br />
mat.<br />
Plastico<br />
mat.<br />
Plastico<br />
1,16 2 3 1
Caratteristiche rete idrica Montemurlo (*)<br />
Agna Pierattino Bagnolo<br />
totale <strong>acqua</strong> addotta mc/anno 1.476.000 135.000 566.000<br />
fonte idrica <strong>di</strong> alimentazione<br />
Trattamenti potabilizzazione:<br />
corsi d'<strong>acqua</strong> (1472.000 mc) +<br />
pozzi (4.000 mc)<br />
sì per derivaz. da corsi idrici (par.<br />
fuori norma: organolettici,<br />
microbiologici)<br />
sorgenti bacino artificiale<br />
no<br />
si (par. fuoi norma:<br />
organolettici, microbiologici)<br />
materiali condotte adduttrici acciaio acciaio acciaio<br />
lunghezza condotte adduttrici (km) 4
torrente Agna degli Acquiputoli, e le sorgenti <strong>di</strong> Tobbiana (e Striglianella). L’acquedotto Agna<br />
delle Conche è in realtà un acquedotto consortile, a servizio non solo del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>,<br />
ma anche <strong>di</strong> Agliana e <strong>di</strong> Quarrata, come si osserva dalle relative tabelle.<br />
Caratteristiche rete idrica Agliana<br />
Bulicata Agna delle Conche<br />
totale <strong>acqua</strong> addotta mc/anno 160.000 850.000<br />
fonte idrica <strong>di</strong> alimentazione corso d'<strong>acqua</strong> (Pistoia) corso d'<strong>acqua</strong> (<strong>Montale</strong>)<br />
Trattamenti potabilizzazione:<br />
materiali condotte adduttrici<br />
sì (par. fuori norma: organolettici,<br />
microbiologici)<br />
acciaio 35%<br />
mat. Plastico 65%<br />
sì (par. fuori norma: organolettici,<br />
microbiologici)<br />
cemento-amianto 80%<br />
mat. Plastico 20%<br />
lunghezza condotte adduttrici (km) 6 7<br />
giu<strong>di</strong>zio sullo stato dell'acquedotto necessita interventi non necessita interventi<br />
consumi energia per acquedotto<br />
(MW/h)<br />
Tab. I.22<br />
0 0<br />
La rete idrica <strong>di</strong> Agliana è costituita essenzialmente dall’Acquedotto Agna delle Conche,<br />
<strong>di</strong> cui si è già detto, integrato solo dall’<strong>acqua</strong> derivata dal torrente Bulicata, che viene<br />
miscelata al resto della risorsa idrica nell’invaso “Cava Briganti”.<br />
Per quanto riguarda l’efficienza della rete idrica in termini <strong>di</strong> copertura del servizio, si<br />
riportano le stime ottenute a partire dai dati relativi al numero <strong>di</strong> utenze per il solo uso<br />
domestico. Rapportando infatti il numero <strong>di</strong> unità immobiliari dotate <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> fornitura<br />
idrica per uso domestico (anno <strong>di</strong> riferimento: 2001) al numero <strong>di</strong> famiglie residenti (dato<br />
provvisorio Censimento 2001), si è ottenuta una stima, seppure <strong>di</strong> massima, del grado <strong>di</strong><br />
copertura del servizio <strong>di</strong> fornitura idrica.<br />
N° utenze<br />
N° Grado <strong>di</strong> copertura<br />
uso domestico famiglie<br />
stimato<br />
Montemurlo 5672 5906 96%<br />
Quarrata 5928 7938 75%<br />
Agliana 4908 5183 95%<br />
<strong>Montale</strong><br />
Tab. I.23<br />
3474 3480 99%<br />
Si deve evidenziare che il dato stimato rappresenta la copertura “effettiva” della rete<br />
idrica, essendo derivata dal numero <strong>di</strong> utenze allacciate. E’ possibile tuttavia che la rete idrica<br />
presenti un’estensione tale da coprire potenzialmente un numero maggiore <strong>di</strong> utenze, che non<br />
risultano allacciate. E’ questo sicuramente il caso <strong>di</strong> Agliana, dove la copertura potenziale della<br />
rete è, in base ai dati comunali, certamente superiore al 95%.<br />
Nel grafico seguente si osserva l’andamento nel tempo delle utenze domestiche, che è<br />
sintomatico, in buona parte, <strong>di</strong> progressivi ampliamenti della rete idrica. E’ stato possibile<br />
tracciare il grafico solo per i Comuni <strong>di</strong> Quarrata e Montemurlo, in quanto i dati relativi alle<br />
unità immobiliari servite da AMAG e fornitoci è unicamente riferito all’anno 2001.<br />
Si osserva un incremento nel tempo del numero <strong>di</strong> utenze domestiche più marcato per<br />
Quarrata rispetto a Montemurlo.<br />
ALA21-44
6000<br />
5800<br />
5600<br />
5400<br />
5200<br />
5000<br />
Fig. I. 32<br />
I S4.2 Rete fognaria: caratteristiche<br />
Trend utenze idriche uso domestico<br />
1998 1999 2000 2001<br />
Quarrata Montemurlo<br />
Nella tabella sottostante sono riassunte sinteticamente le caratteristiche della rete<br />
fognaria relativa ai quatto comuni. I dati sono stati derivati in parte dalle schede <strong>di</strong> rilevamento<br />
ISTAT relative all’anno 1999 (fornite dai Gestori),e in parte dalle informazioni reperite presso<br />
gli uffici comunali.<br />
Quarrata Montemurlo Agliana <strong>Montale</strong><br />
tipologia rete: mista e separata mista mista e separata prevalentemente<br />
mista<br />
depurazione scarichi parziale parziale parziale parziale<br />
destinazione scarichi<br />
impianti <strong>di</strong> depurazione attivi sul<br />
territorio comunale<br />
impianti <strong>di</strong> depurazione su altri<br />
comuni<br />
consumi energia rete fognaria<br />
(MW/h)<br />
corsi d'<strong>acqua</strong><br />
superficiale<br />
Km rete/abitanti serviti *<br />
Materiali condotte *<br />
* dati non forniti dall’ente Gestore<br />
corsi d'<strong>acqua</strong><br />
superficiale<br />
corsi d'<strong>acqua</strong><br />
superficiale<br />
corsi d'<strong>acqua</strong><br />
superficiale<br />
n° 7 n° 0 n° 2 n° 4<br />
0<br />
N° 1 - Calice (<strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> Prato)<br />
0 0<br />
8 12 n.d. n.d.<br />
72 km (<strong>di</strong> cui 57 <strong>di</strong> rete<br />
e 15 <strong>di</strong> collettori), che<br />
raccolgono 17800 ae<br />
civili (99%) e 42000<br />
ae industriali. Frazioni<br />
non servite: Cicignano<br />
(50 ae), Borgoforte (25<br />
ae), Freccioni (25 ae),<br />
Albiano (20 ae), case<br />
sparse (30 ae).<br />
Cemento (99%);<br />
PVC (1%). Età me<strong>di</strong>a<br />
28 anni<br />
100 km.<br />
Copertura pari a<br />
circa il 90% del<br />
territorio,<br />
corrispondente a<br />
circa il 95% della<br />
popolazione (zone<br />
non servite:<br />
frazioni agricole e<br />
case sparse)<br />
45 km (<strong>di</strong> cui 30<br />
miste, 10 nere, 5<br />
bianche). Località<br />
non servite: Case<br />
Basse,<br />
Fangaccio,<br />
Pracchie,<br />
Striglianella, case<br />
sparse. Livello<br />
copertura: 80%<br />
popolazione<br />
25 km cemento;<br />
15 km PVC<br />
(nuove)<br />
I dati <strong>di</strong>sponibili consentono, seppure in linea <strong>di</strong> massima, <strong>di</strong> valutare il deficit fognario<br />
nei <strong>di</strong>versi Comuni: ipotizzando un’equivalenza tra abitanti residenti e abitanti equivalenti, e<br />
limitandosi a valutare il deficit fognario relativo al carico <strong>di</strong> natura civile, si constata che tale<br />
deficit risulta limitato a circa 150 abitanti equivalenti nel caso <strong>di</strong> Montemurlo, a circa 2000<br />
ab eq. per <strong>Montale</strong>, e a circa 700 ab. Eq. per Agliana. Per quanto riguarda Montemurlo e<br />
ALA21-45
<strong>Montale</strong> tale deficit risulta localizzato prevalentemente in zona collinare. Ad oggi non si è in<br />
grado <strong>di</strong> formulare tale stima per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata (dati non ancora forniti).<br />
I S4.3 Impianti <strong>di</strong> depurazione: caratteristiche<br />
Di seguito vengono riportate le principali caratteristiche degli impianti <strong>di</strong> depurazione a<br />
servizio delle reti fognarie dei quattro Comuni. I dati sono stati ricavati dalle schede ISTAT<br />
fornite dai Gestori (compilate nel 1999), ed integrati con le informazioni più aggiornate<br />
ottenute da A.R.P.A.T. e dagli Uffici Comunali.<br />
Si constata che i Comuni <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, Agliana e Quarrata provvedono alla depurazione<br />
dei reflui prodotti me<strong>di</strong>ante una serie <strong>di</strong> impianti ubicati sul territorio comunale, mentre i reflui<br />
prodotti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo vengono depurati presso l’impianto <strong>di</strong> Calice, ubicato in<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Prato, cui confluiscono significative quantità <strong>di</strong> liquami provenienti dal comprensorio<br />
pratese.<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Fognano Via Gramsci<br />
tipologia reti fognarie allacciate miste<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> MONTALE<br />
ae progetto 3000 (fraz. Fognano)<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 350<br />
(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, grigliatura me<strong>di</strong>a,<br />
Linea acque<br />
<strong>di</strong>ssabbiatore meccanico, chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />
Linea fanghi<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali<br />
Riutilizzo effluente no<br />
(1 linea) preispessitore, <strong>di</strong>gestore aerobico, 4 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />
destinazione finale fango <strong>di</strong>scarica insieme RSU + invio altri impianti per ulteriore trattamento<br />
consumi energia (MW/h) 110<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> Est Via Pacinotti<br />
tipologia reti fognarie allacciate miste<br />
ae progetto 3500 (<strong>Montale</strong> capoluogo)<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 700<br />
Linea acque<br />
(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, <strong>di</strong>ssabbiatore a canale,<br />
chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />
Linea fanghi (1 linea) postispessitore, 2 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (fosso della ba<strong>di</strong>a)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango<br />
invio ad altro impianto per ulteriore trattamento (53 tonn/anno:fango<br />
con <strong>acqua</strong>)<br />
consumi energia (MW/h) 131<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> <strong>Montale</strong><br />
Stazione<br />
Via Alfieri, loc. Stazione<br />
tipologia reti fognarie allacciate miste<br />
ae progetto 2000 (<strong>Montale</strong>, Loc. Stazione)<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 550<br />
Linea acque<br />
(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, <strong>di</strong>ssabbiatore a canale,<br />
chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />
Linea fanghi (1 linea) <strong>di</strong>gestione aerobica, postispessitore, 2 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
ALA21-46
Recettore scarico acque superficiali (Fosso del Passaggio Torrente Bure)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango<br />
invio ad altro impianto per ulteriore trattamento (2 tonn/anno: fango<br />
con <strong>acqua</strong>)<br />
consumi energia (MW/h) n.d.<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> Ovest Via Papini<br />
tipologia reti fognarie allacciate miste<br />
ae progetto 2500 (<strong>Montale</strong> capoluogo)<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) n.d.<br />
Linea acque<br />
(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, <strong>di</strong>ssabbiatore a canale,<br />
chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />
Linea fanghi (1 linea) <strong>di</strong>gestione aerobica, postispessitore, 2 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (torrente Settola)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango<br />
invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />
consumi energia (MW/h) 135<br />
IMPIANTO DEL CAPOLUOGO Via Brunelleschi<br />
tipologia reti fognarie allacciate miste<br />
ae progetto 10000<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> QUARRATA<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 2000<br />
(2 linee) sollevamento, griglia grossolana, griglia fina, <strong>di</strong>ssabbiatore<br />
Linea acque<br />
meccanico, <strong>di</strong>soleatore, vasca a fanghi attivi ad ossidazione prolungata,<br />
se<strong>di</strong>mentatore secondario, unità <strong>di</strong> rimozione dell'azoto, unità <strong>di</strong><br />
rimozione del fosforo, unità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione.<br />
Linea fanghi<br />
( 1 linea) preispessitore, letti <strong>di</strong> essiccamento, <strong>di</strong>sidratazione meccanica<br />
(nastropressa).<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (fosso Colecchio)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango <strong>di</strong>scarica per rifiuti speciali<br />
consumi energia (MW/h) 815<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Via Firenze Via Firenze<br />
tipologia reti fognarie allacciate separate<br />
ae progetto 2000<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 500<br />
(1 linea) sollevamento, griglia me<strong>di</strong>a, vasca <strong>di</strong> equalizzazione, vasca a<br />
Linea acque<br />
fanghi attivi ad ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />
Linea fanghi<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (fosso Fermulla)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />
consumi energia (MW/h) 97<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Via Galigana Via Galigana<br />
tipologia reti fognarie allacciate separate<br />
ALA21-47
ae progetto 2000<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 500<br />
Linea acque<br />
Linea fanghi<br />
(1 linea) sollevamento, griglia fina, vasca <strong>di</strong> equalizzazione, vasca a<br />
fanghi attivi ad ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (fosso Dogaia-Quadrelli)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango n.d.<br />
consumi energia (MW/h) 89<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Via Allende Via Allende<br />
tipologia reti fognarie allacciate separate<br />
ae progetto 800<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 160<br />
Linea acque<br />
Linea fanghi<br />
(1 linea) sollevamento, griglia me<strong>di</strong>a, vasca <strong>di</strong> equalizzazione, vasca a<br />
fanghi attivi ad ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (fosso Fermulla)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />
consumi energia (MW/h) 55<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Catena Loc. Catena<br />
tipologia reti fognarie allacciate separate<br />
ae progetto 2000<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 250<br />
Linea acque<br />
Linea fanghi<br />
(1 linea) sollevamento, griglia me<strong>di</strong>a, vasca a fanghi attivi ad<br />
ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (Fosso Barberoni)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />
consumi energia (MW/h) 108<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Forrottoli Loc. Forrottoli<br />
tipologia reti fognarie allacciate separate<br />
ae progetto 250<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 50<br />
Linea acque<br />
Linea fanghi<br />
(1 linea) griglia grossolana, vasca a fanghi attivi ad ossidazione<br />
prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario, unità rimozione azoto.<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (fosso delle due Forre)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />
consumi energia (MW/h) 16<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Gironi Loc. Gironi<br />
ALA21-48
tipologia reti fognarie allacciate separate<br />
ae progetto 80<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 16<br />
Linea acque<br />
Linea fanghi<br />
(1 linea) griglia grossolana, vasca a fanghi attivi ad ossidazione<br />
prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario, unità rimozione azoto.<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
Recettore scarico acque superficiali (fosso delle due Forre)<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />
consumi energia (MW/h) 5<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> AGLIANA<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Agliana Via Ferrucci, loc. Ronco<br />
tipologia reti fognarie allacciate separate<br />
ae progetto 6000<br />
Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 1200<br />
Linea acque<br />
(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, chiari-flocculatore, vasca<br />
a fanghi attivi<br />
Linea fanghi<br />
(1 linea) <strong>di</strong>gestione aerobica, stabilizzazione chimica, postispessitore, 4<br />
letti <strong>di</strong> essiccamento, nastropressa<br />
scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi nel 1999<br />
no<br />
reflui conferiti con autobotte<br />
(1999)<br />
517 mc/anno<br />
Recettore scarico acque superficiali<br />
Riutilizzo effluente no<br />
destinazione finale fango Riutilizzo in agricoltura<br />
consumi energia (MW/h) 332<br />
IMPIANTO <strong>di</strong> Carabattole<br />
(*)<br />
tipologia reti fognarie allacciate Separate<br />
ae progetto 500<br />
Linea acque Impianto a fanghi attivi<br />
Recettore scarico acque superficiali<br />
Riutilizzo effluente no<br />
(*) i reflui attualmente conferiti a questo impianto verranno a breve addotti ad un nuovo<br />
depuratore, ubicato in Via Salceto (6000 ae <strong>di</strong> progetto), che consentirà <strong>di</strong> raddoppiare<br />
praticamente l’attuale capacità depurativa complessiva del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana. L’attivazione del<br />
suddetto impianto è prevista a breve: il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana è in attesa del rilascio<br />
dell’autorizzazione da parte della Provincia.<br />
In base ai dati <strong>di</strong>sponibili, relativi sia alla potenzialità dei depuratori che al livello <strong>di</strong><br />
copertura della rete fognaria, risulta un deficit <strong>di</strong> depurazione molto ridotto per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Montale</strong> e Montemurlo, per i quali in linea <strong>di</strong> massima le utenze non depurate sono quelle non<br />
servite dalla rete fognaria (in realtà, almeno per quanto riguarda <strong>Montale</strong>, esistono alcuni brevi<br />
tratti fognari non recapitanti a depurazione, prevalentemente ubicati in territorio collinare).<br />
Risultano invece esistere significativi tratti fognari non recapitanti a depurazione per il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> Agliana, dal momento che sebbene la rete copra il 95% circa della popolazione, gli abitanti<br />
equivalenti effettivamente depurati risultano pari a soli 6000 ab.eq. La situazione è comunque<br />
ALA21-49
destinata a risolversi in buona parte nel brevissimo periodo, con l’entrata in funzione, come si<br />
è detto, del depuratore <strong>di</strong> Via Salceto, che raddoppierà il carico trattabile. Ad oggi i tratti<br />
fognari aglianesi non recapitanti a depurazione riversano i reflui, che hanno subito un<br />
pretrattamento a piè <strong>di</strong> utenza (fosse biologiche, ecc.) nei corsi d’<strong>acqua</strong> Brana, Settola,<br />
Berlicche, Ombrone.<br />
Per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata , in base ai dati riportati nella Relazione sugli effetti<br />
ambientali, allegata al Piano Strutturale (Carta degli smaltimenti, F2), risulterebbero non<br />
servite da depurazione le seguenti frazioni, tutte ubicate nella fascia collinare: Montemagno,<br />
Montorio, Lucciano, Buriano, Tizzana, Tacinaia. Maggiori dettagli, concernenti peraltro anche le<br />
frazioni <strong>di</strong> pianura, potranno essere riportati solo a seguito delle informazioni che l’Ente<br />
Gestore deve ancora fornire (Publi<strong>acqua</strong> S.p.A.).<br />
Al <strong>di</strong> là della stima del deficit <strong>di</strong> depurazione, risulta significativo il problema connesso<br />
comunque al fatto che in tutti e quattro i Comuni esistono tratti fognari <strong>di</strong> tipologia mista,<br />
caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> scolmatori, che pertanto riversano in acque superficiali, in<br />
occasione <strong>di</strong> eventi piovosi intensi, i surplus idraulici, con conseguente apporto inquinante non<br />
depurato.<br />
I S4.4 Impianti <strong>di</strong> depurazione: efficienza<br />
Di seguito si riportano alcune elaborazioni statistiche effettuate sui dati relativi al<br />
monitoraggio della qualità dell’influente e dell’effluente effettuato dai Gestori dei principali<br />
depuratori presenti sul territorio dei quattro Comuni, relativamente ai parametri COD, BOD,<br />
Fosforo totale (Ptot), azoto totale (Ntot). I dati si riferiscono all’anno 1999 (Fonte: schede<br />
ISTAT compilate dai Gestori). Non si prende in esame il depuratore <strong>di</strong> Calice, cui sono conferiti<br />
i reflui derivanti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, in quanto ubicato in altro <strong>Comune</strong> (Prato) e,<br />
soprattutto, a servizio <strong>di</strong> un contesto territoriale che va ben oltre il contributo del singolo<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo.<br />
mg/l<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
Fig. I.33<br />
0<br />
VIA<br />
BRUNELLESCHI<br />
VIA FIRENZE<br />
VIA GALIGANA<br />
VIA ALLENDE<br />
CATENA<br />
FORROTTOLI<br />
COD<br />
GIRONI<br />
AGLIANA<br />
FOGNANO<br />
MONTALE EST<br />
MONTALE<br />
STAZIONE<br />
me<strong>di</strong>a OUT 1999 me<strong>di</strong>a IN 1999 V.L. D. Lgs. 258/00<br />
MONTALE<br />
OVEST<br />
ALA21-50
mg/l<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
Fig. I.34<br />
mg/l<br />
600<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
Tab. I.35<br />
0<br />
VIA<br />
BRUNELLESCHI<br />
VIA BRUNELLESCHI<br />
VIA FIRENZE<br />
VIA FIRENZE<br />
VIA GALIGANA<br />
VIA ALLENDE<br />
CATENA<br />
P tot<br />
FORROTTOLI<br />
GIRONI<br />
AGLIANA<br />
FOGNANO<br />
me<strong>di</strong>a OUT 1999 me<strong>di</strong>a IN V.L. D. Lgs 258/00<br />
VIA GALIGANA<br />
VIA ALLENDE<br />
BOD<br />
CATENA<br />
FORROTTOLI<br />
GIRONI<br />
MONTALE EST<br />
MONTALE<br />
STAZIONE<br />
MONTALE<br />
OVEST<br />
me<strong>di</strong>a OUT 1999<br />
me<strong>di</strong>a IN 1999<br />
V.L. D. Lgs. 258/00<br />
ALA21-51
mg/l<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Fig. I.36<br />
VIA<br />
BRUNELLESCHI<br />
VIA FIRENZE<br />
VIA GALIGANA<br />
VIA ALLENDE<br />
CATENA<br />
FORROTTOLI<br />
N tot<br />
GIRONI<br />
AGLIANA<br />
me<strong>di</strong>a OUT me<strong>di</strong>a IN<br />
I dati consentono innanzitutto <strong>di</strong> constatare il <strong>di</strong>fferente valore <strong>di</strong> concentrazione in<br />
ingresso agli impianti che contrad<strong>di</strong>stingue i due <strong>di</strong>versi sistemi fognari: le concentrazioni degli<br />
inquinanti in ingresso agli impianti sono in linea <strong>di</strong> massima significativamente più elevate per<br />
gli impianti cui afferiscono fognature separate (ad es. la maggior parte dei tratti fognari<br />
afferenti ai depuratori quarratini: Via Firenze, Via Galigana, Via Allende, Catena, Forrottoli,<br />
Gironi).<br />
Per quanto riguarda l’efficienza degli impianti, i parametri elaborati sono stati<br />
confrontati (salvo il parametro Ntot, per mancanza <strong>di</strong> un valore limite <strong>di</strong> riferimento), a motivo<br />
<strong>di</strong> omogeneità, con i valori limite stabiliti dal D. Lgs. 258/00 (normativa <strong>di</strong> riferimento in<br />
materia <strong>di</strong> tutela delle acque dall’inquinamento) per lo scarico in acque superficiali (tab. 3<br />
allegato 5).<br />
Dal confronto si osserva il costante ampio rispetto dei parametri <strong>di</strong> legge previsti dal<br />
salvo alcune eccezioni (Forrottoli, Gironi, dove il margine è più ristretto e dove per il BOD si è<br />
rilevato anche qualche superamento).<br />
Si deve tuttavia tener conto che il citato D. Lgs. 258/00 prevede per gli impianti con<br />
potenzialità inferiore a 2000 ae (tra cui rientrano appunto quelli <strong>di</strong> Gironi e Forrottoli, insieme<br />
ad altri, si veda par. I S4.3) un regime <strong>di</strong>fferenziato: essi sono attualmente soggetti al solo<br />
rispetto dei limiti previsti dalla legge regionale vigente in materia (L.R. 5/86), molto meno<br />
restrittivi rispetto ai limiti <strong>di</strong> Tab. 3 del D. Lgs. 258/00 e, una volta emanati, ai limiti definiti<br />
dalla Regione in funzione <strong>di</strong> specifici obiettivi <strong>di</strong> qualità per i corpi idrici recettori degli scarichi.<br />
INDICATORI DI RISPOSTA<br />
I R1 POLITICHE INTRAPRESE E PREVISTE<br />
I R1.1 Monitoraggio qualità delle risorse idriche<br />
Per quanto riguarda le politiche intraprese in materia <strong>di</strong> monitoraggio delle risorse idriche<br />
relative ai Comuni oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, si evidenziano alcuni dei principali stu<strong>di</strong> ed indagini<br />
effettuati nel corso degli ultimi anni dai Dipartimenti provinciali A.R.P.A.T. in base a specifiche<br />
convenzioni o incarichi, già riportati e commentati al par. I.S1, che si aggiungono ovviamente<br />
alle indagini <strong>sistema</strong>tiche or<strong>di</strong>narie :<br />
- indagine sulla qualità delle acque del Torrente Agna (A.R.P.A.T. Prato) – anno 2000;<br />
FOGNANO<br />
MONTALE EST<br />
MONTALE<br />
STAZIONE<br />
MONTALE<br />
OVEST<br />
ALA21-52
- indagine sulla qualità chimico-fisica e biologica delle acque del torrente Calice<br />
(A.R.P.A.T. Prato, su incarico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana), anno 1999 ;<br />
- indagine sulla presenza <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> fitofarmaci nelle acque superficiali (A.R.P.A.T.<br />
Pistoia, nell’ambito del “Progetto per lo stu<strong>di</strong>o dell’impatto ambientale del vivaismo e<br />
per la valutazione della vulnerabilità della falda” e, in parte, su specifica convenzione<br />
con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana) Anni 1996-2002.<br />
Per quanto riguarda il monitoraggio della qualità delle acque sotterranee si devono<br />
citare <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> effettuati da Consiag relativi alla risorsa idrica sotterranea pratese, nonché<br />
indagini condotte dall’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, anche in collaborazione con i<br />
Dipartimenti Provinciali A.R.P.A.T., mirati alla caratterizzazione quali-quantitativa della falda<br />
pistoiese.<br />
Per quanto riguarda gli interventi previsti in un prossimo futuro, ad oggi si deve<br />
constatare che in base alla Delibera Regionale n. 219 del 4 marzo 2002, che integra la<br />
precedente D.G.R.T. n° 858/2001, la Regione Toscana, in ottemperanza a quanto previsto dal<br />
D. lgs. 258/00, ha provveduto a in<strong>di</strong>viduare l’elenco dei “corpi idrici significativi”, superficiali e<br />
sotterranei, presenti sul territorio regionale, e a definire idonei programmi <strong>di</strong> rilevamento dei<br />
dati utili a descrivere le caratteristiche qualiquantitative dei relativi bacini idrografici, nonché a<br />
valutare l’impatto antropico esercitato sugli stessi.<br />
Con la concreta attuazione, nei prossimi anni, del D. Lgs. 258/00, si potrà <strong>di</strong>sporre<br />
pertanto, relativamente alle risorse idriche <strong>di</strong> maggiore interesse, <strong>di</strong> un importante data-base<br />
dal quale sarà possibile estrapolare informazioni più precise e soprattutto maggiormente<br />
confrontabili tra loro e a livello <strong>di</strong> trend storico, rispetto a quelle attualmente <strong>di</strong>sponibili, sulle<br />
caratteristiche quali-quantitative delle risorse stesse.<br />
Per quanto riguarda le risorse idriche <strong>di</strong> interesse per il territorio dei quattro Comuni in<br />
oggetto, tuttavia, risulta inserito nell’elenco dei corpi idrici superficiali significativi solo il<br />
torrente Ombrone, sia in base a criteri <strong>di</strong>mensionali, sia per l’influenza su altri corpi idrici<br />
significativi a causa dell’elevato carico inquinante veicolato.<br />
Per tale corso idrico sono definiti univocamente i punti <strong>di</strong> monitoraggio destinati al<br />
rilievo delle caratteristiche quali-quantitative:<br />
- Presa dell’acquedotto <strong>di</strong> Prombialla;<br />
- Ponte alla Caserana (in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata);<br />
- Carmignano Stazione FF.SS.<br />
Analogamente, per quanto riguarda le acque sotterranee, risulta inserito nell’elenco<br />
l’acquifero della piana Firenze-Prato-Pistoia, sud<strong>di</strong>viso, per la parte <strong>di</strong> interesse, in Zona Prato<br />
e Zona Pistoia.<br />
L’acquifero della Zona <strong>di</strong> Pistoia sarà perio<strong>di</strong>camente monitorato me<strong>di</strong>ante 10 pozzi, <strong>di</strong><br />
cui 1 solo in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana (pozzo Fosso Via Calamandrei, loc. Spedalino). L’acquifero<br />
dellaZona <strong>di</strong> Prato sarà monitorato me<strong>di</strong>ante 40 pozzi (<strong>di</strong> cui 25 utilizzati esclusivamente come<br />
piezometri), tutti ubicati in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Prato.<br />
I R1.2 Estensione/miglioramento impianti e reti idriche<br />
Gli interventi previsti dal nuovo Gestore del Sistema Idrico Integrato (Publi<strong>acqua</strong><br />
S.p.A.) per i prossimi anni sono schematizzati nelle tabelle seguenti, in cui vengono sud<strong>di</strong>visi<br />
tra interventi relativi alle reti acquedottistiche, interventi sulle reti fognarie e interventi sulla<br />
depurazione.<br />
I dati, che mostrano sia la tipologia degli interventi previsti, il livello attuale <strong>di</strong><br />
progettazione e gli importi degli investimenti previsti, sono tratti dal Piano delle Opere<br />
Triennale.<br />
Gli interventi previsti sugli acquedotti evidenziano, oltre ad opere <strong>di</strong> manutenzione<br />
straor<strong>di</strong>naria e <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong> alcuni tratti vetusti, <strong>di</strong>versi progetti in atto per l’estensione<br />
ALA21-53
delle reti idriche in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata (Fraz. Catena, Via Firenze, Barba,...) ed alcuni<br />
interventi in tal senso anche ad Agliana, volti a chiudere l’anello idrico <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione (Via<br />
Carbolinga, Via Bineria e Via Pistoia), e pertanto a portare il livello <strong>di</strong> copertura potenziale della<br />
rete al 100%.<br />
Da evidenziare che risulta già effettuato, per quanto riguarda Agliana, l’ampliamento<br />
dell’invaso “Cava Briganti”, mentre per <strong>Montale</strong> è in fase <strong>di</strong> realizzazione, in derivazione dal<br />
Fosso La Ba<strong>di</strong>a, un nuovo invaso da circa 100.000 mc, dotato <strong>di</strong> nuovo impianto <strong>di</strong><br />
potabilizzazione, atto a mitigare i problemi connessi al l’attuale mancanza <strong>di</strong> un <strong>sistema</strong> <strong>di</strong><br />
accumulo della risorsa destinata ad uso potabile, derivata in gran parte da acque superficiali<br />
(par. I S.4.1), ed i frequenti problemi connessi all’eccessiva torbi<strong>di</strong>tà della stessa, in occasione<br />
<strong>di</strong> eventi piovosi.<br />
Sono inoltre definiti dal P.O.T. interventi per l’incremento delle potenzialità idriche del<br />
<strong>sistema</strong> <strong>di</strong> approvvigionamento (perforazione <strong>di</strong> nuovo pozzo a Quarrata, integrazione opera <strong>di</strong><br />
presa sul torrente Agna delle Conche).<br />
Anche per quanto riguarda le reti fognarie molti sono gli interventi previsti per<br />
l’incremento del grado <strong>di</strong> copertura, <strong>di</strong> nuovo soprattutto a Quarrata (Catena, Olmi, Barba,<br />
capoluogo) ed Agliana (piano <strong>di</strong> completamento del <strong>sistema</strong> fognario zona sud e nord ovest,<br />
collegamento della fognatura <strong>di</strong> Spedalino al nuovo depuratore <strong>di</strong> Salceto). Un intervento <strong>di</strong><br />
estensione della rete è previsto anche a <strong>Montale</strong> (capoluogo).<br />
Per Agliana si deve osservare che sono stati recentemente realizzati nuovi allacciamenti<br />
fognari (Via Provinciale, Via Lavagnini), che hanno consentito <strong>di</strong> ridurre la pressione dovuta<br />
agli scarichi idrici <strong>di</strong>retti nel torrente Bure.<br />
Per quanto infine concerne la depurazione, gli interventi più consistenti previsti<br />
riguardano la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo impianto a Quarrata (Casini-Caserana) e il<br />
completamento del <strong>sistema</strong> <strong>di</strong> depurazione <strong>di</strong> Agliana.<br />
Restano esclusi ovviamente gli interventi sulla depurazione per quanto concerne il<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, il cui impianto <strong>di</strong> depurazione (Calice), come si è già avuto modo <strong>di</strong><br />
affermare, continua ad essere gestito dalla GIDA S.p.A. Per tale impianto la stessa GIDA S.p.A.<br />
prevede il raddoppio: le opere relative, già concluse, saranno collaudate nel 2003.<br />
Interventi previsti sulle reti acquedottistiche (P.O.T. Publi<strong>acqua</strong>)<br />
Cespite Descrizione intervento Area geografica<br />
livello<br />
progettaz<br />
ione<br />
Anno<br />
2002<br />
Investimenti (migliaia €)<br />
Anno<br />
2003<br />
Anno<br />
2004 Triennio Totale<br />
sostituzione adduttrice Agna QUARRATA 3 0 0 150 150 1250<br />
integrazione opera <strong>di</strong> presa sul<br />
adduttrici<br />
torrente Agna delle Conche<br />
collegamento anello idrico con<br />
MONTALE 8 447,37 0 0 447,37<br />
tubazione Prato-Pistoia MONTEMURLO 1 0 0 350 350 700<br />
pozzi perforazione pozzo loc. Fosso del<br />
Guado QUARRATA 4 27,4 0 0 27,4<br />
reti <strong>di</strong> estensione acq. Fraz. La Catena QUARRATA 4 0 20 180 200 400<br />
<strong>di</strong>stribuzio estensione rete idrica via Firenze QUARRATA 4 17,3 0 0 17,3<br />
ne sostituzione rete idrica via delle<br />
Piastre<br />
sostituzione rete idrica via delle<br />
QUARRATA 4 65 0 0 65<br />
molina QUARRATA 4 63,2 0 0 63,2<br />
nuovo acquedotto fraz. Ferruccia QUARRATA<br />
telecontrollo e strumentazione<br />
4 109,9 109,9 0 219,8<br />
impianti periferici<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria reti<br />
QUARRATA 3 50 0 0 50<br />
idriche QUARRATA 3 30 30 30 90<br />
ALA21-54
estensione rete idrica loc. Barba QUARRATA<br />
collegamento reti idriche loc.<br />
4 117,75 137,5 137,5 392,75<br />
Olmi QUARRATA 3 12 50 58 120<br />
estensione acquedotto<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria reti<br />
QUARRATA 1 0 50 50 100<br />
idriche MONTALE 3 25 25 25 75<br />
estensione rete idrica<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria reti<br />
AGLIANA 3 25 50 50 125<br />
idriche<br />
chiusura anello idrico Le Querci-<br />
AGLIANA 3 50 25 25 100<br />
Via Matteotti<br />
sostituzione rete idrica e<br />
AGLIANA 1 0 0 10 10<br />
allacciamenti in via del Casone<br />
sostituzione rete idrica<br />
MONTEMURLO 4 140 0 0 140<br />
capoluogo e altri tratti<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
MONTEMURLO 5 100 150 150 400 700<br />
impianti<br />
ristrutturazione impianto<br />
MONTEMURLO 3 56 50 50 156<br />
potabilizza potabilizzazione Bagnolo MONTEMURLO 1 0 0 80 80 800<br />
tori manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
impianti periferici<br />
adeguamento impianto <strong>di</strong><br />
MONTALE 3 20 0 0 20<br />
filtrazione del capoluogo AGLIANA 3 0 80 0 80<br />
rifacimento bacino idrico Cava<br />
serbatoi<br />
Briganti AGLIANA 4 0 0 50 50 285<br />
Legenda livelli <strong>di</strong> progettazione:<br />
1- Documento preliminare alla progettazione<br />
2- Progetto preliminare<br />
3- Progetto definitivo<br />
4- Progetto esecutivo<br />
5- Appaltato<br />
6- In corso<br />
7- Ultimato<br />
8- Collaudato<br />
Interventi previsti sulle reti fognarie (P.O.T. Publi<strong>acqua</strong>)<br />
Cespite Descrizione intervento Area geografica<br />
reti <strong>di</strong> raccolta<br />
livello<br />
progettaz<br />
ione<br />
Anno<br />
2002<br />
Investimenti (migliaia €)<br />
Anno<br />
2003<br />
Anno<br />
2004 Triennio Totale<br />
estensione fognatura fraz. La<br />
Catena QUARRATA 4 0 57,6 200 257,6 457,6<br />
realizzazione fognatura loc.Olmi QUARRATA 3 0 47 200 247 477<br />
nuove fognature fraz. Ferruccia QUARRATA 6 415,59 178,11 0 593,7<br />
vari collettori fognari QUARRATA 2 0 0 36 36 360<br />
telecontrollo, strumentazione e<br />
adeguamenti presso i<br />
sollevamenti QUARRATA 4 40 0 0 40<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
fognature QUARRATA 3 30 30 30 90<br />
estensione rete fognaria loc.<br />
Barba QUARRATA 4 286,48 334,22 334,23 954,93<br />
estensione fognatura fraz. La<br />
catena QUARRATA 1 0 50 50 100<br />
estensione fognature capoluogo MONTALE 1 0 0 50 50 520<br />
ALA21-55
collettori<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
fognature MONTALE 3 25 25 25 75<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
fognature AGLIANA 3 30 30 30 90<br />
realizzazione scolmatore del<br />
fosso stregale e della fognatura<br />
<strong>di</strong> via Buozzi MONTEMURLO 6 8,36 0 0 8,36<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
fognature MONTEMURLO 3 25 200 200 425<br />
ristrutturazione fognaria via<br />
Cellini MONTEMURLO 1 0 150 0 150<br />
Piano <strong>di</strong> completamento <strong>sistema</strong><br />
<strong>di</strong> depurazione e fognario zona<br />
sud e nord-ovest <strong>di</strong> agliana<br />
(lotti A-B-C-D) AGLIANA 3 0 50 100 150 1118,6<br />
piano generale fognature <strong>di</strong><br />
Agliana (lotto E); fognatura<br />
Spedalino-collegamento a<br />
depuratore Salceto AGLIANA 4 165 450 500 1115 1615<br />
nuovi collettori fognari AGLIANA 2 0 100 100 200<br />
nuovo impianto <strong>di</strong> sollevamento<br />
fognario Mazzaccheri MONTEMURLO 2 50 400 550 1000<br />
sollevamenti manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
impianti <strong>di</strong> sollevamento MONTALE 3 30 20 10 60<br />
Interventi previsti sugli impianti <strong>di</strong> depurazione (P.O.T. Publi<strong>acqua</strong>)<br />
Cespite Descrizione intervento Area geografica<br />
depuratori<br />
livello<br />
progettaz<br />
ione<br />
Anno<br />
2002<br />
Investimenti (migliaia €)<br />
Anno<br />
2003<br />
Anno<br />
2004 Triennio Totale<br />
impianto <strong>di</strong> depurazione Casini-<br />
Caserana<br />
telecontrollo-strumentazione e<br />
adeguamenti presso impianti <strong>di</strong><br />
QUARRATA 3 182,74 400 400 982,74<br />
depurazione<br />
manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />
QUARRATA 6 60 0 0 60<br />
impianti <strong>di</strong> depurazione<br />
Piano <strong>di</strong> completamento <strong>sistema</strong><br />
<strong>di</strong> depurazione e fognario zona<br />
sud e nord-ovest <strong>di</strong> agliana<br />
MONTALE 3 56 30 26 112<br />
(lotto F)<br />
adeguamento ed ottimizzazione<br />
AGLIANA 2 0 0 116,46 116,46 516,46<br />
depuratore Ronco-Capoluogo AGLIANA 4 40 0 0 40<br />
SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI<br />
SISTEMA: I - ACQUE<br />
PRELIEVI, CONSUMI<br />
E FABBISOGNI<br />
IDRICI<br />
INDICATORE SIGLA<br />
Fabbisogni idrici per<br />
uso civile,<br />
industriale, agricolo<br />
I P1.1<br />
VALUTAZIONE<br />
GLOBALE<br />
/<br />
TREND DISPONIBILITA'<br />
DATI<br />
?<br />
--/+<br />
NOTE<br />
Dati qualitativi.<br />
Situazione molto<br />
<strong>di</strong>versa del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> Montemurlo<br />
rispetto agli altri tre<br />
(fabbisogno<br />
industriale)<br />
ALA21-56
CARICHI INQUINANTI<br />
QUALITA’ DELLE<br />
ACQUE SUPERFICIALI<br />
RETI IDRICHE<br />
POLITICHE<br />
INTRAPRESE E<br />
PREVISTE<br />
LEGENDA<br />
Consumi idrici per<br />
uso civile,<br />
industriale, agricolo<br />
Prelievi<br />
acquedottistici e<br />
per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete<br />
Carichi organici:<br />
Stima degli abitanti<br />
equivalenti civili,<br />
industriali, zootecnici<br />
Stima dei carichi<br />
trofici<br />
potenzialmente<br />
rilasciati ai corpi<br />
idrici<br />
Qualità chimica,<br />
fisica, microbiologica<br />
e biologica<br />
Acque destinate<br />
alla produzione<br />
potabile<br />
Residui <strong>di</strong><br />
fitofarmaci<br />
Qualita’ delle<br />
acque sotterranee<br />
Qualità delle acque<br />
potabili<br />
Rete acquedottistica:<br />
caratteristiche<br />
Rete fognaria:<br />
caratteristiche<br />
Impianti <strong>di</strong><br />
depurazione:<br />
caratteristiche<br />
Impianti <strong>di</strong><br />
depurazione:<br />
efficienza<br />
Monitoraggio qualità<br />
delle risorse idriche<br />
Estensione<br />
/miglioramento reti<br />
idriche<br />
I P 1.2<br />
I P1.3<br />
I P2.1<br />
I P2.2<br />
I S1.1<br />
/<br />
<br />
/<br />
/<br />
/<br />
I S1.2 /<br />
⇔/<br />
⇔/<br />
?<br />
?<br />
?<br />
?<br />
--/+<br />
+<br />
-/+<br />
--/+<br />
++<br />
I S1.3 / ⇔ ++<br />
I S2<br />
I S3<br />
I S4.1 +<br />
I S4.2 -/+<br />
I S4.3 -/+<br />
I S4.4 /☺ -/+<br />
I R1.1 /☺ +<br />
I R1.2 /☺ +<br />
VALUTAZIONE NEGATIVA +++ DISPONIBILITA' ELEVATA<br />
VALUTAZIONE NEUTRA ++ DISPONIBILITA' BUONA<br />
☺ VALUTAZIONE POSITIVA + DISPONIBILITA' SUFFICIENTE<br />
TREND IN CRESCITA - DISPONIBILITA' NON SUFFICIENTE<br />
⇔ TREND STAZIONARIO -- DISPONIBILITA' MOLTO SCARSA<br />
TREND DECRESCENTE --- DISPONIBILITA' ASSENTE<br />
? NON DEFINITO<br />
+<br />
Dati Enti gestori<br />
Situazione<br />
<strong>di</strong>versificata tra i<br />
Comuni<br />
Dati Enti gestori<br />
Dati qualitativi.<br />
Situazione molto<br />
<strong>di</strong>versa del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> Montemurlo<br />
rispetto agli altri tre<br />
(carichi industriali)<br />
Dati qualitativi.<br />
Dati ARPAT. Il trend<br />
dell’in<strong>di</strong>catore è<br />
fortemente<br />
<strong>di</strong>pendente dal corso<br />
idrico preso in<br />
esame<br />
Dati ARPAT (comuni<br />
<strong>di</strong> Agliana, <strong>Montale</strong> e<br />
Quarrata)<br />
Dati forniti dai<br />
Comuni e/o dagli<br />
Enti Gestori<br />
Dati forniti dai<br />
Comuni e/o dagli<br />
Enti Gestori<br />
Dati forniti dai<br />
Comuni e/o dagli<br />
Enti Gestori<br />
Dati forniti dai<br />
Comuni e/o dagli<br />
Enti Gestori<br />
Dati forniti dai<br />
Comuni e Enti<br />
Gestori<br />
ALA21-57