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i- sistema acqua - Comune di Montale

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INDICATORI DI PRESSIONE<br />

I - SISTEMA ACQUE<br />

I P1- PRELIEVI, CONSUMI E FABBISOGNI IDRICI<br />

I P1.1 - Fabbisogni idrici per uso civile, industriale, agricolo<br />

I P 1.2 - Consumi idrici per uso civile, industriale, agricolo<br />

I P1.3 - Prelievi acquedottistici e per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete<br />

I P2 - CARICHI INQUINANTI<br />

I P2.1 - Carichi organici: Stima degli abitanti equivalenti civili, industriali, zootecnici<br />

I P2.2 - Stima dei carichi trofici potenzialmente rilasciati ai corpi idrici<br />

INDICATORI DI STATO<br />

I S1- QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI<br />

I S1.1 - Qualità chimica, fisica, microbiologica e biologica<br />

I S1.2 – Acque destinate alla produzione potabile<br />

I S1.3 - Residui <strong>di</strong> fitofarmaci<br />

I S2 - QUALITA’ DELLE ACQUE SOTTERRANEE<br />

I S3 - QUALITÀ DELLE ACQUE POTABILI<br />

I S4 - RETI IDRICHE<br />

I S4.1 - Rete acquedottistica: caratteristiche<br />

I S4.2 Rete fognaria: caratteristiche<br />

I S4.3 Impianti <strong>di</strong> depurazione: caratteristiche<br />

I S4.4 Impianti <strong>di</strong> depurazione: efficienza<br />

INDICATORI DI RISPOSTA<br />

I R1 - POLITICHE INTRAPRESE E PREVISTE<br />

I R1.1 - Monitoraggio qualità delle risorse idriche<br />

I R1.2 Estensione /miglioramento reti idriche<br />

SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI<br />

ALA21-1


I - SISTEMA ACQUE<br />

INDICATORI DI PRESSIONE<br />

I P1 PRELIEVI, CONSUMI E FABBISOGNI IDRICI<br />

I P1.1 Fabbisogni idrici per uso domestico, industriale, agricolo<br />

Un primo in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> pressione esercitato sul <strong>sistema</strong> acque è rappresentato dai<br />

fabbisogni idrici dovuti alle attività antropiche che insistono sul territorio. La stima del<br />

fabbisogno idrico, utile elemento <strong>di</strong> confronto con i dati <strong>di</strong> consumo effettivo, vista soprattutto<br />

l’impossibilità <strong>di</strong> una completa quantificazione <strong>di</strong> questi ultimi, è stata condotta sulla base<br />

delle linee guida tracciate dalla letteratura specializzata (in particolare si fa riferimento a :<br />

Franchini D., Pozzana G. “Qualità dell’ambiente e sviluppo regionale in Toscana” IRPET, Franco<br />

Angeli, 1997, Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Toscana – anno 1997, 1998, 2000).<br />

I principali contributi al fabbisogno idrico totale sono quelli dovuti agli usi domestici, agli<br />

usi industriali ed agricoli.<br />

Il fabbisogno idrico domestico è stato stimato considerando una dotazione pro-capite<br />

giornaliera <strong>di</strong> 150 litri per abitante residente (residenti al 31.12.2000), che costituisce la soglia<br />

minima <strong>di</strong> dotazione idrica da garantire alle utenze domestiche ai sensi del DPCM 4 marzo<br />

1996 “Disposizioni in materia <strong>di</strong> risorse idriche”.<br />

Il contributo dovuto alle attività industriali è stato stimato moltiplicando il numero <strong>di</strong><br />

addetti alle attività più “idroesigenti” presenti sul territorio dei quattro Comuni per un<br />

opportuno coefficiente,che rappresenta la teorica dotazione idrica giornaliera<br />

(mc/addetto⋅giorno) caratteristica per ogni specifica tipologia <strong>di</strong> attività (si veda la tabella<br />

sottostante). Tali coefficienti sono stati derivati dalla molteplice letteratura regionale e corretti<br />

in base ai risultati del “Piano per il corretto e razionale uso delle acque” della Provincia <strong>di</strong><br />

Lucca.<br />

Coefficiente<br />

Rami e classi <strong>di</strong> attività economica (mc/addetto⋅giorno<br />

)<br />

05 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 294<br />

10 Estrazione carbon fossile, lignite, torba 1600<br />

14 Altre industrie estrattive 1720<br />

15 Industrie alimentari e delle bevande 1046<br />

16 Industria del tabacco 349<br />

17 Industrie tessili 1172<br />

19.1-2 Pelli e cuoio 999<br />

19.3 Calzature 26<br />

20 Industrie del legno e prodotti in legno 1100<br />

21 Fabbricaz. pasta-carta, carta e artic. carta 957<br />

23 Fabbricaz.. coke, raff. petrolio, tratt. c.<br />

nucl. 8634<br />

24 Fabbric. prod. chimici, fibre sint. e<br />

artificiali 300<br />

25 Fabbr. articoli in gomma e materie<br />

plastiche 1252<br />

26 Fabbr. prod. lavor. min. non metallif. 633<br />

27 Produzione <strong>di</strong> metalli e loro leghe 3219<br />

28 Fabbricazione prodotti in metallo (escl.<br />

29) 466<br />

34 Fabbricazione autoveicoli e rimorchi 500<br />

35 Fabbricazione altri mezzi <strong>di</strong> trasporto 500<br />

Tab. I.1<br />

ALA21-2


Per l’agricoltura il fabbisogno idrico è risultato <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile valutazione.<br />

Per quanto riguarda il <strong>di</strong>stretto vivaistico pistoiese, <strong>di</strong> cui fanno parte i Comuni <strong>di</strong><br />

Agliana, Quarrata e <strong>Montale</strong>, i dati resisi <strong>di</strong>sponibili in merito ai fabbisogni irrigui sono risultati<br />

estremamente <strong>di</strong>scordanti tra loro; se infatti i dati raccolti nell’ambito del Progetto Closed<br />

(stu<strong>di</strong>o sugli eco<strong>di</strong>stretti produttivi finanziato dalla CEE nell’ambito del LIFE II), in<strong>di</strong>cano un<br />

consumo me<strong>di</strong>o annuo per ettaro <strong>di</strong> superficie coltivata variabile tra un minimo <strong>di</strong> 800 mc<br />

annui/ha per le produzioni in pieno campo ad un massimo <strong>di</strong> 13.000 mc annui/ha per<br />

produzioni in vasetteria, con irrigazione a pioggia, ed un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> consumo pari a circa<br />

3.000 mc annui/ha, i dati derivanti invece da uno stu<strong>di</strong>o condotto dall’Università <strong>di</strong> Firenze<br />

(Dipartimento <strong>di</strong> Economia Agraria e Risorse Territoriali) in<strong>di</strong>cano un consumo dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

180 mc annui/ha per coltivazioni in pieno campo contro valori dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 4000 mc annui/ha<br />

per coltivazioni in vaso. Ulteriori dati <strong>di</strong> letteratura (Franchini, Pozzana “Qualità dell’ambiente e<br />

sviluppo regionale in Toscana” IRPET, 1997) in<strong>di</strong>cano infine che si possono assumere valori<br />

me<strong>di</strong> <strong>di</strong> circa 3.000 mc annui/ha per le principali coltivazioni erbacee ed arboree (mais, ortive,<br />

foraggere, frutteti,…) e valori <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza superiore (15.000 mc/anno) per<br />

superfici a<strong>di</strong>bite a vivaio.<br />

Si constata pertanto che i dati <strong>di</strong>sponibili ai fini dell’effettuazione della stima dei<br />

fabbisogni agricoli sono totalmente <strong>di</strong>scordanti tra loro, anche a livello <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza.<br />

Sulla base <strong>di</strong> tali dati, e considerata l’assenza <strong>di</strong> una metodologia <strong>di</strong> stima co<strong>di</strong>ficata per<br />

questa tipologia <strong>di</strong> utilizzi idrici, la valutazione dei fabbisogni agricoli per l’area in esame è<br />

risultata pertanto impossibile, e in questa sede non ci si può che limitare a evidenziare la<br />

criticità connessa alla non attuabile valutazione degli stessi.<br />

Dalle elaborazioni condotte per le altre tipologie <strong>di</strong> fabbisogni si sono ottenuti i risultati<br />

evidenziati nel grafico sottostante.<br />

Fig. I.1<br />

10.000.000<br />

8.000.000<br />

6.000.000<br />

4.000.000<br />

2.000.000<br />

0<br />

fabbisogni idrici teorici (mc/anno)<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

DOMESTICI INDUSTRIALI<br />

Dal grafico emerge, al <strong>di</strong> là ovviamente della considerazione che il fabbisogno civile è<br />

proporzionale alla popolazione residente, l’elevato fabbisogno ad uso industriale del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Montemurlo, che rispecchia la massiccia presenza <strong>di</strong> industrie “idroesigenti” (settore tessile),<br />

caratteristica che contrad<strong>di</strong>stingue il <strong>di</strong>stretto industriale pratese.<br />

Si deve tuttavia osservare che se la stima dei fabbisogni agricoli è da ritenersi non<br />

fattibile, per le considerazioni fatte sopra, anche la stima effettuata per il fabbisogno<br />

industriale può risultare imprecisa, dal momento che la metodologia <strong>di</strong> calcolo, valutando il<br />

fabbisogno in base al numero degli addetti e considerando coefficienti tarati su realtà<br />

produttive non necessariamente confrontabili con quelle in esame, può non tenere<br />

opportunamente conto delle eventuali peculiarità del <strong>sistema</strong> produttivo locale. Il metodo <strong>di</strong><br />

stima, ad esempio, non tiene conto in alcun modo degli eventuali sistemi <strong>di</strong> ricircolo dei reflui,<br />

che ovviamente possono contribuire a ridurre significativamente il fabbisogno idrico o del fatto<br />

che certi settori industriali, possono in realtà adottare tecnologie produttive tali da richiedere<br />

quantità idriche significativamente inferiori rispetto a quanto previsto dal modello <strong>di</strong> calcolo.<br />

Ad esempio il dato quantitativo emerso per Montemurlo, pur risultando emblematico e<br />

calzante nei confronti dell’esistenza <strong>di</strong> un comparto industriale particolarmente idroesigente,<br />

ALA21-3


isulta sovrastimato, se si pensa che i quantitativi <strong>di</strong> reflui industriali che, in base alle denunce<br />

<strong>di</strong> prelievo e scarico idrico, risultano essere annualmente scaricati dall’intero comprensorio<br />

industriale dei Comuni <strong>di</strong> Prato, Montemurlo e Vaiano, risultano pari a circa 16.000.000<br />

mc/anno.<br />

Per tali motivi, dunque, i dati sopra riportati possono ritenersi utili ai fini dell’effettuazione<br />

<strong>di</strong> valutazioni e confronti qualitativi, quali quelli appena riportati, ma non si prestano a<br />

considerazioni quantitative <strong>di</strong> dettaglio.<br />

I P1.2 Consumi idrici per uso civile, industriale, agricolo<br />

In questo paragrafo si prendono in esame i dati relativi ai consumi idrici rilevati nei<br />

quattro Comuni (dati <strong>di</strong> fatturazione acquedottistica), nonché i dati inerenti il numero <strong>di</strong> utenze<br />

idriche, forniti dagli Enti Gestori.<br />

mc /anno<br />

mc/anno<br />

Fig. I.2<br />

1600000<br />

1400000<br />

1200000<br />

1000000<br />

800000<br />

Trend consumi idrici<br />

MONTEMURLO<br />

0,6%<br />

+4,3%<br />

1999 2000 2001<br />

mc fatturati 1187886 1195399 1247093<br />

650.000<br />

640.000<br />

630.000<br />

620.000<br />

610.000<br />

600.000<br />

590.000<br />

580.000<br />

570.000<br />

560.000<br />

Trend consumi idrici MONTALE<br />

+2,7%<br />

+3,3%<br />

-0,2%<br />

+2,8%<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

mc fatturati 592300 608230 628250 627055 644369<br />

mc fatturati/anno<br />

mc/anno<br />

1.800.000<br />

1.600.000<br />

1.400.000<br />

1.200.000<br />

1.000.000<br />

800.000<br />

600.000<br />

400.000<br />

200.000<br />

0<br />

Trend consumi idrici<br />

QUARRATA<br />

+31,9%<br />

-15,8%<br />

1999 2000 2001<br />

mc fatturati 829029 1093798 921116<br />

860.000<br />

840.000<br />

820.000<br />

800.000<br />

780.000<br />

760.000<br />

740.000<br />

720.000<br />

700.000<br />

680.000<br />

660.000<br />

Trend consumi idrici AGLIANA<br />

+2,7%<br />

+4,2%<br />

+2,8%<br />

+5,4%<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

mc fatturati 729860 749216 780730 802670 845724<br />

ALA21-4


7000<br />

6900<br />

6800<br />

6700<br />

6600<br />

6500<br />

6400<br />

6300<br />

5200<br />

5000<br />

4800<br />

4600<br />

4400<br />

4200<br />

4000<br />

Fig. I.4<br />

mc/annui<br />

Fig. I.3<br />

1.400.000<br />

1.200.000<br />

1.000.000<br />

800.000<br />

600.000<br />

400.000<br />

200.000<br />

0<br />

Trend utenze idriche<br />

MONTEMURLO<br />

+1,8%<br />

Trend consumi idrici<br />

confronti<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

+2,3%<br />

<strong>Montale</strong> Agliana Quarrata Montemurlo<br />

+1,0%<br />

1998 1999 2000 2001<br />

Trend utenze idriche AGLIANA<br />

+3,3%<br />

+3,4%<br />

+3,7%<br />

+2,5%<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

6200<br />

6000<br />

5800<br />

5600<br />

5400<br />

5200<br />

5000<br />

3350<br />

3300<br />

3250<br />

3200<br />

3150<br />

3100<br />

3050<br />

3000<br />

2950<br />

2900<br />

Trend utenze idriche<br />

QUARRATA<br />

+5,7%<br />

+4,9%<br />

+1,9%<br />

1998 1999 2000 2001<br />

Trend utenze idriche MONTALE<br />

+1,8%<br />

+1,9%<br />

+2,5%<br />

+1,8%<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

ALA21-5


mc/annui<br />

Fig. I.5<br />

8.000<br />

7.000<br />

6.000<br />

5.000<br />

4.000<br />

3.000<br />

2.000<br />

1.000<br />

0<br />

Trend utenze idriche<br />

confronti<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

<strong>Montale</strong> Agliana Quarrata Montemurlo<br />

Per i Comuni <strong>di</strong> Montemurlo e Quarrata non sono stati resi <strong>di</strong>sponibili i dati relativi ai<br />

consumi antecedenti l’anno 1999, mentre il dato inerente i consumi relativi all’anno 2001<br />

risulta non particolarmente affidabile, a causa dell’avvenuto passaggio <strong>di</strong> competenze nella<br />

gestione tra Enti <strong>di</strong>versi (si veda anche par. I S4) e, conseguentemente, del fatto che tale<br />

valore risulta la somma <strong>di</strong> due contributi contabilizzati dai due Enti. Ciò rende pressochè vano<br />

il tentativo <strong>di</strong> fornire un trend dei consumi idrici per questi due Comuni.<br />

Per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, comunque, si può constatare che dal 1999 al 2001, a<br />

fronte <strong>di</strong> un incremento <strong>di</strong> utenze del 3,3% si è avuto un incremento dei consumi del 5% circa,<br />

anche se si deve tener conto, come già accennato, della non elevata affidabilità del dato<br />

relativo ai consumi per l’anno 2001. Il raffronto tra gli incrementi rilevati tra i soli anni 1999 e<br />

2000, certamente più confrontabili in quanto forniti dallo stesso Ente Gestore, denota invece<br />

una crescita dei consumi (0,6%) molto inferiore alla corrispondente crescita del numero <strong>di</strong><br />

utenze idriche (2,3%). Per questo <strong>Comune</strong> si rilevano consumi idrici complessivi (e numero <strong>di</strong><br />

utenze) superiori rispetto agli altri tre, a causa certamente della maggiore richiesta per usi<br />

industriali (si vedano grafici <strong>di</strong> fig.I.6), dal momento che la dotazione pro-capite per soli usi<br />

domestici si attesta al contrario su valori inferiori rispetto a tutti gli altri Comuni (si veda più<br />

avanti tab. I.2).<br />

Per quanto riguarda Quarrata si osserva una scarsa correlazione tra i dati <strong>di</strong> consumo<br />

forniti dall’Ente Gestore per i tre anni: dopo un forte incremento tra il 1999 e il 2000 sembra<br />

essersi verificata una brusca <strong>di</strong>minuzione nel 2001, a fronte <strong>di</strong> un progressivo incremento del<br />

numero <strong>di</strong> utenze complessivamente servite. In realtà si riba<strong>di</strong>sce la scarsa atten<strong>di</strong>bilità dei<br />

dati <strong>di</strong> consumo relativi agli ultimi anni. Il trend delle utenze evidenzia incrementi piuttosto<br />

marcati tra il 1998 ed il 2000, molto superiori a quelli rilevati negli altri tre Comuni (me<strong>di</strong>a<br />

annua superiore al 5%), e significativamente più contenuti tra il 2000 ed il 2001.<br />

Per quanto attiene ai Comuni gestiti, fino al 31.12.2001, da AMAG S.r.l., ovvero Agliana e<br />

<strong>Montale</strong>, i dati forniti dalla stessa Società hanno consentito <strong>di</strong> delineare il trend manifestato dai<br />

consumi idrici negli ultimi cinque anni. Si osservano, per Agliana, incrementi abbastanza<br />

significativi e costanti dei consumi annui (me<strong>di</strong>a annua <strong>di</strong> incremento superiore al 3%), a<br />

fronte <strong>di</strong> incrementi progressivi ma meno accentuati del numero <strong>di</strong> utenze servite.<br />

Anche per <strong>Montale</strong> si rileva un trend improntato al costante aumento del numero <strong>di</strong><br />

utenze, seppure con valori me<strong>di</strong> annui inferiori rispetto ad Agliana (me<strong>di</strong>a annua pari a circa il<br />

2%), cui corrisponde un altrettanto progressivo incremento dei consumi complessivi, salvo un<br />

anomalo arresto relativo all’anno 2000.<br />

Nel grafico seguente si riporta la ripartizione dei consumi idrici per tipologia <strong>di</strong> utenza.<br />

Nel caso dei Comuni gestiti da AMAG S.r.l. le tipologie <strong>di</strong> utilizzo risultano sud<strong>di</strong>vise in usi<br />

domestici e usi “speciali”, che comprendono sia gli usi civili non domestici e gli usi assimilabili a<br />

ALA21-6


civili, sia gli usi industriali ed agricoli. Tale scelta è motivata dalla scarsa rilevanza delle utenze<br />

industriali ed agricole, in base a quanto riferito dai tecnici AMAG. Per i Comuni gestiti da<br />

Consiag si è potuto <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un livello <strong>di</strong> dettaglio superiore.<br />

Si osserva, per tutti e quattro i Comuni, la netta predominanza degli usi domestici,<br />

rispetto alle altre voci, seguiti con elevato <strong>di</strong>stacco dagli usi civili non domestici (usi igienicosanitari<br />

in e<strong>di</strong>fici pubblici, commerciali, ecc.). Ridotti i consumi industriali (17% circa per<br />

Montemurlo e ad<strong>di</strong>rittura 2% per Quarrata) e praticamente trascurabili le utenze agricole, i cui<br />

fabbisogni risultano dunque quasi completamente assolti da prelievi autonomi. Si constata<br />

comunque, come già accennato sopra, che Montemurlo risulta il <strong>Comune</strong> a maggiore richiesta<br />

idrica acquedottistica per usi industriali (circa il 12% dei consumi totali).<br />

Fig. I.6<br />

ripartizione consumi acquedottistici Montemurlo<br />

altri usi assimilabili<br />

civili<br />

0,3%<br />

usi civili non<br />

domestici<br />

17,8%<br />

usi industriali<br />

11,7%<br />

usi agricoli<br />

0,1%<br />

usi domestici<br />

70,2%<br />

ripartizione consumi acquedottistici AGLIANA<br />

Usi speciali<br />

(assimilabilI<br />

a civili +<br />

industriali)<br />

15%<br />

usi<br />

domestici<br />

85%<br />

usi civili non<br />

domestici<br />

12,1%<br />

ripartizione consumi acquedottistici Quarrata<br />

altri usi assimilabili<br />

civili<br />

0,0%<br />

usi industriali<br />

1,9%<br />

usi agricoli<br />

0,1%<br />

usi domestici<br />

85,9%<br />

ripartizione consumi acquedottistici MONTALE<br />

Usi speciali<br />

(assimilabilI<br />

a civili +<br />

industriali)<br />

17%<br />

usi<br />

domestici<br />

83%<br />

A partire dai dati <strong>di</strong> consumo complessivo e <strong>di</strong> consumo per soli usi domestici, è<br />

possibile stimare la dotazione idrica pro-capite (anno <strong>di</strong> riferimento 2000), riferita alla<br />

popolazione servita, così come stimata al par. I S4.1.<br />

Dotazione<br />

pro-capite<br />

l⋅ab/g<br />

Dotazione procapite<br />

usi domestici<br />

l⋅ab/g<br />

Montemurlo 171 119<br />

Agliana 162 138<br />

Quarrata 151 130<br />

<strong>Montale</strong> 169 141<br />

Tab. I.2<br />

ALA21-7


Si osserva che per tutti i quattro Comuni il consumo pro-capite per usi domestici risulta<br />

inferiore alla dotazione minima (150 l ab/g) assunta quale fabbisogno idrico da garantire ai<br />

sensi <strong>di</strong> legge (par. I P1), con un valore minimo <strong>di</strong> dotazione per Montemurlo e massimo per<br />

<strong>Montale</strong>.<br />

In proposito si evidenzia che il dato <strong>di</strong> consumo me<strong>di</strong>o per uso domestico rilevato a<br />

livello <strong>di</strong> ATO n°3 Me<strong>di</strong>o Valdarno (dati Autorità <strong>di</strong> Ambito, Piano <strong>di</strong> Ambito), è pari a 130<br />

l/ab⋅giorno, mentre la me<strong>di</strong>a stimata a livello nazionale è pari a 220 l/ab⋅giorno (dati<br />

Osservatorio Nazionale sull’eco<strong>sistema</strong> urbano).<br />

Significativo il fatto che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo risulta quello caratterizzato da una<br />

dotazione pro-capite complessivamente superiore rispetto a tutti gli altri, ma inferiore a tutti se<br />

riferita ai soli usi domestici (è più consistente la quota parte destinata ad usi industriali, come<br />

già accennato e come risulta anche dal grafico <strong>di</strong> fig. I.6).<br />

I P1.3 Prelievi acquedottistici e per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete<br />

Di seguito si riporta una elaborazione sintetica relativa all’andamento, negli ultimi 5<br />

anni (6 per Montemurlo) dei prelievi idrici ai fini acquedottistici, <strong>di</strong>fferenziati per tipologia <strong>di</strong><br />

approvvigionamento (pozzi, sorgenti, acque superficiali, acque “importate” da fuori comune,<br />

acque “cedute” ad altri comuni). Per i Comuni <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> ed Agliana si riportano invece solo i<br />

volumi “netti” immessi nelle reti idriche dei due Comuni, già decurtati dei volumi importati e/o<br />

ceduti.<br />

Si osserva come per Montemurlo la fonte <strong>di</strong> approvvigionamento idrica principale sia<br />

costituita da acque superficiali (torrente Bagnolo); con riferimento al <strong>sistema</strong> <strong>di</strong><br />

“interconnessioni” idriche con l’acquedotto pratese, descritto al par. I S4.1, si rileva,<br />

soprattutto negli ultimi anni, un bilancio annuale generalmente tendente alla superiorità delle<br />

cessioni idriche (predominanti nel periodo invernale, quando risultano abbondanti le quantità<br />

idriche superficiali), rispetto alle importazioni (che invece prevalgono nel periodo estivo). I<br />

prelievi non evidenziano una significativa tendenza all’aumento nel corso degli anni.<br />

Il confronto, infine, tra volumi annui “netti” immessi in rete ed i volumi effettivamente erogati<br />

alle utenze, con riferimento all’anno 2000, consente <strong>di</strong> stimare per via teorica le per<strong>di</strong>te me<strong>di</strong>e<br />

<strong>di</strong> rete. Il dato ottenuto, che comunque tiene conto anche <strong>di</strong> volumi idrici che non pervengono<br />

all’utenza ma che comunque non costituiscono per<strong>di</strong>ta effettiva (<strong>acqua</strong> impiegata per spurghi<br />

rete fognaria, ecc.) è risultato pari al 34%, valore abbastanza congruente con il dato <strong>di</strong><br />

per<strong>di</strong>ta effettiva stimato dall’ente gestore, pari al 30% (si veda par. I S4.1).<br />

mc<br />

Fig. I.7<br />

2500000<br />

2000000<br />

1500000<br />

1000000<br />

500000<br />

0<br />

prelievi idrici Montemurlo<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

pozzi sorgenti<br />

torrenti volumi importati<br />

volumi ceduti volumi "netti" per montemurlo<br />

ALA21-8


mc<br />

Fig. I.8<br />

1800000<br />

1600000<br />

1400000<br />

1200000<br />

1000000<br />

800000<br />

600000<br />

400000<br />

200000<br />

0<br />

prelievi idrici Quarrata<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

pozzi sorgenti laghi volumi importati volumi "netti" per Quarrata<br />

Per Quarrata, invece, si osserva come gli approvvigionamenti idrici si ripartiscano in<br />

parti quasi uguali tra risorse idriche sotterranee (pozzi), superficiali (bacini) e risorse importate<br />

dall’acquedotto dell’Agna, con tendenza all’incremento dell’utilizzo dei pozzi. L’andamento dei<br />

prelievi “netti” sembra improntato, negli ultimi anni, ad un sensibile incremento, mentre il dato<br />

relativo all’anno 1997, assolutamente fuori trend, appare poco affidabile. Il raffronto, all’anno<br />

2000, fra prelievi e volumi erogati consentirebbe <strong>di</strong> quantificare le “per<strong>di</strong>te” <strong>di</strong> rete,<br />

analogamente a quanto fatto per Montemurlo, nel 42% circa (dato “effettivo” stimato dall’Ente<br />

gestore: 35%, par. I S4.1).<br />

Fig. I.9<br />

mc<br />

900.000<br />

800.000<br />

700.000<br />

600.000<br />

500.000<br />

400.000<br />

300.000<br />

200.000<br />

100.000<br />

0<br />

Prelievi idrici <strong>Montale</strong><br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

Agna delle Conche Agna degli Acquiputoli sorgenti totale<br />

Per quanto riguarda la rete idrica a servizio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, l’ente Gestore ha<br />

fornito, per ogni risorsa idrica, i dati relativi agli approvvigionamenti “netti”, ovvero già<br />

decurtati delle quote destinate ad altri Comuni (attraverso l’acquedotto Agna delle Conche). Si<br />

osserva dal grafico soprastante che la risorsa idrica impiegata per l’approvvigionamento<br />

idropotabile <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> è prevalentemente superficiale (torrente Agna delle Conche, che<br />

alimenta l’omonimo acquedotto, e Agna degli Acquiputoli, che alimenta l’acquedotto del<br />

ALA21-9


Fronzolino, si veda anche par. I S4.1). Una quota parte più ridotta è derivata da sorgenti, a<br />

servizio della rete idrica che alimenta le frazioni collinari <strong>di</strong> Tobbiana e Striglianella. Non si<br />

constatano incrementi dei prelievi annui particolarmente significativi.<br />

Per quanto infine riguarda la rete idrica <strong>di</strong> Agliana, si deve constatare che essa è<br />

alimentata essenzialmente dall’acquedotto Agna delle Conche, integrato solo in piccola parte<br />

(si veda anche par. I S4.1), a livello dell’invaso <strong>di</strong> Cava Briganti, dall’<strong>acqua</strong> derivata dal<br />

torrente Bulicata. Il grafico relativo all’andamento nel tempo dei prelievi idrici destinati ad<br />

Agliana mostra una tendenza all’incremento, più accentuata rispetto al trend visto per <strong>Montale</strong>,<br />

con un incremento complessivo, dal 1997 al 2001, del 17% circa.<br />

mc<br />

Fig. I.10<br />

1.100.000<br />

1.000.000<br />

900.000<br />

800.000<br />

700.000<br />

600.000<br />

500.000<br />

Prelievi idrici Agliana<br />

1997 1998 1999 2000 2001<br />

Agna delle conche<br />

Confrontando il dato <strong>di</strong> per<strong>di</strong>te fornito dall’Ente Gestore (par. I S4.1) con quello teorico<br />

risultante dal confronto tra volumi complessivamente immessi in rete e volumi erogati alle<br />

utenze, come già fatto per gli altri due Comuni, consente <strong>di</strong> stimare per <strong>Montale</strong> un valore<br />

“teorico” delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete pari al 25%, a fronte <strong>di</strong> un valore effettivo stimato dal Gestore<br />

pari al 19%.<br />

Per Agliana si ha un valore teorico del 26%, contro il 22% stimato dal Gestore.<br />

Tenuto conto delle considerazioni già esposte in merito al fatto che le per<strong>di</strong>te teoriche<br />

stimate comprendono anche volumi non erogati effettivamente alle utenze ma non perduti<br />

(spurghi, ecc.), i dati forniti dai gestori risultano abbastanza confrontabili con le stime<br />

effettuate in questa sede.<br />

Il dato delle per<strong>di</strong>te me<strong>di</strong>e stimato per i quattro Comuni, pur esprimendo la necessità <strong>di</strong><br />

apportare migliorie alla rete, risulta comunque inferiore rispetto alla me<strong>di</strong>a delle per<strong>di</strong>te<br />

acquedottistiche stimata per il bacino <strong>di</strong> utenze <strong>di</strong> tutto l’ATO n°3 (44,5%, dato 1996).<br />

I P2 CARICHI INQUINANTI<br />

I P2.1 Carichi organici: Stima degli abitanti equivalenti civili, industriali, zootecnici<br />

Per ottenere in<strong>di</strong>catori relativi al livello <strong>di</strong> impatto sulla qualità della risorsa idrica<br />

indotto dalle attività antropiche si è cercato <strong>di</strong> stimare i carichi organici, espressi in abitanti<br />

equivalenti, potenzialmente prodotti sul territorio dei quattro comuni. Gli abitanti equivalenti<br />

(definiti in base alla vigente normativa in materia <strong>di</strong> protezione delle acque dall’inquinamento,<br />

il D. Lgs. 258/00, come il carico organico biodegradabile corrispondente a 60 gr/giorno <strong>di</strong><br />

BOD5), sono stati calcolati in relazione a quelli che risultano essere tipicamente i principali<br />

“determinanti”: la popolazione residente, l’industria e l’attività zootecnica.<br />

Per quanto riguarda i carichi domestici, ovvero prodotti dalla popolazione residente,<br />

ciascun abitante è fatto corrispondere ad un abitante equivalente.<br />

Per le attività industriali, si è moltiplicato il numero <strong>di</strong> addetti alle attività “idroesigenti”<br />

(dati Registro Imprese anno 2000) per opportuni coefficienti (ab.eq./addetto) <strong>di</strong> produzione del<br />

carico organico, specifici per le classi <strong>di</strong> attività in<strong>di</strong>viduate. A tale proposito si sono impiegati i<br />

ALA21-10


coefficienti dettati dall’IRSA (Barbiero, Cicioni, Spaziani, 1987; Barbiero, Marchetti, Spaziani,<br />

1990).<br />

Tipologia <strong>di</strong> attività<br />

coeff<br />

ae<br />

Altre industrie estrattive 30<br />

Industrie alimentari e delle bevande 84<br />

Industria del tabacco 7,5<br />

Industrie tessili 17<br />

Industria dell'abbigliamento 0,6<br />

Fabbricazione articoli da viaggio, borse, selle, calzature 17<br />

Industrie del legno e prodotti in legno 1,6<br />

Fabbricaz. pasta-carta, carta e artic. Carta 118<br />

E<strong>di</strong>toria e stampa 0,6<br />

Fabbricaz.. coke, raff. petrolio, tratt. c. nucl. 66<br />

Fabbric. prod. chimici, fibre sint. e artificiali 66<br />

Fabbr. articoli in gomma e materie plastiche 10<br />

Fabbricazione prodotti della lavorazione <strong>di</strong> minerali non<br />

metalliferi 1,5<br />

Produzione <strong>di</strong> metalli e loro leghe 2,3<br />

Fabbricazione prodotti in metallo (escl. 29) 2<br />

Fab. e installaz. macchine e app. meccan. 1<br />

Fabbr. macchine ufficio, sistemi informatici 0,6<br />

Fabbr. macchine e apparec. elettrici n.c.a. 1<br />

Fab. apparec. ra<strong>di</strong>o-tv e per le comunicaz. 1<br />

Fab. apparec. me<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong> prec., ottici, orolog. 0,6<br />

Fabbricazione autoveicoli e rimorchi 1,7<br />

Fabbricazione altri mezzi <strong>di</strong> trasporto 1,7<br />

Fabbricaziomne mobili; altre industrie manifatturiere 1,7<br />

Recupero e preparazione per il riciclaggio 0,6<br />

Prod. ener. elet., gas, vapore, <strong>acqua</strong> calda 1,4<br />

Raccolta, depurazione e <strong>di</strong>stribuz. d'<strong>acqua</strong> 0,6<br />

Tab. I.3<br />

Per quanto infine attiene alle attività zootecniche, si è moltiplicato il numero <strong>di</strong> capi <strong>di</strong><br />

bestiame allevati (dati Censimento Generale dell’Agricoltura, ISTAT 1990) per appositi<br />

coefficienti <strong>di</strong> conversione reperiti nella stessa letteratura (Barbiero et al. 1991). Non è<br />

risultato possibile impiegare i dati relativi al Censimento 2000, per il livello <strong>di</strong> minor dettaglio <strong>di</strong><br />

tali dati (mancanza <strong>di</strong> alcune voci).<br />

Ovini<br />

Coefficienti<br />

1,78<br />

Caprini 1,78<br />

Equini 8,8<br />

Avicoli 0,2<br />

Bovini 8,16<br />

Suini<br />

Tab. I.4<br />

1,95<br />

Nel grafico seguente si riepilogano i risultati ottenuti.<br />

ALA21-11


140000<br />

120000<br />

100000<br />

80000<br />

60000<br />

40000<br />

20000<br />

Fig. I.11<br />

0<br />

stima abitanti equivalenti<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

ae zootecnia ae civile ae industria<br />

Riguardo alla stima del carico organico prodotto dal settore industriale si deve<br />

nuovamente far presente il livello <strong>di</strong> approssimatività del dato ottenuto, che analogamente a<br />

quanto già osservato per la stima dei fabbisogni idrici, si presta solo a valutazioni qualitative e<br />

ad un confronto, sempre qualitativo, tra le <strong>di</strong>verse realtà comunali.<br />

Si deve infatti considerare che:<br />

- le stime sono fatte considerando che le <strong>di</strong>tte scarichino reflui grezzi, e non tengono conto dei<br />

sistemi <strong>di</strong> depurazione in<strong>di</strong>viduali, al contrario ampiamente <strong>di</strong>ffusi sul territorio. Ciò<br />

ovviamente riduce significativamente il carico organico in uscita. Dunque il dato può fornire<br />

in<strong>di</strong>cazioni sulle teoriche potenzialità <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> carichi inquinanti da parte del settore<br />

industriale, ma non è associabile ai reali quantitativi immessi nell’ambiente.<br />

- Le stime non considerano inoltre i sistemi <strong>di</strong> ricircolo, che possono ridurne fortemente<br />

l’impatto in termini <strong>di</strong> scarichi idrici, nonché il fatto che in molti casi i reflui possono essere<br />

smaltiti come rifiuti tramite <strong>di</strong>tte autorizzate, e pertanto non sono recapitati in pubblica<br />

fognatura.<br />

Il dato ottenuto, tuttavia, consente qualitativamente <strong>di</strong> evidenziare il maggiore impatto, in<br />

termini <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> scarichi inquinanti, delle attività ubicate in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo,<br />

rispetto agli altri Comuni, e la scarsa rilevanza dei carichi organici dovuti alla zootecnia, con<br />

valori <strong>di</strong> produzione comunque più elevati per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata.<br />

I P2.2 Stima dei carichi trofici potenzialmente rilasciati ai corpi idrici<br />

Analogamente a quanto fatto per i carichi organici, si è tentato <strong>di</strong> stimare la produzione<br />

<strong>di</strong> carichi trofici (carichi <strong>di</strong> azoto e fosforo), principali responsabili dei processi <strong>di</strong><br />

eutrofizzazione dei corpi idrici superficiali, e i quantitativi <strong>di</strong> tali inquinanti che vengono<br />

teoricamente rilasciati ai corpi idrici stessi.<br />

Anche in questo caso si è seguita la metodologia proposta dall’IRSA e suggerita da<br />

ARPAT, che comunque consente <strong>di</strong> effettuare stime estremamente approssimative.<br />

Sia per il calcolo dell’azoto che del fosforo teoricamente rilasciati ai corpi idrici si è<br />

considerato l’apporto derivante dalla popolazione residente, dall’industria, dall’attività<br />

zootecnica e dall’utilizzo del suolo (suolo coltivato e non coltivato).<br />

Per la stima dell’azoto rilasciato si è assunto:<br />

Popolazione residente: si stima una coefficiente <strong>di</strong> produzione pari a 4,5 kg/anno <strong>di</strong> azoto per<br />

abitante, e si assume una percentuale me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> rilascio ai corpi idrici pari al 50%.<br />

Attività industriali: si valuta una valore me<strong>di</strong>o per tutte le classi <strong>di</strong> attività pari a 10 kg/anno <strong>di</strong><br />

azoto per addetto.<br />

ALA21-12


Zootecnia: si sono impiegati i coefficienti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> azoto per capo <strong>di</strong> bestiame allevato<br />

(dati Censimento Generale Agricoltura, ISTAT, 1990) riportati nella sottostante tabella,<br />

assumendo che la quota parte rilasciata sia pari al 5%.<br />

coeff. Produzione<br />

AZOTO (kg<br />

N/capo*anno)<br />

OVINI 4,9<br />

CAPRINI 4,9<br />

EQUINI 62<br />

ALLEVAMENTI AVICOLI 0,48<br />

BOVINI 54,8<br />

SUINI 11,3<br />

Tab. I.5<br />

Suolo coltivato: con riferimento alla superficie agricola coltivata (dati provvisori Censimento<br />

Agricoltura 2000 - ISTAT) si è stimata la quantità teorica <strong>di</strong> azoto applicata annualmente al<br />

terreno come fertilizzante, sulla base dei quantitativi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> concimi impiegati per ettaro e del<br />

tenore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> azoto nei fertilizzanti usualmente utilizzati. Si è poi assunto che il 20%<br />

dell’azoto prodotto raggiunga i corpi idrici. Per il carico ad ettaro <strong>di</strong> fertilizzanti azotati<br />

impiegati in agricoltura si è assunto il dato riportato nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pistoia, pari a 25 qli/ha. Per le due Province si sono assunti i dati me<strong>di</strong> riportati nei<br />

rispettivi Rapporti Provinciali sullo Stato dell’Ambiente. Per il titolo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> azoto presente nei<br />

fertilizzanti si è assunto il valore riportato nel Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia<br />

<strong>di</strong> Pistoia (14%).<br />

Suolo non coltivato: si è assunto che vengano annualmente rilasciati ai corpi idrici 2 kg <strong>di</strong><br />

azoto per ettaro <strong>di</strong> suolo non coltivato (<strong>di</strong>fferenza tra superficie agricola totale e suolo<br />

coltivato).<br />

Carichi teorici N potenzialmente rilasciati (qli/anno)<br />

suolo<br />

coltivato suolo incolto zootecnia civile industria totale<br />

Agliana 185,99 3,77 10,61 322,25 244,50 763,35<br />

<strong>Montale</strong> 376,95 26,74 4,58 228,51 193,40 803,44<br />

Quarrata 1065,89 30,53 25,83 503,89 441,30 2036,91<br />

Provincia Pistoia 4556,21 912,15 288,40 6089,67 2756,90 13691,19<br />

Montemurlo 478,10 27,04 4,39 404,64 858,00 1745,13<br />

Provincia Prato 577,54 294,65 69,69 5183,30 3792,80 9623,33<br />

Tab. I.6<br />

2500,00<br />

2000,00<br />

1500,00<br />

1000,00<br />

500,00<br />

0,00<br />

Fig. I.12<br />

Per la stima del fosforo rilasciato si è assunto:<br />

carico teorico <strong>di</strong> azoto rilasciato ai corpi idrici (qli/anno)<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

zootecnia agricoltura civile industria totale<br />

ALA21-13


Popolazione residente: si stima una coefficiente <strong>di</strong> produzione pari a 0,58 kg/anno <strong>di</strong> fosforo<br />

per abitante come quota metabolica, cui si devono sommare 0,09 kg/anno per abitante dovuti<br />

all’uso <strong>di</strong> detersivi, e si assume una percentuale me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> rilascio ai corpi idrici pari al 50%.<br />

Attività industriali: si assume che la quantità <strong>di</strong> fosforo rilasciata ai corpi idrici sia pari al 10%<br />

<strong>di</strong> quello globalmente prodotto dalla popolazione.<br />

Zootecnia: si sono impiegati i coefficienti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> fosforo per capo <strong>di</strong> bestiame allevato<br />

(dati Censimento Generale Agricoltura, ISTAT, 1990) riportati nella sottostante tabella,<br />

assumendo che la quota parte rilasciata sia pari al 5%.<br />

coeff. Produzione<br />

FOSFORO (kg<br />

P/capo*anno)<br />

OVINI 0,8<br />

CAPRINI 0,8<br />

EQUINI 8,7<br />

ALLEVAMENTI AVICOLI 0,17<br />

BOVINI 7,4<br />

SUINI 3,8<br />

Tab. I.7<br />

Suolo coltivato: analogamente a quanto illustrato per la stima del carico <strong>di</strong> azoto, con<br />

riferimento alla superficie agricola coltivata si è stimata la quantità teorica <strong>di</strong> fosforo applicata<br />

annualmente al terreno come fertilizzante, sulla base dei quantitativi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> concimi fosfatici<br />

impiegati per ettaro e del tenore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fosforo nei fertilizzanti usualmente utilizzati (10% -<br />

dati Rapporto Stato Ambiente Provincia <strong>di</strong> Pistoia, anno 1998). Si è poi assunto che il 3% del<br />

fosforo prodotto raggiunga i corpi idrici.<br />

Suolo non coltivato: si è assunto che vengano annualmente rilasciati ai corpi idrici 0,1 kg/ha <strong>di</strong><br />

fosforo.<br />

carichi teorici P rilasciati (qli/anno)<br />

suolo coltivato suolo incolto zootecnia civile industria totale<br />

Agliana 19,93 0,19 2,52 47,98 9,60 80,03<br />

<strong>Montale</strong> 40,39 1,34 0,79 34,02 6,80 82,00<br />

Quarrata 114,20 1,53 7,39 75,02 15,00 211,62<br />

Provincia Pistoia 373,62 45,61 65,32 906,68 181,34 1526,96<br />

Montemurlo 51,23 1,35 0,86 60,25 12,05 124,38<br />

Provincia Prato 100,66 14,73 12,60 771,74 154,35 1039,34<br />

Tab. I.8<br />

Fig. I.13<br />

250,00<br />

200,00<br />

150,00<br />

100,00<br />

50,00<br />

0,00<br />

carico teorico <strong>di</strong> fosforo rilasciato ai corpi idrici (qli/anno)<br />

Agliana <strong>Montale</strong> Quarrata Montemurlo<br />

zootecnia agricoltura civile industria totale<br />

I dati elaborati consentono <strong>di</strong> trarre le seguenti considerazioni:<br />

ALA21-14


- anche per quanto riguarda la produzione <strong>di</strong> carichi trofici si rileva lo scarso contributo<br />

dell’attività zootecnica, comunque maggiormente presente nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata;<br />

- il contributo dell’agricoltura risulta superiore nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata;<br />

- il contributo civile risulta ovviamente proporzionale, per le modalità <strong>di</strong> stima, alla<br />

popolazione residente;<br />

- il contributo industriale risulta superiore nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo per quanto riguarda<br />

l’azoto, nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata per quanto riguarda il fosforo, a causa del metodo <strong>di</strong><br />

stima;<br />

- nel complesso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata risulta teoricamente quello a maggiore impatto in<br />

termini <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong> carichi trofici in acque superficiali.<br />

ALA21-15


INDICATORI DI STATO<br />

I S1 QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI<br />

I S1.1 Qualità chimica, fisica, microbiologica e biologica<br />

Il reticolo idrografico che caratterizza il territorio oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è stato caratterizzato<br />

nell’ambito della trattazione del Sistema Suolo e Sottosuolo.<br />

In questo contesto si prendono in esame i dati, forniti dai Dipartimenti Provinciali<br />

A.R.P.A.T., relativi al monitoraggio qualitativo delle risorse idriche superficiali effettuato nel<br />

corso degli ultimi anni, allo scopo <strong>di</strong> delineare un quadro dello stato <strong>di</strong> salute degli stessi.<br />

In tab. I.10 vengono sintetizzati i risultati del <strong>sistema</strong>tico monitoraggio effettuato dal<br />

<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Pistoia sui corsi d’<strong>acqua</strong> <strong>di</strong> interesse. I dati sono relativi a due perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

monitoraggio <strong>di</strong>stinti: 1997/1999 e 2001.<br />

I dati relativi al monitoraggio effettuato nel 2000 non sono riportati, in quanto il numero<br />

dei campionamenti è risultato troppo ridotto ai fini dell’elaborazione delle classi <strong>di</strong> qualità e<br />

della conseguente classificazione.<br />

Su alcuni corsi d’<strong>acqua</strong> (Brana, Ombrone) sono riportati i dati relativi anche ad alcuni<br />

punti <strong>di</strong> monitoraggio posti a monte dei Comuni oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (sono stati scelti i punti in cui<br />

si <strong>di</strong>sponeva sia del monitoraggio biologico che chimico-fisico), al fine <strong>di</strong> avere ulteriori<br />

elementi <strong>di</strong> valutazione dell’evoluzione della qualità lungo l’asta.<br />

A motivo <strong>di</strong> sintesi, nella tabella I.10 viene riportato, per ogni punto <strong>di</strong> monitoraggio e<br />

per ogni parametro chimico-fisico, microbiologico e biologico rilevato, il giu<strong>di</strong>zio sintetico <strong>di</strong><br />

qualità, stimato da A.R.P.A.T. ai sensi del D. Lgs. 258/00.<br />

In particolare viene riportato, per ogni parametro definito dalla normativa come<br />

“macrodescrittore” (atto ad esprimere la capacità autodepurativa del corso d’<strong>acqua</strong>), il livello <strong>di</strong><br />

qualità (variabile da 1 a 5, con qualità che peggiora all’aumentare del livello). I<br />

macrodescrittori sono costituiti dai parametri: % <strong>di</strong> saturazione in ossigeno, BOD5, COD, azoto<br />

ammoniacale (N-NH4), azoto nitrico (N-NO3), fosforo totale (P totale), Escherichia Coli.<br />

Il parametro biologico I.B.E., (In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso), esprime invece lo stato <strong>di</strong> salute<br />

del corso d’<strong>acqua</strong> attraverso il rilevamento ed il censimento delle comunità <strong>di</strong><br />

macroinvertebrati che vivono sul fondo. Consente pertanto <strong>di</strong> valutare eventuali mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

intervenute nell’eco<strong>sistema</strong> a causa <strong>di</strong> sorgenti inquinanti, attuali o pregresse, o da alterazioni<br />

<strong>di</strong> tipo fisico-chimico, sia naturali che artificiali, tali da indurre variazioni biologiche quantitative<br />

(presenza –assenza) e qualitative (ricchezza in Unità Sistematiche dei macroinvertebrati) sulla<br />

vita del fiume.<br />

A determinati valori dell’In<strong>di</strong>ce Biotico Esteso è poi associata una “Classe <strong>di</strong> Qualità”,<br />

variabile da 1 a 5, secondo le associazioni descritte nella seguente tabella.<br />

Classe <strong>di</strong> Qualità Valore IBE Giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Qualità<br />

CLASSE I 10-11-12 Ambiente non inquinato comunque non alterato in modo sensibile<br />

CLASSE II 8-9 Ambiente con moderati sintomi <strong>di</strong> inquinamento o <strong>di</strong> alterazione<br />

CLASSE III 6-7 Ambiente inquinato o comunque alterato<br />

CLASSE IV 4-5 Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato<br />

CLASSE V 1-2-3 Ambiente eccezionalmente inquinato o alterato<br />

Tab. I.9<br />

Tale valore della Classe <strong>di</strong> Qualità è quello riportato in tabella I.10.<br />

Viene anche riportata, laddove <strong>di</strong>sponibile, la classificazione SECA (stato ecologico del<br />

corso d'<strong>acqua</strong>) e SACA (Stato Ambientale del Corso d'<strong>acqua</strong>), attribuite in base alla<br />

combinazione dei risultati ottenuti per i macrodescrittori e per l’I.B.E.<br />

Si deve comunque evidenziare che quello effettuato da A.R.P.A.T. costituisce in realtà<br />

un primo tentativo <strong>di</strong> classificazione ai sensi del D. Lgs. 258/00, in quanto i dati finora<br />

<strong>di</strong>sponibili non sempre presentano le caratteristiche (in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> campionamenti,<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> analisi relative a determinati parametri) richieste dalla suddetta legge.<br />

In <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, invece, non risultano presenti corsi d’<strong>acqua</strong> monitorati con<br />

<strong>sistema</strong>ticità dal Dipartimento provinciale A.R.P.A.T. pratese.<br />

ALA21-16


Corpo idrico<br />

<strong>Comune</strong> n° prelievi/<br />

24 mesi<br />

(periodo<br />

1999/2001)<br />

COD BOD5 |100-O2| N-NH4 N-NO3<br />

n°<br />

97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001<br />

prelievi<br />

2001 Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello<br />

Agna degli Acquiputoli (a<br />

valle captazione acqued.)<br />

<strong>Montale</strong> 11 8 4 1 4 1 4 1 2 2 3 1<br />

Agna delle Conche<br />

(captazione acqued.)<br />

<strong>Montale</strong> 10 8 2 2 2 2 3 1 2 2 2 1<br />

Agna P.te Smilea <strong>Montale</strong> 23 2 2 2 3 3<br />

Brana P.te Nuova Pratese Pistoia 23 4 4 5 4 4 4 5 3 5 3 3<br />

Brana P.te <strong>di</strong> Berlicche Agliana 23 4 4 5 4 4 4 3 5 5 3 3<br />

Bure - Ponte Via Lischeto Agliana 4 5 4 4 4 3<br />

Bure P.te alla Catena Agliana 23 4 4 5 4 4 3 5 4 5 3 3<br />

Calice P.te dei Bini Agliana 23 4 4 5 4 2 3 5 4 5 3 3<br />

Ombrone P.te al Castellare Pistoia 23 4 5 5 5 4 3 5 4 5 3 3<br />

Ombrone P.te alla Caserana Quarrata 23 3 3 4 4 3<br />

Ombrone P.te all'Argine Quarrata 15 4 5 5 5 2 5 4 5 5 4 3<br />

Stella P.te Torto Quarrata 23 3 3 3 3 3<br />

Stella - La Catena Quarrata 4 3 1 4 3 3<br />

Corpo idrico<br />

<strong>Comune</strong> n° prelievi/<br />

24 mesi<br />

(periodo<br />

1999/2001)<br />

n°<br />

prelievi<br />

2001<br />

Stato ecologico Stato<br />

P totale<br />

Macrodescritt<br />

ambientale<br />

E. Coli<br />

ori I.B.E.<br />

97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001 97-99 2001<br />

Livello Livello Livello Livello<br />

Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello Livello<br />

Agna degli Acquiputoli (a<br />

valle captazione acqued.)<br />

<strong>Montale</strong> 11 8 3 3 1 1 III II<br />

Agna delle Conche<br />

(captazione acqued.)<br />

<strong>Montale</strong> 10 8 3 3 1 1 II II<br />

Agna P.te Smilea <strong>Montale</strong> 23 3 2 III<br />

Brana P.te Nuova Pratese Pistoia 23 4 4 5 4 5 IV V IV IV IV V Scaden Pessim<br />

te o<br />

Brana P.te <strong>di</strong> Berlicche Agliana 23 4 5 5 3 5 IV IV V III V IV Pessim Scaden<br />

o te<br />

ALA21-17


Bure - Ponte Via Lischeto Agliana 4 4 4 IV<br />

III IV Scaden<br />

te<br />

Bure P.te alla Catena Agliana 23 4 4 5 2 4 III IV III/IV IV IV IV Scaden Scaden<br />

(*)<br />

te te<br />

Calice P.te dei Bini Agliana 23 4 3 5 2 5 III IV V (*) III V IV Pessim Scaden<br />

o te<br />

Ombrone P.te al Castellare Pistoia 23 4 5 5 2 3 IV IV IV (*) III IV IV Scaden Scaden<br />

te te<br />

Ombrone P.te alla Caserana Quarrata 23 5 2 III III (*) III Sufficie<br />

nte<br />

Ombrone P.te all'Argine Quarrata 15 4 5 5 5 4 V IV V IV V IV Pessim Scaden<br />

o te<br />

Stella P.te Torto Quarrata 23 3 2 III III (*) III Sufficie<br />

nte<br />

Stella - La Catena<br />

Tab. I.10<br />

Quarrata 4 3 4 III III III Sufficie<br />

nte<br />

(*) il dato è relativo all'anno 2000, mancando i valori relativi al triennio 97-99<br />

ALA21-18


Corso<br />

d'<strong>acqua</strong><br />

Torrente<br />

Ombrone<br />

Torrente<br />

Bure<br />

Torrente<br />

Stella<br />

Fosso<br />

Dogaia e<br />

Quadrelli<br />

Fosso<br />

Acqualung<br />

a<br />

Torrente<br />

Calice<br />

Torrente<br />

Brana<br />

Comuni Punti <strong>di</strong> prelievo Punte<br />

ggio<br />

IBE<br />

Pistoia Ombrone loc. Castellare<br />

1998 1999 2000 2001<br />

Classe<br />

Qualità<br />

Punteg<br />

gio IBE<br />

Classe<br />

Qualità<br />

Punteggi<br />

o IBE<br />

Classe<br />

Qualità<br />

Punteg<br />

gio IBE<br />

Morbida Magra<br />

Classe<br />

Qualità<br />

Puntegg<br />

io IBE<br />

Classe<br />

Qualità<br />

II<br />

(1994) 4 IV 9 II 5 IV<br />

Agliana Ombrone loc. Ferruccia 8 II<br />

Quarrata Ombrone loc. Caserana<br />

IV<br />

(1991) 6 III<br />

Ombrone loc. Catena (*) 3 (2) V (V) 6 III 4 IV<br />

Agliana<br />

Quarrata<br />

Bure Via Lischeto 8 II 10/9 II/I 5/4 IV<br />

Bure Loc. Catena<br />

IV<br />

(1990) 5/6 IV/III 8 II 2 V<br />

Stella loc. Pontassio 6 III 7/8 III/II 8 II<br />

Stella Via Montalbano 6 III<br />

Stella loc. Catena (*) 6 (7) III (III) 6 III 7 III<br />

Quarrata Fosso Dogaia e Quadrelli 7 III 4 IV 4 IV<br />

Pistoia Fosso Acqualunga 5 IV 2 V 4 IV<br />

Agliana Calice 3 V 6 III 6/7 III<br />

Pistoia<br />

Brana Ponticino 8 III 9 II 9 II<br />

Brana Porta San Marco (Pistoia) 2 V 7/6 III<br />

Brana Via Bastone Me<strong>di</strong>ceo 7 III<br />

Brana P.te Nuova Pratese IV IV 6 III 7 III 4 IV<br />

Brana Via Galcigliana 2 V 6/7 III 5 IV<br />

Agliana Brana P.te Berlicche (Agliana) V V 5 IV 6/7 III 6 III<br />

Tab. I. 11<br />

(*) i prelievi sono stati effettuati due volte nel corso dell'anno. La classe <strong>di</strong> qualità è risultata la stessa nei due casi<br />

ALA21-19


I dati riassunti in tab. I.10 consentono <strong>di</strong> trarre alcune considerazioni in merito allo<br />

stato <strong>di</strong> salute dei corsi d’<strong>acqua</strong> monitorati.<br />

Innanzitutto si osserva che i corsi idrici caratterizzati, sulla base dei dati <strong>di</strong>sponibili, da<br />

una migliore qualità, risultano essere l’Agna degli Acquiputoli e l’Agna delle Conche, anche se<br />

si deve tener conto che i campionamenti sono stati effettuati in corrispondenza del punto <strong>di</strong><br />

presa acquedottistica o a valle dello stesso, e dunque in località in cui le eventuali pressioni<br />

antropiche dovute a scarichi idrici sono praticamente assenti.<br />

Anche in corrispondenza <strong>di</strong> Ponte Smilea, tuttavia, l’Agna mantiene caratteristiche<br />

qualitative accettabili.<br />

In assenza del monitoraggio biologico per questi due corsi idrici non è stato possibile<br />

derivare stato ecologico ed ambientale.<br />

Si deve comunque constatare che in entrambi i casi, e soprattutto nel caso dell’Agna<br />

degli Acquiputoli, i dati sembrano mostrare un relativo miglioramento tra il primo periodo <strong>di</strong><br />

monitoraggio ed il secondo, in particolar modo per i parametri ossigeno <strong>di</strong>sciolto, BOD5, COD,<br />

NO3.<br />

Il torrente Stella manifesta in entrambi i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> monitoraggio, uno stato ambientale<br />

“sufficiente”, anche se il parametro I.B.E. in<strong>di</strong>ca comunque la presenza <strong>di</strong> un ambiente<br />

inquinato o comunque alterato, ed il parametro Escherichia Coli (livello 4) mette in luce come<br />

la principale causa <strong>di</strong> inquinamento sia da attribuirsi a scarichi <strong>di</strong> natura civile.<br />

Per tutti glia altri corsi d’<strong>acqua</strong> monitorati (Brana, Bure, Ombrone, Calice) si denota uno<br />

stato ambientale variabile da Scadente a Pessimo, con l’eccezione dell’Ombrone in località<br />

Caserana, dove il monitoraggio (relativo solo al periodo 97/99) ha condotto ad una<br />

classificazione “Sufficiente”. Il parametro Escherichia Coli in<strong>di</strong>ca per tutti i suddetti corpi idrici<br />

un’evidente contaminazione da scarichi civili.<br />

Tale contaminazione deriva in parte dalla presenza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> scarichi <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti<br />

civili singoli, in zone non servite da fognatura pubblica, in parte dalla presenza localizzata <strong>di</strong><br />

scarichi <strong>di</strong> fognature pubbliche, non sempre recapitanti a depurazione (si veda anche par.<br />

S.4.2).<br />

In tabella I.11 sono invece riportati, per ogni anno <strong>di</strong> monitoraggio, dal 1998 al 2001,<br />

tutti i dati resi <strong>di</strong>sponibili da A.R.P.A.T. relativamente al mappaggio biologico I.B.E. effettuato<br />

sui principali corsi idrici <strong>di</strong> interesse per i quattro comuni.<br />

L’attività <strong>di</strong> biomonitoraggio è stata recentemente intensificata ed estesa a ulteriori<br />

corsi idrici, rispetto al 1998, e per l’anno 2001 sono stati resi <strong>di</strong>sponibili i risultati <strong>di</strong> due <strong>di</strong>stinti<br />

campionamenti: uno effettuato in periodo <strong>di</strong> morbida ed uno in periodo <strong>di</strong> magra.<br />

Questo ultimo dato consente facilmente <strong>di</strong> valutare che in generale i corpi idrici che<br />

attraversano l’area oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono caratterizzati da un’elevata sensibilità nei confronti<br />

della portata: nei perio<strong>di</strong> meno piovosi, le ridotte <strong>di</strong>mensioni ed il regime torrentizio<br />

compromette spesso il deflusso minimo vitale dei corsi d’<strong>acqua</strong>, con conseguenti ripercussioni<br />

negative evidenti sulla capacità <strong>di</strong> autodepurazione e dunque della qualità, come si osserva<br />

confrontando i valori dell’I.B.E. rilevati nel 2001 nei due perio<strong>di</strong>.<br />

Il confronto tra dati rilevati in anni <strong>di</strong>versi è reso <strong>di</strong>fficile proprio dalle inevitabili<br />

<strong>di</strong>fferenze climatiche tra i campionamenti, che appunto possono indurre oscillazioni anche<br />

sensibili nella qualità.<br />

Per quanto riguarda il torrente Calice, i dati sin qui presentati possono essere integrati<br />

con i risultati <strong>di</strong> un’indagine chimica e biologica effettuata nel 1999, su incarico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Agliana, dal Dipartimento Provinciale pratese, nel tratto compreso tra i Comuni <strong>di</strong> Agliana e<br />

Prato.<br />

I dati, riassunti in tab. I.12, in<strong>di</strong>cano un progressivo peggioramento della qualità delle<br />

acque lungo l’asta, evidenziato da un incremento della conducibilità e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> sali (cloruri,<br />

nitrati, azoto inorganico) riconducibili all’immissione dei reflui civili, sia <strong>di</strong>rettamente che<br />

attraverso gli afluenti (Brana e Bure). Rimangono buoni comunque i valori <strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong>sciolto<br />

e <strong>di</strong> BOD.<br />

I valori dell’I.B.E. evidenziano invece un aumento, seppure modesto, della variabilità<br />

ambientale, della bio<strong>di</strong>versità e dunque della qualità biologica tra la prima e le altre due<br />

stazioni, dovuta essenzialmente ad una maggiore naturalità dell’alveo e delle sponde (canale<br />

con argini alti e cementificati nella prima stazione, alveo più allargato, <strong>di</strong>versificazione del<br />

substrato, maggiore copertura vegetazionale nelle altre due).<br />

ALA21-20


T. Agna (a<br />

monte<br />

immiss.<br />

Bure)<br />

T. Calice<br />

(a valle<br />

immiss,<br />

Bure)<br />

T. Calice<br />

(a valle<br />

immiss.<br />

Brana)<br />

07/04/9<br />

9<br />

15/04/99 15/04/9<br />

9<br />

pH 8.00 7.50 7.40<br />

Conducibilità<br />

(uS/cm)<br />

200 250 320<br />

Cloruri (mg/l) 14.1 19.5 37.9<br />

N-NO3 1.0 1.5 1.8<br />

N-NO2


9000<br />

8000<br />

7000<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

febbraio<br />

marzo<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />

Staz.1 Staz.2<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

marzo<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre<br />

streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />

ottobre<br />

novembre<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

Staz.3 Staz.4<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

marzo<br />

maggio<br />

agosto<br />

ottobre<br />

streptococchi fecali E.coli coliformi fecali colifo<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

9000<br />

8000<br />

7000<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

febbraio<br />

marzo<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />

20000<br />

18000<br />

16000<br />

14000<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

Staz.5 Staz.6<br />

Fig. I.14<br />

febbraio<br />

marzo<br />

luglio<br />

agosto<br />

streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

febbraio<br />

13-mar<br />

settembre<br />

maggio<br />

ottobre<br />

novembre<br />

luglio<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

settembre<br />

novembre<br />

streptococchi fecali E.coli coliformi fecali coliformi totali<br />

L’attività <strong>di</strong> monitoraggio è stata condotta nel periodo febbraio-<strong>di</strong>cembre 2000, in<br />

<strong>di</strong>versi punti, lungo l’asta del torrente Agna e il suo affluente Agna delle Ban<strong>di</strong>telle. In tab. I.13<br />

(parametri chimico-fisici, biologici e ecotossicologici) e nei grafici <strong>di</strong> fig. I.14 (parametri<br />

microbiologici) sono sintetizzati i risultati ottenuti presso le principali postazioni prese in<br />

esame; sono stati prelevati 8 campioni presso ciascuna delle stazioni 1,2 e4, 7 campioni presso<br />

la stazione 3, 9 presso la stazione 5, 12 presso la stazione 6 (presa acquedotto).<br />

In generale, i dati ottenuti durante il periodo <strong>di</strong> monitoraggio, evidenziano una buona<br />

qualità chimico-fisica delle acque del Torrente Agna e del suo affluente, con spora<strong>di</strong>ci casi <strong>di</strong><br />

abbassamento del tasso <strong>di</strong> saturazione dell’ossigeno <strong>di</strong>sciolto in estate, sicuramente in<br />

<strong>di</strong>pendenza dell’esigua portata del torrente, delle immissioni <strong>di</strong> sostanza organica<br />

biodegradabile contenuta nei reflui domestici e dell’aumento <strong>di</strong> temperatura.<br />

ALA21-22


Il profilo delineato dall’analisi batteriologica dei campioni prelevati in tutte le stazioni,<br />

denota però una <strong>di</strong>ffusa contaminazione microbiologica delle acque del Torrente Agna. Esso<br />

risente certamente della presenza dell’agglomerato urbano <strong>di</strong> Striglianella, frazione del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, e dei vari e<strong>di</strong>fici abitativi <strong>di</strong>sseminati in tutta l’area circostante, non dotati<br />

<strong>di</strong> rete fognaria. Non si esclude inoltre un’influenza anche dell’abitato <strong>di</strong> Tobbiana, situato ad<br />

altitu<strong>di</strong>ne maggiore rispetto a Striglianella, che pur risultando in gran parte dotato <strong>di</strong> rete<br />

fognaria, per la tipologia <strong>di</strong> <strong>sistema</strong> adottato (rete mista) induce presumibilmente una<br />

pressione ambientale connessa all’attivazione degli scolmatori, soprattutto in occasione <strong>di</strong><br />

eventi piovosi intensi.<br />

Difatti, nella stagione invernale, proprio in seguito a precipitazioni abbondanti, è stato<br />

constatato un incremento dei valori dei parametri in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> contaminazione fecale presso la<br />

stazione ubicata in prossimità dell’opera <strong>di</strong> captazione acquedottistica.<br />

Si deve comunque osservare che lungo l’asta principale del torrente, a monte della<br />

confluenza con l’Agna degli Acquiputoli, l’analisi mirata, effettuata spora<strong>di</strong>camente, delle acque<br />

prelevate a monte e a valle <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti abitativi sparsi non serviti da fognatura, non ha<br />

evidenziato nessuna influenza particolare <strong>di</strong> tali immissioni sulla qualità microbiologica delle<br />

acque del torrente. Ciò è comprensibile se si considera che l’effetto della <strong>di</strong>spersione del<br />

chiarificato attraverso il suolo è l’abbattimento <strong>di</strong> gran parte della carica microbica ed in<br />

particolare dei microrganismi intestinali, che resistono <strong>di</strong>fficilmente alle con<strong>di</strong>zioni ambientali<br />

esterne. Ciò vale in particolare per i patogeni, che vengono a trovarsi in un habitat stressante,<br />

in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> temperatura e pH per essi non ottimali.<br />

I dati derivanti dalle analisi <strong>di</strong> tossicità evidenziano in generale l’assenza <strong>di</strong> problemi dal<br />

punto <strong>di</strong> vista ecotossicologico, salvo situazioni particolarmente localizzate e comunque poco<br />

intense, relativamente alla tossicità cronica su V. Bischeri (prelievi effettuati in luglio e<br />

settembre presso la stazione 1, probabilmente da imputare allo sversamento nel torrente <strong>di</strong><br />

prodotti detergenti per il bucato da parte degli utilizzatori del lavatoio, un prelievo –ottobre-<br />

presso la stazione 3, un prelievo presso la stazione 6).<br />

Il monitoraggio biologico (I.B.E.) è stato effettuato solamente in corrispondenza della<br />

stazione 6 (presa acquedotto). Confrontando i valori ottenuti in inverno ed in estate si nota un<br />

netto peggioramento delle con<strong>di</strong>zioni ecologiche del torrente, con un passaggio da una<br />

con<strong>di</strong>zione corrispondente alla seconda classe <strong>di</strong> qualità ottenuta in primavera, ad una<br />

corrispondente alla terza classe, ottenuta alla fine del periodo estivo. Ciò è presumibilmente<br />

dovuto, come già osservato per tutti i corsi d’<strong>acqua</strong> presi in esame, all’esigua portata del<br />

torrente al momento del campionamento.<br />

I S1.2 Acque destinate alla produzione potabile<br />

In questo paragrafo vengono presi in esame i dati inerenti la classificazione delle acque<br />

destinate alla produzione potabile, effettuata dalla Regione Toscana ai sensi del D.P.R. 515/82,<br />

poi sostituito dalle <strong>di</strong>sposizioni del D.Lgs 258/00.<br />

Tale decreto, già più volte citato nella presente relazione, in quanto testo <strong>di</strong> legge<br />

car<strong>di</strong>ne in materia <strong>di</strong> tutela delle acque dall’inquinamento, prevede infatti una specifica<br />

classificazione delle acque destinate all’approvvigionamento potabile in classi <strong>di</strong> qualità (A1,<br />

A2, A3, >A3), definite sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche delle<br />

acque monitorate. In base alla classe <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> appartenenza, si rendono necessari<br />

determinati trattamenti <strong>di</strong> potabilizzazione (si veda la legenda della tabella I. 14).<br />

In tabella I.14 si riportano gli estremi della classificazione ufficiale effettuata dalla<br />

Regione, per ogni fonte <strong>di</strong> approvvigionamento idropotabile relativa ai quattro Comuni.<br />

Si osserva che le fonti <strong>di</strong> approvvigionamento potabile utilizzate dall’acquedotto a<br />

servizio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo ricadono tutte in classe A3, ovvero non presentano buone<br />

caratteristiche qualitative, e pertanto richiedono un trattamento spinto. Migliore risulta la<br />

situazione per le acque impiegate dagli altri tre Comuni. Per quanto riguarda il torrente Agna,<br />

si constata il peggioramento della qualità, rispetto all’affluente Agna degli Acquiputoli, che<br />

risulta classificato, in corrispondenza del punto <strong>di</strong> presa, in classe A2.<br />

ALA21-23


Corpo Idrico<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

appartenenza<br />

punto <strong>di</strong> presa<br />

Classificazione<br />

Delibera/Decreto<br />

<strong>di</strong> classificazione<br />

Cava Briganti Agliana A1 D.G.R. 11657/88<br />

Cava Frosini Agliana A2 D.G.R. 6438/90<br />

Agna degli<br />

Acquiputoli<br />

<strong>Montale</strong><br />

A2 D.G.R. 11657/88<br />

Agna delle Conche <strong>Montale</strong> A2 D.G.R. 11657/88<br />

Bulicata Pistoia A2 D.G.R. 703/94<br />

Bacino Due Forre Quarrata A2 D.G.R. 11657/88<br />

Bacino Falchereto Quarrata A2 D.G.R. 11657/88<br />

Torrente Bagnolo Montemurlo A3 DEC. 3515/96<br />

Lago Bagnolo Montemurlo A3 DEC. 3515/96<br />

Torrente Agna Montemurlo A3 DEC. 3515/96<br />

Tab. I.14<br />

Legenda<br />

Classe <strong>di</strong> qualità Trattamento <strong>di</strong> potabilizzazione necessario<br />

Classe A1 Trattamento fisico semplice e <strong>di</strong>sinfezione<br />

Classe A2 Trattamento fisico e chimico normale e <strong>di</strong>sinfezione<br />

Classe A3 Trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e <strong>di</strong>sinfezione<br />

Classe >A3 Utilizzazione in via eccezionale solo se sottoposte ad un adeguato trattamento<br />

Al fine <strong>di</strong> meglio comprendere quali siano i principali problemi connessi alla qualità delle<br />

acque destinate alla produzione potabile, si riporta una tabella sintetica (Tab. I.15), elaborata<br />

dai Dipartimenti Provinciali A.R.P.A.T., relativa alle analisi perio<strong>di</strong>camente svolte sulle acque in<br />

oggetto.<br />

Nella tabella vengono evidenziati i parametri chimico-fisici e/o microbiologici che sono<br />

risultati, negli ultimi anni <strong>di</strong> monitoraggio, degni <strong>di</strong> attenzione.<br />

Dall’analisi dei dati si osserva innanzitutto che per quanto riguarda le risorse ubicate in<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> (Agna degli Acquiputoli e Agna delle Conche), i problemi principali, in<br />

ermini <strong>di</strong> qualità, risultano legati a parametri microbiologici (streptococchi, salmonella). A tale<br />

riguardo, tenuto conto dell’ubicazione delle captazioni acquedottistiche (zona collinare non<br />

antropizzata), si deve evidenziare che non risulta ancora ben chiaro il motivo <strong>di</strong> tale frequente<br />

contaminazione, presumibilmente associabile, comunque, ad origini non antropiche (feci<br />

animali).<br />

In aggiunta a ciò, l’Amministrazione Comunale mette in luce un’ulteriore problematica<br />

connessa alla frequente eccessiva torbi<strong>di</strong>tà dell’<strong>acqua</strong> immessa in rete, in occasione <strong>di</strong> eventi<br />

piovosi intensi, causata dalla mancanza <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> accumulo a monte della rete <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione (a tale riguardo si vedano le politiche <strong>di</strong> risposta attuate: par. I R1.2).<br />

Per quanto riguarda i bacini <strong>di</strong> accumulo delle acque utilizzate dall’acquedotto aglianese<br />

(ex cave <strong>di</strong> argilla) si evidenzia un problema connesso alla presenza <strong>di</strong> concentrazioni<br />

significative <strong>di</strong> manganese, certamente <strong>di</strong> origine naturale (risospensione <strong>di</strong> deposito del fondo<br />

delle cave), nonché ai valori <strong>di</strong> temperatura dell’<strong>acqua</strong>, e, negli ultimi due anni <strong>di</strong><br />

monitoraggio, alla presenza <strong>di</strong> carico organico (BOD e COD). La Cava 1° Maggio non risulta più<br />

utilizzata, in quanto declassata, rispetto all’iniziale classificazione regionale.<br />

Tali fattori sono peraltro comuni anche alle acque raccolte nei bacini a servizio<br />

dell’acquedotto quarratino (Bacino Due Forre, Bacino Falchereto e, attualmente in corso <strong>di</strong><br />

classificazione, Lago Santonuovo e Lago Via Para<strong>di</strong>so, entrambi impiegati come riserve<br />

idriche).<br />

Infine, per quanto concerne il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, si constatano problemi connessi<br />

alla presena <strong>di</strong> salmonelle, per tutte e tre le risorse idriche impiegate, e, per il torrente Agna,<br />

anche <strong>di</strong> coliformi e streptococchi (come del resto <strong>di</strong> è già avuto modo <strong>di</strong> constatare al<br />

paragrafo precedente I S1.1).<br />

ALA21-24


Corpo Idrico <strong>Comune</strong><br />

Cava Briganti Agliana Manganese Temperatura<br />

Cava Frosini Agliana Temperatura Temperatura<br />

Cava I Maggio Agliana<br />

Agna degli Acquiputoli<br />

(a valle captazione)<br />

Agna delle Conche<br />

(captazione)<br />

<strong>Montale</strong><br />

<strong>Montale</strong><br />

Parametri che presentano qualche problema<br />

1998 1999 2000 2001<br />

Manganese,<br />

Temperatura,<br />

COD, Salmonella<br />

Streptococchi<br />

Fecali<br />

Streptococchi<br />

Fecali<br />

Manganese, Rame,<br />

Temperatura,<br />

BOD5, COD<br />

Temperatura,<br />

BOD5<br />

Temperatura,<br />

COD<br />

Non più in uso<br />

BOD5<br />

BOD5,<br />

Manganese<br />

Salmonella Salmonella Salmonella<br />

Streptococchi<br />

Fecali<br />

Salmonella<br />

Bacino Due Forre Quarrata COD Manganese BOD5, COD COD<br />

Bacino Falchereto Quarrata Coliformi totali<br />

Temperatura,<br />

Manganese<br />

Temperatura,<br />

COD<br />

BOD5,<br />

Streptococchi<br />

Fecali<br />

BOD5, COD<br />

Lago Santonuovo<br />

(**)<br />

Quarrata Temperatura Temperatura, COD Temperatura,<br />

COD<br />

Manganese<br />

Lago Via Para<strong>di</strong>so<br />

(**)<br />

Quarrata Coliformi totali Manganese<br />

BOD5,<br />

Manganese<br />

Coliformi fecali,<br />

Coliformi Totali<br />

Torrente Bagnolo Montemurlo Salmonella Salmonella Salmonella Salmonella<br />

Lago Bagnolo Montemurlo Salmonella Salmonella<br />

Salmonella ,<br />

Ossigeno<br />

<strong>di</strong>sciolto<br />

Torrente Agna Montemurlo Salmonella Salmonella Salmonella<br />

Tab. I.15<br />

(**) in corso <strong>di</strong> classificazione<br />

Salmonella ,<br />

Ossigeno<br />

<strong>di</strong>sciolto<br />

Coliformi totali,<br />

C. fecali,<br />

Streptococchi<br />

fecali,<br />

Salmonella,<br />

Ossigeno<br />

<strong>di</strong>sciolto<br />

ALA21-25


I S1.3 Residui <strong>di</strong> fitofarmaci<br />

In questo paragrafo si prendono in esame i dati relativi al monitoraggio, condotto a<br />

partire dal 1996 dal Dipartimento Arpat <strong>di</strong> Pistoia, dei residui <strong>di</strong> fitofarmaci impiegati<br />

nell’attività vivaistica nei corsi d’<strong>acqua</strong> della pianura pistoiese. I dati riportati si riferiscono<br />

ovviamente ai corsi d’<strong>acqua</strong> <strong>di</strong> interesse nell’ambito del presente lavoro.<br />

Nel prospetto seguente si descrivono brevemente le principali caratteristiche <strong>di</strong> alcuni dei<br />

principi attivi ricercati, e che risultano <strong>di</strong> più largo impiego.<br />

Erbici<strong>di</strong><br />

Oxa<strong>di</strong>azon: si tratta <strong>di</strong> un erbicida ad ampio spettro <strong>di</strong> azione e a lunga persistenza che<br />

agisce per contatto. Viene utilizzato sulle infestanti alla fine dell’inverno in forma granulare<br />

(Ronstar al 2% <strong>di</strong> sostanza attiva) e liquida (Ronstar FL. Al 34.1% <strong>di</strong> sostanza attiva) per il<br />

<strong>di</strong>serbo <strong>di</strong> vivai in pieno campo e in vasetteria.<br />

Simazina: è un erbicida residuale classico che viene fortemente adsorbito dai colloi<strong>di</strong><br />

minerali ed organici rimanendo localizzato nei primi strati del terreno. L’impiego insieme al<br />

Propizamide permette <strong>di</strong> ampliare il suo spettro <strong>di</strong> azione verso alcune infestanti (graminacee<br />

soprattutto) riducendo i rischi <strong>di</strong> fitotossicità dovuti ad eccessivi dosaggi <strong>di</strong> Simazina.<br />

Propizamide: utilizzato associato alla Simazina.<br />

Pen<strong>di</strong>metalin: viene utilizzato il formulato Stomp (liquido emulsionabile al 31.7% <strong>di</strong><br />

sostanza attiva) come erbicida per il controllo delle infestanti graminacee e <strong>di</strong>cotiledoni<br />

annuali.<br />

Anticrittogamici<br />

Metalaxil: si tratta <strong>di</strong> un fungicida sistemico che viene rapidamente assorbito dalle ra<strong>di</strong>ci<br />

delle piante. Il formulato che viene usato maggiormente è il Ridomil 5G in granuli che contiene<br />

il 5% <strong>di</strong> sostanza attiva e viene impiegato contro i marciumi ra<strong>di</strong>cali ma anche per curare<br />

attacchi delle parti aeree da ficomiceti.<br />

Insettici<strong>di</strong><br />

Propoxur: si tratta <strong>di</strong> un insetticida carbammato utilizzato per la lotta contro afi<strong>di</strong>,<br />

cocciniglie e larve defogliatrici. Formulato impiegato è l’Undene, polvere bagnabile al 50% <strong>di</strong><br />

sostanza attiva. Viene utilizzato da marzo a settembre.<br />

In tabella I.16 sono riepilogati i corsi d'<strong>acqua</strong> monitorati e, per ognuno <strong>di</strong> essi, i punti <strong>di</strong><br />

campionamento, ed il numero <strong>di</strong> prelievi, per ogni anno <strong>di</strong> monitoraggio.<br />

Nel grafico <strong>di</strong> fig. I.15, per ogni corso d'<strong>acqua</strong> e per ogni punto <strong>di</strong> campionamento, si è<br />

riportato il dato relativo al numero complessivo <strong>di</strong> campioni risultato "positivo" alla presenza <strong>di</strong><br />

principi attivi riconducibili all'impiego <strong>di</strong> fitofarmaci.<br />

Nella serie <strong>di</strong> grafici successiva, infine, si sono riportate, per ogni corpo idrico e per ogni<br />

punto <strong>di</strong> monitoraggio, le concentrazioni me<strong>di</strong>e annue rilevate, con riferimento ai principi attivi<br />

risultati più frequentemente presenti.<br />

In questo caso i punti <strong>di</strong> monitoraggio presi in considerazione sono quelli più significativi<br />

presenti all'interno del territorio dei Comuni <strong>di</strong> Agliana, Quarrata, <strong>Montale</strong>.<br />

Si deve comunque evidenziare che la scelta, operata a motivo <strong>di</strong> sintesi, <strong>di</strong> rappresentare<br />

graficamente le concentrazioni me<strong>di</strong>e annue sacrifica necessariamente l’informazione, tra<br />

l’altro importante, come si è già constatato per quanto riguarda altre caratteristiche qualitative<br />

delle acque dei torrenti in questione, relativa alla stagionalità, ovvero alla variazione delle<br />

concentrazioni <strong>di</strong> inquinanti in base al regime idraulico.<br />

ALA21-26


L’indagine svolta ha confermato la presenza più o meno costante dei residui <strong>di</strong> queste<br />

sostanze nelle acque superficiali della quasi totalità del territorio.<br />

La sostanza attiva in assoluto più presente è l’Oxa<strong>di</strong>azon che si ritrova nella quasi totalità<br />

dei campioni dei corsi d’<strong>acqua</strong> principali e secondari.<br />

In tutti i casi non si osserva una tendenza ad una sostanziale variazione della situazione<br />

nel corso degli anni.<br />

Per quanto riguarda i corsi d’<strong>acqua</strong> principali i livelli <strong>di</strong> contaminazione lungo l’asse<br />

fluviale hanno andamenti <strong>di</strong>versi in <strong>di</strong>pendenza del territorio attraversato e dell’apporto degli<br />

affluenti.<br />

Lungo l’Ombrone per quasi tutte le sostanze attive si osserva (fig. I.15) che il livello <strong>di</strong><br />

contaminazione risulta significativo solo negli ultimi tre punti <strong>di</strong> monitoraggio, dove il 100% dei<br />

campioni appare contaminato.<br />

Le concentrazioni mostrano un aumento importante soprattutto in corrispondenza del<br />

punto Om4, subito a valle dell’immissione del Brusigliano (nel territorio comunale <strong>di</strong> Pistoia),<br />

ed una graduale <strong>di</strong>minuzione nei tratti successivi, fino al confine provinciale, a causa della<br />

<strong>di</strong>luizione conseguente all’aumento della portata. In corrispondenza delle sezioni ricadenti nel<br />

territorio nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata (Om5 – Ponte alla Ferruccia e Om6 – Loc. Catena) si rileva la<br />

presenza predominante <strong>di</strong> oxa<strong>di</strong>azon, pen<strong>di</strong>methalin, simazina, propoxur, metalaxil. Il punto<br />

Om5 non viene attualmente più monitorato da A.R.P.A.T., in quanto si è constatato non<br />

aggiungere ulteriori informazioni rispetto agli altri punti <strong>di</strong> monitoraggio.<br />

Per il torrente Stella, che scorre nella zona vivaistica dei Comuni <strong>di</strong> Pistoia, Serravalle e<br />

Quarrata, per immettersi nell’Ombrone all’altezza del confine provinciale, si riportano i grafici<br />

relativi al monitoraggio delle postazioni quarratine St3 (Pontassio), St5 (Via Montalbano, che<br />

non viene più monitorata, per le stesse motivazioni <strong>di</strong> cui sopra), St6 (Catena). Non si rilevano<br />

tendenze significative all’aumento o <strong>di</strong>minuzione delle concentrazioni lungo l’asta; il gruppo <strong>di</strong><br />

principi attivi con maggiori concentrazioni, nei punti ubicati nel territorio comunale <strong>di</strong> Quarrata<br />

risulta costituito da oxa<strong>di</strong>azon, pen<strong>di</strong>methalin, metalaxil.<br />

Il Fosso Dogaia e Quadrelli attraversa la zona nord-est del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Serravalle,<br />

entra in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata e Pistoia, riceve il fosso Ombroncello nella zona <strong>di</strong> Vignole-Olmi e<br />

si immette nell’Ombrone al confine provinciale (Catena <strong>di</strong> Quarrata).<br />

Risulta uno dei corsi d’<strong>acqua</strong> più contaminati: in tutti e quattro i punti <strong>di</strong> misura sirileva il<br />

100% dei campioni positivi. Inoltre, alla presenza <strong>di</strong> concentrazioni elevate, rispetto agli altri<br />

torrenti, si accompagna la presenza <strong>di</strong> un numero particolarmente elevato <strong>di</strong> principi attivi.<br />

Il torrente Bure nasce in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pistoia, ed atraersa i Comuni <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> ed<br />

Agliana, incontrando le prime aree a vivaio all’altezza <strong>di</strong> Pontenuovo (punto <strong>di</strong> prelievo Bu1).<br />

Prima del punto Bu3 riceve le acque del Bulicata, che atraversa le zone collinari a nord del<br />

centro <strong>di</strong> Santomato. L’ultimo punto (Bu4), posto in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana, è situato prima<br />

dell’immissione nell’Agna.<br />

Come si osserva dalla fig. I.15 molti dei prelievi, nelle <strong>di</strong>verse stazioni, sono risultati<br />

negativi, e le concentrazioni dei principi attivi riscontrati sono comunque modeste. Dal<br />

confronto tra i dati relativi al punto Bu2 e quelli relativi ai punti Bu3 e Bu4, si constata che<br />

l’apporto inquinante più significativo deriva dal torrente Bulicata, che come si è detto si<br />

immette tra le due postazioni, dopo aver attraversato una zona in cui sono presenti vivai in<br />

pieno campo e a vasetteria. Dal punto Bu3 al Bu4, inoltre, le concentrazioni <strong>di</strong>minuiscono per<br />

effetto della <strong>di</strong>luizione.<br />

Il torrente Acqualunga attraversa la zona <strong>di</strong> Chiazzano e si immette nella Brana a valle<br />

del confine comunale, dopo il punto <strong>di</strong> prelievo della Brana denominato Br4. Come si osserva<br />

dalla fig. I.15 tutti i campioni hanno mostrato presenza <strong>di</strong> residui. In particolare oxa<strong>di</strong>azon e<br />

pen<strong>di</strong>methalin sono presenti nel 100% dei campioni. Le concentrazioni dei principali principi<br />

attivi, nel punto ubicato in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana, risultano piuttosto elevate.<br />

Il torrente Brana attraversa le zone ad alta densità vivaistica del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pistoia e <strong>di</strong><br />

Agliana. Si immette nel Calice poco prima della confluenza <strong>di</strong> quest’ultimo nel torrente<br />

Omborne. Riceve affluenti come il Fosso Bollacchione ed il Fosso Acqualunga, che a loro volta<br />

attraversano zone vivaistiche.<br />

La Brana evidenzia concentrazioni <strong>di</strong> fitofarmaci crescenti lungo l’asta, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />

quanto si è constatato per l’Ombrone. L’unico apporto che risulta avere un effetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>luizione<br />

è costituito dallo scarico del depuratore <strong>di</strong> Pistoia.<br />

ALA21-27


Dalla fig. I.15 si osserva che tutti i campioni, a parte quelli relativi al punto <strong>di</strong> prelievo<br />

Br1, presentano residui.<br />

I grafici relativi alle postazioni ubicate in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana (Br5 e Br6) evidenziano<br />

concentrazioni piuttosto elevate, in parte dovute all’apporto dell’Acqualunga, e predominanza<br />

dei principi attivi oxa<strong>di</strong>azon, pen<strong>di</strong>methalin, simazina, propoxur.<br />

Il Fosso Settola scorre nella zona a Sud del centro abitato <strong>di</strong> Agliana, compresa tra il<br />

tratto autostradale a nord e la Brana a sud, dove si immette dopo il Ponte dei Gelli. Questo<br />

corpo idrico è stato monitorato solo nel 2001, a seguito <strong>di</strong> specifica convenzione con il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Agliana. Le concentrazioni rilevate nella postazione Se1 (Via Bineria) risultano superiori<br />

rispetto a quelle rilevate, nello stesso periodo, nel punto Se2 (Via Marx).<br />

Il torrente Calice delimita a sud-est la pianura pistoiese e segna il confine con la<br />

Provincia <strong>di</strong> Prato. Data la posizione esso risente solo minimamente delle pressioni indotte<br />

dall'attività agricola, attraversando solo marginalmente la zona posta a sud-ovest <strong>di</strong> Agliana. Il<br />

punto <strong>di</strong> monitoraggio (Ca1) è ubicato a monte dell’immissione del torrene Brana. Le<br />

concentrazioni rilevate risultano basse, rispetto ad altri corsi d’<strong>acqua</strong>.<br />

Il torrente Agna, infine, monitorato preso Fattoria Smilea nel corso del 1999 e 2000<br />

non ha mai evidenziato presenza <strong>di</strong> esidui <strong>di</strong> fitofarmaci.<br />

ALA21-28


CORSO D'ACQUA Punti <strong>di</strong> prelievo: legenda Numero prelievi<br />

ACQUALUNGA<br />

BRANA<br />

BURE<br />

DOGAIA e QUADRELLI<br />

OMBRONE<br />

STELLA<br />

1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

I. Chiodo (Chiazzano) Ac1 3 3 3 0 0 0<br />

II. Confine comunale (Agliana) Ac2 4 4 4 2 3 4<br />

I. Cimiteri Arca<strong>di</strong>a Br1 0 4 4 3 3 4<br />

II. Ponte Nuova Pratese Br2 10 12 11 6 3 4<br />

III. Chiesa Canapale Br3 2 4 4 3 3 0<br />

IV. Via Galcigliana (Ba<strong>di</strong>a a Pacciana) Br4 4 4 4 3 4 4<br />

V. Ponte dei Gelli (Ferruccia - Agliana) Br5 0 4 4 3 3 4<br />

VI. Ponte <strong>di</strong> Berlicche (Agliana) Br6 10 12 11 6 4 4<br />

I. Pontenuovo Bu1 0 4 3 3 2 0<br />

II. P.te Chiesina <strong>Montale</strong>se Bu2 2 4 4 1 0 0<br />

III. P.te Via Lischeto (Agliana) Bu3 2 4 3 2 3 4<br />

IV. P.te alla Catena (Agliana) Bu4 11 12 12 4 0 4<br />

I. Bottegaccia Dq1 0 4 4 2 2 0<br />

II. Via Bottaia Dq2 4 4 4 2 2 0<br />

III. P.te ad Olmi (Quarrata) Dq3 0 4 4 2 2 0<br />

IV. P.te Catena (Quarrata) Dq4 0 12 11 6 4 4<br />

I. Pontelungo Om1 1 4 3 2 2 4<br />

II. Via Bonellina Om2 2 3 3 1 0 0<br />

III. Ponte alla Pergola Om3 2 3 3 3 2 4<br />

IV. Ponte al Castellare (Pistoia) Om4 10 12 11 6 4 4<br />

V. P.te alla Ferruccia (Quarrata) Om5 0 4 4 1 0 0<br />

VI. P.te all'Argine (Loc. Catena -Quarrata) Om6 0 11 12 6 4 4<br />

I. Depuratore Bargi St1 0 4 4 1 0 0<br />

II. P.te <strong>di</strong> Cencino St2 4 4 4 3 3 4<br />

III. P.te <strong>di</strong> Pontassio (Quarrata) St3 0 4 4 3 4 4<br />

IV. P.te a Valenzatico (Quarrata) St4 0 4 4 0 0 0<br />

V. P.te Via Montalbano (Quarrata) St5 0 4 4 3 2 0<br />

VI. P.te Nuovo (Loc. Catena - Quarrata) St6 0 12 10 7 4 4<br />

ALA21-29


CALICE I. P.te dei Bini (Agliana) Ca1 5 9 11 6 3 4<br />

AGNA Fattoria Smilea (<strong>Montale</strong>) Ag1 6 3<br />

SETTOLA<br />

Tab. I.16<br />

I - Via Marx (Agliana) Se1 2<br />

I I -Via Bineria (Agliana) Se2 2<br />

100<br />

% campioni con presenza<br />

residui<br />

Fig. I.15<br />

periodo 96-2000<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

ACQUALUNGA<br />

BRANA<br />

BURE<br />

DOGAIA e QUADRELLI<br />

OMBRONE<br />

STELLA<br />

CALICE<br />

1<br />

3<br />

4<br />

5<br />

2<br />

punti <strong>di</strong> prelievo<br />

6<br />

ALA21-30


1999<br />

1998<br />

1997<br />

Ombrone - postazione Om5<br />

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70<br />

Oxa<strong>di</strong>azon Simazina Metalaxyl Propoxur<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

Pen<strong>di</strong>methalin Terbutylazina Propyzamide<br />

Fig. I.16<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Ombrone - postazione Om6<br />

0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 0,45 0,5<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur Terbutylazina Propyzamide Dicloran<br />

Fig. I.17<br />

ALA21-31


2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Fig. I.18<br />

Stella - postazione St3<br />

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

Fig. I.19<br />

Stella - postazione St5<br />

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

Oxa<strong>di</strong>azon Simazina Metalaxyl Propoxur Pen<strong>di</strong>methalin<br />

ALA21-32


2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Stella - postazione St6<br />

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur Terbutylazina Propyzamide Metolachlor Alachlor<br />

Fig. I.20<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Fig. I.21<br />

Dogaia e Quadrelli - postazione Dq3<br />

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur<br />

Atrazina deisospropile Propyzamide Terbutylazina Metolachlor<br />

ALA21-33


2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Dogaia e Quadrelli - postazione Dq4<br />

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur<br />

Atrazina deisospropile Propyzamide Terbutylazina Alachlor<br />

Fig. I.22<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Acqualunga - postazione Ac2<br />

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Oxyfluorfen Pen<strong>di</strong>methalin Propyzamide Metalaxyl Propoxur<br />

Fig. I.23<br />

ALA21-34


2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

Fig. I.24<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Fig. I.25<br />

Bure-postazione Bu2<br />

0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

Oxa<strong>di</strong>azon<br />

(ppb)<br />

Bure - postazione Bu3<br />

0 0,02 0,04 0,06 0,08 0,1 0,12 0,14 0,16 0,18 0,2<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

Propoxur<br />

ALA21-35


2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Fig. I.26<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Bure - postazione Bu4<br />

0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Propoxur<br />

Brana - postazione Br5<br />

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Propyzamide Metalaxyl Propoxur<br />

Fig. I.27<br />

ALA21-36


2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Brana -postazione Br6<br />

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Propyzamide Metalaxyl<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

Propoxur<br />

Fig. I.28<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Fig. I.29<br />

Settola-Postazione Se1<br />

0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8<br />

oxa<strong>di</strong>azon pen<strong>di</strong>methalin metalaxyl<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

ALA21-37


2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Fig. I.30<br />

2001<br />

2000<br />

1999<br />

1998<br />

1997<br />

1996<br />

Fig. I.31<br />

Settola - Postazione Se2<br />

0,157 0,158 0,159 0,16 0,161 0,162 0,163 0,164 0,165 0,166<br />

oxa<strong>di</strong>azon propoxur<br />

Calice - postazione Ca1<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali<br />

(ppb)<br />

0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25<br />

concentrazioni me<strong>di</strong>e annuali [ppb]<br />

Simazina Oxa<strong>di</strong>azon Pen<strong>di</strong>methalin Metalaxyl Propoxur Oxyfluorfen Pirimicarb<br />

I S2 QUALITA’ DELLE ACQUE SOTTERRANEE<br />

In fase <strong>di</strong> elaborazione<br />

I S3 QUALITA’ DELLE ACQUE POTABILI<br />

In fase <strong>di</strong> reperimento<br />

ALA21-38


I S4 RETI IDRICHE<br />

Nella seguente tabella è schematizzata la strutturazione della gestione dei servizi idrici<br />

(fognatura, depurazione, acquedotto, al 31.12.2000).<br />

Strutturazione gestione reti idriche al 31.12.2000<br />

<strong>Comune</strong> Gestore acquedotto Gestore fognatura Gestore depurazione<br />

Agliana Consorzio AMAG In economia Consorzio AMAG<br />

<strong>Montale</strong> Consorzio AMAG In economia Consorzio AMAG<br />

Montemurlo CONSIAG CONSIAG GIDA s.p.a.<br />

Quarrata CONSIAG CONSIAG CONSIAG<br />

Tab. I.17<br />

A partire dal 01.01.2002, tuttavia, è subentrata, ai <strong>di</strong>versi soggetti, la Società<br />

Publi<strong>acqua</strong> S.p.A., in qualità <strong>di</strong> Gestore del Servizio Idrico Integrato per tutto l’A.T.O. n° 3 –<br />

Me<strong>di</strong>o Valdarno. La gestione Publi<strong>acqua</strong> è subentrata a Consiag, per quanto concerne il servizio<br />

acquedottistico dei Comuni <strong>di</strong> Quarrata e Montemurlo, già dal 01 luglio 2001.<br />

Dunque ad oggi tutti i servizi sono affidati a Publi<strong>acqua</strong> S.p.A., con l’esclusione del<br />

servizio depurazione relativo al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, che continua ad essere gestito dalla<br />

GIDA S.p.A.<br />

Tale passaggio <strong>di</strong> competenze, intervenuto proprio nel corso della stesura della presente<br />

Relazione, ha reso notevolmente complessa l’acquisizione dei dati relativi alle reti idriche e la<br />

sua restituzione in forma organica per i quattro Comuni.<br />

I S4.1 Rete acquedottistica: caratteristiche<br />

La seguente tabella riporta per ogni <strong>Comune</strong> le caratteristiche essenziali della rete idrica<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione rese <strong>di</strong>sponibili, in termini <strong>di</strong> lunghezza, consumi, materiali delle condotte,<br />

per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete stimate, in base ai dati forniti dagli Enti Gestori (dati al 31.12.1999, da schede<br />

ISTAT).<br />

Quarrata Montemurlo Agliana <strong>Montale</strong><br />

Lunghezza rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione (km) 138 89 67 46<br />

Consumi rete <strong>di</strong>stribuzione (MW/h) 56 38 504 25<br />

Per<strong>di</strong>te della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione 35% 30% 22% 19%<br />

materiali condotte<br />

Tab. I.18<br />

acciaio 31% 30% 0% 35%<br />

ghisa 60% 25% 3% 0%<br />

cemento amianto 2% 2% 12% 15%<br />

materiale plastico 7% 43% 85% 50%<br />

In merito ai materiali con cui risultano realizzate le condotte idriche è necessario<br />

precisare che la normativa attualmente vigente, sulla base delle evidenze scientifiche che ad<br />

oggi consentono <strong>di</strong> affermare che “non esiste alcuna prova seria che l’ingestione <strong>di</strong> amianto sia<br />

pericolosa per la salute” e che pertanto hanno condotto a non ritenere utile la determinazione<br />

<strong>di</strong> valori guida per la presenza <strong>di</strong> amianto nell’<strong>acqua</strong> potabile, non prevede obblighi <strong>di</strong><br />

sostituzione delle condotte in cemento-amianto esistenti (decreto Ministero della Sanità 14<br />

maggio 1996).<br />

Il suddetto decreto rileva solo che, sotto il profilo dell’opportunità, l’impiego <strong>di</strong> prodotti<br />

contenenti amianto dovrebbe essere, con il tempo, sempre più limitato, in coerenza con<br />

l’intento del legislatore <strong>di</strong> assicurare una progressiva eliminazione <strong>di</strong> materiali potenzialmente<br />

pericolosi per la salute, sottolineando pertanto l’esigenza <strong>di</strong> programmare la progressiva<br />

sostituzione dei manufatti man mano che lo stato <strong>di</strong> conservazione ne <strong>di</strong>a l’occasione.<br />

Per i commenti relativi al valore delle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete stimate dai gestori, si rimanda al<br />

par. I P1.3.<br />

ALA21-39


Nelle successive tabelle si riporta per ogni singolo comune, una schematizzazione della<br />

struttura della rete idrica. Vengono in<strong>di</strong>cati (dati al 31.12.1999, su schede ISTAT fornite dai<br />

Gestori), per ogni <strong>sistema</strong> <strong>di</strong> adduzione, la fonte idrica <strong>di</strong> approvvigionamento (pozzi, sorgenti,<br />

acque superficiali), i volumi addotti (anno 1999), i trattamenti <strong>di</strong> potabilizzazione, i materiali e<br />

la lunghezza delle sole condotte adduttrici, i consumi energetici e il giu<strong>di</strong>zio del gestore in<br />

merito all’eventuale necessità <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> miglioramento/manutenzione straor<strong>di</strong>naria.<br />

ALA21-40


Tab. I.19<br />

Centrale<br />

Boschetti<br />

Via Larga Due Forre<br />

Caratteristiche rete idrica Quarrata<br />

Torre<br />

piezometrica<br />

Buriano Montemagno Nelli Tacinaia Colle Leano Lucciano Forrottoli Arancini<br />

Comuni serviti Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata Quarrata<br />

totale <strong>acqua</strong><br />

addotta<br />

mc/anno<br />

fonte idrica <strong>di</strong><br />

alimentazione<br />

Trattamenti<br />

potabilizzazione:<br />

materiali condotte<br />

adduttrici<br />

lunghezza<br />

condotte<br />

adduttrici (km)<br />

giu<strong>di</strong>zio sullo<br />

stato<br />

dell'acquedotto<br />

consumi energia<br />

per acquedotto<br />

(MW/h)<br />

260.000 148.000 465.000 370.000 15.000 53.000 9.000 2.000 19.000 79.000 27.000 22.000 8.000<br />

pozzi pozzi bacino artif.<br />

sì (parametri<br />

fuori norma: Fe,<br />

Mn)<br />

sì (par. fuori<br />

norma: Fe, Mn,<br />

NO3, NH4)<br />

sì (par. fuori<br />

norma:<br />

organolettici,<br />

microbiol.)<br />

Acciaio 82% Acciaio 84% acciaio 15%<br />

mat.<br />

Plastico18%<br />

mat. Plastico<br />

mat. Plastico16%<br />

85%<br />

Da acqued.<br />

Agna delle<br />

Conche e<br />

Montemurlo<br />

sorgenti pozzi sorgenti sorgenti<br />

sorgenti<br />

(8.000<br />

mc) +<br />

pozzi<br />

(11.000<br />

mc)<br />

sorgenti sorgenti sorgenti sorgenti<br />

no no no no no no no no no no<br />

ghisa<br />

mat.<br />

Plastico<br />

mat. Plastico<br />

mat.<br />

Plastico<br />

mat.<br />

Plastico<br />

mat.<br />

Plastico<br />

acciaio<br />

70%<br />

mat.<br />

Plastico<br />

30%<br />

mat.<br />

Plastico<br />

mat.<br />

Plastico<br />

1,16 2 3 1


Caratteristiche rete idrica Montemurlo (*)<br />

Agna Pierattino Bagnolo<br />

totale <strong>acqua</strong> addotta mc/anno 1.476.000 135.000 566.000<br />

fonte idrica <strong>di</strong> alimentazione<br />

Trattamenti potabilizzazione:<br />

corsi d'<strong>acqua</strong> (1472.000 mc) +<br />

pozzi (4.000 mc)<br />

sì per derivaz. da corsi idrici (par.<br />

fuori norma: organolettici,<br />

microbiologici)<br />

sorgenti bacino artificiale<br />

no<br />

si (par. fuoi norma:<br />

organolettici, microbiologici)<br />

materiali condotte adduttrici acciaio acciaio acciaio<br />

lunghezza condotte adduttrici (km) 4


torrente Agna degli Acquiputoli, e le sorgenti <strong>di</strong> Tobbiana (e Striglianella). L’acquedotto Agna<br />

delle Conche è in realtà un acquedotto consortile, a servizio non solo del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>,<br />

ma anche <strong>di</strong> Agliana e <strong>di</strong> Quarrata, come si osserva dalle relative tabelle.<br />

Caratteristiche rete idrica Agliana<br />

Bulicata Agna delle Conche<br />

totale <strong>acqua</strong> addotta mc/anno 160.000 850.000<br />

fonte idrica <strong>di</strong> alimentazione corso d'<strong>acqua</strong> (Pistoia) corso d'<strong>acqua</strong> (<strong>Montale</strong>)<br />

Trattamenti potabilizzazione:<br />

materiali condotte adduttrici<br />

sì (par. fuori norma: organolettici,<br />

microbiologici)<br />

acciaio 35%<br />

mat. Plastico 65%<br />

sì (par. fuori norma: organolettici,<br />

microbiologici)<br />

cemento-amianto 80%<br />

mat. Plastico 20%<br />

lunghezza condotte adduttrici (km) 6 7<br />

giu<strong>di</strong>zio sullo stato dell'acquedotto necessita interventi non necessita interventi<br />

consumi energia per acquedotto<br />

(MW/h)<br />

Tab. I.22<br />

0 0<br />

La rete idrica <strong>di</strong> Agliana è costituita essenzialmente dall’Acquedotto Agna delle Conche,<br />

<strong>di</strong> cui si è già detto, integrato solo dall’<strong>acqua</strong> derivata dal torrente Bulicata, che viene<br />

miscelata al resto della risorsa idrica nell’invaso “Cava Briganti”.<br />

Per quanto riguarda l’efficienza della rete idrica in termini <strong>di</strong> copertura del servizio, si<br />

riportano le stime ottenute a partire dai dati relativi al numero <strong>di</strong> utenze per il solo uso<br />

domestico. Rapportando infatti il numero <strong>di</strong> unità immobiliari dotate <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> fornitura<br />

idrica per uso domestico (anno <strong>di</strong> riferimento: 2001) al numero <strong>di</strong> famiglie residenti (dato<br />

provvisorio Censimento 2001), si è ottenuta una stima, seppure <strong>di</strong> massima, del grado <strong>di</strong><br />

copertura del servizio <strong>di</strong> fornitura idrica.<br />

N° utenze<br />

N° Grado <strong>di</strong> copertura<br />

uso domestico famiglie<br />

stimato<br />

Montemurlo 5672 5906 96%<br />

Quarrata 5928 7938 75%<br />

Agliana 4908 5183 95%<br />

<strong>Montale</strong><br />

Tab. I.23<br />

3474 3480 99%<br />

Si deve evidenziare che il dato stimato rappresenta la copertura “effettiva” della rete<br />

idrica, essendo derivata dal numero <strong>di</strong> utenze allacciate. E’ possibile tuttavia che la rete idrica<br />

presenti un’estensione tale da coprire potenzialmente un numero maggiore <strong>di</strong> utenze, che non<br />

risultano allacciate. E’ questo sicuramente il caso <strong>di</strong> Agliana, dove la copertura potenziale della<br />

rete è, in base ai dati comunali, certamente superiore al 95%.<br />

Nel grafico seguente si osserva l’andamento nel tempo delle utenze domestiche, che è<br />

sintomatico, in buona parte, <strong>di</strong> progressivi ampliamenti della rete idrica. E’ stato possibile<br />

tracciare il grafico solo per i Comuni <strong>di</strong> Quarrata e Montemurlo, in quanto i dati relativi alle<br />

unità immobiliari servite da AMAG e fornitoci è unicamente riferito all’anno 2001.<br />

Si osserva un incremento nel tempo del numero <strong>di</strong> utenze domestiche più marcato per<br />

Quarrata rispetto a Montemurlo.<br />

ALA21-44


6000<br />

5800<br />

5600<br />

5400<br />

5200<br />

5000<br />

Fig. I. 32<br />

I S4.2 Rete fognaria: caratteristiche<br />

Trend utenze idriche uso domestico<br />

1998 1999 2000 2001<br />

Quarrata Montemurlo<br />

Nella tabella sottostante sono riassunte sinteticamente le caratteristiche della rete<br />

fognaria relativa ai quatto comuni. I dati sono stati derivati in parte dalle schede <strong>di</strong> rilevamento<br />

ISTAT relative all’anno 1999 (fornite dai Gestori),e in parte dalle informazioni reperite presso<br />

gli uffici comunali.<br />

Quarrata Montemurlo Agliana <strong>Montale</strong><br />

tipologia rete: mista e separata mista mista e separata prevalentemente<br />

mista<br />

depurazione scarichi parziale parziale parziale parziale<br />

destinazione scarichi<br />

impianti <strong>di</strong> depurazione attivi sul<br />

territorio comunale<br />

impianti <strong>di</strong> depurazione su altri<br />

comuni<br />

consumi energia rete fognaria<br />

(MW/h)<br />

corsi d'<strong>acqua</strong><br />

superficiale<br />

Km rete/abitanti serviti *<br />

Materiali condotte *<br />

* dati non forniti dall’ente Gestore<br />

corsi d'<strong>acqua</strong><br />

superficiale<br />

corsi d'<strong>acqua</strong><br />

superficiale<br />

corsi d'<strong>acqua</strong><br />

superficiale<br />

n° 7 n° 0 n° 2 n° 4<br />

0<br />

N° 1 - Calice (<strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Prato)<br />

0 0<br />

8 12 n.d. n.d.<br />

72 km (<strong>di</strong> cui 57 <strong>di</strong> rete<br />

e 15 <strong>di</strong> collettori), che<br />

raccolgono 17800 ae<br />

civili (99%) e 42000<br />

ae industriali. Frazioni<br />

non servite: Cicignano<br />

(50 ae), Borgoforte (25<br />

ae), Freccioni (25 ae),<br />

Albiano (20 ae), case<br />

sparse (30 ae).<br />

Cemento (99%);<br />

PVC (1%). Età me<strong>di</strong>a<br />

28 anni<br />

100 km.<br />

Copertura pari a<br />

circa il 90% del<br />

territorio,<br />

corrispondente a<br />

circa il 95% della<br />

popolazione (zone<br />

non servite:<br />

frazioni agricole e<br />

case sparse)<br />

45 km (<strong>di</strong> cui 30<br />

miste, 10 nere, 5<br />

bianche). Località<br />

non servite: Case<br />

Basse,<br />

Fangaccio,<br />

Pracchie,<br />

Striglianella, case<br />

sparse. Livello<br />

copertura: 80%<br />

popolazione<br />

25 km cemento;<br />

15 km PVC<br />

(nuove)<br />

I dati <strong>di</strong>sponibili consentono, seppure in linea <strong>di</strong> massima, <strong>di</strong> valutare il deficit fognario<br />

nei <strong>di</strong>versi Comuni: ipotizzando un’equivalenza tra abitanti residenti e abitanti equivalenti, e<br />

limitandosi a valutare il deficit fognario relativo al carico <strong>di</strong> natura civile, si constata che tale<br />

deficit risulta limitato a circa 150 abitanti equivalenti nel caso <strong>di</strong> Montemurlo, a circa 2000<br />

ab eq. per <strong>Montale</strong>, e a circa 700 ab. Eq. per Agliana. Per quanto riguarda Montemurlo e<br />

ALA21-45


<strong>Montale</strong> tale deficit risulta localizzato prevalentemente in zona collinare. Ad oggi non si è in<br />

grado <strong>di</strong> formulare tale stima per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata (dati non ancora forniti).<br />

I S4.3 Impianti <strong>di</strong> depurazione: caratteristiche<br />

Di seguito vengono riportate le principali caratteristiche degli impianti <strong>di</strong> depurazione a<br />

servizio delle reti fognarie dei quattro Comuni. I dati sono stati ricavati dalle schede ISTAT<br />

fornite dai Gestori (compilate nel 1999), ed integrati con le informazioni più aggiornate<br />

ottenute da A.R.P.A.T. e dagli Uffici Comunali.<br />

Si constata che i Comuni <strong>di</strong> <strong>Montale</strong>, Agliana e Quarrata provvedono alla depurazione<br />

dei reflui prodotti me<strong>di</strong>ante una serie <strong>di</strong> impianti ubicati sul territorio comunale, mentre i reflui<br />

prodotti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo vengono depurati presso l’impianto <strong>di</strong> Calice, ubicato in<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Prato, cui confluiscono significative quantità <strong>di</strong> liquami provenienti dal comprensorio<br />

pratese.<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Fognano Via Gramsci<br />

tipologia reti fognarie allacciate miste<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> MONTALE<br />

ae progetto 3000 (fraz. Fognano)<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 350<br />

(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, grigliatura me<strong>di</strong>a,<br />

Linea acque<br />

<strong>di</strong>ssabbiatore meccanico, chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />

Linea fanghi<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali<br />

Riutilizzo effluente no<br />

(1 linea) preispessitore, <strong>di</strong>gestore aerobico, 4 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />

destinazione finale fango <strong>di</strong>scarica insieme RSU + invio altri impianti per ulteriore trattamento<br />

consumi energia (MW/h) 110<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> Est Via Pacinotti<br />

tipologia reti fognarie allacciate miste<br />

ae progetto 3500 (<strong>Montale</strong> capoluogo)<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 700<br />

Linea acque<br />

(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, <strong>di</strong>ssabbiatore a canale,<br />

chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />

Linea fanghi (1 linea) postispessitore, 2 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (fosso della ba<strong>di</strong>a)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango<br />

invio ad altro impianto per ulteriore trattamento (53 tonn/anno:fango<br />

con <strong>acqua</strong>)<br />

consumi energia (MW/h) 131<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> <strong>Montale</strong><br />

Stazione<br />

Via Alfieri, loc. Stazione<br />

tipologia reti fognarie allacciate miste<br />

ae progetto 2000 (<strong>Montale</strong>, Loc. Stazione)<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 550<br />

Linea acque<br />

(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, <strong>di</strong>ssabbiatore a canale,<br />

chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />

Linea fanghi (1 linea) <strong>di</strong>gestione aerobica, postispessitore, 2 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

ALA21-46


Recettore scarico acque superficiali (Fosso del Passaggio Torrente Bure)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango<br />

invio ad altro impianto per ulteriore trattamento (2 tonn/anno: fango<br />

con <strong>acqua</strong>)<br />

consumi energia (MW/h) n.d.<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> <strong>Montale</strong> Ovest Via Papini<br />

tipologia reti fognarie allacciate miste<br />

ae progetto 2500 (<strong>Montale</strong> capoluogo)<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) n.d.<br />

Linea acque<br />

(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, <strong>di</strong>ssabbiatore a canale,<br />

chiari-flocculatore, vasca a fanghi attivi<br />

Linea fanghi (1 linea) <strong>di</strong>gestione aerobica, postispessitore, 2 letti <strong>di</strong> essiccamento<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (torrente Settola)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango<br />

invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />

consumi energia (MW/h) 135<br />

IMPIANTO DEL CAPOLUOGO Via Brunelleschi<br />

tipologia reti fognarie allacciate miste<br />

ae progetto 10000<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> QUARRATA<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 2000<br />

(2 linee) sollevamento, griglia grossolana, griglia fina, <strong>di</strong>ssabbiatore<br />

Linea acque<br />

meccanico, <strong>di</strong>soleatore, vasca a fanghi attivi ad ossidazione prolungata,<br />

se<strong>di</strong>mentatore secondario, unità <strong>di</strong> rimozione dell'azoto, unità <strong>di</strong><br />

rimozione del fosforo, unità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione.<br />

Linea fanghi<br />

( 1 linea) preispessitore, letti <strong>di</strong> essiccamento, <strong>di</strong>sidratazione meccanica<br />

(nastropressa).<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (fosso Colecchio)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango <strong>di</strong>scarica per rifiuti speciali<br />

consumi energia (MW/h) 815<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Via Firenze Via Firenze<br />

tipologia reti fognarie allacciate separate<br />

ae progetto 2000<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 500<br />

(1 linea) sollevamento, griglia me<strong>di</strong>a, vasca <strong>di</strong> equalizzazione, vasca a<br />

Linea acque<br />

fanghi attivi ad ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />

Linea fanghi<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (fosso Fermulla)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />

consumi energia (MW/h) 97<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Via Galigana Via Galigana<br />

tipologia reti fognarie allacciate separate<br />

ALA21-47


ae progetto 2000<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 500<br />

Linea acque<br />

Linea fanghi<br />

(1 linea) sollevamento, griglia fina, vasca <strong>di</strong> equalizzazione, vasca a<br />

fanghi attivi ad ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (fosso Dogaia-Quadrelli)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango n.d.<br />

consumi energia (MW/h) 89<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Via Allende Via Allende<br />

tipologia reti fognarie allacciate separate<br />

ae progetto 800<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 160<br />

Linea acque<br />

Linea fanghi<br />

(1 linea) sollevamento, griglia me<strong>di</strong>a, vasca <strong>di</strong> equalizzazione, vasca a<br />

fanghi attivi ad ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (fosso Fermulla)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />

consumi energia (MW/h) 55<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Catena Loc. Catena<br />

tipologia reti fognarie allacciate separate<br />

ae progetto 2000<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 250<br />

Linea acque<br />

Linea fanghi<br />

(1 linea) sollevamento, griglia me<strong>di</strong>a, vasca a fanghi attivi ad<br />

ossidazione prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario.<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (Fosso Barberoni)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />

consumi energia (MW/h) 108<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Forrottoli Loc. Forrottoli<br />

tipologia reti fognarie allacciate separate<br />

ae progetto 250<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 50<br />

Linea acque<br />

Linea fanghi<br />

(1 linea) griglia grossolana, vasca a fanghi attivi ad ossidazione<br />

prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario, unità rimozione azoto.<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (fosso delle due Forre)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />

consumi energia (MW/h) 16<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Gironi Loc. Gironi<br />

ALA21-48


tipologia reti fognarie allacciate separate<br />

ae progetto 80<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 16<br />

Linea acque<br />

Linea fanghi<br />

(1 linea) griglia grossolana, vasca a fanghi attivi ad ossidazione<br />

prolungata, se<strong>di</strong>mentatore secondario, unità rimozione azoto.<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

Recettore scarico acque superficiali (fosso delle due Forre)<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango invio ad altro impianto per ulteriore trattamento<br />

consumi energia (MW/h) 5<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> AGLIANA<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Agliana Via Ferrucci, loc. Ronco<br />

tipologia reti fognarie allacciate separate<br />

ae progetto 6000<br />

Q me<strong>di</strong>a annua 1999 (mc/g) 1200<br />

Linea acque<br />

(1 linea) sollevamento, grigliatura grossolana, chiari-flocculatore, vasca<br />

a fanghi attivi<br />

Linea fanghi<br />

(1 linea) <strong>di</strong>gestione aerobica, stabilizzazione chimica, postispessitore, 4<br />

letti <strong>di</strong> essiccamento, nastropressa<br />

scarichi da inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi nel 1999<br />

no<br />

reflui conferiti con autobotte<br />

(1999)<br />

517 mc/anno<br />

Recettore scarico acque superficiali<br />

Riutilizzo effluente no<br />

destinazione finale fango Riutilizzo in agricoltura<br />

consumi energia (MW/h) 332<br />

IMPIANTO <strong>di</strong> Carabattole<br />

(*)<br />

tipologia reti fognarie allacciate Separate<br />

ae progetto 500<br />

Linea acque Impianto a fanghi attivi<br />

Recettore scarico acque superficiali<br />

Riutilizzo effluente no<br />

(*) i reflui attualmente conferiti a questo impianto verranno a breve addotti ad un nuovo<br />

depuratore, ubicato in Via Salceto (6000 ae <strong>di</strong> progetto), che consentirà <strong>di</strong> raddoppiare<br />

praticamente l’attuale capacità depurativa complessiva del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana. L’attivazione del<br />

suddetto impianto è prevista a breve: il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana è in attesa del rilascio<br />

dell’autorizzazione da parte della Provincia.<br />

In base ai dati <strong>di</strong>sponibili, relativi sia alla potenzialità dei depuratori che al livello <strong>di</strong><br />

copertura della rete fognaria, risulta un deficit <strong>di</strong> depurazione molto ridotto per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Montale</strong> e Montemurlo, per i quali in linea <strong>di</strong> massima le utenze non depurate sono quelle non<br />

servite dalla rete fognaria (in realtà, almeno per quanto riguarda <strong>Montale</strong>, esistono alcuni brevi<br />

tratti fognari non recapitanti a depurazione, prevalentemente ubicati in territorio collinare).<br />

Risultano invece esistere significativi tratti fognari non recapitanti a depurazione per il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Agliana, dal momento che sebbene la rete copra il 95% circa della popolazione, gli abitanti<br />

equivalenti effettivamente depurati risultano pari a soli 6000 ab.eq. La situazione è comunque<br />

ALA21-49


destinata a risolversi in buona parte nel brevissimo periodo, con l’entrata in funzione, come si<br />

è detto, del depuratore <strong>di</strong> Via Salceto, che raddoppierà il carico trattabile. Ad oggi i tratti<br />

fognari aglianesi non recapitanti a depurazione riversano i reflui, che hanno subito un<br />

pretrattamento a piè <strong>di</strong> utenza (fosse biologiche, ecc.) nei corsi d’<strong>acqua</strong> Brana, Settola,<br />

Berlicche, Ombrone.<br />

Per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata , in base ai dati riportati nella Relazione sugli effetti<br />

ambientali, allegata al Piano Strutturale (Carta degli smaltimenti, F2), risulterebbero non<br />

servite da depurazione le seguenti frazioni, tutte ubicate nella fascia collinare: Montemagno,<br />

Montorio, Lucciano, Buriano, Tizzana, Tacinaia. Maggiori dettagli, concernenti peraltro anche le<br />

frazioni <strong>di</strong> pianura, potranno essere riportati solo a seguito delle informazioni che l’Ente<br />

Gestore deve ancora fornire (Publi<strong>acqua</strong> S.p.A.).<br />

Al <strong>di</strong> là della stima del deficit <strong>di</strong> depurazione, risulta significativo il problema connesso<br />

comunque al fatto che in tutti e quattro i Comuni esistono tratti fognari <strong>di</strong> tipologia mista,<br />

caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> scolmatori, che pertanto riversano in acque superficiali, in<br />

occasione <strong>di</strong> eventi piovosi intensi, i surplus idraulici, con conseguente apporto inquinante non<br />

depurato.<br />

I S4.4 Impianti <strong>di</strong> depurazione: efficienza<br />

Di seguito si riportano alcune elaborazioni statistiche effettuate sui dati relativi al<br />

monitoraggio della qualità dell’influente e dell’effluente effettuato dai Gestori dei principali<br />

depuratori presenti sul territorio dei quattro Comuni, relativamente ai parametri COD, BOD,<br />

Fosforo totale (Ptot), azoto totale (Ntot). I dati si riferiscono all’anno 1999 (Fonte: schede<br />

ISTAT compilate dai Gestori). Non si prende in esame il depuratore <strong>di</strong> Calice, cui sono conferiti<br />

i reflui derivanti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, in quanto ubicato in altro <strong>Comune</strong> (Prato) e,<br />

soprattutto, a servizio <strong>di</strong> un contesto territoriale che va ben oltre il contributo del singolo<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo.<br />

mg/l<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

Fig. I.33<br />

0<br />

VIA<br />

BRUNELLESCHI<br />

VIA FIRENZE<br />

VIA GALIGANA<br />

VIA ALLENDE<br />

CATENA<br />

FORROTTOLI<br />

COD<br />

GIRONI<br />

AGLIANA<br />

FOGNANO<br />

MONTALE EST<br />

MONTALE<br />

STAZIONE<br />

me<strong>di</strong>a OUT 1999 me<strong>di</strong>a IN 1999 V.L. D. Lgs. 258/00<br />

MONTALE<br />

OVEST<br />

ALA21-50


mg/l<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

Fig. I.34<br />

mg/l<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

Tab. I.35<br />

0<br />

VIA<br />

BRUNELLESCHI<br />

VIA BRUNELLESCHI<br />

VIA FIRENZE<br />

VIA FIRENZE<br />

VIA GALIGANA<br />

VIA ALLENDE<br />

CATENA<br />

P tot<br />

FORROTTOLI<br />

GIRONI<br />

AGLIANA<br />

FOGNANO<br />

me<strong>di</strong>a OUT 1999 me<strong>di</strong>a IN V.L. D. Lgs 258/00<br />

VIA GALIGANA<br />

VIA ALLENDE<br />

BOD<br />

CATENA<br />

FORROTTOLI<br />

GIRONI<br />

MONTALE EST<br />

MONTALE<br />

STAZIONE<br />

MONTALE<br />

OVEST<br />

me<strong>di</strong>a OUT 1999<br />

me<strong>di</strong>a IN 1999<br />

V.L. D. Lgs. 258/00<br />

ALA21-51


mg/l<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Fig. I.36<br />

VIA<br />

BRUNELLESCHI<br />

VIA FIRENZE<br />

VIA GALIGANA<br />

VIA ALLENDE<br />

CATENA<br />

FORROTTOLI<br />

N tot<br />

GIRONI<br />

AGLIANA<br />

me<strong>di</strong>a OUT me<strong>di</strong>a IN<br />

I dati consentono innanzitutto <strong>di</strong> constatare il <strong>di</strong>fferente valore <strong>di</strong> concentrazione in<br />

ingresso agli impianti che contrad<strong>di</strong>stingue i due <strong>di</strong>versi sistemi fognari: le concentrazioni degli<br />

inquinanti in ingresso agli impianti sono in linea <strong>di</strong> massima significativamente più elevate per<br />

gli impianti cui afferiscono fognature separate (ad es. la maggior parte dei tratti fognari<br />

afferenti ai depuratori quarratini: Via Firenze, Via Galigana, Via Allende, Catena, Forrottoli,<br />

Gironi).<br />

Per quanto riguarda l’efficienza degli impianti, i parametri elaborati sono stati<br />

confrontati (salvo il parametro Ntot, per mancanza <strong>di</strong> un valore limite <strong>di</strong> riferimento), a motivo<br />

<strong>di</strong> omogeneità, con i valori limite stabiliti dal D. Lgs. 258/00 (normativa <strong>di</strong> riferimento in<br />

materia <strong>di</strong> tutela delle acque dall’inquinamento) per lo scarico in acque superficiali (tab. 3<br />

allegato 5).<br />

Dal confronto si osserva il costante ampio rispetto dei parametri <strong>di</strong> legge previsti dal<br />

salvo alcune eccezioni (Forrottoli, Gironi, dove il margine è più ristretto e dove per il BOD si è<br />

rilevato anche qualche superamento).<br />

Si deve tuttavia tener conto che il citato D. Lgs. 258/00 prevede per gli impianti con<br />

potenzialità inferiore a 2000 ae (tra cui rientrano appunto quelli <strong>di</strong> Gironi e Forrottoli, insieme<br />

ad altri, si veda par. I S4.3) un regime <strong>di</strong>fferenziato: essi sono attualmente soggetti al solo<br />

rispetto dei limiti previsti dalla legge regionale vigente in materia (L.R. 5/86), molto meno<br />

restrittivi rispetto ai limiti <strong>di</strong> Tab. 3 del D. Lgs. 258/00 e, una volta emanati, ai limiti definiti<br />

dalla Regione in funzione <strong>di</strong> specifici obiettivi <strong>di</strong> qualità per i corpi idrici recettori degli scarichi.<br />

INDICATORI DI RISPOSTA<br />

I R1 POLITICHE INTRAPRESE E PREVISTE<br />

I R1.1 Monitoraggio qualità delle risorse idriche<br />

Per quanto riguarda le politiche intraprese in materia <strong>di</strong> monitoraggio delle risorse idriche<br />

relative ai Comuni oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, si evidenziano alcuni dei principali stu<strong>di</strong> ed indagini<br />

effettuati nel corso degli ultimi anni dai Dipartimenti provinciali A.R.P.A.T. in base a specifiche<br />

convenzioni o incarichi, già riportati e commentati al par. I.S1, che si aggiungono ovviamente<br />

alle indagini <strong>sistema</strong>tiche or<strong>di</strong>narie :<br />

- indagine sulla qualità delle acque del Torrente Agna (A.R.P.A.T. Prato) – anno 2000;<br />

FOGNANO<br />

MONTALE EST<br />

MONTALE<br />

STAZIONE<br />

MONTALE<br />

OVEST<br />

ALA21-52


- indagine sulla qualità chimico-fisica e biologica delle acque del torrente Calice<br />

(A.R.P.A.T. Prato, su incarico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana), anno 1999 ;<br />

- indagine sulla presenza <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> fitofarmaci nelle acque superficiali (A.R.P.A.T.<br />

Pistoia, nell’ambito del “Progetto per lo stu<strong>di</strong>o dell’impatto ambientale del vivaismo e<br />

per la valutazione della vulnerabilità della falda” e, in parte, su specifica convenzione<br />

con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana) Anni 1996-2002.<br />

Per quanto riguarda il monitoraggio della qualità delle acque sotterranee si devono<br />

citare <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> effettuati da Consiag relativi alla risorsa idrica sotterranea pratese, nonché<br />

indagini condotte dall’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, anche in collaborazione con i<br />

Dipartimenti Provinciali A.R.P.A.T., mirati alla caratterizzazione quali-quantitativa della falda<br />

pistoiese.<br />

Per quanto riguarda gli interventi previsti in un prossimo futuro, ad oggi si deve<br />

constatare che in base alla Delibera Regionale n. 219 del 4 marzo 2002, che integra la<br />

precedente D.G.R.T. n° 858/2001, la Regione Toscana, in ottemperanza a quanto previsto dal<br />

D. lgs. 258/00, ha provveduto a in<strong>di</strong>viduare l’elenco dei “corpi idrici significativi”, superficiali e<br />

sotterranei, presenti sul territorio regionale, e a definire idonei programmi <strong>di</strong> rilevamento dei<br />

dati utili a descrivere le caratteristiche qualiquantitative dei relativi bacini idrografici, nonché a<br />

valutare l’impatto antropico esercitato sugli stessi.<br />

Con la concreta attuazione, nei prossimi anni, del D. Lgs. 258/00, si potrà <strong>di</strong>sporre<br />

pertanto, relativamente alle risorse idriche <strong>di</strong> maggiore interesse, <strong>di</strong> un importante data-base<br />

dal quale sarà possibile estrapolare informazioni più precise e soprattutto maggiormente<br />

confrontabili tra loro e a livello <strong>di</strong> trend storico, rispetto a quelle attualmente <strong>di</strong>sponibili, sulle<br />

caratteristiche quali-quantitative delle risorse stesse.<br />

Per quanto riguarda le risorse idriche <strong>di</strong> interesse per il territorio dei quattro Comuni in<br />

oggetto, tuttavia, risulta inserito nell’elenco dei corpi idrici superficiali significativi solo il<br />

torrente Ombrone, sia in base a criteri <strong>di</strong>mensionali, sia per l’influenza su altri corpi idrici<br />

significativi a causa dell’elevato carico inquinante veicolato.<br />

Per tale corso idrico sono definiti univocamente i punti <strong>di</strong> monitoraggio destinati al<br />

rilievo delle caratteristiche quali-quantitative:<br />

- Presa dell’acquedotto <strong>di</strong> Prombialla;<br />

- Ponte alla Caserana (in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata);<br />

- Carmignano Stazione FF.SS.<br />

Analogamente, per quanto riguarda le acque sotterranee, risulta inserito nell’elenco<br />

l’acquifero della piana Firenze-Prato-Pistoia, sud<strong>di</strong>viso, per la parte <strong>di</strong> interesse, in Zona Prato<br />

e Zona Pistoia.<br />

L’acquifero della Zona <strong>di</strong> Pistoia sarà perio<strong>di</strong>camente monitorato me<strong>di</strong>ante 10 pozzi, <strong>di</strong><br />

cui 1 solo in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Agliana (pozzo Fosso Via Calamandrei, loc. Spedalino). L’acquifero<br />

dellaZona <strong>di</strong> Prato sarà monitorato me<strong>di</strong>ante 40 pozzi (<strong>di</strong> cui 25 utilizzati esclusivamente come<br />

piezometri), tutti ubicati in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Prato.<br />

I R1.2 Estensione/miglioramento impianti e reti idriche<br />

Gli interventi previsti dal nuovo Gestore del Sistema Idrico Integrato (Publi<strong>acqua</strong><br />

S.p.A.) per i prossimi anni sono schematizzati nelle tabelle seguenti, in cui vengono sud<strong>di</strong>visi<br />

tra interventi relativi alle reti acquedottistiche, interventi sulle reti fognarie e interventi sulla<br />

depurazione.<br />

I dati, che mostrano sia la tipologia degli interventi previsti, il livello attuale <strong>di</strong><br />

progettazione e gli importi degli investimenti previsti, sono tratti dal Piano delle Opere<br />

Triennale.<br />

Gli interventi previsti sugli acquedotti evidenziano, oltre ad opere <strong>di</strong> manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria e <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong> alcuni tratti vetusti, <strong>di</strong>versi progetti in atto per l’estensione<br />

ALA21-53


delle reti idriche in <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Quarrata (Fraz. Catena, Via Firenze, Barba,...) ed alcuni<br />

interventi in tal senso anche ad Agliana, volti a chiudere l’anello idrico <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione (Via<br />

Carbolinga, Via Bineria e Via Pistoia), e pertanto a portare il livello <strong>di</strong> copertura potenziale della<br />

rete al 100%.<br />

Da evidenziare che risulta già effettuato, per quanto riguarda Agliana, l’ampliamento<br />

dell’invaso “Cava Briganti”, mentre per <strong>Montale</strong> è in fase <strong>di</strong> realizzazione, in derivazione dal<br />

Fosso La Ba<strong>di</strong>a, un nuovo invaso da circa 100.000 mc, dotato <strong>di</strong> nuovo impianto <strong>di</strong><br />

potabilizzazione, atto a mitigare i problemi connessi al l’attuale mancanza <strong>di</strong> un <strong>sistema</strong> <strong>di</strong><br />

accumulo della risorsa destinata ad uso potabile, derivata in gran parte da acque superficiali<br />

(par. I S.4.1), ed i frequenti problemi connessi all’eccessiva torbi<strong>di</strong>tà della stessa, in occasione<br />

<strong>di</strong> eventi piovosi.<br />

Sono inoltre definiti dal P.O.T. interventi per l’incremento delle potenzialità idriche del<br />

<strong>sistema</strong> <strong>di</strong> approvvigionamento (perforazione <strong>di</strong> nuovo pozzo a Quarrata, integrazione opera <strong>di</strong><br />

presa sul torrente Agna delle Conche).<br />

Anche per quanto riguarda le reti fognarie molti sono gli interventi previsti per<br />

l’incremento del grado <strong>di</strong> copertura, <strong>di</strong> nuovo soprattutto a Quarrata (Catena, Olmi, Barba,<br />

capoluogo) ed Agliana (piano <strong>di</strong> completamento del <strong>sistema</strong> fognario zona sud e nord ovest,<br />

collegamento della fognatura <strong>di</strong> Spedalino al nuovo depuratore <strong>di</strong> Salceto). Un intervento <strong>di</strong><br />

estensione della rete è previsto anche a <strong>Montale</strong> (capoluogo).<br />

Per Agliana si deve osservare che sono stati recentemente realizzati nuovi allacciamenti<br />

fognari (Via Provinciale, Via Lavagnini), che hanno consentito <strong>di</strong> ridurre la pressione dovuta<br />

agli scarichi idrici <strong>di</strong>retti nel torrente Bure.<br />

Per quanto infine concerne la depurazione, gli interventi più consistenti previsti<br />

riguardano la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo impianto a Quarrata (Casini-Caserana) e il<br />

completamento del <strong>sistema</strong> <strong>di</strong> depurazione <strong>di</strong> Agliana.<br />

Restano esclusi ovviamente gli interventi sulla depurazione per quanto concerne il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Montemurlo, il cui impianto <strong>di</strong> depurazione (Calice), come si è già avuto modo <strong>di</strong><br />

affermare, continua ad essere gestito dalla GIDA S.p.A. Per tale impianto la stessa GIDA S.p.A.<br />

prevede il raddoppio: le opere relative, già concluse, saranno collaudate nel 2003.<br />

Interventi previsti sulle reti acquedottistiche (P.O.T. Publi<strong>acqua</strong>)<br />

Cespite Descrizione intervento Area geografica<br />

livello<br />

progettaz<br />

ione<br />

Anno<br />

2002<br />

Investimenti (migliaia €)<br />

Anno<br />

2003<br />

Anno<br />

2004 Triennio Totale<br />

sostituzione adduttrice Agna QUARRATA 3 0 0 150 150 1250<br />

integrazione opera <strong>di</strong> presa sul<br />

adduttrici<br />

torrente Agna delle Conche<br />

collegamento anello idrico con<br />

MONTALE 8 447,37 0 0 447,37<br />

tubazione Prato-Pistoia MONTEMURLO 1 0 0 350 350 700<br />

pozzi perforazione pozzo loc. Fosso del<br />

Guado QUARRATA 4 27,4 0 0 27,4<br />

reti <strong>di</strong> estensione acq. Fraz. La Catena QUARRATA 4 0 20 180 200 400<br />

<strong>di</strong>stribuzio estensione rete idrica via Firenze QUARRATA 4 17,3 0 0 17,3<br />

ne sostituzione rete idrica via delle<br />

Piastre<br />

sostituzione rete idrica via delle<br />

QUARRATA 4 65 0 0 65<br />

molina QUARRATA 4 63,2 0 0 63,2<br />

nuovo acquedotto fraz. Ferruccia QUARRATA<br />

telecontrollo e strumentazione<br />

4 109,9 109,9 0 219,8<br />

impianti periferici<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria reti<br />

QUARRATA 3 50 0 0 50<br />

idriche QUARRATA 3 30 30 30 90<br />

ALA21-54


estensione rete idrica loc. Barba QUARRATA<br />

collegamento reti idriche loc.<br />

4 117,75 137,5 137,5 392,75<br />

Olmi QUARRATA 3 12 50 58 120<br />

estensione acquedotto<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria reti<br />

QUARRATA 1 0 50 50 100<br />

idriche MONTALE 3 25 25 25 75<br />

estensione rete idrica<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria reti<br />

AGLIANA 3 25 50 50 125<br />

idriche<br />

chiusura anello idrico Le Querci-<br />

AGLIANA 3 50 25 25 100<br />

Via Matteotti<br />

sostituzione rete idrica e<br />

AGLIANA 1 0 0 10 10<br />

allacciamenti in via del Casone<br />

sostituzione rete idrica<br />

MONTEMURLO 4 140 0 0 140<br />

capoluogo e altri tratti<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

MONTEMURLO 5 100 150 150 400 700<br />

impianti<br />

ristrutturazione impianto<br />

MONTEMURLO 3 56 50 50 156<br />

potabilizza potabilizzazione Bagnolo MONTEMURLO 1 0 0 80 80 800<br />

tori manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

impianti periferici<br />

adeguamento impianto <strong>di</strong><br />

MONTALE 3 20 0 0 20<br />

filtrazione del capoluogo AGLIANA 3 0 80 0 80<br />

rifacimento bacino idrico Cava<br />

serbatoi<br />

Briganti AGLIANA 4 0 0 50 50 285<br />

Legenda livelli <strong>di</strong> progettazione:<br />

1- Documento preliminare alla progettazione<br />

2- Progetto preliminare<br />

3- Progetto definitivo<br />

4- Progetto esecutivo<br />

5- Appaltato<br />

6- In corso<br />

7- Ultimato<br />

8- Collaudato<br />

Interventi previsti sulle reti fognarie (P.O.T. Publi<strong>acqua</strong>)<br />

Cespite Descrizione intervento Area geografica<br />

reti <strong>di</strong> raccolta<br />

livello<br />

progettaz<br />

ione<br />

Anno<br />

2002<br />

Investimenti (migliaia €)<br />

Anno<br />

2003<br />

Anno<br />

2004 Triennio Totale<br />

estensione fognatura fraz. La<br />

Catena QUARRATA 4 0 57,6 200 257,6 457,6<br />

realizzazione fognatura loc.Olmi QUARRATA 3 0 47 200 247 477<br />

nuove fognature fraz. Ferruccia QUARRATA 6 415,59 178,11 0 593,7<br />

vari collettori fognari QUARRATA 2 0 0 36 36 360<br />

telecontrollo, strumentazione e<br />

adeguamenti presso i<br />

sollevamenti QUARRATA 4 40 0 0 40<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

fognature QUARRATA 3 30 30 30 90<br />

estensione rete fognaria loc.<br />

Barba QUARRATA 4 286,48 334,22 334,23 954,93<br />

estensione fognatura fraz. La<br />

catena QUARRATA 1 0 50 50 100<br />

estensione fognature capoluogo MONTALE 1 0 0 50 50 520<br />

ALA21-55


collettori<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

fognature MONTALE 3 25 25 25 75<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

fognature AGLIANA 3 30 30 30 90<br />

realizzazione scolmatore del<br />

fosso stregale e della fognatura<br />

<strong>di</strong> via Buozzi MONTEMURLO 6 8,36 0 0 8,36<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

fognature MONTEMURLO 3 25 200 200 425<br />

ristrutturazione fognaria via<br />

Cellini MONTEMURLO 1 0 150 0 150<br />

Piano <strong>di</strong> completamento <strong>sistema</strong><br />

<strong>di</strong> depurazione e fognario zona<br />

sud e nord-ovest <strong>di</strong> agliana<br />

(lotti A-B-C-D) AGLIANA 3 0 50 100 150 1118,6<br />

piano generale fognature <strong>di</strong><br />

Agliana (lotto E); fognatura<br />

Spedalino-collegamento a<br />

depuratore Salceto AGLIANA 4 165 450 500 1115 1615<br />

nuovi collettori fognari AGLIANA 2 0 100 100 200<br />

nuovo impianto <strong>di</strong> sollevamento<br />

fognario Mazzaccheri MONTEMURLO 2 50 400 550 1000<br />

sollevamenti manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

impianti <strong>di</strong> sollevamento MONTALE 3 30 20 10 60<br />

Interventi previsti sugli impianti <strong>di</strong> depurazione (P.O.T. Publi<strong>acqua</strong>)<br />

Cespite Descrizione intervento Area geografica<br />

depuratori<br />

livello<br />

progettaz<br />

ione<br />

Anno<br />

2002<br />

Investimenti (migliaia €)<br />

Anno<br />

2003<br />

Anno<br />

2004 Triennio Totale<br />

impianto <strong>di</strong> depurazione Casini-<br />

Caserana<br />

telecontrollo-strumentazione e<br />

adeguamenti presso impianti <strong>di</strong><br />

QUARRATA 3 182,74 400 400 982,74<br />

depurazione<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria<br />

QUARRATA 6 60 0 0 60<br />

impianti <strong>di</strong> depurazione<br />

Piano <strong>di</strong> completamento <strong>sistema</strong><br />

<strong>di</strong> depurazione e fognario zona<br />

sud e nord-ovest <strong>di</strong> agliana<br />

MONTALE 3 56 30 26 112<br />

(lotto F)<br />

adeguamento ed ottimizzazione<br />

AGLIANA 2 0 0 116,46 116,46 516,46<br />

depuratore Ronco-Capoluogo AGLIANA 4 40 0 0 40<br />

SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI<br />

SISTEMA: I - ACQUE<br />

PRELIEVI, CONSUMI<br />

E FABBISOGNI<br />

IDRICI<br />

INDICATORE SIGLA<br />

Fabbisogni idrici per<br />

uso civile,<br />

industriale, agricolo<br />

I P1.1<br />

VALUTAZIONE<br />

GLOBALE<br />

/<br />

TREND DISPONIBILITA'<br />

DATI<br />

?<br />

--/+<br />

NOTE<br />

Dati qualitativi.<br />

Situazione molto<br />

<strong>di</strong>versa del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Montemurlo<br />

rispetto agli altri tre<br />

(fabbisogno<br />

industriale)<br />

ALA21-56


CARICHI INQUINANTI<br />

QUALITA’ DELLE<br />

ACQUE SUPERFICIALI<br />

RETI IDRICHE<br />

POLITICHE<br />

INTRAPRESE E<br />

PREVISTE<br />

LEGENDA<br />

Consumi idrici per<br />

uso civile,<br />

industriale, agricolo<br />

Prelievi<br />

acquedottistici e<br />

per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> rete<br />

Carichi organici:<br />

Stima degli abitanti<br />

equivalenti civili,<br />

industriali, zootecnici<br />

Stima dei carichi<br />

trofici<br />

potenzialmente<br />

rilasciati ai corpi<br />

idrici<br />

Qualità chimica,<br />

fisica, microbiologica<br />

e biologica<br />

Acque destinate<br />

alla produzione<br />

potabile<br />

Residui <strong>di</strong><br />

fitofarmaci<br />

Qualita’ delle<br />

acque sotterranee<br />

Qualità delle acque<br />

potabili<br />

Rete acquedottistica:<br />

caratteristiche<br />

Rete fognaria:<br />

caratteristiche<br />

Impianti <strong>di</strong><br />

depurazione:<br />

caratteristiche<br />

Impianti <strong>di</strong><br />

depurazione:<br />

efficienza<br />

Monitoraggio qualità<br />

delle risorse idriche<br />

Estensione<br />

/miglioramento reti<br />

idriche<br />

I P 1.2<br />

I P1.3<br />

I P2.1<br />

I P2.2<br />

I S1.1<br />

/<br />

<br />

/<br />

/<br />

/<br />

I S1.2 /<br />

⇔/<br />

⇔/<br />

?<br />

?<br />

?<br />

?<br />

--/+<br />

+<br />

-/+<br />

--/+<br />

++<br />

I S1.3 / ⇔ ++<br />

I S2<br />

I S3<br />

I S4.1 +<br />

I S4.2 -/+<br />

I S4.3 -/+<br />

I S4.4 /☺ -/+<br />

I R1.1 /☺ +<br />

I R1.2 /☺ +<br />

VALUTAZIONE NEGATIVA +++ DISPONIBILITA' ELEVATA<br />

VALUTAZIONE NEUTRA ++ DISPONIBILITA' BUONA<br />

☺ VALUTAZIONE POSITIVA + DISPONIBILITA' SUFFICIENTE<br />

TREND IN CRESCITA - DISPONIBILITA' NON SUFFICIENTE<br />

⇔ TREND STAZIONARIO -- DISPONIBILITA' MOLTO SCARSA<br />

TREND DECRESCENTE --- DISPONIBILITA' ASSENTE<br />

? NON DEFINITO<br />

+<br />

Dati Enti gestori<br />

Situazione<br />

<strong>di</strong>versificata tra i<br />

Comuni<br />

Dati Enti gestori<br />

Dati qualitativi.<br />

Situazione molto<br />

<strong>di</strong>versa del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Montemurlo<br />

rispetto agli altri tre<br />

(carichi industriali)<br />

Dati qualitativi.<br />

Dati ARPAT. Il trend<br />

dell’in<strong>di</strong>catore è<br />

fortemente<br />

<strong>di</strong>pendente dal corso<br />

idrico preso in<br />

esame<br />

Dati ARPAT (comuni<br />

<strong>di</strong> Agliana, <strong>Montale</strong> e<br />

Quarrata)<br />

Dati forniti dai<br />

Comuni e/o dagli<br />

Enti Gestori<br />

Dati forniti dai<br />

Comuni e/o dagli<br />

Enti Gestori<br />

Dati forniti dai<br />

Comuni e/o dagli<br />

Enti Gestori<br />

Dati forniti dai<br />

Comuni e/o dagli<br />

Enti Gestori<br />

Dati forniti dai<br />

Comuni e Enti<br />

Gestori<br />

ALA21-57

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