*Bollettino Rovato N°5-2012.indd - Oratorio di Rovato
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ANNO LXIV • N. 5 - Dicembre 2012/Febbraio 2013<br />
Prepositurale Collegiata Insigne <strong>di</strong> Santa Maria Assunta - <strong>Rovato</strong>
Sommario<br />
3<br />
4<br />
4<br />
4<br />
6<br />
6<br />
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35<br />
36<br />
LA VOCE DEL PREVOSTO<br />
Più oscura è la notte, più risplendono le stelle<br />
PARROCCHIA<br />
Avvento 2012<br />
Benedetto XVI<br />
Il mondo intero attende il si <strong>di</strong> Maria<br />
Luce e gloria al Signore<br />
La Natività narrata nel Vangelo <strong>di</strong> Luca<br />
Anno della fede<br />
Or<strong>di</strong>nazione Don Maurizio<br />
La comunità è coinvolta<br />
Il sogno <strong>di</strong> un car<strong>di</strong>nale<br />
Sinodo Diocesano<br />
I Sacri Tridui<br />
Credo la comunione dei santi<br />
Festa degli anniversari 2012<br />
Festa San Carlo<br />
ORATORIO<br />
Emergenza educativa<br />
I figli interrogano<br />
In cerca d’autore<br />
Spe<strong>di</strong>zione al Polo Sud ... VdB 2012<br />
Concorso Presepi<br />
ATTUALITA’<br />
Generare la vita vince la crisi<br />
Beati gli operatori <strong>di</strong> pace<br />
Perchè avvalersi dell’ora <strong>di</strong> religione nella scuola<br />
Del rispetto umano<br />
CRONACA<br />
Non solo scuola ... imparare sperimentando<br />
Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino<br />
ACLI: idee in circolo<br />
Visita a Barbiana<br />
Canta che ri passa!<br />
PARROCCHIA S. GIOVANNI BOSCO<br />
Chiesa e comunità ecclesiali separate dalla<br />
sede apostolica<br />
ANAGRAFE<br />
OFFERTE<br />
CALENDARIO LITURGICO PASTORALE<br />
BOLLETTINO PARROCCHIALE<br />
BIMESTRALE DI VITA PARROCCHIALE<br />
Direttore responsabile: Franco Manenti<br />
E<strong>di</strong>tore: Parrocchia S.Maria Assunta<br />
In redazione: Gian Mario Chiari, Valentino Bosio<br />
Gianluigi Moretti, Roberto Morè, Giorgio Baioni,<br />
Nazzareno Lopez, Franco Manenti,<br />
Madre Alessandra, Emanuela Caretta,<br />
Marta Rugolotto, Giusi Plodari<br />
Registrato presso il Tribunale <strong>di</strong> Brescia<br />
in data 14.05.1955 al n. 115 del registro Stampa.<br />
Fotografie: Foto Marini - Baioni - Orizio<br />
Progettazione e Stampa: Eurocolor - <strong>Rovato</strong><br />
ANNO LXIV • N. 5 - Dicembre 2012/Febbraio 2013<br />
Prepositurale Collegiata Insigne <strong>di</strong> Santa Maria Assunta - <strong>Rovato</strong><br />
Mentre mangiamo e dormiamo,<br />
mentre non combiniamo nulla,<br />
o facciamo qualcosa <strong>di</strong> peggio,<br />
ci sono degli esseri umani,<br />
milioni <strong>di</strong> essere umani,<br />
che sono nostri fratelli in Cristo,<br />
e che muoiono <strong>di</strong> fame<br />
mentre non hanno meritato<br />
<strong>di</strong> morire <strong>di</strong> fame,<br />
e che muoiono <strong>di</strong> freddo<br />
mentre non hanno meritato<br />
<strong>di</strong> morire <strong>di</strong> freddo.<br />
Se noi fossimo capaci <strong>di</strong> sentire<br />
la miseria degli altri,<br />
allora <strong>di</strong>verremmo uomini veri.<br />
Non faremo tutto,<br />
ma possiamo pur fare qualcosa.<br />
In copertina:<br />
L’ imposizione delle mani<br />
da parte del Vescovo<br />
e dei concelebranti è il momento<br />
centrale della liturgia.<br />
Avviene in silenzio.<br />
un sogno <strong>di</strong> giustizia<br />
Un’ immensa catena intorno al mondo<br />
Ra<strong>di</strong>o parrocchiale<br />
Se tutti, ciascuno <strong>di</strong> noi,<br />
tutti insieme e subito,<br />
tenteremo quel che è possibile,<br />
più <strong>di</strong> quel che ci è possibile,<br />
qualcuno sarà salvalo.<br />
Allora,<br />
trascinati dal nostro esempio,<br />
altri faranno come noi,<br />
cioè, meglio <strong>di</strong> noi.<br />
E saranno a loro volta imitati<br />
e altri faranno come loro,<br />
cioè, meglio <strong>di</strong> loro.<br />
Allora un'immensa catena d'amore<br />
s'annoderà tutt'intorno al mondo.<br />
(Raoul Follereau)<br />
È in funzione la ra<strong>di</strong>o parrocchiale. Le<br />
trasmissione sono su bassa frequenza per cui,<br />
per ascoltare, serve un ricevitore apposito.<br />
Chi volesse acquistarlo (è un ottimo regalo<br />
natalizio per gli ammalati e anziani) lo<br />
prenota in sacrestia (costo € 50,00)<br />
CONFESSIONI<br />
In Avvento è <strong>di</strong>sponibile uno o più confessori in orario <strong>di</strong><br />
apertura della chiesa nei giorni <strong>di</strong> lunedì (mattino), venerdì<br />
e sabato (tutto il giorno).<br />
Lunedì 17: ore 20.30 adolescenti<br />
Mercoledì 19: ore 16.30 gruppi Gerusalemme e Emmaus<br />
Venerdì 21: ore 16.30 gruppi Roma e Antiochia<br />
Sabato 22: ore 16.30 gruppo preadolescenti<br />
Domenica 23 : ore 15.30 liturgia penitenziale per tutti
Più oscura è la notte, più risplendono le stelle<br />
Stu<strong>di</strong>ando la storia tutti ci ren<strong>di</strong>amo conto che le<br />
gran<strong>di</strong> trasformazioni avvenute in certe epoche<br />
(es. la scoperta dell’America, l’invenzione della<br />
stampa, la rivoluzione industriale…) hanno<br />
cambiato l’umanità, ma spesso <strong>di</strong>mentichiamo<br />
quanto tempo hanno impiegato a realizzarsi. Se<br />
guar<strong>di</strong>amo alla Chiesa i cambiamenti auspicati dai<br />
vari Concili hanno richiesto secoli.<br />
Noi siamo dentro un cambiamento strutturale<br />
della storia dell’umanità, anzi, oserei <strong>di</strong>re, il più<br />
complesso cambiamento <strong>di</strong> tutta la storia. Il processo<br />
<strong>di</strong> globalizzazione e il gigantesco progresso<br />
delle scienze non possiamo sapere quale posto<br />
riserveranno alla persona, come concretizzeranno<br />
le relazioni umane, quale valore daranno a Dio e<br />
alla fede nelle vita dell’uomo.<br />
Ora noi siamo dentro, immersi, in questa<br />
trasformazione e, a nostra scelta, possiamo viverla<br />
da spettatori o da attori. Vita politica, sociale,<br />
economica, religiosa: tutte sono in “crisi” cioè<br />
sono forzatamente costrette a ripensare e trovare<br />
strade nuove per esprimersi. In questo momento<br />
a me interessa la crisi religiosa, la graduale<br />
scristianizzazione che stiamo osservando. Non<br />
voglio parlare del mondo intero (la mancanza <strong>di</strong><br />
libertà religiosa, le persecuzioni, le violenze del<br />
fanatismo, la proibizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re buon Natale…)<br />
ma della nostra comunità.<br />
Purtroppo devo rilevare un tasso alto <strong>di</strong> analfabetismo<br />
religioso: non ci si preoccupa <strong>di</strong> conoscere le verità<br />
fondamentali della fede che si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> professare.<br />
È da elogiare l’impegno <strong>di</strong> quei genitori che,<br />
approfittando del cammino <strong>di</strong> Iniziazione Cristiana<br />
dei figli, colgono l’occasione <strong>di</strong> recuperare le<br />
fondamenta della propria fede. Ma abbiamo<br />
ancora troppi adulti che sono estranei alla vita<br />
della comunità perché a Messa non frequentano,<br />
all’oratorio non vanno, il bollettino (o stampa<br />
cattolica) non lo leggono, a gruppi <strong>di</strong> impegno non<br />
partecipano… eppure hanno il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rsi<br />
cristiani. Certamente questo stile <strong>di</strong> vita induce a<br />
subire la crisi e a viverla nel lamento quoti<strong>di</strong>ano,<br />
vendendo la propria coscienza “all’ammasso” dei<br />
masme<strong>di</strong>a.<br />
In una delle chiese dei monasteri <strong>di</strong> Subiaco fu<br />
trovata questa iscrizione: “Più oscura è la notte, più<br />
risplendono le stelle”. Le stelle sono i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong><br />
Cristo che nella fedeltà alla loro vocazione svolgono<br />
nel mondo il loro servizio e<strong>di</strong>ficando la Chiesa e<br />
la città dell’uomo. Per i cristiani convinti l’attuale<br />
cambiamento epocale rappresenta una miniera <strong>di</strong><br />
opportunità per accendere luci <strong>di</strong> speranza. Diceva<br />
giustamente Pier Giorgio Frassati (1901-1925):<br />
“tenendo fisso lo sguardo alla vita eterna, voglio<br />
vivere e non vivacchiare”.<br />
In altre parole afferma che lui punta alla santità<br />
(cioè alla misura più alta della vita) perché la<br />
ritiene l’unico modo per dare speranza al mondo<br />
contemporaneo.<br />
Noi abbiamo tra le mani la parola del Vangelo<br />
che da duemila anni fa fermentare la storia<br />
umana, una Parola che nessuno è riuscito a<br />
soffocare, nemmeno le rivoluzioni più brutali:<br />
bisogna però che questa Parola entri nella mente<br />
e cambi il cuore. Non riduciamo il Natale a<br />
un momento emotivo o, peggio ancora, ad un<br />
formalismo <strong>di</strong> luci e dolci, ma preoccupiamoci <strong>di</strong><br />
contemplare la verità <strong>di</strong> Cristo che dona la pace<br />
dei cuori. Dentro questa crisi lasciamoci guidare<br />
dal Vangelo: è il modo per vivere il tempo da<br />
protagonisti. Il consumismo ha indebolito il vivere<br />
umano a tal punto che siamo inconsapevoli<br />
schiavi delle “cose”. Chi è capace <strong>di</strong> vivere<br />
tre giorni (ma ne basta uno) senza TV, cellulare,<br />
internet, frigorifero, macchina...? E <strong>di</strong>re che Dio<br />
ha fatto l’uomo dotandolo <strong>di</strong> coscienza e libertà,<br />
perché fosse padrone delle cose, responsabile del<br />
creato e capace <strong>di</strong> fare ciò che nessuna macchina<br />
potrà mai fare: amare, donando la vita. Questo è<br />
il messaggio del Natale!<br />
Nella buia notte <strong>di</strong> questa crisi noi cristiani abbiamo<br />
l’opportunità (o il dovere) <strong>di</strong> far risplendere lo stile <strong>di</strong><br />
vita che Cristo ha mostrato con la sua Incarnazione.<br />
Nella “vetrina della vita” noi facciamo brillare<br />
gli stili <strong>di</strong> vita improntati alle virtù evangeliche<br />
e sempre spiegati dal magistero della Chiesa.<br />
Siamo aiutati dal pressante invito del Papa a dare,<br />
nella vita, il primo posto a Dio, a riconoscere e<br />
a staccarci dal peccato, a me<strong>di</strong>tare la Parola <strong>di</strong><br />
Dio, a vivere i sacramenti della Confessione e<br />
dell’Eucaristia, a vedere il matrimonio sacramento<br />
come vocazione, a vivere la domanda: “cosa devo<br />
fare per ere<strong>di</strong>tare la vita eterna?”. L’anno della fede<br />
deve risvegliare le nostre convinzioni religiose.<br />
La memoria del Concilio Vaticano II è l’invito a<br />
stu<strong>di</strong>are il magistero della Chiesa: trattandosi <strong>di</strong> un<br />
osservatorio mon<strong>di</strong>ale che ha come fine l’annuncio<br />
del Vangelo e del Regno <strong>di</strong> Dio, il magistero offre<br />
in<strong>di</strong>cazioni precise per <strong>di</strong>scernere la via della pace<br />
e della concor<strong>di</strong>a.<br />
Il Natale sia l’occasione per arricchirci spiritualmente<br />
e riprendere fiducia e speranza.<br />
Domanda: io personalmente/noi come comunità,<br />
qui a <strong>Rovato</strong> nell’anno 2013, come posso e<br />
possiamo annunciare il Vangelo, essere segno <strong>di</strong><br />
speranza, vivere la carità?<br />
Buon Natale a tutti con la mia bene<strong>di</strong>zione.<br />
La voce del prevosto<br />
3
Parrocchia<br />
4<br />
Con l’Avvento abbiamo iniziato un nuovo anno<br />
liturgico, il tempo corre veloce e sembra sempre<br />
un ricominciare da zero. Tocca a noi non lasciarci<br />
trascinare da questo vorticoso scorrere della<br />
storia ma saper cogliere gli aspetti importanti<br />
degli avvenimenti, il saper vigilare e aspettare<br />
Avvento 2012<br />
Benedetto XVI<br />
il Signore che ci ha promesso che tornerà senza<br />
paure o ansie per il futuro. La riflessione del Papa<br />
Benedetto e la me<strong>di</strong>tazione <strong>di</strong> San Bernardo <strong>di</strong><br />
Chiaravalle ci possono aiutare ad entrare in<br />
questo clima <strong>di</strong> vigilanza, attesa e speranza.<br />
Buon cammino <strong>di</strong> avvento!<br />
ANGELUS Piazza San Pietro I Domenica <strong>di</strong> Avvento, 27 novembre 2011<br />
Cari fratelli e sorelle!<br />
Oggi iniziamo con la Chiesa il nuovo Anno<br />
liturgico: un nuovo cammino <strong>di</strong> fede, da vivere<br />
insieme nelle comunità cristiane, ma anche,<br />
come sempre, da percorrere all’interno della<br />
storia del mondo, per aprirla al mistero <strong>di</strong> Dio,<br />
alla salvezza che viene dal suo amore. L’Anno<br />
liturgico inizia con il Tempo <strong>di</strong> Avvento: tempo<br />
stupendo in cui si risveglia nei cuori l’attesa del<br />
ritorno <strong>di</strong> Cristo e la memoria della sua prima<br />
venuta, quando si spogliò della sua gloria <strong>di</strong>vina<br />
per assumere la nostra carne mortale.<br />
“Vegliate!”. Questo è l’appello <strong>di</strong> Gesù nel<br />
Vangelo <strong>di</strong> oggi. Lo rivolge non solo ai suoi<br />
<strong>di</strong>scepoli, ma a tutti: “Vegliate!” (Mt 13,37). E’ un<br />
richiamo salutare a ricordarci che la vita non ha<br />
solo la <strong>di</strong>mensione terrena, ma è proiettata verso<br />
un “oltre”, come una pianticella che germoglia<br />
dalla terra e si apre verso il cielo.<br />
Una pianticella pensante, l’uomo, dotata <strong>di</strong> libertà<br />
e responsabilità, per cui ognuno <strong>di</strong> noi sarà<br />
chiamato a rendere conto <strong>di</strong> come ha vissuto, <strong>di</strong><br />
come ha utilizzato le proprie capacità: se le ha<br />
tenute per sé o le ha fatte fruttare anche per il<br />
bene dei fratelli.<br />
Anche Isaia, il profeta dell’Avvento, ci fa riflettere<br />
oggi con una preghiera accorata, rivolta a Dio<br />
a nome del popolo. Egli riconosce le mancanze<br />
della sua gente, e a un certo punto <strong>di</strong>ce: “Nessuno<br />
invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per<br />
Hai u<strong>di</strong>to, Vergine, che concepirai e partorirai<br />
un figlio; hai u<strong>di</strong>to che questo avverrà non per<br />
opera <strong>di</strong> un uomo, ma per opera dello Spirito<br />
santo. L'angelo aspetta la risposta; deve fare<br />
ritorno a Dio che l'ha inviato. Aspettiamo, o<br />
stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi<br />
il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra<br />
iniquità” (Is 64,6). Come non rimanere colpiti<br />
da questa descrizione? Sembra rispecchiare<br />
certi panorami del mondo post-moderno: le città<br />
dove la vita <strong>di</strong>venta anonima e orizzontale, dove<br />
Dio sembra assente e l’uomo l’unico padrone,<br />
come se fosse lui l’artefice e il regista <strong>di</strong> tutto: le<br />
costruzioni, il lavoro, l’economia, i trasporti, le<br />
scienze, la tecnica, tutto sembra <strong>di</strong>pendere solo<br />
dall’uomo. E a volte, in questo mondo che appare<br />
quasi perfetto, accadono cose sconvolgenti, o<br />
nella natura, o nella società, per cui noi pensiamo<br />
che Dio si sia come ritirato, ci abbia, per così<br />
<strong>di</strong>re, abbandonati a noi stessi.<br />
In realtà, il vero “padrone” del mondo non<br />
è l’uomo, ma Dio. Il Vangelo <strong>di</strong>ce: “Vegliate<br />
dunque: voi non sapete quando il padrone <strong>di</strong> casa<br />
ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto<br />
del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo<br />
all’improvviso, non vi trovi addormentati” (Mc<br />
13,35-36). Il Tempo <strong>di</strong> Avvento viene ogni anno<br />
a ricordarci questo, perché la nostra vita ritrovi il<br />
suo giusto orientamento, verso il volto <strong>di</strong> Dio.<br />
Il volto non <strong>di</strong> un “padrone”, ma <strong>di</strong> un Padre e <strong>di</strong><br />
un Amico. Con la Vergine Maria, che ci guida nel<br />
cammino dell’Avvento, facciamo nostre le parole<br />
del profeta. “Signore, tu sei nostro padre; noi<br />
siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi<br />
siamo opera delle tue mani” (Is 64,7).<br />
Il mondo intero attende il sì <strong>di</strong> Maria<br />
Dalle Omelie sulla Madonna, <strong>di</strong> san Bernardo Abate<br />
Signora, una parola <strong>di</strong> compassione anche noi,<br />
noi oppressi miseramente da una sentenza <strong>di</strong><br />
dannazione. Ecco che ti viene offerto il prezzo<br />
della nostra salvezza: se tu acconsenti, saremo<br />
subito liberati. Noi tutti fummo creati nel Verbo
eterno <strong>di</strong> Dio, ma ora siamo soggetti alla morte:<br />
per la tua breve risposta dobbiamo essere<br />
rinnovati e richiamati in vita. Te ne supplica<br />
in pianto, Vergine pia, Adamo esule dal<br />
para<strong>di</strong>so con la sua misera <strong>di</strong>scendenza; te ne<br />
supplicano Abramo e David; te ne supplicano<br />
insistentemente i santi patriarchi che sono i<br />
tuoi antenati, i quali abitano anch'essi nella<br />
regione tenebrosa della morte. Tutto il mondo<br />
è in attesa, prostrato alle tue ginocchia: dalla<br />
tua bocca <strong>di</strong>pende la consolazione dei miseri,<br />
la redenzione dei prigionieri, la liberazione dei<br />
condannati, la salvezza <strong>di</strong> tutti i figli <strong>di</strong> Adamo,<br />
<strong>di</strong> tutto il genere umano.<br />
O Vergine, da' presto la risposta. Rispon<strong>di</strong><br />
sollecitamente all'angelo, anzi, attraverso<br />
l'angelo, al Signore. Rispon<strong>di</strong> la tua parola e<br />
accogli la Parola <strong>di</strong>vina, emetti la parola che<br />
passa e ricevi la Parola eterna. Perché tar<strong>di</strong>?<br />
perché temi? Cre<strong>di</strong> all'opera del Signore, da' il<br />
tuo assenso ad essa, accoglila.<br />
Nella tua umiltà pren<strong>di</strong> audacia, nella tua<br />
verecon<strong>di</strong>a pren<strong>di</strong> coraggio. In nessun modo<br />
devi ora, nella tua semplicità verginale,<br />
<strong>di</strong>menticare la prudenza; ma in questa sola<br />
cosa, o Vergine prudente, non devi temere la<br />
presunzione. Perché, se nel silenzio è gra<strong>di</strong>ta<br />
la modestia, ora è piuttosto necessaria la pietà<br />
nella parola.<br />
Apri, Vergine beata, il cuore alla fede, le<br />
labbra all'assenso, il grembo al Creatore.<br />
Ecco che colui al quale è volto il desiderio <strong>di</strong><br />
tutte le genti batte fuori alla porta.<br />
Non sia, che mentre tu sei titubante, egli<br />
passi oltre e tu debba, dolente, ricominciare<br />
a cercare colui che ami. Levati su, corri, apri!<br />
Levati con la fede, corri con la devozione, apri<br />
con il tuo assenso.<br />
"Eccomi", <strong>di</strong>ce, "sono la serva del Signore,<br />
avvenga <strong>di</strong> me quello che hai detto" (Lc 1,<br />
38).<br />
Avvento <strong>di</strong> spiritualità e carità<br />
Intensificare la preghiera quoti<strong>di</strong>ana (me<strong>di</strong>tazione della Parola, recita del rosario e la vita<br />
sacramentale (Eucaristia e Confessione)<br />
Pregare insieme in famiglia<br />
Digiuno dal cibo, ma anche dalla TV, internet, cellulare…<br />
Venerdì (30 nov. e 7-14-21 <strong>di</strong>c.) incontri presso il Convento dei frati.(ve<strong>di</strong> programma)<br />
Per i giovani: ogni domenica alle ore 20.30 nella cappella dell’oratorio: pregare con le ICONE<br />
Domenica 2 <strong>di</strong>cembre (prima <strong>di</strong> Avvento) celebreremo con tutta la <strong>di</strong>ocesi la giornata del pane<br />
Verrà messa sui tavolini in chiesa una busta con la scritta AVVENTO DI CARITA’ 2012.<br />
Ognuno la consegnerà quando vuole in chiesa nell’apposita cassetta.<br />
Chi volesse invece portare alimentari o altro fa riferimento alla caritas parrocchiale<br />
(via S.Orsola 7 – giorni: lunedì – mercoledì – venerdì ore 14-16.30 tel. 0307701141)<br />
Al Convento dell’Annunciata<br />
A 50 anni dal Concilio Vaticano II lettura della DEI VERBUM (la Rivelazione)<br />
Venerdì 30 novembre: Cristo me<strong>di</strong>atore e pienezza della Rivelazione<br />
Venerdì 7 <strong>di</strong>cembre: relazione tra Scrittura e Tra<strong>di</strong>zione<br />
Venerdì 14 <strong>di</strong>cembre: quale verità nella Bibbia?<br />
Venerdì 21 <strong>di</strong>cembre: lettura della Bibbia: la lectio <strong>di</strong>vina<br />
Gli incontri si svolgono nella sala conferenze (ore 20.30-22.30) e sono guidati da<br />
Frate Francesco Geremia<br />
Uno spazio per ascoltare, riflettere e confrontarsi<br />
Venerdì 30 novembre 2012: Cammino verso la famiglia<br />
Venerdì 14 <strong>di</strong>cembre 2012: il perché <strong>di</strong> un Concilio<br />
Venerdì 18 gennaio 2013: un profeta del XX secolo: don Mazzolari<br />
Venerdì 01 febbraio 2013: paternità e maternità responsabile<br />
Gli incontri si svolgono all’<strong>Oratorio</strong> <strong>di</strong> via S.Orsola (ore 21.00), sono organizzati dall’associazione<br />
Uno per Tutti e guidati da don Valentino Bosio.<br />
Parrocchia<br />
5
Parrocchia<br />
6<br />
Luce e gloria del Signore<br />
L'angelo del Signore si presenta ai pastori e la<br />
gloria del Signore li avvolge <strong>di</strong> luce. «Essi furono<br />
presi da grande timore» (Lc 2,9). L'angelo, però,<br />
<strong>di</strong>ssipa il loro timore e annuncia loro «una grande<br />
gioia, che sarà <strong>di</strong> tutto il popolo: oggi, nella città<br />
<strong>di</strong> Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo<br />
Signore» (Lc 2,10s). Viene loro detto che, come<br />
segno, avrebbero trovato un bambino avvolto<br />
in fasce, adagiato in una mangiatoia. «E subito<br />
apparve con l'angelo una moltitu<strong>di</strong>ne dell'esercito<br />
celeste, che lodava Dio e <strong>di</strong>ceva: "Gloria a Dio nel<br />
più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini del<br />
(suo) compiacimento"» (Lc 2,12-14).<br />
L'evangelista <strong>di</strong>ce che gli angeli «parlano».<br />
Ma per i cristiani era chiaro fin dall'inizio che il<br />
parlare degli angeli è un cantare, in cui tutto lo<br />
splendore della grande gioia da loro annunciata<br />
si fa percettibilmente presente. E così, da quell'ora<br />
in poi, il canto <strong>di</strong> lode degli angeli non è mai più<br />
cessato. Continua attraverso i secoli in sempre<br />
nuove forme e nella celebrazione del Natale <strong>di</strong><br />
Gesù risuona sempre in modo nuovo.<br />
Si può ben comprendere che il semplice popolo dei<br />
credenti abbia poi sentito cantare anche i pastori,<br />
e, fino ad oggi, nella Notte Santa, si unisca alle loro<br />
melo<strong>di</strong>e, esprimendo col canto la grande gioia che<br />
da allora sino alla fine dei tempi a tutti è donata.<br />
(Benedetto XVI, L’Infanzia <strong>di</strong> Gesù: cap. 3: La<br />
nascita <strong>di</strong> Gesù a Betlemme, pp. 87-88)<br />
La Natività narrata nel Vangelo <strong>di</strong> Luca<br />
«In quei giorni un decreto <strong>di</strong> Cesare Augusto<br />
or<strong>di</strong>nò che si facesse il censimento <strong>di</strong> tutta la terra»<br />
(Lc 2,1). Con queste parole Luca introduce il suo<br />
racconto sulla nascita <strong>di</strong> Gesù e spiega perché<br />
essa è avvenuta a Betlemme: un censimento con lo<br />
scopo <strong>di</strong> determinare e poi riscuotere le imposte è<br />
la ragione per cui Giuseppe con Maria, sua sposa,<br />
che è incinta, vanno da Nazaret a Betlemme. La<br />
nascita <strong>di</strong> Gesù nella città <strong>di</strong> Davide si colloca nel<br />
quadro della grande storia universale, anche se<br />
l'imperatore non sa nulla del fatto che questa gente<br />
semplice, a causa sua, è in viaggio in un momento<br />
<strong>di</strong>fficile e così, apparentemente per caso, il bambino<br />
Gesù nascerà nel luogo della promessa. Per Luca il<br />
contesto storicouniversale<br />
è<br />
Perché sono nato,<br />
<strong>di</strong>ce Dio<br />
Sono nato nudo, <strong>di</strong>ce Dio,<br />
perché tu sappia spogliarti <strong>di</strong> le stesso.<br />
Sono nato povero, perché tu possa<br />
considerarmi l'unica ricchezza.<br />
Sono nato in una stalla perché tu impari<br />
a santificare ogni ambiente.<br />
Sono nato debole, <strong>di</strong>ce Dio.<br />
perché tu non abbia mai paura <strong>di</strong> me.<br />
Sono nato per amore<br />
perché tu non dubiti mai del mio amore.<br />
Sono nato <strong>di</strong> notte<br />
perché tu creda che posso illuminare<br />
qualsiasi realtà.<br />
Sono nato persona, <strong>di</strong>ce Dio.<br />
perché tu non abbia mai a vergognarti<br />
<strong>di</strong> essere te stesso.<br />
Sono nato uomo<br />
perché tu possa essere "<strong>di</strong>o".<br />
Sono nato perseguitato<br />
perché tu sappia accettare le <strong>di</strong>fficoltà.<br />
Sono nato nella semplicità<br />
perché tu smetta <strong>di</strong> essere complicato.<br />
Sono nato nella tua vita, <strong>di</strong>ce Dio.<br />
per portare tutti alla casa del Padre.<br />
(Lambert Noben)<br />
importante.<br />
Per la prima volta viene registrata «tutta la terra»,<br />
l'«ecumene» nel suo insieme. Per la prima volta<br />
esiste un governo e un regno che abbraccia l'orbe.<br />
Per la prima volta esiste una grande area pacificata,<br />
in cui i beni <strong>di</strong> tutti possono essere registrati e messi<br />
al servizio della comunità.<br />
Solo in questo momento, in cui esiste una comunione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e <strong>di</strong> beni su larga scala e una lingua<br />
universale permette ad una comunità culturale<br />
l'intesa nel pensiero e nell’agire, un messaggio<br />
universale <strong>di</strong> salvezza, un universale portatore<br />
<strong>di</strong> salvezza può entrare nel mondo: è, <strong>di</strong>fatti, ifatti, «la<br />
pienezza dei tempi».<br />
(Benedetto XVI, L’Infanzia <strong>di</strong> Gesù: cap. 3: :<br />
La nascita <strong>di</strong> Gesù a Betlemme, pp.71-72) )<br />
La quarta candela<br />
Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.<br />
Il luogo era talmente silenzioso, che si poteva ascoltare la loro conversazione. i<br />
La prima <strong>di</strong>ceva: «Io sono la Pace, ma gli uomini non riescono a mantenermi:<br />
penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!».<br />
Così fu e a poco a poco la candela si lasciò spegnere completamente:<br />
La seconda <strong>di</strong>sse: «Io sono la Fede. Purtroppo non servo a nulla.<br />
Gli uomini non ne vogliono sapere <strong>di</strong> me, e per questo motivo non ha senso<br />
che io resti accesa». Appena ebbe terminato <strong>di</strong> parlare una leggera brezza<br />
soffiò su <strong>di</strong> lei e la spense.<br />
Triste, triste la terza candela a sua volta <strong>di</strong>sse: «Io sono l'Amore. Non ho la<br />
forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non<br />
comprendono la mia importanza. Essi o<strong>di</strong>ano perfino coloro che più li amano,<br />
i loro familiari».<br />
E, senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.<br />
Inaspettatamente un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre<br />
candele spente. Impaurito per la semioscurità <strong>di</strong>sse: «Ma cosa fate voi?<br />
Dovete rimanere accese, io ho paura del buio!». E così <strong>di</strong>cendo scoppiò in<br />
lacrime.<br />
Allora la quarta candela, impietositasi <strong>di</strong>sse: «Non temere, non piangere:<br />
finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele.<br />
Io sono la Speranza».<br />
Con gli occhi luci<strong>di</strong> e gonfi <strong>di</strong> lacrime, il bambino prese la candela della<br />
Speranza e riaccese tutte le altre.
Sarebbe inutile quest' anno particolare se<br />
non leggessimo e me<strong>di</strong>tassimo, sia pure<br />
sinteticamente, ciò che è avvenuto in questo<br />
mezzo secolo <strong>di</strong> storia: avvenimenti entusiasmanti<br />
che hanno alimentato le speranze dell'umanità, e<br />
avvenimenti drammatici che ancor oggi pongono<br />
seri interrogativi. Il cristiano guarda con fede sia<br />
gli uni che gli altri, cercando continuamente strade<br />
nuove per la trasmissione <strong>di</strong> un messaggio che<br />
arricchisca non solo la Chiesa nel suo interno, ma<br />
tutta l'umanità che mai come oggi sente il bisogno<br />
<strong>di</strong> ciò che sta al <strong>di</strong> là dei semplici interessi umani.<br />
Papa Benedetto XVI, proponendo l' ANNO DELLA<br />
FEDE, intende portare luce all'uomo d'oggi che<br />
va alla ricerca del senso della vita.<br />
Un<strong>di</strong>ci ottobre 1962: una giornata splen<strong>di</strong>da<br />
nella quale oltre duemila Vescovi, chiamati Padri<br />
Conciliari e provenienti da tutte le parti del mondo<br />
, da tutti i popoli e da culture <strong>di</strong>verse, facevano<br />
l'ingresso solenne nella Basilica <strong>di</strong> S. Pietro a<br />
Roma per dare inizio al Concilio Vaticano II, il<br />
più grande avvenimento ecclesiale del XX secolo<br />
nella storia bimillenaria della Chiesa Cattolica.<br />
Tutti percepivano che stava accadendo qualcosa<br />
<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario e in tutti era viva l'attesa per<br />
quel che il Concilio avrebbe affrontato, trattato e<br />
proposto ai credenti.<br />
Nei venti concili ecumenici precedenti la Chiesa<br />
aveva toccato e <strong>di</strong>scusso punti fondamentali della<br />
fede, ed era giunta a <strong>di</strong>chiarare verità immutabili<br />
(chiamate “dogmi“) che sono poi gradualmente<br />
entrate a far parte della tra<strong>di</strong>zione e del credo.<br />
Papa Giovanni XXIII che il 25 Gennaio 1959 nella<br />
Basilica <strong>di</strong> S. Paolo fuori le mura aveva manifestato,<br />
tra la sorpresa generale, la volontà <strong>di</strong> convocare<br />
il Concilio, ha dato all'Assemblea Conciliare<br />
una nuova e <strong>di</strong>versa impostazione: non vi erano<br />
nuove verità da proclamare,<br />
ma si doveva cercare un nuovo<br />
modo <strong>di</strong> credere e <strong>di</strong> proporre<br />
le verità che la tra<strong>di</strong>zione<br />
aveva gelosamente custo<strong>di</strong>to<br />
e trasmesso nello scorrere dei<br />
secoli. Ecco perché il Concilio<br />
Vaticano II ha assunto fin<br />
dalle prime battute uno sfondo<br />
pastorale cercando <strong>di</strong> togliere<br />
dalla Chiesa le incrostazioni<br />
che si erano accumulate sul suo<br />
volto e che la facevano apparire<br />
vecchia, superata e fuori dal<br />
contesto storico in cui l'umanità<br />
Anno della fede<br />
11 Ottobre 2012 - 23 Novembre 2013<br />
viveva. Dopo Giovanni XXIII ecco Paolo VI<br />
preoccupato <strong>di</strong> mettere la Chiesa in stato <strong>di</strong><br />
coraggiosa apertura verso il mondo al quale<br />
doveva annunciare il messaggio <strong>di</strong> Cristo.<br />
Sia Giovanni che Paolo hanno saputo leggere<br />
e interpretare i “segni dei tempi“, dando alla<br />
Chiesa non solo una ventata <strong>di</strong> novità, ma una<br />
forza che nessuno poteva prevedere all'inizio<br />
del Concilio.<br />
Gli argomenti trattati, <strong>di</strong>scussi animatamente,<br />
hanno portato alla stesura <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci<br />
documenti: quattro costituzioni, otto decreti, e<br />
tre <strong>di</strong>chiarazioni che ancor oggi, a <strong>di</strong>re il vero,<br />
attendono <strong>di</strong> essere letti, conosciuti e applicati.<br />
Alla chiusura del Concilio (8 Dicembre<br />
1965) per <strong>di</strong>versi anni ha fatto seguito un<br />
periodo <strong>di</strong> grande entusiasmo caratterizzato da<br />
rinnovamenti epocali (ve<strong>di</strong> la riforma liturgica<br />
con l'introduzione della lingua italiana nella<br />
celebrazione dei riti maggiormente partecipati,<br />
l'accostamento personale e comunitario alla<br />
Parola <strong>di</strong> Dio, la Chiesa non più piramidale ma<br />
popolo <strong>di</strong> Dio in cammino, la Chiesa partecipe<br />
delle gioie e dei dolori dell'umanità...) e da<br />
una spiritualità non più riservata alle persone<br />
consacrate, ma a tutti coloro che, nei vari stati <strong>di</strong><br />
vita, intendevano testimoniare Cristo.<br />
Oggi che cosa resta del Concilio? Il rinnovamento<br />
proposto con tanta speranza gode ancora <strong>di</strong> un<br />
valido sostegno?<br />
Benedetto XVI, notando una certa stanchezza nella<br />
Chiesa e la per<strong>di</strong>ta della fede con conseguente<br />
impoverimento della pratica religiosa soprattutto<br />
nel mondo occidentale, ha invitato tutti i credenti a<br />
riscoprire il valore e l'impegno del credere basato<br />
sul costante insegnamento della Chiesa che nel<br />
Concilio ha trovato una forte illuminazione da<br />
parte dello Spirito Santo.<br />
Nella messa celebrata in<br />
S. Pietro con tutti i Vescovi<br />
presenti al Sinodo sulla nuova<br />
Evangelizzazione <strong>di</strong>chiarava:<br />
“Durante il Concilio vi era<br />
una tensione commovente nei<br />
confronti del comune compito<br />
<strong>di</strong> far risplendere la verità e la<br />
bellezza della fede nell'oggi del<br />
nostro tempo, senza sacrificarla<br />
alle esigenze del presente, né<br />
tenerla legata al passato; nella<br />
fede risuona l'eterno presente<br />
<strong>di</strong> Dio, che trascende il tempo<br />
Parrocchia<br />
7
Parrocchia<br />
8<br />
e tuttavia può essere accolto da noi solamente<br />
nel nostro irripetibile oggi. Perciò ritengo la cosa<br />
più importante, specialmente in una ricorrenza<br />
significativa come l'attuale, sia ravvivare in tutta<br />
la Chiesa quella positiva tensione, quell'anelito<br />
a riannunciare Cristo all'uomo contemporaneo.<br />
Ma affinché questa spinta interiore alla Nuova<br />
Evangelizzazione non rimanga soltanto ideale<br />
e non pecchi <strong>di</strong> confusione, occorre che essa<br />
si appoggi ad una base concreta e precisa,<br />
e questa base sono i documenti del Concilio<br />
Vaticano II nei quali essa ha trovato espressione.<br />
Per questo ho più volte insistito sulla necessità <strong>di</strong><br />
Cari amici,<br />
vorrei arrivare proprio ad ognuno <strong>di</strong> voi per<br />
ringraziarvi e insieme a tutti voi poter <strong>di</strong>re:<br />
“Grazie Signore. Grazie Gesù. Grazie Maria,<br />
mamma <strong>di</strong> tutti noi”.<br />
Con queste righe voglio esprimere alcuni<br />
sinceri ringraziamenti a tante persone che, in<br />
forme <strong>di</strong>verse, mi hanno aiutato e mi hanno<br />
accompagnato al momento dell’or<strong>di</strong>nazione<br />
sacerdotale. Rivolgo un pensiero alla mia famiglia<br />
e ai parenti tutti, agli amici che ho accanto in<br />
Italia ed in missione, ai sacerdoti, in particolare<br />
quelli <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>, il vescovo Monsignor Ivo e<br />
Padre Ugo, tutti esempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità e bontà<br />
che mi accompagnano e tengo presenti nel<br />
cammino che mi attende. In questi mesi trascorsi<br />
qui a <strong>Rovato</strong> come <strong>di</strong>acono, ed in particolare nei<br />
giorni dell’or<strong>di</strong>nazione sacerdotale, ho sempre<br />
sentito un clima <strong>di</strong> accoglienza, partecipazione e<br />
calore: <strong>di</strong> appartenenza alla comunità. I momenti<br />
<strong>di</strong> festa che abbiamo<br />
con<strong>di</strong>viso sono stati molto<br />
preziosi, mi hanno spesso<br />
sorpreso e commosso, ho<br />
sentito l’affetto <strong>di</strong> ogni<br />
persona anche nei gesti<br />
più semplici. Ringrazio<br />
per la <strong>di</strong>sponibilità<br />
che è stata <strong>di</strong>mostrata<br />
con l’aiuto concreto,<br />
con la preghiera e con<br />
l’accoglienza negli spazi<br />
comunitari in oratorio,<br />
sia per la festa, sia per<br />
il campo <strong>di</strong> lavoro con i<br />
ragazzi dell’Operazione<br />
Mato Grosso i giorni<br />
precedenti. Penso che il<br />
sentirsi accompagnati sia<br />
un grande Regalo, non<br />
ritornare, per così <strong>di</strong>re, alla “lettera“ del Concilio,<br />
cioè ai suoi testi, per trovare l'autentico spirito, e<br />
ho ripetuto che la vera ere<strong>di</strong>tà del Vaticano II si<br />
trova in essi. Il riferimento ai documenti mette aal<br />
riparo dagli estremi <strong>di</strong> nostalgie anacronistiche<br />
e <strong>di</strong> corse in avanti, e consente <strong>di</strong> cogliere la<br />
novità nella continuità “.<br />
L'Anno della fede è certamente l'occasione per<br />
conoscere a fondo quei documenti che lo Spirito<br />
ha suggerito ai Vescovi e che a noi tutti danno<br />
forza per essere veri credenti.<br />
Or<strong>di</strong>nazione Don Maurizio<br />
don Valentino<br />
scontato né meritato, così come lo è il dono del<br />
sacerdozio. Questa vicinanza è per me molto<br />
preziosa soprattutto perché motivata dalla<br />
con<strong>di</strong>visione e l’appoggio in questa scelta, che<br />
molti <strong>di</strong> voi hanno espresso nelle lettere e biglietti<br />
che ho ricevuto. Il vostro prezioso contributo mi<br />
permetterà <strong>di</strong> iniziare una nuova avventura nella<br />
Parrocchia <strong>di</strong> Pachas, a 3.300 metri sulle Ande<br />
del Perù.<br />
Vi rendo partecipi del fatto che una parte<br />
delle offerte che mi sono state donate saranno<br />
destinate al seminario <strong>di</strong> Pomallucay, dove ho<br />
compiuto i miei stu<strong>di</strong>.<br />
È un modo questo per sostenere e contribuire<br />
alla formazione della vocazione <strong>di</strong> 30 giovani,<br />
che attualmente si trovano seminario, e segno<br />
<strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne nei confronti dei miei formatori,<br />
sempre in <strong>di</strong>fficoltà a far “quadrare i conti” …<br />
Porto con me questo bagaglio affettivo e concreto<br />
costruito con voi, che si trasformerà in aiuto<br />
per tante persone che<br />
necessitano <strong>di</strong> sostegno<br />
materiale e spirituale.<br />
Davvero tante persone mi<br />
hanno detto o scritto: “Il<br />
sacerdozio è una grazia<br />
…prega per noi….”.<br />
Ecco vi chiedo <strong>di</strong> aiutare<br />
me e tutti i sacerdoti<br />
ad essere così come ci<br />
vorreste, sostenendoci<br />
con la preghiera e con<br />
gesti concreti e gratuiti per<br />
i bisogni della comunità.<br />
Soprattutto aiutiamoci<br />
ad essere così come il<br />
Signore ci vuole.<br />
Un caro saluto,<br />
don Maurizio.
La comunità è coinvolta<br />
La nostra Comunità ha ricevuto un grande<br />
dono l’or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> Don Maurizio Zaninelli<br />
avvenuta il 3 Novembre. Per essere definito dono<br />
deve avere dei requisiti, è gratuito e esclusivo<br />
perché è una scelta libera e per sempre, è una<br />
missione perché è aperta verso i poveri, è unico<br />
e irrepetibile.<br />
Per noi che abbiamo avuto l’onore e la gioia<br />
<strong>di</strong> accompagnarlo con la preghiera, è stato<br />
importante scoprire che è l’unico modo per<br />
sentirsi fratelli pur non vivendo insieme.<br />
Abbiamo visto che si può nell’umiltà e semplicità<br />
fare scelte per la vita, che portano a scoprire il<br />
progetto <strong>di</strong> Dio su <strong>di</strong> noi.<br />
Che la famiglia è il fondamento e genera uomini<br />
e donne veri capaci <strong>di</strong> amare.<br />
Che tutta la nostra vita è un cammino, e dobbiamo<br />
tenere strette le mani <strong>di</strong> chi ci sta accanto, per<br />
arrivare alla meta sicuramente gioiosa.<br />
Grazie, questa è un’altra prova dell’amore <strong>di</strong><br />
Dio verso i suoi figli.<br />
Na<strong>di</strong>a<br />
Parrocchia<br />
9
Parrocchia<br />
10<br />
Il sogno <strong>di</strong> un car<strong>di</strong>nale<br />
Nel lontano Ottobre 1580<br />
giungeva a <strong>Rovato</strong>, e vi rimaneva<br />
per quin<strong>di</strong>ci giorni, san Carlo<br />
Borromeo (1538 – 1584),<br />
Arcivescovo <strong>di</strong> Milano che,<br />
dopo il Concilio <strong>di</strong> Trento (1545<br />
– 1563), spinto da uno zelo<br />
ammirabile, attuava una visita<br />
pastorale alla nostra Comunità<br />
e alle Comunità confinanti per<br />
“imporre“ la riforma sgorgata<br />
dalla Assemblea Conciliare<br />
Tridentina, una delle più<br />
importanti nella storia dei<br />
ventuno Concili celebrati dalla<br />
Chiesa.<br />
Su questo importante avvenimento ecclesiale è<br />
possibile consultare la voluminosa e documentata<br />
ricerca storica del nostro concitta<strong>di</strong>no Don Gianni<br />
Donni: “Visita Apostolica e Decreti <strong>di</strong> Carlo<br />
Borromeo alla Diocesi <strong>di</strong> Brescia - Vol. III Sebino,<br />
Franciacorta e Bassa Occidentale – Brescia<br />
2004“ e l'Archivio Parrocchiale nel quale sono<br />
depositati i documenti originali.<br />
Durante il soggiorno rovatese san Carlo conferì<br />
nella Chiesa <strong>di</strong> S. Stefano la tonsura e l'abito<br />
ecclesiastico al suo nipote Federico (1564<br />
- 1631) che sarebbe poi <strong>di</strong>ventato car<strong>di</strong>nale e<br />
arcivescovo <strong>di</strong> Milano e la cui figura ammantata<br />
<strong>di</strong> santità e <strong>di</strong> immensa carità rifulge ne “I promessi<br />
sposi“ <strong>di</strong> Alessandro Manzoni. Anche il car<strong>di</strong>nale<br />
Federico nel 1595 soggiornò a <strong>Rovato</strong>.<br />
Più recentemente il car<strong>di</strong>nale Giovanni Colombo<br />
(1902 – 1992) il 04 novembre 1974 onorò con<br />
la sua presenza la festa patronale <strong>di</strong> S. Carlo.<br />
Non è azzardato affermare che un filo sottile,<br />
invisibile e misterioso lega i Rovatesi a chi siede<br />
sulla Cattedra milanese <strong>di</strong> S. Ambrogio.<br />
Il 31 agosto 2012 moriva a Gallarate il car<strong>di</strong>nale<br />
Carlo Maria Martini (1927 – 2012): un gesuita,<br />
Arcivescovo della Metropoli Lombarda dal 1980<br />
al 2002, universalmente considerato tra i più<br />
vali<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi della Sacra Scrittura, un autentico<br />
e autorevole maestro <strong>di</strong> vita spirituale, uomo<br />
<strong>di</strong> Chiesa aperto al <strong>di</strong>alogo con tutti. In un suo<br />
celebre <strong>di</strong>scorso del febbraio 1981 affermava:<br />
“ Mi viene in mente il sogno <strong>di</strong> una Chiesa capace<br />
<strong>di</strong> essere fermento <strong>di</strong> una società, un sogno che<br />
continua ad ispirarmi:<br />
− una Chiesa pienamente sottomessa alla<br />
Parola <strong>di</strong> Dio, nutrita e liberata da questa Parola;<br />
− una Chiesa che mette l'Eucaristia al centro<br />
della sua vita, che contempla il suo Signore,<br />
che compie tutto quanto fa “in memoria <strong>di</strong> Lui“<br />
e modellandosi sulla sua<br />
capacità <strong>di</strong> dono;<br />
− una Chiesa che non tema<br />
<strong>di</strong> utilizzare strutture e mezzi<br />
umani, ma che se ne serve e<br />
non ne <strong>di</strong>viene serva;<br />
− una Chiesa che desidera<br />
parlare al mondo d'oggi, alla<br />
cultura, alle <strong>di</strong>verse civiltà<br />
con la parola semplice del<br />
Vangelo;<br />
− una Chiesa che parla più<br />
con i fatti che con le parole;<br />
che non <strong>di</strong>ce se non parole<br />
che partano dai fatti e si<br />
appoggino ai fatti;<br />
− una Chiesa attenta ai segni della presenza<br />
dello Spirito nei nostri tempi, ovunque si<br />
manifestino;<br />
− una Chiesa consapevole del cammino arduo<br />
e <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong> molta gente oggi, delle sofferenze<br />
quasi insopportabili <strong>di</strong> tanta parte dell'umanità,<br />
sinceramente partecipe delle pene <strong>di</strong> tutti e<br />
desiderosa <strong>di</strong> consolare;<br />
− una Chiesa che porta la parola liberatrice<br />
e incoraggiante del Vangelo a coloro che sono<br />
gravati da gravi fardelli;<br />
− una Chiesa capace <strong>di</strong> scoprire i nuovi poveri<br />
e non troppo preoccupata <strong>di</strong> sbagliare nello<br />
sforzo <strong>di</strong> aiutare in maniera creativa;<br />
− una Chiesa che non privilegia nessuna<br />
categoria, né antica né nuova, che accoglie<br />
ugualmente giovani e anziani, che educa e forma<br />
tutti i suoi figli alla fede e alla carità e desidera<br />
valorizzare tutti i servizi e ministeri nella unità<br />
della comunione;<br />
− una Chiesa umile <strong>di</strong> cuore, unita e compatta<br />
nella sua <strong>di</strong>sciplina, in cui Dio solo ha il primato;<br />
− una Chiesa che opera un paziente<br />
<strong>di</strong>scernimento valutando con oggettività e<br />
realismo il suo rapporto con il mondo, con la<br />
società <strong>di</strong> oggi; che spinge alla partecipazione<br />
attiva e alla presenza responsabile, con rispetto<br />
e deferenza verso le istituzioni, ma che ricorda<br />
bene la parola <strong>di</strong> Pietro: “E' meglio obbe<strong>di</strong>re a<br />
Dio che agli uomini“.<br />
E' un sogno <strong>di</strong> trent'anni fa che attende ogni giorno<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare vivo e attuale. Con gli insegnamenti<br />
del Car<strong>di</strong>nale Martini e, in genere, <strong>di</strong> tutto<br />
l'episcopato la Chiesa getta abbondantemente<br />
nel terreno della società il seme della speranza e<br />
dell'amore fiduciosa nell'assistenza dello Spirito<br />
e negli uomini <strong>di</strong> buona volontà.<br />
don Valentino
È stata pubblicata nel sito della <strong>di</strong>ocesi la<br />
“Relazione della Segreteria del Sinodo sulle schede<br />
per la consultazione <strong>di</strong>ocesana” che analizza<br />
nel dettaglio le risposte pervenute sia dai gruppi<br />
che dai singoli in<strong>di</strong>vidui. Non ci soffermiamo<br />
sui numeri (le schede in<strong>di</strong>viduali pervenute sono<br />
state 4380, quelle dei gruppi 497) in quanto si<br />
può ritenere che chi ha risposto abbia a cuore<br />
lo stato della propria Chiesa locale, cioè le<br />
risposte sono comunque qualificate. Più avanti<br />
vengono riportate le osservazioni conclusive<br />
della segreteria. Prima però <strong>di</strong>amo una rapida<br />
scorsa alle risposte soffermandoci su quelle dove<br />
la percentuale dei consensi in<strong>di</strong>viduali supera il<br />
50%, dati estratti dai “Tabulati riepilogativi circa<br />
le schede per la consultazione in<strong>di</strong>viduale”.<br />
Sono sette (su nove) le schede dove si registra<br />
almeno una domanda col consenso detto, e,<br />
or<strong>di</strong>nate in percentuali decrescenti, precisamente:<br />
Scheda N. 4 “Annuncio, liturgia e carità nelle<br />
unità pastorali”, quesito N. 3:<br />
A ciascuna parrocchia deve essere garantita<br />
l’Eucaristia festiva: Molto d’accordo 85,81%.<br />
Scheda N. 7 “Pastorale giovanile e oratorio nelle<br />
unità pastorali”, quesiti N. 1 e N. 3:<br />
Anche nella prospettiva delle unità pastorali è<br />
bene che ogni parrocchia<br />
mantenga e faccia ccia<br />
funzionare il proprio prio<br />
oratorio: Molto d’accordo rdo<br />
75,73%.<br />
Nell’unità pastorale ci<br />
deve essere sempre pre<br />
Sinodo Diocesano<br />
La consultazione <strong>di</strong>ocesana sulle unità pastorali<br />
un sacerdote che “presiede” la pastorale<br />
giovanile: Molto d’accordo 66,37%.<br />
Scheda N. 5 “Organismi <strong>di</strong> comunione e unità<br />
pastorali”, quesito N. 1:<br />
La cosa più importante per le unità pastorali<br />
e gli organismi <strong>di</strong> comunione è la capacità <strong>di</strong><br />
progettare insieme: Molto d’accordo 64,42%.<br />
Scheda N. 3 “Fisionomia delle Unità pastorali”,<br />
quesito N. 4:<br />
Devono essere precisati con chiarezza i compiti<br />
e l’autorità del “presbitero coor<strong>di</strong>natore”: Molto<br />
d’accordo 60,83%<br />
Scheda N. 2 “Unità pastorali e segni dei<br />
tempi”, quesito N. 3:<br />
La <strong>di</strong>minuzione del clero e la nascita <strong>di</strong> nuovi<br />
ministeri chiedono <strong>di</strong> fare più spazio alla<br />
corresponsabilità dei laici: Molto d’accordo<br />
55,6%<br />
Scheda N. 9 “Comunicazione e cultura nelle<br />
unità pastorali”, quesito N. 1:<br />
Anche nelle unità pastorali ogni parrocchia deve<br />
mantenere il suo giornale della comunità (bollettino<br />
parrocchiale): Molto d’accordo 55,33%.<br />
Scheda N. 6 “I ministeri nelle unità pastorali”,<br />
quesito N. 3:<br />
Il “gruppo ministeriale stabile” deve essere<br />
costituito da persone preparate che appartengono<br />
alle vvarie<br />
vocazioni (ministri<br />
or<strong>di</strong>nati , persone<br />
consacrate, una coppia<br />
<strong>di</strong> sposi, laici impegnati<br />
nel sociale, ecc.) e che,<br />
avendo anche tempo,<br />
sono <strong>di</strong>sponibili ad<br />
eesercitare<br />
un servizio<br />
nnella<br />
comunità: Molto<br />
dd’accordo<br />
53,47%.<br />
CCome<br />
si vede la<br />
mmaggioranza<br />
delle<br />
ri risposte è incentrata sugli<br />
aaspetti<br />
operativi dell’Unità<br />
Pa Pastorale (celebrazioni<br />
litu liturgiche, oratori,<br />
pro progettazione comunitaria,<br />
de definizione chiara dei<br />
com compiti del sacerdote<br />
res responsabile, incremento<br />
del della partecipazione dei<br />
laic laici, bollettino parrocchiale,<br />
com composizione del gruppo<br />
mini ministeriale stabile), manca<br />
invec<br />
invece una maggioranza<br />
11<br />
Parrocchia
Parrocchia<br />
12<br />
significativa sulle domande sia della scheda N 1<br />
(Missione Ecclesiale, Unità Pastorali e territorio),<br />
riguardanti la missione della Chiesa, sia della<br />
scheda N. 8 (Aggregazioni e Unità Pastorali),<br />
riguardanti le aggregazioni ecclesiali. Questo<br />
potrebbe significare che nel suo insieme vi è, in<br />
chi ha risposto ai quesiti, una certa perplessità<br />
sull’introduzione delle Unità Pastorali. Cioè<br />
l’Unità Pastorale facilita o no la missione della<br />
Chiesa sul territorio? Le Aggregazioni Ecclesiali<br />
devono o non devono essere coinvolte nel<br />
cammino dell’Unità Pastorale? Ve<strong>di</strong>amo allora<br />
le conclusioni della Segreteria del Sinodo:<br />
Chi ha partecipato alla consultazione, nella<br />
stragrande maggioranza, ha lavorato con<br />
serietà e impegno, mostrando passione per<br />
la Chiesa e per la sua missione, attenzione<br />
consapevole alle <strong>di</strong>fficoltà del momento, ma<br />
anche desiderio e volontà <strong>di</strong> andare incontro<br />
agli uomini <strong>di</strong> oggi per annunciare il dono<br />
della fede. È un buon segnale soprattutto<br />
se si considera che i gruppi sono formati<br />
prevalentemente da laici.<br />
C’è la consapevolezza che l’evangelizzazione<br />
richiede oggi forme e vie nuove. Vi è pure la<br />
<strong>di</strong>sponibilità a pensare e ad accogliere il nuovo<br />
modo <strong>di</strong> porsi della nostra Chiesa sul territorio<br />
con la forma delle Unità Pastorali. Si chiede però<br />
gradualità e accompagnamento, perché si possa<br />
veramente maturare una nuova mentalità.<br />
I laici offrono la loro <strong>di</strong>sponibilità e chiedono<br />
fiducia, coinvolgimento corresponsabile, ma<br />
anche formazione adeguata e permanente sia<br />
in vista del servizio ecclesiale sia anche per una<br />
presenza p ppresenza<br />
significativa g negli g ambienti <strong>di</strong> vita.<br />
È stata manifestata da più parti<br />
una certa <strong>di</strong>fficoltà a comprendere il linguaggio<br />
delle schede. Forse anche per questo in alcuni<br />
casi si è potuto cogliere una non adeguata<br />
comprensione delle questioni in oggetto, con la<br />
conseguenza <strong>di</strong> risposte non del tutto pertinenti<br />
e coerenti.<br />
Pur rimanendo il rammarico <strong>di</strong> non conoscere il<br />
pensiero <strong>di</strong> chi non ha partecipato, l’impressione<br />
è che per le comunità e le persone coinvolte si<br />
sia trattato <strong>di</strong> un bel momento <strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong><br />
esperienza ecclesiale.<br />
Nazzareno<br />
SINODO DIOCESANO<br />
I membri dell’assemblea<br />
sinodale sono 390<br />
Apertura:<br />
sabato 1 <strong>di</strong>cembre in Cattedrale:<br />
ore 9.00 professione <strong>di</strong> fede e<br />
giuramento dei Sinodali<br />
Lavori:<br />
sabato 1 e domenica 2;<br />
sabato 8 e domenica 9<br />
Chiusura:<br />
domenica 9 in cattedrale: ore 18.30<br />
S. Messa e apertura dell’anno della fede
Ogni anno la nostra Comunità Parrocchiale<br />
de<strong>di</strong>ca tre giorni alla preghiera per tutti i morti<br />
e coglie l'occasione per me<strong>di</strong>tare sul dono della<br />
vita terrena in cui già si colgono i riflessi della<br />
vita eterna e per affidare a Dio quanti ci hanno<br />
preceduto nell'al <strong>di</strong> là e che ci aspettano.<br />
E' una tra<strong>di</strong>zione molto <strong>di</strong>ffusa sul territorio<br />
bresciano e che risale a tempi lontani ricchi <strong>di</strong><br />
fede, <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> e <strong>di</strong> sentimenti.<br />
San Paolo, scrivendo ai primi cristiani della città<br />
<strong>di</strong> Filippi, afferma:<br />
“Fratelli, la nostra patria è nei cieli dove il Cristo<br />
trasfigurerà il nostro corpo per conformarlo al suo<br />
corpo glorioso“.<br />
Facendo tesoro delle parole scritte dall'Apostolo<br />
delle Genti su ispirazione dello Spirito Santo, la<br />
fede ci suggerisce pensieri aperti alla speranza e<br />
ci aiuta a contemplare ciò che sta al <strong>di</strong> là delle<br />
particolari con<strong>di</strong>zioni della nostra esistenza<br />
terrena.<br />
Anche S. Giovanni l' Evangelista nella sua<br />
prima lettera afferma: “Noi fin d'ora siamo figli<br />
<strong>di</strong> Dio, ma ciò che saremo non è ancora stato<br />
rivelato. Sappiamo però che quando Egli si sarà<br />
manifestato, noi saremo simili a Lui, perché lo<br />
vedremo così come Egli è!“<br />
I Sacri Tridui<br />
I Sacri Tridui <strong>di</strong> preghiera per i defunti 3-5 febbraio 2013<br />
La vita terrena conoscerà l'esperienza della<br />
morte; ma il cristiano, sorretto dalla Parola<br />
<strong>di</strong> Dio e dall'insegnamento sapienziale della<br />
Chiesa, non considera la morte come una fine<br />
e una caduta nel nulla. Vede la morte come un<br />
misterioso passaggio da un modo <strong>di</strong> esistere,<br />
caratterizzato dai limiti che sono propri nella<br />
natura umana, a un altro modo <strong>di</strong> esistere nel<br />
quale saremo illuminati dalla luce <strong>di</strong> Cristo<br />
risorto. Ecco ciò che avverrà: passeremo, non<br />
senza sofferenza, dal tempo e dallo spazio,<br />
all'eterno e all'infinito; da una vita mortale a<br />
una vita eterna che tutti sperano beata.<br />
I due Apostoli nella loro lettera lasciano intuire<br />
quel che saranno il nostro futuro e il nostro<br />
destino: la “risurrezione“, frutto del piano <strong>di</strong><br />
salvezza che Dio ha realizzato in Cristo, morto e<br />
risorto, e che troverà la sua totale realizzazione<br />
alla fine dei tempi. Oggi non abbiamo una grande<br />
confidenza con queste verità che la Chiesa ha<br />
sempre annunciato. Gli antichi maestri dello<br />
spirito affermavano che pensare con una certa<br />
frequenza alla morte e alla vita eterna è segno <strong>di</strong><br />
saggezza. Il pensiero della morte getta una luce<br />
singolare su tutta la nostra vita!<br />
don Valentino<br />
Credo la comunione dei santi<br />
Che cosa significa l'espressione comunione dei<br />
santi?<br />
Tale espressione in<strong>di</strong>ca anzitutto la comune<br />
partecipazione <strong>di</strong> tutti i membri della Chiesa alle<br />
cose sante: la fede, i Sacramenti, in particolare<br />
l'Eucaristia, i carismi e gli altri doni spirituali.<br />
Alla ra<strong>di</strong>ce della comunione cè la carità che<br />
«non cerca il proprio interesse» (1Cor 13.5), ma<br />
spinge il fedele «a mettere tutto in comune» (At<br />
4,32), anche i propri beni materiali a servizio<br />
dei più poveri.<br />
Tale espressione designa anche la comunione tra<br />
le persone sante, e cioè tra quanti per la grazia<br />
sono uniti a Cristo morto e risorto.<br />
Alcuni sono pellegrini sulla terra: altri, passati da<br />
questa vita, stanno purificandosi, aiutati anche<br />
dalle nostre preghiere; altri, infine, godono già<br />
della gloria <strong>di</strong> Dio e intercedono per noi. Tutti<br />
insieme formano in Cristo una sola famiglia, la<br />
Chiesa, a lode e gloria della Trinità.<br />
In virtù della comunione dei santi, i fedeli ancora<br />
pellegrini sulla terra possono aiutare le anime<br />
del purgatorio offrendo per loro preghiere <strong>di</strong><br />
suffragio, in particolare il Sacrificio eucaristico,<br />
ma anche elemosine, indulgenze e opere <strong>di</strong><br />
penitenza. (Catechismo della Chiesa Cattolica:<br />
compen<strong>di</strong>o n.194-195-211)<br />
13<br />
Parrocchia
Parrocchia<br />
14 4<br />
Festa degli anniversari 2012<br />
5° Anno<br />
Donna Gianbattista e Piva Giovanna<br />
Gentile Francesco e Pizzoferrato Giuseppina<br />
Sturaro Umberto e Cerioli Monica<br />
15° Anno<br />
Barbera Roberto e Parzani Luisa<br />
Belottt Tiziano e Lancini Carla<br />
Caldera Luca e Patti Daniela<br />
Dallagrassa Mauro e Vairani Milena<br />
Fabbricatore Vincenzo e Sola Francesca<br />
Mandelli Paolo e Azzolini Arianna<br />
Mena Giacomo e Belotti Ivana<br />
Stablum Alessandro e Vezzoli Simonetta<br />
25° Anno<br />
Bosio Mauro e Gatti Grazia<br />
Brescianini Fabrizio e Alghisi Marialuisa<br />
Corsini Guglielmo e Uberti Elisabetta<br />
Gaballo Michele e Calò Abbondanza<br />
Gotti Marino e Bertoli Giulia<br />
Gotti Tiziano e Frugoni Anna<br />
Pegoraro Clau<strong>di</strong>o e Marchetti Elena<br />
Piva Gianluigi e Zanetti Barbara<br />
Portesi Maurizio e Buranello Rosa<br />
Vezzoli Angelo e Simoni Adelaide<br />
Zini Amedeo e Marini Viviana<br />
40° Anno<br />
Bonassi Giovanni Oscar e Gazzoli Maria<br />
Buffoli Gianfranco e Piva Rosa<br />
Corsini Fausto e Bellini Adriana<br />
Della Vedova Giuseppe e Meschini Annamaria<br />
Gavezzoli Bruno e Citta<strong>di</strong>ni Cesarina<br />
Piacentini Carlo e Bè Renata<br />
Travaglianti Vincenzo e Roncaioli Vittoria<br />
Vezzoli Danilo e Martinelli Ornella<br />
Zani Italo e Lazzaroni Maria Eugenia<br />
Zanotti Giuseppe e Bonfa<strong>di</strong>ni Liliana<br />
Zanotti Pierino e Cadei Paolina<br />
50° Anno<br />
Baroni Valentino e Ravelli Mariateresa<br />
Borghetti Angelo e Pagani Erminia<br />
Buffoli Rino e Pescini Bruna<br />
Caceffo Giuseppe e Quarantini Daria<br />
Capoferri Clemente e Foresti Letizia<br />
Carrara Francesco e Bonassi Elsa<br />
Costa Rinaldo e Conter Laura<br />
Marchioni Attilio e Salvetti Natalina<br />
Marini Giacomo e Costa Maria<br />
Massetti Mario e Piantoni Elda<br />
Messali Francesco e Bertoli Bice<br />
Ricca Giacomo e Veschetti Carla<br />
Rubagotti Fausto e Zanetti Felicita<br />
Ruggeri Pietro e Gallerini Mariarosa<br />
Vezzoli Rinaldo e Bertoletti Rina<br />
Viola Piero e Bellani Iride<br />
Zambelli Luciano e Barbieri Giulia<br />
Zampieri Renato e Rossi Marisa<br />
Don Valentino ha festeggiato il 50° <strong>di</strong> Sacerdozio
62° Anno<br />
Gandossi Bruno e Rossini Giacomina<br />
Ra<strong>di</strong>ci Lionello e Zampati Elisa<br />
65° Anno<br />
Prencipe Matteo e Beretta Giuseppina<br />
66° Anno<br />
Molari Giovanni e Gozzini Maddalena<br />
Coppie che volentieri si sono aggiunte<br />
1° Anno<br />
Rossi Valerio e Lisci<strong>di</strong>ni Letizia<br />
10° Anno<br />
Ronchi Roberto e Vezzoli Paola<br />
Terzo Emanuele e Lisci<strong>di</strong>ni Ilaria<br />
12° Anno<br />
Bergomi Riccardo e Contessi Paola<br />
20° Anno<br />
Faustinelli Pierangelo e Minelli Milena<br />
Furli Mauro e Lazzaroni Milena<br />
Ricca Luca e Manenti Bruna<br />
Verzeletti Franco e Delai<strong>di</strong>ni Carla<br />
Volpato Flavio e Tonelli Giovanna<br />
30° Anno<br />
Andreoletti Mauro e Ramera Katia<br />
Pietroboni Augusto e Turra Giovanna<br />
35° Anno<br />
Archetti Guglielmo e Gandossi Luciana<br />
Lovatt Renato e Zampati Marilena<br />
Rossi Danilo e Bosetti Caterina<br />
Venturi Giovanni e Brignoli Valeria<br />
43° Anno<br />
Santus Cesare e Zangran<strong>di</strong> Annamaria<br />
45° Anno<br />
Bombar<strong>di</strong>eri Luigi e Maifre<strong>di</strong> Silvia<br />
Fremon<strong>di</strong> Albino e Torri Angela<br />
Domenica 14 ottobre<br />
47° Anno<br />
Uberti Giovanni e Bonfa<strong>di</strong>ni Agnese<br />
49° Anno<br />
Uberti Angelo e Bonfa<strong>di</strong>ni Pierina<br />
52° Anno<br />
Bazzurini Giuseppe e Costa Giovanna<br />
Piceni Attilio e Bonfa<strong>di</strong>ni Catterina<br />
53° Anno<br />
Bosetti Eugenio e Imberti Pierina<br />
55° Anno<br />
Scaratti Camillo e Baronchelli Maria<br />
Taglietti Antonio e Romano Laura<br />
56° Anno<br />
Marini Antonio e Facchetti Adele<br />
57° Anno<br />
Furli Giuseppe e Nembrini Angiolina<br />
58° Anno<br />
Damioli Giacomo e Rambal<strong>di</strong>ni Domenica<br />
Rizzini Pasquale e Begni Rosa<br />
15<br />
Parrocchia
Parrocchia<br />
16 6<br />
Sono uno dei quattro sacerdoti rovatesi or<strong>di</strong>nati<br />
nel 1964 e quin<strong>di</strong> tra i più anziani preti<br />
superstiti <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>, e in questo senso voglio<br />
ricordare le recenti feste <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> all'inizio <strong>di</strong><br />
novembre. Il cuore è stato l'or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> don<br />
Maurizio Zaninelli (sabato 3 novembre) oggi il<br />
più giovane prete Rovatese che collaborerà col<br />
suo vescovo mons. Ivo e quin<strong>di</strong> oltre oceano il<br />
nome <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> sarà reso presente attraverso la<br />
"merce" rarissima che lui vi porterà: un cuore<br />
giovane, carico <strong>di</strong> amore <strong>di</strong> Dio e del prossimo.<br />
Oggi anche qui da noi non c'è alcuna altra<br />
speranza: lo ha detto il Papa a qualche<br />
centinaio <strong>di</strong> vescovi e specialisti introducendo il<br />
mese del Sinodo: inoltre è sempre più evidente<br />
qui da noi dove chi comanda non parla che <strong>di</strong><br />
spread, primarie, ruberie e turbate come ridurre<br />
il falso in bilancio, gli insulti e la <strong>di</strong>ffamazione a<br />
birbonate da adolescenti, ignari al fatto che la<br />
gente è sempre più attonita e smarrita.<br />
A <strong>Rovato</strong> abbiamo visto un giovane che ha preso<br />
sul serio Gesù il quale ci ha assicurati che nessun<br />
progresso abolirà ogni povertà ed anche i poveri<br />
saranno sempre cura della Comunità cristiana<br />
e quin<strong>di</strong> giustamente sempre in ronda attorno a<br />
canoniche, Caritas, Oratori, case <strong>di</strong> credenti...<br />
Però mi chiedo se queste realtà si accorgeranno<br />
che Gesù è passato <strong>di</strong> lì 10 minuti fà dopo aver<br />
Festa San Carlo<br />
magari parlato in malo modo a uno <strong>di</strong> questi<br />
"seccatori abbonati"?! Attorno a riflessioni<br />
simili ho visto l'or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> don Maurizio,<br />
accompagnato all'altare da una folla <strong>di</strong> giovani<br />
della Operazione Mato Grosso. Erano tanti e<br />
come <strong>di</strong> consueto hanno tenuto insieme la festa<br />
in Chiesa e l'impegno per i poveri, impegnati nei<br />
nostri paesi a raccogliere rifiuti da trasformare<br />
in pane, libri, me<strong>di</strong>cine, <strong>di</strong>gnità per la gente<br />
dell'America Latina. Alcuni sono venuti anche<br />
a casa mia per ripulire il solaio: li ho ammirati<br />
per la loro gioiosa e serena conversazione e<br />
prestazione. Sono passato più volte sugli spalti<br />
per vederli al lavoro seppur da lontano: tutti attivi<br />
e attenti al ricupero <strong>di</strong> oggetti e <strong>di</strong> persone. Infatti<br />
col loro entusiasmo e ideali essi ricuperano anche<br />
tanti coetanei che si lasciavano vivere, assenti da<br />
ogni impegno e intenti a smanettare il telefonino<br />
o la "tavoletta" che gli porta <strong>di</strong> tutto sotto gli occhi<br />
e forse niente nel cuore... Sono un po' <strong>di</strong>messi<br />
nei vestiti (anche la moda vende i suoi stracci a<br />
prezzi da milionari) ma come persone sono tra<br />
il meglio oggi in circolazione. Sono passato in<br />
chiesa, li ho sentiti cantare e mi commossi fino<br />
alle lacrime: sei vecchio! mi <strong>di</strong>ranno quanti non<br />
si commuovono mai/più/ per niente... Io invece<br />
pensavo che questi giovani ci offrono quella<br />
prospettiva <strong>di</strong> speranza che molti sperano ancora
(invano?) dai più che mille strapagati e straviziati<br />
onorevoli.<br />
La festa <strong>di</strong> S. Carlo ero impegnato nella mia<br />
piccola parrocchia, e alcuni bambini <strong>di</strong> S.<br />
Anna mi hanno mostrato il premio ricevuto dal<br />
Comune, ottimi e fondamentali libri per lo stu<strong>di</strong>o:<br />
bravi ragazzi e saggi gli amministratori! Ho<br />
partecipato alla messa serale: pochi i sacerdoti<br />
originari <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> (tutti impegnati in operazioni<br />
pastorali essenziali?!), ma c'erano mons. Ivo.<br />
don Maurizio e il Prevosto assieme alla gente <strong>di</strong><br />
<strong>Rovato</strong>. La bellissima celebrazione mi ha convinto<br />
ancor più che noi preti dobbiamo stare col popolo<br />
e da 50 anni ce lo ha ricordato il Concilio perché<br />
è il suo popolo!<br />
Chi più si cura del popolo e delle sue tribolazioni? I<br />
tecnici del Governo si basano su tabelle elaborate<br />
dai computer, macchine razionali, ma che non<br />
capiscono un accidente dell'uomo! Bisogna dare<br />
delle gomitate a chi si fida troppo o solo <strong>di</strong> tali<br />
macchine e non si accorgono delle ingiustizie<br />
e soperchierie che combinano. Lo può e deve<br />
fare chi ha un briciolo <strong>di</strong> sapienza evangelica<br />
e crede almeno alle Beatitu<strong>di</strong>ni ed alle Opere<br />
<strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a. Spero che a Brescia il Sinodo<br />
imminente non produca un altro libro da leggere<br />
e conservare in biblioteca, ma che il vescovo parli<br />
col cuore in mano a tutti i Bresciani: Cari amici,<br />
coraggio! Dobbiamo riposizionarci un po' tutti,<br />
qualche passo avanti e più svelto, alcuni sempre<br />
sulla scena si tirino un po' in parte, contenti tutti<br />
<strong>di</strong> lavorare col (non solo per) questo popolo<br />
<strong>di</strong> Brescia e con quanti altri vivono assieme<br />
a noi perché Dio li ama tutti e ha già salvati<br />
tramite Gesù Cristo! Ed ora ognuno faccia<br />
bene la sua parte! Stop. Anche senza l'8 per<br />
mille si sono costruite, conservate e riempite<br />
le chiese: funzionavano orfanotrofi, ospedali,<br />
ricoveri, assistenza: si evangelizzavano i<br />
poveri e i deboli. Ora che abbiamo l'8 per<br />
mille rischiamo che i poveri ci abbandonino,<br />
dopo che lo hanno fatto la cultura, i lavoratori,<br />
le donne e chi ha visto infranta la propria<br />
famiglia...<br />
I Vescovi Italiani mi hanno detto <strong>di</strong> fare ogni<br />
sforzo per <strong>di</strong>ssuadere da unioni prima del<br />
matrimonio: sono andato in alcune banche<br />
<strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> e mi hanno detto che per il mutuo<br />
bisogna <strong>di</strong>mostrale <strong>di</strong> avere i sol<strong>di</strong> (quin<strong>di</strong> che<br />
non se ne ha bisogno!) e che lo Stato concede<br />
agevolazioni solo a coppie che vivono nella<br />
stessa casa, altrimenti ci paghi sopra anche<br />
l'IMU come seconda casa. Eccellenze, dateci<br />
qualche ulteriore precisazioni! Alla mia età i<br />
giochi sono fatti, la testa bene o male funziona<br />
così, però il mio cuore è affascinato dai giovani<br />
generosi, dai preti leali e da chiunque lavora per<br />
la giustizia e pare che qualcosa <strong>di</strong> simile l'abbia<br />
detto anche Gesù nelle Beatitu<strong>di</strong>ni.<br />
Auguro che Gesù nasca a anche a <strong>Rovato</strong> nel<br />
cuore <strong>di</strong> tutti, vecchi e giovani.<br />
don Gianni Donni<br />
Nella festa <strong>di</strong> S.Carlo l’Amministrazione comunale ha assegnato l’attestato <strong>di</strong> benemerenza del "Leone d’Oro" anno 2012:<br />
- al Sig. Vezzoli Rinaldo, presidente dell’AIDO rovatese con la seguente motivazione<br />
- al gruppo semplicemente genitori, ritirato dal responsabile Giovanni Baroni<br />
- alla memoria <strong>di</strong> Gerolamo Calca, ritirato dal nipote Beppe Bonetti<br />
17<br />
Parrocchia
<strong>Oratorio</strong><br />
18<br />
Emergenza : oggi è una parola molto usata.<br />
Sembra che il nostro tempo abbia continue spie<br />
<strong>di</strong> riserva, lampeggianti, allarmi in funzione.<br />
Non c’è ambito, realtà, vissuto che non senta<br />
la necessità <strong>di</strong> essere riformato, rinvigorito.<br />
L’educazione poi sembra questione <strong>di</strong> altri<br />
tempi. Gioventù che non ha nessun rispetto,<br />
adulti incoerenti, una chiesa che non sa<br />
imporsi e chi più ne ha più ne metta.<br />
Che fare ? il suggerimento viene dal Signore<br />
Gesù. Quando veniva interrogato su alcune<br />
questioni rispondeva: In principio Dio …<br />
Quando, all’età <strong>di</strong> 12 anni viene ritrovato<br />
nel tempio, sua madre e suo padre lo trovano<br />
mentre domanda ai dottori del tempi. Nei<br />
momenti <strong>di</strong> crisi dobbiamo ritornare all’origine,<br />
alle nostre origini: scendere nel profondo del<br />
nostro cuore per incontrare il Signore, il nostro<br />
creatore.<br />
In un tempo in cui l’emergenza educativa<br />
colpisce dalle nostre famigli ai vari livelli<br />
dell’istituzioni scolastiche, religiose, sportive,<br />
sociali della nostra vita ecco forte la necessità <strong>di</strong><br />
ridare spessore alla testimonianza. Già il papa<br />
Paolo VI in<strong>di</strong>cava l’urgenza del nostro tempo <strong>di</strong><br />
avere più che maestri dei testimoni. Testimoni <strong>di</strong><br />
vita che nella coerenza e nel vissuto raccontano,<br />
incarnano gli aspetti della vita dei figli <strong>di</strong> Dio.<br />
Nella scelta pastorale dei Vescovi italiani,<br />
Educare alla vita buona del Vangelo, al numero<br />
29 si legge:<br />
“Ogni adulto è chiamato a prendersi cura delle<br />
nuove generazioni, e <strong>di</strong>venta educatore quando<br />
ne assume i compiti relativi con la dovuta<br />
preparazione e con senso <strong>di</strong> responsabilità.<br />
L’educatore è un testimone della verità, della<br />
bellezza e del bene, cosciente che la propria<br />
umanità è insieme ricchezza e limite. Ciò lo<br />
rende umile e in continua ricerca. Educa chi è<br />
capace <strong>di</strong> dare ragione della speranza che lo<br />
anima ed è sospinto dal desiderio <strong>di</strong> trasmetterla.<br />
La passione educativa è una vocazione, che si<br />
manifesta come un’arte sapienziale acquisita nel<br />
tempo attraverso un’esperienza maturata alla<br />
scuola <strong>di</strong> altri maestri. Nessun testo e nessuna<br />
teoria, per quanto illuminanti, potranno sostituire<br />
l’appren<strong>di</strong>stato sul campo.<br />
L’educatore compie il suo mandato anzitutto<br />
attraverso l’autorevolezza della sua persona.<br />
Essa rende efficace l’esercizio dell’autorità;<br />
è frutto <strong>di</strong> esperienza e <strong>di</strong> competenza, ma si<br />
acquista soprattutto con la coerenza della vita e<br />
Emergenza educativa<br />
con il coinvolgimento personale. Educare è un<br />
lavoro complesso e delicato, che non può essere<br />
improvvisato o affidato solo alla buona volontà.<br />
Il senso <strong>di</strong> responsabilità si esplica nella serietà<br />
con cui si svolge il proprio servizio. Senza regole<br />
<strong>di</strong> comportamento, fatte valere giorno per giorno<br />
anche nelle piccole cose, e senza educazione<br />
della libertà non si forma la coscienza, non si<br />
allena ad affrontare le prove della vita, non si<br />
irrobustisce il carattere.<br />
Infine, l’educatore si impegna a servire nella<br />
gratuità, ricordando che «Dio ama chi dona con<br />
gioia» (2Cor 9,7). Nessuno è padrone <strong>di</strong> ciò che<br />
ha ricevuto, ma ne è custode e amministratore,<br />
chiamato a e<strong>di</strong>ficare un mondo migliore,<br />
più umano e più ospitale. Ciò vale pure per i<br />
genitori, chiamati non soltanto a dare la vita, ma<br />
anche ad aiutare i figli a intraprendere la loro<br />
personale avventura. “<br />
Ecco l’adulto che si prende cura del più debole,<br />
lo accoglie, lo accompagna, lo in<strong>di</strong>rizza verso la<br />
vita piena del Vangelo. A volte ci accontentiamo<br />
<strong>di</strong> avere adempiuto al dovere perché abbiamo<br />
accompagnato i figli al catechismo, alla<br />
Messa, agli impegni e spesso ci priviamo come<br />
famiglie <strong>di</strong> vivere con loro un pezzo <strong>di</strong> strada,<br />
un’esperienza, un incontro. Siamo sempre sotto<br />
lo sguardo attento delle nuove generazioni che<br />
non desiderano autonomia ma con<strong>di</strong>visione, non<br />
solo opportunità ma vissuti comuni. Credo che<br />
oggi ci venga offerto, soprattutto a noi adulti , <strong>di</strong><br />
poter esserci, <strong>di</strong> scegliere <strong>di</strong> esserci nella vita <strong>di</strong><br />
fede, nella comunità cristiana come famiglie. Sta<br />
a noi approfittarne e coglierne le opportunità.<br />
“Dalla pianta <strong>di</strong> fico imparate la parabola:<br />
quando ormai il suo ramo <strong>di</strong>venta tenero e<br />
spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina.<br />
Così anche voi… <strong>di</strong>ce Gesù nel Vangelo <strong>di</strong> Marco.<br />
Ora ci viene data l’opportunità <strong>di</strong> leggere i segni<br />
dei tempi per cogliere la presenza del Signore<br />
Gesù e accoglierlo. L’iniziazione cristiana,<br />
l’<strong>Oratorio</strong>, la vita della comunità cristiana nella<br />
sua liturgia, preghiera e carità, il volontariato, il<br />
coinvolgimento nella scuola dei ragazzi, la vita<br />
sociale e lavorativa oggi sono ambiti forti per<br />
esserci e per esserci da cristiani maturi.<br />
All’emergenza educativa rispon<strong>di</strong>amo con scelte<br />
<strong>di</strong> fede coerenti e ra<strong>di</strong>cali.<br />
Buona strada nel Signore Gesù<br />
don Gigi
I fi gli interrogano<br />
Spesso consideriamo i nostri ragazzi<br />
(nella Chiesa e nella Società) come<br />
“oggetti” destinatari delle nostre<br />
attenzioni: oggetti <strong>di</strong> conoscenze<br />
da trasmettere (vasi da riempire??)<br />
<strong>di</strong> regole da esercitare (obbe<strong>di</strong>enti<br />
esecutori??) <strong>di</strong> “cose buone” da<br />
imparare… Questo significa che la<br />
relazione adulto-ragazzo è a senso<br />
unico. Ma i ragazzi non possono essere<br />
anche “soggetti” <strong>di</strong> relazioni, cioè<br />
capaci <strong>di</strong> “insegnare” a noi adulti dei<br />
valori gran<strong>di</strong> nella vita?<br />
Ammettiamo che esistono relazioni<br />
anche nell’altro senso, ragazzo-adulto?<br />
Nell’ultima riunione con i genitori del<br />
gruppo Betlemme abbiamo con<strong>di</strong>viso<br />
la riflessione sull’incontro <strong>di</strong> Gesù con<br />
Zaccheo (Lc 19,1-10) e nel lavoro in<br />
gruppo si è preso in considerazione<br />
la folla che impe<strong>di</strong>va a Zaccheo <strong>di</strong><br />
vedere Gesù (essendo piccolo <strong>di</strong> statura) e la<br />
pianta <strong>di</strong> sicomòro sulla quale Zaccheo salì per<br />
vedere Gesù e sotto la quale Gesù si ferma per<br />
chiamare Zaccheo. Nella con<strong>di</strong>visione ci si è<br />
chiesti: che cosa può essere per noi oggi “il<br />
sicomoro” cioè ciò che ci permette <strong>di</strong> incontrare<br />
Gesù Cristo?<br />
Tra le varie risposte ne è uscita una molto<br />
interessante: i nostri figli! Perché? Perché ci<br />
pongono domande serie sulla fede e sui valori<br />
della vita a cui spesso noi genitori non siamo in<br />
grado <strong>di</strong> rispondere.<br />
Dal confronto sono usciti questi atteggiamenti<br />
con<strong>di</strong>visi:<br />
Diciamo grazie ai figli per le domande che ci<br />
fanno<br />
Ascoltiamoli seriamente<br />
Rispon<strong>di</strong>amo seriamente e in tempo breve (se<br />
non si è capaci, si chiede tempo per informarsi<br />
da una persona competente)<br />
Rendere “sacro” il tavolo dove si mangia,<br />
abolendo la TV, la ra<strong>di</strong>o, giochi elettronici,<br />
cellulare… per guardarsi negli occhi e <strong>di</strong>alogare<br />
Le domande dei figli sono provvidenziali per i<br />
genitori; infatti li “costringono” a dare risposte<br />
pensate (e qualche volta mandano in crisi per<br />
la <strong>di</strong>fficoltà a rispondere in modo chiaro e<br />
adeguato), a scegliere una vita più coerente e a<br />
dare loro il buon esempio.<br />
Questo è un chiaro segno dei tempi, come <strong>di</strong>ce<br />
il Vangelo.<br />
Infatti nel contesto <strong>di</strong> crisi culturale in cui ci<br />
troviamo, nella mancanza <strong>di</strong> un pensiero forte e<br />
nella <strong>di</strong>pendenza dai mass me<strong>di</strong>a, nel <strong>di</strong>ffondersi<br />
<strong>di</strong> un stile <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>vidualista ed egoistico, i<br />
ragazzi riportano a vivere il <strong>di</strong>alogo autentico<br />
per equilibrare e valorizzare le<br />
autentiche relazioni interpersonali.<br />
Dobbiamo essere convinti che<br />
la persona umana, sia essa<br />
ragazzo, giovane, adulto o<br />
anziano, viene prima <strong>di</strong> tutte le<br />
altre cose, in assoluto.<br />
Il <strong>di</strong>alogo è lo strumento<br />
essenziale per conoscere le<br />
persone e per educare i ragazzi a<br />
raggiungere autonomia <strong>di</strong> pensiero<br />
e <strong>di</strong> azione. I genitori non possono<br />
essere in grado <strong>di</strong> controllare tutto ciò<br />
che i figli fanno, come si comportano<br />
fuori casa; ma se constatano che il figlio<br />
ha pensieri personali e positivi, <strong>di</strong>aloga<br />
con spontaneità, mantiene la parola data<br />
ed è fedele agli impegni assunti hanno una<br />
buona garanzia del senso <strong>di</strong> responsabilità<br />
e dell’apprezzamento della fiducia che riceve.<br />
Era da tanto tempo che non sentivo riflessioni <strong>di</strong><br />
questo genere. Riba<strong>di</strong>sco che il percorso chiesto<br />
ai genitori per l’Iniziazione Cristiana dei figli<br />
è finalizzato a questo: offrire opportunità per<br />
verificare la maturità nella fede, “aggiornare”<br />
la mentalità <strong>di</strong> fede ed essere in grado <strong>di</strong> aiutare<br />
i ragazzi a fare una scelta <strong>di</strong> vita cristiana, con<br />
motivazione adeguate alla loro età; dunque non<br />
definiamolo “obbligatorio” ma doveroso perché<br />
i figli interrogano e noi dobbiamo rispondere,<br />
nel modo più corretto e vero.<br />
Cari genitori ritengo che i ragazzi reclamino<br />
un <strong>di</strong>alogo educativo chiaro nell’impostazione,<br />
coerente nella quoti<strong>di</strong>anità, ma soprattutto che<br />
mostri loro la bellezza e la gioia <strong>di</strong> essere<br />
cristiani oggi. E questo è il compito <strong>di</strong> voi genitori<br />
e degli adulti che formano la comunità cristiana!<br />
Compito che non è delegabile a nessuno e per<br />
nessun motivo.<br />
don Gian Mario<br />
Fondazione Scuola Materna e Asilo Nido<br />
ROVATO CENTRO<br />
Sono S aperte r le pre iscrizioni per:<br />
• la Sezione Primavera (dai 2 a 3 anni)<br />
• la scuola dell infanzia (dai 3 a 6 anni)<br />
Per informazioni: Tel 030 7721107<br />
Via 4 Novembre, 5 - <strong>Rovato</strong><br />
19<br />
<strong>Oratorio</strong>
<strong>Oratorio</strong><br />
20 0<br />
“Oggi ci chiami a te con un ruolo che tu hai<br />
pensato per noi…<br />
Se tutti in scena si va, una gran festa sarà”.<br />
Sulle note <strong>di</strong> questo inno è ripartito il cammino<br />
<strong>di</strong> ACR per i nostri ragazzi.<br />
Il tema <strong>di</strong> quest’anno associativo ci invita a<br />
metterci alla ricerca <strong>di</strong> colui che rende bella<br />
la nostra vita, <strong>di</strong> colui che è l’amico fidato, <strong>di</strong><br />
colui che ci ama e arriva a donare la sua vita<br />
per noi. Attraverso l’ambientazione del teatro,<br />
ognuno <strong>di</strong> noi è chiamato ad esser protagonista<br />
all’interno del gruppo e all’interno delle realtà<br />
che vive ogni giorno...<br />
Tre sono quin<strong>di</strong> gli ambiti fondamentali <strong>di</strong><br />
questo nuovo anno insieme...<br />
Il primo è il partire da noi stessi: in<strong>di</strong>viduare i<br />
nostri limiti e le nostre paure ed affrontarle solo<br />
riconoscendo che le proprie doti, le potenzialità, i<br />
desideri più profon<strong>di</strong>, possono rendere originale<br />
la nostra vita.<br />
Il secondo è il lavoro <strong>di</strong> squadra: all’interno della<br />
nostra “compagnia teatrale” ci relazioniamo con<br />
gli altri e cerchiamo <strong>di</strong> comunicare che ognuno <strong>di</strong><br />
noi ha il suo posto e il suo ruolo è in<strong>di</strong>spensabile<br />
per realizzare l’obiettivo comune.<br />
In cerca d’autore<br />
L’ultimo è aprirsi alla comunità: lo scoprire la<br />
profonda bellezza dell’incontro con le persone e<br />
con Gesù ci mostra che l’incontro scaturisce dal<br />
sentirsi cercati, accompagnati ed amati e che noi<br />
siamo chiamati a testimoniare, quoti<strong>di</strong>anamente,<br />
questa bellezza.<br />
Con la FESTA del CIAO che si è svolta il 27<br />
ottobre, abbiamo dato il via “ufficiale” a<br />
questo cammino, salutando i vecchi amici ed<br />
accogliendo i nuovi arrivati.<br />
Da ora, nei vari gruppi, cercheremo <strong>di</strong><br />
sperimentare questa gioia dell’incontro con gli<br />
altri e con l’amore <strong>di</strong> Gesù.<br />
Il prossimo appuntamento che ci vedrà testimoni<br />
sarà la giornata dell’Adesione, che si svolgerà<br />
sabato 8 <strong>di</strong>cembre.<br />
Aderendo all’AC faremo sentire forte il nostro<br />
si a questo compito a cui siamo tutti chiamati...<br />
scegliere <strong>di</strong> “calarsi” nella parte, <strong>di</strong> mettersi in<br />
cammino con la comunità alla scoperta delle<br />
meraviglie infinite del messaggio d’amore <strong>di</strong><br />
Gesù e del Padre.<br />
“...coi nostri amici, Gesù, perché l’Autore sei<br />
Tu!”
Spe<strong>di</strong>zione al Polo Sud ... VdB 2012<br />
Eccoci qua pronti a raccontarvi le fantasmagoriche<br />
avventure che il branco della Luna Rossa ha<br />
vissuto quest'estate.<br />
Siamo partiti domenica 15 luglio alla volta <strong>di</strong><br />
Eno <strong>di</strong> Vobarno dopo aver partecipato alla<br />
Santa Messa celebrata dal nostro Baloo. Come<br />
ogni anno i genitori ci hanno aiutato a giungere<br />
alla meta e senza alcun problema per l'ora <strong>di</strong><br />
pranzo eravamo già arrivati e sistemati, pronti<br />
per vivere il nostro campo al meglio. Nel primo<br />
pomeriggio abbiamo fatto la conoscenza <strong>di</strong><br />
un personaggio un po' bizzarro, il capitano<br />
Shackleton che ci annuncia che siamo alla<br />
ricerca del capitano Scott e che non sarà facile<br />
ritornare a casa in breve tempo ...... NON E'<br />
DETTO CHE CI RITORNEREMO!!!!!!!!!!<br />
Per prima cosa per ripararsi dal freddo polare<br />
i nostri lupetti hanno costruito delle capanne<br />
e il giorno successivo il <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> bordo<br />
personale per annotare tutti i momenti salienti<br />
della spe<strong>di</strong>zione.<br />
Ogni giorno vivevamo una nuova avventura<br />
al polo sud senza <strong>di</strong>menticare che una parte<br />
della giornata era ambientata nella giungla<br />
con la battaglia dei cani rossi ... (parte del<br />
racconto tanto attesa ogni anno) e nel tardo<br />
pomeriggio ogni sestiglia si scontrava per<br />
vincere il torneo che dava la possibilità <strong>di</strong><br />
guidare la carovana il giorno successivo.<br />
Il mercoledì siamo usciti in passeggiata per<br />
scoprire i meravigliosi<br />
posti che ci stanno<br />
intorno, insomma una<br />
settimana all'insegna del<br />
<strong>di</strong>vertimento senza però<br />
<strong>di</strong>menticarci del Signore che<br />
ci ha sempre accompagnato<br />
con la preghiera e il tema<br />
della con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> quel<br />
pane spezzato che è Gesù.<br />
Sabato 21 dopo essere<br />
rientrati al campo base e<br />
terminata quin<strong>di</strong> la nostra<br />
spe<strong>di</strong>zione abbiamo fatto<br />
ritorno a casa.<br />
BAGHEERA<br />
CONCORSO PRESEPI<br />
Anche quest’anno per chi avesse piacere<br />
passeremo nelle case, durante le vacanze <strong>di</strong><br />
Natale per visitare i presepi, fare una foto<br />
e dare una bene<strong>di</strong>zione alle famiglie!!! Non<br />
servono super presepi da vedere, ma persone<br />
da incontrare e due minuti per pregare e<br />
parlare!<br />
Per iscriversi basterà ritirare il modulo in<br />
chiesa e riportarlo compilato in<strong>di</strong>cando in<br />
quali date è possibile incontrarvi.<br />
A presto… e Buon Natale<br />
Gruppo amici del presepio<br />
21<br />
<strong>Oratorio</strong>
Attualità<br />
22<br />
Generare la vita vince la crisi<br />
35ª Giornata Nazionale per la vita - 3 febbraio 2013<br />
«Al sopravvenire dell'attuale gravissima crisi<br />
economica, i clienti della nostra piccola azienda<br />
sono drasticamente <strong>di</strong>minuiti e quelli rimasti<br />
<strong>di</strong>lazionano sempre più i pagamenti.<br />
Ci sono giorni e notti nei quali viene da chiedersi<br />
come fare a non perdere la speranza».<br />
In molti, nell'ascoltare la drammatica<br />
testimonianza presentata da due coniugi al<br />
Papa in occasione del VII Incontro Mon<strong>di</strong>ale<br />
delle famiglie (Milano, 1-3 giugno 2012), non<br />
abbiamo faticato a riconoscervi la situazione <strong>di</strong><br />
tante persone conosciute e a noi care, provate<br />
dall'assenza <strong>di</strong> prospettive sicure <strong>di</strong> lavoro e dal<br />
persistere <strong>di</strong> un forte senso <strong>di</strong> incertezza.<br />
«In città la gente gira a testa bassa - confidavano<br />
ancora i due -; nessuno ha più fiducia <strong>di</strong> nessuno,<br />
manca la speranza».<br />
Non ne è forse segno la grave <strong>di</strong>fficoltà nel "fare<br />
famiglia", a causa <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> precarietà<br />
che influenzano la visione della vita e i rapporti<br />
interpersonali, suscitano inquietu<strong>di</strong>ne e portano<br />
a rimandare le scelte definitive e, quin<strong>di</strong>, la<br />
trasmissione della vita all'interno della coppia<br />
coniugale e della famiglia?<br />
La crisi del lavoro aggrava così la crisi della<br />
natalità e accresce il preoccupante squilibrio<br />
demografico che sta toccando il nostro Paese: il<br />
progressivo invecchiamento della popolazione<br />
priva la società dell'insostituibile patrimonio che<br />
i figli rappresentano, crea <strong>di</strong>fficoltà relative al<br />
mantenimento <strong>di</strong> attività lavorative e impren<strong>di</strong>toriali<br />
importanti per il territorio e paralizza il sorgere <strong>di</strong><br />
nuove iniziative.<br />
A fronte <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>fficile situazione, avvertiamo<br />
che non è ne giusto né sufficiente richiedere ulteriori<br />
sacrifici alle famiglie che, al contrario, necessitano<br />
<strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> sostegno, anche nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un<br />
deciso alleggerimento fiscale.<br />
Il momento che stiamo vivendo pone domande<br />
serie sullo stile <strong>di</strong> vita e sulla gerarchia <strong>di</strong> valori<br />
che emerge nella cultura <strong>di</strong>ffusa. Abbiamo bisogno<br />
<strong>di</strong> riconfermare il valore fondamentale della vita,<br />
<strong>di</strong> riscoprire e tutelare le primarie relazioni tra le<br />
persone, in particolare quelle familiari, che hanno<br />
nella <strong>di</strong>namica del dono il loro carattere peculiare<br />
e insostituibile per la crescita della persona e lo<br />
sviluppo della società: «Solo l'incontro con il "tu" e<br />
con il "noi" apre l'"io" a se stesso» (Benedetto XVI,<br />
Discorso alla 61" Assemblea Generale della CEI,<br />
27 maggio 2010).<br />
Quest'esperienza è alla ra<strong>di</strong>ce della vita e porta a<br />
"essere prossimo", a vivere la gratuità, a far festa<br />
insieme, educandosi a offrire qualcosa <strong>di</strong> noi stessi,<br />
il nostro tempo, la nostra compagnia e il nostro<br />
aiuto. Non per nulla San Giovanni può affermare<br />
che «noi sappiamo che siamo passati dalla morte<br />
alla vita, perché amiamo i fratelli» (1Gv 3,14).<br />
Troviamo traccia <strong>di</strong> tale amore vivificante sia<br />
nel contesto quoti<strong>di</strong>ano che nelle situazioni<br />
straor<strong>di</strong>narie <strong>di</strong> bisogno, come è accaduto anche in<br />
occasione del terremoto che ha colpito le regioni del<br />
Nord Italia. Accanto al <strong>di</strong>spiegamento <strong>di</strong> sostegni e<br />
soccorsi, ha riscosso stupore e gratitu<strong>di</strong>ne la grande<br />
generosità e il cuore degli italiani che hanno saputo<br />
farsi vicini a chi soffriva. Molte persone sono state<br />
capaci <strong>di</strong> dare se stesse testimoniando, in forme<br />
<strong>di</strong>verse, «un Dio che non troneggia a <strong>di</strong>stanza, ma<br />
entra nella nostra vita e nella nostra sofferenza»<br />
(Benedetto XVI, Discorso nel Teatro alla Scala <strong>di</strong><br />
Milano, 1 ° giugno 2012).<br />
In questa, come in tante altre circostanze, si<br />
riconferma il valore della persona e della vita<br />
umana, intangibile fin dal concepimento; il primato<br />
della persona, infatti, non è stato avvilito dalla<br />
crisi e dalla stretta economica. Al contrario, la<br />
fattiva solidarietà manifestata da tanti volontari ha<br />
mostrato una forza inimmaginabile.<br />
Tutto questo ci sprona a promuovere una cultura<br />
della vita accogliente e solidale. Al riguardo, ci<br />
sono rimaste nel cuore le puntuali in<strong>di</strong>cazioni con<br />
cui Benedetto XVI rispondeva alla coppia provata<br />
dalla crisi economica: «Le parole sono insufficienti...<br />
Che cosa possiamo fare noi? lo penso che forse<br />
gemellaggi tra città, tra famiglie, tra parrocchie<br />
potrebbero aiutare. Che realmente una famiglia<br />
assuma la responsabilità <strong>di</strong> aiutare un'altra<br />
famiglia» (Intervento alla Festa delle testimonianze<br />
al Parco <strong>di</strong> Bresso, 2 giugno 2012).<br />
La logica del dono è la strada sulla quale si<br />
innesta il desiderio <strong>di</strong> generare la vita, l'anelito a<br />
fare famiglia in una prospettiva feconda, capace<br />
<strong>di</strong> andare all'origine - in contrasto con tendenze<br />
fuorvianti e demagogiche - della verità dell'esistere,<br />
dell'amare e del generare. La <strong>di</strong>sponibilità a<br />
generare, ancora ben presente nella nostra cultura<br />
e nei giovani, è tutt'uno con la possibilità <strong>di</strong> crescita<br />
e <strong>di</strong> sviluppo: non si esce da questa fase critica<br />
generando meno figli o peggio ancora soffocando<br />
la vita con l'aborto, bensì facendo forza sulla verità<br />
della persona umana, sulla logica della gratuità e<br />
sul dono grande e unico del trasmettere la vita,<br />
proprio in un una situazione <strong>di</strong> crisi.<br />
Donare e generare la vita significa scegliere la via<br />
<strong>di</strong> un futuro sostenibile per un'Italia che si rinnova:<br />
è questa una scelta impegnativa ma possibile, che<br />
richiede alla politica una gerarchia <strong>di</strong> interventi e<br />
la decisione chiara <strong>di</strong> investire risorse sulla persona<br />
e sulla famiglia, credendo ancora che la vita vince,<br />
anche la crisi.<br />
Consiglio Permanente della CEI
Beati gli operatori <strong>di</strong> pace<br />
Arriva <strong>di</strong>rettamente dal Vangelo il tema che<br />
Benedetto XVI ha scelto per la 46a giornata<br />
mon<strong>di</strong>ale per la pace del 1° gennaio 2013. È<br />
quel beati gli operatori <strong>di</strong> pace settima e ultima<br />
beatitu<strong>di</strong>ne in<strong>di</strong>cante un agire, che ne “complesso<br />
contesto attuale intende incoraggiare tutti a sentirsi<br />
responsabili riguardo alla costruzione della<br />
pace”. E che nel contesto dell’anno della fede e<br />
del 50° anniversario dell’apertura del Concilio,<br />
detta con precisione per quale via la Chiesa e tutti<br />
i credenti sono chiamati a rispondere alle sfide<br />
della nuova evangelizzazione.<br />
Diffuso dalla sala stampa vaticana,il tema è<br />
stato accompagnato dal una nota del Pontificio<br />
Consiglio giustizia e pace, che inquadra le<br />
intenzioni del Pontefice e anticipa i contenuti<br />
del messaggio - che, come consuetu<strong>di</strong>ne, verrà<br />
pubblicato prima <strong>di</strong> Ntale. In particolare, sottolinea<br />
la nota, il testo del documento abbraccerà «la<br />
pienezza e molteplicità del concetto <strong>di</strong> pace, a<br />
partire dall'essere umano: pace interiore e pace<br />
esteriore, per poi porre in evidenza l'emergenza<br />
antropologica, la natura e incidenza del<br />
nichilismo e, a un tempo, i <strong>di</strong>ritti fondamentali, in<br />
primo luogo la libertà <strong>di</strong> coscienza, la libertà <strong>di</strong><br />
espressione, la libertà religiosa».<br />
Il testo offrirà quin<strong>di</strong> «una riflessione etica - prosegue<br />
la nota - su alcune misure che nel mondo si stanno<br />
adottando per contenere la crisi economica e<br />
finanziaria, l'emergenza educativa, la crisi delle<br />
istituzioni e della politica, che è anche - in molti<br />
Giornata mon<strong>di</strong>ale della pace<br />
casi - preoccupante crisi della democrazia».<br />
Ma, appunto, l'elemento forse <strong>di</strong> maggiore<br />
interesse è che «il messaggio guarderà anche<br />
al 50° anniversario del Concilio Vaticano II e<br />
dell'enciclica <strong>di</strong> papa Giovanni XXIII, Pacem in<br />
terris (pubblicata nell'aprile del 1963), secondo<br />
la quale il primato spetta sempre alla <strong>di</strong>gnità<br />
umana e alla sua libertà, per l’e<strong>di</strong>ficazione<br />
<strong>di</strong> una città al servizio <strong>di</strong> ogni uomo, senza<br />
<strong>di</strong>scriminazioni alcune e volta al bene comune<br />
sul quale si fonda la giustizia e la vera pace».<br />
Una suggestione forte, quella del Papa, tanto<br />
più se, appunto, inquadrata in quell'Anno<br />
della fede che, non a caso, Benedetto XVI ha<br />
voluto che si aprisse in un giorno significativo<br />
come l’11 ottobre, e all'interno del Sinodo sulla<br />
nuova evangelizzazione. Infatti «i documenti del<br />
Concilio - ha detto recentemente lo stesso papa<br />
Ratzinger - contengono una ricchezza enorme per<br />
la formazione delle nuove generazioni cristiane,<br />
per la formazione della nostra coscienza. Quin<strong>di</strong><br />
leggetelo, leggete il Catechismo della Chiesa<br />
cattolica e così riscoprite la bellezza <strong>di</strong> essere<br />
cristiani, <strong>di</strong> essere Chiesa <strong>di</strong> vivere il grande<br />
"noi" che Gesù ha formato intorno a sé, per<br />
evangelizzare il mondo: il "noi" della Chiesa, mai<br />
chiuso, ma sempre aperto e proteso all'annuncio<br />
del Vangelo a tutti». Quello destinato al prossimo<br />
1° gennaio sarà l'ottavo messaggio <strong>di</strong> Benedetto<br />
XVI per la celebrazione della Giornata mon<strong>di</strong>ale<br />
della pace.<br />
21.11.2012: nella festa della Madonna <strong>di</strong> S. Stefano viene ricordato il 50° anniversario <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> don<br />
Cosimo Taurisano che fu cappellano dell’ospedale <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> e parroco della Bargnana<br />
23<br />
Attualità
Attualità<br />
24<br />
Perchè avvalersi dell’ora <strong>di</strong> religione nella scuola<br />
La scuola si trova oggi ad affrontare una sfida<br />
molto complessa, che riguarda la sua stessa<br />
identità e i suoi obiettivi. Essa, infatti, ha il<br />
compito <strong>di</strong> trasmettere il patrimonio culturale<br />
elaborato nel passato, aiutare a leggere il<br />
presente, far acquisire le competenze per<br />
costruire il futuro, concorrere, me<strong>di</strong>ante lo<br />
stu<strong>di</strong>o e la formazione <strong>di</strong> una coscienza critica,<br />
alla formazione del citta<strong>di</strong>no e alla crescita del<br />
senso del bene comune.<br />
La forte domanda <strong>di</strong> conoscenze e <strong>di</strong> capacità<br />
professionali e i rapi<strong>di</strong> cambiamenti economici<br />
e produttivi inducono spesso a promuovere<br />
un sistema efficiente più nel dare istruzioni sul<br />
“come fare” che sul senso delle scelte <strong>di</strong> vita e<br />
sul “chi essere”.<br />
Di conseguenza, anche il docente tende<br />
ad essere considerato non tanto un maestro<br />
<strong>di</strong> cultura e vita, quanto un trasmettitore <strong>di</strong><br />
nozioni e <strong>di</strong> competenze, e un facilitatore <strong>di</strong><br />
appren<strong>di</strong>mento; tutt’al più, un <strong>di</strong>vulgatore <strong>di</strong><br />
comportamenti accettabili.<br />
L’insegnamento della religione cattolica permette<br />
agli alunni <strong>di</strong> affrontare le questioni inerenti il<br />
senso della vita e il valore della persona, alla<br />
luce della Bibbia e della tra<strong>di</strong>zione cristiana.<br />
Lo stu<strong>di</strong>o delle fonti e delle forme storiche del<br />
cattolicesimo è parte integrante della conoscenza<br />
del patrimonio storico, culturale e sociale del<br />
popolo italiano e delle ra<strong>di</strong>ci cristiane della cultura<br />
europea. Infatti, « la <strong>di</strong>mensione religiosa...<br />
è intrinseca al fatto culturale, concorre alla<br />
formazione globale della persona e permette <strong>di</strong><br />
trasformare la conoscenza in sapienza <strong>di</strong> vita».<br />
Per questo motivo «la scuola e la società si<br />
arricchiscono <strong>di</strong> veri laboratori <strong>di</strong> cultura e<br />
<strong>di</strong> umanità, nei quali, decifrando l'apporto<br />
significativo del cristianesimo, si abilita la<br />
persona a scoprire il bene e a crescere nella<br />
responsabilità, a ricercare il confronto e a<br />
raffinare il senso critico, ad attingere dai doni<br />
del passato per meglio comprendere il presente<br />
e proiettarsi consapevolmente verso il futuro»<br />
(Benedetto XVI).<br />
(CEI Educare alla<br />
vita buona del Vangelo – orientamenti pastorali<br />
2010-2020 n. 46-47)<br />
Nella festa <strong>di</strong> S.Carlo l’Amministrazione comunale ha assegnato le borse <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o a studenti rovatesi:<br />
- 38 nominativi segnalati dall'Istituto Comprensivo per gli studenti licenziati dalla Scuola primaria<br />
che si sono <strong>di</strong>stinti per particolari meriti scolastici. Premiati con pergamena e <strong>di</strong>zionario d'italiano<br />
Devoto Oli;<br />
- 11 studenti licenziati dalla Scuola Secondaria <strong>di</strong> 1° grado con votazione <strong>di</strong> 10. Premiati con<br />
pergamena ed € 100,00;<br />
- 63 studenti della Scuola Secondaria <strong>di</strong> secondo grado con votazione superiore ad 8/10 .<br />
Premiati con pergamena ed € 150,00;<br />
- 10 studenti che hanno superato l'esame <strong>di</strong> maturità con votazione superiore a 90/100. Premiati<br />
con pergamena ed € 200,00.<br />
Ne parlo perché dalle recenti elezioni americane<br />
ho colto uno spunto che mi sembra significativo.<br />
In passato (decenni, non secoli fa) si insegnava<br />
a non avere rispetto umano nel palesare la fede<br />
cristiana, ad avere il coraggio delle proprie<br />
opinioni, a vivere secondo i comandamenti<br />
cristiani.<br />
Ci veniva ricordato quanto scritto nel Vangelo<br />
<strong>di</strong> Marco: “Chi si vergognerà <strong>di</strong> me e delle mie<br />
parole davanti a questa generazione adultera e<br />
peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà<br />
Del rispetto umano<br />
<strong>di</strong> lui, quando verrà nella gloria del Padre suo<br />
con gli angeli santi”.<br />
Vedo, invece, i nostri cattolici impegnati in<br />
politica, che si mimetizzano quando devono<br />
affrontare temi che comportano coerenza con la<br />
dottrina cristiana.<br />
Sparpagliati come sono in <strong>di</strong>fferenti formazioni<br />
politiche, finiscono per annacquare la loro<br />
capacità <strong>di</strong> affermare i principi propri della fede<br />
cattolica.<br />
Nei primi mesi del 2013 saremo chiamati ad un
duplice appuntamento elettorale, per rinnovare<br />
il Consiglio della Regione Lombar<strong>di</strong>a (sciolto<br />
sotto i colpi degli scandali) e per il Parlamento<br />
nazionale.<br />
Intanto, si sono svolte negli Stati Uniti le elezioni<br />
che hanno riconfermato per altri quattro anni il<br />
presidente uscente Barak Obama.<br />
Due fatti mi hanno impressionato <strong>di</strong> quest’ultimo<br />
evento, che rimarcano la grande <strong>di</strong>fferenza nel<br />
senso dello stato fra i citta<strong>di</strong>ni statunitensi e gli<br />
italiani.<br />
Il primo è quello che riguarda la grande<br />
partecipazione al voto. I seggi sono rimasti<br />
aperti in ore <strong>di</strong>verse, sia per la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> fuso<br />
orario che per le leggi elettorali dei singoli stati;<br />
ma anche quando si sapeva che Obama ormai<br />
aveva vinto, ove i seggi sono rimasti aperti si è<br />
continuato a votare: nessuno ha ritenuto ormai<br />
inutile il proprio voto, come segno dell’orgoglio<br />
<strong>di</strong> esercitare un <strong>di</strong>ritto personale importantissimo.<br />
Da noi, al contrario, prevale un crescente<br />
astensionismo (in Sicilia non ha votato il 52%<br />
degli aventi <strong>di</strong>ritto). Si <strong>di</strong>ce che è la protesta<br />
dell’anti-politica, contro i partiti che hanno tra<strong>di</strong>to<br />
gli elettori e si sono macchiati <strong>di</strong> veri e propri furti<br />
<strong>di</strong> denaro pubblico, fatti questi accertati dalla<br />
giustizia, e in cui sono coinvolte praticamente<br />
tutte le forse politiche.<br />
Tutto vero, ma il citta<strong>di</strong>no deve farsi valere con<br />
l’esercizio del voto, e non con un assenteismo<br />
che sa <strong>di</strong> menefreghismo e che rischia <strong>di</strong> lasciare<br />
l’Italia in balia <strong>di</strong> personaggi a <strong>di</strong>r pochi strani ed<br />
improvvisati.<br />
Il secondo fatto secondo me molto significativo:<br />
Mitt Romney, il can<strong>di</strong>dato alla presidenza degli<br />
USA, <strong>di</strong> religione mormone, battuto da Obama,<br />
riconoscendo la sua sconfitta ha <strong>di</strong>chiarato:<br />
“Prego perchè il presidente Obama possa guidare<br />
la nostra nazione al meglio”. “Prego”! Sembra<br />
Padre Sandro Cadei<br />
davanti alla sua chiesa<br />
incre<strong>di</strong>bile. In Italia è quasi impensabile che<br />
qualcuno riconosca con chiarezza la propria<br />
sconfitta; mai nessuno (a parole) ammette <strong>di</strong><br />
avere perso; si cercano confronti con i dati<br />
precedenti, si imputano <strong>di</strong>vergenze in tema<br />
<strong>di</strong> alleanze, ma è raro che si riconosco la<br />
sconfitta.<br />
La cosa più impreve<strong>di</strong>bile è quel “prego<br />
perché”: un uomo <strong>di</strong> stato si rivolge a Dio, in<br />
pubblico, senza nessun problema a <strong>di</strong>chiararlo.<br />
Una grande lezione per i nostri cattolici<br />
impegnati in politica, che paiono succubi al<br />
rispetto umano al punto che i valori cattolici<br />
sembrano scomparsi dalla politica.<br />
In fondo,il rispetto umano <strong>di</strong>pende dal fatto<br />
che si preferisce seguire l’onda dell'opinione<br />
corrente rispetto a quella della Chiesa, e<br />
nasconde la mancanza del coraggio delle<br />
proprie idee, il timore <strong>di</strong> perdere qualche<br />
beneficio o il posto o la carica, e probabilmente<br />
la scelta del quieto vivere rispetto alla scomoda<br />
testimonianza della propria fede.<br />
Alle prossime elezioni an<strong>di</strong>amo tutti a votare,<br />
scegliendo (e sperando che ve ne siano) can<strong>di</strong>dati<br />
<strong>di</strong> sicura fede cattolica, che non abbiano paura a<br />
qualificarsi per tali, e preghiamo anche noi Dio,<br />
come il mormone Romney, che ci <strong>di</strong>a una classe<br />
<strong>di</strong>rigente cristiana, onesta e più cre<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> quella<br />
che abbiamo avuto sinora sotto gli occhi.<br />
Franco<br />
Missione genitori:<br />
il coraggio <strong>di</strong> educare<br />
•<br />
Domenica 9 <strong>di</strong>cembre<br />
<strong>Oratorio</strong> Don Bosco<br />
<strong>Rovato</strong><br />
•<br />
Domenica 30 <strong>di</strong>cembre<br />
Parrocchia S. Gv. Battista<br />
Lodetto<br />
•<br />
Domenica 3 febbraio<br />
<strong>Oratorio</strong> Don Bosco<br />
<strong>Rovato</strong><br />
•<br />
Agosto dal 9 al 17<br />
Un camposcuola per famiglie ...<br />
25<br />
Attualità
Cronaca<br />
26 6<br />
Non solo scuola ... imparare sperimentando<br />
A volte, si pensa all’educazione, alla scuola - in<br />
modo forse riduttivo - come a quell’insieme <strong>di</strong><br />
campanella, registro, lezione alla lavagna (ora<br />
anche multime<strong>di</strong>ale) o sul libro e compiti a casa!<br />
E’ possibile proporre un’immagine <strong>di</strong>versa che<br />
è fatta sicuramente <strong>di</strong> tutto questo, ma anche<br />
della nostra convinzione che l’appren<strong>di</strong>mento<br />
possa avvenire anche attraverso l’esperienza<br />
<strong>di</strong>retta, l’osservazione dei fatti e delle<br />
cose attraverso i sensi, supportate da una<br />
preparazione e da una successiva riflessione e<br />
rilettura dell’esperienza.<br />
Il mondo stesso può <strong>di</strong>venire “Scuola” e<br />
rendere <strong>di</strong>sponibili infinite occasioni <strong>di</strong><br />
appren<strong>di</strong>mento in una bellezza <strong>di</strong> complessità<br />
e inter<strong>di</strong>sciplinarietà.<br />
In questo senso il nostro Istituto ha dato avvio<br />
al suo anno scolastico intendendo pensare<br />
e proporre anche uscite <strong>di</strong>dattiche che non<br />
si limitano alla spiegazione <strong>di</strong> una guida<br />
all’interno <strong>di</strong> una pinacoteca, della visione più o<br />
meno passiva <strong>di</strong> una rappresentazione teatrale<br />
o cinematografica ma che cerca <strong>di</strong> mettere gli<br />
studenti nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> potersi appropriare<br />
dell’esperienza e delle conoscenze da essa<br />
stessa derivanti, rendendoli protagonisti attivi <strong>di</strong><br />
ciò che vanno “imparando”.<br />
Vi raccontiamo così come sia stato bello iniziare<br />
l’anno nella Scuola Secondaria <strong>di</strong> primo grado<br />
con un’uscita comune a tutte le classi: l’unico<br />
obiettivo è stato quello <strong>di</strong> far sì che i ragazzi<br />
vivessero una giornata insieme per conoscersi,<br />
ritrovarsi e socializzare tra loro. Quest’anno la<br />
meta è stata Croce <strong>di</strong> Marone. Anche questo è<br />
“appren<strong>di</strong>mento” … <strong>di</strong> chi mi è vicino, stu<strong>di</strong>a<br />
vicino a me e che forse ancora non conosco<br />
bene.<br />
Oppure, seguendo l’itinerario della Scuola<br />
dell’infanzia ci si è avventurati alla scoperta<br />
del comune, del municipio e si è pensato <strong>di</strong><br />
far incontrare i bambini con il nuovo Sindaco<br />
in modo che potessero sì vedere gli ambienti<br />
comunali ma fare anche l’esperienza <strong>di</strong>retta <strong>di</strong><br />
essi e delle persone che vi lavorano.<br />
La classe quinta della Scuola Primaria si recherà<br />
all’osservatorio solare <strong>di</strong> Brembate <strong>di</strong> Sopra<br />
(BG), per approcciarsi al mondo dell’astronomia,<br />
attraverso esperimenti ed osservazioni che<br />
verranno condotte per tutta la giornata, con<br />
l’aiuto degli scienziati della struttura.<br />
Questa uscita certamente arricchisce il programma<br />
<strong>di</strong> scienze, ma rientra anche nel percorso <strong>di</strong><br />
educazione ambientale. Scoprire, infatti, che la<br />
terra è una piccola “oasi nello spazio” aiuta i<br />
bambini a comprendere la preziosità del nostro<br />
pianeta e la necessità <strong>di</strong> attuare comportamenti<br />
corretti che ne rispettino il suolo.<br />
Ma non solo … la scuola può <strong>di</strong>ventare compagna<br />
<strong>di</strong> viaggio, desiderosa <strong>di</strong> annunciare anche nelle<br />
proposte extra scolastiche e nelle scelte concrete<br />
i valori e gli ideali che propone agli alunni.<br />
Ne sono un esempio:<br />
i due incontri che l’Istituto Canossiano ha<br />
pensato <strong>di</strong> offrire ai ragazzi/e delle me<strong>di</strong>e<br />
frequentanti le nostre scuole dal titolo “ Io mi<br />
piaccio …”. Un tema a loro vicino che li vuol<br />
portare alla conoscenza e all’accettazione <strong>di</strong> sé<br />
considerandosi un dono, per comprendere così<br />
il desiderio <strong>di</strong> Dio – che ne ha considerato la<br />
bellezza - <strong>di</strong> farsi uomo.<br />
la proposta natalizia <strong>di</strong> un “dono solidale” a<br />
favore delle missioni canossiane per aiutare adulti<br />
e ragazzi ad allargare gli orizzonti della propria<br />
esperienza e dei propri bisogni confrontandoli<br />
con chi è più svantaggiato, con la possibilità <strong>di</strong><br />
fare un dono che sostiene e rende più serena la<br />
vita <strong>di</strong> qualcun altro.<br />
E allora … w la conoscenza e … w la pratica!<br />
m. Alessandra<br />
“E’ molto <strong>di</strong>fficile trovare delle persone che<br />
si de<strong>di</strong>cano all’educazione per amore e per<br />
vocazione. Questa però è la messe che costa<br />
più cara bensì, ma che rende maggior frutto,<br />
<strong>di</strong>pendendo dall’educazione or<strong>di</strong>nariamente<br />
tutta la condotta <strong>di</strong> vita”.<br />
(S. Maddalena <strong>di</strong> Canossa)
Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino<br />
La storica Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino,<br />
che a <strong>Rovato</strong> gode da sempre del patrocinio e<br />
del sostegno dell’Amministrazione Comunale e <strong>di</strong><br />
alcuni virtuosi Impren<strong>di</strong>tori, si è ormai da qualche<br />
anno inse<strong>di</strong>ata nell’E<strong>di</strong>ficio messo a <strong>di</strong>sposizione<br />
dalla Fondazione Cossan<strong>di</strong>, a <strong>Rovato</strong>, dopo<br />
adeguato restauro.<br />
Anche quest’anno le attività sono riprese con<br />
proposte <strong>di</strong> formazione a tutti gli appassionati,<br />
artigiani ed artisti motivati a scoprire, sviluppare e<br />
perfezionare le proprie attitu<strong>di</strong>ni.<br />
Le numerose iscrizioni, che hanno <strong>di</strong>mostrato<br />
il rinnovato interesse <strong>di</strong> molti cultori del saper<br />
fare, lasciano spazio solo al alcune possibilità <strong>di</strong><br />
inserimento fino a fine <strong>di</strong>cembre. Gli interessati<br />
possono recarsi presso la sede, in via Spalenza<br />
27, il sabato pomeriggio fino a <strong>di</strong>cembre o fino<br />
ad esaurimento dei pochi posti <strong>di</strong>sponibili per i<br />
soli corsi <strong>di</strong><br />
“sbalzo su rame” (storica attività parallela al “ferro<br />
battuto”, <strong>di</strong> facile approccio anche per chi non è<br />
artigiano <strong>di</strong> professione e <strong>di</strong> particolare attrattiva<br />
per l’approccio sperimentale e collaborativo <strong>di</strong><br />
docente ed allievi);<br />
“Disegno e pittura per ragazzi” under 18 (de<strong>di</strong>cato<br />
ai giovanissimi che avvertano il proprio interesse<br />
e le proprie vocazioni verso la rappresentazione<br />
grafica come prelu<strong>di</strong>o ad ogni forma d’arte e <strong>di</strong><br />
espressione).<br />
“Intaglio ligneo” (<strong>di</strong> particolare evoluzione e<br />
perfezionamento per chi già abbia qualche<br />
minima competenza nella gestione degli attrezzi<br />
<strong>di</strong> falegnameria);<br />
“Rinnova Mobile” (nuova e particolarissima<br />
proposta per molti appassionati al recupero dei<br />
propri oggetti in modo elegante e personalizzato)<br />
“Decorazione Murale” (articolato percorso verso<br />
la decorazione ed il restauro murale orientato, in<br />
due sezioni, sia ad imbianchini professionisti che<br />
ad appassionati <strong>di</strong> quest’arte);<br />
“Ferro battuto” (storico e prestigioso corso che<br />
registra la partecipazione <strong>di</strong> allievi da <strong>di</strong>verse<br />
regioni italiane).<br />
Inesorabilmente chiuse per raggiungimento<br />
del numero massimo, le iscrizioni a “Disegno e<br />
pittura”, “Falegnameria” (con doppio corso per<br />
la forte pressione <strong>di</strong> molti aspiranti) e “Restauro<br />
Ligneo”.<br />
La F. Ricchino, con l’entusiasmo derivato dalle<br />
recentissime proposte ed esperienze, sostenuta<br />
economicamente anche grazie al volontario<br />
impegno in tante iniziative, degli stessi allievi e dei<br />
Ripreso il nuovo anno scolastico<br />
loro insegnanti, ripropone quin<strong>di</strong> opportunità e<br />
formazione a <strong>di</strong>versi livelli:<br />
agli Artigiani <strong>di</strong> professione o a chi aspiri<br />
a questa professione. Fabbri, Falegnami,<br />
Restauratori, Imbianchini che vogliano<br />
perfezionare le loro abilità.<br />
agli Artisti. Pittori, Intagliatori, Decoratori che<br />
desiderino confrontarsi con colleghi e crescere<br />
nella loro espressività<br />
agli appassionati. Cultori delle belle arti,<br />
nella pittura, nel restauro e nella decorazione<br />
del mobile, nella lavorazione dei metalli, che<br />
27<br />
Cronaca
Cronaca<br />
28 8<br />
possano vivere la loro passione con la guida<br />
<strong>di</strong> Artisti affermati e <strong>di</strong> “compagni <strong>di</strong> viaggio”<br />
stimolanti e propositivi.<br />
Questa motivazione e questo trasporto, calati<br />
in un contesto dove i programmi si svolgono<br />
senza scopo <strong>di</strong> lucro pur gestendo costi non<br />
in<strong>di</strong>fferenti per mantenere elevata l’offerta<br />
formativa, hanno consentito negli scorsi anni<br />
una compenetrazione nel territorio <strong>di</strong> particolare<br />
livello culturale: i rapporti con l’Ospedale<br />
territoriale sul tema del recupero del <strong>di</strong>sagio, con<br />
la casa <strong>di</strong> riposo Fondazione Lucini Cantù per lo<br />
stimolo all’interesse verso gli anziani (continuerà<br />
quest’anno l’iniziativa molto sentita e con<strong>di</strong>visa<br />
dei ritratti agli anziani da parte degli allievi del<br />
corso <strong>di</strong> “<strong>di</strong>segno e pittura”), con la Biblioteca<br />
(prosegue l’attività decorativa ed illustrativa<br />
sui temi della lettura per ragazzi, dal Piccolo<br />
Principe al Pinocchio), la stessa Fondazione<br />
Cossan<strong>di</strong> protagonista del lascito fondamentale<br />
per i nuovi spazi e le nuove logistiche, le<br />
Associazioni e l’Amministrazione Comunale per<br />
la valorizzazione <strong>di</strong> eventi e territorio.<br />
Con questi presupposti e con queste competenze,<br />
uniche sul territorio nazionale (non esiste alcun<br />
altro Istituto in grado <strong>di</strong> offrire formazione su<br />
una gamma così ampia <strong>di</strong> Arti e Mestieri e con<br />
una storia come quella della Francesco Ricchino<br />
che opera, quasi ininterrottamente, dal 1876), si<br />
accolgono, ogni anno, allievi provenienti da 60<br />
<strong>di</strong>versi comuni.<br />
Per informazioni in merito ai pochi posti rimasti<br />
<strong>di</strong>sponibili, la segreteria è aperta ogni sabato<br />
pomeriggio (tel 030 77 02 101), oppure<br />
telefonare, durante la settimana, al 335 84 79<br />
504.<br />
Il gruppo dei pensionati <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> in vacanza a Finale Ligure - Settembre 2012
Alzi la mano chi non è mai andato a farsi fare<br />
la <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti alle Acli? O<br />
chi per problemi <strong>di</strong> pensione o <strong>di</strong><br />
fiscalità varia non si è mai rivolta<br />
ai promotori sociali delle Acli?<br />
A <strong>Rovato</strong> il circolo <strong>di</strong> Via Castello<br />
funziona, offre tanti servizi ed è<br />
molto conosciuto!<br />
Le Acli sono sì servizi <strong>di</strong> Patronato e<br />
Caf importanti, ma sono anche un<br />
movimento <strong>di</strong> pedagogia sociale<br />
e politica, che vuole incidere sulla<br />
realtà in cui si trova stimolando le persone<br />
a riflettere criticamente su quanto li circonda,<br />
per nutrire quei bisogni <strong>di</strong> senso e <strong>di</strong> significato<br />
cosi assetati, soprattutto in questo momento <strong>di</strong><br />
instabilità e precarietà.<br />
E’ proprio per questo che da qualche mese il<br />
circolo si sta impegnando a costituire un gruppo<br />
<strong>di</strong> giovani volontari che possano dare supporto e<br />
nuova linfa ai volontari storici, per cercare <strong>di</strong> stare<br />
nel solco della storia in modo attuale e innovativo.<br />
Il gruppo, per adesso costituito da una decina <strong>di</strong><br />
persone, si è incontrato <strong>di</strong>verse volte e ha stabilito<br />
alcuni filoni tematici per orientare il proprio<br />
impegno: il lavoro, la formazione socio-politica e i<br />
nuovi stili <strong>di</strong> vita sono stati gli ambiti scelti.<br />
I volontari inoltre hanno deciso <strong>di</strong> non intraprendere<br />
questo cammino da soli, ma <strong>di</strong> coinvolgere la<br />
parrocchia nella persona <strong>di</strong> don Gian Mario e<br />
alcune realtà del territorio simili per obiettivi e<br />
vicinanza <strong>di</strong> sensibilità invitandole ad un incontro<br />
che si è tenuto mercoledì 14 novembre in oratorio.<br />
All’invito delle Acli hanno risposto e partecipato<br />
alcuni rappresentanti del Gruppo Missionario,<br />
dell’associazione Uno per Tutti, del Tavolo<br />
delle Politiche Giovanili e della Bottega dei<br />
Popoli. Le varie realtà si sono presentate, si<br />
è avviato un <strong>di</strong>battito serio e stimolante su<br />
alcune necessità del territorio e si sono trovati<br />
alcuni ambiti <strong>di</strong> intervento comune, con<br />
l’intenzione con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> rimanere in rete e<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>narsi tra più realtà per rafforzare le<br />
proposte e renderle più significative.<br />
Sono emerse idee come creare un Gruppo<br />
<strong>di</strong> Acquisto Solidale (G.a.s.) per mettere<br />
insieme le famiglie intorno ad un consumo<br />
ACLI: idee in circolo<br />
più critico, con la speranza che la spesa<br />
sia solo la scusa e l’inizio <strong>di</strong> un<br />
percorso <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />
e aggregazione più grande;<br />
proporre ai genitori che<br />
affrontano la scelta delle scuole<br />
superiori con i propri figli una<br />
riflessione lungimirante sulle<br />
prospettive <strong>di</strong> lavoro future per<br />
i nostri giovani, chiedendo ad<br />
interlocutori seri <strong>di</strong> aiutarli a<br />
leggere il mercato del lavoro del<br />
domani; accompagnare i genitori che<br />
frequentano l’iniziazione cristiana o i fidanzati<br />
che sono in procinto <strong>di</strong> sposarsi in una riflessione<br />
sull’importanza <strong>di</strong> nuovi stili <strong>di</strong> vita più sobri e<br />
rispettosi dell’ambiente, del lavoro e della <strong>di</strong>gnità<br />
<strong>di</strong> tutti.<br />
La riflessione continuerà tra i volontari per scegliere<br />
alcuni ambiti particolari nei quali impegnarsi nei<br />
prossimi mesi, anche guardando alle <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> tempo e attingendo dall’enorme bagaglio <strong>di</strong><br />
competenze che viene dalle Acli Provinciali e<br />
dall’esperienza degli altri circoli, ma sono ben<br />
accetti suggerimenti e altri contributi oppure<br />
offerte <strong>di</strong> aiuto a realizzarli.<br />
In vista <strong>di</strong> definire un’apertura mensile fissa nella<br />
quale chi fosse interessato può trovare i volontari<br />
e interloquire con loro, invitiamo chi volesse dare<br />
il suo contributo alla riflessione o alle iniziative a<br />
scrivere a licia.lombardo@virglio.it.<br />
Perché le idee sono in “circolo”, ma serve l’aiuto<br />
<strong>di</strong> tutti perché girino e si concretizzino!<br />
Licia e Davide<br />
29<br />
Cronaca
Cronaca<br />
30 0<br />
Da <strong>Rovato</strong>, il 20 ottobre 2012, parte una<br />
bella compagnia, sostenuta dal progetto<br />
“Circon<strong>di</strong>amoci”, 71 persone tra adulti e<br />
bambini. Meta prevista: Barbiana, paesino<br />
sperduto e arroccato sulle montagne toscane<br />
vicino a Vicchio, nel Mugello. E’ qui che tra le<br />
mura della canonica e della piccola chiesa nasce<br />
la scuola <strong>di</strong> don Lorenzo Milani, un prete ar<strong>di</strong>to,<br />
e forse anche un po’ scomodo che, arrivato<br />
tra i poveri conta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> quel paese, cerca <strong>di</strong><br />
offrire loro la possibilità <strong>di</strong> migliorare la propria<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita, attraverso l’istruzione. Don<br />
Milani propone un modello scolastico <strong>di</strong>verso,<br />
partecipato, fatto <strong>di</strong> esperienze <strong>di</strong>rette sul<br />
campo, <strong>di</strong> ricerca, esteso 365 giorni all’anno,<br />
come se la vita stessa fosse a tutti gli effetti una<br />
scuola.<br />
Il suo motto è “I CARE” ovvero “MI INTERESSA”,<br />
“MI STA A CUORE”: don Lorenzo ne fa il fulcro<br />
della sua vita trasmettendolo con passione anche<br />
ai ragazzi con i quali scrive alcune opere<br />
importanti.<br />
A Barbiana la nostra bella compagnia <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong><br />
incontra Agostino, ex allievo che illustra e spiega<br />
la sua esperienza con don Milani. La chiesa è<br />
molto piccola e la canonica non riesce quasi a<br />
contenerci tutti, ma il sentimento che Agostino<br />
trasmette e l’emozione che suscita questo luogo<br />
sembra quasi catapultarci in un’altra<br />
<strong>di</strong>me <strong>di</strong>mensione. Fuori<br />
la<br />
natura dai<br />
colo colori autunnali<br />
risc riscalda il<br />
cu cuore. il sentito<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>re, l’idea <strong>di</strong><br />
DDon<br />
Milani<br />
ssembra<br />
farsi<br />
Visita a Barbiana<br />
concreta e ognuno ne trae spunto, riflessioni e<br />
pensieri.<br />
Anche la presenza tra noi <strong>di</strong> nonna Betta, la moglie<br />
91enne del magistrato capo del Pool antimafia<br />
Nino Caponnetto, dona alla giornata una nuova<br />
sfumatura. I valori <strong>di</strong> giustizia, determinazione,<br />
coerenza, si fanno spazio sistemandosi accanto<br />
all’ “I Care”. No, non è un accordo stonato,anzi,<br />
ne esce una melo<strong>di</strong>a che sa <strong>di</strong> intenso, <strong>di</strong> vissuto e<br />
<strong>di</strong> importante. Se poi ci aggiungiamo la voglia <strong>di</strong><br />
stare insieme e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre un piccolo pezzetto<br />
<strong>di</strong> vita (e <strong>di</strong> buona tavola, rigorosamente toscana)<br />
il quadro è decisamente al completo.<br />
Antonio e Mery<br />
I prossimi appuntamenti <strong>di</strong> “Circon<strong>di</strong>amoci”:<br />
a <strong>di</strong>cembre: spettacolo dei ragazzi circensi <strong>di</strong><br />
<strong>Rovato</strong><br />
in primavera: serate formative per genitori e vari<br />
eventi su don Lorenzo in collaborazione con<br />
l’Istituto Comprensivo “don Milani” <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>
L’o<strong>di</strong>erno coro <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> è frutto della fusione delle<br />
corali delle due parrocchie, Santa Maria Assunta<br />
e San Giovanni Bosco, una fusione molto recente,<br />
non semplice, ma che ha portato certamente il<br />
gruppo a fare passi in avanti.<br />
Cantare è passione, è <strong>di</strong>vertimento, è arricchimento<br />
spirituale e culturale, è imparare a lavorare con<br />
gli altri; ognuno dei coristi che partecipa ha la<br />
propria vita piena <strong>di</strong> gioie e dolori, impegni <strong>di</strong><br />
lavoro, figli o nipoti da accu<strong>di</strong>re, ma il mercoledì<br />
sera si arriva alla prova, si lasciano i pensieri fuori<br />
dalla porta per de<strong>di</strong>carsi al canto.<br />
L’unione dei due cori è nata dall’esigenza <strong>di</strong><br />
non lasciare nessuna delle due parrocchie<br />
senza questo servizio durante le occasioni più<br />
significative dell’anno liturgico, ed è l’occasione<br />
<strong>di</strong> fare davvero comunione ed unità pastorale.<br />
Come in ogni ambito della nostra vita ci sono<br />
cose che sono date per scontate, così succede<br />
nella nostra vita <strong>di</strong> credenti. Quin<strong>di</strong>, accanto<br />
alla certezza che Natale è il 25 <strong>di</strong>cembre e che<br />
la Pasqua si festeggia in una data <strong>di</strong>versa ogni<br />
anno, c’è quella che alle relative celebrazioni ci<br />
sarà la corale che accompagnerà la preghiera.<br />
Ciò rappresenta per alcuni una piccola scocciatura:<br />
la messa dura certamente qualche minuto in più,<br />
e poi vuoi mettere la noia <strong>di</strong> aspettare che il coro<br />
termini <strong>di</strong> cantare il gloria che pare veramente<br />
infinito?<br />
Canta che ti passa!<br />
E se cambiassimo prospettiva <strong>di</strong> ragionamento?<br />
Il canto è sempre e comunque preghiera, invece<br />
<strong>di</strong> attendere che finisca potremmo viverlo come<br />
momento <strong>di</strong> raccoglimento, come un ulteriore<br />
mezzo <strong>di</strong> riflessione, ma anche <strong>di</strong> gioia del<br />
nostro essere cattolici.<br />
Potremmo cominciare ad ascoltarlo davvero<br />
questo coro che è fatto da molte persone, molto<br />
<strong>di</strong>verse tra loro che tutti i mercoledì prestano<br />
il loro tempo affinché le nostra parrocchie<br />
abbiano una ricchezza in più.<br />
L’invito a parteciparvi è aperto a tutti coloro<br />
che amino cantare, non importa che non<br />
l’abbiano mai fatto se non sotto la doccia o<br />
se non conoscano la musica, non ha nessuna<br />
importanza l’età, e ricor<strong>di</strong>amo che non è solo<br />
cosa da donne cantare in chiesa! È necessaria<br />
solo un po’ <strong>di</strong> intonazione e la <strong>di</strong>sponibilità alle<br />
prove una sera alla settimana. Ci troviamo presso<br />
l’oratorio della Parrocchia San Giovanni Bosco sul<br />
viale della stazione tutti i mercoledì alle 20.30.<br />
Sarebbe un’occasione per crescere vocalmente<br />
ma anche per fare comunità, per mettersi in gioco<br />
e servire Dio insieme. Per qualsiasi informazione<br />
potete contattare i parroci don Gian Mario o don<br />
Serafino, oppure venire <strong>di</strong>rettamente a trovarci in<br />
una sera <strong>di</strong> prove.<br />
Moira e Mariantonia<br />
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO<br />
Domenica 28 ottobre<br />
31<br />
Cronaca<br />
Parrocchia Parrocchia S.Giovanni S.Giovanni Bosco
Parrocchia Parrocchia S.Giovanni Bosco Bosco<br />
32<br />
Chiesa e comunità ecclesiali separate dalla sede apostolica<br />
Dopo l’introduzione sul Decreto Conciliare<br />
“Restaurazione dell’Unità”, riportate sull’ultimo<br />
numero del Bollettino Parrocchiale, continuiamo<br />
la riflessione con la presentazione delle Chiese<br />
Cristiane che si sono separate dalla Chiesa<br />
Cattolica, seguendo il terzo capitolo: Chiese<br />
Ortodosse, Protestanti e Anglicane.<br />
I CRISTIANI ORTODOSSI<br />
La definitiva rottura degli orientali con Roma risale<br />
alla metà del secolo XI (1054). Da allora, la chiesa<br />
ortodossa o chiesa orientale bizantina si è sud<strong>di</strong>visa<br />
in tante chiese autonome tutte conservanti l’unità<br />
dottrinale e culturale. La <strong>di</strong>pendenza dallo Stato<br />
ha fatto si che la chiesa ortodossa perdesse l’unità<br />
<strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione con la conseguente nascita <strong>di</strong><br />
chiese autocefale come unità nazionali. Abbiamo<br />
così la chiesa <strong>di</strong> Grecia, <strong>di</strong> Cipro, <strong>di</strong> Alessandria,<br />
<strong>di</strong> Antiochia, <strong>di</strong> Gerusalemme, <strong>di</strong> Mosca e,<br />
naturalmente, <strong>di</strong> Costantinopoli. La dogmatica,<br />
l’ascetica e la liturgia degli ortodossi concorda con<br />
quella cattolica, almeno, in tutto quel patrimonio <strong>di</strong><br />
fede che era comune al momento della scissione. La<br />
causa della <strong>di</strong>visione stà nel non accettare il primato<br />
del Papa sulla Chiesa e il principio della infallibilità.<br />
Attualmente gli ortodossi sono circa centocinquanta<br />
milioni.<br />
LE CARATTERISTICHE<br />
LA CELEBRAZIONE DELLA SACRA LITURGIA,<br />
specialmente quella eucaristica, celebrata con tanta<br />
solennità e senso del mistero <strong>di</strong>vino.<br />
LA DEVOZIONE ALLA MADONNA, espressa con<br />
splen<strong>di</strong><strong>di</strong> inni e proclamata Santissima Madre <strong>di</strong> Dio<br />
dal concilio <strong>di</strong> Efeso. Così Cristo conforme alla Sacra<br />
Scrittura viene riconosciuto, in senso vero e proprio,<br />
Figlio <strong>di</strong> Dio e figlio dell’uomo. Con la Madonna,<br />
Madre <strong>di</strong> Dio, onorano pure molti Santi, fra i quali i<br />
Padri della Chiesa universale.<br />
LA CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI, soprattutto<br />
in virtù della successione Apostolica, il Sacerdozio e<br />
l’Eucaristia, per mezzo dei quali restano uniti con i<br />
cattolici da strettissimi vincoli. Ci sono preti sposati: i<br />
Vescovi devono essere celibi.<br />
IL MONACHESIMO: fin dai gloriosi tempi del Santi<br />
Padri, fiorì quella spiritualità monastica, che si<br />
estende poi all’occidente, e dalla quale, come da una<br />
fonte, trasse origine la regola monastica dei latini e in<br />
seguito ricevette <strong>di</strong> tanto in tanto nuovo vigore.<br />
I CRISTIANI PROTESTANTI<br />
La seconda grande <strong>di</strong>visione risale al secolo XVI e<br />
riguarda i cristiani protestanti. Con questo termine<br />
vengono designati i seguaci <strong>di</strong> Lutero, quelli <strong>di</strong><br />
Zwinglio e <strong>di</strong> Calvino, fino a raggiungere una grande<br />
ampiezza. Attualmente i protestanti sono circa 350<br />
milioni, sud<strong>di</strong>visi in numerose sette, note come chiese<br />
evangeliche. Queste Chiese e Comunità ecclesiali che<br />
si separarono dalla Sede apostolica romana, sono<br />
unite alla Chiesa cattolica da una speciale affinità<br />
e stretta relazione, dovute al lungo periodo <strong>di</strong> vita<br />
che il popolo cristiano nei secoli passati trascorse<br />
nella comunione ecclesiastica. Ma siccome queste<br />
Chiese e Comunità ecclesiali per la loro <strong>di</strong>versità <strong>di</strong><br />
origine, <strong>di</strong> dottrina e <strong>di</strong> vita spirituale, <strong>di</strong>fferiscono<br />
non poco anche tra <strong>di</strong> loro, e non solo da noi, è<br />
assai <strong>di</strong>fficile descriverle con precisione. Bisogna<br />
però riconoscere che tra queste Chiese e Comunità<br />
e la Chiesa cattolica vi sono importanti <strong>di</strong>vergenze,<br />
non solo <strong>di</strong> carattere storico, sociologico, psicologico<br />
e culturale, ma soprattutto nell'interpretazione della<br />
verità rivelata.<br />
LE CARATTERISTICHE<br />
LA VENERAZIONE ALLA SACRA SCRITTURA. L'amore<br />
e la venerazione - quasi il culto - delle sacre Scritture<br />
conducono questi nostri fratelli al costante e <strong>di</strong>ligente<br />
stu<strong>di</strong>o del libro sacro. Il Vangelo infatti «è la forza<br />
<strong>di</strong> Dio per la salvezza <strong>di</strong> ogni credente, del Giudeo<br />
prima, e poi del pagano» (Rm 1,16). Invocando lo<br />
Spirito Santo, cercano nella stessa Sacra Scrittura Dio<br />
come colui che parla a loro in Cristo, preannunziato<br />
dai profeti, Verbo <strong>di</strong> Dio per noi incarnato. In esse<br />
contem-plano la vita <strong>di</strong> Cristo e quanto il <strong>di</strong>vino<br />
Maestro ha insegnato e compiuto per la salvezza<br />
degli uomini, specialmente i misteri della sua morte<br />
e resurrezione. Ma quando i cristiani da noi separati<br />
affermano la <strong>di</strong>vina autorità dei libri sacri, la pensano<br />
<strong>di</strong>versamente da noi - e in modo invero <strong>di</strong>ver-so gli<br />
uni dagli altri - circa il rapporto tra la sacra Scrittura<br />
e la Chiesa.<br />
Secondo la fede cattolica, infatti, il magistero<br />
autentico ha un posto speciale nell'interpretare<br />
e pre<strong>di</strong>care la parola <strong>di</strong> Dio scritta. Secondo i<br />
protestanti l’interpretazione della sacra Scrittura è<br />
molto personale, cioè soggettiva.<br />
IL BATTESIMO: costituisce il vincolo sacramentale<br />
dell'unità che vige tra tutti quelli che per mezzo <strong>di</strong> esso<br />
sono stati rigenerati. Tuttavia il battesimo, <strong>di</strong> per sé,<br />
è soltanto l'inizio e l'esor<strong>di</strong>o, che tende interamente<br />
all'acquisto della pienezza della vita in Cristo.<br />
Pertanto esso è or<strong>di</strong>nato all'integra professione della<br />
fede, all'integrale incorporazione nell'istituzione<br />
della salvezza, quale Cristo l'ha voluta, e infine alla<br />
piena inserzione nella comunità eucaristica.<br />
NON RICONOSCONO IL SACRAMENTO<br />
DELL’ORDINE SACRO: per questo non hanno<br />
sacerdoti e non celebrano il mistero Eucaristico. La<br />
cena del Signore, celebrata alla domenica, è solo<br />
ricordo della morte e risurrezione del Signore.<br />
CI SI SALVA CON LA SOLA FEDE, che è puro dono<br />
<strong>di</strong> Dio e non conquista dell’uomo. Lutero afferma che<br />
l’uomo non è giustificato dalle sue azioni, o opere,<br />
ma soltanto dalla Fede e dalla libera e “immeritata”<br />
grazia <strong>di</strong> Cristo. La Chiesa cattolica, invece, insegna<br />
che la Fede è dono <strong>di</strong> Dio ma senza le opere è morta.<br />
NEGANO IL PRIMATO DEL PAPA, la successione<br />
Apostolica dei Vescovi e non ricono-scono l’infallibilità<br />
dei Concili Ecumenici.
SOLO CRISTO È L’UNICA E SUFFICIENTE SORGENTE<br />
DI GRAZIA, offerta al credente, pentito, dalla potenza<br />
dello Spirito Santo, attraverso la pre<strong>di</strong>cazione della<br />
Parola <strong>di</strong> Dio.<br />
NON RICONOSCONO LA MADONNA COME<br />
MEDIATRICE DI GRAZIE E I SANTI DEL CIELO COME<br />
INTERCESSORI. Quin<strong>di</strong> non li pregano.<br />
LA CHIESA ANGLICANA<br />
Separata dalla Chiesa Cattolica nel XVI secolo con<br />
lo scisma avvenuto durante il regno <strong>di</strong> Enrico VIII per<br />
ottenere l’annullamento del matrimonio con Caterina<br />
d’Aragona e per sposare Anna Bolena. Il Papa negò<br />
l’annullamento perché il matrimonio era valido; il Re si<br />
autoproclamò capo supremo della Chiesa Anglicana.<br />
Anche oggi, il sovrano d’Inghilterra è il capo titolare<br />
della Chiesa, ma che esercita l’autorità, è il Primate <strong>di</strong><br />
Canterbury. I fedeli sono circa 79 milioni.<br />
LE CARATTERISTICHE<br />
E’ UNA VIA DI MEZZO TRA I PROTESTANTI E I<br />
CATTOLICI, perché mantiene la struttura ecclesiastica<br />
del cattolicesimo con la successione apostolica dei<br />
Vescovi e la liturgia tra<strong>di</strong>zionale.<br />
IL CLERO E’ COMPOSTO DAI TRE ORDINI: VESCOVI,<br />
PRETI E DIACONI. Il celibato non è obbligatorio.<br />
Anche le donne possono essere or<strong>di</strong>nate <strong>di</strong>acono;<br />
in alcune province possono <strong>di</strong>ventare anche prete e<br />
in altre anche Vescovo. A causa <strong>di</strong> questo, parecchi<br />
ELSA CAROSI<br />
<strong>di</strong> anni 84<br />
m. 03.09.2012<br />
ROBERTO BIANCHI<br />
<strong>di</strong> anni 51<br />
m. 21.10.12<br />
nella pace <strong>di</strong> Cristo<br />
ZANOLA PAOLINA<br />
ved. Danesi<br />
<strong>di</strong> anni 69<br />
m. 08.09.2012<br />
SPEZIARI GIOVANNI<br />
<strong>di</strong> anni 87<br />
m. 22.10.2012<br />
Battesimi<br />
Platto Federico<br />
<strong>di</strong> Giuseppe e Signorelli Daniela<br />
Lorusso Luciano<br />
<strong>di</strong> Giacomo e Basile Giovanna<br />
Busolini Federica<br />
<strong>di</strong> Flavio e Buscaini Luisa<br />
BIANCHIN FEDERICO<br />
<strong>di</strong> anni 36<br />
m. 24.09.2012<br />
TIPALDI ANTONIA<br />
<strong>di</strong> anni 61<br />
m. 23.10.2012<br />
ALBORGHETTI GIOVANNI<br />
<strong>di</strong> anni 46<br />
m. 19.10.2012<br />
PARIS ROSA<br />
ved. Ferrari<br />
<strong>di</strong> anni 91<br />
m. 26.10.2012<br />
Matrimoni<br />
Pozzoni Roberto<br />
con Beretta Sara<br />
Anglicani chiedono <strong>di</strong> unirsi alla Chiesa Cattolica.<br />
Nel secolo XIX sono stati ristabiliti gli or<strong>di</strong>ni<br />
religiosi. Le chiese che sono in comunione con la<br />
sede <strong>di</strong> Canterbury, compongono la “Comunione<br />
Anglicana”. Per questo motivo è molto attiva in<br />
campo ecumenico.<br />
RICONOSCONO MARIA, COME MADRE DI<br />
DIO E DI GESÙ e la presentano come modello ed<br />
esempio per la Chiesa. Però non riconoscono i<br />
Dogmi dell’Immacolata e <strong>di</strong> Maria Assunta.<br />
NON RICONOSCONO IL PAPA come successore<br />
<strong>di</strong> Pietro e nemmeno l’infallibilità.<br />
L’EUCARISTIA che celebrano ogni domenica è<br />
sempre accompagnata da canti polifonici ed<br />
è memoria della morte e risurrezione <strong>di</strong> Cristo<br />
presente nell’Eucaristia.<br />
CONCLUSIONE<br />
Considerate bene tutte queste cose, il Concilio con<br />
questo documento esorta tutti i cristiani cattolici a<br />
creare amichevoli relazioni con i cristiani Ortodossi<br />
(soprattutto con quelli che vivono in mezzo a<br />
noi), perché cresca la fraterna collaborazione.<br />
Conoscere, venerare, conservare e sostenere il<br />
ricchissimo patrimonio liturgico e spirituale degli<br />
orientali e occidentali, è <strong>di</strong> somma importanza per<br />
la fedele custo<strong>di</strong>a dell’integra tra<strong>di</strong>zione cristiana<br />
e per la riconciliazione dei cristiani d’Oriente e<br />
d’Occidente.<br />
CATECHESI<br />
PER GIOVANI E ADULTI<br />
Gli incontri si terranno il marte<strong>di</strong>,<br />
in <strong>Oratorio</strong> alle ore 20.30,<br />
nelle seguenti date e argomenti:<br />
Marte<strong>di</strong> 20 novembre<br />
Le prime <strong>di</strong>visioni e il Movimento Ecumenico.<br />
Marte<strong>di</strong> 27 novembre<br />
La Chiesa Ortodossa, Protestante, Anglicana.<br />
Marte<strong>di</strong> 4 <strong>di</strong>cembre<br />
Le Chiese Cattoliche d’Oriente.<br />
Marte<strong>di</strong> 11 <strong>di</strong>cembre<br />
La Chiesa Cattolica e le religioni non cristiane.<br />
Marte<strong>di</strong> 18 <strong>di</strong>cembre<br />
S.Messa, in Chiesa,<br />
per pregare per l’Unità dei Cristiani.<br />
33<br />
Parrocchia S.Giovanni Bosco Bosco
Anagrafe<br />
34<br />
ADELAIDE ZAPPA<br />
ved. Luigi Valtellini<br />
<strong>di</strong> anni 99<br />
m. 3.8.2012<br />
FRANCESCO PAGANI<br />
<strong>di</strong> anni 61<br />
m. 16.9.2012<br />
PIERINO CAMPANA<br />
<strong>di</strong> anni 83<br />
m. 12.10.2012<br />
ANGELO RAPIZZA<br />
<strong>di</strong> anni 80<br />
m. 24.10.2012<br />
PIERINA CITTADINI<br />
ved. Luigi Golinelli<br />
<strong>di</strong> anni 92<br />
m. 9.11.2012<br />
CATERINA BETELLA<br />
ved. Luigi Martinazzi<br />
<strong>di</strong> anni 85<br />
m. 26.8.2012<br />
ANTGELO PIANTONI<br />
<strong>di</strong> anni 86<br />
m. 21.9.2012<br />
CATERINA SARETTI<br />
in Bonfa<strong>di</strong>ni<br />
<strong>di</strong> anni 53<br />
m. 13.10.2012<br />
GIACOMO VERZELETTI<br />
<strong>di</strong> anni 91<br />
m. 24.10.2012<br />
LUIGINA TONELLI<br />
ved. Giacinto Vezzoli<br />
<strong>di</strong> anni 76<br />
m. 10.11.2012<br />
nella pace <strong>di</strong> Cristo<br />
BEATRICE SANTA FACCHI<br />
ved. Fabrizio Fremon<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> anni 92<br />
m. 27.8.2012<br />
GIUSEPPE BARRA<br />
<strong>di</strong> anni 60<br />
m. 23.9.2012<br />
IDA MANENTI<br />
ved. Berardo Pesci<br />
<strong>di</strong> anni 89<br />
m. 16.10.2012<br />
LUIGIA BUIZZA<br />
<strong>di</strong> anni 87<br />
m. 24.10.2012<br />
LUCIANO SIBILLONI<br />
<strong>di</strong> anni 72<br />
m. 12.11.2012<br />
ELISABETTA SABADINI<br />
in Zucchetti<br />
<strong>di</strong> anni 78<br />
m. 30.8.2012<br />
ADRIANO ZAPPINI<br />
<strong>di</strong> anni 66<br />
m. 24.9.2012<br />
IONIO ROSCINI VITALI<br />
<strong>di</strong> anni 92<br />
m. 17.10.2012<br />
ANTONIETTA RIGHETTI<br />
ved. Francesco Brugnatelli<br />
<strong>di</strong> anni 82<br />
m.27.10.2012<br />
LUCIANO COMINARDI<br />
<strong>di</strong> anni 87<br />
m. 13.11.2012<br />
GIAMBATTISTA ROMANO<br />
<strong>di</strong> anni 71<br />
m. 5.9.2012<br />
GIOVANNI GUIDO<br />
MORESCHI<br />
<strong>di</strong> anni 94<br />
m. 29.9.2012<br />
ANGELO ZANOTTI<br />
<strong>di</strong> anni 85<br />
m.16.10.2012<br />
HILE SHAHINI<br />
<strong>di</strong> anni 84<br />
m. 2.11.2012<br />
DANIELE ZINI<br />
<strong>di</strong> anni 34<br />
m. 9.11.2012<br />
GIUSEPPE VEZZOLI<br />
<strong>di</strong> anni 73<br />
m. 12.9.2012<br />
RENATO TOSINI<br />
<strong>di</strong> anni 72<br />
m. 11.10.2012<br />
LORENZO ONGARO<br />
<strong>di</strong> anni 70<br />
m. 18.10.2012<br />
GIUSEPPE CHIARI<br />
<strong>di</strong> anni 83<br />
m. 9.11.2012
COSSANDI MARGHERITA<br />
<strong>di</strong> Francesco e Pagani Teresa<br />
n. 15.3.2012 b. 9.9.2012<br />
ALESSANDRINI DIEGO<br />
<strong>di</strong> Massimo Luigi e Pedrini Na<strong>di</strong>a<br />
n. 8.4.2012 b. 9.9.2012<br />
SANTORO ANTONIA<br />
<strong>di</strong> Gennaro e Marano Caterina<br />
n. 6.5.2012 b. 9.9.2012<br />
PASQUALI MATTIA<br />
<strong>di</strong> Giancarlo e Cazzago Michela<br />
n. 12.6.2012 b. 9.9.2012<br />
PASQUALI GIULIA<br />
<strong>di</strong> Giancarlo e Cazzago Michela<br />
n. 12.6.2012 b. 9.9.2012<br />
GALLERINI ALESSANDRO<br />
<strong>di</strong> Luca e Belloli Mara<br />
n. 5.8.2011 b. 23.9.2012<br />
PESCALI GIANPAOLO<br />
con LONATI STEFANIA<br />
il 1.9.2012<br />
PACCANI FAUSTO<br />
con ROVEGLIA SILVIA<br />
il 1.9.2012<br />
Parrocchia<br />
Dal 9 settembre al 15 novembre sono stati celebrati 18 battesimi. Totale offerte € 1.590,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Facchi Beatrice € 150,00<br />
in occasione del matrimonio € 200,00<br />
Coscritti 1962 € 100,00<br />
Cognati Li<strong>di</strong>a, Anna, Aurelio, Giustina e Amalia in memoria <strong>di</strong> Elisa Saba<strong>di</strong>ni € 130,00<br />
in occasione del matrimonio € 300,00<br />
Famiglie Saba<strong>di</strong>ni-Zucchetti in memoria <strong>di</strong> Elisa Saba<strong>di</strong>ni € 250,00<br />
Martina e figli in memoria <strong>di</strong> Francesco Pagani € 300,00<br />
in occasione del matrimonio € 200,00<br />
NN in ricordo <strong>di</strong> Vezzoli Giuseppe € 100,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Ghi<strong>di</strong>ni Giovanni € 300,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Piantoni Angelo € 100,00<br />
Famiglia Barra in memoria del cugino Giuseppe € 200,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Barra Giuseppe € 200,00<br />
in occasione del matrimonio € 150,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Partitaro Angela € 150,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Zappini Adriano € 100,00<br />
NN € 500,00<br />
Per anniversario <strong>di</strong> matrimonio € 100,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Moreschi Giovanni Guido € 1.000,00<br />
Ex colleghi Polizia Locale e altri in attività in memoria <strong>di</strong> Adriano Zappini € 135,00<br />
in occasione del matrimonio € 200,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Campana Pierino € 250,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Saretti Caterina € 150,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Anna € 50,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Saretti Caterina € 150,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Tosini Renato € 100,00<br />
Festa anniversari € 1.063,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Ongaro Lorenzo € 200,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Rapizza Angelo € 200,00<br />
Moglie, figli e cognati in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 200,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Manenti Ida € 50,00<br />
La famiglia in memoria <strong>di</strong> Piva Andreino € 50,00<br />
Coscritti 1938 € 30,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Verzelletti Giacomo € 200,00<br />
in memoria <strong>di</strong> Ionio Vitali Roscio € 200,00<br />
Coscritti 1942 in memoria dei defunti € 50,00<br />
in memoria <strong>di</strong> don Luigi € 50,00<br />
Gruppo Alpini € 500,00<br />
al fonte battesimale<br />
VESCHETTI GIULIA<br />
<strong>di</strong> Giancarlo e Scalvini Eleonora<br />
n. 12.1.2012 b. 23.9.2012<br />
CUELLO SANTIAGO<br />
<strong>di</strong> Gaston Javier e Corsini Alessia<br />
n. 23.5.2012 b. 23.9.2012<br />
RAMPONI MIA<br />
<strong>di</strong> Giorgio Sergio e Gatti Giovanna Maria<br />
n. 1.6.2012 b. 23.9.2012<br />
GERRI PIETRO FRANCO<br />
<strong>di</strong> Stefano Francesco e Belotti Paola<br />
n. 28.6.2012 b. 23.9.2012<br />
BERGOMI MATTEO<br />
<strong>di</strong> Riccardo e Contessi Paola<br />
n. 11.6.2012 b. 30.9.2012<br />
ARMANNI MARIKA<br />
<strong>di</strong> Mirko e Zappini Angela<br />
n. 22.7.2011 b. 14.10.2012<br />
TONELLINI GABRIELE<br />
con co FOLSI VERONICA MARIA<br />
il 8.9.2012<br />
TESCAROLI ALBERTO<br />
con ZANINELLI ANNA JUREMA<br />
il 15.9.2012<br />
matrimoni<br />
ARCARI MARCO<br />
<strong>di</strong> Aurelio e Bertelli Silvia<br />
n. 17.12.2011 b. 14.10.2012<br />
ORIZIO NICOLAS PIETRO<br />
<strong>di</strong> Mario Luigi e Festa Fiorella<br />
n. 12.5.2012 b. 14.10.2012<br />
PIVA VITTORIA<br />
<strong>di</strong> Massimo e Rinal<strong>di</strong> Oriana<br />
n. 8.6.2012 b. 14.10.2012<br />
DI LUCA MICHELE<br />
<strong>di</strong> Vincenzo e Micitello Angela<br />
n. 24.4.2012 b. 14.10.2012<br />
SANDRINI MATTIA<br />
<strong>di</strong> Roberto e Reccagni Michela<br />
n. 24.8.2012 b. 14.10.2012<br />
SCOLARI PIETRO<br />
<strong>di</strong> Alessandro e Lazzaroni Michela<br />
n. 21.7.2012 b. 28.10.2012<br />
BRIANZA MATTEO<br />
con ROTA ELENA<br />
il 22.9.2012<br />
BOGLIONI MARCO<br />
con LIPARI MARIA CONCETTA<br />
il 29.9.2012<br />
BONARDI MELISSA<br />
<strong>di</strong> Angelo e Colosio Eleonora<br />
n. 17.4.2012 b. 11.11.2012<br />
SALVAGGIO CRISTIAN<br />
<strong>di</strong> Andrea Carlo e Saretti Maria Francesca<br />
n. 17.5.2012 b. 11.11.2012<br />
SALVAGGIO DANIELE<br />
<strong>di</strong> Andrea Carlo e Saretti Maria Francesca<br />
n. 17.5.2012 b. 11.11.2012<br />
La nascita <strong>di</strong> un bambino<br />
è una bella notizia da dare,<br />
doverosamente, a tutta la<br />
comunità. Perciò invitiamo tutte<br />
le neo-mamme a telefonare<br />
ai sacerdoti l’avvenuta nascita<br />
del figlio per suonare le campane<br />
il mattino seguente alle ore 9.00<br />
Rizzini Pasquale e Begni Rosa<br />
Anniversario 58 anni <strong>di</strong> Matrimonio<br />
11 settembre 2012<br />
I figli in memoria <strong>di</strong> Righetti Antonietta € 150,00<br />
Giacomo ricorda i genitori Antonio e Carolina € 50,00<br />
Coscritti del 1966 € 40,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Luciano Sibilloni € 100,00<br />
Famiglia Toscani in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 100,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Cominar<strong>di</strong> Luciano € 100,00<br />
<strong>Oratorio</strong><br />
NN € 1.000,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Beatrice € 50,00<br />
Da Rina e Giuseppe € 1.000,00<br />
Moglie, figli e cognati in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 200,00<br />
Famiglia Toscani in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 50,00<br />
S. Stefano<br />
NN € 50,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Beatrice € 50,00<br />
Da Rina e Giuseppe € 500,00<br />
NN per grazia ricevuta € 100,00<br />
Moglie, figli e cognati in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 200,00<br />
NN offre tovaglia<br />
S. Rocco<br />
In memoria <strong>di</strong> Beatrice € 50,00<br />
Caporovato<br />
NN in memoria <strong>di</strong> Facchi Beatrice € 50,00<br />
Figlie e nuore in memoria <strong>di</strong> Facchi Beatrice € 100,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Giuseppe Vezzoli € 150,00<br />
Angela e figli in memoria <strong>di</strong> Giuseppe Vezzoli € 50,00<br />
Famiglie Facchi in memoria <strong>di</strong> zia Beatrice € 70,00<br />
In memoria <strong>di</strong> Resi € 130,0<br />
Santella delle valli<br />
NN € 200,00<br />
Sala della Comunità<br />
NN € 100,00<br />
NN per l’anniversario <strong>di</strong> matrimonio € 300,00<br />
NN € 300,00<br />
35<br />
Offerte
Calendario Liturgico Pastorale<br />
DICEMBRE 2012<br />
2 DOMENICA 1ª <strong>di</strong> Avvento<br />
ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />
ritiro per ragazzi gruppo CAFARNAO - ritiro conclusivo per fidanzati<br />
7 VENERDÌ: primo venerdì del mese - adorazione eucaristica e comunioni anziani e ammalati<br />
8 SABATO: solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria<br />
Giornata Adesione Azione Cattolica - Ore 20.45 concerto <strong>di</strong> S.Lucia nella chiesa <strong>di</strong> S.Rocco<br />
9 DOMENICA 2ª <strong>di</strong> Avvento<br />
ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />
13 GIOVEDÍ: Festa <strong>di</strong> santa Lucia per bambini operazione “Santa Lucia”<br />
ore 7.00 e 17.00 santa messa a san Rocco<br />
14 VENERDÍ: ore 20.30, all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />
15 SABATO: ritiro ragazzi gruppo ROMA<br />
16 DOMENICA 3ª <strong>di</strong> Avvento - Ritiro ragazzi gruppo ANTIOCHIA<br />
ore 15.00, all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />
ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />
17 LUNEDI’: ore 20.30 confessione adolescenti<br />
19 MERCOLEDI’: ore 16.30 confessioni gruppi Gerusalemme e Emmaus<br />
21 VENERDI’: ore 16.30 Confessioni gruppi Roma e Antiochia<br />
22 SABATO: ore 16.30 ritiro e confessioni gruppo adolescenti<br />
23 DOMENICA 4ª <strong>di</strong> Avvento<br />
ore 9.30 bene<strong>di</strong>zione delle statuette <strong>di</strong> Gesù bambino<br />
ore 15.30: liturgia penitenziale per tutti (in parrocchia)<br />
ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />
ore 20.30: concerto natalizio della Banda Citta<strong>di</strong>na (palazzetto dello sport)<br />
24 LUNEDÌ: Vigilia del santo Natale<br />
Possibilità <strong>di</strong> confessioni durante la giornata<br />
ore 23.30: ufficio delle Letture e santa Messa <strong>di</strong> mezzanotte<br />
25 MARTEDÌ: Solennità del Natale <strong>di</strong> nostro Signore orario festivo<br />
26 MERCOLEDÌ: Festa <strong>di</strong> SANTO STEFANO<br />
S.Messe: in parrocchia ore 7.00 – 8.15 – 9.30 - S.Rocco ore 10.30<br />
S.Stefano ore 11.00 – 17.00 (con Vespro)<br />
30 DOMENICA: Festa della SACRA FAMIGLIA<br />
31 LUNEDÌ: ore 19.00 santa Messa <strong>di</strong> fine d’anno e Te Deum <strong>di</strong> ringraziamento<br />
GENNAIO 2013<br />
1 MARTEDÌ: Solennità Maria SS. Madre <strong>di</strong> Dio<br />
46ª Giornata mon<strong>di</strong>ale della Pace - ore 15.30 santa Messa per la Pace<br />
4 VENERDÌ: primo venerdì del mese<br />
adorazione eucaristica e comunioni anziani e ammalati<br />
6 DOMENICA: Solennità dell’Epifania del Signore<br />
11 VENERDÌ: ore 20.30, all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />
13 DOMENICA: Festa del Battesimo <strong>di</strong> Gesù<br />
ritiro per gruppo GERUSALEMME e genitori<br />
ore 15,00 all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />
17 GIOVEDÌ: S. Antonio Abate - 11° anniversario della morte <strong>di</strong> Mons. Gianni Albertelli<br />
18 VENERDÌ: inizio settimana <strong>di</strong> preghiera per l’unità dei cristiani<br />
20 DOMENICA: II del Tempo Or<strong>di</strong>nario<br />
ritiro per gruppo EMMAUS e genitori pomeriggio<br />
21 LUNEDÌ: Memoria <strong>di</strong> Santa Agnese<br />
25 VENERDÌ: Festa della Conversione <strong>di</strong> S. Paolo<br />
conclusione della settimana <strong>di</strong> preghiera per l’unità dei cristiani<br />
27 DOMENICA: III del Tempo Or<strong>di</strong>nario<br />
Memoria <strong>di</strong> Santa Angela Merici compatrona <strong>di</strong> Brescia<br />
festa S. GIOVANNI BOSCO patrono dell’ oratorio<br />
31 GIOVEDÌ: San Giovanni Bosco<br />
FEBBRAIO 2013<br />
1 VENERDÌ: primo venerdì del mese<br />
adorazione eucaristica e comunioni anziani e ammalati<br />
ore 20.30 adorazione presso chiesa madri canossiane<br />
2 SABATO: Festa della Presentazione del Signore<br />
ore 8.30 santa Messa con Bene<strong>di</strong>zione delle candele e rito della luce<br />
3 DOMENICA: IV del T.O - 33ª giornata nazionale per LA VITA<br />
Memoria <strong>di</strong> San Biagio bene<strong>di</strong>zione della gola nelle messe <strong>di</strong> orario<br />
ore 18.30 S.Messa <strong>di</strong> apertura dei Sacri Tridui dei morti<br />
4 LUNEDÌ: ore 20.00 Ufficio per i defunti<br />
5 MARTEDÌ: ore 20.00 ufficio per i defunti<br />
10 DOMENICA: VI del T.O<br />
11 LUNEDÌ: memoria B.V. Maria <strong>di</strong> Lourdes, Giornata Mon<strong>di</strong>ale Malato<br />
13 MERCOLEDÌ DELLE CENERI: inizio della Quaresima, giorno <strong>di</strong> <strong>di</strong>giuno e astinenza<br />
alla sera ore 20.00 liturgia <strong>di</strong> imposizione ceneri e inizio esercizi spirituali per adulti<br />
14 GIOVEDÌ: Festa dei Santi Cirillo e Meto<strong>di</strong>o patroni d’Europa<br />
ore 20.00 esercizi spirituali per adulti: liturgia della Parola<br />
15 VENERDÌ: Festa dei Santi Faustino e Giovita patroni <strong>di</strong> Brescia e della Diocesi<br />
ore 20.00 esercizi spirituali per adulti: liturgia della Parola<br />
17 DOMENICA: prima domenica <strong>di</strong> Quaresima<br />
36<br />
Orario S.Messe<br />
Dal 3 settembre 2012 al 29 giugno 2013 la santa<br />
Messa feriale delle ore 7.00 viene celebrata nella<br />
cappella delle Madri Canossiane<br />
Giorni Feriali<br />
in Parrocchia: ore 8.30<br />
dalle Canossiane ore 7.00<br />
al Convento ore 18.45<br />
lunedì a S. Stefano ore 17.00<br />
martedì al D. Gnocchi ore 17.30<br />
mercoledì a S. Rocco ore 17.00<br />
giovedì a Caporovato ore 17.00<br />
venerdì Casa <strong>di</strong> riposo ore 15.45<br />
Giorni Festivi<br />
sabato prefestiva<br />
san Rocco ore 17.00<br />
santa Maria Assunta ore 19.00<br />
domenica:<br />
ore 7.00 - 8.15 - 9.30 - 11.00 - 18.30<br />
Vespro: ore 15.30<br />
al Convento<br />
ore 9.00 - 11.00 - 18.00<br />
Orari sante Messe<br />
Parrocchie Comune <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>:<br />
Sabato o prefestivi:<br />
ore 17.00: S. Anna, S.G. Bosco,<br />
S. Rocco<br />
ore 18.00: Bargnana, Duomo,<br />
Lodetto, S. Giuseppe<br />
ore 18.45: Convento<br />
ore 19.00: <strong>Rovato</strong> Centro<br />
Domenica o fetivi:<br />
ore 7.00: <strong>Rovato</strong> Centro<br />
ore 7.30: S. Andrea<br />
ore 8.00: Duomo, Lodetto<br />
ore 8.15: <strong>Rovato</strong> Centro<br />
ore 8.30: S. Anna<br />
ore 9.00: Conveto, S.G. Bosco<br />
S. Giuseppe<br />
ore 9.30: Bargnana, <strong>Rovato</strong> Centro<br />
ore 10.00: Lodetto<br />
ore 10.30: S. Andrea, Duomo<br />
ore 11.00: Convento, <strong>Rovato</strong> Centro<br />
S.Anna, S.G. Bosco<br />
ore 17.00: Convento, S.G. Bosco<br />
ore 18.00: Duomo, Lodetto<br />
ore 18.30: <strong>Rovato</strong> Centro<br />
Numeri <strong>di</strong> Telefono<br />
Mons. Gian Mario Chiari:<br />
0307721130 - 3333798958<br />
Don G. Luigi Moretti:<br />
0307721217 - 3288517755<br />
Don Roberto Morè:<br />
3929702054 - 3385314850<br />
Don Ettore Piceni:<br />
0307709945 - 3389761696<br />
Don Valentino Bosio:<br />
3392635347 - 0305785076<br />
Don Serafino Festa:<br />
0307722822<br />
Diacono Luigi Gozzini:<br />
3496445169<br />
Madri Canossiane:<br />
0307721431<br />
Convento Frati:<br />
0307721377<br />
Caritas Parrocchiale:<br />
0307701141<br />
(lunedì - mercoledì - venerdì: ore 14.00/16.00)<br />
Ufficio Parrocchiale:<br />
3462285040<br />
(da lunedì a venerdì: ore 9.00/11.00)