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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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etico che dovrebbe rappresentare un cardine della Strategia è la giustizia distributiva,<br />

che implica equa allocazione di risorse limitate e rispetto per i diritti individuali e le leggi<br />

morali.<br />

Da un’ottica economica, la giustificazione di una Strategia <strong>Regionale</strong> è la necessità di<br />

migliorare l’efficienza e la produttività dei servizi socio-sanitari, ad esempio evitando che<br />

un medico specialista assista solo una partoriente alla settimana. <strong>La</strong> congiuntura<br />

demografica e del sistema produttivo del nostro Paese non sono favorevoli e le risorse<br />

dovranno sempre più essere utilizzate con parsimonia assicurandone la massima<br />

redditività.<br />

Dal punto di vista sociale, l’opinione pubblica tende a focalizzare l’attenzione<br />

sull’accesso geografico, cioè sulla vicinanza di un ospedale alla propria residenza. Gli<br />

stessi cittadini non sono però consapevoli della complessità della medicina moderna e<br />

del fatto che la mera presenza di una struttura non sempre può garantire loro servizi di<br />

qualità, ad esempio perché la ferrista di sala operatoria si ammala ed è sostituita da<br />

un’assistente socio-sanitaria o perché non c’è la rianimazione neonatale. Gli ospedali<br />

sono strutture necessarie ma insufficienti a garantire un’elevata qualità di cure. Ciò che<br />

viene fatto dai professionisti e con quali modalità è cruciale, molto più delle pareti<br />

all’interno delle quali operano. <strong>La</strong> soluzione a questo come ad altri dilemmi sociali si può<br />

solo trovare attraverso un ampio ed aperto dibattito sociale, che coinvolga le parti<br />

interessate il che significa cittadini, i loro rappresentanti ed i professionisti che erogano<br />

servizi insieme ai manager.<br />

Da una prospettiva giuridica, l’accordo del 16 dicembre 2010 tra Governo e Regioni<br />

riguardo le “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualita', della<br />

sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali <strong>nel</strong> percorso nascita e per la<br />

riduzione del taglio cesareo” impone anche alla nostra Regione la progressiva adozione<br />

delle misure approvate dal documento.<br />

Dal punto di vista delle politiche sanitarie si tratta di decidere, cioè di prendersi la<br />

responsabilità di adottare una prospettiva strategica che definisca priorità, formuli<br />

programmi a medio-lungo termine e modifichi organizzazione ed attività al fine di<br />

rispondere a circostanze, bisogni e aspettative che inevitabilmente evolvono<br />

continuamente. Un sistema lasciato a se stesso comporta differenze troppo ampie e non<br />

giustificabili in termini di risorse disponibili, pratiche cliniche e risultati tra unità erogatrici. Di<br />

conseguenza un sistema lasciato a sé stesso implica anche inefficienze ed ingiustizie. Le<br />

inefficienze corrispondono a sprechi, cioè ad un uso dissipatore di risorse limitate che<br />

potrebbero essere messe al servizio di obiettivi più importanti di quelli attuali. Le ingiustizie<br />

si riferiscono a disuguaglianze, moralmente non giustificabili, in termini di risorse, accesso,<br />

qualità dei servizi e risultati tra comunità e gruppi di individui. Tali affermazioni sono<br />

rilevanti non solo per il SSSR in generale, ma anche per sub-settori come quello<br />

dell’assistenza alla <strong>maternità</strong>.<br />

Dall’ottica manageriale, la pianificazione strategica, il miglioramento della qualità e la<br />

valutazione dei servizi sanitari, inclusi quelli dedicati alla <strong>maternità</strong>, costituiscono funzioni<br />

essenziali per le organizzazioni che gestiscono o sostengono l’intero SSSR del <strong>Veneto</strong>,<br />

come la Segreteria e l’ARSS, ma anche a livello di ULSS e di singolo punto parto. <strong>La</strong><br />

valutazione rappresenta l’unico approccio scientificamente valido in grado di chiarire<br />

quali risorse sono usate in quali maniere e con quali risultati. <strong>La</strong> qualità di un sistema<br />

sanitario non può essere migliore di quella espressa dalle unità che erogano servizi, cioè le<br />

micro-strutture, che <strong>nel</strong> caso dell’ostetricia sono i punti parto. L’appropriatezza dei servizi,<br />

la congruenza delle attività diagnostiche e terapeutiche con l’evidenza scientifica, i<br />

miglioramenti dello stato di salute e la soddisfazione dei pazienti, tutti dipendono dal buon<br />

funzionamento di queste micro-strutture. <strong>La</strong> loro performance è anche influenzata dal<br />

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