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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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alcune migliaia di Euro al giorno fino a oltre un milione di Euro complessivi per ricoveri<br />

prolungati.<br />

Tutti i sistemi complessi soffrono di problemi di sicurezza e quelli sanitari non fanno certo<br />

eccezione. <strong>La</strong> singolarità della sanità deriva piuttosto dall’aver iniziato ad affrontare la<br />

questione solo di recente, mentre altri settori hanno studiato e prodotto soluzioni efficaci<br />

da tempo. <strong>La</strong> sicurezza dei processi diagnostico-terapeutici è diventata una priorità per il<br />

Servizio Socio Sanitario <strong>Regionale</strong>, come per quello Nazionale, anche in seguito<br />

all’attenzione che i mezzi di comunicazione di massa dedicano a questo tema ed ai costi<br />

dei premi assicurativi e dei compensi in seguito a denunce e processi.<br />

Esperienze concrete e di successo <strong>nel</strong>l’ambito del miglioramento della sicurezza in<br />

ostetricia sono ormai numerose e non solo a livello di singola unità operativa ma anche di<br />

interi sistemi sanitari. Esaminare e trovare soluzioni efficaci alla questione della sicurezza<br />

<strong>nel</strong>l’ambito del SSSR, ed in particolare dell’ostetricia, sia da una prospettiva strategica di<br />

Regione e di ULSS, sia di unità operative, costituisce un dovere professionale, etico,<br />

economico e politico i<strong>nel</strong>udibile. Il <strong>Veneto</strong>, analogamente al Ministero della Salute e ad<br />

altre istituzioni Regionali, ha formulato una strategia per il controllo del rischio clinico 98 e<br />

questa dovrebbe costituire la base per un’iniziativa dedicata specificatamente alla<br />

disciplina dell’ostetricia. <strong>La</strong> delibera approvata dal <strong>Veneto</strong> definisce finalità e compiti,<br />

assegnandoli a strutture sia Regionali sia di ULSS, identifica strategie e prodotti,<br />

sottolineando inoltre l’opportunità di applicare principi e metodi <strong>nel</strong>l’ambito di discipline<br />

cliniche tra le quali, al primo posto, cita l’ostetricia. <strong>La</strong> strategia <strong>Regionale</strong> dovrebbe<br />

basarsi sulle finalità e gli strumenti identificati dalla delibera ed anche dalle evidenze<br />

emerse e dalle lezioni apprese sulle origini degli errori e sulle soluzioni più efficaci da<br />

adottare.<br />

6.3. Indicatori di sicurezza ostetrica <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong><br />

I dati amministrativi sono una delle fonti utilizzate per definire le dimensioni del problema e<br />

quindi anche una premessa al disegno ed implementazione di strategie efficaci di<br />

prevenzione e controllo degli eventi avversi. L’ARSS ha perciò analizzato gli indicatori di<br />

sicurezza di interesse ostetrico messi a punto dall’Agency for Healthcare Research and<br />

Quality (AHRQ) del governo federale degli USA utilizzando le schede di dimissione<br />

ospedaliera compilate <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong> dal 2001 al 2009. I numeratori di tali indicatori sono<br />

calcolati sulle schede di dimissione ospedaliera che segnalano complicanze. I<br />

denominatori sono diversi per ogni indicatore e comprendono i ricoveri a rischio per un<br />

determinato evento. Ad esempio, il denominatore per il danno al neonato sono i nati vivi.<br />

L’incidenza degli eventi avversi viene calcolata in differenti presidi ospedalieri od unità<br />

operative.<br />

Gli indicatori di sicurezza basati sulle SDO riportano complicanze chirurgiche o altre<br />

iatrogene e costituiscono uno strumento di screening di “potenziali problemi che i pazienti<br />

sperimentano in conseguenza dell’esposizione al sistema sanitario e che sono<br />

probabilmente prevenibili attraverso cambiamenti a livello di sistema”.<br />

Gli indicatori di sicurezza che si riferiscono a dimissioni ostetriche e sono calcolabili in base<br />

alle schede di dimissione ospedaliera sono i seguenti quattro: danno al neonato e danno<br />

ostetrico in pazienti con parto naturale, sottoposte a cesareo o sottoposte a parto con<br />

forcipe/ventosa e le quattro righe della Tab. 8 si riferiscono a questi indicatori. Questa<br />

tabella mette a confronto la frequenza degli eventi avversi di ambito ostetrico registrati<br />

attraverso le schede di dimissione ospedaliera in <strong>Veneto</strong> <strong>nel</strong> 2000 e <strong>nel</strong> 2009 ed anche<br />

negli USA (<strong>nel</strong> 2003) evidenziando il numero di dimissioni per ogni caso complicato. Nel<br />

98 Delibera della Giunta <strong>Regionale</strong> del <strong>Veneto</strong> n. 1831 del 01 luglio 2008.<br />

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