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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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Nel campo medico, la specialità che per prima ha affrontato il problema è stata<br />

l’anestesia, già dagli anni ’70. <strong>La</strong> pressione ad affrontare la questione derivava<br />

principalmente dalle denunce da parte di pazienti e familiari. I risultati raggiunti sono stati<br />

straordinari, riducendo di 25 volte la frequenza di decessi conseguenti all’anestesia da 1<br />

su 10.000 a 1 su 250.000, tanto che oggi questa specialità costituisce una delle discipline<br />

mediche più affidabili ed un modello più in generale per la pratica clinica.<br />

L’ostetricia, analogamente ad altre specialità, pur raggiungendo consapevolezza della<br />

propria non infallibilità in tempi più recenti rispetto all’anestesia, ha affrontato la sicurezza<br />

con sistematicità ottenendo <strong>nel</strong>l’ambito di alcune unità operative successi analoghi a<br />

quelli dell’anestesia.<br />

6.2. Sicurezza in ostetricia<br />

Recentemente, in varie nazioni sono state condotte indagini sugli eventi avversi in<br />

ostetricia. <strong>La</strong> situazione appare paragonabile a quella rilevata in altri ambiti specialistici,<br />

cioè che gli eventi avversi insorgono in simile misura ed una percentuale significativa è<br />

dovuta ad errori, anche se spesso non provocano danni seri in quanto mamme, feti e<br />

neonati sono, per la maggior parte, sani e resistenti agli insulti.<br />

Le indagini scientifiche sulla sicurezza del paziente in ambito ostetrico hanno identificato<br />

problemi di coordinamento e comunicazione tra diversi professionisti sia appartenenti al<br />

team che gestisce le emergenze ostetriche (ginecologi, ostetriche e anestesisti), sia tra<br />

medici di medicina generale e ginecologi. Ad esempio medici di base che non<br />

informano dettagliatamente i colleghi riguardo malattie preesistenti, e tra servizi sociali e<br />

clinici, ad esempio <strong>nel</strong>la gestione di circostanze sociali rischiose. Altre difficoltà identificate<br />

comprendono la delega di compiti clinici relativamente complessi a personale, anche<br />

medico, privo di esperienza e senza sufficiente supervisione, ad esempio intubazione di<br />

vie aeree difficili. Inoltre problemi di sicurezza derivano dalla mancata o tardiva<br />

identificazione di condizioni gravi e da tecniche di rianimazione della mamma e del<br />

neonato al di sotto degli standard accettabili, anche in conseguenza di scarsa<br />

preparazione del lavoro in team o carente integrazione di nuovi operatori. Infine<br />

insufficienti capacità di interazione umana, ad esempio mancanza di rispetto nei<br />

confronti di colleghi in posizioni gerarchiche inferiori inibiscono la possibilità che ogni<br />

operatore possa rilevare e far notare l’insorgere di possibili problemi prima che si<br />

complichino od arrivino ad un punto di non ritorno.<br />

<strong>La</strong> complessità comporta, per l’ostetricia più che per altre specialità, il poter contare su<br />

personale di alta professionalità, esperienza solida, lucido <strong>nel</strong>le decisioni e sollecito <strong>nel</strong><br />

rispondere a qualsiasi evenienza tramite team affiatati di operatori pronti ad intervenire in<br />

pochi minuti in un ambiente tecnologicamente sofisticato. <strong>La</strong> molteplicità dei problemi<br />

che possono insorgere durante la gravidanza, il parto ed il puerperio e la potenziale<br />

pericolosità di alcune complicanze rende cruciale una prolungata integrazione delle<br />

nuove leve di professionisti 97 . Oltre che sulla conoscenza delle malattie e delle risposte<br />

terapeutiche appropriate, la programmazione di servizi assistenziali per la <strong>maternità</strong><br />

necessariamente deve basarsi su razionali principi organizzativi che assicurino continuità<br />

assistenziale di elevata qualità durante la gravidanza, il parto ed il periodo che segue. <strong>La</strong><br />

sicurezza in ostetricia ha ovvie implicazioni anche per la salute dei neonati ed i servizi di<br />

neonatologia. Questi ultimi sono tra i più costosi del settore sanitario, ammontando ad<br />

97 Ad esempio, uno studio sulla frequenza di fratture della clavicola in neonati, i cui parti erano assistiti da<br />

specializzandi in ginecologia, mostra che la frequenza diminuisce ad ogni ulteriore anno di esperienza<br />

acquisita dal giovane medico.<br />

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