La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto
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6. Sicurezza dell’assistenza<br />
Settori complessi dell’attività umana, soprattutto quelli caratterizzati da rischi elevati e<br />
potenziali conseguenze disastrose, ad esempio l’aviazione civile, l’industria nucleare ed i<br />
militari, soprattutto portaerei e sottomarini nucleari, hanno studiato l’interazione tra<br />
tecnologie ed esseri umani cercando di ridurre le possibilità di errore. Il primo studio sulla<br />
dimensione umana dell’errore è dell’Agenzia Spaziale degli USA, la NASA che, alla fine<br />
degli anni ’70, ha concluso che la comunicazione e l’interazione tra piloti era la causa più<br />
importante (oltre il 70%) di incidenti aerei. Altri fattori, come malfunzionamenti degli<br />
apparecchi (8%), scadente manutenzione (7%) e tempo cattivo (5%), apparivano molto<br />
meno rilevanti. L’aviazione civile, inclusi i piloti, ha ben accettato questi risultati ed ha<br />
condotto un’ulteriore ricerca sul ruolo di leadership, comunicazione e lavoro in team<br />
all’interno delle cabine di pilotaggio. Oggi i piloti possono non ottenere il brevetto in base<br />
a considerazioni puramente “non tecniche”, cioè legate al fattore umano. Il successo in<br />
questi settori è stato fenomenale, ad esempio <strong>nel</strong>l’aviazione civile non c’è stato alcun<br />
decesso al mondo per incidenti <strong>nel</strong> 2002 e <strong>nel</strong> 2004 e gli errori di volo <strong>nel</strong>le portaerei<br />
statunitensi è diminuito del 400% tra il 1980 ed il 2000. Il successo non è stato raggiunto<br />
tramite esortazioni nei confronti dei piloti di non commettere errori o l’espulsione in massa<br />
di quelli che ne hanno commessi. Quindi è improbabile che queste strategie funzionino in<br />
medicina. E’ vero anche che la disciplina all’interno dell’aeronautica civile è simile a<br />
quella militare e la violazioni di alcune regole, come quella di essere sempre sobri sul<br />
lavoro, porta senza appelli all’estromissione. Ma questo problema, in aeronautica come in<br />
medicina, riguarda una minoranza molto ristretta che comunque deve essere gestita.<br />
Alcune lezioni sviluppate in altri ambiti sono estremamente rilevanti anche <strong>nel</strong>la sanità.<br />
Nella clinica, analogamente all’aviazione, gli sbagli di comunicazione spiegano oltre il<br />
70% degli eventi senti<strong>nel</strong>la, cioè quelli più gravi. Non sorprende che micro-unità<br />
complesse come una cabina di pilotaggio e un’unità operativa, ad esempio una sala<br />
parto o una sala operatoria, confrontino simili cause profonde degli errori più gravi dato<br />
che sono gestite da esseri umani, pur molto qualificati. Purtroppo però la sanità tende ad<br />
accogliere in ritardo, con un certo sospetto ed in modo parziale i contributi rilevanti che<br />
altre discipline hanno costruito, ad esempio il management, la psicologia di gruppo ed<br />
individuale.<br />
6.1. Sicurezza in medicina<br />
Già due millenni e mezzo fa, Ippocrate possedeva una lucida comprensione della<br />
imprescindibilità della sicurezza per l’esercizio della medicina e formulava il primo<br />
principio di etica professionale: “primum non nocere”. Questo ancora rappresenta un faro<br />
per chiunque pratica la clinica o gestisce sistemi sanitari. Nonostante il medico e filosofo<br />
greco avesse collocato al centro della professione medica la questione della sicurezza,<br />
questo aspetto è entrato <strong>nel</strong> dibattito e <strong>nel</strong>la programmazione e valutazione dei servizi<br />
sanitari molto recentemente. In particolare la pubblicazione di un articolo scientifico ed<br />
un libro hanno radicalmente cambiato la situazione negli anni ‘90. Il primo studio<br />
sistematico sugli eventi avversi 90 e sugli errori in medicina 91 , condotto dall’Università di<br />
Harvard all’inizio degli anni ’90 92 , ha rivelato l’esistenza di un problema dalle dimensioni<br />
90 L’Istituto di Medicina USA definisce l’evento avverso come un danno al paziente causato dalla gestione<br />
sanitaria, non dipendente dalle condizioni cliniche dell’assistito, o un incidente, incluso il mancato incidente,<br />
importante in termini di possibili conseguenze per il paziente. Un evento avverso attribuibile ad un errore è un<br />
evento prevenibile.<br />
91 L’errore in medicina è definito come omissione di procedura o una procedura inappropriata dalla quale<br />
risulta un evento avverso clinicamente significativo.<br />
92 Brennan TA, Leape LL, <strong>La</strong>ird NM, Hebert L, Localio AR, <strong>La</strong>wthers AG, Newhouse JP, Weiler PC, Hiatt HH.<br />
Incidence of adverse events and negligence in hospitalized patients. Results of the Harvard Medical Practice<br />
Study I. N Engl J Med. 1991 Feb 7;324(6):370-6.<br />
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