La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto
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ci sono obiettività e metodo, costituisce un elemento centrale della medicina, e<br />
dovrebbe essere utilizzato anche <strong>nel</strong>l’analisi degli eventi nefasti, particolarmente quelli<br />
che riguardano l’ostetricia. Tutto ciò non per identificare eventuali responsabilità, ma allo<br />
scopo di apprendere lezioni utili al miglioramento dei servizi, sia all’interno delle strutture<br />
dove questi eventi sono occorsi, sia <strong>nel</strong>l’ambito di tutto il sistema di erogazione di servizi<br />
materni.<br />
L’analisi dovrebbe considerare non solo i singoli eventi, ma altresì cogliere i nessi comuni<br />
tra eventi luttuosi e proporre una logica complessiva di analisi e strategie, come da oltre<br />
mezzo secolo fa il Regno Unito tramite le inchieste confidenziali sulle morti materne.<br />
Queste ultime, condotte ogni triennio dall’Inghilterra fin dagli anni ’50, rappresentano un<br />
approccio sistematico allo studio della frequenza e delle cause del fenomeno al fine di<br />
ridurlo il più possibile. Un principio cardine di queste inchieste è la confidenzialità riguardo<br />
alle donne, al personale ed alle strutture coinvolte, che sono sempre tenuti anonimi.<br />
Questa strategia, adottata anche da alcuni stati Europei, dall’Australia e dagli Stati Uniti, è<br />
preziosa perché analizza in dettaglio e sistematicamente le cause di ogni morte materna<br />
e raccomanda misure cliniche ed organizzative capaci di ridurre i problemi identificati. Le<br />
inchieste confidenziali rappresentano anche uno strumento importante per individuare<br />
morti materne che altrimenti rimarrebbero sconosciute in quanto non classificate come<br />
tali. I documenti prodotti da tali inchieste sono un punto di riferimento essenziale per i<br />
professionisti dell’ostetricia inglese e oltre; il consenso è che tali indagini abbiano<br />
contribuito ad evitare numerosissime morti e disabilità.<br />
L’analisi della morbosità materna severa rappresenta un’importante integrazione alle<br />
indagini sui decessi materni. I “near miss”, cioè le tragedie sfiorate, sono molto più<br />
frequenti dei decessi ed il loro studio aiuta a comprenderne le cause ed adottare<br />
coerenti cambiamenti <strong>nel</strong>l’organizzazione dei servizi, col fine di evitare che eventi simili si<br />
ripetano. Spesso le cause di “near miss” sono le stesse delle morti materne e quindi il loro<br />
approfondimento permette anche di conoscere meglio i motivi dei decessi. Come<br />
prevedibile, i numerosi studi condotti internazionalmente su pazienti affette da condizioni<br />
classificabili come “near miss” presentavano una più alta probabilità di errore medico<br />
<strong>nel</strong>la gestione delle loro patologie, in particolare identificazione tardiva di rischio elevato<br />
o gestione inappropriata della condizione patologica.<br />
Le tragedie che conducono ad una morte o grave patologia materna derivano da un<br />
complesso concatenarsi di cause vicine e lontane <strong>nel</strong> tempo, e che riguardano la storia<br />
naturale della patologia, le strategie sanitarie e la risposta dei servizi allo specifico caso, le<br />
conoscenze e le decisioni delle pazienti e dei loro familiari ed anche la cultura della<br />
società all’interno della quale gli eventi accadono. Perciò sarebbe estremamente utile<br />
studiare <strong>nel</strong> dettaglio non solo le condizioni cliniche, ma anche il contesto organizzativo e<br />
le circostanze familiari e sociali all’interno dei quali tali tragedie sono insorte. <strong>La</strong> scarsità<br />
delle informazioni di cui disponiamo riguardo le morti materne <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong> durante il<br />
triennio considerato, ci impediscono di valutare gli aspetti citati, ad esempio il ruolo<br />
dell’alfabetizzazione delle donne gravide e dei familiari, in altre parole la loro<br />
consapevolezza, attitudini e scelte, rispetto all’evoluzione delle patologie. Ad esempio, i<br />
primi segni e sintomi di gravidanza ectopica e di psicosi post-partum sono stati interpretati<br />
come qualcosa che meritava attenzione immediata dei servizi sanitari o sono stati<br />
trascurati troppo a lungo generando condizioni cliniche irreparabilmente compromesse ?<br />
<strong>La</strong> valutazione dei servizi alla <strong>maternità</strong> deve concentrare l’attenzione sia su questioni<br />
specifiche, come le particolarità di ogni decesso materno, sia generali, strategiche, quali<br />
l’organizzazione dei servizi. Ad esempio, sarebbe opportuno investigare se esistano lineeguida<br />
Regionali e di ULSS riguardo la profilassi della trombosi venosa profonda e se siano<br />
state adottate dai vari ospedali e servizi. <strong>La</strong> prevenzione della trombosi venosa profonda<br />
e dell’embolia polmonare in gravidanza è stata oggetto di analisi e strategie nazionali,<br />
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