31.05.2013 Views

La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Nel corso dell’anamnesi di donne gravide, la domanda relativa a precedenti malattie e<br />

ricoveri psichiatrici è altrettanto importante dell’investigare la presenza di diabete, HIV o<br />

epilessia.<br />

Supponendo che la frequenza della depressione tra le donne che partoriscono <strong>nel</strong><br />

<strong>Veneto</strong> sia pari a quella descritta in letteratura, l’8% ne soffre durante il primo trimestre, il<br />

12% durante il secondo e terzo trimestre, il 13% <strong>nel</strong>l’anno che segue il parto ed il 30% in<br />

quelle <strong>nel</strong>le quali la gravidanza è terminata in aborto o nato morto 79 . Comprensibilmente<br />

le donne la cui gravidanza è terminata in aborto o nato morto soffrono di depressione più<br />

frequentemente di quelle che hanno portato a termine una gravidanza. <strong>La</strong> stima del<br />

numero di casi affetto ogni anno da depressione ammonta a diverse migliaia di donne. Il<br />

carico di lavoro che questi numeri impongono ai servizi sanitari del <strong>Veneto</strong> è<br />

considerevole.<br />

In sintesi, le malattie psichiatriche durante la gravidanza ed il post-partum determinano<br />

un pesante carico di patologia, sia in termini di disabilità sia di mortalità, le cui gravi<br />

conseguenze hanno un impatto molto pesante oltre che sulla madre anche su molti altri<br />

individui a cominciare dal neonato ed il suo futuro e finanche sulle generazioni successive<br />

e sulla famiglia in generale. <strong>La</strong> diagnosi e la terapia, efficace se prescritta precocemente,<br />

sono troppo spesso tardive, le conoscenze su tali malattie non sono sufficientemente<br />

diffuse tra i professionisti, l’informazione è scarsa e confusa tra i cittadini, i bisogni di queste<br />

pazienti sono peculiari e richiedono servizi specialistici appropriati che prendano in carico<br />

la madre insieme al neonato e coinvolgano l’intera famiglia.<br />

5.3.3. Cause delle malattie che determinano morte e morbosità materna<br />

Le cause delle malattie che determinano morte materna elencate più sopra<br />

comprendono le caratteristiche demografiche, in particolare età, malattie croniche e<br />

condizioni socio-economiche.<br />

5.3.3.1. Età delle partorienti<br />

L’età ideale per una gravidanza, cioè con la più bassa frequenza di complicanze e di<br />

morte, è tra i 20 ed i 24 anni, aumentando per le età più giovani e, soprattutto, per quelle<br />

più avanzate. Il rischio di esiti infausti infatti cresce esponenzialmente con l’età. In uno<br />

studio Europeo il rischio di morte tra le donne oltre i 40 anni è risultato 120 volte superiore a<br />

quello rilevato in donne di età compresa tra 20 e 24 anni (Graf. 34).<br />

Nel <strong>Veneto</strong> l’età mediana al parto tra le italiane è aumentata di due anni durante l’ultimo<br />

decennio, passando da 30,5 a 32, 5 anni (Graf. 35). L’età mediana al parto tra le straniere<br />

è cinque anni inferiore a quella delle italiane, cioè 27,5 invece di 32,5 (Graf. 36).<br />

<strong>La</strong> differenza <strong>nel</strong> rischio di patologia grave e quindi decesso in varie classi d’età <strong>nel</strong>le<br />

partorienti emerge con chiarezza anche dalla frequenza con la quale le pazienti sono<br />

ammesse in rianimazione. Il Graf. 37 prende la forma della lettera J, con una frequenza<br />

minima tra i 20 e 24 anni (270/100.000 ospedalizzazioni) e massima oltre i 40 anni<br />

(650/100.000).<br />

Inoltre, la mortalità materna si alza all’aumentare del numero di parti precedenti e con la<br />

riduzione dell’intervallo tra una gravidanza e la successiva. Questi problemi sono<br />

particolarmente seri in comunità con elevata fertilità. Nel contesto del <strong>Veneto</strong> è rilevante<br />

soprattutto il fatto che donne sottoposte a cesarei ripetuti vanno incontro a complicanze<br />

sempre più frequenti.<br />

79 Diverse indagini hanno studiato la percentuale di donne depresse in seguito ad aborto spontaneo, ad<br />

esempio Neugebauer et al., 1992, stimano una prevalenza dal 24 al 32% sei mesi dopo.<br />

75

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!