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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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psicosi può essere paranoide, eccitata, o depressiva. I sintomi comprendono estrema<br />

confusione fino al delirio, linguaggio e comportamento disorganizzati, gravi distorsioni<br />

della realtà, agitazione, alterazione dell’umore, senso di disperazione e svuotamento,<br />

accessi di rabbia, allucinazioni e soppressione dei contatti sociali. <strong>La</strong> maggior parte di<br />

queste psicosi insorgono con agitazione, umore esuberante o irritabile e presentano<br />

manifestazioni maniacali come allucinazioni che possono riguardare il neonato. Tale<br />

patologia rappresenta un’emergenza psichiatrica perché mette a repentaglio<br />

l’incolumità della mamma come del neonato. Queste pazienti rappresentano tra i casi<br />

più difficili per i servizi psichiatrici e la presenza di un neonato accresce la preoccupazione<br />

e l’urgenza di agire.<br />

<strong>La</strong> psicosi post-partum è associata sia al suicidio sia all’infanticidio-suicidio; quest’ultima<br />

tragedia si manifesta <strong>nel</strong> 5% dei casi. Entrambe le manifestazioni tendono ad insorgere<br />

precocemente, cioè <strong>nel</strong> primo mese post-partum, ed improvvisamente. <strong>La</strong> maggior parte<br />

delle madri che si disinteressano al proprio nato o, peggio, lo feriscono o uccidono<br />

soffrono di psicosi o grave depressione. Nel <strong>Veneto</strong> durante il decennio tra il 2000 ed il<br />

2009 ci sono stati cinque infanticidi, quattro dei quali tramite avvelenamento e uno in<br />

seguito a violenza. Il tasso di infanticidio <strong>nel</strong>la nostra Regione è pari a 1,2/100.000 nati vivi<br />

per anno, che è sostanzialmente inferiore a quello registrato negli USA (8,0/100.000, dei<br />

quali 6/100.000 tra afro-americani), come pure rispetto ad Inghilterra e Galles<br />

(4,5/100.000), frequenza rimasta costante negli ultimi 50 anni. L’infanticidio è un fenomeno<br />

sottostimato sia perché alcuni corpi non sono mai rinvenuti sia perché le norme usate per<br />

la classificazione variano.<br />

Non sappiamo se l’omicidio dei cinque piccoli <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong> sia stato commesso dalla<br />

madre o dal padre o da altri. Tra le vittime dei cinque infanticidi <strong>nel</strong>la nostra Regione, due<br />

avevano meno di un mese di età 77 , due tra i 4 o 5 mesi ed uno 10 mesi. In generale, il<br />

rischio di infanticidio è molto più alto <strong>nel</strong> primo mese di vita e soprattutto <strong>nel</strong> primo giorno.<br />

Quest’ultimo evento, chiamato neonaticidio, è quasi esclusivamente procurato dalla<br />

madre; anche l’infanticidio è consumato molto più frequentemente dalle madri. Ciò<br />

rappresenta un’eccezione al fatto che gli uomini uccidono molto più frequentemente<br />

delle donne, a qualsiasi età ed in qualsiasi comunità, incluso il <strong>Veneto</strong> 78 . Già oltre l’anno<br />

di età, l’omicidio di bambini viene commesso più frequentemente da uomini. Le ragioni<br />

che spingono madri a commettere infanticidio sono, oltre alle malattie psichiatriche,<br />

sovrapponibili a quelle che vengono riportate in seguito ad aborto, in particolare non<br />

sentirsi pronte ad accudire un figlio. Oggi come secoli e persino millenni indietro, gli<br />

infanticidi hanno spesso origine in situazioni socialmente disperate. Non infrequentemente<br />

l’infanticidio ha perciò un significato “altruistico”, cioè l’intento è quello di non esporre il<br />

piccolo ad esperienze brutali simili a quelle sperimentate dalla madre.<br />

In generale, il post-partum costituisce il periodo più a rischio per disordini mentali <strong>nel</strong>la vita<br />

delle donne. <strong>La</strong> gravidanza ed il periodo successivo pongono spesso problemi psichiatrici<br />

particolarmente seri a donne con pregresse malattie mentali. <strong>La</strong> sequenza di eventi è<br />

prevedibile, la conferma della gravidanza deve essere considerata un preavviso che<br />

anticipa di nove mesi la fase più rischiosa e dovrebbe richiamare l’attenzione dei<br />

professionisti che seguono queste pazienti fino alla presa in carico da parte di psichiatri.<br />

Perciò il precedente di una depressione post-partum o di una psicosi puerperale deve<br />

mettere in allarme i servizi ostetrici e psichiatrici in modo da predisporre piani di<br />

contingenza <strong>nel</strong> caso che i problemi si ripresentino, il che succede in un caso su due o tre.<br />

Disgraziatamente troppo spesso gli eventi colgono tutti di sorpresa, familiari e operatori.<br />

77 Per rispetto della legislazione sulla privacy, non sappiamo le età in giorni alle quali sono stati commessi gli<br />

infanticidi.<br />

78Anche <strong>nel</strong>le comunità dei primati i maschi uccidono molto più frequentemente delle femmine, il che mette<br />

in luce le basi biologiche della violenza.<br />

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