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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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successivamente alla gravidanza derivano da una interdipendenza di fattori ormonali,<br />

genetici, psicologici, socio-culturali ed ambientali.<br />

Il termine depressione post-partum è spesso utilizzato genericamente e non distingue tra<br />

patologie con caratteristiche e prognosi molto diverse. <strong>La</strong> condizione più diffusa <strong>nel</strong>le<br />

puerpere sono i baby-blues 72 , ovvero sintomi depressivi, che colpiscono oltre metà delle<br />

donne e possono, seppur meno frequentemente, colpire anche i padri. I segni e sintomi<br />

comprendono cambiamenti repentini d’umore dalla contentezza allo sconforto,<br />

sentimenti di vulnerabilità, piagnucolii, irritabilità, ipocondria ed insonnia. Queste difficoltà<br />

scompaiono <strong>nel</strong>la grande maggioranza dei casi entro le prime due settimane, tuttavia<br />

rappresentano possibili anticipazioni di malattie psichiatriche e per questo non sono da<br />

sottovalutare. Le principali malattie psichiatriche gravi che possono insorgere dopo il<br />

parto sono la depressione e la psicosi. Tra queste, la depressione è di gran lunga la più<br />

frequente ed entrambe le condizioni possono indurre al suicidio.<br />

Circa metà della donne che hanno sperimentato depressione <strong>nel</strong> corso di precedenti<br />

gravidanze ha una ricaduta. Madri affette da depressione post-partum esprimono<br />

emozioni meno positive nei confronti del piccolo, rispondono meno prontamente e meno<br />

adeguatamente alle sue sollecitazioni, ad esempio ignorandone il pianto e, nei casi più<br />

severi, possono immaginare di fargli del male. Gli infanti di madri depresse,<br />

comprensibilmente, mostrano un attaccamento meno sicuro e interagiscono<br />

poveramente con la madre e gli altri adulti 73 . I segni e sintomi <strong>nel</strong>le madri depresse sono<br />

più severi e durano più a lungo rispetto ai baby-blues.<br />

Nei Paesi occidentali la frequenza di depressione tra le donne non gravide è pari a circa<br />

l’8%, doppia rispetto a quella degli uomini, e raggiunge la massima frequenza tra i 18 e 44<br />

anni, quindi coincidendo con il periodo fertile. <strong>La</strong> prevalenza è ancora più elevata<br />

durante gli ultimi sei mesi della gravidanza (12%) e l’anno che segue il termine della<br />

gravidanza (13%) 74 . <strong>La</strong> depressione colpisce particolarmente le donne non sposate, in età<br />

più matura o molto giovane, socialmente isolate e con educazione limitata, posizione<br />

sociale marginale e basso reddito 75 .<br />

L’importanza di una pronta diagnosi deriva anche dal fatto che le terapie sono<br />

maggiormente efficaci se adottate <strong>nel</strong>le fasi precoci della malattia. Inoltre la risposta<br />

terapeutica è migliore rispetto a patologie psichiatriche simili in donne che non hanno<br />

dato alla luce, perciò una diagnosi sbagliata od una terapia omessa rappresentano errori<br />

seri 76 . Oltre al mancato riconoscimento della patologie psichiatriche <strong>nel</strong> corso della<br />

gravidanza e del puerperio, un rischio opposto è l’etichettatura e la stigmatizzazione, che<br />

ulteriormente escludono la donna dalle relazioni sociali; la minaccia della sottrazione del<br />

neonato può rappresentare la goccia che definitivamente squilibra e conduce al<br />

suicidio.<br />

<strong>La</strong> psicosi post-partum è una malattia molto meno frequente (2 su 1.000) della<br />

depressione, ma allo stesso tempo molto più severa. <strong>La</strong> maggior parte delle psicosi<br />

puerperali si presenta entro le prime due settimane dopo il parto e più in generale le<br />

forme più severe di patologie psichiatriche si manifestano entro il primo trimestre. <strong>La</strong><br />

72 Letteralmente significa “malinconie da neonato”.<br />

73 “Mal cunà” è l’espressione, sintetica ed efficace, usata <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong> per identificare queste tristi circostanze.<br />

74 Questa stima deriva dalla sintesi di 58 studi in diversi Paesi che hanno coinvolto oltre 12 mila neo-mamme.<br />

Questo valore, come per gli altri originati da studi non condotti in <strong>Veneto</strong>, può rappresentare una sotto- o una<br />

sovra-stima della vera frequenza <strong>nel</strong>la nostra Regione. I valori presentati intendono fornire misure plausibili<br />

anche se non esatte.<br />

75 Negli USA, ad esempio, la prevalenza di sintomi depressivi sono presenti in un quarto delle donne in<br />

comunità urbane povere ed oltre un terzo delle Afro-Americane.<br />

76 In assenza di terapia, circa un terzo delle pazienti con depressione grave presentavano segni e sintomi seri<br />

dopo un anno dalla diagnosi.<br />

73

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