La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto
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della gravidanza riguardo il suicidio, nonostante la differenza, in conseguenza a numeri<br />
molto piccoli, non sia statisticamente significativa.<br />
Il suicidio 68 <strong>nel</strong> periodo successivo al parto è caratterizzato da modalità violente,<br />
tipicamente l’impiccagione, gettarsi <strong>nel</strong> vuoto o sotto un treno o lanciarsi fuori strada alla<br />
guida di un autoveicolo. Anche i quattro casi identificati <strong>nel</strong>la nostra Regione sono<br />
caratterizzati da sistemi raccapriccianti, cioè l’impiccagione ed il lanciarsi dall’alto o sotto<br />
un mezzo di trasporto. Queste circostanze sono molto diverse da quelle consuete per le<br />
donne, che tendono ad assumere farmaci a dosaggi spesso non letali.<br />
Le donne gravide e <strong>nel</strong> post-partum soffrono più frequentemente di malattie psichiatriche<br />
rispetto alle coetanee ma si suicidano meno frequentemente. Il senso di autostima e la<br />
consapevolezza di essere necessari alla nuova creatura rappresentano elementi protettivi<br />
rispetto al suicidio anche in una fase della vita caratterizzata da rischio più elevato di<br />
malattie psichiatriche.<br />
Mentre per tutte le altre cause di morte materna, dall’emorragia alla tromboembolia, la<br />
frequenza è sostanzialmente più elevata tra donne di ceto sociale basso, il suicidio<br />
colpisce ugualmente i gruppi sociali. Il suicidio <strong>nel</strong> post-partum è in parte prevenibile e, a<br />
questo proposito consola il fatto che l’ultimo rapporto confidenziale inglese sulle cause di<br />
morte materna riporta una riduzione sostanziale delle morti per suicidio attribuito<br />
all’adozione di un programma nazionale di prevenzione del suicidio <strong>nel</strong> periodo della<br />
<strong>maternità</strong>.<br />
Dopo il suicidio, la seconda causa di morte materna <strong>nel</strong> triennio considerato è stata<br />
l’ipertensione in gravidanza complicata da emorragia intracerebrale con tre decessi.<br />
Anche in altre nazioni avanzate questa condizione ha rappresentato una della più<br />
importanti cause di morte materna e l’ipertensione in gravidanza costituisce una<br />
patologia estremamente seria che richiede un approccio terapeutico tempestivo ed<br />
aggressivo.<br />
Con due decessi ognuna, l’embolia polmonare e la morte fetale intra-uterina complicata<br />
da coagulazione intra-vascolare disseminata rappresentano la terza causa di morte<br />
materna. Una delle donne deceduta per embolia aveva avuto un recente cesareo. Si<br />
sono verificate altre quattro morti materne <strong>nel</strong> triennio considerato, una precoce e diretta<br />
per rottura d’utero durante il travaglio e tre tardive ed indirette: una per aritmia, una per<br />
diabete mellito e una per AIDS.<br />
Un fatto estremamente positivo che emerge dall’analisi è che durante il periodo<br />
analizzato non vi sia stato alcun decesso né per emorragia post-partum, né per sepsi. Simili<br />
successi sono stati raggiunti da altre nazioni avanzate. Dall’analisi non risultano inoltre<br />
decessi per embolia da liquido amniotico, che, come si è accennato, è una patologia<br />
molto rara. Un altro aspetto certamente positivo che risulta da questa analisi è che <strong>nel</strong><br />
<strong>Veneto</strong>, <strong>nel</strong> triennio considerato, non risultano, <strong>nel</strong> post-partum, decessi materni dovuti ad<br />
overdose da sostanze stupefacenti, né ad omicidio.<br />
Il collegamento tra database delle schede di dimissione e di morte prima del 2006 è<br />
problematico quindi non viene utilizzato per il calcolo della frequenza di mortalità<br />
materna. Tuttavia l’analisi delle schede di morte e delle schede di dimissione ed il link tra<br />
loro ha permesso di identificare sette morti materne dirette e precoci tra il 2002 ed il 2006,<br />
68 In tutte le società, ad eccezione della Cina, gli uomini si suicidano più frequentemente rispetto alle donne.<br />
Nel <strong>Veneto</strong> i maschi oltre i 65 anni si uccidono oltre quattro volte più frequentemente. Il gruppo demografico<br />
che, tra gli adulti, commette suicidio meno frequentemente sono le giovani donne. Nel <strong>Veneto</strong> questo<br />
gruppo durante gli ultimi 40 anni non ha sperimentato un aumento del suicidio a differenze dei coetanei<br />
maschi.<br />
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