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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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che promuovono la contrazione dell’utero dopo il parto hanno permesso di ridurre<br />

sostanzialmente due tra le principali cause di morte materna, cioè l’emorragia e la sepsi<br />

puerperale. Inoltre i miglioramenti delle condizioni nutrizionali ed abitative, insieme all’uso<br />

degli antibiotici, hanno progressivamente ridotto l’incidenza della malattia reumatica.<br />

Attualmente le sei cause più importanti di mortalità materna diretta nei Paesi avanzati<br />

sono la tromboembolia 58 , la malattia ipertensiva in gravidanza 59 , la gravidanza<br />

ectopica 60 , la sepsi puerperale 61 , l’emorragia 62 e l’embolia da fluido amniotico 63 . Le<br />

patologie più importanti <strong>nel</strong> determinare la morte materna indiretta sono le malattie<br />

cardiache, il suicidio e le malattie neurologiche.<br />

Nel corso del triennio preso in esame, ci sono stati 15 decessi materni, dei quali 8 diretti e<br />

precoci e 7 indiretti e tardivi (Tab. 6). Tutte le donne avevano età superiore ai 32 anni, con<br />

un’età mediana di 36,5 anni. Prevedibilmente le morti materne che è stato possibile<br />

identificare attraverso la connessione tra schede di morte e di ricovero sono tardive ed<br />

indirette, cioè sono avvenute tra il 43° ed il 365° giorno dopo il termine della gravidanza e<br />

non sono dovute a cause ostetriche. Ciò deriva dal fatto che la grande maggioranza dei<br />

decessi precoci avviene durante lo stesso ricovero <strong>nel</strong> quale la gravidanza è terminata e<br />

che le cause di morte tardive sono spesso psichiatriche, cardiache od infettive.<br />

Il fatto che attualmente la causa più importante di morte materna <strong>nel</strong>la nostra Regione<br />

sia il suicidio riflette da una parte la riduzione progressiva e drastica dei decessi per cause<br />

ostetriche e dall’altra la vulnerabilità delle donne alla depressione soprattutto <strong>nel</strong>l’anno<br />

successivo al parto. Complessivamente, il suicidio è la causa più importante con quattro<br />

decessi materni, dei quali tre <strong>nel</strong> post-partum ed uno in seguito ad aborto. Il suicidio 64<br />

spiega il 27% delle morti materne <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong>, e non riguarda solo le donne di gruppi<br />

socio-economici meno privilegiati, come immigrate e neo-mamme con bassa istruzione.<br />

58 <strong>La</strong> tromboembolia è la principale causa di mortalità materna precoce e di morbosità grave. <strong>La</strong> gravidanza<br />

aumenta il rischio di tromboembolia di cinque volte rispetto a donne non gravide della stessa età.<br />

59 <strong>La</strong> malattia ipertensiva in gravidanza (pre-eclampsia) è caratterizzata da elevata pressione arteriosa e<br />

significativa presenza di proteine <strong>nel</strong>l’urina. E’ la complicanza più comune tra quelle pericolose della<br />

gravidanza colpendo il 5-10% delle gravide. Può complicarsi con il distacco intempestivo della placenta,<br />

edema polmonare ed emorragia cerebrale. E’ la prima causa di parto prematuro. Il rischio aumenta alle età<br />

estreme e con la nulliparità, obesità, ipertensione pregressa e diabete. <strong>La</strong> pre-eclampsia può evolvere in<br />

eclampsia, una patologia catastrofica caratterizzata da convulsioni e coma (1 su 2.000 gravidanze) che<br />

porta a morte quasi il 2% dei casi. <strong>La</strong> sindrome HELLP, più frequente (1 su 500 gravidanze), insorge anche in<br />

donne non a rischio, possibilmente senza segni premonitori ed ha spesso un decorso tumultuoso (l’acronimo<br />

HELLP si riferisce ad emolisi, aumento della concentrazione di enzimi epatici <strong>nel</strong> sangue e piastrinopenia).<br />

Nel <strong>Veneto</strong>, il tasso di incidenza dell’eclampsia è pari a circa 5,3/10.000 gravidanze (77 ricoveri per eclampsia<br />

<strong>nel</strong> triennio 2006-08 su 143.303 parti). Ciò corrisponde esattamente alla frequenza descritta in letteratura, cioè<br />

1 su 2.000 gravidanze. Definiamo questa misura incidenza perché il ricovero di una paziente con eclampsia è<br />

inevitabile e quindi tutti i casi sono riconosciuti. Il tasso di ricovero per pre-eclampsia è intorno a 159/10.000<br />

gravidanze, cioè 30 volte più frequente delle ospedalizzazioni per eclampsia.<br />

60 <strong>La</strong> gravidanza ectopica consiste <strong>nel</strong>lo sviluppo fetale fuori dell’utero, il che rende il completamento della<br />

gravidanza impossibile.<br />

61 <strong>La</strong> sepsi puerperale è un’infezione dal bacillo Streptococco di solito fatale in assenza di terapia antibiotica<br />

62 L’emorragia post-partum si manifesta di solito durante le prime 24 ore successive al parto ma può insorgere<br />

anche giorni o settimane dopo.<br />

63 L’embolia da liquido amniotico compare di solito durante il parto, improvvisamente, senza segni premonitori<br />

ed evolve rapidamente con respirazione e frequenza cardiaca elevate, cianosi, emorragia, shock e coma<br />

profondo. E’ rara (3 casi ogni 100.000 nati vivi), ma spesso letale (37%) perciò è una causa importante di<br />

morte materna (5-10%). Il rischio aumenta con l’età, la multiparità ed in seguito all’uso di farmaci che<br />

inducono il parto. Rianimazione, Cesareo d’urgenza e cure intensive sono indispensabili. Terapie d’urgenza e<br />

cure intensive negli ultimi decenni hanno ridotto sostanzialmente la letalità che era oltre l’80% alla fine degli<br />

anni ’70. <strong>La</strong> gravità della patologia ha indotto il Regno Unito ad adottare il Registro dell’embolia da liquido<br />

amniotico.<br />

64 Le cause di suicidio materno sono discusse più avanti <strong>nel</strong> capitolo dedicato alla morbosità materna grave.<br />

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