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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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in quanto le stesse patologie che hanno indotto a fare un cesareo rappresentano un<br />

pericolo per la salute della mamma e del feto. Purtroppo non esistono studi clinici<br />

scientificamente solidi 28 disegnati per dirimere questo dilemma, perciò l’evidenza non può<br />

considerarsi definitiva.<br />

Vantaggi e svantaggi del parto vaginale del cesareo riguardano sia la mamma sia il feto,<br />

a breve come a lungo termine. Per quanto concerne la madre, i rischi a breve termine<br />

sono quelli propri di una procedura chirurgica maggiore, cioè quelli già elencati <strong>nel</strong>la<br />

sezione dove sono stati discusse le complicanze del cesareo: polmonite, trombosi venosa<br />

profonda, emorragia e lacerazioni alla vescica ed altri organi addominali.<br />

Il cesareo impone rischi soprattutto <strong>nel</strong> corso delle gravidanze successive aumentando la<br />

probabilità di rottura dell’utero, anormalità placentari (placenta previa ed accreta 29 ) che<br />

possono rendere necessaria l’isterectomia 30 , dolori pelvici, gravidanze ectopiche,<br />

infertilità ed aderenze addominali con possibili ostruzioni intestinali. Il primo cesareo<br />

ripetuto in generale non presenta problemi di tipo chirurgico, ma progressivamente e<br />

soprattutto dopo il quarto cesareo le complicanze sono frequenti, in particolare<br />

emorragie, incisione difficoltosa e lesioni di vescica o intestino. Oggi ci sono poche<br />

famiglie che desiderano gravidanze numerose e quindi questo problema coinvolge una<br />

minoranza di cittadini, tuttavia le donne dovrebbero essere informate del fatto che, una<br />

volta sottoposte al cesareo, i successivi parti saranno probabilmente completati tramite<br />

altri cesarei e ciò comporta un aumento del rischio di complicanze anche serie fino<br />

all’impossibilità ad avere altre gravidanze <strong>nel</strong> caso di isterectomia.<br />

Per quanto riguarda il feto, come si è accennato, il percorso pur breve dall’utero alla luce<br />

è difficile ma comporta anche vantaggi in quanto la compressione sul torace<br />

contribuisce all’espulsione del liquido amniotico dai polmoni ed il travaglio di parto<br />

contribuisce inoltre alla maturazione polmonare del feto, inducendo la produzione di<br />

surfactant, cioè di una sostanza necessaria a mantenere distesi gli alveoli polmonari e<br />

permettere lo scambio di ossigeno ed anidride carbonica. In definitiva, il parto naturale<br />

contribuisce a ridurre il rischio della complicanza più frequente e temibile in un neonato,<br />

cioè la sindrome da stress respiratorio. Il cesareo, al contrario, può causare l’aspirazione di<br />

liquido amniotico e sangue durante la procedura e non stimola la maturazione<br />

polmonare 31 . <strong>La</strong> lacerazione accidentale del feto insorge <strong>nel</strong>lo 0,4% dei cesarei. Il rischio<br />

di morte per un feto nato da cesareo è superiore rispetto a quello sofferto in seguito ad un<br />

parto naturale. Precisamente, il rischio di morte fetale che consegue al cesareo è pari ad<br />

un decesso ogni 1.000 nati. In altre parole, in una popolazione di cinque milioni di abitanti<br />

con mezzo milione di parti all’anno ipotizzando il 15% di cesarei senza indicazione clinica,<br />

ci sarebbero 75 morti neonatali in più rispetto ad una realtà dove il cesareo viene<br />

eseguito solo per ragioni mediche 32 . Infine il parto vaginale contribuisce allo stabilirsi di un<br />

immediato legame tra madre e neonato e favorisce l’allattamento al seno, che è invece<br />

ostacolato dal monitoraggio post-operatorio, dagli effetti dell’anestesia e dalle limitazioni<br />

al movimento delle mamme sottoposte a cesareo.<br />

28 Cioè trial clinici randomizzati .<br />

29 Uno studio evidenzia che il rischio di placenta accreta aumenta progressivamente all’aumentare dei parti<br />

cesarei: 0.24, 0.31, 0.57, 2.13, 2.33 e 6.74% in donne sottoposte al primo, secondo, terzo, quarto, quinto e sesto<br />

cesareo, rispettivamente. Silver, RM et al, Maternal morbidity associated with multiple repeat cesarean<br />

deliveries. Obstet Gynecol 2006; 107:1226.<br />

30 Lo stesso studio rivela che l’isterectomia è stata condotta <strong>nel</strong>lo 0.65, 0.42, 0.90, 2.41, 3.49 e 8.99% in donne<br />

trattate con il primo fino al sesto cesareo, rispettivamente.<br />

31 I neonati sottoposti a cesareo dopo l’inizio del travaglio di parto soffrono meno frequentemente di stress<br />

respiratorio rispetto ai nati da cesareo eseguito in assenza di travaglio.<br />

32 500.000 parti x 15% di cesarei senza indicazioni cliniche = 75.000 nati da questo tipo di cesareo, di cui 1 su<br />

1.000 muore = 75 decessi neonatali.<br />

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