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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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dovuta a proporzione cefalo-pelvica o contrazioni uterine troppo deboli (un terzo) 19 , la<br />

presentazione podalica (12%) e segni di stress fetale e rischio di complicanze asfittiche,<br />

rilevati tramite il monitoraggio del ritmo cardiaco fetale (9%).<br />

Il cesareo elettivo è eseguito, di solito prima del travaglio di parto ed a una data e ora<br />

prestabilita, in base ad un’indicazione ostetrica o medica, ad esempio una placenta<br />

previa, una presentazione anomala del feto o malattie materne che sconsigliano di<br />

sottoporre la paziente allo sforzo del parto naturale. Il cesareo elettivo può anche essere<br />

effettuato in seguito alla richiesta della madre, come vedremo meglio più avanti. Un<br />

cesareo realizzato per indicazioni durante il travaglio è invece una procedura di urgenza.<br />

Quando esiste un significativo rischio clinico per la madre od il feto di continuare la<br />

gravidanza, in particolare quando questa si prolunga oltre le 42 settimane, il parto viene<br />

indotto, cioè provocato artificialmente di solito con farmaci o tramite cesareo.<br />

L’induzione o il cesareo in feti prematuri senza che vi sia l’urgenza a terminare la<br />

gravidanza rappresentano procedure inappropriate, cioè non solo non necessarie, ma<br />

anche rischiose soprattutto per il neonato.<br />

5.2.2.2. Complicanze<br />

Il cesareo, come ogni procedura medica, anche la più semplice come un’iniezione<br />

intramuscolare, non è privo di rischi. Una procedura chirurgica pelvica o addominale<br />

rappresenta sempre un intervento maggiore con rischi inevitabili a breve e lungo termine.<br />

L’endometrite, cioè l’infezione della mucosa uterina, talvolta complicata da sepsi<br />

puerperale, è quattro volte più frequente in seguito a cesareo rispetto al parto naturale<br />

(8% invece di 2%, rispettivamente). Il cesareo, come tutte le procedure chirurgiche,<br />

aumenta anche il rischio di polmonite, trombosi venosa profonda e trasfusione, oltre che<br />

di lesioni alla vescica. Il cesareo prolunga l’ospedalizzazione (in <strong>Veneto</strong> due giornate di<br />

degenza in più, da 4,69 a 6,68) ed incrementa di 10 volte il ricovero in rianimazione (da<br />

1,2/100 a 1/1.000, rispettivamente). Partorienti sottoposte a cesareo hanno un rischio<br />

cinque volte superiore di essere sottoposte nuovamente entro breve tempo a procedure<br />

chirurgiche rispetto a donne che hanno partorito per via vaginale.<br />

Una parte sostanziale di queste complicanze successive al cesareo è indubbiamente<br />

attribuibile alle stesse patologie che hanno indotto il ginecologo ad eseguire la<br />

procedura, e rappresenta perciò un costo ben inferiore rispetto alle conseguenze che<br />

insorgerebbero in assenza dell’intervento. L’evoluzione di un parto distocico o di un parto<br />

in una paziente gravemente ipertesa o cardiopatica può portare ad esiti fatali sia per la<br />

madre come per il feto od entrambi. In assenza di cesareo, un feto troppo grande per il<br />

bacino della mamma può morire, soffrire di sequele neurologiche gravissime e persino<br />

causare la rottura dell’utero con emorragia e peritonite potenzialmente letali per la<br />

madre.<br />

Un confronto razionale tra vantaggi e svantaggi di parto vaginale e cesareo può essere<br />

condotto solo comparando le due modalità in gravidanze a termine con feto singolo a<br />

presentazione occipitale senza indicazioni all’intervento. Ad esempio affermare che il<br />

cesareo più che raddoppia il rischio di trombo-embolia post-partum e, <strong>nel</strong> caso di<br />

cesareo di emergenza tale rischio quadruplica, senza tener conto dei rischi conseguenti<br />

al non eseguire un cesareo quando esiste l’indicazione, è scientificamente e<br />

professionalmente irrilevante. Questo aspetto sarà trattato più avanti <strong>nel</strong>l’ambito della<br />

sezione dedicata al cesareo conseguente a richiesta materna.<br />

19 <strong>La</strong> distocia costituisce la più importante indicazione (60%) di cesareo <strong>nel</strong>le nullipare.<br />

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