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La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto

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5. Qualità dell’assistenza<br />

Questo documento rappresenta un contributo verso una valutazione sistematica delle<br />

risorse disponibili (strutture), pratiche cliniche (processi) e risultati (esiti) dei servizi sanitari<br />

dedicati alla <strong>maternità</strong> <strong>nel</strong> <strong>Veneto</strong>. Il testo ha anche l’obiettivo di identificare<br />

manchevolezze <strong>nel</strong>l’attuale approccio alla valutazione dei punti parto e suggerire<br />

soluzioni. L’alternativa ad un’analisi sistematica sulla qualità dei servizi sono aneddoti,<br />

come quelli presentati dai mezzi di comunicazione di massa, che oltre ad essere poco<br />

credibili e tecnicamente irrilevanti, non sono nemmeno utili in quanto non permettono in<br />

alcun modo di prendere decisioni razionali, né riguardo al singolo episodio, né, tanto<br />

meno, a strategie complessive. Al contrario spesso portano ad agire in modo<br />

inappropriato su situazioni che non lo richiedono o ad ignorare problemi che andrebbero<br />

affrontati.<br />

Questo documento adotta la definizione di qualità in sanità proposta dall’Institute of<br />

Medicine (IOM) degli Stati Uniti, cioè il “grado con il quale i servizi sanitari per individui e<br />

popolazioni aumentano la probabilità di risultati di salute desiderabili e sono congruenti<br />

con la conoscenza professionale corrente”. Lo schema concettuale 5 , cioè il modello<br />

teorico utilizzato da questo documento, prende spunto dalla teoria dei sistemi<br />

evidenziando tre aspetti: le strutture, come personale e volumi di parti assistiti; i processi,<br />

come cesarei, ventosa e forcipe; ed i risultati, come mortalità e morbosità materna grave.<br />

Tale schema facilita la valutazione formale del funzionamento dei servizi dedicati alla<br />

<strong>maternità</strong>, dei risultati ottenuti e delle loro cause ultime. Naturalmente costituisce anche<br />

un punto di partenza per il loro miglioramento.<br />

Le strutture includono le risorse indispensabili perché il sistema sanitario possa erogare<br />

servizi sanitari, dai finanziamenti con i quali acquistare beni e servizi, alle tecnologie, i<br />

farmaci e le attrezzature diagnostiche e terapeutiche, la competenza di professionisti, gli<br />

investimenti e la manutenzione di infrastrutture. Le risorse, semplici o sofisticate esse siano,<br />

rimangono inutilizzabili se non vengono strutturate e coordinate dando realtà a servizi<br />

sanitari fruibili e questo è il ruolo centrale della gestione. Ogni servizio dovrebbe possedere<br />

risorse che rispettino standard predefiniti. L’assenza di standard crea ampie differenze non<br />

solo <strong>nel</strong>la disponibilità di mezzi, ma rende anche difficile erogare servizi di diagnosi e<br />

terapia e ottenere risultati sufficientemente omogenei.<br />

Le pratiche cliniche o processi sono ciò che viene fatto al paziente per il paziente da<br />

parte di operatori sanitari, ad esempio la raccolta di informazioni sull’evoluzione della<br />

patologia, gli esami di laboratorio, la prescrizione di farmaci o un intervento chirurgico. <strong>La</strong><br />

qualità dei processi si riferisce alla loro appropriatezza e alla congruenza con linee guida.<br />

L’appropriatezza clinica consiste sia delle indicazioni per un determinato approccio<br />

terapeutico, ad esempio, “ad un parto cesareo corrispondeva un’indicazione clinica a<br />

questa procedura ?”, sia all’ambiente all’interno del quale la terapia viene erogata, per<br />

esempio, “il domicilio era un luogo appropriato per assistere il parto di una determinata<br />

donna ?”; “la sala operatoria dove è stata eseguita la procedura era adeguata in termini<br />

di attrezzature?”. I processi comprendono infine il grado di corrispondenza tra ciò che<br />

viene fatto ai pazienti e le modalità considerate corrette. Un esempio è il seguente: “la<br />

modalità di applicazione della ventosa 6 per favorire la nascita durante l’ultima fase del<br />

parto è stata corretta in termini di forza applicata, tempi e direzione della trazione?”.<br />

Come vedremo meglio più avanti, nei processi, i dettagli sono tutto.<br />

5 Avedis Donebedian, medico armeno emigrato a Chicago, è la fervida mente che ha sviluppato questo<br />

schema che rimane essenziale a 30 anni dalla sua elaborazione.<br />

6 <strong>La</strong> ventosa è uno strumento che termina in una coppa applicata alla testa fetale tramite la creazione del<br />

vuoto. Applicando trazione sulla ventosa, il professionista aiuta ad accelerare l’ultima fase del parto.<br />

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