La maternità nel Veneto - Consiglio Regionale Veneto
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4. Fisiologia e fisiopatologia del parto<br />
Brevi accenni sull’evoluzione di un parto, normale e patologico, contribuiscono a chiarire<br />
l’importanza cruciale di risorse umane preparate e pronte, di tecnologie moderne e di<br />
processi assistenziali basati sulla scienza e standardizzati. I fattori che determinano il<br />
successo di un parto vaginale sono delicati e molteplici dipendendo dall’azione<br />
coordinata di utero, cervice, feto e placenta in presenza di una pelvi sufficientemente<br />
ampia da permettere il transito fetale.<br />
L’inizio del travaglio di parto può essere brusco o progressivo. Il primo stadio del travaglio,<br />
dall'inizio delle contrazioni uterine alla dilatazione completa del collo uterino presenta due<br />
fasi, una latente ed una attiva. Durante la prima, la cui durata di solito varia fino ad 8 ore<br />
<strong>nel</strong>le nullipare e fino a 5 ore <strong>nel</strong>le pluripare, le contrazioni diventano via via più regolari ed<br />
il collo si appiana dilatandosi fino a 4 cm. Questa fase, giudicata patologica se dura più<br />
di 20 ore in una primipara o più di 12 in una pluripara, è seguita dalla fase attiva, <strong>nel</strong> corso<br />
della quale il collo dell'utero si dilata completamente (10 cm), le contrazioni sono<br />
frequenti (3-4 ogni 10 minuti), durano circa 60 secondi e la parte presentata del nascituro<br />
discende <strong>nel</strong>la pelvi. <strong>La</strong> fase attiva dura mediamente 5 ore <strong>nel</strong>le nullipare 3 e 2 ore <strong>nel</strong>le<br />
pluripare 4 e la cervice si allarga 1,2 cm all’ora <strong>nel</strong>le prime e 1,5 cm <strong>nel</strong>le seconde.<br />
Durante il secondo stadio del parto, il feto, che di solito si presenta con la testa, è espulso<br />
dalla cavità uterina. Tale stadio del travaglio inizia dalla dilatazione completa del collo<br />
fino all'espulsione del feto e si protrae di solito 2 ore <strong>nel</strong>le nullipare ed un’ora <strong>nel</strong>le<br />
pluripare. Questo è lo stadio più faticoso per la mamma in quanto le contrazioni<br />
raggiungono la massima intensità, frequenza e durata e il suo ruolo diventa attivo<br />
spingendo con forza per assecondare le contrazioni uterine. A questo punto alcune<br />
partorienti provano confusione, scoraggiamento e timore di non farcela.<br />
Nella maggior parte dei casi, la gravidanza, il parto ed il puerperio rappresentano eventi<br />
normali dal punto di vista medico e non necessitano di assistenza complessa. Talvolta<br />
però il travaglio ed il parto comportano difficoltà, anche estremamente serie, fino alla<br />
tragica morte del feto e perfino della madre. Il parto, ad esempio, può complicarsi<br />
perché procede troppo lentamente mettendo a repentaglio la sopravvivenza del feto o<br />
perché la placenta si distacca improvvisamente prima dell’uscita del feto o non si separa<br />
completamente dalla parete dell’utero o ancora perché l’utero non si contrae dopo<br />
l’espulsione della placenta causando emorragie. <strong>La</strong> malpresentazione è una situazione<br />
<strong>nel</strong>la quale il feto si presenta di faccia, di fronte o di spalla ostacolando il progresso,<br />
invece che quella ideale, cioè con la parte occipitale del capo. Quest’ultima<br />
presentazione permette che il diametro più piccolo della testa fetale proceda <strong>nel</strong> canale<br />
del parto.<br />
Anche la gravidanza ed il periodo successivo alla sua conclusione costituiscono periodi<br />
potenzialmente problematici in quanto i cambiamenti ormonali, psicologici e sociali,<br />
soprattutto dopo il parto, rendono la donna più vulnerabile alla depressione. In estrema<br />
sintesi quelle descritte sono le basi biologiche dei programmi di salute materno-infantile<br />
ed in particolare delle tecniche sempre più moderne di assistenza alla gravidanza, al<br />
parto, al puerperio ed al neonato.<br />
Dalla prospettiva del nascituro, il parto, cioè il viaggio dall’utero alla luce, che la nascita<br />
implica, è periglioso ma comporta anche vantaggi, in quanto la compressione sul torace<br />
del feto contribuisce all’espulsione del liquido amniotico dai polmoni e l’intensa<br />
produzione di ormoni durante il travaglio di parto favorisce lo sviluppo dei polmoni fetali,<br />
cioè dell’organo che più frequentemente è fonte di problemi per il neonato.<br />
3 Nullipara è una donna che non ha mai partorito per via vaginale.<br />
4 Pluripara è una donna che ha avuto uno o più parti vaginali precedenti.<br />
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